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Lory94ITA

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Ok, quand'è che Sauber e Lory si sono scambiati gli account?

 

:24: Non crederci se vuoi, ma ti giuro che appena ho riguardato il post per vedere se ci fossero errori ed ho visto l'altimetria ho pensato la stessa cosa...e non ne vado troppo fiero  :ph34r:

Modificato da Lory94ITA
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Tappa 8

L'Aquila > Prati di Tivo

 

Distanza 172,18 km

Dislivello 6195 m

 Dislivello + 3474 m

 Dislivello - 2721 m

 

2luxh6h.jpg

 

Arriva all'8° frazione la prima tappa di alta montagna di questo Giro, e lo fa in concomitanza con il primo arrivo in salita, a Prati di Tivo. La tappa ripartirà da L'Aquila esattamente da dove si era conclusa il giorno prima, ossia da viale Crispi, e dopo poco più che 30 km di falsopiano si dirigerà verso i due GPM di 2° categoria di Passo delle Capannelle e di Valico di Monte Cristo. Da qui saranno quasi 80 i km di discesa, talvolta più leggera, talvolta più ripida, che condurranno i corridori a Montorio al Vomano, dove, dopo 8 km di falsopiano la strada comincerà a salire sensibilmente verso Prati di Tivo, che torna ad ospitare un'arrivo al Giro dopo l'unica apparizione del 1975, occasione nella quale la vittoria andò a Giovanni Battaglin.
 
TRAGUARDO VOLANTE: Basciano (354 m, Km 135.6).
 
GPM: Passo delle Capannelle (2° Categoria, 1478 m, 14.9 Km al 4.4%, Km 47.4), Valico di Monte Cristo (2° Categoria, 1755 m, 14.9 Km al 5.0%, Km 77.7), Prati di Tivo (1° Categoria, 1445 m, 14.3 Km al 7.1%, Arrivo).
 
PUNTO DI RIFORNIMENTO: Ristoro Mucciante (1499 m, Km 92.5).
 
 
 

Tappa 9

Martinsicuro > Sarnano

 

Distanza 176,95 km

Dislivello 6989 m

 Dislivello + 3739 m

 Dislivello - 3250m

 

2d76mvo.jpg

 

E dopo l'arrivo in quota dell'8° tappa, ancora alta montagna per questa frazione mare e monti. La partenza è posta a Martinsicuro, sul Mare Adriatico, ma le montagne non tarderanno ad arrivare: il primo GPM è infatti il 1° categoria di Forca di Presta. Dopo una lunga discesa di 30 km la strada tornerà a salire verso il 2° categoria dell'Altopiano di Macereto. I successivi 40 km, abbastanza piatti, faranno da preludio all'ultima dura salita: il GPM, di 1° categoria, è posto nella stazione sciistica di Sassotetto, alla quale si giungerà dopo quasi 12 km ad una pendenza media dell'8%, con punte, attorno al 5° km che superano il 16,5%. Come se non bastasse, la discesa che segue potrebbe fare i danni che non ha fatto la salita: la picchiata verso Sarnano, località di arrivo, è infatti tecnica nella prima parte, con molti tornanti e veloce nella seconda, aspetto questo che renderebbe molto difficile il rientro di atleti staccati.
 
TRAGUARDO VOLANTE: San Lorenzo al Lago (650 m, Km 128.0).
 
GPM: Forca di Presta (1° Categoria, 1526 m, 13.9 Km al 6.6%, Km 72.1), Altopiano di Macereto (2° Categoria, 999 m, 6.5 Km al 6.0%, Km 109.2), Sassotetto (1° Categoria, 1504 m, 11.9 Km al 8.1%, Km 161.3).
 
PUNTO DI RIFORNIMENTO: Visso (625 m, Km 101.6).
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Tappa 10


Cesena > Meldola [iTT]


 


Distanza 33,32 km


Dislivello 1142 m


 Dislivello + 565 m


 Dislivello - 577 m


 


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Dopo il giorno di riposo, il Giro riparte con una cronometro individuale, e lo fa dallo stupendo scenario della Rocca Malatestiana di Cesena. Cronometro che nella prima parte presenta due salite, con la più difficile delle due, quella di Monte Feriti, che termina a 17 km dal traguardo. Seconda metà più da specialisti quindi, attenzione agli ultimi 2 km, molto tecnici, che presentano un gran numero di curve. L'arrivo è posto a Meldola, con il tracciato che per due volte passerà nei pressi dell'omonima Rocca, posta alla sommità della cittadina.

 

GPM: Montereale (4° Categoria, 235 m, 5.8 Km al 2.9%, Km 6.1), Monte Feriti (3° Categoria, 334 m, 5.7 Km al 5.0%, Km 16.3).

 

RILEVAMENTO INTERMEDIO: Fratta Terme (52 m, Km 25.4).

 


 


 


Tappa 11


 


Ravenna > Sasso Marconi


 


Distanza 170,38 km


Dislivello 432 m


 Dislivello + 278 m


 Dislivello - 154 m


 


14l7mmg.jpg


 


In questa tappa povera dal punto di vista altimetrico, senza alcun GPM, ricco invece è il bagaglio culturale: la partenza da Ravenna è un omaggio ai 750 anni dalla nascita di Dante Alighieri, che qui trascorse gli ultimi anni della sua vita e che qui è sepolto; mentre l'arrivo a Sasso Marconi va letto nell'ottica dei 120 anni dal "battesimo" della radio di Guglielmo Marconi.

 

TRAGUARDO VOLANTE: Modena (33 m, Km 120.3).

 

PUNTO DI RIFORNIMENTO: Argelato (20 m, Km 83.4).

 

 

 

Tappa 12


Fidenza > Santa Margherita Ligure


 


Distanza 194,84 km


Dislivello 7571 m


 Dislivello + 3753 m


 Dislivello - 3818 m


 


2eala90.jpg


 


Con questa 12° tappa ha inizio un poker che potrebbe risultare decisivo per le sorti della corsa rosa. Di per sè la tappa non presenta un dislivello eccessivo, ma i continui saliscendi che la caratterizzano potrebbero tagliare le gambe a più di un atleta. La partenza è fissata in Emilia Romagna, più precisamente a Fidenza, e dopo le scalate al Passo Pellizzone ed al Passo Montevacca si passerà in Liguria attraverso il 2° categoria di Passo Cento Croci. Una discesa non molto difficile porta all'imbocco della salita successiva, il Passo del Biscia, in vetta al quale è posto un GPM di 3°. Il punto cruciale della tappa è però l'ascesa seguente, quella verso il Passo della Crocetta: 6,1 km all'8,5% medio con punte nel finale del 15%. Dalla vetta al traguardo di Santa Margherita Ligure mancheranno quesi 20 km, ma le salite non sono finite, dato che a 8 km dal traguardo è posizionato lo strappo che porta a San Lorenzo della Costa, 3,7 km al 4,5% con punte che sfiorano il 7%.

 

TRAGUARDO VOLANTE: Carasco (30 m, Km 159.3).

 

GPM: Passo Pelizzone (3° Categoria, 1026 m, 29.7 Km al 2.9%, Km 45.2), Passo Montevacca (4° Categoria, 765 m, 7.5 Km al 3.2%, Km 73.3), Passo Cento Croci (2° Categoria, 1052 m, 13.5 Km al 4.6%, Km 105.2), Passo del Biscia (3° Categoria, 889 m, 16.1 Km al 3.3%, Km 135.2), Passo della Crocetta (2° Categoria, 579 m, 6.1 Km al 8.5%, Km 175.6), San Lorenzo della Costa (4° Categoria, 179 m, 3.7 Km al 4.6%, Km 190.2).

 

PUNTO DI RIFORNIMENTO: Bedonia (616 m, Km 81.7).

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Mi piace come tappa ligure, non eccessiva (e ti dico bravo perché non ti sei fatto prendere la mano) ma dura al punto giusto, può far distacchi, il Passo della Crocetta l'ho fatto e le pendenze sono aspre abbastanza per far esplodere la corsa.

Modificato da gimox97
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Mi piace come tappa ligure, non eccessiva (e ti dico bravo perché non ti sei fatto prendere la mano) ma dura al punto giusto, può far distacchi, il Passo della Crocetta l'ho fatto e le pendenze sono aspre abbastanza per far esplodere la corsa.

 

Ti ringrazio, anch'io credo che le pendenze del Passo della Crocetta possano essere decisive, a vederla nell'editor è una salita più dura di quanto mi potessi aspettare.

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Sul Biscia allo stato attuale non credo si possa passare!..ci sono stato qualche mese fa in auto e nel versante di Varese Ligure ci sono buche da paura un pò dappertutto..una specie di campo minato..

Ti consiglio di sostituirlo con il passo di Malanotte che collega Varese Ligure con il Bocco..

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Sul Biscia allo stato attuale non credo si possa passare!..ci sono stato qualche mese fa in auto e nel versante di Varese Ligure ci sono buche da paura un pò dappertutto..una specie di campo minato..

Ti consiglio di sostituirlo con il passo di Malanotte che collega Varese Ligure con il Bocco..

 

Ti ringrazio per l'osservazione, effettivamente non ho controllato l'agibilità della strada. Comunque, come per la tappa degli sterrati, non ho lo sbattimento di modificare il percorso e ripostare, quindi ora lascio così e lo terrò presente per altre eventuali volte che dovrò passare da lì  :tongue:

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Tappa 13

Varazze > Prato Nevoso

 

Distanza 160,85 km

Dislivello 6155 m

 Dislivello + 3817 m

 Dislivello - 2338 m

 

29partj.jpg

 

Siamo giunti alla seconda tappa del poker, la prima di tre di alta montagna. Si riparte dalla Liguria, più precisamente da Varazze, ed i primi 60 km, fino al TV di Albenga, si correranno interamente sulla costa, a fianco del Mar Ligure. Qui si svolterà a destra, in direzione Piemonte: il passaggio nella nuova regione si avrà lungo la prima ascesa di giornata, quella del Colle San Bernardo. Una breve discesa condurrà il gruppo a Garessio, sede del rifornimento di giornata e località dalla quale inizia la seconda asperità di giornata, quella che porta sulla vetta della Colla di Casotto, nella località sciistica di Garessio 2000. La strada verso Fabrosa Sottana, dalla quale comincerà la scalata a Prato Nevoso, è interrotta da altri due GPM, entrambi di 3° categoria ed entrambi con pendenze tutt'altro che dolci: si tratta dei GPM di San Giacomo e di Località Oberti. Giunti a Fabrosa Sottana, quindi, inizierà la salita finale, quella verso Prato Nevoso: si tratta di 17 km al 5,9%, con punte, nell'ultimo km, superiori al 14%.
 
TRAGUARDO VOLANTE: Albenga (2 m, Km 54.8 ).
 
GPM: Colle San Bernardo (2° Categoria, 952 m, 23.5 Km al 3.9%, Km 85.0), Colla di Casotto/Garessio 2000 (1° Categoria, 1356 m, 12.8 Km al 6.1%, Km 106.0), San Giacomo (3° Categoria, 1052 m, 5.5 Km al 5.2%, Km 122.2), Località Oberti (3° Categoria, 731 m, 2.4 Km al 6.7%, Km 134.8 ), Prato Nevoso (1° Categoria, 1488 m, 17.0 Km al 5.9%, Arrivo).
 
PUNTO DI RIFORNIMENTO: Garessio (579 m, Km 92.2).
 
 
 

Tappa 14

Torino > Le Bourg d'Oisans (FRA)

 

Distanza 236,63 km

Dislivello 10798 m

 Dislivello + 5648 m

 Dislivello - 5150 m

 

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Si sconfina in Francia per questa 14° tappa, che prevede l'arrivo a Le Bourg d'Oisans, ai piedi dell'Alpe d'Huez, salita simbolo del Tour de France. La partenza è fissata a Torino, capitale europea della Sport nel 2015, e dopo 65 km piatti che condurranno il gruppo a Susa si giungerà ai piedi di una delle salite più difficili di questa edizione: il Colle delle Finestre, 19,5 km all'8,7% caratterizzati nel finale dal famoso sterrato. La corsa proseguirà verso il Colle Sestriere ed entrerà in Francia attraverso il Monginevro. Al termine di una breve discesa e di un lungo falsopiano la carovana si dirigerà verso il Col du Lautaret. La lunghissima discese che segue condurrà ad un primo passaggio da Le Bourg d'Oisans, dove, e posto il TV di giornata. La salita finale è quella che porta alla vetta della Montee de Villard-Notre-Dam. Come nella tappa di Sarnano, anche qui la discesa potrà fare più danni della salita, con una prima metà molto tecnica ed una secondo parte veloce. L'arrivo, come già detto, è posto a Le Bourg d'Oisans.
 
TRAGUARDO VOLANTE: Le Bourg d'Oisans (717 m, Km 205.1).
 
GPM: Colle delle Finestre (1° Categoria, 2184 m, 19.6 Km al 8.8%, Km 81.8 ), Colle Sestriere (2° Categoria, 2036 m, 15.3 Km al 4.0%, Km 109.4), Monginevro (2° Categoria, 1848 m, 8.1 Km al 6.1%, Km 129.1), Col du Lautaret (2° Categoria, 2055 m, 9.7 Km al 5.1%, Km 167.9), Col d'Ornon (1° Categoria, 1689 m, 11.2 Km al 8.7%, Km 218.9).
 
PUNTO DI RIFORNIMENTO: Cesana Torinese (1359 m, Km 120.6).

 

 

 

Tappa 15

Aime (FRA) > Breuil - Cervinia

 

Distanza 200,28 km

Dislivello 10535 m

 Dislivello + 5942 m

 Dislivello - 4593 m

 

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Si conclude con uno dei "tapponi" di questa edizione la seconda settimana di Giro. Da Aime, in Francia, la carovana si dirigerà in Italia attraverso il Colle del Piccolo San Bernardo, salita che forse, essendo ad inizio tappa, non creerà selezione, ma che sicuramente resterà nelle gambe dei corridori. Dalla vetta, ci si lancerà in picchiata verso Aosta, non prima però di aver affrontato il secondo GPM di giornata, il 1° categoria di Verrogne. Dal TV di Aosta, pochi chilometri di falsopiano ed ecco che la strada riprende a salire, questa volta verso Saint-Barthélémy. La salita finale è quella che condurrà i ciclisti a Breuil - Cervinia, ma questa non verrà presa da Chatillon: prima dell'ascesa finale, infati, è presente quella che forse è la salita più dura di giornata, il Colle di Saint-Panthaleon, 17 km al 6,8% con punte del 13%. Dalla sommità, una breve discesa fino ad Antey-Saint-Andrè porterà ciò che rimane del gruppo sull'ultima scalata, 18 km al 5,3% con pendenze massime che superano l'11%.
 
TRAGUARDO VOLANTE: Aosta (597 m, Km 110.9).
 
GPM: Colle del Piccolo San Bernardo (1° Categoria, 2187 m, 25.9 Km al 5.3%, Km 40.7), Verrogne (1° Categoria, 1607 m, 15.5 Km al 5.3%, Km 93.5), Saint-Barthélémy (1° Categoria, 1636 m, 17.0 Km al 6.4%, Km 132.9), Colle di Saint-Panthaleon (1° Categoria, 1655 m, 17.1 Km al 6.8%, Km 172.1), Breuil - Cervinia (1° Categoria, 2003 m, 18.1 Km al 5.3%, Arrivo).
 
PUNTO DI RIFORNIMENTO: Nus (579 m, Km 150.6).
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Tappa 16


Bardolino > Padova


 


Distanza 183,93 km


Dislivello 1440 m


 Dislivello + 693 m


 Dislivello - 747 m


 


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Dopo il giorno di riposo, che ha visto i corridori impegnarsi in un trasferimento da Cervinia di 350 km, la terza ed ultima settimana riparte con una tappa per velocisti da Bardolino a Padova. L'unica difficoltà altimetirca di giornata è rappresentata dalla salita di Santiella, che non presenta pendenze proibitive e che comunque dista dal traguardo quasi 90 km. Scenografico l'arrivo di Padova, in Prato della Vella, nei pressi del Velodromo Monti.

 

TRAGUARDO VOLANTE: San Bonifacio (30 m, Km 78.5).

 

GPM: Santiella (3° Categoria, 366 m, 8.0 Km al 4.0%, Km 105.7).

 

PUNTO DI RIFORNIMENTO: Montebello Vicentino (52 m, Km 90.2).

 

 

 


Tappa 17


Castelfranco Veneto > Pieve d'Alpago


 


Distanza 186,99 km


Dislivello 6406 m


 Dislivello + 3507 m


 Dislivello - 2899 m


 


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Lentamente ci si dirige verso le Dolomiti, ma prima di affrontare le mitiche montagne ecco una tappa intermedia che potrebbe vedere la vittoria di un fuggitivo della prima ora. Si parte da Castelfranco Veneto, e nei 187 km che porteranno la carovana all'arrivo di Pieve d'Alpago si affronteranno 5 GPM, oltra a quello posto sulla linea d'arrivo, tutti classificati di 2° categoria. Nello svolgersi del tracciato, si possono individuare 3 coppie di salite, separate da due falsopiani, con la seconda, quella di Praderadego e del Passo di San Boldo, che è certamente la più difficile. Nel finale le pendenze abbastanza dolci del GPM di Località Losego anticiperanno lo strappo verso Pieve d'Alpago: si tratta di una salite regolare, senza punte eccessive, che misura 3,76 km e presenta una pendenza media del 6,8%.

 

TRAGUARDO VOLANTE: Lentiai (244 m, Km 108.7).

 

GPM: Col Falcon (2° Categoria, 819 m, 12.0 Km al 4.3%, Km 76.1), Passo Croce d'Aune (2° Categoria, 1010 m, 6.3 Km al 6.9%, Km 87.6), Praderadego (2° Categoria, 923 m, 11.5 Km al 5.9%, Km 122.4), Passo di San Boldo (2° Categoria, 696 m, 6.4 Km al 7.2%, Km 141.3), Località Losego (2° Categoria, 723 m, 6.4 Km al 5.4%, Km 173.3), Pieve d'Alpago (2° Categoria, 654 m, 3.8 Km al 6.7%, Arrivo).

 

PUNTO DI RIFORNIMENTO: Cison di Valmarino (239 m, Km 132.5).

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Tappa 18


Longarone > Passo Giau


 


Distanza 159,37 km


Dislivello 9641 m


 Dislivello + 5697 m


 Dislivello - 3944 m


 


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Si apre il dittico di alta montagna che potrebbe decidere le sorti della corsa, e si apre con una capatina sulle Dolomiti. La partenza è fissata a Longarone, e sin dai primi chilometri la strada prenderà a salire, dapprima verso Forcella Staulanza, ed inseguito verso la Cimma Coppi di questo Giro, il Passo Giau, a 2223 m s.l.m.. Da qui la corsa proseguirà verso il Passo Falzarego, e dopo la discesa ed un breve falsopiano si riprenderà a salire in direzione del Passo Pordoi. La corsa si dirigerà poi verso Passo Fedaia, la discesa dal quale condurrà il gruppo a Saviner di Laste, località dalla quale comincerà ufficialmente l'atto finale della tappa, vale a dire la seconda scalata a Passo Giau, con il traguardo posto leggermente più in basso rispetto al passaggio precedente. La tappa è breve e i metri di pianura pressochè nulli: qui qualche velocista potrebbe salutare la corsa rosa.

 

TRAGUARDO VOLANTE: Alba (1460 m, Km 117.0).

 

GPM: Forcella Staulanza (1° Categoria, 1758 m, 16.3 Km al 5.7%, Km 33.9), Passo Giau - Cima Coppi (Hors Catégorie, 2223 m, 9.6 Km al 9.2%, Km 53.4), Passo Falzarego (2° Categoria, 2095 m, 10.8 Km al 5.5%, Km 73.8 ), Passo Pordoi (1° Categoria, 2234 m, 13.1 Km al 6.2%, Km 103.9), Passo Fedaia (2° Categoria, 2077 m, 10.6 Km al 5.9%, Km 127.1), Passo Giau (1° Categoria, 2220 m, 15.4 Km al 7.8%, Arrivo).

 

PUNTO DI RIFORNIMENTO: Pieve (1452 m, Km 86.8 ).

 


 


 


Tappa 19


Bolzano > Bormio 2000


 


Distanza 258,00 km


Dislivello 9858 m


 Dislivello + 5744 m


 Dislivello - 4114 m


 


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Si è dovuto aspettare fino alla 19° tappa, l'ultima di alta montagna, per vedere la frazione più lunga dell'intera rassegna: 258 km che porteranno la carovana da Bolzano a Bormio 2000. I primi 100 km non prevedono particolari difficoltà altimetriche, ma una volta arrivati a Pinzolo la musica cambia: il primo GPM affrontato sarà quello di Campo Carlo Magno, si proseguirà verso il Passo del Tonale ed oltre e si arriverà al punto cruciale della tappa, la scalata al Mortirolo. Una volta arrivati a Monno, i corridori non si troveranno ad affrontare la classica "direttissima", bensì ad aspettarli ci sarà un nuovo tratto, la cosiddetta "dritta", vecchia mulattiera che è stata riadattata per permettere il transito. A seguito della picchiata verso Grosio, un lungo falsopiano verso Bormio farà da antipasto a quello che sarà l'ultimo arrivo in salita di questa edizione, vale a dire la scalata verso Bormio 2000.

 

TRAGUARDO VOLANTE: Mezzana (907 m, Km 157.7).

 

GPM: Campo Carlo Magno (1° Categoria, 1678 m, 14.8 Km al 5.9%, Km 136.8 ), Passo del Tonale (1° Categoria, 1874 m, 15.3 Km al 6.0%, Km 178.4), Passo del Mortirolo (1° Categoria, 1861 m, 9.6 Km al 10.0%, Km 213.2), Bormio 2000 (1° Categoria, 1897 m, 8.8 Km al 7.8%, Arrivo).

 

PUNTI DI RIFORNIMENTO: Pinzolo (765 m, Km 120.7), Vezza d'Oglio (1068 m, Km 198.5).

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Tappa 19

Sondrio > Lodi

 

Distanza 169,96 km

Dislivello 1965 m

 Dislivello + 866 m

 Dislivello - 1099 m

 

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Ultima tappa in linea, saranno gli sprinter, quelli rimasti, i protagonisti di giornata. Sembra infatti scontato l'arrivo in volata, dato che gli unici due GPM di giornata, sui quali difficilmente si deciderà la maglia azzurra, non sono difficile e si trovano molto lontani dal traguardo. La partenza è fissata a Sondrio, mentre l'arrivo è posto a Lodi.
 
TRAGUARDO VOLANTE: Bellusco (207 m, Km 123.8 ).
 
GPM: Gittana (3° Categoria, 396 m, 2.1 Km al 8.9%, Km 60.0), Galbiate (4° Categoria, 366 m, 3.3 Km al 4.9%, Km 91.5).
 
PUNTO DI RIFORNIMENTO: Mandello del Lario (212 m, Km 70.2).
 
 

Tappa 20

Milano > Milano [iTT]

 

Distanza 27,28 km

Dislivello 56 m

 Dislivello + 27 m

 Dislivello - 29 m

 

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Si conclude a Milano, sede dell'EXPO, l'edizione 2015 del Giro d'Italia, e lo fa con una cronometro per le vie cittadine che potrebbe risultare decisiva ai fini della classifica generale. Gli oltre 27 km contro il tempo potrebbero infatti risultare indigesti agli scalatori più puri, mentre potrebbero fare la fortuna di coloro che in questa specialità si difendono meglio.
 
RILEVAMENTO INTERMEDIO: Milano Porta Nuova (125 m, Km 15.0).

 

Ecoovi il link del Giro, che ho reso pubblico http://eseifrancesi.altervista.org/maps/viewtour.php?tour=289

Commento personale: devo ammettere che mentre lo tracciavo ed a tracciatura terminata mi ritenevo molto soddisfatto, soprattutto per non aver creato un Giro troppo sbilanciato, ma devo dire che invece quando ho iniziato a postare le tappe mi sono venute non poche perplessità e mi sono reso conto di aver fatto molti errori, talvolta madornali.
Quindi, se avete delle critiche, non tenetevele, sono preparato :tongue:

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La partenza da Firenze premette che si faccia una partenza impegnativa o comunque con tappe difficili da interpretare, ecco, qui non ne vedo, la seconda mi sembra davvero sprecata disegnata così, mentre la terza mi lascia abbastanza perplesso.

 

La tappa di Rionero voleva essere una gialla con strappi, mi sembra invece molto gialla da Tour de Pau mentre gli ultimi due strappetti non sono all'altezza (vedendo l'altimetria dell'ultimo rabbrividisco) mentre quella dell'Aquila (che presumo ispirata a quella che nel 2010 fece succedere il finimondo) andrebbe bene messa più avanti, ma non alla settima tappa e senza nessuna tappa che avesse potuto fare una minima selezione prima; chiude un week-end carino, anche se dopo il Sasso Tetto poteva starci qualche altra cosa per fare una tappa stile Tirreno-Adriatico.

 

Passiamo alla seconda settimana e come prima tappa altimetricamente degna di nota troviamo una gialla caruccia, ma che spendendoci un po' di tempo in più poteva avere un finale ancora migliore, si poteva fare di meglio. Il week-end inizia con Prato Nevoso al Venerdì, non proprio quello che mi aspettavo ma comunque un approccio sensato, arrivo però alla 14esima tappa e capisco finalmente in quale corpo è entrato ora lo spirito Prud'hommiano che fino a poco tempo fa si trovava in quello di Sauber, una sola domanda : Che cazzo è 'sta roba? E poi.. il Lautaret... quell'orrido stradone... non ce la faccio, mi sento male.

La quindicesima, beh, se si vuole fare la tappa dura con l'arrivo in salita facile bisognerebbe prima premurarsi di aver messo qualcosa di decente nelle tappe precedenti, così non ha praticamente senso.

 

La tappa di Pieve d'Alpago non è male, ma la 18esima mi ha fatto letteralmente gelare il sangue, non c'è un minimo senso logico nell'inserimento delle salite, che sembrano evidentemente messe lì solo perchè vicine geograficamente, per poi concludere con il Fedaia dal lato facile, che annulla anche quel poco di senso che la tappa sembrava avere, andando avanti, ecco la seconda tappa di montagna, Campo Carlo Magno ok, Tonale ok, Mortirolo ok, e poi ? BORMIO 2000, comincio ad avere le convulsioni, che aumentano dopo aver letto il chilometraggio.

Vado avanti, pensando "dai, sarà un giro in cui si deciderà tutto all'ultima tappa di montagna, come il 2012" e invece... un piattone... al sabato... dell'ultima settimana... ora, va bene tutto, va bene le tappe tracciate in quel modo per via dell'inesperienza, ma.. il piattone alla ventesima può essere opera di una sola persona : Christian vieni fuori, ti abbiamo scoperto.

 

Percorso che appare evidentemente tracciato in maniera superficiale e frettolosa, senza nessun filo logico a legare le tappe l'una con l'altra e a volte senza nemmeno la premura di mettere profilo "Alto" prima di far uscire l'altimetria, la cagata del piattone alla ventesima è solo la ciliegina sulla torta di un percorso ampiamente insufficiente, e ciò che mi fa arrabbiare non è il giro in se, che ci può stare per via dell'inesperienza, ma la superficialità con cui è stato tracciato.

Modificato da FrancescoPalma
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Bene, potrei anche essere d'accordo con tutto quello che dici, ma ti assicuro, e qui la figura di merda non me la leva nessuno ( :mrgreen: ), che questo Giro l'ho tracciato con tutto tranne che con superficialità, stando al molto molto tempo che ho dedicato ad ogni singola tappa. Comunque ripeto, su tutto il resto mi trovi pienamente d'accordo, mi sono già messo in contatto con qualcuno che possa liberarmi da questa presenza ingombrante e fastidiosa di Prudhomme :tongue:

Modificato da Lory94ITA
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Ecco cosa ne penso!..premetto che nei prossimi giorni vorrei aprire un mio thread di percorsi, quindi se sono troppo cattivo ti autorizzo a massacrarmi senza pietà :biggrin:

 

Cominci con una cronosquadre troppo lunga; 40 km sono troppi, ne sarebbero bastati la metà! avrei evitato il giro attorno a Prato puntando dritto verso Firenze e studiando un percorso diverso nel centro città, così da passare accanto ai monumenti più belli. Per l'arrivo meglio piazzale Michelangelo.

La seconda sarebbe carina se non fosse che metti lo sterrato a 1000 km dal traguardo; meglio una tappa tutta saliscendi con arrivo in centro a Cortona.

Le 2 successive vanno bene, del resto ci sono anche i velocisti. Un piccolo appunto su quella di Castellamare; fai passare la corsa da Napoli un martedì lavorativo, meglio fare un giro attorno alla città che bloccarne il traffico per 1/2 ore, non credi??

La quinta è carina anche se il finale come ti è già stato detto non è granchè. Poi ancora una per velocisti, e ci può stare.

L'arrivo a L'Aquila non mi convince, manca qualcosa nel finale, anche se i ricordi della tappa del 2010 mi fanno pensare che anche così può andare bene.

Nella tappa di Prati di Tivo avrei messo il Piano Roseto, così c'è troppo spazio tra le prime 2 salite e quella finale. Molto bella invece quella di Sarnano, con finalmente un bell'arrivo in discesa dopo una salita parecchio dura.

Interessante la crono di Meldola, seguita poi da una tappa per velocisti un pò insipida.

Di quella di Santa Margherita ne abbiamo già parlato, Malanotte al posto del Biscia, per il resto va bene così.

Veniamo al trittico alpino; ben fatta la tappa di Pratonevoso, orrenda quella di Bourg-d'Oisans (il Finestre in quella posizione lì è un attentato al ciclismo, e poi il Lautaret, se potessi lo cancellerei dalle cartine!), bella quella di Cervinia, però 6000 metri di dislivello dopo le 2 precedenti mi sembrano tantini (toglierei il Verrogne, che tanto messo lì è inutile).

Veniamo all'ultima settimana...

Ok la prima per velocisti, carina la seconda, anche se personalmente sostituirei Praderadego e San Boldo con il Nevegal.

La 18° invece non mi piace per niente! già faccio fatica a capire il doppio passaggio sul Giau, ma la Marmolada dal suo lato più facile potevi risparmiarcela...vista la zona potevi fare qualcosa di decisamente più stimolante.

L'ultima di montagna non è niente male, forse era più giusto mettere il Gavia al posto della "recta Contador", ma anche così può andare.

Ed eccoci all'errore più grave di tutti!..non puoi mettere una tappa per velocisti alla penultima, una crono si ma un piattume del genere proprio no.

 

Nel complesso non mi piace granchè; ci sono alcune tappe ben disegnate (Sarnano, Santa Margherita, Pratonevoso, Pieve d'Alpago), ma ce ne sono altrettante decisamente brutte (Firenze, Cortona, Bourg-d'Oisans, Giau, Lodi) che fanno decisamente pendere la bilancia verso l'insufficenza.

 

Puoi fare decisamente di meglio! :wink2:

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Tappa 20

Milano > Milano [iTT]

 

Distanza 27,28 km

Dislivello 56 m

 Dislivello + 27 m

 Dislivello - 29 m

 

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Si conclude a Milano, sede dell'EXPO, l'edizione 2015 del Giro d'Italia, e lo fa con una cronometro per le vie cittadine che potrebbe risultare decisiva ai fini della classifica generale. Gli oltre 27 km contro il tempo potrebbero infatti risultare indigesti agli scalatori più puri, mentre potrebbero fare la fortuna di coloro che in questa specialità si difendono meglio.
 
RILEVAMENTO INTERMEDIO: Milano Porta Nuova (125 m, Km 15.0).

 

Non c'è percorso di Milano che io non controlli  :tongue: , è solo un dettaglio: non puoi fare Corso Magenta (dove c'è Santa Maria delle Grazie) per le rotaie.

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