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pierlo69

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  1. 29 agosto 2010 Tardo pomeriggio, nel negozio di Iena Iena: Dunque la squadra è sostanzialmente fatta. Da qua al termine della stagione avremo modo di inserire qualche altro ciclista e dei giovani interessanti che sto seguendo da un pò. Manchiamo di uomini in grado di puntare alla vittoria dei giri più importanti ma possiamo dire la nostra per le vittorie di tappa con Soler e Hunter. Barredo e Gasparotto sono buoni per le classiche ed anche Gusev e Machado daranno una grossa mano....si, ci siamo: la squadra è buonissima per essere una Continental. Pierlo: ...il resto come ti sembra? Mi pare un progetto solido, anche se l'incontro con Vandelapeska... I: l'importante è che non saltino fuori problemi di natura economica. Se ci pensi bene entrò in ballo alla Surrena quando saltarono le sponsorizzazioni di Bekaert, fino ad allora si era limitato a fare il procuratore. E bisogna riconoscere che è tagliato su misura per quel lavoro... P: Già, vero. Sono tranquillo per quest'anno...la Bianchi non si sarebbe imbarcata in questa avventura se non fosse sicura di portarla a termine. Ma mi domando per il prossimo anno che intenzioni abbiano.... I: Mah...per quanto mi riguarda sono disposto ad accettare il rischio di essere nuovamente a piedi tra un anno pur di risalire su di una ammiraglia quest'anno... P: allora...la pensiamo allo stesso modo. Impegniamoci in questa stagione, la prossima si vedrà... 30 agosto 2010 Nasce ufficialmente la Bianchi Reparto Corse Il comunicato venne battuto nel primo pomeriggio da tutte le più importanti agenzie di stampa: Comunicato ore 14.15 30/08/2010 Un nuovo team entra nel mondo del ciclismo. La Bianchi, storica casa italiana costruttrice di telai, rientra con una propria squadra nel circus delle due ruote dopo anni nei quali si era limitata alle sponsorizzazioni tecniche. La dirigenza ha intenzione di chiedere una licenza Continental. La conduzione tecnica è stata affidata a due tecnici che, per diversi motivi, fecero parlare di loro già un anno fa: il coach Pierlo e il suo vice Iena. La presentazione ufficiale di uomini e programmi avverrà a metà novembre in una sede ancora da definire, ma le prime indiscrezioni danno per già ingaggiati due ciclisti provenienti dalla Barloworld ed un italiano forte in collina. Il responsabile del team, il signor Guido Labici, ha dichiarato che conta di comunicare presto i nomi dei primi ragazzi ingaggiati.
  2. e certo...che l'ho scelto a fare altrimenti? Gasparotto importantiZZimo è!!!!...in quanto allo scrivere potrei fare anche di peggio!
  3. 29 agosto 2010Ancora nello studio Brambilla Fumagalli...i gregari Concluse le trattative con i big restava il tempo per fare conoscenza con gli uomini che li avrebbero scortati, i contratti erano solo da firmare perche nei giorni scorsi una intesa con loro era stata già raggiunta. I primi a fare ingresso nella stanza furono quattro uomini di grande esperienza Magnus Backsteed Il passista svedese non ha bisogno di presentazioni. Il suo compito sarà quello di lanciare i velocisti e di entrare in qualche fuga per cercare gloria personale. E' all'ultima stagione e vuole fare bene Wim Van Huffel Il belga sarà un uomo su cui contare per le corse a tappe più brevi, sia in appoggio a Machado sia come prima opzione per la vittoria finale. Eddy Ratti Gregario per gli scalatori, è in cerca di riscatto dopo un paio di stagioni travagliate Valery Kobzarenko Gregario con licenza di provare il colpo a sorpresa. Su di lui faremo affidamento per le corse a tappe Venne il turno degli ultimi ragazzi che ancora erano in attesa... Mauro Abel Richeze Velocista che avrebbe avuto il ruolo di prima punta nel caso non fosse arrivato Hunter. L'argentino, in questa prima stagione, dovrà farsi valere su qualche traguardo di secondaria importanza e, principalmente, negli sprint intermedi... Matej Mugerli Gregario per le classiche collinari. Se starà bene sarà lasciato libero di tenatre colpi di mano da lontano Sergio Ghisalberti L'italiano deve riprendere confidenza con il ciclismo dopo averlo lasciato per qualche anno, per questo il suo ruolo sarà quello di gregario nelle corse a tappe Pierlo era soddisfatto del lavoro svolto in quella mattinata. Prima di impeganrsi con la Bianchi voleva sentire il parere di Iena ma le sensazioni, nonostante l'incontro non previsto con Vandelapeska, erano decisamente buone. Dopo tutto Baldato aveva ragione: a lui spettava il ruolo di guidare la squadra dall'ammiraglia...le manovre che avvenivano nella stanza dei bottoni lo riguardavano solo relativamente. Ma non riusciva adimenticare che proprio quelle manovre, e proprio la mancanza di controllo su di esse, avevano affossato la sua prima avventura nel mondo del ciclismo...ne avrebbe discusso con Iena da lì a poco. Rifiutò cortesemente l'invito a pranzo del signor Labici, confermò che l'indomani avrebbe comunicato la sua decisione riguardo alla proposta della Bianchi e si recò alla stazione centrale. Se tutto filava liscio sarebbe giunto dal suo vice nel tardo pomeriggio; insieme avrebbero riesaminato tutta la faccenda, tratto le conclusioni e preso una decisione...
  4. Sul russo ci conto molto... Stavolta solo tre giovanissimi e qualche 24/25enne
  5. L'obiettivo è essere competitivi non solo in Continental ma anche nelle corse "dei grandi", però voglio un team realistico che rispecchi la nostra condizione di squadra neoformata...con un discreto budget e niente più. Se arriveranno dei campionissimi sarà solo attraverso il mercato del prox anno.
  6. Eccoci qua, una decina di persone riunite attorno ad un tavolo con obiettivi diversi: chi vuole risparmiare, chi vuole una squadra competitiva, chi cerca un ingaggio migliore, chi osserva cercando di imparare qualcosa che forse gli servirà nel futuro, chi calcola mentalmente le provviggioni che arriveranno se riuscirà a giocare le proprie carte al meglio...e in mezzo a tutti io, che cerco di capire cosa farò ad iniziare da domani: ancora il negoziante o risalirò in ammiraglia? Pierlo si interessava delle trattative solo quando veniva chiamato in causa direttamente... Vandelapeska era entrato con i suoi assistiti e Pierlo dovette ammettere che, solo loro cinque, potevano tranquillamente valere una buona squadra Pro Tour. In Continental sarebbero stati una corazzata...era intrigante come progetto, Labici faceva le cose sul serio. D'altra parte la pressione sarebbe stata veramente molta questa volta. Il procuratore, anche questo andava ammesso, si era mosso bene dopo la fine della Surrena. I ciclisti che ne facevano parte avevano scelto tutti altri procuratori ma nonostante questo lui era sopravvissuto ed ora la sua clientela era costituita anche da ciclisti già affermati e non più solo da giovani da lanciare. Era in gamba nel suo lavoro, ma non lo scopriva certo oggi... Appena entrato nella stanza si era diretto verso Pierlo, forse per fornire una tardiva spiegazione dei fatti dell'anno prima. Ma il coach lo aveva liquidato con poche fredde battute di cortesia, dichiarando che se avesse avuto bisogno di chiarimenti avrebbe scelto lui quando e dove questi sarebbero dovuti arrivati. Dopo circa due ore di trattative i contratti di massima erano pronti e Labici chiese se lui, Pierlo, avesse da aggiungere o chiarire qualcosa... Pierlo: penso sia tutto in ordine per quel che mi riguarda. La mia filosofia la conoscete: si lavora per un unico obiettivo comune che è il bene della squadra. Voi siete formalmente i capitani della squadra. Nella sostanza è la condizione in gara che ci dirà su chi puntare. Questo per quel che riguarda le corse di un giorno. Nelle corse a tappe è chiaro che si punterà decisamente su di voi: mi aspetto che siate abbastanza professionali da farvi trovare pronti, perche le speranze di fare classifica saranno sulle vostre spalle. Nessuno di voi ha, sulla carta, le caratteristiche necessarie per puntare alla vittoria al Giro al tour e alla Vuelta. Nonostante ciò cercheremo di essere invitati ad almeno due di essi, dove mi aspetto di ottenere una classifica tra i primi dieci. La dirigenza ci chiede di metterci in luce nelle corse italiane, a marzo avremo subito l'occasione per accontentarli con la Tirreno - Adriatica. Ma è a fine stagione, nelle classiche di ottobre, che voglio vedervi in testa. nell'altra stanza ci sono alcuni dei gragari che vi accompagneranno ed altri arriveranno nei prossimi giorni. Quando saremo al completo faremo un pre-raduno per fissare altri obiettivi... Ancora qualche battuta e venne il momento di lasciare che i big tornassero ai loro impegni. Tutti salutarono il coach: Mauricio Soler Arriva dalla Barloworld che a fine 2009 lascerà il ciclismo. Sarà im prima linea quando la strada comincerà a salire. Manca di qualità a cronometro ma proverà lo stesso di fare classifica entro i dieci al Giro e alla Vuelta dove ci si aspetta anche qualche vittoria di tappa Robert Hunter Anche lui proveniente dalla Barloworld. E' la sorpresa nel mercato della Bianchi, il velocista che mancava. Molto esperto, si punterà su di lui per le volate al Giro e alla Vuelta Enrico Gasparotto Terzo uomo ex Barloworld. Viene però dalla Lampre dove le sue qualità da ciclista collinare erano al servizio di Cunego. E' sufficentemente veloce per tentare la vittoria anticipando la volata. Obiettivo primario per lui è ben figurare nelle corse di fine stagione in Italia. Carlos Barredo Strappato alla Quickstep dove era chiuso nel ruolo di gregario. Lottatore competitivo in collina. Dove la strada non sale eccessivamente può battersi ad armi pari con tutti grazie alla sua grinta e voglia di lottare. Piazzamenti di prestigio nelle classiche di aprile sono i suoi obiettivi Vladimir Gusev Appiedato dalla Astana in seguito ad un controverso caso di doping, rientra quest'anno con la Bianchi dove sarà una seconda punta di lusso. Polivalente, si farà valere sopratutto a cronometro. Cercherà la vittoria partendo d'anticipo o entrando nelle fughe. Pierlo diede a tutti appuntamento al termine della stagione, augurò un buon finale di stagione 2009 e si preparò per la seconda serie di riunioni con i ragazzi che stavano facendo anticamera da ormai due ore: i gregari per gli uomini che aveva appena salutato
  7. 29 agosto 2010...Ecco i big Arrivò a Milano in perfetto orario. La città lo accolse come al suo solito: caotica ed indaffarata, mille attività lavorative cresciuto disordinatamente in quartieri nati,a volte anche morti, senza una logica intorno al centro della città. Li metteva in comunicazione un dedalo di strade nel quale il traffico riusciva a scorrere fluidamente solo in pochi momenti della giornata: aveva sempre paragonato la città meneghina ad una bella donna alla quale il fumo e lo stress stavano occludendo arterie e vene...prima o poi sarebbe arrivata la paralisi totale. Si riscosse da questi pensieri foschi chiedendosi se fosse qualche presentimento ad averli fatti affiorare, non ci pensò più e si avviò verso l'uscita. Valutò se prendere un taxi ma calcolò che se avesse trovato qualche coda sulla tangenziale, cosa decisamente probabile, non sarebbe giunto in orario all'appuntamento. Così di recò alla navetta che imbarcava passeggeri all'aeroporto e li depositava in centro. Come si aspettava era sovraffollata di manager, professionisti e uomini d'affari che si recavano nella capitale finanziaria d'Italia per sbrigare affari, concludere trattative...valutare progetti...come stava facendo lui. L'edificio scelto per l'incontro era indistinguibile nella fila di caseggiati che facevano da cornice all'anonima via nel quale sorgeva. Niente all'esterno faceva presupporre che lì prosperava da anni uno degli studi legali più famoso al mondo: riservatezza pensò il coach...chissà quanta gente era passata da lì, interessata tanto ai propri problemi legali quanto a che essi non finissero in mano a quyalche reporter d'assalto. Una anonima via, un anonimo palazzo, un anonimo portone...una anonima targehtta sul campanello: "Studio Legale Brambilla Fumagalli". Solo la massiccia figura di Camillo, la body guard tuttofare del signor Labici, strategicamente piazzato nel portone di fronte a quello che dava accesso allo studio legale gli indicava che era nel posto giusto. Camillo si avvicinò, si salutarono e poi salirono insieme all'attico dove il coach era atteso. La porta dell'ascensore si aprì su un vasto ingresso. Non era solo quella mattina. C'erano un paio di procuratori attorniati da sei o sette ciclisti che lo salutarono. Riconobbe alcuni dei veterani, altri molto giovani invece non li conosceva ma scambiò due parole con tutti...meno che con uno, la cui presenza rabbuiò non poco il coach. Un cenno con il capo, come per dire ti ho riconosciuto...so chi sei, fu tutto quello che il coach gli concesse. Si aprì una porta e la faccia di Guido Labici si affacciò per cercarlo e introdurlo nella "stanza dei bottoni". Guido Labici: coach...le presento il nostro esperto in amteria contrattuale, l'avvocato Pennasfera e la sua collaboratrice Stilografica. Questa mattina ci aiuteranno a redigere i contratti con gli uomini che ha visto nella hall e con altri che arriveranno. Baldato e Trentin invece già li conosce. Ci aiuteranno nelle scelte con la loro esperienza Bei nomi del caxxo pensò Pierlo...ma non lo disse... Pierlo: a proposito dei ragazzi di là...a parte che alcuni sono nati quando esisteva ancora le Simca, ma quello che non mi va giù è il dopato...cosa ci fa qua? GL: non ha letto i giornali di stamattina coach? Da quanto tempo non legge notizie sul ciclismo? Ecco...guardi qua Pierlo prese il quotidiano che Labici gli porgeva..già aperto sulla pagina interna che di solito trattava le notizie del ciclismo e lesse: Pierlo era perplesso, se c'era una cosa che lo sport gli aveva insegnato era che il più forte vince, il più debole perde e chi bara prima o poi viene scoperto. Il fatto che ci fossero, se c'erano chiaramente...cosa di cui il coach non era sicurissimo, questi "smagheggi" dietro le quinte lo inquietava perche metteva in discussione le sue convinzioni. E se anche la fine della sua carriera di allenatore di basket fosse stata pilotata? E forse quella intuizione avuta all'aereoporto di Varsavia quando Fofonov fu trovato in possesso di mai ben specificate sostanze dopate? La fretta con cui il ciclista fu allontanato senza dare tempo a Pierlo di parlarci? Pierlo: ...ok, acoltatemi bene...non so cosa sta succedendo qua. Prima vengo avvicinato con la scusa di una intervista che in realtà serviva solo a sapere se ero ancora interessato al ciclismo. poi vengo bloccato in un treno per ascoltare il vostro progetto...ora un ciclista viene licenziato a metà agosto e dopo due settimane scagionato...e guardacaso ora è di là in attesa di firmare un qualche tipo di accordo con la Bianchi... Guido Labici: ...Signor Pierlo!!! Non starà insinuando che dietro a tutta la vicenda Biondo, che deve ancora essere chiarita del tutto, ci sia la dirigenza della Bianchi!!! Le dirò una cosa...il nostro progetto è benvisto ai piani alti della Federazione, questo posso tranquillamente ammetterlo. Ieri, con i NAS ancora nel laboratorio, abbiamo ricevuto una..."soffiata" che ci annunciava che forse Biondo non sarebbe stato sopseso perche innocente. Ci consigliavano di agire d'anticipo se il ciclista ci interessava. Resti tra noi, una decisione riguardo alla sua squalifica verràò presa a breve termine...molto breve, perche le accuse ai due tecnici sono fondate ed uno dei due starebbe collaborando e confermando le accuse. Arrivare a sopsettare che la Bioanchi abbia pagato di proposito due uomini per farsi arrestare con accuse che possono compromettere il loro futuro lavorativo...questa è paranoia!!!! Pierlo si rese conto che era vero...si stava lasciando prendere dalla paranoia. Pierlo: ....credo che abbia ragione lei, sto esagerando. Tuttavia Biondo non deve essere inserito nella squadra fino a quando non sarà scagionato completamente. Questo significa che se vorrete fargli firmare un precontratto o quel che sia siete liberi di farlo...ma non si allenerà, ne verrà convocato per ritiri o gare fino ad allora. Siamo intesi su questo? Guido Labici: Su questo siamo d'accordo. Ora...lasci che chiami qua il procuratore dei nostri leader. E' in una stanza separata perche non vogliamo che trapelino notizie che potrebbero compromettere le nostre strategie. Camillo!!! Fai entrare mister Vandelapeska!!! Pierlo si sentì mancare...Vandelapeska, l'uomo al quale lui dava le colpe dell'affossamento definitivo della sua ex squadra. l'uomo che davanti al caso Fofonov decise di salvare la sua carriera piuttosto che la squadra. L'uomo che, nominato presidente dopo l'addio di Bekaert fondatore della squadra, non fece niente per trattenere le sponsorizzazioni che si dissolvevano sotto i colpi dello scandalo perche, semplicemente, lui aveva già un suo ben avviato lavoro di procuratore..e del resto poteva farne ameno!!! Era troppo... Pierlo: ...non resterò un minuto di più in questa stanza. Signor Labici, sa benissimo del rapporto che mi legava a Vandelpeska e di come e perche si sia deteriorato. E' l'ennesimo sgambetto che mi fa in pochi giorni, non posso accettarlo...voglio essere informato di tutto prima che avvenga, non avere sorprese in continuazione. Non avrà difficoltà a trovareun team manager disposto a guidare la squadra. Addio... Tra lo stupore generale Pierlo si avviò verso la porta. Fu baldato, vecchio capitano della Surrena, a blocacrlo. Baldato: Coach, ascolti. Chi oggi vuole essere competitivo nel ciclismo deve prima o poi trattare con Vandelapeska: è lui che ha in mano molti dei ciclisti più forti. Sappiamo bene, io lei e Guido, cosa successe nel 2008. Ma è successo un anno fa. Si ricorda cosa ci disse al primo raduno, che ognuno di noi ciclisti aveva un compito e che se non l'avesse svolto il lavoro degli altri sarebbe stato vanificato...si lavorava tutti per un obiettivo comune, che poi le luci della ribalta andassero a pochi era un dettaglio che poteva interessare solo a chi non capiva di sport. Chi capiva sapeva che il risultato era il frutto del lavoro di una squadra intera e non del singolo. Ora le dico questo: lei deve pensare a lavorare sul campo con quello che la dirigenza le mette a disposizione. La dirigenza deve mettere a disposizione del tecnico quello che lui chiede. Cosa importa come questo avviene se si usano mezzi leciti? Lei allena...la dirigenza amministra. Nessuno mette bocca sul lavoro dell'altro. Vandelapeska non ha commesso niente di illegale, forse di immorale nei nostri confronti lasciandoci a piedi...ma non illegale. Coach... quando sarà in ammiraglia dovrà guidare dei ciclisti...non Vandelapeska. Cosa le importa se Labici tratta con lui? Un ciclista sarà meno forte perche rappresentato da Vandelapeska? Non credo...è questo che deve interessarle: gli uomini che Labici riuscirà a prendere. E' quelli che deve giudicare, non i loro procuratori. Andiamo coach!!! Non può lasciarsi sfuggire questa ocacsione.. Labici: ...se esce ora da quella porta nessuno le farà più offerte coach. Ci pensi... Pierlo ci pensò su, si sedette su una poltrona in un angolo. Si alzò di nuovo, si rimise seduto. Pensava a Iena e al suo lavoro con i giovani in Federazione e al negozio di bici. Lavorio che non lo soddisfacevano: i giovani...creati e allenati da lui per poi raccogliere allori sotto altre squadre. I lavoro al negozio poi...bah. Lui stesso aveva una attività che gli rendeva bene ma era l'opposto di quel che desiderava fare. Pensò ai ragazzi nella hall che lo avevano salutato come si saluta un vecchio amico...anche se lui era stato nella carovana per pochi mesi. Tutto questo voleva pur dire qualcosa... Pierlo: Devo avere la sicurezza che Vandelapeska non entrerà mai nei quadri tecnici o dirigenziali dela squadra. Assegnerò io gli obiettivi stagionali dei singoli ciclisti e non saranno trattabili. Non voglio vederlo nei ritiri o negli alberghi prima delle corse. deve fare il suo lavoro, ma lo farà nelle apuse tra una corsa e l'altra. Neanche questo è trattabile. Non dovrà contattarmi ne io dovrò contattre lui: i nostri rapporti saranno limitati all'indispensabile...e anche in quel caso sranno filtrati dai dirigenti e non diretti. Ho la sua parola signor Labici? Labici: Certo, il suo punto di vista è chiaro. Mi impegnerò perche sia rispettato. Le do la mia parola... Pierlo: Bene, voglio crederle. Facciamo entrare quello squalo...
  8. me ne bastano 24, dovrei starci dentro alla grande
  9. Qualcuno conosce il numero massimo di ciclisti inseribili in una squadra senza che il Database impazzisca?
  10. Machado sarà la punta di diamante "occulta" della squadra. Si occuperà delle corse di medio livello per fare punti e rimpinguare le casse. La squadra sarà mediamente forte, diciamo da metà classifica Pro Tour. In virtù di questo, e siccome partirò dalla Continental, mi autoassegnerò obiettivi ambiziosi tipo fare classifica nei primi dieci in tutti e tre i grandi giri, vincere almeno un paio di corse tra quelle più prestigiose e ottenere buone cose nelle altre (piazzamenti o classifiche di specialità). Stasera completo la squadra: mancano i 3 capitani (che saranno buoni ma non buonissimi), tre superveterani, un paio di altri gregari italiani, due italiani di medio livello che rientreranno a sorpresa dalle squalifiche per doping e una manciata di giovani promesse. Totale 22/24 uomini...
  11. 28 agosto 2010. Arrivano le prime firme... In un albergo ai piedi della Serra da Estrela, Portogallo. Era là che Pierlo era diretto quando quella mattina s'imbarcò su un volo con destinazione Lisbona. Il viaggio fu piacevole: poche ore di aereo e poi una comoda passeggiata fino al luogo dell'appuntamento, accompagnato dal procuratore del ciclista che il coach sperava di in gaggiare. Lui li stava aspettando nel bar dell'albergo...scelto per la vicinanza con i luoghi di allenamento scelti dal professionista per allenarsi in quell'ultimo scorcio di stagione. Li vide e si alzò per anadre incontro ai due...sorrideva soddisfatto di incontrare di nuovo l'uomo che un anno prima loa veva portato all'attenzione degli appassionati di ciclismo. Pierlo: ehi...quanto entusiasmo!!! Ci rivediamo infine eh!!! Ciclista portoghese: coach!!! è inutile dirle che è un piacere anche solo vederla. Accomodiamoci...prima di tutto mi dica come sta, cosa fa? Pierlo: ...hai fatto progressi nella lingua italiana, complimenti!! Ciclista: ...ahhahah...è vero coach, chissà...forse in cuor mio ero sicuro che prima o poi ci saremmo incontrati di nuovo...e così... Passarono una mezz'ora a parlare piacevolmente del più e del meno. Pierlo era ovviamente informato dei risultati del suo pupillo. Molti piazzamenti in Spagna e sopratutto Portogallo. La Madeinox - Boavista contava su di lui per fare classifica nei giri in terra portoghese e lui aveva risposto al meglio piazzandosi sempre ottimamente. I migliori risultati erano stati il secondo posto nella generale del Giro ciclistico delle Asturie, il sesto nella Volta ao Alentajo, il settimo nel giro del Portogallo e la vittoria nel campionato nazionale a cronometro. Buoni risultati...ma la Madeinox partecipava solo a corse nella penisola Iberica, un palcoscenico che stava stretto al ciclista. La leva sulla quale contava Pierlo per convincerlo ad accettare un ruolo da gregario nella Bianchi era questa: una maggior visibilità internazionale. Pierlo: ...bene, sono contento di sapere che tutto va a meraviglia per te. Ma come ti ho anticipato ci sono delle cose di cui voglio ugualmente parlarti, ascoltami e poi deciderai...ok? Ciclista: certo coach...mi dica tutto Pierlo illustrò la situazione: da lì a pochi giorni la Bianchi avrebbe ufficializzato il suo ingresso nel mondo delle corse con un proprio team. Lui e Iena erano stati contattati per assumerne la guida. Erano tentati dal rientro ma volevano garanzie tecniche prima di accettare. Per questo si erano messi alla ricerca di ciclisti interessati alla nuova avventura e i primi che avevano deciso di interpellare erano quelli che avrebbero dovuto sostenere i leader in corsa... Pierlo: ....è chiaro tuttavia che ci saranno corse nelle quali tu avrai carta libera. In particolare sto pensando di farti fare ulteriore esperienza nei giri di quattro/cinque giorni affidandoti il ruolo di capitano in corsa. Nei giri più importanti farai il gregario ma amche lì avrai carta bianca per le vittorie di tappa e per la maglia di miglior scalatore. Questo è quello che ti possiamo garantire quest'anno. Il futuro è invece completamente nelle tue mani: fai bene, impegnati e vedrai che miglioreranno anche i contratti... Procuratore del ciclista portoghese: Come sa abbiamo in mano anche una offerta della Radio Shack per il 2010...è una squadra Pro Tour importante. Non so se ricapiterà una occasione simile al mio cliente. Oltretutto economicamnente è più vantaggiosa rispetto alla vostra. P: Già...non possiamo competere con le squadre maggiori sul piano degli stipendi. La maggior parte del budget stanziato è stata impiegata dalla dirigenza per ingaggiare i capitani e svincolarli dalle squadre di appartenenza. Quello che possiamo garantire è il ruolo di ciclista libero e quello di capitano nelle corse portoghesi, cosa che alla Radioshack non avrebbe... Ciclista: Il coach ha ragione. Posso accettare una riduzione di stipendio in cambio di maggior visibilità all'interno della squadra. Mi fido di lei e di Iena. Quel che abbiamo passato nel 2008 non è sicuramente colpa vostra. Se riuscirete a svincolarmi dalla Madeinox potrà contare su di me... Pierlo Fantastico!!! Iena sarà contento di riaverti in corsa con noi... Una cena veloce passata a parlare dei programmi futuri e poi via di nuovo verso Lisbona dove lo attendeva il volo di rientro per l'Italia. Sarebbe atterrato nella prima mattina del 29, questa volta a Milano dove avrebbe incontrato il signo Labici per informarlo della necessità di trattare con la squadra portoghese per liberare il ciclista sul quale faceva massimo affidamento per il ruolo di seconda punta alle spalle dei capitani... TIAGO MACHADO Nella stessa giornata Iena aveva telefonato a Baldato e Trentin. I due si erano impegnati nel rintracciare uomini che potessero risultare utili alla causa della Bianchi. Il loro impegno aveva prodotto dei frutti. Iena: ....coach? mi senti? Pierlo: ...sono all'aeroporto di Lisbona, sto rientrando con l'ok di Machado. resta da convincere la Madeinox a transare l'ultimo anno di contratto che ha con lui. Ma ci penseranno Labici e i suoi ragazzi. Domani mattina sono da loro, voglio vedere i contratti dei leader...fidarsi è bene...ma non fidarsi è meglio. Cosa mi dici tu? I: Fabio e Guido mi hanno messo in contatto con diversi uomini. Tutti italiani, e questo farà la felicità della Bianchi, e tutti quanti disposti ad accettare i ruoli di gregario, e questo farà felici me e te. Sono ragazzi di esperienza, con buone capacità. P: bene...dimmi chi sono e dove potrebbero esserci utili... I: Elia Rigotto è uno sprinter non esplosivo ma sa stare al suo posto e ci sarà utile se vogliamo lanciare qualcuno in fuga. Ha valori buoni un pò in tutte le caratteristiche... Rino Zampilli è un combattente, e questa è la sua caratteristica migliore. Non eccelle in niente ma sopperisce con il cuore alle mancanze. Quest'anno ha corso principalmente nei paesi est-europei ottenendo ottimi risultati. Questo significa che ha buone basi, se lavorerà duramente potrà migliorare molto secondo me...in fondo è ancora giovane. Per ora comunque è solo un discreto gregario. Alessandro Proni è un ragazzo di sicuro affidamento nelle corse collinari. Ha i mezzi per tentare qualche fuga solitaria o in gruppetto e sarà quello il ruolo nel quale verrà utilizzato. E' grintoso e discretamente veloce. Nei giri più brevi potrebbe riservarci qualche piacevole sorpresa. Massimo Iannetti è anch'egli uomo da corse collinari. Meno talento di Proni e quindi più portato al gregariato, ma è contento di questo ruolo e a noi farà comodo in appoggio ai capitani Raffaele Illiano ha grinta e doti da scalatore. Ha avuto uan carriera sfortunata e le sue qualità sono migliori di quel che potrebbe sembrare, di questo sono sicuro. Ci sarà utile se ci serviranno i punti in palio nei Gp della montagna, ma gli darei una possibilità anche per andare a caccia della vittoria nelle corse di un giorno se è in forma Cristiano Benenati è un altro che farà quasi esclusivamente il gregario. Non ha qualità nelle quali eccelle ma sa sacrificarsi per i compagni e sarà utile nelle classiche collinari per supportare i leader. Iena concluse la sua esposizione dichiarando che presto, quello stesso pomeriggio al più tardi, avrebbe avuto la risposta anche di alcuni veterani del gruppo, uomini magari non freschissimi dal punto di vista fisico ma con anni di corse sulle spalle e per questo capaci di gestirsi al meglio. Sarebbero stati utili in squadra per i più giovani... Pierlo era soddisfatto, come sempre si fidava di quel che Iena vedeva negli uomini che sceglieva: in questo era molto più avanti di lui ed era sicuro che quei ragazzi non avrebbero deluso le aspettative che il suo vice riponeva in loro. L'altoparlante annunciò il suo volo e lui si diresse all'imbarco. Da lì a quattro ore sarebbe arrivato nella sede milanese della Bianchi per rendersi conto di persona a che punto erano le trattative con quelli che, nelle intenzioni della dirigenza, avrebbero ricevuto i gradi di capitano...
  12. la sera dello stesso giorno comparvero le prime indiscrezioni... la notizia si stava diffondendo... Uploaded with ImageShack.us
  13. Grazie a tutti quelli che seguono, sia a quelli nuovi...sia a quelli...mmmmh...più esperti
  14. 27 giugno 2009 Qualche giorno dopo, nel suo negozio di biciclette, Pierlo raccontò l'incontro in treno a Iena...l'amico di tante avventure sportive. Pierlo: ....e questo è tutto Iena, come vedi il progetto mi pare buono ma sono ancora dubbioso...non riesco a dimenticare la delusione dello scorso anno... Iena: ...mmmmh...in effetti la cosa mi puzza di pubblicità: la Bianchi, che erano anni che si accontentava di sponsorizzazioni tecniche o minori, vuole rientrare dalla porta principale con un team interno proprio nel 2010...l'anno del cinquantenario della scomparsa di Fausto Coppi. Niente di male per carità, anzi...proprio la necessità di farsi pubblicità senza sputtanarsi ci da la sicurezza che quest'anno l'impegno che metteranno sarà di alto livello ....mi domando però cosa succederà negli anni successivi. P: beh...da quel che ho capito quello dipenderà da noi, se si vincerà si proseguirà l'attività...altrimenti si andrà incontro ad un "ridimensionamento"...è stata questa la parola usata dal signor Labici..."ridimensionamento", senza specificare bene cosa intendesse dire: una semplice riduzione di budget ed obiettivi...o ci lascierebbero a piedi? I: ...che, bisogna dirlo, è esattamente la situazione nella quale ci ritroviamo ora...a piedi. P: già...comunque ho promesso una risposta entro fine mese, tra quattro giorni la dirigenza Bianchi vorrà incontrarci per avere una risposta. Hai visto la lista dei nomi che loro hanno contattato? Cosa ne pensi? I: ...ah guarda...se devo giudicare da quella siamo già un passo avanti rispetto a quando iniziammo con la Surrena: ci sono nomi discreti...non campionissimi affermati, che non sarebbero comunque venuti, ma buoni...anzi ottimi ciclisti per un anno di Continental ai massimi livelli. Bisogna ammettere che sono in gamba nelle trattative: devono aver sfruttato alla grande le conoscenze ottenute con le sponsorizzazioni tecniche degli ultimi anni: due dei migliori nomi vengono dalla ex Barloworld... P: si, vero....gli altri due? I: beh....il russo lo cercammo anche per la Surrena, ricordi? E lo spagnolo può fare bene su diversi terreni...un polivalente diciamo così... P: come al solito ci mancherebbe il velocista... I: dovremmo cercare tra i ciclisti liberi...o magari pescare un jolli tra i giovanissimi. Nella scorsa avventura ci andò bene. Ho qualche nome in mente... P: ...i giovani...ne serviranno almeno 7 o 8 per completare il team, e non possiamo competere con le big sul mercato dei velocisti...siano essi giovani o veterani. Se riuscissimo a trovare qualche ventenne veloce proveremo a contrattualizzarlo immediatamente...ma per ora cerca tra quelli che hanno caratteristiche da scalatore o promettenti per le corse a tappe. I: Siamo a quattro leader e...diciamo otto giovani. La dirigenza vorrebbe un team formato da una ventina di uomini per partecipare a più corse ogni mese. Servono gregari, almeno una decina... P: Quelli so già dove cercarli. La Bianchi in questo senso ci sta dando una grossa mano...due dei suoi consulenti sono Baldato e Trentin, quando hanno saputo che ci stavamo interessando alla futura squadra si sono offerti per darci una mano sfruttando le conoscenze personali. Ci proporranno dei nomi, tu sceglierai chi è adatto al nostro progetto. Ricorda che grandi giri non ne faremo...tranne forse il Giro d'Italia e la Vuelta...mentre cercheremo di partecipare a molte corse di breve durata, tipo quattro/sette giorni. Scegli di conseguenza...ok? I: Ok...ho ancora i loro numeri ovviamente, li sentirò fin da satsera. Tu che farai? P: io vado in Portogallo...ho appuntamento con un ciclista lanciato da noi alla Surrena. Sai di chi sto parlando, vero? I: ovvio...sarebbe un bel rinforzo. P: E' interessato alla squadra...se trovassimo il modo di liberarlo sarebbe più che contento di correre per noi nel 2010. Ti farò sapere ovviamente, ma per ora acqua in bocca...è sotto contratto e non voglio che escano notizie prima di aver concluso la trattativa. Sarò di ritorno dopodomani nella mattinata...ci diamo appuntamento per il 29 pomeriggio. Tireremo le somme e vedremo se buttarci di nuovo in ammiraglia o meno. Va bene per te? I: perfetto...sentirò Fabio e Guido e cercherò di capire quali trattative hanno una possibilità concreta di andare a buon fine. Ci basterebbe iniziare settembre con una quindicina di nomi sicuri, ci sarà tutto il tempo per fare dei ritocchi prima dell'inizio della stagione. ma senza quei quindici nomi sicuri non si può neanche iniziare. La Surrena venne costruita in una notte...ma non voglio ripetere l'esperienza... P: neanche io Iena, neanche io...
  15. Si ecco...mi sono spiegato male, scusami. Intendevo dire che ci sono una stracifra di valori da inserire, a parte quelli ovvi (tipo le date delle singole tappe e i nomi della corsa e delle tappe) gli altri li crea da solo il DB al momento del caricamento? Io basta che metto tutti "0"?
  16. mmmmh...colonne? STA_race e STA_stage ? c'è da qualche parte una tabella che spieghi i significati delle varie colonne? io userei Hannes Converter, ma voi più esperti magari mi consiogliate qualcos'altro?
  17. Scusate ma sono tonto... Se io volessi inserire una corsa che nel DB originario non c'è (Esempio la Vuelta al Tachira)...mi basta inserire i file cds e zces nella cartella "Stages" o devo anche andare a smanettare con l'editor nel Local e nel DB?
  18. Sempre gentile e puntuale!!! In realtà avevo già scaricato e installato Beta, Beta +2, Shirtpack e Varianti ieri. Adesso ho installato il Fix 1 e i DB & Local 1.3 Spero sia ok
  19. Le varianti quando vanno inserite? Alla fine di tutto il processo?
  20. Ancora non ho iniziato la carriera per due motivi: ho un fastidiosissimo problema che ho descritto nel Botta e Risposta. Inoltre non sono ancora sicuro dei ciclisti da scegliere (tranne uno che devo prendere per forza...eheheh....) A questo punto aspetto il nuovo DB e mi prendo anche le varianti dei Mondiali.
  21. Problema: Non riesco ad inserire direttamente nel packITA la squadra che userò per la carriera. Ho risolto sotituendo il team DHL di sana pianta. Il problema è che, iniziando una carriera dopo questa modifica, mi viene assegnato un calendario gare esagerato. In pratica la somma delle gare alle quali devo partecipare io (in prevalenza quelle italiane visto che il mio team ha settate come nazionalità ITALIA - ITALIA) a quelle originarie del team DHL (le due nazionalità di questo team sono POLONIA/POLONIA). Potrei risolvere cancellando l'iscrizione a quelle che non mi interessano. Ma non voglio correre il rischio di scontentare gli sponsor con troppe defezioni e non voglio che al via della stagione del prossimo anno mi si ripresenti lo stesso calendario chilometrico. Mi serve una soluzione definitiva...probabilmente devo smanettare nel DB su qualche tabella. Quale? Thank you in anticipo
  22. Si, ero io Questo è il seguito, spero di finirla la storia stavolta
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