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pierlo69

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  1. .... 06 FEBBRAIO, GP COSTA DEGLI ETRUSCHI Una corsa adatta ai velocisti, nonostante un circuito finale che presenta una leggerissima salita che nel tratto finale si impenna per poche decine di metri...niente che un treno ben organizzato non possa superare con agilità. Per la Bianchi leader in corsa ancora una volta Hunter, ultima ruota per il sudafricano Maurizio Biondo. Ad aprire il treno il miglior passista a disposizione del team: Magnus Backstedt. Richeze e Rigotto si terranno pronti nel caso uno dei due velocisti di punta avesse problemi. Quasi tutti i 197 chilometri della corsa vedono in testa una fuga ben assortita nella quale la Bianchi inserisce Proni. E' proprio lui ad essere in testa quando mancano tredici chilometri all'arrivo... La sfortuna dei fuggitivi è che la Liquigas e la Lampre oggi voglaiono assolutamente la vittoria. La corsa italiana è evidentemente un obiettivo delle due squadre che schierano come punte Bennati e Petacchi. Alejet è deciso nell'azione di rincorsa e ai meno otto ricuce definitivamente lo strappo... A conferma delle serie ambizioni di vittoria la Liquigas si porta in testa a dettare il ritmo. Sono sette le maglie verdi in testa al gruppo... Tuttavia non è la giornata buona per loro: quando il treno della Bianchi entra in azione i Liquigas si disuniscono e Bennati rimane invischiato a centro gruppo. A portare fuori Hunter e Biondo è lo svedese Backstedt Esaurito il compito Magnus Backstedt si fa da parte ed entra in azione un Biondo in stato di grazia. Mentre i Liquigas alzano bandiera bianca è la Lampre a risalire posizioni. I ciclisti rosablù però non sono organizzati e vanno un pò per conto loro. Petacchi ha speso troppo nei chilometri precedenti e c'è indecisione su chi debba fare la volata al suo posto. Ad approfittarne è la Bianchi. Ancora una volta però Hunter perde la ruota di Biondo e lascia all'italiano l'onere della volata... All'ultimo chilometro dietro i due uomini del coach Pierlo ci sono solo maglie Lampre. E' Lorenzetto a rompere gli indugi e partire per lo sprint... La rimonta di Lorenzetto è strepitosa. Biondo fa fatica e quasi si pianta a pochi secondi dall'arrivo, stremato per aver tirato Hunter nei chilometri finali. Il sudafricano a sua volta non sembra in grado di reaggire... La volata è tiratissima...a spuntarla per pochi sentimetri èèèè MAAAAAAAUUUUURIIIIZIIIOOOOOO BIOOOOOOOONDOOOOOOOOO!!!! Dietro ai due italiani arriva uno sconsolato Hunter, mentre grande rammarico in casa Lampre capace di piazzare 5 ciclisti nei primi sette ma non di organizzare un treno a favore di Lorenzetto che ne aveva più di tutti per la volata. Giornalisti: Cooooacccch...Ancora un Biondo stellare quest'oggi!!! Pierlo: Beh si, è stata una azione caparbia la sua, ci ha permesso di portare a casa una volata alla quale tenevamo. E' il nostro uomo più in forma sia fisicamente che mentalmente e può fare ancora bene in questo mese di febbraio... Giornalisti: c'è un caso Hunter nella Bianchi? Anche oggi era dato come favorito però alla fine ha perso le ruote di Biondo costringendolo alla volata disperata... Pierlo: no...non c'è nessun caso. Robert è in forma almeno quanto Maurizio...la differenza attuale tra i due è nella motivazione. Biondo rientra da un discusso caso di doping ed è oltremodo deciso a riscattare la sua immagine. Con Hunter dovremo avere un pò di pazienza ed aspettare che si sblocchi. Sono sicuro che non appena centrerà la prima volata vincente poi non si fermerà più... Giornalisti: c'è chi dice che se la Lampre avesse organizzato un treno per la coppia Lorenzetto - Petacchi la corsa non gli sarebbe sfuggita...un commento? Pierlo: non so...quando ho visto che a ricucire lo strappo ai meno otto era Petacchi son rimasto perplesso. Però non sono il team manager della Lampre e quindi non posso valutare la loro azione, non so quali erano le condizioni di Petacchi e perche sia stato mandato lui invece che un gregario a chiudere il buco ai meno otto. Lorenzetto ha fatto una volata in rimonta a dir poco strepitosa. Altri dieci metri e la vittoria era sua. A vederla da fuori è senz'altro una occasione persa per la Lampre, però resta il fatto che quando un top team sbaglia si deve essere pronti ad approfittarne al meglio. I miei ragazzi son stati bravi a farlo, quindi gran parte del merito in questa vittoria è nostro... ...
  2. IL PUNTO DELLA SITUAZIONE La Bianchi rinforza il suo staff tecnico con due allenatori di fama internazionale. Uno specvializzato per allenare i lottatorti, l'altro specializzato nelle corse a tappe. La dirigenza della Bianchi, in accordo con il coach Pierlo e Iena, ritiene che sia questa la strada per poter far crescere al meglio i pochi talenti giovani che ci sono in squadra. Tuttavia lo sforzo economico per ottenerne la firma e, ancor di più, quello richiesto dai salari mensili dei nuovi coach costringono il team a rivedere alcuuni obiettivi. La necessità è quella di riequilibrare il bilancio incrementando le entrate derivanti dai premi-corsa e quelle derivanti dal raggiungimento degli obiettivi fissati dallo sponsor. Tour come quelli del Qatar e dell'Oman diventano obiettivi da centrae per fare cassa, così come la Volta ao Algarve. Per il mese di marzo viene siglato un accordo con lo sponsor Pirelli: verranno versari nelle casse societarie 40.000 euro se il team riuscirà a piazzare un proprio ciclista nei primi cinque della Tirreno - Adriatica. Il tour del Langkawi con i ricchi traguardi di tappa viene considerata una corsa nella quale far bene. Forma dei ciclisti: in grandissima condizione Maurizio Biondo. Si punterà su di lui per Gp Costa degli Etruschi e tour del Qatar. Inspiegabile il rendimenbto di Hunetr: anche lui in grande forma ma per il momento deludente nelle volate. Per lui il tour dell'Oman è già un esame importante. Un pò indietro rispetto al previsto i due colombiani Soler e Rujano, Gasparotto e Barredo sono in linea con il programma con lo spagnolo che ha visto modificato il suo programma per allungare il periodo di massima forma fino alla fine di Aprile. Machado e Rujano faranno coppia all'Algarve. A fine mese di febbraio le due corse svizzere che si disputano intorno Lugano saranno utili per far fare un pò di gamba a Soler. Barredo e Gasparotto si prepareranno per i loro obiettivi di Marzo al Tour del Langkawi. In definitiva è lo spagnolo Barredo il ciclista più "sressato" fisicamente in questo periodo. D'altra parte è quello con maggior classe nel roster ed anche quello che più facilmente si adatta alle corse di questa prima parte di stagione. I risultati pesanti sono attesi da lui...
  3. grazie eccola... Squadra senza veri assi ma con ciclisti solidi per gli obiettivi che mi sono posto: non soffrire negli sprint, giocarmela nelle corse di un giorno dove conta tanto la condizione giornaliera, essere competitivo nei giri con poche tappe, avere un pò di talento da sviluppare nei giovani. Per gli obiettivi più prestigiosi (Giro, Tour, Vuelta e le classiche del nord) non sono attrezzato. Mi manca l'uomo forte a crono e anche in montagna non ho, escluso forse Soler, il leader che può fare la differenza. Non parliamo poi del pavè: tra un paio di stagioni potrà fare qualcosina Vermeltfoort, ma per ora si guardano gli altri vincere. Allo stato attuale il mio obiettivo è vincere qualche tappa a Giro e Vuelta (non penso di partecipare al Tour), far bene alla Milano - Sanremo e alla Tirreno - Adriatica dove cercherò il podio con Gasparotto o Barredo. Sempre lo spagnolo andrà alla ricerca di buoni piazzamenti nella Amstel Gold Race, Freccia Vallone e Liegi - Bastogne - Liegi. Inizio stagione quindi nelle mani di Barredo, Gusev, Gasparotto ed Hunter. Parte centrale con la coppia Soler/Rujano a cercare risultati di prestigio almeno fino alla Vuelta. Per ottobre punto forte su Machado e di nuovo Hunter e Gasparotto. Molti uomini intorno al 70 come media delle caratteristiche significa che posso far bene un pò sul tutto il calendario annuale senza partire come favorito in nessuna corsa, perche incontrerò altrettanti avversari più o meno con la stessa media delle caratteristiche. Per questo curo particolarmente gli allenamenti individuali: cerco sempre di avere in forma gli uomini giusti per gli obiettivi scelti. Il principio che uso in gara è che il capitano designato è tale solo se è in forma, altrimenti viene sacrificato a favore dei gregari più competitivi. E' il caso che si sta ripetendo diverse volte in questa carriera tra Hunter e Biondo. L'italiano è inferiore come velocista, per questo inizia la corsa come ultima ruota per Hunter. Tuttavia in diverse occasioni è lui a sprintare perche risulta avere una condizione giornaliera migliore. Quest'anno ho scelto di partire fortissimo nei primi tre mesi dell'anno. Accumulare punti in questa fase è fondamentale visto che da aprile in poi sarà difficile competere con le squadre Pro Tour che entreranno in forma. Mi aspetto di fare abbastanza bene anche nel finale di anno, nelle tante corse italiane. Per i mesi centrali dell'anno (finei aprile, maggio e giugno) il team tirerà il fiato tranne Soler e Rujano che cercheranno vittorie di tappa al Giro. A luglio si ricomincerà a far sul serio con la condizione dei capitani che dovrà essere di nuovo al top per metà agosto, settembre ed ottobre.
  4. ... Biondo si alza sui pedali con una frazione di ritardo rispetto allo sprinter della Lampre e accusa qualche metro di svantaggio anche rispetto a Mondory che alla balaustra approfitta della ruota di Alejet... Hunter esce dalla ruota di Biondo e tenta la rimonta disperata... Il traguardo dell'ultima tappa del Giro della Calbria vede vincitore........AAAALEEESSAAAANDROOOO....PEEEETAAACCHIIIIIII!!!! Secondo l'outsider Mondory e terzo Hunter. Ecco le classifiche finali: Tappa Globale individuale Punti Montagna Giovani Squadra Un comunque soddisfatto coach Pierlo dichiara ai giornalisti che la scelta del treno molto lungo è stata sua e si è rivelata poco felice. probabilmente uno tra Rigotto e Biondo era di troppo. Hunter doveva uscire non appena Petacchi, che era l'avvrsario da marcare, si fosse lanciato...La presenza di Biondo davanti a lui lo ha invece frenato...la speranza era quella di guadagnare ancora qualche metro sugli avversari, ma si è rivelata un freno invece che un aiuto. Tutte considerazioni utili per la prossima gara. Non si può sempre vincere e sbagliare aiuta a crescere... ....
  5. Grazie ad entrambi .... Con la vittoria del Giro di Calabria ormai sicura Pierlo e Iena, rientrato dalla Francia in tempo per godersi il momento di gloria del team, potevano permettersi di fare esperimenti in vista del GP Costa degli Etruschi, corsa alla quale la Bianchi era iscritta e che era tradizionale appuntamento di inizio stagione per molti velocisti italiani... 04 GENNAIO, Giro della Calabria - quarta tappa Pierlo: Molto bene ragazzi...è quasi fatta. L'unica speranza per chi vuol tentare una rimonta disperata è partire da lontano quindi occhi aperti per le fughe, le abbiamo controllate nei giorni precedenti e lo faremo a maggior ragione anche oggi. Cerchiamo di portare Hunter alla volata finale, Biondo sarà l'ultimo uomo a lanciarlo;: Rigotto si inserirà nella fuga se ci sarà...vai a caccia dei traguardi volanti. Gli altri rimarranno attorno a Barredo e Soler pronti a dare una mano se qualcosa andrà storto...ma se rimarrete concentrati non accadrà niente. Buona corsa ragazzi... C'è subito un tentativo di fuga nel quale riesce ad inserirsi Rigotto. Al primo sprint l'uomo della Bianchi precede D'Angelo e Montagutti La fuga funziona anche se non prende mai il largo. Secondo traguardo intermedio: Rigotto, Abakoumov e Ratto.. Il passare dei chilometri affievolisce le speranze, già scarse alla partenza, di chi avrebbe voluto tentare qualcosa. La Bianchi è tutta davanti a controllare cosa succede nel gruppo. Si arriva ai meno cinque, la fuga è stata annullata e si preparano gli uomini jet. La Bianchi organizza un treno lungo, forse troppo, con Backstedt, Rigotto, Biondo e Hunter. Ongarato tira Bozic sulla destra della carreggiata mentre Chicchi, Bennati e Petacchi sono centro gruppo Mentre Chicchi e Bennati si portano in testa al gruppone, affiancati dal duo della Vacansoleil, per la Bianchi entra in azione Rigotto. A centro carreggiata ci sono Petacchi trainato da Furlan e McEwen tirato da Bandiera. Risalgono anche Mondory e Dean... E' Siedler a lanciare la volata, seguito da Petacchi. Il treno della Bianchi conta ancora su Biondo davanti ad Hunter... ....
  6. ... La Bianchi non ha interesse a forzare esageratamente l'andatura e così Soler e Barredo salgono a ritmo costante, senza strappi. Ai meno dieci inizia la salita che condurrà i ciclisti fin sul traguardo. Il vantaggio dei quattro è di circa un minuto e mezzo, una fuga nata per caso più che voluta... Gli inseguitori stentano ad organizzarsi e così, quando mancano meno di tre chilometri, la testa del gruppo è ancora lontana dai fuggitivi... La situazione ad un chilometro dalla conclusione vista dall'elicottero: la coppia della Bianchi davanti...Mandri ad una ventina di secondi e Marcato a metà strada tra il gruppo e gli altri... La volata è solo una formalità......CAAAAAARLOOOOOSSSSSSSSS BAAAAAAAAARREEEEEDOOOOOOOOOOOOO!!!! Doppietta per lui in questo Giro della Calbria. Un contento Soler alle sue spalle precede lo scalatore francese della A2GR La mondiale Rene Mandri Poco da dire per quanto riguarda le classifiche: tutte in mano alla Bianchi ad eccezione di quella dei giovani. Giornalisti: Coach Pierlo!!! Non poteva esserci esordio migliore per la sua squadra. Tre tappe e tre doppiette... Pierlo: siamo molto soddisfatti, ma non ci montiamo la testa. Sappiamo che i capitani delle altre squadre erano in condizioni non perfette. Mi aspetto che siano molto più competitivi nelle prossime corse. Tuttavia anche i miei ragazzi saliranno di condizione e sono convinto di avere uomini e mezzi per poter fare una grande stagione. Oggi il merito della prestazione è tutto per la squadra: ognuno ha fatto il suo dovere. Abbiamo ipotecato oltre alla vittoria finale anche le maglie di specialità che volevamo ottenere: punti, montagna e squadra. Quindi un applauso a tutti...è solo l'inizio ma siamo sulla strada giusta per fare grandi cose... ...
  7. ... Pierlo osservava il panorama affacciato al balcone dell'albergo dove la Biancghi era ospitata durante il Giro della Calabria. Il coach amava il mare, l'imperturbabile movimento delle onde gli forniva quella sicurezza che negli ultimi due anni aveva perduto quasi del tutto. Vicende sulle quali non aveva avuto possibilità di controllo avevano messo messe a dura prova le certezze che credeva di aver ottenuto: prima le disavventure sportive...poi l'addio con la mai dimenticata Giselle. Ora era di nuovo in ballo, quando ormai si era rassegnato a diventare uno dei tanti che "avrebbero potuto" fare qualcosa...lasciare un segno... Guardò ancora verso la spiaggia dove le onde continuavano ad infrangersi da secoli, senza uno scopo preciso ma testardamente vincolate a quel ritmo continuo. E tuttavia appena una di esse svaniva assorbita dalla sabbia della battigia subito ne arrivava un'altra. Una caparbietà che lo lasciava perplesso ma che, in un certo senso, ammirava...i ciclisti, pensava, sono come le onde: si sfiancano ogni giorno per fare chilometri e chilometri: con il caldo o con temperature sotto lo zero, se piove, nevica o se investiti dallo scirocco...sempre a pedalare spesso senza aver altro scopo che concludere una tappa al meglio possibile...in centesima posizione magari. Forse non vedendo mai la testa del plotone, o forse venendo ripresi a poche centinaia di metri dal traguardo agognato per una vita e non raggiunto nenanche questa volta. E la sera a curare muscoli affaticati, rimuginando su una vittoria mancata o sperando in risultati migliori. Dormire poche ore in un letto diverso ogni sera, ed essere pronti dopo poche ore di un sonno tormentato a salire di nuovo in bicicletta per portare una borraccia al capitano che si prenderà i titoli dei giornali se riuscirà ad arrivare nelle prime posizioni. Nonostante tutto...la stessa routine...ogni giorno. I ciclisti erano come le onde. Sospirò e cerco di allontanare quei pensieri. Doveva riposare, gli altri erano da tempo nelle camere e da lì arrivavano soffusi i commenti alla giornata appena trascorsa in bici o i consigli dei fisioterapisti che si stavano occupando dei muscoli dei ragazzi. Chiuse la porta e si infilò nel letto...sperando di riuscire aprendere sonno...almeno quella sera... 03 GENNAIO, Giro della Calbria - terza tappa Pierlo: bene ragazzi, ci siamo. Se passiamo senza problemi questa tappa possiamo dire di aver centrato la nostra prima vittoria di stagione. Quindi non voglio distrazioni. La corsa si decide da matà percorso in avanti. Come al solito se ci sranno fughe Benenanti proverà ad inserirsi ma collaborerà il giusto. Il tuo compito è quello di dar visibilità agli sponsor...ma l'obiettivo più importante è quello di far arrivare Barredo e Soler sull'ultima salita in buone condizioni. Visconti e Pellizzotti non sono in forma quindi controllateli ma non vi esaurite per seguirli. Nella prima tappa Caruso ci ha dato fastidio, occhio a lui. Cercate il ritmo più che la sparata nel finale, Mauricio e Robert...i vostri obiettivi sono le maglie di specialità...andate a prendere punti utili per la classifica se ne avete le possibilità. Ricordate tutti che oggi è importante controllare la corsa più della vittoria di tappa. Arriviamo ai meno dieci a gruppo compatto e giochiamocela là... La Bianchi controlla egreggiamente durante la prima metà di gara: gli unici sussulti si registrano durante i traguardi intermedi. Entrambi gli sprint sono dominati da Robert Hunter che incrementa il suo vantaggio nella classifica a punti. Nel primo si arrendono al velocista sudafricano Petacchi e Khailov... Nel secondo sono Tosatto e Rossi a dover alzare bandiera bianca davanti allo scatto dell'uomo Bianchi... Appena dopo metà percorso la strada inizia a salire, è il momento di stringere i denti e forzare il ritmo per evitare partenze in contropiede. Anche Hunter dà una mano contribuendo a tenere alto il ritmo per un pò... Ma non è questo il suo lavoro, ed infatti il ritmo del velocista non è sufficente per impedire una serie di attacchi da parte degli specialisti della salita. Pellizzotti, Zabriskie e Caruso provano la fuga a rispondere è Soler... Il colombiano detta il ritmo facilitando la salita del leader della corsa Barredo. Al primo GP della montagna transita davanti a Pellizzotti e Zabriskie Esaurita l'azione dei due scalatori della Liquigas e della Garmin si ritrovano davanti quattro ciclisti. Marcato, Mandri, Barredo e Soler. Al secondo GP della Montagna il colombiano mette la definitiva ipoteca sulla maglia di miglior scalatore del giro... ....
  8. ehehehe...non ho voluto rischiare: Hunter aveva -3 di condizione giornaliera...Biondo aveva un bel +4 (non facciamo facili battute ora ) Vista la volata potevo affidarmi tranquillamente ad Hunter, ma questo l'ho saputo solo dopo...
  9. ... Il gran lavoro di Hunter si concretizza ai 500 metri dall'arrivo. La coppia di velocisti della Bianchi supera di slancio Dean, mentre Bozic comincia a pagare la volata lunga e Siedler non riesce a rispondere... Biondo ed Hunter arrivano praticamente appaiati sul traguardo... Solo uno però potrà aggiudicarsi la vittoria di tappa...ed èèèèè....MAAAAAAAAUUUURIZIOOOOOO BIOOOOONDOOOOO!!!! Alle sue spalle Hunter e terzo Bozic che resiste per pochi centimetri a Dean. In classifica generale Barredo e Soler rimangono in vetta... Nella classifica a punti avanzano Biondo, ora terzo, ed Hunter che si porta in prima posizione... Giornalisti: Coach...di nuovo doppietta. Ormai siete i padroni di questa corsa... Pierlo: Vogliamo far bene nelle corse italiane, per questo cerchiamo di essere sempre competitivi. Oggi Hunter non era in gran spolvero e abbiamo puntato su Biondo. C'è da dire che vista la volata di robert forse abbiamo sopravvalutato i suoi problemi in corsa: poteva benissimo vincere lui. Giornalisti: A proposito di Biondo...il suo è un gran rientro vero? Pierlo: Questa è una vittoria che scaccia molti dei dubbi che lo riguardavano: possiamo dire che Maurizio è rientrato nel clima agonistico molto in fretta e questo fa bene a lui e alla squadra. Ma non dimetichiamoci che i risultati sono anche il frutto del gran lavoro del nostro staff di allenatori che ha lavorato bene e portato in condizione gli uomini in breve tempo...sopratutto lui. Poi è chiaro che Biondo ci ha messo del suo per farsi trovare pronto all'appuntamento con la vittoria ed ha sfruttato l'occasione che il team gli ha concesso, bravo lui... .....
  10. ... Dietro il treno della Bianchi due clienti pericolosi: Bennati e Petacchi... Ai due e mezzo Backstedt cala improvvisamente il ritmo. Hunter è affiancato da McEwen, mentre Bennati e Petacchi sfilano sulla destra della carreggiata... Quando la volata sembra ormai una questione tra i due sprinter italiani ecco il colpo di scenae: Bennati crolla di schianto frenando anche Petacchi alla sua ruota. Davanti c'è Ongarato che guida Bozic. I due della Vacansoleil sembrano in condizione di controllare gli avversari, ma dalla pancia del gruppo emerge di prepotenza l'australiano Dean, della Garmin, che si lancia davanti ad Hunter. L'esperto velocista della Bianchi capisce al volo che l'occasione è giusta per riguadagnare posizioni: prende la ruota di Dean e trascina Biondo di nuovo nelle prime posizioni. Bozic è ancora davanti inseguito con alla ruota Siedler, mentre Bennati cede definitivamente e taglia fuori anche Petacchi. All'ultimo chilometro Hunter da tutto con Biondo ancora nella sua scia. Gli uomini della Bianchi, Bozic, Dean e Siedler sono racchiusi in pochi metri... ...
  11. Si hai ragione, ma aspetto il mese di marzo. Alla Tirreno - Adriatica e alla Milano - Sanremo i big delle squadre avversarie saranno in condizioni migliori di quelle in cui si trovano nel mese di febbraio e vedremo se i buoni risultati che sto ottenendo ora dipendono dal livello di difficoltà "normale" o dalla scarsa condizione degli avversari. Io ho fatto fatto un grosso lavoro nel ritiro prestagionale e ho impostati gli allenamenti di tutti i miei uomini con un carico pesante fin da subito (Picco per tutti intorno a maggio, da lì in avanti invece li ho differenziati in base agli obiettivi). Questo proprio per avere la possibilità di fare risultati, e punti per il CQ ranking, ad inizio stagione quando i grossi nomi sono fuori condizione ... Dopo la prima tappa al Giro di Calabria il coach Pierlo era soddisfatto. Non poteva essere altrimenti del resto: la strategia studiata a tavolino aveva funzionato perfettamente, gli uomini si erano dimostrati professionali e gli sponsor erano contenti come dimostrato anche dalla telefonata del presidente della squadra Guido Labici che aveva voluto complimentarsi per l'ottimo inizio di stagione. Nella seconda tappa sarebbero entrati in azione i velocisti...la condizione dei quali non era entusiasmante fatta eccezione per Biondo che si era ben allenato nel periodo di inattività e durante il ritiro prestagionale. Hunter invece era un pò indietro ma questo non preoccupava ne Pierlo ne Iena visto che per l'esperto sprinter i primi appuntamenti importanti sarebbero arrivati in Qatar. 02 GENNAIO, seconda tappa del Giro della Calabria Bene ragazzi, dimentichiamo in fretta quel che è successo ieri. Oggi saremo gli avversari da battere e non possiamo sottovalutare niente. La tappa di oggi è adatta ai velocisti e voglio che Biondo ed Hunter siano portati alla volata finale in condizioni perfette. Backstedt si incaricherà di fare da apripista per loro. Nei primi chilometri c'è la solita salita piuttosto lunga...non voglio sorprese da lontano, quindi non fate partire nessuno. Dopo la salita se viene proposta qualche fuga cerchiamo di entrarci con Benenati che ieri si è comportato molto bene. Collaborerai fino al primo sprint intermedio. Poi ti diremo dall'ammi8raglia cosa fare in base a cosa succede nel gruppo. L'importante è che tu sia nella fuga se questa dovesse prendere molto vantaggio... Come chiesto da Pierlo nei primi chilometri di salita il controllo operato dal team Bianchi è totale e nessuno riesce a partire... Quando manca poco allo scollinamento è Benenati ad allungare per anticipare eventuali uscite dal gruppo, transitando primo al GP della montagna... La sua azione, come previsto, permette la fuga di altri ciclisti. Ma la situazione è ancora sotto controllo della Bianchi che, con un uomo forte come l'italiano in fuga, può permettersi di restare nella pancia del gruppo e far lavorare le altre squadre. Davanti con Benenati ci sono: Cucinotta, Volik, Velo, Masciarelli, Zagorodny e Celli I sette fuggitivi non guadagnano molto: il massimo vantaggio sarà di quattro minuti, sufficenti solo a transitare in solitaria sul primo traguardo intermedio. Benenati sprinta e vince davanti a Scwazinski e Volik Poco dopo la fuga è annullata e il gruppo di nuovo compatto. Ne approfitta Hunter per provare la condizione in occasione del successivo traguardo volante. Il sudafricano transita per primo davanti a Chicchi e Weisinger... Ma nonostante la volata vincente le sue sensazioni non sono buone e sull'ammiraglia della Bianchi si decide di puntare su Biondo per tentare di arrivare al successo di tappa. Ai cinque chilometri e mezzo ecco il treno del team italiano che si porta in testa al gruppo. Backstedt, Hunter e alla sua ruota Maurizio Biondo... ...
  12. ... Lo spagnolo e il colombiano sentono di avere la vittoria in pugno e, pur non essendo dei veri e propri specialisti, affrontano la discesa con determinazione... Il loro vantaggio sul gruppone non diminuisce più ed anche Caruso non riesce a riagganciarli. All'ultimo chilometro i giochi in favore della Bianchi sono fatti...resta solon da vedere chi dei due transiterà per primo sul traguardo. Non ci sono sorprese: sono dei professionisti e Soler si mette al servizio di Barredo come concordato nel pregara... La prima tappa del Giro di Calbria va a........CAAAAAAAAAAAAAAAAARLOSSSSSSSSSSSSSSS BARRRRREEEEEEDOOOOOOOOO!!!!! Il terzo posto viene deciso dalla volata di gruppo: Feillu precede tutti... Nella classifica globale i due uomini della Bianchi hanno già un discreto vantaggio sugli inseguitori... Le altre classifiche: Soler è in testa in quella di miglior scalatore, Barredo ovviamente in quella a punti e la Bianchi primeggia in quella a squadre. Unica classifica che non vede protagonista il team di coach Pierlo è quella di miglior giovane... Giornalisti: Coach!! Coach!!! Un grande inizio..subito doppietta. Si aspettava una prestazione così buona? Pierlo: avevamo avuto buone sensazioni durante il ritiro prestagionale, tuttavia non ero sicuro che potessimo essere competitivi da subito. I ragazzi hanno corso bene, con con grande acume tattico. Barredo e Soler sono molto esperti e sapevano cosa fare per vincere, e la squadra li ha messi nella miglior condizione possibile per sferrare l'attacco decisivo proprio nel momento che avevamo studiato a tavolino. A quel punto sono diventato ottimista e li ho incitati a proseguire l'azione e il risultato è stato la logica conseguenza del gran lavoro svolto in precedenza. Voglio ringraziare Soler che si è sacrificato per Carlos Barredo senza battere ciglio. Ottimo anche Benenati che è partito in fuga come gli era stato chiesto e poi, una volta raggiunto dal gruppo, ha tirato sull'ultima salita finche ne ha avuto la possibilità: si è rivelato un ottimo gregario per i due capitani. Giornalisti: subito un buon vantaggio, corsa già decisa? P: no, è presto. Anche se questo giro dura solo quattro tappe c'è la possibilità per gli altri di tentare un colpo di mano. Sopratutto nella terza tappa che sarà sicuramente decisiva, visto che le altre due sono per velocisti e non ci saranno grossi distacchi... Giornalisti: a proposito di velocisti...domani li vedremo all'opera. La Bianchi conta molto su Hunter, come sta? P: Robert non è nella miglior condizione di forma. Forse dovremo puntare su qualche altro uomo per la volata. Abbiamo la possibilità di utilizzare sia Rigotto che Biondo, decideremo domani in base a cosa succede in corsa. Quella di Pierlo sarà pretattica o starà effettivamente pensando a soluzioni alternative? Lo sapremo sul rettilineo finale della seconda tappa del Giro della Calabria... ...
  13. ... 01 GENNAIO, Giro della Calabria Nello stesso giorno della corsa francese si disputa in Italia la prima tappa del Giro della Calabria. Un mini giro di quattro giornate, non di primo piano ma utile per avere una prima idea sulla condizione generale del team. Pierlo decide di schierare subito tre nomi importanti: Barredo, Soler ed Hunter. Lo spagnolo fungerà da leader e punterà alla vittoria finale. Lo sprinter sudafricano cercherà di fare la gamba in vista del Qatar e lo scalatore colombiano testerà la sua condizione in questa primissima uscita stagionale. Gli altri ciclisti sono Backsted e rigotto in appoggio a Hunter, Locatelli a fare esperienza con compiti di gregario per Barredo e Soler, Benenati con libertà di inserirsi nelle fughe e Biondo che è uscito benissimo dal ritiro prestagionale e sarà una valida alternativa ad hunter per le volate. Gli avversari più pericolosi vestono le maglie della Liquigas con Bennati, Chicchi e Pellizzotti, della Lampre che porta Petacchi e Bole, della ISD che schiera Visconti come leader, della Katiusha con McEwen, Caruso e Ignatiev e della Garmin che allinea al via Zabriskie, Martin e Kessiakof. Altri uomini in grado di fare bene sono Gadret, Sella, Rossi ed Anzà, Marcato, Traksel e Carrara. Pierlo: ad una ventina di chilometri dall'arrivo c'è una salita non impegnativa ma piuttosto lunga. Soler farà il ritmo aiutato da Barredo. E' la vostra occasione per lasciare il gruppo, probabile che nel gruppo ci sarà qualcuno che in grado di rispondere, ma la maggior parte degli avversari è in condizioni precarie di forma e potrete fare selezione. Se in cima vi ritrovate da soli andate a tutta verso il traguardo. Datevi cambi regolari visto che in discesa andate praticamente uguali. Mauricio è ancora indietro come condizione rispetto a Carlos...farà da gregario nel caso ce ne sia bisogno. Benenati si inserirà nelle fughe e avrà come obiettivo i traguardi intermedi: fatti vedere, gli sponsor saranno contenti. Gli altri ad aiutare...buon corsa ragazzi Il tempo di scaldare i muscoli e parte una azione che in breve si trasforma in una bella fuga, ricca di ciclisti...Benenati è bravo ad inserirsi, insieme a lui ci sono Popkov, Scognamiglio, Modolo, Reda, Bonucelli, Masciarelli, Metluschenko e Rossi.. Il gruppo lascia fare visto che i chilometri da percorrere sono tanti e l'unico obiettivo dei fuggitivi è quello di dare visibilità agli sponsor. Al primo sprint intermedio Benenati precede Scognamiglio e Sacha Modolo... Il secondo vede passare in prima posizione il talentuoso sprinter della CSF Colnago davanti a Bonucelli e Popkov... Man mano che si avvicina il traguardo il gruppo ricue lo strappo fino ad annullare la fuga quando mancano trenta chilometri al traguardo... Ora la strada presenta è in pendenza, non impossibile ma lunga. Come ordinato da Pierlo entrano in azione Barredo e Soler che si portano in testa al gruppo e aumentano il ritmo. Poche centinaia di metri sono sufficenti ai due per mettere un buon distacco tra loro ed il gruppo... A rispondere ci prova solo Giampaolo Caruso... Al GP della Montagna è Soler che precede Barredo e Caruso. Gli altri sono indietro, l'azione del duo della Bianchi ha prodotto lo strappo auspicato da Pierlo. Venti chilometri all'arrivo, gran parte dei quali in discesa... ...
  14. vabbè...è una storia, che dovrei fare se non scrivere?
  15. 01 febbraio, Francia. Grand Prix la Marseillaise Finalmente il primo appuntamento stagionale. Una gara in Francia che si disputa contemporaneamente al Giro della Calabria. Squadra affidata per l'occasione a Iena il quale, in passato, ha dato più volte dimostrazione di poter ambire tranquillamente al ruolo di direttore tecnico/sportivo. In Francia ci sono Machado, Gusev, Van Huffel, Mugerli, Proni, Vermeltfoort, Matthews e Richeze. I primi due capitani alla pari, Richeze punta in caso di arrivo allo sprint. Iena: Ok ragazzi, il percorso lo conoscete tutti...quindi poche istruzioni. La nostra condizione è approssimativa Se possiamo dobbiamo evitare l'arrivo in volata. Tenteremo l'attacco poco prima dello scollinamento finale. Machado e Gusev a ruota di Mugerli e Van Huffel che li porteranno in cima. Proni...tu sei libero di entrare nelle fughe di giornata. Ti diremo dall'ammiraglia se è il caso o meno di collaborare. Gli altri al servizio di Richeze, cercate di farlo arrivare agli ultimi chilometri con energie sufficenti per un eventuale volata. Se avete dubbi contattatemi con le radioline. Ok, nessuna domanda? Allora buona corsa ragazzi... La tattica di gara è dunque quella che negli anni precedenti aveva ottenuto sempre successo; Iena ricordava ancora con emozione il primo successo in assoluto di quella che fu la prima squadra della sua carriera: la Surrena. In quell'occasione fu Lars Boom ha tagliare per primo il traguardo. Stavolta però le cose vanno diversamente. Richeze è tagliato fuori già a metà percorso rimanendo inesorabilmente staccato insieme a Matthews. I due in salita non vanno proprio. La gara si decide nella prima parte dell'ascesa finale. Uno strappo, decisamente duro per le gambe poco allenate dei ciclisti, viene sfruttato da Vladimir Efimkin per un tentativo di fuga. A rispondere per la Bianchi è Proni. Un gruppo di una ventina di ciclisti sembra poter prendere il largo ma in realtà, allo scollinamento, sono appena una ventina di secondi a dividere il primo gruppo dai più immediati inseguitori: tra di loro quattro del team Bianchi. Van Huffel e Mugerli si incaricano del forcing in discesa e in breve ricompattano i due gruppi. Ora sono in trenta a giocarsi la vittoria. I primi attaccanti però non riescono a recuperare le energie e così sugli ultimi sei chilometri rimangono in dieci per la volata finale. I due gregari della Bianchi, con alla ruota Gusev e Machado, tentano di organizzare i treni per lanciare almeno uno dei due capitani. Ad uscire fortissimo ai meno due è invece il duo della Cofidis formato da Duque e Kern. Il francese fa un lavoro splendido e raccoglie un secondo posto meritatissimo, mentre il velocista colombiano si aggiudica la volata in maniera netta. Terzo Machado che prova disperatamente a resistere a Duque ma cede di schainto ai meno 500 metri. Quarto il belga Van Huffel. Occasione persa per la Bianchi? Forse si considerando che ai meno sei erano ben quattro i rappresentanti del team italiano nel gruppo dei primi. Sarebbe stato il caso di concentrare le attenzioni solo su uno dei due capitani invece che tentare il doppio treno Van Huffel/Machado e Mugerli/Gusev. Del resto però la presenza di Duque tra i primi non lasciava molti dubbi su chi sarebbe stato il protagonista dell'arrivo in volata... Una buona notizia per Iena e la Bianchi è la prestazione globale di squadra: quattro ciclisti tra i primi dieci, tre tra i primi sei.. ...
  16. … LUCCA, Hotel Guinigi. Sede del ritiro prestagionale della Bianchi Reparto Corse, fine gennaio. Rientrati dalla trasferta australiana con un discreto bottino nel carniere Pierlo e Iena si immersero nei preparativi per l’imminente inizio della stagione agonistica della Bianchi Reparto Corse. Il calendario della squadra per il primo trimestre dell’anno era incentrato su due obiettivi principali: Tirreno – Adriatica e Milano – Sanremo. Un giro e una grande classica, appuntamenti nei quali la massima aspirazione del team erano vittorie di tappa e l’ingresso nei migliori dieci della classifica generale. Pierlo: Iena…per Marzo ci serve che i nostri capitani siano in buone condizioni. Gasparotto e Barredo per la Milano – Sanreno. Alla Tirreno – Adriatica manderemo Gusev e Soler. Che ne pensi? Iena: Sono d’accordo, sfrutteremo le corse di febbraio per far salire di condizione soprattutto i velocisti che mi sembrano abbastanza indietro. Ad inizio marzo c’è il Tour del Langkawi e la Vuelta a la region de Murcia, saranno corse utili per rifinire la condizione dei nostri big. Ci servono punti per il ranking CQ e dobbiamo sfruttare i mesi iniziali della stagione, quando le squadre Pro Tour non saranno ancora in condizione… Pierlo: Hai più sentito il presidente? Avrebbe dovuto già avvertirci circa il caso di Maurizio Biondo…e anche sull’altra cosa che tu sai… Iena: lo chiamo in serata, poi ti avverto…sempre che non escano notizie prima. Il nostro amico giornalista, Cartacanta, sembra spesso più informato di me e te…. Qualche ora più tardi la profezia di Iena si avverò: prima che la dirigenza della Bianchi Reparto Corse potesse avvertire i due tecnici una notizia rimbalzò dal magico mondo di internet fin nell’albergo scelto per il ritiro della squadra: Ansa Sport, dal nostro inviato CartaCanta: Altri due acquisti per il neo costituito team italiano della Bianchi Reparto Corse. L’ex ciclista della Flaminia Maurizio Biondo e il colombiano Jose Rujano approdano alla corte di coach Pierlo. Il team italiano iscritto nella categoria Continental si rinforza a pochi giorni dall’esordio stagionale e, a questo punto, si propone come uno dei favoriti per il passaggio nel Pro Tour. DRIIIIIINNNNN…..DRRRRRRIIIIIINNNNNNNNNNNNNNNNNN….. Pierlo: pronto? Cartacanta: Coach!!! Salve, ben risentito…. P: Ah…Cartacanta, come va? Sempre il primo a sapere le notizie, vero? Stavamo giusto commentando l’ultimo suo scoop con Iena… C: beh coach…è il mio lavoro. Ha qualche dichiarazione da fare a proposito dei due ultimi colpi? P: Cosa vuoi che ti dica? Biondo era già stato accostato al nostro team in sede di mercato a dicembre. E’ chiaro che pur essendo stato scagionato dalle accuse di doping, una storia molto triste, sarà tenuto d’occhio attentamente…come e più degli altri ciclisti. Spero che questa pressione non ne comprometta le prestazioni. E’ un rinforzo estremamente utile per Hunter che potrà contare così su un altro uomo oltre a Backsted e Rigotto. Rujano…lo abbiamo strappato all’ultimo momento utile all’ISD. Ci ha dato una mano Soler che lo conosce bene. I due si stimano reciprocamente e jòse ha accettato di dare una mano a Mauricio. E’ un gregario perfetto ma sarà impegnato in prima persona come leader anche in quei giri di pochi giorni ai quali non manderemo i big. Sono due acquisizioni fondamentali per allungare il roster, ci permetteranno di essere competitivi durante tutto l’arco della stagione. C: obiettivi immediati del team? P: Giro di Calabria da vincere, teniamo particolarmente agli appuntamenti del calendario italiano. Poi i due giri in Qatar ed Oman, dove cercheremo le prime conferme contro, molto probabilmente, velocisti di buona caratura. Siamo indecisi se mandare Machado al giro dell’Algarve, mentre sicuramente faremo il giro della Sardegna. Tutte gare in previsione di un mese di marzo per noi fondamentale. Tiour del Langkawi, Tirreno – Adriatica e Milano – Sanremo sono corse che ci dovranno vedere protagonisti. A fine marzo stileremo un primo bilancio e tireremo un po’ il fiato visto che per non abbiamo una squadra specializzata per le classiche del nord Europa. C: bene, la seguirò come sempre coach…sento che farà bene con questa squadra… P: speriamo…speriamo… ….
  17. ... Ultimo giro!!! Kemp tenta di scrollarsi di dosso i compagni di fuga. il ciclista della Fly V è troppo poco veloce per sperare di spuntarla in un arrivo in volata. Nel gruppetto dei fuggitivi ci si guarda, indecisi sul da farsi. In teoria i due rappresentanti della Sky dovrebbero muoversi in prima persona essendo appunto in due. Ma Sutton sa di essere il più veloce del lotto e punta all'arrivo in volata mentre Hayman pare non averne più dopo essere stato al servizio del compagno per tutto il giorno. E così è Matthews a lanciarsi all'inseguimento, le energie sono scarse ma riesce a ricucire lo strappo tirandosi dietro il resto della comitiva... Sullo slancio il ciclista della Bianchi tenta di sgretolare il gruppo; la salita che introduce gli ultimi decisivi chilometri non è lunga ma presenta uno strappo con una pendenza del 9%. Matthews tenta di sfruttarla a suo vantaggio facendo il forcing... Questa volta i due della Sky rispondono: Hayman, ancora una volta, scorta Sutton fino allo scollinamento. L'azione di Matthews è stata generosa ma inutile. Ora il rischio per il ciclista della Bianchi è che le energie rimaste, dopo lo sforzo per rientrare in seguito alla caduta, non siano sufficenti per il rush finale!!!! Sulla discesa seguente non accade nulla: la gara si deciderà in volata con Sutton della Sky nettamente favorito, oltre ad essere il più veloce del gruppetto avrà anche il compagno di squadra a lanciarlo. All'ultimo chilometro si decide la corsa: Matthews tenta la carta della disperazione e lancia la volata lunghissima... Ai cinquecento metri esce di forza il duo della Sky con Sutton che va al doppio di tutti gli altri trascinandosi dietro anche Hayman!!!! Matthews si arrende a meno di cento metri dal traguardo, saranno i due Sky a giocarsi la maglia di campione Nazionale Australiano su strada!!!! Ed il campione 2010 èèèèèèèèèèèèèèèèèèèè....................Chriiiiiiiiiiiiiiiiiiiistopheeeeeerrrrr Suuuuuuuuuuuuuuuuttoooooooooooooonnnnn Doppietta per la Sky, brava a infilare nella fuga vincente due uomini e a gestire al meglio la corsa. Rammarico per Matthews la cui strategia di gara è stata compromessa dalla caduta ai meno 40 dall'arrivo.... Pierlo: Troppe energie spese per rientrare. A quel punto la nostra strategia era compromessa. Abbiamo comunque tentato l'azione programmata nell'ultimo giro, ma Michael non ha potuto prolungare lo sforzo sull'ultima salita per non rimanere a secco del tutto. Gli sono mancate le energie per fare altri duecento metri di forcing, am è una mancanza che non può essergli addebbitata. Lo stesso Lancaster, molto più esperto di lui, non ha potuto fare molto di più dopo la sua caduta. Sono convinto che i due Sky non avrebbero retto se Matthews avesse potuto iniziare il forcing un chilometro prima, ai piedi della slaita. Il mio ragazzo ha tentato di rifiatare nella breve discesa...qualcosa ha anche recuperato, ma era ben conscio che in volata sarebbe stato comunque battuto. Per questo si è lanciato prima di Sutton sperando di coglierlo impreparato. Ma i due della Sky sono stati in gamba e si sono rapidamente organizzati con Hayman a ricucire e Sutton a bruciare tutti in volata. Peccato, ma i complimenti a Michael sono doverosi. Una ulteriore prova che il talento del ragazzo è cristallino. Giornalista: i risultati di queste due prove australiane sono quindi incoraggianti? P: senz'altro...Michael può diventare un bel ciclista polivalente, forte a crono e che può giocarsela in volata. Il futuro è dalla sua parte, lui deve impegnarsi e fare esperienza. E' quello che contiamo di fargli fare nelle prossime gare in Europa alle quali parteciperà... ...
  18. Quella sera il trio della Bianchi festeggiò in maniera misurata l'ottimo risultato ottenuto da Matthews. L'indomani mattina Iena portò il giovane australiano a fare dei chilometri di defaticamento, nella speranza di migliorare quanto più possibile la sua condizione in vista della prova su strada. I due tecnici nutrivano una segreta speranza: quella di tornare in Italia con la maglia di campione Australiano. i presupposti c'erano tutti: un percorso adatto ai colpi di mano, la condizione approssimativa dei big e l'entusiasmo del giovane ciclista. Pierlo andò a visionare il percorso... 10 GENNAIO, AUSTRALIAN CHAMPIONSHIP Favoriti di giornata: Evans, McEwen, Haussler, O'Grady, Davis e Goss Pierlo: Michael...stammi bene a sentire. Ci sono quasi 180 km tra te e il traguardo...non farti prendere dalla voglia e dalla fretta di far bene. Parti tranquillo e aspetta la fuga giusta per andare via. Gruppetti di 2 o 3 ciclisti non possono fare la differenza su questo circuito, ok? Devi aspettare la fuga di una decina di ciclisti...vedrai che ci sarà, qualcuno cercherà il colpo da lontano per non arrivare insieme ad Evans, Haussler e McEwen. Ma deve andare via un gruppetto numeroso, con dentro ciclisti di diverse squadre in modo che da dietro non riescano ad organizzare l'inseguimento!!! Se ci sarà questa fuga infilati a costo di spendere molto, recupererai in seguito. Se vedi che in fuga c'è collaborazione aiuta anche tu...altrimenti resta a ruota perche tanto non ci sarà possibilità di arrivare al traguardo. Se agli ultimi chilometri avrete un buon vantaggio cerca il colpo di mano al penultimo giro...se riesci a staccarti dai tutto, altrimenti rialzati, prendi fiato e giocatela in volata se non ci sono uomini più veloci di te. L'importante è che non lasci andare via nessuno all'ultimo giro perche il traguardo è alla fine di una discesa e non c'è modo di recuperare se qualcuno parte prima della discesa!!! Tutto chiaro? Bene...vai e buona corsa!!! Si parte e Matthews è subito in prima fila pronto ad approfittare di eventuali fughe... Nei primi chilometri in effetti la corsa è movimentata, ma nessun allungo decisivo avviene prima dell'azione di David Kemp della Fly V L'attaco di Kemp scuote il gruppo dal quale riescono ad uscire otto ciclisti, tra di loro c'è anche Michael Matthews!!!! I compagni di fuga sono: Kemp della Fly V, Hayman e Sutton della Sky, Stevenson della Adageo Energy, Calabria del Team Type 1, Windsor della Rapha Condor e Lancaster della Cervelo. Proprio il ciclista della Cervelo è il primo a fare le spese di un tempo improvvisamente ostile: piove e la strada viscida tradisce il pur esperto australiano Quando diventa chiaro che la fuga degli otto attaccanti arriverà a buon fine ci si comincia a muovere in funzione delle strategie studiate a tavolino. Matthews accellera il ritmo per sgranare il gruppo e tentare di tenere lontano Lancaster che da solo fatica arientrare. Ma il destino beffardo è in agguato. A meno di 44 chilometri dalla fine Michael scivola e perde contatto con il gruppo di testa!!! Pierlo: Miiiiiiiichaeeeellll...rialzati dai!!! Puoi rientrare, manca ancora tanto...vai vai vaiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii!!!!! Gli incitamenti di Pierlo e Iena scuotono lo scoraggiato giovane della Bianchi che spende moltissimo ma riesce a rientrare quando mancano una trentina di chilometri... .....
  19. GENNAIO, inizia la stagione I pochi giorni che mancavano all'inizio della stagione furono impiegati dallo staff tecnico della Bianchi per stilare i programmi di allenamento per i ciclisti . Il 18 gennaio era in programma il ritiro pre-stagione e lì si sarebbero tirate le prime somme sulla condizione degli uomini, nel frattempo per loro era pronto un piano per cominciare a riprendere la condizione ottimale dopo la pausa di fine stagione. Assegnati i primi allenamenti Iena e il coach Pierlo si imbarcarono per l'Australia dove si sarebbero svolte le prime corse dell'anno. Per il team Bianchi i primi impegni di squadra erano fissati solo per febbraio e in Australia si andava per i campionati Nazionali, una buona occasione per vedere all'opera il giovane e promettente Michael Matthews. Come sempre due le prove previste: la crono individuale e il campionato su strada che avrebbero assegnato le maglie di campione Nazionale 2010. Pierlo e Iena approfittarono del lungo volo per tranquillizzare Matthews, fin troppo ansioso di ben figurare davanti ai suoi nuovi allenatori. Pur essendo, sulla carta, un buon cronoman le aspettative del coach e del giovane australiano erano principalmente rivolte al campionato su strada dove la condizione approssimativa dei big potevano rendere la corsa meno chiusa e permettere un colpo di mano. Il piccolo gruppo della Bianchi atterrò a Melbourne il quattro gennaio e subito si recò in albergo, il giorno dopo si sarebbero spostati tutti a Buninyong dove il sei gennaio era in programma il primo dei due appuntamenti che avrebbero assegnato i titoli di campione Nazionale... 6 GENNAIO, AUSTRALIAN ITT CHAMPIONSHIP Pierlo: Ok Michael...è la prima prova, non sei al meglio della condizione ma voglio vedere impegno da parte tua. Non mi aspetto il grande risultato ma devi guadagnare condizione per la prova su strada. Quest'anno sarà quello il tuo obiettivo...oggi fai il possibile, corri come sai e non pensare a fare risultato ad ogni costo ok? Non c'è pressione su di te ok? Vai.... Michael Matthews: oooooooooooooo-ok mister Pierlo... Come ci si poteva aspettare la condizione pessima di Matthews lo costrinse ad una gara sulla difensiva...più attento a non sprecare inutili energie che a cercare il colpo ad effetto, tuttavia il talento del ragazzo della Bianchi non era acqua e il risultato finale fu una sorpresa gradita: L'ottavo posto alle spalle degli specialisti più affermati, sicuramente anche loro in condizioni non ottimali ma troppo superiori sulla distanza dei 36 km, era un risultato al di là delle più rosee aspettative.... La prima intervista che il coach rilasciò fu quindi spesa per lodare, senza esagerare, le qualità di Michael Matthews... Pierlo: Matthews è un talento e, come tutti i talenti, ha la capacità di fare buoni risultati indipendentemente dalle condizioni di giornata. Oggi il nostro ragazzo ha dimostrato anche di poter gestire le energie in maniera corretta: non aveva nelle gambe la potenza e la resistenza per fare meglio di quel che ha fatto. E' andato alla ricerca di un buon ritmo piuttosto che cercare la sparata che poteva bruciarlo...sono soddisfatto di questa prova di maturità. Giornalista: ...davanti al vostro uomo sono arrivati ciclisti che non erano così nettamente superiori a lui: Bobridge, Goss, Hansen e lo stesso Meyer arrivato in terza posizione. Crede che si potesse fare meglio di quel che ha fatto Matthews? P: ripeto...Michael ha una preparazione impostata per avere il top della condizione più in là nella stagione. Qua siamo venuti per onorare la corsa e lo abbiamo fatto nel miglior modo possibile: un ottavo posto all'esordio stagionale. Forse se avessimo impostato la stagione sui campionati Nazionali avremmo fatto meglio, ma non è questo l'obiettivo di quest'anno. Quest'anno Matthews deve fare esperienza...tanta esperienza. Le qualità per far bene le ha, così come ha tutto il tempo davanti a sè per togliersi le soddisfazioni alle quali giustamnente ambisce e tra le quali ci sono anche i campionati Nazionali del suo paese. Oggi è stata una bella dimostrazione da parte sua e posso dire di essere anche più fiducioso, dopo la gara di oggi, in un buon risultato per la prova su strada. ....
  20. 15 novembre 2010 Prima riunione tecnica della Bianchi Reparto Corse... Pierlo: ....questo è tutto ragazzi, avete ancora un mese di vacanza davanti; poi inizierete con il programma di allenamento personalizzato...niente di pesante ma utile per togliervi la ruggine di dosso. Comunque mi raccomando di tenervi in forma, la stagione inizierà abbastanza presto per noi. Il raduno è fissato per metà gennaio a Kuala Lampur. Con Matthews ci vedremo prima in Australia per i campionati nazionali...quindi sopratutto tu dovrai iniziare con le uscite in bici molto presto ok? Iena ti darà un programma di allenamento personalizzato...seguilo attentamente. I vostri obiettivi li conoscete tutti e gli allenamenti vi verranno assegnati in base ad essi...quindi, se ci sono domande in proposito, fatele ora perche non intendo discuterne in futuro. Nessuno parlò e il coach sciolse la riunione, molto breve in verità, lasciando andare gli uomini. In precedenza, nella mattinata, la conferenza stampa di presentazione del team era stata un grande successo mediatico. La stampa era intervenuta in forze, il signor Labici era stato abile ad intrattenere i giornalisti rievocando le tappe dell'epopea Bianchi...dalla fondazione avvenuta 125 anni prima fino alla presentazione della squadra odierna...passando per la rievocazione dei grandi ciclisti che corsero con le bici verdi e alle imprese che li videro protagonisti. Poi fu la volta delle domande ai ciclisti: tutti entusiasti di vestire la divisa con il glorioso marchio italiano e tutti ben decisi a rendere onore ai campioni che li avevano preceduti. Infine a coach Pierlo eal suo vice Iena toccò il compito di illustrare come si sarebbero mossi nella stagione. Pierlo ribadì ancora una volta che non c'erano attese particolari per i grandi Giri: la Bianchi, se invitata, avrebbe onorato al meglio Giro, Tour e Vuelta...ma al massimo la loro ambizione era quella di far classifica nei primi dieci e vincere qualche tappa. L'obiettivo principale era il salto nel Pro Tour, cosa che li avrebbe messi in diretta concorrenza con BMC, Cérvelo, Androni Diquigiovanni, Vacansoleil, Cofidis, Bbox e Acqua e Sapone. Da questo lotto di squadre sarebbero uscite le due promosse e la Bianchi non era ne la favorita numero uno ne un vaso di cristallo tra gli elefanti. Tolte BMC e Cérvelo che erano chiaramente le più forti del lotto e quindi favorite d'obbligo, le latre erano tutte sullo stesso livelloo. Per questo ai ragazzi avrebbe chiesto impegno in corsa e massima serietà in allenamento: c'erano pochi margini per raggiungere l'obiettivo e dovevano farsi trovare pronti ad approfittare di ogni occasione... Una squadra italiana con il marchio Bianchi sulla maglietta sarebbe stata seguita da migliaia di appassionati nella penisola...per quasi tutta la giornata rimasero sotto l'occhio dei media: era solo un assaggio della pressione con cui avrebbero condiviso la stagione che stava per iniziare.
  21. I colombiani sono tosti, loro tre sono una bella base per la squadra...
  22. Hai ragione, ma non sono riuscito a risolvere quel problema con il calendario che ti dicevo. Il pc continua ad assegnarmi una enormità di corse; come se sommasse il calendario della Bianchi a quello del team che ho sostituito nel DB quando l'ho inserita quindi in un certo senso sono stato costretto a prenderne tanti e già esperti, scartando molti giovani che sarebbero incorsi nella limitazione dei giorni corsa... Comunque BMC e Cérvelo hanno anche loro una 25ina di ciclisti...
  23. 14 novmbre 2010 L'ultimo arrivo... Arrivarono in albergo a tarda sera, nonostante ciò nella hall trovarono un piccolo comitato di accoglienza capeggiato dal signor Labici. Pierlo e Iena fecero appena in tempo a depositare le valigie in stanza prima di essere accompagnati al ristorante dell'albergo dove, finalmente, conobbero il ciclista e il misterioso personaggio la cui identità il signor Labici aveva tenuto tanto accuratamente nascosta. Signor Labici: coach Pierlo, Iena...vi presento mister Alluddha, designer di fama internazionale. E' lui che ha disegnato la nostra divisa ed è grazie a lui e ai suoi agganci con la federazione Australiana che abbiamo ingaggiato un piccolo fenomeno, ma presto sarà grande, un velocista australiano... Nel fare la presentazione Guido Labici si era molto infervorato...era chiaro che riponeva la massima stima sia nel giovane ragazzo australiano sia nel professionista dal nome tanto strano. Lui invece non sapeva assolutamente chi erano i due, per questo decise di chiedere a Iena... Pierlo: ehmmm...scusate un secondo, io e Iena abbiamo dimenticato i telefonini su in camera. In cinque minuti saremo di ritorno...Iena, vieni.. Iena: ...ma io veramente il telefonino non cel'ho prop... Calcio sugli stinchi Iena: ahia caxxo...ah si....il telefonino....su in camera, devo prenderlo...arrivo coach... Quando si furono allontanati Iena riferì che il designer di fama internazionale lui non lo aveva mai sentito nominare ma il giovane ciclista si, eccome!!! Non sapeva in cosa consistevano gli agganci millantati dal signor Alluddha con la federazione ciclistica australiana...ma se erano utili per avere in squadra il velocista erano i benvenuti. Non sarebbe stato certamente lui ad opporsi al suo arrivo. Pierlo era rinfrancato, un altro velocista oltre ad Hunter e Richeze era utile...se inoltre era di talento ancora di più. Tornarono al tavolo e diedero il benvenuto in squadra a.... Michael Matthews Velocista australiano che rappresentava il futuro della Bianchi nella specialità, avrebbe fatto esperienza in questa stagione all'ombra dei due più esperti compagni di squadra. Mister Alluddha si rivelò una persona piacevole, sapeva di ciclismo più di molti presunti esperti e spiegò che nei suoi frequenti viaggi all'estero si fermava ogni qual volta poteva ad osservare le corse giovanili. In una di queste aveva notato Matthews che, incidentalmente, era anche nipote di un suo facoltoso cliente. Quando la Bianchi lo aveva chiamato per affidargli il disegno della nuova maglia lui aveva parlato di Michael e da lì al primo contatto il passo era breve. Il signor Labici confermò la grande aspettativa che il giovane si portava dietro dichiarando che la trattativa per portarlo in Italia era stata complicata dall'insistenza con i quali i team del Pro Tour cercavano il ragazzo. Ottenere la sua firma sul contratto era stato piuttosto costoso, ma lo aveva fatto volentieri perche era sicuro che l'investimento avrebbe dato i suoi frutti nel lungo periodo. Pierlo ascoltò con attenzione queste ultime parole: se Labici parlava di lungo periodo significava che c'era una possibilità che la squadra durasse a lungo. Anche Iena pensava ad una cosa simile...bastò un'occhiata tra i due per capirsi al volo... Quando la cena stava per finire mister Alluddha presentò quella che sarebbe stata la versione definitiva della maglia... Il disegno raccolse l'approvazione e i complimenti di tutti; con quella anteprima la serata finì. Prima di salire in stanza Pierlo chiese se i ragazzi che dovevano arrivare per la presentazione dell'indomani fossero già in albergo: c'erano tutti, nelle loro stanze da almeno un paio di ore. Non si aspettava niente di meno visto che erano dei professionisti. La stagione iniziava sotto i migliori auspici...
  24. speriamo che ame faccia dormire sonni tranquilli... saranno 25 alla fine era libero...quindi dentro anche lui!!!!
  25. 14 novembre 2010 Gli ultimi acquisti... Le giornate si accorciavano rapidamente e presto sarebbe arrivata la pioggia insistente e il freddo pungente. La stagione invernale stava già bussando alla porta reclamando i suoi tre mesi annui. Si allontanò dalla porta del suo negozio di modellismo e si accinse a chiudere la giornata. Da domani avrebbe pensato a tutto il suo socio. Si guardò intorno, aspirò l'odore intenso della colla e sbirciò le pile di scatole sugli scaffali. Lo faceva da quando era ragazzino e andava, in quello stesso negozio che ora era di sua proprietà, a perdersi nelle fantasie fanciullesche per ore intere sognando duelli aerei nel Pacifico o sui cieli Europei. Era contento là dentro, ma non era esattamente il suo sogno quello di stare dietro ad un bancone ad ascoltare clienti che volevano consigli che poi non seguivano..chissà forse tra qualche anno, ma ora stava per imbarcarsi nuovamente su di una ammiraglia dalla quale cercare successi in giro per il mondo. All'esterno un auto si era fermata di fronte alla vetrina. Pierlo sospirò immaginado l'ennesimo cliente ritardatario al quale non avrebbe potuto dire di no. Gettò uno sguardo ai borsoni da viaggio che aveva pronti dal mattino e quando rialzò gli occhi vide Iena che lo chiamava. Era tardissimo!!! Aveva perso la cognizione del tempo. Fece in tempoa scrivere un biglietto per il socio...e si infilò nell'auto del vice, pronti a volare a Milano dove l'indomani si sarebbe tenuta la presentazione ufficiale della Bianchi Reparto Corse. Iena: ...tutto bene coach? Pierlo: sisi...mi ero perso in mille pensieri, ma niente di preoccupante. Oh dimmi...gli ultimi ragazzi saranno a Milano domani? I: si, ci stanno pensando Fabio e Guido. Li hanno avvertiti e alloggeranno nel nostro stesso albergo stanotte. In ottobre il roster della Bianchi si era arricchito di altri ciclisti. Ragazzi giovani e talentuosi che avrebbero rappresentato la variante impazzita della squadra...quella che, mossa dalla follia della gioventù, poteva sconvolgere corse che sembravano perse in partenza. Coen Vermeltfoort Olandese talentuoso che ha il pavè nel sangue. Tra qualche anno avrebbe detto la sua sui temibili muri del nord Europa Stefano Locatelli Giovanissimo scalatore italiano con margini di crescita ancora non ben definiti. Davide Frattini L'italiano era il miglior discesista in forza al team e Pierlo contava di dargli strada libera negli arrivi posti nelle vicinanze di discese tecniche e ripide Miha Svab Altro scalatore venticinquenne che secondo Iena non aveva ancora espresso tutto il potenziale mostrato nelle categorie giovanili. Se Iena diceva che questi erano uomini sui quali contare Pierlo era disposto a crederglia ad occhi chiusi. C'era infine un ragazzo giovane australiano che Guido Labici stava trattando personalmente con l'aiuto di un personaggio a proposito del quale non aveva voluto dare informazioni. All'arrivo a Milano, quella stessa sera, avrebbe conosciuto sia l'uno che l'altro. Anche Iena non ne sapeva niente nonostante avesse fatto pressioni su Baldato e Trentin per saperne di più...l'unica cosa che era riuscito ad ottenere era l'assicurazione che il giovane fosse uno dei migliori giovani del momento, un fenomeno in erba... Speriamo non se la fumi l'erba pensò Pierlo tra se e se, o almeno che non se la fumi da solo....
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