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Ciao a tutti.. io vorrei una specie di tabella di allenamento, perchè ho appena finito di mettere apposto la bici da corsa, e vorrei iniziare ad allenarmi.. tipo vorrei capire, da quanti km al giorno dovrei iniziare e ogni quanto devo aumentarli.. cose del genere.. e sull'andatura da tenere! Grazie in anticipo :wink:

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allora inizia a fare del così detto fondo: 30-40Km in pianura in agilità (39x16 rapporto massimo). Le prime volte alla fine ti sentirai stanco ma andando avanti questa sensazione inizierà a calare. A quel punto aumenti il chilometraggio (anche 60Km) e inizi ad andare anche su percorsi ondulati. :wink:

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fai per la prima settimana una trentina di km con rapporti

39/18-17-16...

poi col passare del tempo indurisci i rapporti e allunghi il chilometraggio...

Cos' è sta roba? :?

Cioè secondo questa teoria, a fine stagione uno dovrebbe tirare l'11 anche per andare a 20 all'ora?

Comunque se lo vuoi fare solo per Hobby, ti conviene usare rapporti relativamente agili, e fare sgambate di 40 km per iniziare. Il 52 usalo ma con criterio, mantieniti sempre dal 18 in poi, se vuoi avere una gamba abbastanza sciolta.

Ovvio che se vuoi avere ritmo, anche se non credo ti serva se non vuoi correre, fai un bel dietro macchina o informati con qualcuno se c'è qualche gruppo che gira dalle tue parti.

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Ah io non ci credo in tabelle di allenamento, quando sei stanco ti giri e te ne torni a casa è la miglior cosa da fare :lol:
son daccordissimo :lol:

VI AMMAZZO!!! :mrgreen:

Io il preparatore lo faccio di lavoro...

Se posso consigliarti come qualcuno ha già fatto devi innanzitutto capire cosa vuoi ottenere dal ciclismo: semplice passatempo? vuoi arrivare a gareggiare a livello amatoriale? un mezzo per vedere paesaggi nuovi? Devi capire quanto tempo vuoi investire poi...

Se lo fai soltanto per staccare dal mondo quelle due ore e non ti interessano miglioramenti personali allora puoi farlo liberamente, senza pensare a tabelle, soglia ecc...ma se la tua intenzione è quella di misurarti con te stesso sappi che allenandoti a caso rischi solo di far danno e poi magari, come succede a molti, ti passa la voglia e molli tutto... :smilie_daumenpos:

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tutti questi che ti hanno risposto sono ragazzi che più o meno corrono in squadre...

...se il tuo spirito è come il mio, ovvero di girare da solo misurandoti con te stesso, ti dico come faccio io, che per la cronaca, ho 45 anni, sono sovrappeso, riesco a girare solo nel w.e. tranne rari casi 2 volte a settimana, ma ad agosto vado sulle Dolomiti, e fino ad ora, non ho mai girato la bici ametà salita...

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i primi giri fregatene del chilometraggio...possono bastare anche 20, 30 chilometri...

...se non sei abituato, ti viene a far male il coppino, il fondoschiena, i palmi delle mani...

la prima cosa è farsi i cosiddetti "calli"...

io faccio giri ad anello...la prima metà lascio andare la gamba...non mi frega del rapporto che uso...la gamba deve girare sciolta ed in agilità, per cui, se faccio un tratto di salita, aggiungo denti e poi li tolgo...cambio spessissimo per permettere alla gamba di girare da sola...

nella parte del ritorno aumento l'intensità e, conoscendomi, cerco di forzare in modo da arrivare a casa a tutta...se un polpaccio mi da il sintomom del rischio crampo a 1 km da casa ho mottenuto il mio scopo...

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col passar del tempo, man mano che mi sento in condizione crescente, aumento il chilometraggio...

...quando il percorso lo consente, calcolo degli anelli con possibilità di "fuga", in modo che, se non è giornata, se faccio tardi, se viene brutto, posso tagliare e tornare prima...

esempio...

domenica ho fatto 55km...

da sirmione a desenzano sul lungolago...poi il muro del castello di desenzano (13%)...i falsopiani fino a san pietro, poi il muro di castelvenzago (19%), quindi sceso dall'altra parte, il Tiracollo (18%) e la discesa a Lonato...

qui, avevo la prima via di fuga, nel senso che se le salite fatte mi avessero sfiancato, avrei potuto ridiscendere a desenzano e tornare a sirmione...

ho continuato sull'itinerario prefissato...

salita del castello di lonato (10%)...sedena, bivio di bedizazole....qui, altra via di fuga, girando a destra con breve salita avrei potuto scollinare e scendere a padenghe, e da lì a desenzano...

e lì, sentendo la gamba e la fatica, ho deciso di fare tutto il giro...

proseguendo fino a carzago, salita di castrezzone (14%), discesa a polpenazze, poi soiano, chizzoline e padenghe......

e da lì desenzano e sirmione...

questo sistema, soprattutto quando non sei sicuro della tua condizione e della resistenza, è ottimo per evitare, come scriveva Wanka di trovarsi stanco lontano da casa...

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un altro paio di "dritte"...

adesso sto facendo percorsi stile fiandre o liegi, con strappi duri ma brevi....tra un mesetto sarò sulle dolomiti...

...certe salite, adesso che ho gamba, le faccio volutamente con rapporti più duri e sempre seduto, simulando ed abituando il fisico a quando, su salite lunghe, non avrò scelta e avrò la stessa frequenza di pedalata con l'ultimo rapporto...e col cardio frequenzimetro tengo sempre d'occhio i battiti per non superare la soglia...

a volte, quando sto bene, la gamba, girando da sola, mi porta ad andar troppo forte e devo impormi di rallentare, altrimenti non arriverei in cima...

concludo dicendoti che, se non sei in una squadra, non hai un allenatore, non hai un medico, e non hai un preparatore.....sei tu l'allenatore di te stesso e devi imparare a conoscerti, a conoscere i tuoi limiti e a capire qual'è la tua condizione del momento...

il ciclista agonista pedala per arrivare primo

il ciclista dilettante pedala per arrivare in cima

...poi....anche il dilettante più sfigato, come posso essere io, è un agonista.....io salvo i giri che faccio con tutte le varie statistiche e medie, e quando lo rifaccio confronto i risultati...

l'anno scorso, che ero molto più allenato di quello prima, ho scalato il monte croce comelico impiegando 15' in meno dell'anno precedente...con grande soddisfazione.....ho memorizzato entrami i giri e tra un mese sarò ancora là....

c'è una salita molto battuta da noi reggiani...il cavazzone....qualche anno fa avevo messo come condizione di riuscire ad arrivare in cima, da casa mia, in meno di un'ora, per tentare la salita di valvestino sul garda...

il mio record era 1h01'45".....il mercoledì ho impiegato 58'40".....il sabato sono riuscito a fare il giro di valvestino, 84km, con una salita di 29 e 1100 metri di dislivello.....facendo il record sul cavazzone avevo calcolato di avere sufficiente gamba e fondo per tentare quel giro...e ce l'ho fatta

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tutti questi che ti hanno risposto sono ragazzi che più o meno corrono in squadre...

...se il tuo spirito è come il mio, ovvero di girare da solo misurandoti con te stesso, ti dico come faccio io, che per la cronaca, ho 45 anni, sono sovrappeso, riesco a girare solo nel w.e. tranne rari casi 2 volte a settimana, ma ad agosto vado sulle Dolomiti, e fino ad ora, non ho mai girato la bici ametà salita...

Si ma andando spesso non perdi allenamento e tono muscolare... credo... per cui diciamo che migliori volta per volta..

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bè, qui trovi varie tipologie di consigli...da chi è giovane e corre in squadra, a chi è puro dilettante e forse fa ancora più fatica...

sta poi a te, in base a quel che cerchi e desideri, appoggiarti ai consigli che ti paiono più consoni alle tue esigenze... :rolleyes:

Io vorrei solo capire.. se devo andare sotto sforzo, e sopratutto so che bisogna allenarsi con un rapporto agile.. ma tipo, se sento che è troppo agile per me devo rallentare o devo cambiare rapporto? Tutto questo legato ai fini dell'allenamento, cioè migliorare..

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Io vorrei solo capire.. se devo andare sotto sforzo, e sopratutto so che bisogna allenarsi con un rapporto agile.. ma tipo, se sento che è troppo agile per me devo rallentare o devo cambiare rapporto? Tutto questo legato ai fini dell'allenamento, cioè migliorare..

Le prime volte mai sotto sforzo.. inizia gradualmente.. mentre per l'aigilità se senti che pedali a vuoto metti un rapporto più duro, non rallentare :wink:

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Le prime volte mai sotto sforzo.. inizia gradualmente.. mentre per l'aigilità se senti che pedali a vuoto metti un rapporto più duro, non rallentare :wink:

concordo...quando dicevo che devi lasciare andare la gamba intendevo proprio quello...la massima velocità senza fare fatica...se sei troppo agile aumenta il rapporto....se poi la pendenza aumenta anche solo di un grado ed il rapporto diventa duro, scala....mantieni la stessa frequenza di pedalalta con cui non fai fatica...

poi...con l'allenamento, ti accorgerai che nello stesso tratto, hai la stessa frequenza, ma stai spingendo un rapporto più duro e stai andando più forte...

io, con questo criterio, nei 2 km di falsopiano da sirmione a punta gro, leggermente in salita, al primo giro faccio i 21, 22....dopo le dolomiti arrivo a 26, 27...stesso sforzo, stessa pedalata, ma rapporto molto più duro... :rolleyes:

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Si ma andando spesso non perdi allenamento e tono muscolare... credo... per cui diciamo che migliori volta per volta..

il tono muscolare si mantiene se non si fanno troppi mesi di stop in inverno...un minimo di tono....qualche anno, per vari motivi ha dovuto lascir lì la bici troppo a lungo, ed allora i primi giri dovevo rifare i muscoli....un vero calvario.... :mellow:

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vorrei solo specificare agli esperti di cilcismo, che mi sono permesso di scrivere qui solo perchè si parla di dilettantismo puro, altrimenti sare stato molto alla larga, data la mia poca competenza in materia di allenamenti seri, di tabelle ecc ecc..che nessuno si senta offeso se ho osato dare consigli... :ph34r:

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