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TOUR DE LANQKAWI

Nell'ottava tappa mandiamo Sommese in fuga. Il gruppo torna sotto ma troppo tardi. Vince Roe (Rapha). Noi siamo 5° con lo stesso Sommese (ripreso sulla linea del traguardo dal plotone) e 11° con Giacalone.

 

Nella nona tappa arriva nuovamente la fuga. Noi ci buttiamo Grabovskyy che giunge 3°, battuto da Howes e Milosevic. Grazie ai 40" raccimolati balza al 7° posto della generale.

 

Nell'ultima tappa ancora una fuga in porto, questa volta per noi vincente. Mandiamo infatti Ceragioli, che zitto zitto si risparmia nel finale e in volata dà la zampata negli ultimi metri. 10° Giacalone che chiude con il gruppo a 37". 

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In classifica generale concludiamo questa avventura con Masu 3°, Grabovskyy 7°, Herklotz 8° e Ceragioli 9°. Vinciamo anche la classifica giovani (Masu), montagna (Grabovskyy) e squadre, per un totale di....rullo di tamburi....25.000€ guadagnati! Ma la contentezza dello sponsor quasi non si muove...mannaggia.

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Bon, torniamo in Italia fra cantucci e Vin Santo... 

 

STRADE BIANCHE

Lo sponsor ci chiede la vittoria (lo valuta importantissimo a 5 stelle). Sarà durissima. Il percorso è però quello classico, più semplice, e dunque ci proviamo. Capitani Mohoric e Paruta, con lo sloveno che purtroppo becca il -5 e potrà fare ben poco. Pronti via subito attacchi con Werda e Jarvis. Alla fine riusciamo a mandare in fuga il norvegese Hoem, che viene ripreso a soli 15Km dalla conclusione. Nel frattempo sullo sterrato il gruppo si fraziona e alcuni big rimangono dietro.

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Noi siamo davanti, ma quando parte Kwiatkowsky (Plakosmith) non riusciamo a seguirlo. BMC e Ag2r si mettono a tirare e quando sembra esser raggiunto ci fanno da blocco e non riusciamo con Paruta a metterci a ruota. Spendiamo energie ma riusciamo a rientrare con il gruppo che ci segue. Hoem con le poche forze rimaste prova un allungo, ma Gatto in primis e Kwiatkowsky poi lo prendono e lo staccano. Il campione polacco prende vantaggio e lo porta fin sul traguardo. Gatto è invece ripreso e con Paruta proviamo a centrare almeno il podio. Purtroppo ci arriviamo stanchi e chiudiamo solo 10°. 16° Hoem, 19°Jarvis e 20° Jiao.

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Per non aver preso l'obiettivo, la contentezza dello sponsor quasi si annulla...siamo nella m(W)erda...unica consolazione Jarvis che progredisce. Arriva a 79 PI, 72 COL, 74 CRO. Margini rimasti solo in PI, PAV, VOL, ACC, DES, RES e GRI.
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A fine stagione. Spero mi arrivi la chiamata di uno sponsor internazionale (magari italiano) per costruire una solida squadra WT o Continental Pro con i fiocchi.

Speriamo, e magari potrebbe portare anche qualche entrata in più che male non farebbe :)

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Alla ROMA MAXIMA prendiamo un nuovo piazzamento. Siamo 8° con Paruta, ma lo sponsor ci chiedeva una top5. Fallito e harakiri vicino.

 

La notizia della Wild Card al Giro d'Italia ci accende però una nuova fiamma di speranza...

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Masu, Mohoric, Paruta, Jarvis e Gòmez sono pronti a dare battaglia!

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E per la prima volta andiamo in Toscana non per i brigidini (che per chi non lo sapesse sono i biscotti di Lamporecchio), ma per correre la Tirreno-Adriatico!

 

TIRRENO - ADRIATICO

Portiamo una squadra forte, ma non al massimo del nostro potenziale. Masu e Mohoric saranno i capitani per una top10 finale, con Paruta e Jarvis che tenteranno qualche azione. Lo sponsor ci chiede una vittoria. Lo accontenteremo? Boh...Portiamo anche Ceragioli, Grabovskyy, Herklotz e Sommese. Il percorso è quello della Tirreno 2012 con l'arrivo a Prati di Tivo e Offida.

 

Simuliamo la cronometro a squadre (perché buggate). Arriviamo 5° a 42". Primo il Team Sky di A.Schleck, Porte e A.Yates e seconda la Plakosmith di Kwiatkowsky e Talansky.

 

Nella seconda lunghissima frazione proviamo a mettere nella fuga della mattina Grabovskyy. L'ucraino si ricorda però dei suoi trascorsi con l'alcool e alla prima trattoria si ferma ad assaggiare un buon Chianti. Viene riassorbito quasi subito dal gruppo. Si arriva allo sprint con tanti corridori stanchi. Va a vincere Modolo (Ag2r) su Bohuanni (Trek) e Bennet (Molesto). Noi piazziamo il culone di Jarvis in 5° posizione. Paruta 18°. Masu e Mohoric tranquilli in gruppo.

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Nella terza tappa ci miglioriamo di una posizione con lo stesso Jarvis. Alla fine è 4°, battutto da Bouhanni, Zabel e Marcato. E d'ora in poi ci sarà da soffrire...
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Nella quarta tappa comincia il bello. Si arriva a Chieti dopo una tappa lunga e molto nervosa. Pronti via lanciamo in fuga Jarvis (in maglia dei giovani su gentile concessione di Yates, primo in classifica assoluta). Assieme al nostro sudafricano Visconti e Devenyns. Vantaggio massimo della fuga 14'. Sull'unico Gpm di giornata scoppia la corsa. SI muovono infatti Moser (BMC), Ulissi (Sittos), Westra (Belkin), Langeveld (Giant) e Gatto (Astana). Il gruppo subito si mette in moto con gli Sky e gli Ag2r a tirare a più non posso.

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La fuga perde così terreno, fino ad arrivare ad avere solo 1'20" di ritardo. I 5 attaccanti vengono in quel momento ripresi dal gruppo, che si calma, fino a quando è Caruso (BMC) ad allungare assieme a Santaromita (NetApp). I due raggiungono i fuggitivi e danno nuova linfa all'azione, riportando il vantaggio attorno ai 4'.

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La SKY e la Ag2r continuano a tirare, ma la loro azione sembra meno efficace. Sulla terzultima salitella in programma i fuggitivi perdono Visconti, con il gruppo che si avvicina. Dallo stesso escono all'attacco Roche (Trek), Ulissi (Sittos), Kwiatkowsky (Plakosmith), Molard (Ag2r) e Kreuziger (Movistar). Yates tentenna e metta la squadra a tirare. Noi rimaniamo passivi sia con Mohoric, che con Masu, con quest'ultimo che comincia a sentire la distanza.

 

Si arriva così alla penultima ascesa in programma, dove Santaromita e Jarvis sembrano i più pimpanti. Dopo pochi metri cede Devenyns e anche Caruso rimane agganciato con i denti. Da dietro tornano sotto i 5 contrattaccanti: sono segnalati infatti a soli 38". Al traguardo 5km.

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In discesa Jarvis chiede la collaborazione al corridore della NetApp, il quale non solo se ne frega, ma anzi attacca. Il sudafricano è però svelto e abile nel prendergli la ruota, mentre Caruso perde terreno, arrivando così all'imbocco dello strappo di Chieti con i due che si andranno a giocare la tappa. Chi vincerà?

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Continua...

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Santaromita prende davanti la salita, con Caruso che riesce a ragguantare le ruote del duo di testa. I primi inseguitori arrivano a velocità sostenuta e Jarvis decide così di partire. Il sudafricano è il più veloce e arriva a Chieti a braccia alzate. E' sua la quarta tappa della Tirreno-Adriatico!

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2° Santaromita. A 22" arriva Kwiatkowsky (Plakosmith) che anticipa Molard (Ag2r) e il campione del Mondo Moser (BMC). Noi chiudiamo con Mohoric 19° a 3'15". Masu è 56° a 5'. 

Grazie a questo successo Jarvis balza anche al comando della classifica generale! Un sogno per questo giovane atleta sudafricano, ma soprattutto un sogno per la nostra squadra (Mohoric è in top20 a più di 3').

 

E andiamo! Obiettivo preso!  :nana: Stasera tutti con Pozzato a donne di facili costumi! Venderemo Ceragioli per un pugno di minuti in più!

La contentezza dello sponsor sale di un pelo...meglio di niente.

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Dopo la performance del giorno prima troviamo una tappa difficile. Si arriva ai Prati di Tivo. Puntiamo tutto su Mohoric, anche se sarà dura rimanere con i migliori. Riusciamo nell'intento di mandare in fuga un nostro uomo, ma non uno qualunque. Si tratta infatti di Aimo Masu (che becca purtroppo il -3 di giornata). Il piccolo scalatore calabrese prova a fare l'impresa. Con lui altri 8 uomini, fra cui Wyss (Trek), Zardini (Ag2r), Silin (Tinkoff) e Arredondo (Orica). Vantaggio massimo 12'.

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La corsa continua senza particolari colpi di scena. Il primo sussulto è dato dalla caduta del leader della Plakosmith Andrew Talansky, che un po' dolorante torna in gruppo. Con lui cade anche Monfort (Inbrew) che si deve ritirare. Poco dopo è la volta di Andy Schleck (Sky) che porta con se a terra anche Gianpaolo Caruso (Cannondale). Si arriva così all'imbocco della salita finale, con gli 8 uomini al comando (si è staccato Westra) che conducono con 3'28" sul gruppo. Al traguardo 15Km tutti all'insù.

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Non appena la salita si fa più dura nel gruppo attaccano Kwiatkowsky, Kreuziger e Ulissi, con l'italiano che riesce a prendere qualche metro di vantaggio. Poco dopo è Mohoric ad allungare, ma il gruppo tirato da Richie Porte (Sky) è vicinissimo e rientra quasi subito. Davanti Edoardo Zardini riesce a prendere qualche secondo di vantaggio sui diretti rivali e da solo prova ad involarsi verso il traguardo. A 2Km dalla conclusione l'italiano della Ag2r conduce con una trentina di secondi su Bardet (Molesto) e poco più di un minuto sul gruppo.

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Continua...

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