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[STORIA CYM07]Tra festini e Festina, chiunque merita una seconda chance!


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Bastò un attimo. Bastò un attimo per scombussolare tutti i piani designati dal direttivo Festina. Un pomeriggio anonimo a Wil, il è cielo nuvoloso . Appena tornato dal Belgio insieme a Virenque, era bastata quella manciata di ore passate a casa a poltrire in casa per immalinconire Zulle. E allora sempre guardando quel cielo grigio telefonò a Richard e nel giro di qualche minuto i due si erano già accordati: la mattina seguente alle 9.30 a Dalenwill per scalare l'Acherli Pass!

Virenque era alla stazione di Dalenwill già da un quarto d'ora quando notò un uomo che stringeva la mano a tantissime persone( e non solo) ma poi veniva malamente respinto. Non c'erano dubbi possibili: era Alex!! Gli si avvicino, avvicinò il suo volto a quello dello svizzero e ,dopo essere stato scambiato per Cancellara prima e Pippo Franco poi, i due si salutarono. Zulle accompagnò Richard alla sua auto dove aveva lasciato la bicicletta e la divisa e, dopo un'altra mezz'oretta di tentativi, i due raggiunsero il viottolo. Inutile anche provare a cimentarsi nella descrizione del volto di Virenque quando si rese conto di dove Zulle aveva parcheggiato

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"Ehm...Alex la velò ou l'hai lasciata?"

"In quella sorta di garage con la saracinesca sul tetto..."

"Est verde et il est scritto sous "Raccolta Differenziata"?"

"A me sembra fucsia e la scritta è "Raccontami della tua fidanzata"..."

"E' quello..."

Tirarono fuori la bici dal cassonetto e ,dopo averla ripulita delle varie bucce di banane sul telaio e delle lische di pesce sul manubrio, i due erano pronti ad andare. Dopo una ventina di km in pianura raggiunsero l’Acherli Pass. Mentre Virenque non fece un metro seduto ed era sempre pronto ad alzarsi sui pedali, Zulle faceva oscillare pericolosamente la bicicletta rimanendo sempre appoggiato sul sellino. Scollinarono insieme e durante Zulle disegnava le traiettorie in discesa soltanto grazie a Virenque che disseminava la strada di cimici dal “caratteristico odore”. Finito il percorso i due raggiunsero l’auto per rientrare a Wil e da lì iniziarono i guai…

Innanzitutto bisognava riuscire a infilare ,non le biciclette ma Zulle, nella macchina il che non era cosa da niente. Ma il problema vero fu quando Zulle si ricordò di essersi dimenticato gli occhiali di scorta. Dopo aver cambiato corsia e percorso una decina di volte in meno di 4 km avvenne ciò che si poteva prevedere ma che non si era preventivato: all’ennesimo sbandamento dell’auto Virenque lasciò andare un grande sospiro e ,trattandosi di una Smart, questo fece appannare gli occhiali di Zulle: un disastro, l’attimo fatidico…

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Ricoverati all’ ospedale di DalenWill, nessuno dei due avrebbe potuto dirigere la squadra alla Milano-Torino: Cecchi Gori si trovava alle strette…

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"Le soir quand l’Italie est triste

Elle ressemble à Rimini

Non mais vraiment

Qu’est ce qu’il t’a pris

D’aller mourir à Rim..."

"Pronto?Iv3 non sarai ancora tu spero...Basta telefonare!! T'ho detto che non me ne frega niente se a ti sei giocato tutti i soldi la a Las Vegas nei casinò o dove vuoi tu e adesso non ce la fai a comprarti il biglietto aereo..."

"Ehm...Glen sono Vittorio non sono Iv3..."

"Ops...scusa Vittorio, fai come se non avessi detto niente..."

"Comunque poi questa cosa me la devi spiegare, non dovevo lasciarlo andare a festeggiare con gli altri..."

"Vabbeh, ma perchè hai telefonato?"

"Senti Glen sono alle strette..."

"Ma perchè vai a comprare i vestiti con Alex? Sai che quello ha qualche problema con la vista no?"

"Non in quel senso...cioè...allora: Alex e Richard sono stati coinvolti in un brutto incidente ed adesso non so a chi affidare la squadra per la Milano-Torino...capisci cosa intendo?"

"Va bene, quand'è la corsa?"

"Aspetta, vacci piano...questa è una delle corse più importanti del Continental: lo sponsor inoltre ha una filiale a Torino e non possiamo fare cilecca, dovrai dare il meglio di te e i ciclisti dovranno fare bene. Senti, vieni quì allo studio in via Donatello al più presto così ti faccio vedere i filmati che Virenque e Zulle hanno registrato in ammiraglia durante la Omloop Het Volk e la Kuurne-Bruxelles-Kuurne..."

"D'accordo dai, pranzo al volo e sono lì"

Fu questa la telefonata che portò Glen in Via Donatello, accolto dalla instancabile Anita Viccì, che lo accompagnò da Cecchi Gori. Quando in due furono soli, Cecchi Gori diede il via alle diapositive registrate da Virenque durante la Omloop Het Volk

"Bonjour a tous le mond!! Nous siamo qua par la Omloop Het Volk, la premier classique sul pavè! Il y a tous i migliori tranne Boonen...par nous il y a Vaitkus et Steegmans que ci possono portare anche alla vittoria! Mais ecco l'altimetria..."

"Il parte subito una fuga noumbreuses mais senza elements di spiccò!"

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"Garcon, Garcon!! Je riaccendo la camerà parce que c'è un allungo!! O' Grady, Hoste et Van Petegem ont partiti!!"

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"Alle loro spalle un gruppetto avec Flecha et Steegmans!! Non ci sont nè Cancellara nè Vaitkus!"

"E Steegmans parte!!Riesco a vederlo persino io e Steegmans parte!!"

"No Alex non stai strattonando me pas ma l'autista! Non facciamo danni pas!!"

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"Oh m***a!! Steegmans ha esaurito la forza del suo scatto e adesso rischia di venire ripreso dal gruppetto Cancellara con Paolini e Zabel!"

"Steegmans est en blessè!! Intanto devan c'est lo sprint par la vittoria!!O'Grady, Hoste e Van Petegem si giocano la Het Volk!!"

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"E vince O'Grady! Dietro se la giocano Petacchi e Cunego!"

"Ma cosa dici Alex?!?!?!"

"Si sono proprio loro!"

"Hoste second devant Van Petegem!!"

"Devo essermi confuso"

"Steegmans vien ripreso parfin da Vaitkus! Porc putèn troisieme e quatorzieme!"

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"Beh su col morale, proveremo a rifarci alla Kuurne-Bruxelles-Kuurne!"

CLICK!!

"Mannaggia Vittorio, se i nostri sono in queste condizioni così stiam messi male..."

"Glen aspetta un attimo, manca la Kuurne-Bruxelles-Kuurne e ti avviso che Alex è stato profeta!"

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Il celebre giornalista Gigi La Sega Perenne scrive così sulla gazzetta:

In questi giorni, mi sono arrivate molte e-mail di appassionati di ciclismo, che domandavano il mio parere sul progetto Festina di rientrare nel mondo del ciclismo, e su tutte le implicazioni che questo potrà avere, nel bene e nel male, nel mondo del ciclismo.

Ebbene, tralasciando la dubbia moralità di consulenti quali Richard Virenque e Alex Zulle, che più che leggende della Festina sono delle leggende dell'utilizzo di sostanze illecite, quello che balza subito all'occhio è come Cecchi Gori abbia completamente sbagliato la scelta dei DS, o meglio di un DS: se da un lato Iv3 sta ottenendo eccellenti risultati ed è riuscito a raccogliere i primi successi stagionali al Giro della California, è evidente l'inadeguatezza ad un ruolo tanto importante dell'altro Direttore Sportivo, Glen Quagmire. Quest'ultimo non solo ha una scarsissima conoscenza del francese (se non lo sapesse, tredicesimo non si dice "troisième", che significa invece terzo), ma fallisce regolarmente ogni appuntamento a cui prende parte. La speranza è naturalmente che le cose possano migliorare, ma non sarei sorpreso di vederlo licenziato dalla Festina prima della fine della stagione. Rabbrividirei, fossi nei panni di Cecchi Gori, alla sola idea di dare in mano ad un simile incompetente, che non ha la minima idea di come vada gestita la corsa, anche la più elementare, una squadra che mira molto, molto in alto, che ha speso una fortuna per garantirsi corridori di alto livello, i cui risultati vengono regolarmente inficiati da questo Direttore Sportivo della domenica, uno che ha le stesse competenze di un cicloamatore che viene messo per sbaglio su un'ammiraglia a dirigere quella che si pone l'obiettivo di essere una delle squadre di riferimento del panorama ciclistico internazionale, con la differenza che magari il cicloamatore potrebbe sopperire all'inesperienza con un po' delle conoscenze che ha maturato nelle migliaia di chilometri percorsi e con un po' di buon senso, che al buon Glen sembra mancare del tutto.

Una soluzione al problema, comunque sia, esiste. E' estremamente drastica, ma esiste: il licenziamento in tronco di Quagmire, zavorra insostenibile per una squadra che miri ad essere qualcosa di più di una compagnia di ciclisti della domenica. Un DS del calibro di Quagmire comunque non deve essere tagliato fuori dal panorama ciclistico: ci sono tante squadre che farebbero ponti d'oro per averlo. La Drapac e la CCC, per esempio.

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"...Quagmire comunque non deve essere tagliato fuori dal panorama ciclistico: ci sono tante squadre che farebbero ponti d'oro per averlo. La Drapac e la CCC, per esempio."

Leggeva queste parole Glen quando Cecchi Gori rientrò dal bagno. A dirla tutta un articolo del genere da parte di La Sega se lo sarebbe aspettato, era una cosa prevista: alla prima defaillance del team, o sotto la sua guida o sotto la guida di qualcun' altro sarebbe arrivata puntuale la stoccata di Gigi. Gigi, uno dei giornalisti che lui peggio sopportava, quel suo vecchio amico di infanzia che non esitò a voltargli le spalle ai tempi dello scandalo Liberty e della clamorosa caduta di Savoldelli. La Milano-Torino, a questo punto, diventava già importantissima. Doveva dimostrare a quello "sbruffone" il suo valore in ammiraglia, così come il valore che avevano avuto due preparatori come Richard e Alex. Era impossibile sbagliare anche lì ed avere addosso tutta la stampa, la fiducia e il rapporto con lo sponsor era fragilissimo ed era più probabile che si spezzasse invece che si piegasse. Ed allora andavano portati solo i migliori alla partenza di Milano, la prima che nel giro di neanche un mese sarebbe stata seguita dalla seconda di gran lunga più importante...

"Allora Glen, analizziamo la Kuurne-Bruxelles-Kuurne! Eccoti l'altimetria intanto..."

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"Bienvenus a tous amici, siamo quì in ammiraglia con Alex per la Kuurne-Bruxelles-Kuurne sperando di migliorare la prestazione della Festina rispetto alla Omloop!!I big ci sono tutti ancora una volta tranne Boonen: che il belga punti solo al Tour?"

"Occhio Richard che..."

"Ehm Alex, tu che dici "occhio" a me?"

"Comunque cambia inquadratura che sta partendo un Caisse d'Epargne!!"

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"Ma cosa dici?!?!?E' un Discovery! Fammi controllare il dorsale un attimo...ah sì!E' Egoi Martinez: lasciamolo andare che sul pavè non è nulla di speciale!!"

"Spegni la videocamera và!"

"Ou si spegne?"

"Non so...vuoi che provi io?"

"Ehm...meglio di no..."

"Porc la vache!! Riprendiamo a riprendere! Nous siamo a 33 km dal traguardo, il derniere muro in pavè e le forcing di Leukemans e Pozzato ha sgranato il peloton!!"

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"E ora Radiocorsa dice che sono neanche in venti la davanti! Inizia lo spettacolo!!"

"Nous davanti abbiamo solo Steegmans e Vaitkus! Tom mi sembra stia meglio, adesso avviso Steegmans di stare avec lui e poi ognuno fa la sua volata!!"

"Senti Richard, io avrei un' idea migliore..."

"Et dimmela...ATTENTO!!E' caduta la telecampfzzzzzzzzz..."

"Zulle tu est un genio!! 8 km au arrivo, procediamo?"

"Sì Richard!!"

"Ok, adesso avviso Tom!!"

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"Vaitkus est un TGV!! Il vola!Che attaque!!!"

"Guarda Rick!! C'è Nuyens che risponde!!"

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"Bonne, bonne!! Allez Tom allez!!"

"Steegmans ha qualche problemino a prendere la ruota giusta!"

"Et chi se ne frega di Geert!! Nuyens est ripresò mais Tom procede!!"

"Un km all'arrivo, resisti Thomas!!"

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"Ci siamo! Oui oui ci siamo!! Super Thomas!!!"

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"E Simoni è secondo davanti a Nocentini!!"

"Ma se ils sont Pozzato et Leukemans!!Poco importa: Vaitkus gagne!!"

CLICK

"Caspita Vittorio, hai visto? Grandissimo Tom, ma ho visto anche un grande Kroon e un buonissimo Steegmans: alla Milano-Torino ce la giocheremo ad armi pari, anzi...con un' arma in più!!"

"Così mi piaci Glen!"

"Ed adesso scusami, ma per caso hai l'indirizzo di posta della Gazzetta.it?"

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Glen uscì dallo studio di Via Donatello abbastanza confuso. Da una parte si poteva gioire per la vittoria della squadra in Belgio, si poteva anche ribattere con facilità alle affermazioni di Gigi La Sega ma ciò che lo preoccupava davvero era la Milano-Torino...mancava una manciata di giorni a quel evento che per lui rischiava di essere più importante addirittura di un Mondiale o di una Liegi. Magari era solo lui che ci teneva così tanto a quella corsa, magari Cecchi Gori aveva esagerato...ma Glen era sicuro che se avesse fatto flop, Gigi La Sega non avrebbe avuto troppe difficoltà a scrivere un articolo talmente ruvido, così forte che alla fine sarebbe sfociato in un attacco frontale nei suoi confronti e ,ammetterlo era difficile, così ben fatto che sarebbe riuscito a ingigantire gli eventuali errori del Ds condizionandolo chissà per quanto tempo. E allora alla Milano-Torino non si poteva sbagliare, era quasi più importante della Sanremo e ,comunque è risaputo, chi comincia bene è a metà dell'opera. Mentre pensava camminava lentamente, così lentamente che ci mise un quarto d'ora per arrivare alla focacceria all'angolo dell' hotel. C'era una discreta fila per arrivare al bancone ma Glen attese pazientemente il suo turno per poi ordinare un kebap e una lattina di birra. Quando uscì, la sorpresa...non tanto voluta per altro: aveva preso a piovere. Controllò se ci fosse almeno un tavolo libero ma nulla e quindi dovette correre all'impazzata per raggiungere il portone dell' hotel. Quando salì nella sua stanza, completamente fradicio, lasciò cascare sia la lattina che il kepab sul letto e si lasciò cadere sulla sedia della scrivania. Aprì il portatile, attese il caricamento e poi iniziò a copiare l'indirizzo e-mail che Cecchi Gori gli aveva scritto su un pezzetto di carta. Scrisse che sembrava un fiume in piena, le sue dita battevano velocemente e senza sosta sulla tastiera fin quando ,stanco, non decise di mettere fine alla sua dichiarazione. Una lettera lunghissima, adesso bisognava ricontrollarla tutta per evitare di dare carne al fuoco di Gigi La Sega, quel bastardo solito a correggere gli errori di ortografia

"Egregio Direttore Candido Cannavò,

Chi scrive è il Ds della Festina, Glen Quagmire. Come lei certamente sa, recentemente è uscito un articolo , anzi io più che articolo lo definirei un attacco frontale bell’ e buono alla mia persona, di Gigi La Sega che criticava a destra e a manca ogni scelta mia o dei due preparatori del team Richard Virenque e Alex Zulle. Ora, non mi soffermo sulla mio opinione riguardo il giornalista e il modo in cui svolge il suo lavoro anche per evitare di riempire pagine e pagine del vostro giornale e per non terminare in veri e propri insulti alla sua immagine, cosa per altro La Sega non ha risparmiato nè a me nè ai due preparatori. Scrivo solo per offrire ai lettori, a Lei e ai tifosi del ciclismo in generale una visione più chiara di come stanno in realtà le cose. Innanzitutto, La Sega ha messo in dubbio la moralità dei due preparatori Zulle e Virenque: primo errore! Entrambi sono stati due vincenti come corridori ed adesso ,dopo aver lasciato alle spalle il loro passato, stanno mettendo a disposizione dei ciclisti tutte le competenze acquisite in anni e anni passati a pedelare sui tracciati delle corse più importanti e i recenti risultati ottenuti in Belgio, in Australia e in California ,con la collaborazione di Iv3, dimostrano che questa è gente che ci sa fare. Ma adesso passiamo alle calunnie che il La Sega ha lanciato contro di me senza nessun remore nel farlo. Mi ha accusato di ciccare ogni appuntamento in cui dirigo i corridori e di non avere alcuna competenza come Ds. Bene, lo invito a dare un' occhiata a qualche mia biografia così che si renda conto di come sono riuscito a far emergere corridori medi che si avviavano nel perfetto anonimato sul viale del tramonto o di come ho lanciato giovani talenti che in futuro avrebbero sfondato: gente come Caruso mi è infinitamente grata del lavoro che ho svolto alla Liberty Seguros ,prima, ed adesso alla Festina. Se poi vuole proprio rendersi conto delle mie indubbie qualità di Ds, lo invito ad essere presente sul traguardo della Milano-Torino in primis, oppure sul podio della Tirreno-Adriatico o magari della Milano-Sanremo, quando il sottoscritto avrà portato in trionfo uno dei suoi corridori!!

Cordialmente,

Glen Quagmire"

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La Sega era nel suo studio, e stava tranquillamente buttando giù un articolo per la successiva edizione della "rosa", per la quale lavorava ormai da un decennio. Aveva seguito nove Giri d'Italia, sette Tour de France e sei Vuelte come inviato, era il giornalista di punta del giornale per ciò che concerne il ciclismo ormai da due anni. Frattanto, sfogliava la Gazzetta di quel giorno, scorrendo svogliatamente le pagine, e limitandosi a leggere i titoli. Del resto, era una giornata infrasettimanale, non c'era molto di cui discutere: in giornate così, l'unico argomento che può tenere banco è il campionato, ma l'Inter era nettamente la squadra più forte, e aveva 15 punti di vantaggio. "Impossibile perdere", pensava lui, pur essendo un tifoso nerazzurro, e, di conseguenza, fortemente scaramantico quando si parlava di campionati già vinti o meno. Ad un certo punto, però, non tanto un titolo, quanto piuttosto una firma catturò la sua attenzione: "Glen Quagmire". Gigi si blocco, smise di battere sulla tastiera, restando per qualche istante a fissare il giornale. Doveva aspettarselo: aveva scritto peste e corna di Quagmire, era naturale che alla prima vittoria questi gli rispondesse per le rime. Non si attendeva che quella vittoria arrivasse così presto, ma già aveva in mente qualcosa per replicare. Aprì una nuova pagina di Word, chiudendo quella che stava scrivendo, senza minimamente preoccuparsene: ora sì che aveva di che scrivere. Non buttò giù tutto di getto, non era nel suo stile. Quando raccontava le corse, gli piaceva essere originale, non essere accademico, amava lasciarsi prendere dai ricordi della gara, ma se doveva attaccare qualcuno lo voleva fare lucidamente, senza foga.

Ci mise un'oretta a mettere giù tutto.

L'indomani, sulla Gazzetta dello Sport, comparve questo articolo.

Mi rendo perfettamente conto che la vittoria di Vaitkus alla Kuurne - Bruxelles - Kuurne sia stata per Glen Quagmire una grandissima rivincita nei miei confronti. Ho sparato a zero su di lui, ed ecco che prontamente il nostro genio delle due ruote ci sorprende con una prestigiosissima vittoria in terra belga. Apro e chiudo un brevissimo inciso: quanti di voi sapevano di questa corsa? Comunque sia, tralasciando domande retoriche al lettore, è bene che replichi a quanto il DS della squadra di Vittorio Cecchi Gori ha scritto sulla Gazzetta, per altro non facendo altro che confermare la mia impressione e la mia opinione su di lui.

Mi viene detto che avrei sbagliato a mettere in dubbio la moralità dei consulenti Alex Zulle e Richard Virenque. In effetti non avrei dovuto insinuare dubbi. Niente affatto, avrei dovuto affermare a chiare lettere che i due ex corridori sono due ex dopati. I due militavano nella prima Festina nel 1998, l'anno dello scandalo che sconvolse il Tour de France che avrebbe poi visto la meravigliosa affermazione di Marco Pantani. La cosa scandalosa fu che sostanzialmente ai due non venne fatto assolutamente nulla, e addirittura Virenque venne lasciato partire alla Grande Boucle dell'anno successivo, nonostante avesse confessato di aver fatto uso di sostanze illecite, per di più dopo aver negato per lunghissimo tempo. Meno bene andò a Zulle, che era comunque corridore mediocre, come dimostrano le bastonate subite sulle Dolomiti nelle tre frazioni del Giro di quell'anno, anch'esso vinto dal Pirata dopo l'epica battaglia con Tonkov a Montecampione. Insomma, non vedo cosa ci sia di scorretto o sconvolgente nelle mie parole: è acclarato come in seno alla Festina avvenissero fatti illeciti, per i quali la squadra è stata estromessa dal ciclismo. Nulla di nuovo quindi, a meno che Quagmire non sia in grado di dimostrare che Zulle e Virenque erano effettivamente estranei ai fatti. E potrebbe anche essere così, perchè quando uno è talmente bravo da vincere una corsa di livello mondiale come la Kuurne - Bruxelles - Kuurne, allora può essere davvero capace di tutto.

E poi veniamo ai risultati: Quagmire, come già detto, ha portato al trionfo la sua squadra in questa bellissima corsa belga, di cui probabilmente anche gli organizzatori si erano dimenticati. Se non fosse stato per l'accesa discussione nata su queste pagine, la corsa sarebbe passata del tutto inosservata, ed è altrettanto vero che un DS vincente mai e poi mai si sarebbe servito di questa corsa per controbattere ad accuse nei suoi confronti. Trattandosi però di un Direttore Sportivo di serie B, è evidente che tutto vada bene pur di tentare di nascondere la propria natura di perdenti. Già, perchè il solo fatto di festeggiare una vittoria alla Kuurne - Bruxelles - Kuurne è indice di una mentalità perdente, che tende ad esaltare qualsiasi piccola vittoria, nel tentativo di alleggerire la pressione in vista di appuntamenti più importanti, nel quale già si sa di avere ottime probabilità di fallire. Avete mai sentito un DS serio esaltarsi per aver vinto una corsa di questo livello. Naturalmente no. E se fosse un DS serio, non lo avrebbe fatto nemmeno Quagmire.

In conclusione, volevo rispondere alla sfida lanciatami da Glen, che mi invitava ad essere presente ad altre corse italiane più importanti, per vederlo festeggiare insieme ai suoi corridori vittorie più importanti. Senz'altro non mancherò, dato che, come sempre avviene, sarò l'inviato della Gazzetta per l'evento. E francamente, non sarei affatto sorpreso di vederla festeggiare una vittoria, perchè no, anche alla Milano - San Remo. A patto di lasciare il comando della squadra a Iv3, naturalmente.

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