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L'uomo che ci ha fatto sognare: Marco Pantani, ''il pirata''


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Forse conviene nella prossima tappa far la differenza sulla salita finale e, se lo svantaggio persiste, provare ad attaccare da lontano nell'ultima...

Due minuti e quaranta sono tanti da recuperare in due tappe quindi penso che sia oggi che domani farò corsa molto dura per sfiancarlo. 

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- Giro d'Italia 1994: tappa 19 -

La diciannovesima frazione del Giro d'Italia presenta una tappa che ha fatto la storia di questa corsa. Si parte da Asti, sede d'arrivo della cronometro di ieri e si arriva al Santuario di Sant'Anna di Vinadio, dopo aver affrontato il Colle di Fauniera. Una tappa difficile, con quasi 4000m di dislivello dove gli scalatori che hanno perso qualcosa nella cronometro, potrebbero subito rifarsi attaccando già sulla prima ascesa. Da mantenere però un briciolo di forze per la successiva tappa, l'ultima impegnativa di questo Giro, che porterà i corridori all'arrivo del Sestriere.

Oggi il Panta deve recuperare e la squadra è tutta per lui pronti a fare corsa dura: Miguel stai attento. 

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Prima parte di gara tranquilla con la fuga che non prende mai così tanto vantaggio, ma quando inizia il Fauniera la corsa si accende perchè in testa si porta la Carrera del Panta ! 

In salita facciamo un ritmo indiavolato con Chiesa e Sierra che mettono in crisi moltissimi corridori. 

A 6 km dalla vetta il gruppo di testa è formato da soli 11 corridori e Indurain è rimasto solo ! 

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Sierra continua ad aumentare il ritmo e sgretola il gruppo con il contributo di Fernandes Gines, ma a 2 km dalla vetta parte secco Claudio Chiappucci ! 

Alla sua ruota si porta il campione spagnolo Gines e Marco Pantani, mentre Indurain non risponde e sale col suo ritmo ! 

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Allo scollinamento in testa è rimasto solo il duo Carrera mentre Gines è stato raggiunto da Indurain e i due inseguono a circa 20''

Continua a nevicare sul percorso e la discesa potrebbe nascondere molte insidie ! 

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In discesa Claudio pilota alla perfezione il Panta e guadagnano qualche secondo, ma quando la maglia rosa si libera di Gines inizia a pedalare più deciso e alla fine della discesa raggiunge i due attaccanti.

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I tre procedono a rilento verso Vinadio dove Marco guadagna secondi importanti al traguardo volante. 

Appena passata Vinadio inizia la salita verso il Santuario e Marco scatta secco ! Ancora 14 km all'arrivo ! 

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Per adesso non ho speso quasi niente con Marco e abbiamo fatto una bella selezione. 

Di sicuro Indurain ha faticato per rientrare sopratutto grazie a Chiappucci che adesso è stravolto. Speriamo bene ..

Modificato da pippo98
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Vai! :shock2:  Indurain potrebbe pagare lo sforzo fatto per rientrare!

 

 

 

Intanto mi sono accorto che ieri ho scritto un post un po' incomprensibile, eppure ero perfettamente sobrio... :mrgreen: 

Vai Marco! Gli dal terzo in due ormai tutti fuori tempo massimo :mrgreen: ...

Intendevo "Gli altri dal terzo in poi..."

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Miguel si riporta sulla ruota del Panta, non senza qualche difficoltà, mentre Chiappucci ha mollato e ora sale col suo ritmo. 

Il pirata non ci sta e sa che oggi deve recuperare assolutamente: a 12 km dall'arrivo parte ancora e questa volta la maglia rosa lo lascia andare ! 

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Marco è galvanizzato dall'impresa che sta facendo e metro dopo metro il suo vantaggio aumenta ! 

Il pubblico è tutto per lui e lo incita sotto una vera e propria tempesta. A 5 km dall'arrivo il vantaggio supera il minuto ! 

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Ultime rampe per Marco in vista del traguardo posto di fronte al Santuario ! Guardate che pendenze ! 

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Il pirata è incontenibile e trionfa sotto il Santuario di Vinadio ! Grandissima impresa per lui e ora aspettiamo l'arrivo della maglia rosa segnalata in netta difficoltà ! 

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E non bisogna attendere poco per l'arrivo della maglia rosa dato che Indurain taglia il traguardo con ben 2'07'' di ritardo: che batosta ! 

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Dietro Miguel il vuoto ... Chiappucci conclude 3° a quasi nove minuti, Fernandes Gines a quasi undici, De Las Cuevas a dodici ! 

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Il discorso per la maglia rosa si riapre nuovamente: ora Miguel è sempre al comando, ma con sol 23'' su uno scatenato Pantani ! 

Il pirata oggi ha recuperato moltissimo e domani andrà a caccia della rosa: decisivi gli abbuoni ! 

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Che dire ? Oggi giornata perfetta. Tattica di squadra perfetta mentre Miguel non è al meglio e si vede. 

Domani sarà una tappa tutta da vivere ... La spunterà la giovinezza e la spensieratezza di Marco o la esperienza di Miguel ? 

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- Giro d'Italia 1994: tappa 20 - 

L'ultima vera tappa prima della passerella di Milano vede i corridori del Giro d'Italia affrontare una frazione d'altri tempi. Partenza da Saluzzo, arrivo sul Colle del Sestriere dopo aver affrontato il Colle dell'Agnello (con rispettivo sconfinamento in Francia), Col d'Izoard e il Col du Montgenèvre. Più di 4000m di dislivello. Gli uomini di classifica oggi si scontreranno per l'ultima volta. A Sestriere sapremo infatti chi sarà il vincitore del Giro d'Italia.

Indurain deve difendere i 23'' dall'assalto del pirata che sembra nettamente più in forma sulle salite. 

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Tappa sin dall'inizio molto tirata con numerosi corridori, sopratutto i Carrera, desiderosi di andare in fuga. Il gruppo ha sempre ricucito su ogni scatto e adesso ci troviamo sull'Izoard. 

Al comando troviamo un gruppo di una ventina di corridori ed Indurain ha un solo compagno ! 

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Ad un km dalla vetta si accende la miccia e parte il duo Carrera Sierra - Chiappucci ! Il 3° della generale è partito all'attacco e molto probabilmente farà da spalla a Marco Pantani. 

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Nel gruppo Indurain si preoccupa e negli ultimi metri aumenta il ritmo, ma allo scollinamento i due di testa hanno una trentina di secondi. 

In discesa Miguel continua a tirare e in prossimità del traguardo volante riprende i due al comando. A Briancon Marco transita per primo davanti ai suoi due compagni

Questo vuol dire che ha guadagnato 6'' su Indurain, ma adesso inizia il Monginevro ! 

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Dopo un ritmo non elevato di Sierra si riaccende la miccia ed è proprio lo stesso colombiano a lanciare nuovamente Chiappucci ! 4 km alla vetta ! 

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Miguel si limita a guardarli e a condurre il gruppo con un ritmo blando, ma ad un km dallo scollinamento parte Marco Pantani: si decide il Giro d'Italia ! 

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Tattica perfetta della Carrera: in cima al Monginevro Chiappucci e Pantani si ricongiungono mentre Miguel insegue a qualche secondo ! 

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Purtroppo il Navarro è troppo forte in discesa e riesce a rientrare sui due di testa. Ma non c'è un momento di pausa perchè adesso inizia la salita verso Sestriere: 9 km al traguardo. 

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Si sta per accendere la battaglia finale: Pantani vs Indurain ! 

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Rieccoci in diretta proprio mentre si avvantaggia il duo Carrera ! Indurain non risponde e preferisce salire del suo passo. 

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Migeul sembra aver ritrovato il ritmo giusto e si sta avvicinando ai 2, ma adesso Chiappucci si sposta e inizia l'azione di Marco Pantani ! 

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Il diablo ovviamente si rialza e a 6 km dal traguardo viene ripreso dalla maglia rosa, che però ha qualche difficoltà a superarlo ! Sale di scatto il vantaggio del Panta ! 

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E succede proprio quello che non ti aspetti: Indurain, uomo di esperienza, si fa prendere dal panico e piazza uno scatto fortissimo ! Il vantaggio cala subito, ma in questo momento la rosa è sulle spalle del pirata ! 

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E la maglia rosa questo scatto lo paga e non poco ! A poco più di un km dal traguardo non vede più Marco e questa è una vera e propria batosta per il morale. 

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Ed eccolo il pirata a Sestriere: Marco Pantani trionfa anche oggi e adesso occhio ai cronometri ! 

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Ecco la maglia rosa sul traguardo ! Sembra aver perso molto nell'ultimo tratto di salita ! 

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Ed è proprio così perchè quando vengono ufficializzati i distacchi risulta che Miguel abbia perso ben 2'14'' da uno scatenato Pantani ! 

Al 3° posto si piazza come sempre il nostro Chiappucci che consolida il podio ! 

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Ed ecco la nuova maglia rosa: Marco Pantani conquista la maglia rosa e a meno di clamorosi colpi di scena, sarà il vincitore del Giro d'Italia 1994 ! 

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Ce l'abbiamo fatta ! E' stata dura, ma con il grande aiuto di Chiappucci abbiamo messo in crisi il Navarro e sull'ultima salita l'ho attaccato ! 

Nel finale lui è proprio morto mentre io avevo ancora un pò di barra. 

A domani per la passerella finale

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- Giro d'Italia 1994: tappa 21 - 

L'ultima frazione del Giro d'Italia sarà la classica passerella. Partenza da Novara e arrivo a Milano dopo aver affrontato 165Km con alcuni giri all'interno del capoluogo lombardo. I velocisti rimasti dovrebbero essere in grado di sfidarsi per l'ultima volta qui alla corsa rosa.

Sarà l'apoteosi per Marco che festeggerà il suo primo Giro d'Italia ! 

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La corsa procede come previsto con il gruppo che si gode la bella giornata e lo spettacolo del pubblico milanese. 

La vera corsa si accende a pochi km dal traguardo con la bagarre per la vittoria di tappa. 

https://www.youtube.com/watch?v=JRXCvQRGAzA&feature=youtu.be

2° vittoria al Giro per Abdujaparov che anticipa al traguardo i due delusi di questo Giro d'Italia: Erik Zabel e Mario Cipollini ! 

Per noi buonissimo 5° posto per Traversoni che è sempre stato nelle prime posizione quando il finale era piatto. 

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A fra poco con le premiazioni ....

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- Giro d'Italia 1994: Le premiazioni - 

La maglia rossa: 

Marco Pantani conquista la maglia dedicata ai velocisti dominando la classifica con oltre 100 pt. di vantaggio su Miguel Indurain e Claudio Chiappucci. 

Ai velocisti rimane la polvere con Blijlevens 4° e Abdujaparov 7° 

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La maglia blu: 

Anche questa maglia va sulle spalle di Marco che si è dimostrato il più forte quando la strada saliva. 

Indurain ancora 2° con pochi punti di vantaggio su Claudio Chiappucci. 

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La maglia bianca: 

Passiamo alla classifica dedicata ai giovani e anche qui assistiamo al dominio di Marco Pantani che guida la classifica con oltre 1h su Fernandes Gines e Pavel Tonkov. 

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Classifica a squadre: 

Stacchiamoci un attimo dalle classifiche individuali e andiamo a quella a squadre dove la Carrera Tassoni domina grazie ai super Pantani-Chiappucci-Sierra ! 

La Banesto di Indurain è 2° a quasi 1h e mezza !

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La maglia rosa: 

Andiamo alla classifica più importante: quella della maglia rosa ! 

Marco Pantani conquista il Giro d'Italia dopo un grandissimo duello con il Navarro Indurain ! Sicuramente i due ci hanno emozionato sulle strade italiane e alla fine l'ha spuntata il campioncino italiano proprio all'ultima tappa di montagna. 

Al 3° posto si piazza il diablo Chiappucci a oltre 40' dal vincitore. 4° posizione per il francese De Las Cuevas che si è difeso dall'assalto di Gines nelle ultime tappe. 

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Ed ecco un riepilogo di questo Giro: 

Ben 11 vittorie su 21 tappe per Marco Pantani che ha letteralmente dominato questo Giro anche se ha sofferto molto nelle crono contro Miguel Indurain, vincitore di tutte e tre le prove contro il tempo. 

In volata è regnata una grande confusione con due vittorie per Abdujaparov e Minali ed una per Blijlevens e Jalabert

Ben 11 giorni in maglia rosa per Indurain che all'ultimo se l'è vista sfilare da uno strepitoso Pantani. 

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- Giro del Delfinato 1994 - 

Dopo la fantastica vittoria al Giro, il pirata torna alle corse in Francia per affrontare il Delfinato. Marco dopo i festeggiamenti deve riprendere il ritmo gara in vista del Tour ed è qui per questo. Percorso adatto agli scalatori con due tapponi nel finale della corsa e due prove contro il tempo: un prologo e una cronometro vallonata. 

Per i velocisti ci sono due tappe mentre la corsa ci presenta anche due tappe vallonate.

E' il percorso 2011

 

I bookmaker danno come favorito proprio il Panta, ma Marco non è in formissima ed è supportato dal solo Sierra in salita. Più possibilità ci sono per Virenque o Leblanc, dipenderà dagli ordini di scuderia. Attenzione ai passisti scalatori come Olano, Zulle e Berzin.

- Giro del Delfinato 1994: tappa 1 & 2 - 

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Si apre con un prologo di 5 km il Delfinato che vede trionfare Berzin. Il russo precede di 3'' Olano e di 4'' Zulle. Più lontani gli scalatori con Virenque a 18'' e il Panta a 32'' 

 

Nella 2° tappa gli scalatori si possono rifare con l'arrivo in salita a Saint Pierre de Chartruese, nota località sciistica. 

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Molti attacchi caratterizzano la corsa, ma i big non si vogliono far scappare l'occasione e ai piedi della salita finale il gruppo è compatto. 

Luc Leblanc scatta all'inizio della salita e nessuno lo riprenderà più. Il Panta con un grandissimo ultimo km chiude 2° con lo stesso tempo del vincitore. 

A 1'00'' giunge Zulle in compagnia di Sierra, mentre gli altri big giungono a 1'19''. 

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Ora abbiamo Leblanc al comando della classifica con 3'' su Pantani e 17'' su Riis. Berzin a 50'', Virenque a 1'08''

Modificato da pippo98
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- Giro del Delfinato 1994: tappa 3, 4 & 5 - 

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A Lione arriva la prima tappa per velocisti, anche se lo strappo nel finale potrebbe metterli in seria difficoltà. 

A trionfare è Johan Museeuw, pilotato benissimo dal suo treno, davanti a Lanfranchi e ad un sorprendente Berzin. Il Panta si fa vedere e chiude 9° 

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Il giorno successivo c'è la cronometro di ben 26 km nei dintorni di Grenoble dove i cronoman possono guadagnare molto. 

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A vincere è Bjarne Riis che si prende anche la maglia gialla ! Al 2° posto c'è il suo compagno Berzin giunto a 15'' mentre ad 1'' da Berzin c'è Zulle. 

Virenque chiude 13° a 54'' mentre il Panta chiude 50° a 2'42''. 

Ora la classifica vede Riis al comando con 34'' su Zulle e 48'' su Berzin. Virenque è 7° a 1'56'' mentre Marco si ritrova in 12° posizione a 2'27'' dal leader. 

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Dopo la cronometro altra tappa tranquilla con i velocisti alla riscossa. 

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La tappa procede tranquillamente fino ai 10 km dall'arrivo. L'asfalto scivoloso causa una caduta provocata proprio dal nostro Marco ! Alla sua ruota c'è anche Sierra che cade malamente a terra. Marco è steso a terra e sembra in stato confusionale ! 

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Davanti la tappa procede fino allo sprint dove è ancora Museeuw a vincere davanti a Kelly e al compagno Sorensen ! 

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Marco, dopo minuti di apprensione si rialza, e aiutato dai compagni riesce a chiudere la tappa con 3'17'' di ritardo dal gruppo. Ora il Panta è 41° a 5'44'' da Riis, ma l'importante è che non si sia fatto male. Che attimi di paura ... 

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Belin che sfiga! Quando ti cade proprio il leader è soltanto sfiga (anche perché immagino fosse nella prima parte del gruppo)...

Sì sì, avevo il Panta a ruota di Bertolini nelle primissime posizioni e in una curva è caduto portandosi dietro Sierra, un Kelme, un Festina e un Motorola. 

Meglio qui che al Giro o al Tour  :laugh:

Modificato da pippo98
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- Giro del Delfinato 1994: tappa 6 & 7 - 

Il trittico di montagna si apre con una tappa non durissima. Si arriva a Les Gets dopo una tappa molto simile alla seconda. 

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La fuga prende subito il largo e dentro c'è anche il nostro Schiavinia in cerca di punti gpm. 

Dopo i due gpm Schiavinia si rialza e viene ripreso dal gruppo mentre gli altri continuano a tirare a tutta. Questo gli permette di giocarsi la tappa e negli ultimi km Zaferani stacca tutti e vince. Sul podio anche Barbero e Boucanville. A 10'' dai 3 arriva la maglia gialla che guadagna 10'' su Virenque, 29'' su Berzin e Zulle e 48'' sul gruppo dove però non figura Pantani. Il pirata ha risentito della caduta e ha perso le ruote del gruppo chiudendo a 2'44'' dal vincitore. 

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Prima dei due tapponi finali la classifica vede al comando Riis con 1'03'' su Zulle e 1'17'' sul compagno di squadra Berzin. 

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Il giorno dopo ci attende il tappone di questa corsa con l'arrivo al Le Collet d'Allevard dopo aver affrontato numerose salite. 

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Marco, ormai fuori classifica, va in fuga per tentare di centrare una vittoria di tappa in compagnia del compagno Schiavinia e di altri 5 corridori. 

Il vantaggio sembra buono, ma sulla penultima salita il gruppo accelera e sopratutto il Panta non ha le gambe ! Ai piedi dell'ultima salita il gruppo è compatto, ma appena la strada sale scatta Virenque. Il francese fa una azione spettacolare e non sarà più raggiunto da nessuno. 

Al traguardo arriverà 2'30'' prima di Zulle e 3'07'' prima del leader. Il gruppo seguirà a 3'37'' regolato proprio dal nostro Sierra ! 

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Grazie all'impresa di Virenque si ribalta la classifica con il francese che passa al comando davanti a Riis e Zulle. 

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- Giro del Delfinato 1994: tappa 8 - 

L'ultima tappa ci offre lo spettacolo del Col de la Croix de Fer e dell'arrivo a La Toussuire ! Ultima occasione per ribaltare la classifica. 

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Il nostro Schiavinia va in fuga e transita 4° sulla Croix de Fer assicurandosi la maglia a pois. Nel gruppo il Panta fa il ritmo per Sierra e rimangono una quarantina di corridori. 

All'imbocco della salita finale ci prova subito Riis, ma si porta dietro Virenque che poco dopo lo stacca ! Il finale è incertissimo con Riis che ricomincia a guadagnare secondi su secondi, ma questo non basterà a togliere la vittoria a Virenque che trionfa in maglia gialla. A 35'' arriva Riis mentre a 2'55'' l'ex fuggitivo Desbiens. 

4° arriva il compagno di squadra di Virenque, Leblanc, seguito a ruota da Sierra che concluderà in 13° posizione questo Delfinato. 

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In classifica non ci sono colpi di scena e Virenque si candida come pretendente al Tour vincendo in maniera spettacolare questo Delfinato. 

2° Riis e 3° Zulle a più di 5' di ritardo. Da rivedere la condizione del Panta, che dopo la caduta è sembrato molto stanco. 

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Per noi c'è la soddisfazione di conquistare la maglia a pois con Schiavinia ! 

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Ed ecco un piccolo riepilogo di questo Delfinato: 

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- Giro di Svizzera 1994 - 

In contemporanea alla penultima tappa del Delfinato inizia il Giro di Svizzera. 

Anche questa corsa favorisce gli scalatori, ma è anche aperta verso i cronoman data la presenza di 2 prove contro il tempo (il prologo di 7 km e la cronometro vallonata di 31 km) 

Ben 3 arrivi in salita, alla 3°, 8° e 9° tappa, dove si deciderà la corsa. Sempre 3 sono le tappe per i velocisti, mentre una sola tappa vallonata. 

I pronostici sono molto aperti è non c'è un principale favorito: Tony Rominger sembra l'uomo giusto, ma Delgado, Ugrumov e Rodriguez fanno paura in salita. 

Noi portiamo Chiappucci capitano in cerca di un podio. In supporto ci saranno Zberg e Luttenberger mentre in volata Traversoni se la dovrà vedere con moltissimi velocisti. 

Nominiamo anche Gianni Bugno e Marco Saligari, vincitore della scorsa edizione. 

 

- Giro di Svizzera 1994: tappa 1 & 2 - 

Si apre con un prologo in leggera salita di 7 km nei dintorni di Zurigo. 

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A vincere è lo specialista Chris Boardman che rifila 3'' a Rominger e 6'' a Ugrumov. Buon 10° posto per il nostro Zberg, mentre Chiappu paga 21''. 

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2° tappa, 1° in linea, adatta ai velocisti con un finale molto facile caratterizzato da strade larghe

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A Bregenz domina Abdujaparov, autore di una volata perfetta e pilotato benissimo dai compagni. Molti metri dopo giungono Van Poppel e Baldato. 

Traversoni tenta di sfruttare il treno Carrera e chiude 5° appena dietro a Zabel. Solo in una settantina terminano nel primo gruppo a causa del forte vento laterale. 

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- Giro di Svizzera 1994: tappa 3 & 4 - 

Ecco il primo arrivo in salita: si arriva a Buchs dopo aver affrontato una salita corta, ma terribile. 

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Sulla penultima salita si muovono i big con Ugrumov, Rominger e Rodriguez che guadagnano qualche secondo sul gruppo, ma in discesa la Carrera riporta sotto il gruppo e ai piedi della salita finale il gruppo è compatto. 

A questo punto si portano davanti i nostro con Zberg e Chiappucci a fare il ritmo. Zberg guadagna qualche metro e viene seguito da Rominger e Ugrumov, ma quest'ultimo qualche metro dopo molla. 

Nel finale Zberg scatta ancora e lascia sul posto il connazionale, che a sua volta si fa saltare anche da Chiappucci negli ultimi metri: è festa Carrera ! 

Zberg guadagna 24'' sul compagno e 39'' su Rominger mentre il gruppo giunge a 2'25'' con Delgado che guadagna qualche secondo. 

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Lo svizzero va a indossare anche la maglia gialla e per lui si realizza il sogno di vestire la maglia di leader nella sua nazione ! Nelle tappe successive dovrà difendere 31'' su Rominger e 32'' sul compagno di squadra. 

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I big hanno speso moltissimo sulla penultima salita e io invece ho fatto lavorare la squadra. 

Sulla salita finale sono andato su di pallino con tutti e due e tutti sono saltati ... 

C'è da dire che Zberg ha forma 2 e Chiappu forma 3, quindi il nostro leader in questo momento è lo svizzero

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Il giorno dopo altre salite al Giro di Svizzera. Si arriva a Waag dopo aver affrontato una salita molto dura dalle pendenze arcigne. 

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Ed è proprio su quella salita che si anima la corsa. 

Ugrumov scatta a ripetizione e alla fine solo Chiappucci e Rodriguez mantengono la sua ruota. In vista del gpm anche Rominger rientra sui 3 e si forma un quartetto al comando con ben 1' su Zberg e Delgado che stanno salendo del loro passo. In discesa Zberg va a tutta e approfitta della non collaborazione davanti per rientrare ai due km dall'arrivo. 

Lo svizzero non si ferma e lancia la volata di slancio ! Negli ultimi metri Rominger lo riprende, ma dalla sua ruota esce Chiappucci che conquista la tappa ! 

Il gruppo arriva a 1'59'' da questi 6 corridori. 

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Adesso Zberg ha 26'' su Chiappucci e 29'' su Rominger. 

Con Chiappucci, che tra l'altro aveva il +5, ho controllato gli altri e ho seguito gli scatti mentre con Zberg sono salito del mio passo. 

Mi è andata bene che davanti non hanno trovato l'accordo e sono riuscito a rientrare con lo svizzero

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- Giro di Svizzera 1994: tappa 5 & 6 - 

Tappa tranquilla dopo la due giorni in montagna. Molto probabile un arrivo allo sprint. 

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La tappa è molto tirata fin dall'inizio, ma alla fine la fuga viene ripresa a pochi km dall'arrivo. Nei km finali il treno Polti si sgancia dal gruppo in compagnia di Traversoni. 

Bugno parte lunghissimo per lanciare Abdujaparov, ma il velocista non ha più forze e così Gianni trionfa. 2° posto per il compagno Abdujaparov e buonissimo podio per il nostro Traversoni. Bugno guadagna anche 15'' sul resto del plotone. 

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Altra tappa per velocisti, ma con qualche insidia nel finale. 

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La tappa procede a rilento e si sveglia solo sull'ultimo gpm dove Chiappucci prova ad avvantaggiarsi. Il gruppo si allunga all'inseguimento e riesce a riprenderlo solo a 2 km dall'arrivo. 

Sullo strappetto partono lunghissimi Bugno e Ugrumov che sembrano giocarsi la vittoria, ma negli ultimi metri sopravanza Abdujaparov che centra la sua seconda vittoria in Svizzera. 

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- Giro di Svizzera 1994: tappa 7 & 8 - 

Si apre con una cronometro la 3 giorni decisiva per il Giro di Svizzera. 30 km con una salita a metà percorso. 

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Noi cerchiamo di fare bene e di dare tutto nel tratto in salita, ma contro i mostri sacri delle prove contro il tempo è dura fare qualcosa. 

A vincere è Tony Rominger che precede di 32'' Bugno e di 1'08'' Boardman. Zberg si difende e chiude 4° a 1'37'' mentre Chiappucci è 7° a 2'07''. 

Al comando della classifica passa Rominger che dovrà difendere sulle montagne 1'08'' da Zberg e 2'04'' da Chiappucci. 

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Secondo arrivo in salita per il Giro di Svizzera. L'arrivo è su una bella rampa, ma lunga circa 3 km però prima ci attende una salita di 1° categoria ! 

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Ai piedi del 1° categoria Chiappucci evade dal gruppo e guadagna subito qualche metro. Il gruppo lascia fare e allora è Rominger in prima persona a riportarsi sul diablo. 

Lo svizzero vuole dare dimostrazione della sua forza e continua nella sua azione per tutta la salita. Allo scollinamento ha preso qualche metro su Chiappucci che adesso aspetta il trio inseguitore formato da Zberg, Rodriguez e Ugrumov distanziato di circa un minuto. Il nostro svizzero ha tirato per tutta la salita e ora sembra in difficoltà. 

In discesa Chiappucci e Rodriguez guidano il quartetto e riprendono la maglia gialla ai piedi della rampa finale. 

Qui ci prova subito Ugrumov, che è stato sempre a ruota. Il lettone guadagna secondi su secondi mentre dietro è Zberg a fare il ritmo. 

Negli ultimi metri Zberg, con uno scatto secco, si riporta su Ugrumov, ma ormai è tardi: il lettone conquista la tappa. 

Nel finale cedono Rodriguez e Rominger che chiudono 23'' di ritardo. Chiappucci ad oltre 1'24''

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La classifica prima del tappone finale recita Rominger al comando con 39'' su Zberg e 3'05'' su Chiappucci, che a sua volta ha soli 5'' di vantaggio su Ugrumov. Sarà una bella sfida. 

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- Giro di Svizzera 1994: tappa 9 - 

Eccoci al tappone finale con ben 5 gpm tra cui 3 di HC con la doppia scalata per Verbier

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La corsa vera inizia sul primo HC dove è Chiappucci a scattare ! Rominger gli va dietro e come ieri, appena lo raggiunge si mette a fare il ritmo.
Dietro Zberg rimane a ruota del gruppo, che comincia a sgretolarsi. In discesa i due al comando guadagnano e all'inizio della penultima salita hanno 2' di vantaggio. 

Qui è ancora Rominger a fare il ritmo e Chiappucci è costretto a mollare a pochi km dallo scollinamento mentre dietro Zberg ha forzato il ritmo e con lui sono rimasti Rodriguez e Ugrumov. 

In discesa il diablo tira il quartetto, ma ai piedi della salita finale Rominger ha ancora 3' di vantaggio sugli inseguitori. Sulla salita finale Zberg scatta e lascia sul posto tutti inseguendo la maglia  gialla, ma ormai è tardi. 

Rominger trionfa a Verbier centrando una vera e propria impresa ! A 1'36'' giunge Zberg mentre il cacaito anticipa di una decina di secondi Ugrumov. 

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Con questa straordinaria impresa Rominger si porta a casa il Giro di Svizzera. Il nostro Zberg conclude ottimamente in 2° posizione mentre Ugrumov si prende il podio a discapito di Chiappucci. 

Noi ci consoliamo con la maglia di miglior giovane di Zberg e la classifica a squadre

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In generale questo Giro di Svizzera ha visto il dominio della propria nazione con Rominger e Zberg a tenere alto l'orgoglio svizzero. 

Bravi i ragazzi della Carrera che conquistano ben due tappe. 

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- Tour de France 1994 - 

Il percorso: 

Tante cronometro e tante salite: passa attraverso l'abbondanza delle due componenti fondamentali del tracciato di un Grande Giro la ricerca di equilibrio del Tour de France, che scatterà sabato 30 giugno dalla Porta di Brandeburgo a Berlino, per concludersi dopo tre settimane e 3588 km sui Campi Elisi parigini. Un Tour inoltre ricco di sconfinamenti, giacché alle quattro tappe necessarie al rientro in Francia - tre con arrivo in Germania e una con traguardo belga - si aggiungerà il passaggio in Italia dell'11a frazione, la più lunga e una delle più suggestive delle ventuno in programma, comprendente la scalata al Colle delle Finestre. Il tutto non in virtù di un'inedita vena esterofila di Aso - per quanto si ricordino precedenti con quantità ancora maggiori di arrivi in terra straniera -, bensì per premiare le sempre numerose candidature extra-francesi e gli spunti tecnici che esse offrono.

Per la seconda volta nella storia, a venticinque anni di distanza dal cronoprologo che consegnò a Jelle Nijdam la prima maglia gialla dell'edizione poi vinta da Stephen Roche, il Tour de France partirà dunque da Berlino; questa volta, però, il formato della frazione inaugurale sarà diametralmente opposto: niente avvio soft con pochi chilometri buoni soprattutto per assegnare la prima maglia gialla, ma una tappa fiume che porterà i corridori sul massiccio di Elm, poco lontano da Schoppenstedt, dopo aver offerto nella capitale tedesca una meravigliosa passerella da Brandeburger Tor a Potsdamer Platz, passando per Under den Linden, Alexander Platz e Berliner Mauer. Una scelta che dovrebbe consentire di fregiarsi della prima leadership a uomini con caratteristiche diverse da quelli premiati dalle aperture degli ultimi anni, avvenute con prologhi o cronosquadre. Proprio quest'ultima specialità sarà protagonista della giornata successiva, quando i 34 km attorno ad Hannover riscriveranno in maniera radicale la generale scaturita dalla giornata precedente.
Sulla carta meno incisiva dovrebbe risultare la 3a tappa, Herford a Dí¼sseldorf, l'ultima a disputarsi integralmente in territorio tedesco, destinata verosimilmente a concludersi con uno sprint di gruppo. Già l'indomani, però, sarà tempo di tornare a fare sul serio, allorché, dopo un breve transito in Olanda, la carovana gialla sbarcherà in Belgio, completando con un passaggio su tre muri del Giro delle Fiandre, il Tenbosse, il Bosberg e il soprattutto il Grammont - quest'ultimo da ripetere due volte.
Due frazioni sulla carta più tranquille, con traguardi a Rethel e Pont-à-Mousson (attenzione però in occasione della seconda ad uno strappo collocato ad appena 6 km dal termine), precederanno quindi una tre-giorni estremamente significativa anche in chiave successo finale. Venerdì 6 luglio, chi vorrà salire sul podio parigino dovrà destreggiarsi al meglio lungo i 38 km e mezzo della prima cronometro individuale del Tour, con partenza ed arrivo a Nancy, separati da un tracciato nervoso, comprendente tre strappi capaci di complicare la ricerca del giusto ritmo. Il week-end sarà invece consacrato ai Vosgi, teatro prima di una frazione piuttosto breve (165 km) che proporrà nel finale la difficile salita del Col de la Charbonnière (11,6 km al 6,8%) e la scalata ai 761 metri del traguardo del Mont Sainte-Odile (poco più di 6 km al 6,3%), quindi di 222 km di salite e discese pressoché ininterrotte, che porteranno gli atleti, dopo aver affrontato le salite di Bagenelles (2a cat.), Wettstein (2a), Platzerwasel (1a), Grand Ballon (1a) e Hundsruck (3a), ai 1178 metri del Ballon d'Alsace, con scollinamento ad una quindicina di chilometri dalla linea bianca di Le Thillot. Nell'occasione, la salita più celebre della catena franco-tedesca tornerà ad una collocazione decisiva a distanza di ben 33 anni dall'arrivo in vetta che premiò Pierre-Raymond Villemiane nel 1979, cui seguirono appena tre passaggi assai lontani dalla conclusione nei decenni successivi.
Assai gradito sarà dunque il successivo primo giorno di riposo, fissato per lunedì 9 luglio. Un riposo che i corridori faranno bene a godersi pienamente, poiché le tre frazioni del 10, 11 e 12 luglio non ammetteranno passi falsi, con un menù alpino che promette di falcidiare la schiera dei pretendenti alla maglia gialla. A produrre una prima scrematura saranno i 13 km e mezzo al 9% di pendenza media del Mont du Chat, preceduto dall'antipasto del Col de l'Epine (8 km abbondanti al 7,2%), e collocato a soli 18 km dall'arrivo di Yenne. Danni ancora maggiori minaccia però l'11a tappa, la più lunga della corsa con i suoi 255 km ad unire la partenza di Pontcharra e il traguardo italiano di Pragelato: dopo aver scalato l'infinito Iseran, il transito sul Moncenisio segnerà lo sconfinamento in Italia, dove la corsa si arrampicherà quindi lungo i tornanti del Colle delle Finestre, i cui 18 km al 9,3%, gli ultimi 8 circa dei quali su strada sterrata, termineranno a 17 km dalla linea bianca. Il culmine della permanenza sulle Alpi della corsa sarà però rappresentato dal terzo capitolo, che collegherà Le Monêtier-les-Bains a Isola 2000, primo arrivo in salita del Tour (conteggiando ovviamente solo quelli delle tappe di alta montagna) con i suoi 15,5 km al 7,2%, dopo aver scavalcato l'Izoard, il Vars e soprattutto il Col de la Bonette, il punto più alto del Tour (2802 m), nonché snodo chiave della giornata, proponendo i suoi 22 km e 800 metri al 6,8% come trampolino di lancio per un'azione da leggenda.
La frazione di Apt dell'indomani, con poche e scarsamente significative difficoltà altimetriche, concentrate nella parte iniziale, consentirà agli atleti di tirare un po' il fiato, mentre da prendere con le molle sarà il finale della tappa del 14 luglio, che, a fronte di asperità risibili lungo quasi tutto il percorso, proporrà gli ultimi 1600 metri all'insù, concedendo forse qualche possibilità di successo in più ai corridori di casa, certamente in caccia di gloria nel giorno della festa nazionale. Da cerchiare in rosso sul calendario sarà però soprattutto la frazione successiva, che costringerà i corridori a confrontarsi con i saliscendi e lo spesso asfissiante caldo del Massiccio Centrale. Ben otto i GPM in programma, l'ultimo dei quali, il Col du Pré-de-la-Dame, il più duro con i suoi 14,1 km al 6,2%, posto a poco più di 15 km dal traguardo.
Lunedì 16 luglio sarà dedicato al secondo ed ultimo giorno di riposo, necessario per ricaricare le batterie in vista di un gran finale in cui l'ultima maxi-cronometro sarà preceduta da tre tappe pirenaiche. Ad inaugurare l'ultima tranche di montagne sarà il Col du Garavel, 10 km circa di pedalabile salita (6,4% la pendenza media) utili a scaldare i motori in vista dell'infilata Port de Pailhères - Ax-3-Domaines. Il penultimo GPM dista dallo striscione d'arrivo appena 28 km, autorizzando a sperare che qualche coraggioso sappia finalmente sfruttare uno dei colli più duri dei Pirenei (quasi 15 km all'8,1%), fino ad oggi mai teatro di grandi battaglie. La pendenza media (8,2%) della breve (8 km) ascesa finale, e l'assenza di tratti pianeggianti tra le due salite, dovrebbero costituire un incentivo sufficiente all'azione.
Assai più breve ma non meno intensa la frazione successiva, che, dopo aver affrontato il pedalabile Col de Port, il breve ma terribile Mur de Péguère (4 km e 100 metri al 10,1% di media) e il Col de la Crouzette, proporrà circa 27 km di salita negli ultimi 47, con i 14,1 km al 6,1% del Col d'Agnès a precedere la salita finale verso i 1540 metri di Prat Mataou (12,7 km al 5,9%), sopra Guzet-Neige. Come sulle Alpi, però, la tappa "monstre" sarà, anche sui Pirenei, la terza ed ultima: 208 km da Saint-Girons a Luz Ardiden, scalando in sequenza il facile Col des Ares, il temibile Port de Balès, i classici Peyresourde e Aspin, il leggendario Tourmalet - colle più duro di giornata con i suoi 17,2 km al 7,4% - e la selettiva scalata finale a Luz Ardiden, 14 km di salita che rappresenteranno l'ultimo gigante del Tour, nonché l'ultima occasione per gli scalatori per mettere da parte un certo margine in vista della crono. Un'accoppiata - quella composta dalle ultime due ascese - divenuta un cavallo di battaglia della Grande Boucle, offrendo sempre grande spettacolo e rivelandosi decisiva per l'assegnazione dell'edizione del centenario, quando proprio su queste strade Lance Armstrong mise a segno la stoccata decisiva.
Alla facile Lescar > Bordeaux di venerdì 20 luglio, infatti, seguirà una lunga prova contro il tempo per specialisti, che scatterà da Lège-Cap-Ferret per raggiungere Arcachon, dopo aver costeggiato per la quasi totalità del tracciato l'omonimo bacino. Sarà questa massacrante prova di forza a segnare il virtuale epilogo del Tour: a chi si vestirà di giallo con vista sull'oceano basterà infatti tenere gli occhi aperti in una frazione conclusiva che, dopo l'eccezione dell'anno passato, tornerà ad offrire ai velocisti la tradizionale passerella sui Campi Elisi.
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Modificato da pippo98
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I favoriti: 

Non manca nessuno a questo Tour de France ! I duellanti del Giro d'Italia (Indurain e Pantani) si ritrovano qui al Tour dove il Navarro vuole prendersi la rivincita. Le tossine accumulate nel Giro si potrebbero far sentire ed ecco che Richard Virenque ne potrebbe approfittare per portarsi a casa il suo primo Tour de France ! Questi tre sembrano inarrivabili, ma bisognerà stare attentissimi anche ad altri corridori come il trio Gewiss (Riis, Berzin, Ugrumov), Zulle, Rominger e Rodriguez. Reduci dal Giro incontriamo anche De Las Cuevas e Buenahora.

Per i tre favoritissimi saranno importantissimi anche i gregari ed infatti le squadre sono ben attrezzate: il Navarro potrà contare su Delgado e Martin Velasco (anche se purtroppo nella realtà non c'era già più ...) in salita, la Festina avrà Leblanc e Pascal Lino in supporto di Virenque mentre noi avremo Chiappucci, Sierra, Zberg e Lutenberger ! 

 

Anche i velocisti di sicuro non mancano: Abdujaparov, Blijlevens e Cipollini sembrano i tre favoriti, ma non bisogna sottovalutare i vari Colombo, Minali, Museeuw, Van Poppel, Jalabert, Zabel, Tchmil, Svorada, Edo e il nostro Traversoni. 

 

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- Tour de France 1994: tappa 1 - 


Prende le mosse dalla Germania il Tour de France 1994, 7 anni dopo il Grand Départ 1987, che ebbe luogo quando ancora era in piedi il Muro di Berlino. Questa volta il Berliner Mauer sarà invece uno dei luoghi simbolo della capitale tedesca che la corsa toccherà nei primi chilometri di questi lunghissima frazione inaugurale, in netta controtendenza rispetto agli esordi delle più recenti edizioni. La carovana muoverà infatti da Brandeburger Tor per avviarsi lungo Unter den Linden, toccando quindi Alexander Platz, il Muro e Potsdamer Platz prima di inoltrarsi lungo le strade del Brandeburgo, fino a poco dopo il traguardo volante di Rathenow, che assegnerà virtualmente la prima maglia verde della Grande Boucle dopo circa 90 km di gara.

La frazione passerà quindi nei Bundeslander Sachsen-Anhalt e Niedersachsen, superando poco fuori dall'abitato di Seggerde la barriera ideale dei 200 km, lungo un percorso che si manterrà sino a quel punto sostanzialmente pianeggiante. Da lì, tuttavia, avranno inizio dei saliscendi che si faranno via via più marcati, fino a sfociare nella prima vera asperità del Tour 2012, quella del massiccio di Elm, ad una decina di chilometri da Schoppenstedt. Proprio in cima saranno assegnati tanto i primi punti per la classifica GPM quanto, soprattutto, la prima maglia gialla. L'ascesa misura 3 km e 500 metri, per una pendenza media del 4,4%; di fatto, la salita vera termina a 800 metri dalla linea bianca, al termine di 2,7 km al 5,7%. Fondamentale, dunque, sarà riuscire non soltanto a fare la differenza lungo la scalata, ma anche a preservare quel tanto di energie necessario ad affrontare al meglio il tratto pianeggiante conclusivo, che potrebbe prestarsi sia al recupero degli inseguitori sia ad una dilatazione del margine degli attaccanti, se con gambe ancora sufficientemente fresche.

Sarà pertanto con ogni probabilità un uomo da classiche a vestire le insegne del primato, anche se le pendenze non proibitive della salita finale non consentono di escludere a priori dai giochi gli sprinter più resistenti. 

Insomma c'è un nome su tutti: Jalabert ! Oggi gli occhi saranno puntati su di lui anche se qualcun'altro potrebbe tentare di attaccarlo. 

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La corsa procede a rilento nei primi km, ma poi una fuga di 4 corridori accende la miccia. In testa al gruppo controlla la Banesto con Indurain che si sente il padrone del Tour. 

Al Traguardo Volante di Rathenow dopo i quattro fuggitivi passa anche il gruppo e ad anticipare tutti è il nostro Traverosni. 

Ci si avvicina alle fasi salienti e la Banesto aumenta ancora il ritmo. Situazione piuttosto tranquilla fino ai piedi dello ''strappo'' finale dove i fuggitivi hanno ancora 20'' di vantaggio. 

Lì entra in azione la Carrera con un atipico trenino: Luttenberger pilota Marco nelle prime posizione con a ruota Chiappucci e Pulnikov. I 4 si portano in testa al gruppo e, dopo aver raggiunto i fuggitivi, guadagnano anche qualche metro sugli altri ! Al termine dello strappo parte lo sprint e Marco esce perfettamente dalla ruota di Luttenberger, vincendo e indossando la prima maglia gialla ! Luttenberger chiude con lo stesso tempo mentre il diablo è 3° a 12''. Delgado anticipa il gruppo e chiude a 28'' mentre il gruppo arriva 10'' dopo. 

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Ed ecco Marco Pantani in maglia gialla ! Il pirata dopo il sogno della rosa indossa anche la maglia gialla, ma sarà dura tenerla fino a Parigi ! Che dominio della Carrera in top ten ! 

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Meglio di così non poteva andare ! Tappa e maglia col pirata alla prima giornata. 

Quando abbiamo passato i fuggitivi dietro c'è stato un blocco e ci siamo sganciati dal gruppo. Da lì, tutto facile per noi. 38'' sui rivali non sono tanti, ma sono già qualcosina ! 

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- Tour de France 1994: tappa 2 - 

E' solo la seconda tappa, ma si tratta già di una delle frazioni chiave del Tour de France. I 32 km della cronometro a squadre di Hannover promettono infatti di riscrivere da cima a fondo la classifica sortita dalla giornata inaugurale, e potrebbero già consentire ai leader delle formazioni più attrezzate di mettere da parte un margine di vantaggio non trascurabile nei confronti dei rivali.
Il percorso consisterà di fatto in un anello con partenza dinanzi al parlamento del Bundesland del Niedersachsen (parlamento della Bassa Sassonia) e arrivo in Georgsplatz, distanti fra loro circa 500 metri in linea d'aria. Purtroppo per le squadre meno propense a questo genere di prova, però, ad unire la rampa d'avvio e lo striscione del traguardo sarà un anello che si spingerà a Sud-Ovest fino a Ronnenberg, sede del primo rilevamento intermedio, per poi girare attorno alla città in senso orario, fino a rientrarvi da Nord-Est, dopo che a Letter e Hainholz le compagini avranno potuto farsi un'idea della loro prestazione priva del riscontro finale. Malgrado l'epilogo cittadino, il tracciato non presenta tratti clamorosamente tortuosi, offrendo dunque agli specialisti la possibilità di sviluppare alte velocità.
Una tappa che dunque, se difficilmente fornirà utili indicazioni circa lo stato di forma degli aspiranti alla maglia gialla, provvederà senz'altro a dar vita ad una prima gerarchia nella griglia degli aspiranti al successo finale.
Le squadre dei big come la Banesto o la Once oggi potrebbero guadagnare sui rivali, ma attenzione a squadre specialiste in queste prove come la Gan, la Castorama o la Motorola. 
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Noi ci colleghiamo in diretta all'arrivo della Once che fa segnare il miglior tempo ! Zulle e compagni rifilano ben 27'' alla Gan. 
La ZG Mobili di Rodriguez paga 54'', la Kelme 1'03'' mentre la Castorama 39'' 
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Dopo una deludente Mapei, a 59'', arriva la Festina di Virenque: 1'01'' il loro ritardo ! 
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Poco dopo transita anche la Gewiss, che ferma il cronometro 49'' dopo la Once ! 
Ed ecco la Banesto di Indurain: nonostante la trenata finale di Miguel, la Banesto è dietro per soli 18'' ! 
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Ormai manca solo la Carrera, che agli intertempi era segnalata molto indietro ... 
Ma nel finale Pantani e compagni si riprendono chiudendo in 8° posizione a 44'' dalla Once ! 
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Ed ecco la classifica di tappa: bruttissima prova della Festina e adesso Virenque sarà costretto ad inseguire.  
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In virtù dei risultati di oggi cambia anche la classifica con Neil Stephens che passa al comando ! Zulle è in 2° posizione mentre Marco scende in 6° a 6''.
Indurain è 13° a 18'' mentre Virenque è 106° a 1'02'' da Stephens ! 
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- Tour de France 1994: tappa 3 - 


Dopo una prima tappa con strappo finale e una cronosquadre, la terza frazione offre finalmente ai velocisti la possibilità di mettersi in mostra, proponendo un tracciato che ben difficilmente potrà portare ad un epilogo diverso da uno sprint a ranghi compatti.

Il via sarà dato da Herford, e sarà seguito nei primi 25 km circa da qualche agevole saliscendi, che rappresenterà a lungo la fase altimetricamente più delicata della tappa. Solamente dopo oltre 130 km di gara, infatti, superato il traguardo volante di Rauxel (km 131,5), i corridori troveranno ancora alcuni mangia-e-bevi, benché di entità talmente risibile da non arrivare neppure ad includere un Gran Premio della Montagna. Anche queste lievi asperità si diraderanno man mano, fino a scomparire definitivamente nei 10 km conclusivi,totalmente pianeggianti. L'insidia maggiore sarà dunque rappresentata da una curva ad angolo retto collocata a 1100 metri circa dalla linea bianca, che introdurrà al lungo rettilineo d'arrivo - sporcato solo da un paio di appena percettibili semicurve - costituito da FischerstraíŸe e KaiserstraíŸe. Lo striscione sarà posto in Hofgarten, il principale parco di Dusseldorf.

Pressoché scontato, come anticipato, assistere alla prima volata di gruppo del Tour 1994, vista la pressoché completa assenza di asperità lungo i 196 km che attraverseranno il Nordrhein-Westfalen, lo stato federale più popolato di Germania, entro il quale si resterà per tutta la tappa. Un ulteriore incentivo alle squadre dei velocisti potrebbe inoltre fornirlo la prospettiva del giorno successivo, che tornerà a sorridere a tipologie di corridori assai differenti.

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La tappa procede tranquilla fino ai 16 km dall'arrivo, dove accade quello che non ti aspetti. Infatti sull'ultimo strappetto di giornata il gruppo si spezza in due tronconi e dietro rimangono numerosi uomini di classifica come Rominger, Olano, Buenahora, Berzin, Leblanc e anche la maglia gialla ! La nostra squadra è rimasta tutta dietro tranne il Panta, Traversoni, Pulnikov e Artunghi ! 

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Il gruppo maglia gialla si apre sulla sede stradale e perde secondi su secondi mentre il gruppo di testa si avvia verso la volata ! 


Ed ecco la visuale dalla moto della vittoria di Jalabert ! 2° posto per un deluso Blijlevens, mentre Abdujaparov chiude in rimonta 3° davanti a Cipollini. Per noi 5° posto di Traversoni e 7° di Pulnikov. 

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E dopo ben 3'47'' giunge il gruppo maglia gialla. Tour quasi compromesso per questi corridori. 

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Anche la maglia gialla cambia padrone e passa sulle spalle di Alex Zulle ! Marco sale in 4° posizione

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