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[STORIA CYM07]Tra festini e Festina, chiunque merita una seconda chance!


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17/10/2006 ore 10.17

Ormai non c'era più nulla da fare: la battaglia era persa. I raggi del Sole, penetrati oltre la tenda delle finestre, avevano definitavamente sfondato la stenua resistenza delle palpebre di Glen che quindi dovevano aprirsi. Glen sbadigliò forte, si stiracchiò e si guardo intorno. Steso su un divano che non era il suo, in un salotto che non era quello di casa sua, di fronte ad una ragazza che non era la sua e che, almeno lei, dormiva con la testa appoggiata al tavolo e il resto del corpo che scivolava fino al pavimento. Ma quella situazione di certo non lo impressionava... ormai era da un bel po' di tempo che Glen, disoccupato, partecipava ad ogni genere di feste.Era un personaggio nel piccolo contesto della sua cittadina, era chiamato il "festaiolo", proprio perchè dove c'era una festa c'era lui.Sicuramente la notte prima si sarà ubriacato e dev'essere crollato lì, su quel divano: ecco perchè di quella situazione non se ne preoccupava. D'altronde erano un po' di mesi che Glen faceva questa vita, dopo la grande delusione del Giro, dopo aver sfiorato con un dito una grande carriera in ammiraglia, tutto era svanito e Glen, invece di chiudersi in sè stesso, si era dato alla pazza gioia godendosi apparentemente tutti i piaceri della vita. Una felicità soltanto apparente però, perchè Glen la felicità vera, completa non la conosceva. Sì, bisogna ammetterlo, non è che se la meritasse quello scozzese burbero, che o si odia o si ama, che o odia o ama...che un personaggio eclettico lo è. Ma dal canto suo la sorte gli aveva sempre girato le spalle, nato in una famiglia piegata dall'alcol, con tutti e due i genitori alcolizzati, con un fratello che già stava iniziando a percorrere le orme dei genitori e che non ancora sedicenne era già stato in carcere per guida in stato d'ebrezza. Glen scappò da quell' atmosfera, inforcò una vecchia bici da corsa che il padre acquistò anni prima per "allontanarsi dal vizietto" e prese a pedalare, pedalare, pedalare. Dormiva sotto i ponti o nelle confraternite, e quando guardava i suoi genitori alla TV piangere lacrime finte, quasi si gongolava.Quando trovava il manifesto di qualche corsa amatoriale, vi prendeva parte...la vinceva, guadagnava qualche spicciolo e poi ricominciava il suo viaggio senza metà. Pedalò fino a Liverpool dove si accorse di lui l'allenatore di una piccola squadra under 23. Le prime gare però furono un vero disastro...la vita di Glen sarebbe stata sempre nel ciclismo, ma non come corridore. Era ,infatti, sempre il primo a farsi avanti quando bisognava proporre una tattica e di questo se ne accorse quel Ds, quel tale Gary Beckett che sarebbe poi diventato il Ds della Plowman Craven - Evans Cycles Racing Team. Ma Glen puntava più in alto e quando nel 2006, dopo dieci anni con Beckett, arrivo la chiamata di Saiz alla Liberty lui non rifiutò. Un giovane Glen realizzò il sogno più grande della sua vita a soli ventisette anni!! Il sogno sembrava davvero tale quando a marzo lui e Caruso si tolsero la soddisfazione più grande delle loro vite con Giampaolo a tagliare per primo il traguardo di Via Roma a Sanremo. Ma come tutte le storie anche questa nella sua apoteosi ebbe il suo triste epilogo. Solo due mesi dopo, eravamo di maggio...eravamo al Giro. Una tappa di trasferimento la dodicesima e Glen chiamò all'ammiraglia Osa per spiegarli come evitare che Caruso prendesse vento sulla statale, Giampaolo era secondo in generale...non si poteva rischiare. Ma a rischiare non fu lui. Osa chiedette una borraccia a Glen, questi gliela porse ma Osa esitò ad afferrarla... in quel momento da dietro, a tutta veniva la maglia rosa Savoldelli, Glen provò a trarre il braccio indietro ma ormai era tardi, il Falco a terra e per lui Giro finito...per Glen carriera stroncata. Inutile immaginare i titoli dei giornali che chiamavano al complotto, così Idroquillis fu costretto ad allontanarlo dal team. Da quel giorno la vita di Glen è stata sempre questa, tra feste e festini ma...qualcosa potrebbe cambiare. Glen avverte una suoneria, ci mette un po' a capire che è quella del suo cellulare. Glen lo cerca per tutta quella casa ed alla fine lo trova, ma in bagno: appoggiato sul bordo del cesso con una grande goccia di piscio sullo schermo. Staccò un foglio di carta igienica e la pulì, poi avvicinò il telefono all'orecchio... l'istinto l'avrebbe portato ad un "Chi m****ia è?", ma forse era troppo stanco anche per polemizzare

"Pronto?"

"Buongiorno signor Quagmire, lei ha l'onore di parlare con me!"

"Mah guardi...che stessi parlando con lei l'avevo capito eh...non avevo capito di parlare con la modestia fatta a persona..."

"E quindi lei sta parlando con..."

"Ma che c***o ne so!?!?"

"Vittorio...Cecchi...Gori"

"E che...me ne... frega?"

"Avrei...una...proposta per...lei"

"Se...magari...la smettiamo...di parlare...a ritmo..."

"Va bene, senta la sa la storia di quello che riceve la seconda opportunità?"

"No, perchè non esiste..."

"Vabbeh, c'ho provato, comunque se vuole che gliela racconti venga quì a Firenze...sabato 28"

"Se avrò la luna buona, forse..."

"Arrivederci"

"Vai a fotterti la Marini che se no ci penso io..."

Jaco riattaccò, poi torno in sala. Accese la TV. C'era Giurato su Rai 1, quindi preferì cercare qualche notizia interessante sul televideo, magari per comprendere il motivo di quella telefonata "particolare"

Dopo le varie notizie sul calcio, trovò qualcosa di molto interessante sul ciclismo:

LA UNIBET.COM SI RITIRA DAL CICLISMO

Il Ds:"Stanchi di essere le vittime di una lotta di potere!"

E' ufficiale, con un comunicato stampa pervenuto al TGCOM nella nottata i piani alti della Unibet hanno deciso di ritirare il team dal ciclismo professionistico. "Siamo stufi di essere vittima di questa lotta di potere tra UCI e GT, ci hanno preso per balocchi ma noi siamo gente seria e quando siamo arrivati credevamo in un ciclismo serio. Se non correremo il Pro-Tour è meglio andarcene di quì, la licenza ce la teniamo noi e la vendiamo al miglior offerente tanto Verbrugghe con i suoi GT nel Medio Oriente sa come far girare i soldi, ma anche come farle girare a noi Ds. Ci dichiariamo vittime di una lotta di potere, è inutile rimanere quando si è un vaso di terracotta tra due incudini di cemento."

Putroppo Glen si dimenticò di abbassare il volume e la stridula voce di Giurato svegliò quella ragazza che dormiva. La ragazza lo chiamò per nome, Glen le andò vicino e le fece una carezza...i due quindi fecero l'amore, così come se si conscessero da anni...

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nato in una famiglia piegata dall'alcol, con tutti e due i genitori alcolizzati, con un fratello che già stava iniziando a percorrere le orme dei genitori e che non ancora sedicenne era già stato in carcere per guida in stato d'ebrezza.

Ho capito chi 6... sei il figlio adottato di John Belushi e George Best, dì la verità!!!!!!!!!! :wink:

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28/10/2007

Quei nove giorni passarono in fretta, Glen se li vide volare davanti ai suoi occhi, immobile... sempre lì sul divano, quello di casa sua però, a fare zapping tra i vari canali televisivi, a riflettere su come la TV italiana fosse diventata una fogna pubblica...ogni tanto dava uno sguardo al televideo o ad un orologio e si rendeva conto che era già passato un giorno o magari due, certe volte non riusciva più a ricondurre le date al giorno della settimana, ma poco importava: nei monotoni giorni di quel malinconico ottobre, solo uno era segnato a penna...il 28. A quella ragazza non aveva chiesto neanche il numero, certo di reincontrarla prima o poi da qualche parte, di Cecchi Gori non gliene poteva fregare di meno...gli interessava solo ciò che aveva da proporgli. La notizia del ritiro della Unibet sembrava troppo facilmente collegabile a quella telefonata... Cecchi Gori era un deficiente sì, lo aveva sempre creduto ma in qualche modo dove c'erano affari, per fortuna o per gioco-forza, lui c'era. E quindi magari l'opportunità di ritornare in ammiraglia, o comunque in una qualche sede di una società interessavano Glen. E poi la libertà, quella mentalità di città che lui andava sempre cercando...insomma Firenze non sarà una metropoli ma neanche un paesino arroccato su una montagna. Tutti questi pensieri che frullavano nella sua mente per poco non lo lasciavano sul treno. La voce metallica della signorina che annunciava che il treno era arrivato sul binario 4 della stazione di Firenze Nord era già arrivata a parlare una lingua incomprensibile, dopo l'italiano e l'inglese, forse era il tedesco o forse qualche parola di fantasia messa lì soltanto per dimostrare quanto fosse "efficente" il loro servizio. Quagmire si alzò facendo perno sui braccioli, quindi stiracchiò le braccia e le gambe rischiando di buttare a terra una mamma con un passegino... senza far caso agli insulti della donna, siflò il suo trolley dal porta-pacchi e lo lascio cadere giù, facendolo sbattere contro la testa di una vecchietta che perse conoscenza...approfittando del caos che alimentava il vagone, riuscì ad uscire incolume anche da quella situazione e scese dal treno e si sedette su una panchina, quindi prese il telefonino in mano e controllò le ultime chiamate ricevute andando a ripescare il numero di Cecchi Gori

"Pronto sono Ani..."

"Non me ne frega niente di chi tua sia, passami a Vittorio"

"Si dia una calmata, ora glielo chiamo"

Attimi di silenzio, poi una voce rozza dall'altro capo della cornetta

"Pronto, chi è 'sto grullo che mi rompe le balle?"

"Ehm...Vittorio?"

"Si, son io...Vittorio, ma te chi tu sei?"

"Sono Glen, mi hai contattato qualche giorno fa..."

"Chi cazzo sei?"

"A Cecchi Gori so' Glen!Ma tu che Vittorio sei?"

"Ma che vuoi da me? Io so Vittorio Piacentini, il magazziniere... che bischerata..."

Adesso prende la parola di nuovo la centralinista

"Non era questo il Vittorio che cercava?"

"No, cercavo Cecchi Gori io"

TU TU TU TU TU TU TU TU TU

"Porca putt..."

Lo scoglio più duro da superare erano sempre quelle centraliniste scettiche che credendosi chissà chi riattaccavano il telefono a chi non ritenevano "idoneo".. Ed allora un escamotage per arrivare a parlare con il direttore si trovava sempre, e questa volta trattandosi di Cecchi Gori...

Glen compone di nuovo lo stesso numero, quindi con due dita fa pressione sul pomo d'adamo

"Pronto sono Anita Viccì, studio Cecchi Gori"

"Buongiorno, sono il capo-indagini della Guardia di Finanza, desiderei parlare con il sig.Cecchi Gori"

"Subito signor!"

Come previsto, ma ora bisogna divertirsi un po'...

"Pronto sono Cecchi Gori in persona, mi dica..."

"Sono il Capo indagini della Finanza e..."

"Ehm...uhm...cosa desidera?"

"Vorrei parlarle del..."

"No...cosa desidera per levarsi dalle scatole? Uno yatch, una villa in campagna, un..."

"Ah Vittò sono Glen..."

"Porca miseria che colpo mi hai fatto venire..."

"Senti, sei proprio un deficiente: non mi hai detto dove ci dobbiamo vedere e quando...""Facciamo verso le 13 presentati qua al mio studio in Via Donatello"

"SONO le 13..."

"Ed allora vieni subito..."

Glen riattaccò, anche perchè la chiamata la pagava lui. Uscito dalla stazione chiamò un taxi e,dato che il taxista era leggermente brillo, in meno di cinque minuti fu sotto l'ufficio di Cecchi Gori.

"Buongiorno sono Anita..."

"Viccì e io sono Glen Quagmire"

"Ma come fa a sapere il mio cognome?"

"Lasciam perdere va, dove mi deve portare?"

"Venga in sala d'attesa"

Quagmire salì le scale a due a due come un bambino, poi si ritrovò nella sala d'attesa e si presentò al personale...ma notò una persona strana seduta in una delle dieci sedie che in orario di lavoro dovevano esser piene... non era uno dei tanti quello lì, l'aveva già visto da qualche parte...

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dopo un bel po di tempo passato lontano dal mondo delle due ruote, forse era giunta l'occasione di rientrare, la sua seconda chance:

alcuni giorni fa infatti, in un noto casinò sulla riviera ligure:

Katia Ricciarelli:cartaaaaaaaaaaaa, ancora unaaaaaaaaaaaaaaaaa, sto beneeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee!!

Pupo:Aspetta che non arrivo, non riesco a vedere...ora salgo sulla sedia, ecco...quindi...carta,carta, nooo ho sballato... su di me, la sfiga è una tegola...

Emilio Fede: carta, sto bene... ho vinto!E Forza Italia...

iv3: carta,carta,carta,carta,carta,48,sballato, il banco perde....ecco a voi i vostri soldi, ora fate le vostre punta..

altro impiegato:senti, ti vogliono al telefono, qua ti copro io.

iv3: ok

iv3:pronto, chi parla?

cg:lei è il sign iv3rson?

iv3:si

cg: lo stesso iv3rson che alcuni anni fa è stato ds della gerolsteiner?

iv3:proprio io, ma non mi va di parlare delle mie vecchie disavventure

cg: sa è da poco che mi sono avvicinato al mondo del ciclismo ma la sua"impresa" è ancora conosciuta tra i vari ds.

..............

dovete sapere che il nostro iv3 non è solo un mazzziere piuttosto abile di black jack, ma anche un grande appassionato di ciclismo, una delle cose più importanti della sua vita.fin da piccolo si divertiva a seguire le gare in tv,ed aveva maturato

un'ottima conoscenza tattica, cosa che gli aveva permesso di essere ingaggiato in alcune piccole squadre,prima della sua

grande occasione, che arrivò quando fu notato dai dirigenti della gerolsteiner, all'epoca in rotta con il loro ds. iv3 era contentissimo della possibilità, senza alcun timore di dover competere contro altri ds più affermati. la gerolsteiner aveva

un nuovo allenatore, costui era iv3.

il suo impiego procedeva abbastanza bene considerando che era solo un debuttante ed aveva fatto vincere ai suoi già qualche corsa, anche di buon prestigio.per esempio i suoi si erano imposti nella cronosquadre olandese,riempiendolo d'orgoglio, perchè nessuno pensava che potessero vincere loro . levi aveva corso un'ottimo giro di germania dimostrando con i fatti di non essere poi così scarso, vincendo una tappa e la generale. poi una tappa alla vuelta con haussler, che fece una volata pazzesca, nonostante la giornata afosa. poi tante corse minori che erano servite a rafforzare il gruppo, con cui il rapporto era buono tranne che con rebellin, che si era opposto fortemente ad alcune scelte del suo ds, come quella di portarlo al tour.

ma l'imprevisto era dietro l'angolo infatti era un grande appassionato di poker, di scomesse e del gioco d'azzardo in

generale. il corposo stipendio assicuratogli dal team tedesco gli permise di avvicinarsi ad interessanti tavoli privati dove

si giocavano puntate abbastanza alte rispetto al suo standard, e propio uno di questi tavoli segnò la sua rovina. la serata

era iniziata bene, con qualche tris vincente, un'ottimo full ed un paio di bluff che gli avevano permesso di avere tra le

mani una cospicua somma. ma come si sa, la ruota gira, e da una vittoria dopo l'altra si passo a percere fiches su fiches

ogni mano che passava. il nostro iv3 fu preso dal panico, arrivando a puntare persino i soldi che la squadra gli aveva messo a disposizione per gli acquisti e le trasferte. "tanto mi rifarò nel corso della serata", pensava, ma così non fu, finchè non ebbe tra le sue mani 4 carte magiche, quattro regine. purtroppo non aveva molto da puntare, ma non voleva neanche nperdere un'occasione così ghiotta, così ebbe l'idea di puntare addirittura il cartellino di rebellin, "con quattro regine in mano vinco sicuro" si ripeteva tra se è se, ma rimase pietrificato quando l'unico coraggioso ad affrontarlo in quella mano calò addirittura 4 assi. aveva mandato a rotoli la sua squadra. i dirigenti infuriati lo cacciarono a molo modo dalla squadra, che dovette spendere ulteriori soldi per riprendersi il

cartellino del corridore italiano.

così tutti i sogni di gloria si infransero. iv3 doveva dire addio al mondo del ciclismo a causa dell'altra sua passione, o

meglio vizio, quella del gioco, dalla quale nom riuscì a separarsi neanche dopo questa disavventura. trovò lavoro appunto

come mazziere di blackjack, e quello che guadagnava veniva speso in scommesse ed in partite a poker.

.............

iv3: anche lei ha chiamato per prendermi per il culo, ormai sono passati 4 anni e non voglio saperne niente.

cg ma no, cosa hai capito? io sono cecchi gori

iv3: ecco , ora riattacco, che potrebbe volere cecchi gori da me?

cg: lasciami un attimo spiegare, io le voglio solo dare un'altra chance

iv3: una seconda chance, ma se nemmeno ha una squadra di ciclismo, ne aveva una di calcio e grazie a lei si è ritrovata in c2

cg: almeno io non mi sono giocato la squadra a poker!

iv3: ....

cg: senta,per quanto mi riguarda sto per avere la mia seconda chance,anche se non nel calcio, se vuoi averla anche tu,

presentati il 28 a firenze, così potrà conoscere la mia proposta.

ed ecco che si era ritrovato in quell'ufficio in via Donatello,accolto gentilmente da una ragazza, doveva chiamarsi anita

viccì o qualcosa di simile,ma a lui importava ben poco, quello che gli interessava era altro. gli aveva detto che c'era da

aspettare un po, perchè il suo principale era occupato al momento, gli aveva appena passato una telefonata, e che lo avrebbe accolto subito. prese posto nella sala d'attesa in un angolo, impaziente di ascoltare la proposta che fra pochi minuti gli sarebbe stata fatta. l'attesa sembrava infinità, in realtà erano passati solo pochi minuti quand'ecco che sente dei passi, ed ecco comparire fuori dalla sala d'attesa un individuo molto particolare, il cui volto non gli diceva molto, ma che era sicuro di aver già visto in un'altra occasione, forse in tv, forse nel casinò dove lavorava, chssà cosa ci faceva anche lui in quella sala d'attesa, forse non era altro che un collaboratore di cecchi gori....

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Pupo:Aspetta che non arrivo, non riesco a vedere...ora salgo sulla sedia, ecco...quindi...carta,carta, nooo ho sballato... su di me, la sfiga è una tegola...

Ho letto Purpo invece che Pupo... che bigolo che sono..... :mrgreen:

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Glen si sedette di fronte a quell'uomo particolare, una persona che già aveva visto da qualche parte ma alla quale era certo di non aver mai rivolto la parola. Doveva essere un magazziniere o qualcosa del genere alla Liberty, oppure era il Ds di qualche team minore ma comunque quello non era un volto nuovo. Durante quella manciata di minuti d'attesa, Glen fu spinto non poche volte dalla tentazione di domandare a quell'individuo "Ma tu chi sei?", ma per un motivo o per l'altro il silenzio continuava a dominare quella sala. Dopo meno di dieci minuti però finalmente la porta con la targhetta "Vittorio Cecchi Gori" si aprì e da essa uscì lo stesso Cecchi Gori che si soffermò sull' uscio, squadrò per bene i volti dei due giovani lì seduti e poi esclamò "Finalmente siete arrivati! Prego, entrate...". Glen si alzò, qualche istante dopo la persona di fronte a lui lo seguì. Cecchi Gori chiuse la porta, aiutò i due ad accomodarsi, quindi prese posto dietro la sua scrivania...

"Ed eccoci quà, finalmente dopo tante parole veniamo ai fatti!"

"Magari..."

"Iniziamo con le presentazioni: Glen, alla tua sinistra c'è Iv3...Iv3 alla tua destra c'è Glen Quagmire"

Glen sorrise, mentre l' espressione di Iv3 rimase concentrata

"Ah bene, Iv3 sarà un' "asso" nella manica!" quindi scoppiò a ridere mentre sia Cecchi Gori che Iv3 mantennero un' espressione seria, rivolgendogli occhiate di fuoco

"Pensa a tirarla indietro la manica tu, altrimenti ci scappa il morto!"stavolta fu Iv3 a sghignazzare scatenando la furia degli altri due presenti

"Ma insomma la volete smettere? Tutti i presenti in questa sala hanno commesso almeno un grande sbaglio nella loro vita, ma dall'alto ci è stata offerta una seconda opportunità..."

"Io sono sicuro che questo s'è giocata anche quella a poker!" ma stavolta alla battuta di Glen, volontariamente, nessuno fece caso

"Glen sei spiritoso come una martellata in fronte...comunque, sono certo che avete saputo entrambi del ritiro della Unibet. Questa notizia è arrivata anche ad un dirigente della Festina, che ha pensato di dare una seconda chance allo sponsor e al nome della squadra. Ovviamente, prima degli attuali medici, preparatori, manager, Ds e corridori ne ha contattati molti altri, ma ad accettare sono stati solo quelli che, come loro, erano a caccia di un'altra opportunità...e quindi sarete voi due i Ds del team: vi occuperete voi delle gare Pro-Tour e Continental di primo piano..."

"E cioè scusa, l'artefice del miracolo Caruso dovrebbe far coppia con uno che ha mandato sul lastrico una squadra giocandosela a poker?"

"Sì, anche perchè lui ha una manualità "leggermente" migliore della tua."

"Cosa mi dice del roster o dello staff?"

"Ecco sì... aspettate un attimo, fatemi frugare nel cassetto che dovrei avere il roster..."

In quel momento irrompe l'assistente di Cecchi Gori

"Ehm, direttore...la vogliono con urgenza..."

"Scusate ma devo andare"

Seguirono attimi di silenzio, Glen sembrava quasi voler rivolgere la parola ad Iv3 e viceversa ma una suoneria interrumpe la quiete...non era quella di Glen, Iv3 non si dannò per cercare il suo cellulare: era una chiamata per Cecchi Gori!

Glen avvicinò la sua mano al cellulare, lo afferrò e controllò il numero e se Cecchi Gori lo avesse salvato in rubrica: sullo schermo comparve la scritta "LUCIANO".

"Pronto?"

"Ah Vittò, so Luciano...senti te devo dì qualcosa sul ruolo de scout che m'avevi detto..."

"Ehm, non sono Cecchi Gori...Vittorio è uscito un attimo.."

"Ahò e che sei uno sbirro? Mica m'han fregato e han fatto n'accordo internazionale no?"

"Non si preoccupi, per altro con la polizia non ho mai avuto un gran rapporto...ma lei chi è?"

"Io so Luciano Gaucci, te piuttosto chi caz*o sei?"

"Glen Quagmire, il nuovo Ds della società"

"Ah, ho capito...allora la dico a te 'sta cosa..."

"Dica"

"Ho trovato un giovane interessante qui nel Sud America, se chiama Pato ed è veloce"

"Un buon velocista quindi?"

"No, un' ottima ala destra!"

"Ma che me ne frega dei calciatori..."

"Vabbè, allora ci sarebbe Messi che è molto agile..."

"Cos'è?Uno scalatore?"

"No, un attaccante"

"Ah Gaù ma lo sai cos'è il ciclismo?"

"Ultima proposta, un po' vecchiotto ma attacca sempre..."

"Speriamo, dimmi..."

"Gabriel Batistu...tu...tu...tu tu tu tu tu tu tu tu"

Iv3 sorrideva ma cercava di non darlo a vedere mentre Glen riattaccò all'istante: o era un mitomane o davvero era andato a finire in una squadra di deficienti...

In quel momento rientrò Cecchi Gori, insieme a lui un volto noto...

2001298807473366403_rs.jpg

Il volto di Ricky Virenque!!

Cecchi Gori esordì

"Spero che tra voi due si siano calmate le acque, comunque sono quì per presentarvi l'allenatore del team...Richard Virenque!!Anche lui merita un' altra possibiltà, e poi è stato una leggenda alla Festina"

Virenque strinse la mano ai due Ds

"Bonjour, io suis Richard... excuse moi par moi italiano non buono pas!"

"Bene, Richard sarà affiancato da un preparatore, anch'egli icona della Festina di qualche hanno fa...dovrebbe essere qui a momenti..."

In quel istante si sentirono dei tonfi sordi al muro, Cecchi Gori andò ad aprire la porta ed invitò qualcuno ad entrare.

Un uomo con due occhiali a fondo di bottiglia ed una pancetta abbastanza sviluppata fece il suo ingresso nella stanza...

2005779659773050610_rs.jpg

Alex Zulle!!

Lo svizzero si avvicinò subito ad una pianta tropicale che era stata lasciata in un angolo della stanza per rendere più piacevole l'ambiente. Zulle afferrò un ramo della pianta ed iniziò a scuoterlo energicamente

"Vittorio! Ho bussato più volte alla porta ma non dovete avermi sentito! Beh come va? Non ti vedo in salute, hai un colorito verdastro!"

Glen si avvicinò a Iv3

"Ma a questo gli manca qualche rotella?"

"No, secondo me qualche decimo..."

Nella discussione intervenne Virenque

"Per l'esattezza un decimo all'occhio destro e al sinistro S.V, come nelle pagelle"

Zulle quindi si avvicinò alla scrivania, senza neanche notare i tre...

"Ricky! Cosa ci fai steso a terra? Rialzati sù...ti do una mano...argh, se sei pesante..."

Glen agli altri tre presenti in sala

"Adesso ci divertiamo un po'!"

Glen si avvicinò allo svizzero che neanche si rese conto della sua presenza, quindi alitò sulle lenti dei suoi occhiali e Zulle iniziò a vagare come un sonnambulo per la stanza urtando ad ogni muro

"Dev'essere scesa giù la nebbia!!"

Tra le risate generali, prese la parola Cecchi Gori

"Glen, Iv3... adesso che avete conosciuto quasi tutto lo staff, sarà la volta dei ciclisti! A domani, sempre quì...stessa ora!"

E così i due giovani lasciarono la stanza dove Virenque e Cecchi Gori tentavano di tirare fuori la testa di Zulle dal cesso...

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