Vai al contenuto

Seguici su Discord

Unisciti al server Discord di PCM Italia per rimanere sempre in contatto con noi, parlare di ciclismo e vivere un'esperienza multiplayer ottimale
Unisciti al server

PCM Italia è su Tapatalk

Scarica Tapatalk gratuitamente sul tuo smartphone per consultare in maniera facile e veloce PCM Italia anche da mobile!
Leggi di più

Disponibile Pro Cycling Manager 2021

Pro Cycling Manager 2023 e Tour de France 2023 sono finalmente disponibili
Leggi di più

Frank Vandenbroucke ha tentato il suicidio: è grave


heldram

Messaggi raccomandati

Frank Vandenbroucke ha tentato il suicidio: è grave

Ancora un dramma nel ciclismo anche questa volta, forse, legato al doping. Nel primo pomeriggio di ieri, è stato ricoverato in gravi condizioni al Pronto soccorso dell’ospedale «Fornaroli» di Magenta il ciclista belga Frank Vandenbroucke che, poco prima, aveva tentato di togliersi la vita a Vermezzo. I medici si sono riservati la prognosi. Una vita sfortunata quella di Frank Vendenbroucke, 33 anni. All’età di 4 anni, infatti, mentre assisteva ad un rally automobilistico vicino a Mouscron, la città dove è nato, veniva investito da un’auto e costretto a subire quattro operazioni chirurgiche. Dopo una serie di incidenti di gara nel 2000 è stato ricoverato più volte per crisi depressive. Pesava appena 54 chili. Pedala dal 1989 e già nel ’91 si è laureato campione belga nella categoria ‘Debutants’. Tra i suoi principali successi la Parigi-Nizza e la Gand-Wevelgem (1998) e la Liegi- Bastogne-Liegi (1999) oltre al 7° posto ai Mondiali di Verona. Nel 1999 dopo aver vinto la Liegi-Bastogne-Liegi è rimasto coinvolto nell’affare Sainz-Lavelot e per questo sospeso. Nel febbraio 2002, la Polizia belga gli ha sequestrato in casa sostanze dopanti fra cui epo e morfina. Dallo scorso anno Vandenbroucke è approdato alla Acqua&Sapone di Palmiro Masciarelli, che lo ha accolto come un figlio.

http://www.tuttobiciweb.it/main.php?page=n..._d&id=11364

Questo fatto mi rattrista tanto, mi è sempre piaciuto come ciclista e ora come uomo va aiutato...

Link al commento
Condividi su altri siti

sn choccato

certo che parlare subito di doping nn mi sembra giusto

anche io sono choccato

mi dispiace tantissimo anche perchè mi è simpatico

poveretto...rischia di finire come "El Chaba"

scusa l'ignoranza ma chi è el chaba?

spero nn faccia la fine del pirata

Link al commento
Condividi su altri siti

è un brutto colpo, sembrava tornato a vivere quando gli hanno dato un'altra meritata possibilità, invece...

mi dipiaceva tanto già quando era costretto a correre fra gli amatori sotto falso nome, ma questo è stato davvero un brutto colpo.

Vai Frank.

Link al commento
Condividi su altri siti

Mercredi, Frank Vandenbroucke a essayé de mettre fin à sa vie. Le coureur Acqua & Sapone a tout de suite été transporté vers l'hôpital de Magenta, proche de Milan.

On ne sait pas comment se porte Frank. Sa situation est grave, mais les docteurs refusent provisoirement de faire des commentaires. Vdb séjourne bien depuis mercredi après-midi aux soins intensifs.

Vdb (32ans) avait laissé entendre ces jours passés aux personnes de son entourage qu'il ne se voyait plus poursuivre sa vie, ça nous a été confirmé. Ce n'est pas première fois que Vdb doit lutter contre la dépression.

(bron/source tt één)

Dice ha ha provato a mettere fine alla sua vita, il corridore A&S, è stato portato all'ospedale di Magenta, vicino Milano

Non si sa come vada a Frank, la sua situazione è grave, ma i dottori si rifiutano di fare previsioni. dopo mercoledi pomeriggio le cure sono intensive...

Aveva lasciato intendere alle persone del suo entourage che onon voleva più proseguire la sua vita, ed è stato confermato, non è la prima volta che Frank lotta contro la depressione

Link al commento
Condividi su altri siti

Che dolore, è stato un bravissimo corridore, io speravo nella sua ripresa grazie all'ambiente sereno dell?Acqua e Sapone. Non so che dire, spero possa avere una vita serena, spera si possa riprendere, Buona fortuna Frank...

Link al commento
Condividi su altri siti

Ho letta sul sito della Gazzetta che è fuori pericolo...mi dispiace molto per VdB: era senza dubbio uno dei migliori talenti del ciclismo moderno...ma spesso dietro i più grandi talenti (Pantani, Jimenez, ora VdB) si celano delle personalità fragili e vulnerabili: le loro storie alimentano in me un senso di tristezza profonda; ora sembra che anche Figueras soffra degli stessi problemi; e purtroppo anzichè essere tutelati, questi poveri ragazzi vengono posti in maniera selvaggia alla gogna mediatica.

Link al commento
Condividi su altri siti

Ho letta sul sito della Gazzetta che è fuori pericolo...mi dispiace molto per VdB: era senza dubbio uno dei migliori talenti del ciclismo moderno...ma spesso dietro i più grandi talenti (Pantani, Jimenez, ora VdB) si celano delle personalità fragili e vulnerabili: le loro storie alimentano in me un senso di tristezza profonda; ora sembra che anche Figueras soffra degli stessi problemi; e purtroppo anzichè essere tutelati, questi poveri ragazzi vengono posti in maniera selvaggia alla gogna mediatica.

Pienamente daccordo!

Link al commento
Condividi su altri siti

Altre notizie:

Parla Vandenbroucke: «Sono rimasto solo e sono crollato»

Ha provato a farla finita l’altro ieri mattina Frank Vandenbroucke, il belga trentaduenne talento del ciclismo ora con la squadra professionistica Acqua&Sapone-Mokambo. Ieri mattina si è saputo del fatto e già ieri pomeriggio Frank aveva voglia di parlare dall’ospedale di Magenta, dov’è ricoverato, dimostrando la forza di carattere che lo ha fatto diventare un grande sulle due ruote con 52 vittorie nel palmarès. Il biondino dalle volate facili ha scelto di aprire il cuore spiegando, sinceramente: «Quando si perde una famiglia è davvero difficile andare avanti - facendo intendere, così, di star male per aver troncato definitivamente il rapporto con la moglie, già tormentato da alcuni mesi -. Queste ultime settimane, per me, sono state davvero dure sul piano sentimentale. Sono un uomo e anche per me ci sono gli alti e i bassi. Un periodo nero può capitare a tutti, ma io tenevo veramente alla mia famiglia: così ho visto tutto buio per un attimo. Tra l’altro, quest'anno ho dovuto subire anche un’operazione al ginocchio».

L’intervento, assieme a tutto il resto, lo ha tagliato fuori dal grande giro delle due ruote. «Ma - continua il vincitore della Liegi-Bastogne-Liegi del ’99 - il mio intento è assolutamente quello di rassicurare tutti. Non sto così male come hanno descritto. Mi alzo, posso pranzare, cenare tranquillamente. Fisicamente non mi sento male. È l’anima che soffre veramente». Si è parlato anche negli anni scorsi di depressione per lui.

Ma questo concetto, isolato da motivazioni e contesti, gli va stretto. Non ci si lascia andare fino in fondo, solitamente, quando è presente la famiglia che si capisce di amare quanto la propria vita o quando tutto il resto scorre entro i binari della serenità. Ma il ciclista dal cuore grande avrebbe anche tanta voglia di tornare ad essere un atleta, avrebbe voglia di dimenticare e di far dimenticare i tanti, troppi, incidenti di percorso degli scorsi anni. Dice: «So che ci sono tante persone che mi vogliono bene. È per loro che desidero tornare in sella». Parla al telefono Frank, al cellulare di un amico. Ma, lo stesso, si sente che mentre dice questo sorride: ci crede davvero. Con lui, dieci giorni fa, c’era Eugeni Berzin ad allenarsi nel Pavese.

Attualmente Berzin collabora con rubriche ciclistiche televisive. Ed è anche proprietario di una concessionaria di automobili a Broni, centro in cui vive. Da qui è partito due settimane fa con Vandenbroucke per un giro sulle colline, allenamenti che Frank amava. Ma Eugeni ieri ha spiegato: «Già allora avevo capito che qualcosa non andava. Siamo usciti il primo giorno in cui è arrivato in zona. Poi ci eravamo dati appuntamento per due giorni dopo. Ma niente da fare: ha preso una scusa banale e non ci siamo visti. E mi è sembrato che fosse molto triste». Sollevato, invece, ieri l’altro amico pavese, il medico Davide Posca. Dopo aver saputo del suo miglioramento. Nel Pavese tutti lo attendono di nuovo in forma.

da «Il Giornale» dell'8 giugno 2007 a firma Flavia Mazza

Link al commento
Condividi su altri siti

Speriamo che la famiglia, e i suoi vecchi tifosi, possano stargli vicino

Anche Palmiro Masciarelli, il suo attuale team manager, che è tutto fuorchè un aguzzino, spero possa aiutarlo a trovare serenità

Alle corse è meglio che non pensi, ma prima cosa di tutto che pensi a superare l'incubo in cui è caduto, questo male oscuro di cui purtroppo ci si ritrova vittime, e da cui è sempre più difficile uscire

Forza franck, forza l uomo non il corridore

Link al commento
Condividi su altri siti

speriamo in bene per lui...si è arrivati ad un passo dalla tragedia, ma talvolta queste brutte eseprienze aumentano l'attaccamento alla vita e credo che l'affretto che tutti gli appassionati di questo sport stanno mostrando in questi 2 giorni per Frank siano un buon viatico.

Link al commento
Condividi su altri siti

"La mia vita impossibile con un uomo malato"

Parla Sarah, la moglie di Vandenbroucke, il campione del ciclismo che ha tentato il suicidio: "Assumeva anfetamine, cocaina, sonniferi. Diventava violento, cattivo, aggressivo. Mi ha picchiato più volte. Io allora scappavo di casa e andavo dai miei genitori"

"Certe frasi mi hanno fatto molto male. E, scusatemi per lo sfogo, io non ci sto. Non accetto che adesso Frank passi per vittima. Semmai la vittima sono io. E mia figlia Margaux". Sono quasi le 11 di mattina e la telefonata di Sarah alla Gazzetta comincia così, con la voce tremante per l’emozione. Sarah è la giovane moglie italiana di Frank Vandenbroucke, l’ex enfant prodige del ciclismo belga che mercoledì, nella sua abitazione di Vermezzo, non lontano da Milano, ha tentato di suicidarsi. L’ennesimo capitolo triste di una vita difficile, quella di un corridore che, fuoriclasse precoce, era stato salutato giovanissimo come il nuovo Eddy Merckx, e invece ha buttato via una carriera da predestinato.

L'INTERVISTA - Sarah ieri ha letto i giornali e alcune dichiarazioni l’hanno ferita molto. "Palmiro Masciarelli (team manager dell’Acqua&Sapone, ndr) mi ha fatto passare per una persona fredda, senza cuore e approfittatrice. Forse non immagina quello che io ho dovuto sopportare negli ultimi anni al fianco di Frank".

Sarah, ce lo vuole raccontare lei?

"Tutti ora parlano della depressione di Frank, dicono che era solo e abbandonato. Ma nessuno pensa a quello che abbiamo subìto io e nostra figlia. Margaux ha assistito a scene che una bambina di 5 anni non dovrebbe assolutamente vedere; io ho avuto un esaurimento nervoso da cui sto uscendo faticosamente solo adesso. Sono stati sette anni d’inferno. E se sono arrivata sino ad avviare le pratiche per la separazione, è perché non ne potevo davvero più. Mi creda, ero sfinita".

È vero che Frank assumeva sostanze stupefacenti?

"Negli ultimi anni, a fasi alterne, lo ha fatto sistematicamente. Amfetamine, cocaina. E sonniferi in grandi quantità, alcuni con effetti allucinogeni. Poi diventava violento, cattivo, aggressivo. Mi ha picchiato più volte. Io allora scappavo di casa e andavo dai miei genitori. Lui non lo accettava: mi ha minacciato anche di morte, lo stesso ha fatto con la mia famiglia".

Ma lei non ha mai denunciato questi episodi?

"No. E, col senno di poi, me ne pento. Ma avevo paura, per me e per mia figlia". Singhiozza, il ricordo le fa male. "Tornavo a casa da lui perché temevo le sue reazioni. Prima cercava di convincermi con le buone, poi passava alle minacce. Quando tornavo, mi prometteva che si sarebbe impegnato a cambiare: lo faceva per due-tre mesi, poi ci ricascava".

Si sarebbe mai immaginata che Frank potesse arrivare a un gesto come quello di mercoledì?

"Lunedì lui si è presentato davanti all’abitazione dei miei genitori, dove io mi sono trasferita tre settimane fa. Era in uno stato pazzesco, cercava me. Voleva lanciare anche dei sassi contro la casa, i miei hanno chiamato i carabinieri, ma lui è riuscito a scappare. Poi mi ha mandato un sms fingendosi di essere Mimmo (il nipote di Masciarelli che mercoledì lo ha trovato svenuto in casa, ndr): c’era scritto che Frank si trovava in ospedale, io ho capito subito, dall’italiano approssimativo, che era mio marito e che voleva farmi venire un’altra volta i sensi di colpa. Frank è un grande manipolatore. L’ho detto anche a Mimmo di tornarsene a casa, perché era diventato pericoloso".

Ha rischiato di fare la fine di Pantani...

"Sì. Ma Pantani non aveva una moglie e una figlia a cui aggrapparsi e che potevano aiutarlo a uscire da quel tunnel".

Frank era in cura da uno psicologo?

"Nel 2002 l’ho portato io, in Belgio, da uno specialista (Jef Brouwers, ndr). Il primo anno, tra alti e bassi, è andata bene. Poi la situazione è precipitata. Anche lo psicologo si è arreso, non sapeva più come aiutarlo. Frank pensa di non avere problemi, invece è malato. E non ha mai voluto curarsi seriamente, anche se me l’ha promesso mille volte".

È vero che Frank non ha più un soldo?

"Ha buttato via tutti i suoi guadagni. E del suo stipendio, sul conto che abbiamo in comune finiscono 1000-1200 euro al mese, che bastano giusto per coprire il mutuo della casa e poco più. Al sostentamento mio e di Margaux ci pensano soprattutto i miei genitori, che mi hanno accolto a casa loro".

Ma che tipo di padre è Frank?

"Quando è sano e cosciente, è un buon padre. Lo è sempre stato. Anche negli ultimi tempi non gli ho mai negato la possibilità di vedere la bambina. Gli ho solo chiesto di non farsi più vedere da me".

Quando vi siete conosciuti (alla Vuelta ’99, dove lei era hostess per la Saeco; si sono sposati il 22 ottobre 2000; ndr), Frank era sulla cresta dell’onda. Ma pochi mesi dopo cominciò la sua parabola discendente. Che ricordo ha di quei tempi?

"Vede, voi avete conosciuto il Vandenbroucke dal talento immenso, che vinceva le grandi corse. Io, purtroppo, ho vissuto solo la parte più triste della sua carriera e della sua vita".

Il ciclismo può essere la sua ancora di salvezza?

"Non so, negli ultimi anni ci ha provato tante volte. Si allenava, si preparava bene per certi periodi, ma quando era il momento delle gare c’era sempre una scusa".

Che cosa chiede adesso?

"Solo di poter vivere una vita serena. Credo che io e Margaux ne abbiamo tutto il diritto".

E la vita di Frank?

"Non vogliatemene: adesso non riesco più a provare pena per Frank".

(gazzetta)

Link al commento
Condividi su altri siti

Crea un account o accedi per lasciare un commento

Devi essere un utente registrato per poter lasciare un commento

Crea un account

Iscriviti per un nuovo account nella nostra comunità. È facile!

Registra un nuovo account

Accedi Subito

Sei già registrato? Accedi da qui.

Accedi Adesso
  • Chi sta navigando   0 utenti

    • Nessun utente registrato visualizza questa pagina.


×
×
  • Crea Nuovo...