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Il primo ricordo del ciclismo


maurottino

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Se avete voglia postate qui il vostro primo ricordo diretto relativo ad una corsa ciclistica.

Da buon "vecio" inizio io con il ricordare che correva l'anno 1965 (avevo 4 anni) ed era luglio, salotto di casa mia con tv acceso sul Tour e mio padre che mi dice più o meno così "vedi quel ragazzo è Gimondi in maglia gialla", mi pare che fosse la tappa della cronoscalata al Ventoux mi aveva colpito perchè era un paesaggio senza alberi (la tv era ancora in bianconero e le immagini sbiadite), di lì mi innamorai delle due ruote......anche se il mio sport agonistico è stato un altro (da buon ligure la pallanuoto).

Questo è un bel Topic! complimenti! :mrgreen:

Ora così su due piedi non sono proprio sicuro di quale sia il mio primo ricordo, ne ho vari anche se quello più limpido ed allo stesso tempo più lontano si riferisce ad una giornata di Agosto del 1991, si correva a Stoccarda mi pare, ed un certo "famoso" telecronista disse:

GIANNI BUGNO è campione del mondo!!!!!

mmm... Il Mondiale vinto da Bugno, non mi ricordo dove.... e anche il record dell'ora di Moser
Vedi che non sbaglio? strano ma in tanti ricordano quel magico momento! :mrgreen:
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era il tour di pantani, ero piccolo e ricordo pochissimo, guardavo la crono finale con mio nonno che guarda i distacchi parziali e poi dice: ormai ha vinto.

poi il giro con il duello fra frigo e simoni, garzelli che nella crono di milano conserva un piccolo vantaggio su popovich e si piazza dietro simoni (non lo stesso giro), tonkov che vince è fa il gesto dell'ombrello, ma sono ancora flash che non saprei ordinare.

Il primo vero ricordo abbastanza limpido è il giro di Cunego, con mazzoleni in fuga che lo aspetta facendo le boccacce alla telecamera, garzelli ormai fuori classifica che batte simoni allo sprint e un'altra tappa in cui simoni dopo aver perso appena tagliato il traguardo riprende la strada al contrario.

Sono abbastanza giovane e cominciato a seguire il ciclismo un po' tardi, non sono neanche riuscito a vedere realmente simoni vincere un giro. sob.

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Il mio primo ricordo è Bugno in maglia rosa nel giro del 1990. Fantastico a dir poco.

Ora qui chiamo in causa Maurottino. ho fisso nella memoria Bugno in fuga solitaria in una tappa corsa di domenica...che tappa era? :mrgreen:

Forse chiedo troppo :mrgreen:

Carissimo, è dura ricordare i risultati figurati le fughe tra l'altro mai portate a termine...infatti in quel giro(in cui ricordiamolo portò la maglia rosa dalla prima all'ultima tappa!!!). il mitico Gianni vinse il prologo di Bari il 18 Maggio che il calendario universale indica come un venerdi, poi vinse la sesta tappa a Vallombrosa battendo Ugrumov s.t. e Mottet a 3" arrivati in un fazzoletto...ma era un giovedi,poi vinse la crono al penultimo giorno al Sacro Monte di Varese, possa azzardare l'ipotesi che hai visto Bugno da solo nella crono di Cuneo , una fondovalle domenicale nella provincia granda (vinse a sorpresa Gelfi d'un soffio.... 6 secondi su Gianni)ma è una mera ipotesi...

Mi viene in mente che l'anno dopo vinse la Sen Sebastian (si corse di Sabato però) dopo una fuga memorabile battendo d'un minutino Delgado e Fondriest ma sono tentativi di stimolare a fondo il tuo ricordo

Un caro saluto dal vecio

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:mrgreen::thumbup::thumbup: con la tua sapienza potresti scrivere un libro sul ciclismo... e venderesti numerosissime copie :mrgreen:

Ti ringrazio per gli apprezzamenti ma scrivere un libro abbisogna di molto impegno, riguardante la mia attività professionale uno l'ho già scritto seppur a più mani, dovrei farne un'altro-mi è stato chiesto- ma non riesco a trovare il tempo perchè certe cose bisogna farle molto bene...gli scritti rimangono.... :mrgreen:

e poi nel ciclismo c'è tanta gente che è molto più preparata e competente, onde per cui non voliamo alto....ciao Trevi

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magari nonno mauro il cantastorie....XD

Magari il vostro nonnino qualche storia,che non trovate su internet o sui libri, ve la racconta...ma non cantate sono stonatello.... :mrgreen: un abbraccio dal vecio per fortuna non ancora nonno... :mrgreen: (2 figli di 7 e 8 anni), un salutone

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Non ricordo bene l'anno, era un sabato pomeriggio, mio Padre doveva andare a fare un intervento in un cantiere nel mezzo di Pavia, pertanto andai con lui, tanto a casa non facevo nulla. Mentre mio padre lavorava io mi stancavo e basta e pertanto fra una cosa e l'altra ero stato quasi tutto il tempo in macchina ad ascoltare la radio, ero troppo piccolo per andare in giro da solo in una città che non era la mia.

Ricordo bene che quel giorno correva la Milano-Sanremo ed io la segui... vittoria di Kelly.

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Non ricordo bene l'anno, era un sabato pomeriggio, mio Padre doveva andare a fare un intervento in un cantiere nel mezzo di Pavia, pertanto andai con lui, tanto a casa non facevo nulla. Mentre mio padre lavorava io mi stancavo e basta e pertanto fra una cosa e l'altra ero stato quasi tutto il tempo in macchina ad ascoltare la radio, ero troppo piccolo per andare in giro da solo in una città che non era la mia.

Ricordo bene che quel giorno correva la Milano-Sanremo ed io la segui... vittoria di Kelly.

Un ricordo radiofonico!!! sembra una cosa d'altri tempi....

Caro CleCorda, Sean Kelly ne vinse 2 di Sanremo, a quale ti riferisci nell'86 battè allo sprint Lemond ed uno splendido Beccia (il corridore con il parrucchino!) a 23 sec Saronni regolò il gruppo.

Nel 92 sconfisse in un testa a testa Argentin a 3" Museeuw regolò Raab, Sunderland e quello che restava del gruppo

E il tuo primo ricordo visivo?

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Ero talmente piccolo che manco ricordo quale fosse l'anno, probabile quello '92.

Visivo direi che il primo assaggio fu il giro d'italia che passo davanti a casa mia con Visentin in maglia rosa, ma allora non mi prese, vidi passare il plotone, gridai "forza Moser" e basta... avrò avuto 7/8 anni.

Parlando di televisivo il ricordo più lontano a cui arrivo fu (attenzione potrei dire cazzate) una crono al giro d'italia, mi pare penultima tappa, nei pressi di Pavia... se non erro era il Giro di Chioccioli.

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Parlando di televisivo il ricordo più lontano a cui arrivo fu (attenzione potrei dire cazzate) una crono al giro d'italia, mi pare penultima tappa, nei pressi di Pavia... se non erro era il Giro di Chioccioli.

Si bravo :mrgreen: era la Broni-Casteggio del giro 91 quello di Chioccioli, che vinse anche la crono(quell'anno volava su ogni terreno....) su Bugno staccato di 52 sec.

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Carissimo, è dura ricordare i risultati figurati le fughe tra l'altro mai portate a termine...infatti in quel giro(in cui ricordiamolo portò la maglia rosa dalla prima all'ultima tappa!!!). il mitico Gianni vinse il prologo di Bari il 18 Maggio che il calendario universale indica come un venerdi, poi vinse la sesta tappa a Vallombrosa battendo Ugrumov s.t. e Mottet a 3" arrivati in un fazzoletto...ma era un giovedi,poi vinse la crono al penultimo giorno al Sacro Monte di Varese, possa azzardare l'ipotesi che hai visto Bugno da solo nella crono di Cuneo , una fondovalle domenicale nella provincia granda (vinse a sorpresa Gelfi d'un soffio.... 6 secondi su Gianni)ma è una mera ipotesi...

Mi viene in mente che l'anno dopo vinse la Sen Sebastian (si corse di Sabato però) dopo una fuga memorabile battendo d'un minutino Delgado e Fondriest ma sono tentativi di stimolare a fondo il tuo ricordo

Un caro saluto dal vecio

mah il ricordo è così confuso che forse era la crono di Grinzane Cavour che citi tu. Ricordo che era domenica solo perchè c'erano anche le partite di campionato.

cmq sei veramente una memoria storica :mrgreen:

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Carissimi vi racconto una storia del 1976,

Prologo

In quell’anno, ciclisticamente parlando non c’era più un dominatore, il cannibale Merckx riuscì a vincere la sua ultima (di 7 ) Sanremo ma ormai la sua freccia era calata, al Giro Gimondi vinse per la terza volta e a 34 anni con 19 secondi sul belga De Muynck superandolo in classifica nella tappa a crono di Arcore (penultima tappa),al tour vinse uno scalatore come Van Impe con Poulidor terzo a 40 anni!!, i giovani si fecero vedere al Mondiale (ad Ostuni) con la vittoria di Maertens (24 anni) in volata per un soffio su Moser (25 anni) con uno scalatore come Tino Conti terzo, insomma un anno realmente di transizione…

Per la gloria

La storia che vi voglio narrare riguarda il campionato italiano di quell’anno: non ricordo per quale motivo ma la Coppa Bernocchi, la corsa che assegnava la maglia tricolore, non si corse d’estate ma in Autunno praticamente a stagione conclusa, era una giornata da tregenda pioveva a dirotto e un corridorino della GBC tv Color (era l’anno che in Italia nasceva la tv a colori…..le Olimpiadi di Montreal furono il primo grande evento trasmesso a colori….)orbene un ragazzo di 26 anni Dorino Vanzo inizia una fuga, sicuramente gli avranno detto “mona ma dove vai, piove fa freddo…..” ma lui niente da buon veneto e con la faccia da bimbo con le guance ancor più rosee pedalava, pedalava contro le intemperie, le gocce di pioggia erano dardi contro il suo esile corpo da grimpeur, trafitto come un San Sebastiano proseguiva con un vantaggio che man mano si affievoliva, “Cuore Matto” Bitossi (36 anni)ormai all’ultima cartucciera di una bella carriera non poteva esimersi di fronte al Titolo Italiano,

Epilogo

Vanzo stremato fu raccolto da Cuore matto, Moser e Panizza a poco dall’arrivo e il toscanaccio battè Francesco e si regalò un ultimo volo tricolore, a Vanzo non rimase nulla se non l’ immensa frustrazione di un sogno negato, io da quel giorno tifai per lui (l’ho inserito,creandolo, nel mio DB storico come gregario di Poulidor), per la cronaca vinse una sola gara minore in 7 anni di professionismo arrivando 22 nella classifica finale del Giro 78

Alla prossima

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Un altra bella storia Maurottino...spero hai qualche ricordo del giro del 1980 in cui il povero panizza ad età ormai avanzata si inchinò solo ad un implacabile Hinault, e anche il giro del 1983 in cui Contini con l'attacco sul Crocedomini sfilò per un giorno la maglia ad hinault facendo sognare gli italiani.

Poi su quegli anni vorrei un tuo parere su GB Baronchelli, forse uno dei più grandi talenti espressi dal ciclismo italiano ma molto sfortunato a quanto sembra.

Grazie in anticipo :shock2:

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Un altra bella storia Maurottino...spero hai qualche ricordo del giro del 1980 in cui il povero panizza ad età ormai avanzata si inchinò solo ad un implacabile Hinault, e anche il giro del 1983 in cui Contini con l'attacco sul Crocedomini sfilò per un giorno la maglia ad hinault facendo sognare gli italiani.

Poi su quegli anni vorrei un tuo parere su GB Baronchelli, forse uno dei più grandi talenti espressi dal ciclismo italiano ma molto sfortunato a quanto sembra.

Grazie in anticipo :mellow:

1980

Vladimiro Panizza, 35 enne, nel giro d’Italia del 1980 ci aveva illuso contro questo Bretone (HInault) che spingeva rapporti pazzeschi in salita e che appariva già un possibile fenomeno, aveva già vinto i Tour 78 e 79, solo alcuni molto oculati però pensavano che potesse diventare uno tra i grandissimi del ciclismo..... :shock2:

Quell’anno Hinault puntò anche al Giro pensando di poter fare l’accoppiata con il Tour (Lì non partii alla 13 tappa per problema ad un tendine se non erro), l’accoppiata poi la fece nell’82 e nell’85.

Il Miro conquistò la rosa a Roccaraso alla 14 tappa quando riuscì a sopravvivere ad una offensiva della Renault di Hinault (vincitore della tappa) che costrinse ad una crisi nera Visentini che era in rosa fin dalla 7 tappa. e che arrivò staccatissimo e ormai out, lì si capì che era un affare privato tra il piccolo Miro e il vezzoso Bernard, l’eterno scontro tra un Davide e un Golia, si sperava che l’epilogo irridesse allo scalatore mignon ma nella 20 tappa, la terz’ultima, Hinault con il fido Bernadeu presero il largo e scalarono lo Stelvio ad un passo insostenibile per Panizza che si difese con le unghie e con i denti ma fu disfatta non bastarono l’immenso coraggio e la tenacia, Hinault lasciò la vittoria allo scudiero (Bernadeu chiamò il suo ristorante pizzeria “Lo Stelvio” per ricordare l’impresa) e si intascò il primo dei tre giri d’Italia

Ecco la classifica generale:

1. Bernard Hinault ( Francia) in 112h08'20"

2. Wladimiro Panizza ( Italia) a 5'43"

3. Giovanni Battaglin ( Italia) a 6'30"

4. Tommy Prim ( Svezia) a 7'53"

5. Gianbattista Baronchelli ( Italia) a 11'49"

6. Mario Beccia ( Italia) a 12'47"

7. Giuseppe Saronni ( Italia) a 12'53"

8. Josef Fuchs ( Svizzera) a 20'26"

9. Roberto Visentini ( Italia) a 20'37"

10. Leonardo Natale ( Italia) a 21'30"

Alla prossima per le altre cose che mi hai richiesto

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spero hai qualche ricordo del giro del 1980 in cui il povero panizza ad età ormai avanzata si inchinò solo ad un implacabile Hinault, e anche il giro del 1983 in cui Contini con l'attacco sul Crocedomini sfilò per un giorno la maglia ad hinault facendo sognare gli italiani.

Grazie in anticipo :mrgreen:

Nel GIRO 1982 (attento! nell'83 vinse Saronni e Hinault non c'era)Contini si presentò in grossa forma con una bellissima Liegi vinta in un clima piovoso e freddo, lì sconfisse in una volata a 4 Fons De Wolf, Mutter e Cri Cri Criquelion.(mamma anzi matrigna Rai praticamente fece vedere gli ultimi 50 metri della corsa, fu vergognoso.....con il povero De Zan che riuscì ad urlare solo CONTINI!!!!!"

Ma torniamo al Giro come mi hai richiesto....

Il mio ricordo è quello di un trio delle meraviglie della Bianchi, (Contini, Baronchelli e Prim) guidati in ammiraglia da GianCarlo Ferretti, che fece penare molto Hinault,ricordo che se avessero puntato maggiormente sullo svedesone forse Hinault non avrebbe vinto, Prim quell'anno andava forte e a mio avviso era meno emotivo nonchè più completo di Contini.

La tappa del CRocedomini era la 17, Fiera di Primiero-Boario Terme di 235 km. la vinse Contini su Van Impe con Prim a pochi sec,Hinault arrivato ad oltre 2 minuti perse la maglia rosa, ho cercato un pò di cose su internet per risollevare la memoria (dicasi viagra del ricordo) e in effetti in quella tappa la Renault fece un forcing fino ai piedi del Croce ma Bernard non era in giornata e un attacco di Baronchelli prima e poi di Contini VanImpe. la maglia bianca Groppo e Prim lo costrinsero a desistere, intelligentemente il FRancese salì con il suo passò e salvò il GIro giacchè il giorno dopo inflisse in una tappa breve di 85 km come quella che arrivava a Monte Campione 4 muin ad uno spento Contini e il sogno svanì......

Da wikipedia:Giro 1982

La lunghezza totale è stata di 3.992 chilometri. La tappa più dura ed entusiamante è stata la 21sima, quella del 5 giugno 1982, infatti dopo avere persorso ben 254 chilometri, da Cuneo a Pinerolo, superando i colli : Maddalena, Vars, Izoard (che era anche la Cima Coppi del Giro con i suoi 2361 metri d'altezza), Monginevro e Sestriere, si è imposto uno strepitoso Beppe Saronni in volata davanti ad Hinault e Prim, anche se la tappa viene ricordata per gli attacchi portati ad Hinault da Silvano Contini prima sull’Izoard e, poi, sul Sestriere, insieme a Van Impe, unici a movimentare una tappa altrimenti tranquilla.

CLassifica Finale

Bernard Hinault ( Francia) in 110h07'55"

Tommy Prim ( Svezia) a 2'35"

Silvano Contini ( Italia) a 2'47"

Lucien Van Impe ( Belgio) a 4'31"

Gianbattista Baronchelli ( Italia) a 6'09"

Giuseppe Saronni ( Italia) a 10'52"

Mario Beccia ( Italia) a 11'06"

Francesco Moser ( Italia) a 11'57"

Marco Groppo ( Italia) a 14'43"

Faustino Rupérez Rincón ( Spagna) a 14'57"

SU Contini penso che avesse dei limiti per vincere un grande Giro non riusciva ad essere costante, l'82 è stato davvero il suo anno migliore

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Poi su quegli anni vorrei un tuo parere su GB Baronchelli, forse uno dei più grandi talenti espressi dal ciclismo italiano ma molto sfortunato a quanto sembra.

Grazie in anticipo :mrgreen:

Considerare Baronchelli come uno dei più grandi talenti inespressi della storia del ciclismo italiano e di riflesso mondiale non so se è esatto, personalmente non l'ho mai considerato un possibile grande fenomeno anche se fu alquanto sfortunato con tanti infortuni in carriera, invero è stato un ciclista che ha deluso "parzialmente" le aspettative (vinse comunque una novantina di corse) da dilettante era molto forte.

Ricordo bene quando nel 74 al suo primo anno da Pro nella tappa delle tre cime con Fuente già in fuga(ma lontano in classifica) staccò Merckx che seppur in affanno conservò la rosa per soli 12 secondi! ma questa è una storia nota....

Sono convinto che da quel momento la pressione interna ed esterna su un ragazzo di 21 anni l'abbia condizionato parecchio, è come quell'artista che fa un primo grande disco di successo e non ha le stigmate per ripetersi e quindi il tutto, seppur di buon livello, viene visto come una delusione, Gibi non vinse grandi giri ma una buona carriera la fece comunque(vedi Palmares principale) molti altri invece passati pro non combinarono quasi nulla, in quegli anni penso a Vianelli, Giacomini, Guyot, Den Hertog, , Ovion.... e più tardi a GianLuca Tarocco che praticamente non riuscì neanche a passare e tra gli Junior e Dill era un grandissimo fenomeno, a Belli che raccolse molto meno di quello che ci si aspettava etc......

Vittorie principali:

Tour de l'Avenir 1974

Trofeo Laigueglia 1975

Giro dei Paesi Baschi 1976

Giro di Romagna 1976, 1979

Giro di Romandia 1977

Giro di Lombardia 1977, 1986

Giro dell'Appennino 1977, 1978, 1979, 1980, 1981, 1982

Giro del Piemonte 1978, 1980

Coppa Placci, 1978

Giro della Provincia di Reggio Calabria 1980

Coppa Sabatini 1980

Giro dell'Emilia 1980

Rund um den Henninger Turm Frankfurt 1980

Giro del Lazio 1981

Giro di Toscana 1981, 1984

4 tappe vinte al Giro d'Italia

1 tappa vinta alla Vuelta a Espana

Un caro saluto dal vecio

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Grazie ancora Mauro. Più che esauriente.

In effetti ero molto curioso di sapere un tuo commento su Baronchelli. Avevo letto da qualche parte che fosse stato definito un talento incompiuto: in fin dei conti ha avuto il picco della carriera a 21 anni, poi è andato "calando". Però la penso come te: un vero talento nella maggior parte dei casi, sia pur tra mille difficoltà riesce ad emergere.

Basti pensare a Freire, che tra 1000 problemi e con poco allenamento, è sempre riuscito ad essere un vincente.

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mauro ci racconti la tappa finale di quel giro che finì sullo stelvio?

Caro “Nipotino” eccoti accontentato, un bel regalo di compleanno spero….:

GIRO 1975 (quello atipico che prevedeva la tappa finale sullo Stelvio!!!)

ANTEFATTO

Moser decise di non partecipare per puntare tutto sul Tour(che vinse Thevenet) e all’ultimo istante, ma non ricordo il perché, anche Merckx non partecipò e così tutta la Molteni abbandonò ancor prima che il giro prendesse il via, anche la Kas era orfana di Fuente il miglior scalatore puro di quegli anni.

PARTECIPANTI

La Kas decise di affidare il comando a Galdos coadiuvato da un corridore buono su ogni terreno ossia Lasa e da un collinaro veloce come Perurena (li trovi tutti nel nostro DB)

La Jollyceramica aveva Battaglin come capitano unico con Bertoglio spalla e il velocista Gavazzi e il regolare Knudsen, la Brooklyn aveva Miro Panizza e il pavearo veloce Roger De Vlaeminck che quell’anno teneva in salita, insomma il favorito sembrava il vecchio Gimondi della Bianchi con i fidi Fabbri e Cavalcanti e il temerario velocista Van Linden.

SVOLGIMENTO

SI vide quasi subito che il buon Felice non era in stato di forma tale da poter fare il tris che disdetta non c’era il Cannibale!(ma l’avrebbe fatto l’anno dopo),la maglia rosa girò tra Knudsen Galdos e Battaglin.

Momento decisivo apparve la crono piatta (13 tappa) di Forte dei Marmi vinta da Battaglin su Gimondi e Borgognoni con Bertoglio staccato di quasi 1 minuto ma l’ineluttabile avvenne il giorno dopo nella cronoscalata del Ciocco (che stranezza di Giro con 2 crono consecutive…)Battaglin si era beccato, mi pare, la sua solita bronchite e non riusciva a respirare, crollò e lascio maglia e tappa allo scudiero Fausto Bertoglio che si ritrovò capitano! Con Galdos secondo ad un paio di minuti e Gimondi terzo sui 4.

Lo spagnolo attaccò pesantemente nella penultima tappa che arrivava ad Alleghe ma guadagnò solo un minutino abbondante.

Alla vigilia dell’ultima tappa la Alleghe Passo dello Stelvio di 186 km Bertoglio conservava 41 sec su Galdos, Gimondi era ad oltre 3 minuti.

FINALMENTE LO STELVIO!!

Era il 7 Giugno avevo da poco compiuto 14 anni, ricordo che era una bella giornata di sole ma c’erano i muraglioni di neve ai lati tutto ciò lo vedemmo in differita, quell’anno la Rai non dava il Giro in diretta!!!! :twisted: (pensate anche il Festival di Sanremo era decaduto in quegli anni a diretta Radio, qui è solo una nota di folclore…. :lol: ) ricordo che ascoltai la radiocronaca appassionata di Claudio Ferretti, il mitico figlio di Mario colui che aveva coniato nell’immediato dopoguerra per Coppi “Un uomo solo al comando, la sua maglia è biancoceleste…il suo nome Fausto Coppi”

Per uno strano gioco del destino anche Bertoglio si chiamava Fausto….

Gli spagnoli fecero il forcing e ad uno ad uno i ciclisti perdevano terreno, rimasero in tre a 8 dall’arrivo di una salita interminabile: Galdos, Bertoglio e il mio corregionale Perletto che poco dopo si staccò per il ritmo altissimo impresso dall’iberico.

Galdos tentò in ogni modo di scrollarsi di dosso l’ombra di Fausto ma niente: marcamento stretto!Bertoglio non mollava,era concentrato sulla ruota posteriore dello spagnolo...mi sembra di ricordare l’espressione di Galdos di profonda delusione quando si superò l’ultimo km e Bertoglio era ancora lì, arrivarono appaiati e Galdos vinse la tappa ma Bertoglio entrò nell’olimpo ciclistico, lui gregario vincitore di un Giro D’Italia! per di più allo Stelvio, grande impresa mai più ripetuta…

CLASSIFICA FINALE

1. Fausto BERTOGLIO (Ita) en 111h31'34"

2. Francisco Galdos (Esp) à 41"

3. Felice Gimondi (Ita) à 6'18"

4. Roger De Vlaeminck (Bel) à 7'39"

5. Giuseppe Perletto (Ita) à 8'00"

6. Wladimiro Panizza (Ita) à 8'13"

7. Walter Riccomi (Ita) à 10'32"

8. Tino Conti (Ita) à 13'40"

9. Miguel-Maria Lasa (Esp) à 14'48"

10. Gianbattista Baronchelli (Ita) m.t

Battaglin devastato dal malanno terminò 18° a 38 minuti non sapeva ancora che nel 1981-finalmente- sarebbe arrivato il suo turno…

Un sincero abbraccio dal vecio

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Considerare Baronchelli come uno dei più grandi talenti inespressi della storia del ciclismo italiano e di riflesso mondiale non so se è esatto, personalmente non l'ho mai considerato un possibile grande fenomeno anche se fu alquanto sfortunato con tanti infortuni in carriera, invero è stato un ciclista che ha deluso "parzialmente" le aspettative (vinse comunque una novantina di corse) da dilettante era molto forte.

Ehm ehm ...secondo me sarebbe meglio evitare commenti e GIUDIZI personali e limitarci solamente a rievocare il passato,poi se dobbiamo spararle così grosse ancor meglio evitare...col senno di poi sono capaci tutti.

GianBattista era un fenomeno ed è stato molto molto sfortunato anche per la serie di circostanze che ha citato il Vecio.

Scusa poi uno per essere un talento mika deve aver vinto 18 sanremo 14 giri e 11 tour no?

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Ehm ehm ...secondo me sarebbe meglio evitare commenti e GIUDIZI personali e limitarci solamente a rievocare il passato,poi se dobbiamo spararle così grosse ancor meglio evitare...col senno di poi sono capaci tutti.

GianBattista era un fenomeno ed è stato molto molto sfortunato anche per la serie di circostanze che ha citato il Vecio.

Scusa poi uno per essere un talento mika deve aver vinto 18 sanremo 14 giri e 11 tour no?

Botte dal tuo punto di vista hai perfettamente ragione ma CicloPolizzi mi aveva chiesto un parere personale e io ho scritto ciò che pensavo, corredando il tutto con risultati oggettivi.

Ti abbraccio, brontolone....

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Botte dal tuo punto di vista hai perfettamente ragione ma CicloPolizzi mi aveva chiesto un parere personale e io ho scritto ciò che pensavo, corredando il tutto con risultati oggettivi.

Ti abbraccio, brontolone....

Infatti credo che la definizione talento inespresso sia la più adaatta per il mitico GiBi che cmq vanta un palmares di tutto rispetto,azz ha vinto 2 Lombardia a quasi 10 anni di distanza,un Bartali in miniatura.Cmq lo saprai certo meglio tu di me visto che avevo -5anni all'epoca.

P.S.GRAN TOPIC.

Scusa l'ignoranza ma chi è quello del tuo avatar?Poulidor?

Mantieni le distanze :smilie_daumenpos: ,cucciolone....

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Infatti credo che la definizione talento inespresso sia la più adaatta per il mitico GiBi che cmq vanta un palmares di tutto rispetto,azz ha vinto 2 Lombardia a quasi 10 anni di distanza,un Bartali in miniatura.Cmq lo saprai certo meglio tu di me visto che avevo -5anni all'epoca.

P.S.GRAN TOPIC.

Scusa l'ignoranza ma chi è quello del tuo avatar?Poulidor?

Mantieni le distanze :smilie_daumenpos: ,cucciolone....

Si l'avatar è Poulidor scelto in quanto è stata la mia biglia favorita negli interminabili e formidabili pomeriggi trascorsi al mare qui in Liguria, quante sfide...altro che playstation!! e poi sia il corridore che l'uomo mi hanno sempre suscitato una grande simpatia...ma il tuo avatar è molto molto più bello

Un saluto ....non mi avvicino tanto....ciao

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Beh si direi che tra i 2 avatar nn c'è proprio paragone.

Hai mai visto il CicloTappo?una volta l'avevano fatto vedere in tv.

Ho provato a giocarci anni fa a Genova ad una competizione dimostrativa: esiti disarmanti....tanto ero forte a biglie tanto ero scarso a ciclotappo..., da qualche parte in cantina tra riviste varie dovrei avere ancora dei circolini con la foto di alcuni ciclisti da mettere nei tappi per giocare...indovina che corridore storico mi ero scelto?

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