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un pallone a spicchi in sella


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Con la promessa di una rapida soluzione dei problemi economici della società, ottenuta dalla figlia del boss in persona, la Surrena si ritrovò in Francia per disputare una corsa che valeva una stagione: la Parigi - Roubaix...una classica che rendeva il vincitore degno di essere annoverato nell'Olimpo dei grandi di tutti i tempi. Logico attendersi quindi un parco partenti di primissima qualità...ed infatti le squadre schierarono i migliori roster possibili. Pierlo decise ancora una volta di dare fiducia a Baldato e Rosseler: essendo dei veterani erano quelli che nel team risentivamo in maniera minore degli eventi esterni. E poi erano comunque i migliori a sua disposizione sui pavè Nord europei.

13/04 Parigi - Roubaix: Campiegne - Roubaix: 269,3 km

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Pierlo: ....come sapete oggi non possiamo tirarci indietro davanti a niente. In gruppo ci sono molti dei migliori ciclisti al mondo: Ballan, Cancellara, Devolder...mi aspetto che questo sia da stimolo per voi a fare bene...a dare il massimo di cui siete capaci. Non ci sono tante cose da dire, dovete solo fare il vostro dovere di ciclisti professionisti. Baldato farà da capitano, in gruppo restiamo coperti fino a quando gli eventi ce lo permetteranno. risparmiate il più possibile in vista del finale di corsa. Quello che troverete lo sapete meglio di me: il pavè non vi darà tregua...conta solo stringere i denti ed arrivare al velodromo anche distrutti dalla fatica...ma dovete arrivare, perche solo chi entra là dentro sarà ricordato. Fate del vostro meglio...al velodromo ci sarà anche il nostro boss. Sapete già che dopo la corsa vi informerà degli sviluppi attuali e futuri...diamogli una ragione per rimanere accanto a noi, d'accordo? Buona fortuna ragazzi...ci vediamo all'arrivo.

...la prima fuga parte subito dopo il via e vede protagonisti Feillu e Laganà...

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...pochi chilometri e ai fuggitivi si aggiungono Roy, Bandiera, Isasi ed altri gregari...

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...ora la fuga è numerosa anche se senza grossi nomi dentro: è la Cofidis che si incarica di ricompattare il gruppo...

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...i tratti in pavè frazionano il gruppo e fanno le prime vittime: Ljungqvist, gregario della CSC, è costretto al ritiro...

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...passano i chilometri, la fatica comincia ad appesantire l'azione di molti uomini che non riescono a rientrare dopo i pavè...spesso a fare le spese di questi frazionamenti sono nomi noti ed attesi: Hoste ed Hincapie rimangono attardati e faticheranno molto per rientrare...

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...a metà corsa sono Liquigas e Cofidis a sobbarcarsi la fatica di tenere alto il ritmo. Baldato tiene i nostri compatti nelle prime posizioni...

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...un altro gregario CSC, il norvegese Lund, va in terra proprio mentre Burghardt riporta in gruppo Hammond che si era fatto sorprendere dall'accelerazione del gruppo di testa...

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...gli allunghi sono frequenti anche per testare la resistenza degli avversari, Rosseler prova a fare selezione in vista dei cento chilometri all'arrivo...

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...Breschel ed Arvesen si staccano...

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...arriva la foresta d'Aremberg, temuta ed agognata allo stesso tempo: mancano meno di cento chilometri...

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...il durissimo tratto è però lontano dall'arrivo e i ciclisti lo superano senza grossi scossoni. E' ai meno quaranta che i grandi decidono di rompere gli indugi; Cancellara, O'Grady, Pozzato, Nuyens, Devolder, Gilbert e Ballan si avvantaggiano...

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...Baldato procede del suo passo e rientra insieme a Rosseler, mentre Klier e Hammond che avevano provato a seguire i primi attaccanti pagano lo sforzo e si staccano...

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...gli attacchi ora sono frequenti: Gilbert e ancora Nuyens...

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...sono Cancellara e Pozzato a reaggire per primi. Sulla loro azione il gruppo si sgrana...

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...e servono diversi chilometri per ricompattarlo: dei nostri solo Baldato rientra, Rosseler saggiamente preferisce andare del suo passo. A venti chilometri dall'arrivo ancora Nuyens rilancia l'azione. Performance straordinaria dell'uomo Cofidis...

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....pagata però a caro prezzo: Pozzato si alza sui pedali ai tredici dall'arrivo...il belga della Cofidis non riesce a seguirlo e, all'ingresso del mitico velodromo di Roubaix deve accontentarsi di guardare i primi: Devolder, Pozzato, O'Grady, Cancellara e Gilbert...

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....ecco il primo uomo Surrena: un Baldato finalmente in palla entra insieme a Ballan e Vansummeren...

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...e mentre Pozzato entra nella leggenda bruciando sul traguardo Devolder...

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...il nostro Fabio ha ancora la forza per scattare e sorprendere Vansummeren cogliendo un grandissimo ottavo posto: 39 anni e non sentirli!!!

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...in undicesima posizione si piazza uno sfinito Rosseler...

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Tre italiani nei primi dieci quindi: Pozzato festeggia una vittoria inseguita tenacemente per tutti i 260 chilometri della corsa francese. Deludente, per quanto possa esserlo un settimo posto alla Parigi - Roubaix, Ballan. Mentre solo ammirazione per Fabio Baldato che si lascia alle spalle uomini più accreditati: l'esperienza e il cuore da campione contano ancora qualcosa nel ciclismo!!!

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...ma oggi il motivo d'orgoglio per coach Pierlo e il patron Bekaert è la prova di squadra: tutti si sono battuti come leoni, nessuno si è risparmiato. Il risultato è un fantascientifico terzo posto nella classifica a squadre...

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Pierlo: ...ragazzi, oggi devo solo ringraziarvi. Avete reagito come meglio non potevo attendermi. Il boss ci tiene a dirvi che è orgoglioso. Stasera poi vi farà personalemnte i complimenti. Succeda quel che succeda...avete dimostrato il vostro valore e l'attaccamento alla squadra!!! Bravi tutti...ora in albergo a cambiarci, via...

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La sera stessa, presenti i capitani con Basso in collegamento diretto dal Trentino, si svolse la riunione tanto attesa tra il team e il patron Baron Bekaert.

Fu un incontro proficuo per tutti: il boss aggiornò i suoi uomini circa la situazione attuale e futura. Spiegò che la sua posizione all'interno della società che sponsorizzava il team non era più tale da garantirgli il controllo sulle decisioni da prendere. Ora c'erano nuovi amministratori, più giovani e meno interessati al ciclismo...specie in un periodo di difficoltà economiche nelle quali la società si era ritrovata. La prima conseguenza di questo cambiamento di rotta era che il team avrebbe perso la sponsorizzazione fin dai primi di giugno. Tuttavia aggiunse che....

Baron Bekaert: ...io zono uomo di parola. Ho foluto zcvadra di ziclizmo per ezaudire mia pazione ciofanile ma in stezo tempo io firmato un contrato con foi, e foi con me. Vizto che ztate mantenendo, oltre ogni azpetatife, foztra parte di impegno...io fare lo ztezo con foi. Ze zarà necezario io garantize con mio patrimonio perzonale la zoprafifenza di team fino a fine di ztazione aconiztica. Domani io dare dizpozizione a mia banca di proffedere a pagamento di ingazio di tutti foi...in una unica zoluzione invece che menzilmente come da contrato.

La mossa a sorpresa del boss ebbe un effetto immediato sul morale del team. Molti dei giovani erano al loro primo contratto professionistico, altri erano invece alle ultime stagioni...tutti però erano uomini prima ancora che ciclisti. E per gli uomini la prima necessità era quella di avere garanzie dal punto di vista economico. Bekaert, da navigato uomo d'affari, lo sapeva e aveva voluto dare un segnale: il capitano della nave non li stava abbandonando a se stessi...

Si passò poi a discutere del futuro: il patron disse che sperava ancora di convincere alcuni suoi amici industriali ad investire nella squadra almeno fino al termine della stagione. Aveva dei contatti ben avviati e sperava di chiudere in fretta almeno con un paio di loro. Al Giro d'Italia si sarebbe corso già con le nuove sponsorizzazioni. Purtroppo però, da ottobre in poi, lui si sarebbe defilato: se per allora la situazione non si fosse evoluta in maniera positiva per il team i ciclisti sarebbero stati liberi da vincoli contrattuali e avrebbero potuto cercare un ingaggio altrove.

BB: ...non folio oggi anoiarfi con mie storie perzonali...ma fi tico che mia intenzione è di fare penzionato per il rezto dei miei ciorni. Tropo tempo ho zpezo zolo a fare affari...ho trazcurato tante coze e mia vita è stata vita zolo di laforo. E' ora per me di recuperare tempo perzo...se Zurrena zoprafiferà, come io aucuro, noi zi incontreremo in ciro per monto. Io zarò zempre tifoso di foi...cvesto è zicuro.

Prima di lasciare la riunione precisò, ancora una volta, che stava lavorando affinchè la squadra sopravvivesse anche dopo il suo ritiro: per questo aveva appoggiato l'idea di Iena e Pierlo di affidare un ruolo dirigenziale a mister Vandelapeska, che già aveva contribuito alla creazione della squadra, consigliando la maggior parte dei ciclisti attualmente sotto contratto. Si era dimostrato molto competente proponendo nomi poco noti ai più ma che stavano svolgendo un ottimo lavoro...Era ora che Vandelapeka facesse il salto di qualità, passando dal ruolo di procuratore a quello di team manager a tempo pieno. Rimaneva aperto il problema di chi avrebbe preso il suo posto di presidente; Bekaert sperava che Giselle ritornasse sulla sua decisione di lasciare la squadra insieme a lui, ma la ragazza era testarda...

Il boss salutò tutti e ringrazio uno ad uno i ciclisti presenti: negli ultimi mesi aveva avuto pochi motivi di sorridere ed essere felice...e quei pochi momenti erano merito esclusivo del team e dei risultati che otteneva. Era molto orgoglioso dei suoi ragazzi, in particolare dei più giovani. Loro erano il futuro del ciclismo e del team...li incoraggiò a non sentirsi mai appagati, a cercare di migliorarsi e a prendere esempio dai capitani, Basso e Baldato, e dai gregari esperti...Tosatto, Trentin e Fofonov.

La riunione terminò, Baldato e Basso ringraziarono per le rassicurazioni avute. Bekaert promise a sua volta di aggiornare il team di tutti gli sviluppi della situazione...

Il clima era senz'altro più disteso, gli uomini erano più tranquilli...il presente era garantito dall'impegno personale del boss. Per il futuro stavano lavorando persone di totale fiducia di Pierlo: Giselle e Vandelapeska.

Forse la situazione non era del tutto compromessa...

Pierlo approfittò per fare le convocazioni per la gara successiva, lo Scheldeprijs Vlaanderen. Avrebbero partecipato: Baldato, Rosseler, Traksel, Vanmarke, Siskevicious, Debuscherre, Malori e Klimov...a sorpresa il team aveva rinunciato alla Amstel Gold Race per concentrarsi sulla Freccia Vallone e sulla Liegi - Bastogne - Liegi. La prossima corsa belga serviva quindi da rifinitura per i due appuntamenti maggiori...ma Pierlo non voleva che fosse per questo sottovalutata e chiese al team di confermare i progressi mostrati quello stesso giorno alla Parigi - Roubaix.

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Il team si spostò nuovamente in terra belga...precisamente ad Antwerpen dove, tempo un paio di giorni, si sarebbe corso lo Scheldeprijs. Una gara di antica tradizione ma che non aveva mai raggiunto la notorietà delle più note corse del Nord. Tuttavia era vista da molti ciclisti come una ottima occasione per perfezionare la condizione in vista della Liegi - Bastogne - Liegi. Al via quindi una nutrita pattuglia di specialisti del pavè: su tutti spiccava il fenomeno belga Tom Boonen che, a dire il vero, fino ad ora non aveva affatto brillato come ci si sarebbe aspettato.

16/04 Scheldeprijs: Antwerpen - Schoten 199 km

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Pierlo: ....molti dei dubbi che ci rendevano nervosi ed insicuri sono scomparsi. Ora non abbiamo veramente più scuse per fallire i nostri obiettivi. Ricordate che nessuno pretende la vittoria da voi...ma dobbiamo elevare la qualità delle prestazioni. Ultimamente abbiamo corso tutto sommato bene come squadra; è il momento che cominciate a distinguervi anche singolarmente: Baldato e Rosseler saranno le nostre armi migliori. Il percorso prevede tratti in pavè impegnativi...ma per il resto è quasi completamente pianeggiante. Traksel potrebbe essere una soluzione valida se arriviamo in gruppo. Klimov e Debuscherre scorteranno i due capitani. Siskevicious e Vanmarke saranno pronti ad aggire di contropiede forzando il ritmo se qualcuno dei favoriti si stacca dal gruppo: più ne tagliamo fuori prima dell'arrivo più sarà facile ottenere un buon piazzamento, ok?. Malori darà una mano a Traksel...rimanete coperti finche non si muoveranno Boonen, Devolder ed Hoste: sono loro gli avversari da seguire con attenzione. Buona corsa ragazzi....

....la prima fuga vede protagonisti i comprimari: nessun nome importante è presente e il gruppo lascia fare. I fuggitivi possono raggiungere un buon vantaggio e mettersi in mostra...

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...a metà corsa la Milram rompe gli indugi e si porta in testa al gruppo. Anche Van Impe da una mano, segno che Boonen oggi vuole la vittoria...

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...ai meno quaranta dall'arrivo è tutta la Quick-Step che tira; i fuggitivi sono in vista e non hanno più speranze concrete di arrivare al traguardo da soli...

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...ed infatti la loro avventura termina qualche chilometro dopo. La loro comunque rimane una bella azione: iniziata subito dopo la partenza e proseguita poi per oltre cento chilometri!!!! L'azione della Quick-Step ha allungato paurosamente il gruppo...

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...Amorison è il primo a tentare di sorprendere tutti: allungo ai meno venticinque per lui ....

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...rispondono immediatamente Devolder, Hoste, Langeveld e Terpstra. Baldato tiene Rosseler nella scia di Boonen...

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...ed ancora una volta ha ragione: il campione belga si muove quando di chilometri ne mancano nove...i nostri lo seguono...

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il tentativo di Amorison è fallito e così le squadre cominciano le manovre per favorire i capitani: la Surrena è in ottima posizione ma non potrà contare oggi su Fabio Baldato attardato in coda al gruppo dei migliori. Devolder lavora per Tom Boonen mentre Vanmarke e Rosseler tentano di lanciare il nostro uomo più veloce: Traksel...

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...ma la Silence-Lotto non ci da spazio, e la Quick-Step si accoda al nostro velocista....

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...fallita questa prima azione è Rosseler che tenta la sorpresa. All'ultimo chilometro il suo sembra un buon vantaggio...

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...ma il belga allarga troppo l'ultima curva ed è costretto a rilanciare l'azione...mentre da dietro un Boonen scatenato, seguito da Devolder e da due Silence-Lotto, rimonta e lo salta facilmente ai seicento metri...

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...quest'oggi non ce n'è per nessuno...

TOOOOOOOOOOOOM....BOOOOOOOOOOOOoooooooOOOOONEEEEEEEEEEEEEEEEN!!!!

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seguito da Van Avermaet, Devolder ed Hoste...quinto il bravo Rosseler

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Grande volata di Boonen che sembra oggi essersi tolto la ruggine di dosso: un segnale positivo e confortante in vista degli ultimi prestigiosi impegni di aprile. L'ordine di arrivo vede la presenza tra i primi di molti uomini della Surrena...

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...la grande prova dei nostri è testimoniata anche dal secondo posto nella classifica per squadre...

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Nei programmi dello staff tecnico lo Scheldeprijs era stata inserita in preparazione alle due ultime classiche di aprile: la Freccia Vallone e la Liegi - Bastogne -Liegi. Tuttavia la fatica accumulata in quel mese dalla squadra aveva raggiunto livelli preoccupanti: Boom, Rosseler, Bakelants e Baldato erano stati intensamente utilizzati in questi primi quattro mesi ed ora avevano bisogno di rifiatare. Basso e gli altri scalatori erano impegnati in Trentino. Tosatto, Traksel, Westra e Dionne avrebbero partecipato al Giro d'Italia e non potevano essere spremuti. Lo staff tecnico si vide costretto a rinunciare a malincuore all'ultimo appuntamento di aprile e a portare alla Fleche Wallone un team senza grosse ambizioni: Rosseler e Bakelants avrebbero guidato la squadra, gli altri uomini furono scelti tra i più giovani del team...Malori, Mazzi, Ponzi, Ulissi, Siskevicious e Beyens. Se non altro sarebbe stata una utile esperienza per i ragazzini...

Iena intanto era volato in Italia dove stava per iniziare il Giro del Trentino: vincere la corsa era uno degli obiettivi stagionali del team, la necessità di mettersi in mostra agli occhi degli sponsor era oggi più che mai una necessità vitale per la squadra. Inoltre erano stati convocati tutti gli scalatori che avrebbero fatto da gregari a Basso al Giro d'Italia...

22/04 Giro del Trentino: Arco - Terlago 165,4 km

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Iena: ...oggi è una tappa interlocutoria che non deciderà niente. Rimaniamo in gruppo, non proponiamo fughe e controlliamo la situazione. Lavoriamo per Machado che ha, come obiettivo finale, quello di conquistare la maglia di miglior scalatore. Attaccherà ai piedi della prima salita e se potrà anche in vista del secondo Gp della Montagna. Perciò nella prima parte di gara il nostro compito sarà quello di tenere sostenuta la velocità per scoraggiare le fughe: Thiago...devi far punti oggi perche domani dovrai lavorare per Basso e non avrai troppa libertà di azione. Dopo il primo GP lasceremo il compito di fare il ritmo agli altri team e ci limitreremo a controllare nel finale di tappa Savoldelli, Di Luca e Barredo, facciamo la corsa su di loro. Fofonov e Trentin si alterneranno a fianco di Ivan per farlo faticare il meno possibile. Ci vediamo all'arrivo uomini...

...come previsto il primo attacco di un certo peso ci fu in vista della prima salita: Machado esce dal gruppo con successo e si porta dietro un drappello di uomini...

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...nessuno dei quali è però in grado di contrastarlo in salita; la vittoria del primo Gp della Montagna di giornata va al giovaneportoghese...

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...come da ordini, non appena superato lo sprint in quota, Thiago si rialza e si alscia riprendere dal gruppo...

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...la corsa prosegue senza scossoni. Il gruppo arriva compatto all'unico traguardo volante previsto. Mazzanti è il primoa tentare l'allugo...Machado, Albasini e Ferrara sono attenti e si accodano all'uomo della Tinkoff che vince lo sprint...

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...e prosegue l'azione insieme al rappresentante della Liquigas nel tentativo di aggiudicarsi anche il successivo GP della Montagna: ad un chilometro dalla vetta Mazzanti attacca nuovamente, Albasini riesce a rispondere mentre Machado sale con il suo passo...

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...un terzo posto va più che bene al nostro uomo, ma proprio agli ultimi metri è rimontato e superato da Gadret della A2GR...

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...ai meno quindici dall'arrivo in fuga c'è Mazzanti inseguito da Sella, Noè, Albasini e Ratti....

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...l'azione dell'italiano è destinata ad esaurisrsi non appena i primi capitani escono dal gruppo. Ci provano Lefevre e Barredo. Basso segue l'uomo della Quick-Step insieme a Soler...

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quando mancano quattro chilometri al traguardo la situazione è fluida: Gadret si è portato al comando seguito da vicino da Ratti e Basso. Di Luca, Soler, Barredo e Lefevre recuperano in fretta da dietro...

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...all'ultimo chilometro il francese della A2GR tenta la carta della volata lunga...

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...ed il suo è lo scatto decisivo...

GAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAADREEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEETTTT....

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...il secondo posto lo prende Lefevre in volata su Barredo, Di Luca, Ratti e Basso...

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La tappa è vinta dunque da un outsider con una azione da finisseur, d'altra parte si sapeva che non sarebbe stata una tappa corsa alla morte dai capitani. L'indomani era previsto un arrivo in salita senz'altro più decisivo per la classifica finale che non la tappa odierna...

A più tardi per la seconda tappa e le prime classifiche significative :smilie_daumenpos:

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