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[UCI Europe Calendar] - 6° Strade Bianche


emmea90

Messaggi raccomandati

  • Amministratori

Startlist

BMC RACING TEAM

1 GILBERT Philippe Belgium

2 EVANS Cadel Australia

3 BALLAN Alessandro Italy

4 BLYTHE Adam United Kingdom

5 HINCAPIE George United States

6 KOHLER Martin Switzerland

7 PINOTTI Marco Italy

8 VAN AVERMAET Greg Belgium

ACQUA & SAPONE

11 CIAVATTA Paolo Italy

12 CORIONI Claudio Italy

13 CODOL Massimo Italy

14 DI PAOLO Francesco Italy

15 DONATI Alessandro Italy

16 GINANNI Francesco Italy

17 MASCIARELLI Simone Italy

18 REDA Francesco Italy

ASTANA PRO TEAM

21 KREUZIGER Roman Czech Republic

22 IGLINSKIY Maxim Kazahkstan

23 BOZIC Borut Slovenia

24 GASPAROTTO Enrico Italy

25 KESSIAKOFF Fredrik Sweden

26 NEPOMNYACHSHI Yevgeniy Kazahkstan

27 PONZI Simone Italy

28 RENEV Sergey Kazahkstan

COLNAGO - CSF INOX

31 MODOLO Sacha Italy

32 BATTAGLIN Enrico Italy

33 COLBRELLI Sonny Italy

34 PASQUALON Andrea Italy

35 PAGANI Angelo Italy

36 PIECHELE Andrea Italy

37 COLEDAN Marco Italy

38 BRAMBILLA Gianluca Italy

COLOMBIA - COLDEPORTES

41 ATAPUMA HURTADO Jhon Darwin Colombia

42 CHALAPUD GOMEZ Robinson Eduardo Colombia

43 CHAVES RUBIO Johan Esteban Colombia

44 DUARTE AREVALO Fabio Andres Colombia

45 FORERO CARRENO Juan Pablo Colombia

46 GONZALEZ BARRERA Javier Colombia

47 LAVERDE JIMENEZ Luis Felipe Colombia

48 PENA GRISALES Victor Hugo Colombia

FARNESE VINI

51 POZZATO Filippo Italy

52 GATTO Oscar Italy

53 FAILLI Francesco Italy

54 CACCIA Diego Italy

55 MAZZANTI Luca Italy

56 HULSMANS Kevin Belgium

57 FAVILLI Elia Italy

58 ASCANI Luca Italy

GARMIN - BARRACUDA

61 VAN SUMMEREN Johan Belgium

62 DEKKER Thomas Netherlands

63 HESJEDAL Ryder Canada

64 MAASKANT Martyn Netherlands

65 MARTIN Daniel Ireland

66 STETINA Peter United States

67 VANDEVELDE Christian United States

68 WEGMANN Fabian Germany

LAMPRE - ISD

71 BERTAGNOLLI Leonardo Italy

72 BUTS Vitaliy Ukraine

73 GRAZIATO Massimo Italy

74 KOSTYUK Denys Ukraine

75 MORI Manuele Italy

76 NIEMIEC Przemyslaw Poland

77 STORTONI Simone Italy

78 VIGANO Davide Italy

LIQUIGAS - CANNONDALE

81 NIBALI Vincenzo Italy

82 SAGAN Peter Slovakia

83 CANUTI Federico Italy

84 DA DALTO Mauro Italy

85 KOREN Kristjan Slovenia

86 MARANGONI Alan Italy

87 MOSER Moreno Italy

88 OSS Daniel Italy

MOVISTAR TEAM

91 VISCONTI Giovanni Italy

92 LASTRAS GARCIA Pablo Spain

93 AMADOR BIKKAZAKOVA Andrey Costa Rica

94 FARIA DA COSTA Rui Alberto Portugal

95 HERRADA LOPEZ José Spain

96 INTXAUSTI ELORRIAGA Benat Spain

97 MADRAZO Ángel Spain

98 SAMOILAU Branislau Belarus

PROJECT 1T4I

101 VAN ZANDBEEK Ronan Netherlands

102 STAMSNIJDER Tom Netherlands

103 TIMMER Albert Netherlands

104 DE BACKER Bert Belgium

105 JI Cheng China

106 SINKELDAM Ramon Netherlands

107 DUMOULIN Tom Netherlands

108 KLEMME Domenik Germany

RADIOSHACK - NISSAN

111 CANCELLARA Fabian Switzerland

112 BENNATI Daniele Italy

113 GALLOPIN Tony France

114 IRIZAR ARANBURU Markel Spain

115 POPOVYCH Yaroslav Ukraine

116 POSTHUMA Joost Netherlands

117 RAST Grégory Switzerland

118 HERMANS Ben Belgium

TEAM TYPE 1 - SANOFI

121 BERTOGLIATI Rubens Switzerland

122 COLLI Daniele Italy

123 CUSIN Rémi France

124 EL FARES Julien France

125 KOCJAN Jure Slovenia

126 PREIDLER Georg Austria

127 REIJNEN Kiel United States

128 VERSCHOOR Martijn Netherlands

UTENSILNORD NAMED

131 BAILETTI Paolo Italy

132 BOSISIO Gabriele Italy

133 FEDI Matteo Italy

134 GIRARDI Edoardo Italy

135 ROCCHETTI Frederico Italy

136 VILA ERRANDONEA Francisco Javier Spain

137 BERDOS Oleg Moldavia

138 FANELLI Stiven Italy

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  • Amministratori

Strade Bianche

1 Fabian Cancellara (Swi) RadioShack-Nissan

2 Maxim Iglinskiy (Kaz) Pro Team Astana

3 Oscar Gatto (Ita) Varnese Vini-Selle Italia

4 Alessandro Ballan (Ita) BMC Racing Team

5 Greg Van Avermaet (Bel) BMC Racing Team

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  • Amministratori

Strade Bianche, le pagelline

Voto 10 all'organizzazione. Hanno salvato l'edizione 2012 dopo il forte rischio di una non disputa. Appena Tom Boonen aveva sentito parlare di strade bianche, si era infatti precipitato subito in provincia di Siena per percorrerle.

Voto 9 a BubbaDJ. Dopo la vittoria di Fabian Cancellara in terra del nemico, Bubba ha dichiarato "il prossimo mondiale di PCM lo vincerò giocando da Lugano"

Voto 8 a Fabian Cancellara. "Provaci e ti appendo al Muro"

Voto 7 alla BMC. L'impresa della giornata è senza dubbio la loro. Arrivare a questa corsa con Gilbert, Ballan, Evans e Van Aevermet e non andare manco a podio è fenomenale!

Voto 6 a Spaziociclismo. A breve l'articolo sulla strade bianche per il terzo posto di Oscar gatto. Tra gli approfondimenti in piccolo troverete anche la vittoria di Cancellara

Voto 5 ad Alessandro Ballan: Errare è umano, perseverare è diabolico, sbagliare strada a 5 km dall'arrivo invece è decisamente da pirla.

Voto 4 alle nuove maglie bianche dell'Acqua e Sapone: le ho trovate talmente orrende, ma talmente orrende che se fanno un giro alla d94 design possono solo migliorarle.

Voto 3 a Roberto Giacobbo: dopo aver visto la corsa odierna, lunedì sera speciale a Voyager sulla cosa più incredibile a cui l'occhio umano possa mai assistere - una corsa dove Pirazzi non fa nemmeno uno scatto.

Voto 2 ad Andy Schleck: dopo aver appreso che il percorso del prossimo Tour de France avrà altri 5 km a cronometro è stato fermato dal fratello nel tentativo di suicidarsi ascoltando tutti gli interventi in diretta di Beppe Conti.

Voto 1 ad Angelo Zomegnan. "Come cazzo sarebbe a dire <il secondo e il terzo sono arrivati insieme>?"

Voto 0 ad Auro Bulbarelli. Annullato il prossimo palio di Siena. L'aurone nazionale si è divorato tutti i cavalli.

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  • Amministratori

Riecco Cancellara, alla faccia di radioline e motorini

di Angelo Zomegnan

Sabato 3 marzo 2012. Ore 14.40 circa. Su Twitter si scatenano gli appassionati di ciclismo mentre in televisione scorrono le prime immagini in diretta della competizione che “ha dietro la storia” e dunque è speciale, come aveva sottolineato Fabian Cancellara al raduno di partenza di Gaiole in Chianti.

Se a Giancarlo Brocci e ai suoi amici, tra i quali il vulcanico Luca Bonechi, va rconosciuto il grande merito d’aver inventato l’Eroica per i cicloturisti, lasciate che il sottoscritto si goda almeno per un attimo il privilegio d’aver mutuato sei anni fa questa idea strepitosa nel mondo del professionismo, che da tempo pativa di routine, di normalità. Ne andiamo fieri. Con l’aiuto della Regione Toscana e del Monte dei Paschi di Siena, s’è gettato un seme che sta producendo frutti dolci che diventeranno dolcissimi se la diretta tv continuerà a supportare l’evento così come accade per gare di minor lignaggio.

In un lustro, i corridori hanno impresso una straordinaria accelerazione emozionale e finalmente le crete e gli sterri – dopo cinque anni di tentennamenti incomprensibili della Rai – sono rimbalzate in quattro dei cinque Continenti. Evviva! E se le Strade Bianche ci saranno anche nel 2013, di sicuro anche la Rai saprà fare di meglio dal punto di vista della produzione: meno “sganci”, commenti più ficcanti dalla motocicletta al di là delle condizioni difficili. Un passo alla volta perché a Roma non vantano ancora l’esperienza che Parigi può mettere nella Roubaix televisiva, ma c’è tutta la competenza per fare grandi cose. E se un giorno arriverà anche la tecnologia HD e 3D…gli ulivi, le colline, le case di pietra, la Torre del Mangia sctenerà l’immaginario collettivo dei turisti di ogni Paese.

L’equazione è sempre la stessa. Fiandre+Roubaix=Strade Bianche. Ci sono i muri. Ci sono i trabocchetti dei tratti sconnessi. C’è uno scenario ben più accattivante rispetto al Nord della Francia o alla zona delle pietre del Belgio. E poi c’è il traguardo in Piazza del Campo, nel cuore di Siena, in cima alla rampa di Santa Canterina e all’ombra della Torre del Mangia. Giù il cappello. E’ un anticipo dello spettacolo che sapranno dare i Mondiali della Toscana del 2013, che viviamo in prima persona da vicino, che stanno crescendo giorno dopo giorno e che tra e che tra diciotto mesi si consacreranno ai Cinque Continenti come l’evento iridato di ciclismo più tecnologico, più romantico e più cool della storia. Fidatevi.

Torniamo alle Strade Bianche.

Al via c’erano pochi corridori (111, esattamente come il numero di gara sulla maglia di Cancellara) ma straordinariamente buoni. Sarebbe stato sufficiente sbirciare tra le pieghe del week-end ciclistico precedente per capire che Philippe Gilbert non avrebbe potuto ripetere l’incursione del 2011. Così come a Cadel Evans non si sarebbe dovuto chiedere più di quel che ha saputo fare ieri: partecipare. Entrambi sono concentrati su appuntamenti fissati più in là nel tempo: il belga pensa di poter arrivare al titolo di campione del mondo in settembre nel Limburgo olandese passando per un buon Tour e l’australiano ha l’obbligo morale (e non soltanto) di difendere la maglia gialla prima di schierarsi al via dell’Olimpiade di Londra.

Chi ha battuto i tasti su Gilbert e Evans come fari delle Strade Bianche 2012 dovrebbe studiare un po’ di ciclismo: non basta avere il numero 1 sulla schiena e sul telaio per essere considerati favoriti. Ciò dev’essere accompagnato da innumerevoli altri elementi di valutazione. Altre storie, altri concetti.

Strade Bianche, si diceva. Le sfide intrecciate si sono dimostrate eccitati come e più le volte precedenti. E ieri, si sa, le radioline erano bandite. Difatti l’incidente meccanico ha tagliato fuori Stefano Garzelli e questo fatto deve indurre chi di dovere a riflettere approfonditamente sulla mancanza di comunicazione tra corridore e ammiraglia soprattutto in circostanze limite come sugli sterri. E difatti i corridori hanno dovuto sobbarcarsi i sopralluoghi, magari viaggiando in compagnia pur appartenendo a squadre diverse e dunque essere divisi da logica rivalità imposta anche dalla concorrenza. E, difatti, Daniel Oss non ha saputo valutare le proprie possibilità, raccogliendo l’invito all’arrembaggio del temerario Daniele Bennati (che non potendo vincere allo sprint in cima ad una rampa come quella che porta a Piazza del Campo) era là in avanscoperta per conto di Cancellara. In misura minima, a Oss è capitato quel che accadde a Vincenzo Nibali al Giro di Lombardia dell’anno scorso nello scavalcamento del Ghisallo: e dire che in quella circostanza le radioline c’erano, eccome, essendo la corsa autunnale della Gazzetta dello Sport nel calendario protetto del World Tour dove la legge dei team manager è più forte di quella dell’Unione Ciclistica Internazionale.

Insomma: non sono certo servite le radioline né a Bennati, né a Cancellara, per far saltare il banco delle Strade Bianche… Strategia della vigilia, capacità di valutare i fatti contingenti e l’esperienza hanno fatto la differenza. Come sempre dovrebbe essere.

“Salendo in auto dopo aver parlato a lungo con Cancellara al raduno di partenza, ci siamo detti: se ne è parlato troppo poco di Fabian nei giorni di vigilia, ha vissuto da zingaro per tre mesi in giro per il mondo, è motivatissimo…è l’uomo da battere”: si sono detti Davide Cassani e Francesco Pancani, rispettivamente commentatore e cronista di Raisport, mentre lo svizzero si ergeva sul resto dei corridori, dominando sfacciatamente lo sterro delle Tolfe e catapultandosi verso Siena, più di otto mesi dopo l’ultimo successo (campionato della Confederazione Elevetica di fine giugno 2011).

E chissenefrega se non c’erano le radioline! Sono utili per la sicurezza: innegabile. Non per la tattica. Lasciamo che nelle corse ne siano dotati un paio di corridori a squadra per le comunicazioni di servizio dalla corsa alla carovana e non viceversa: ci sono i regolatori, i direttori di corsa, i commissari di gara per poter fare di tutto e di più. E che venga studiato un sistema unidirezionale via etere per l’intera carovana in modo da prevenire pericoli, evitare incidenti, dribblare scompensi imprevisti.

E lasciamo che la fantasia e l’intelligenza dei corridori vengano liberate e tornino a fare differenze importanti ben più importanti di quelle che vengono dettate pedissequamente dall’ammiraglia. Cancellara ha dominato le Strade Bianche nel 2012 esattamente (e forse meglio) di quando nel 2010 infilò il primo successo in Piazza del Campo e la sua figura era già attraversata da conquiste straordinarie.

E dire che nei primi chilometri della sfida, quando le acque in gruppo erano abbastanza calme, Cancellara è rimasto vittima di due forature. Il suo direttore sportivo Luca Guercilena l’ha aiutato due volte a rilanciarsi. E dire anche che il “Treno di Ginevra” ha saputo del rassicurante vantaggio sulla concorrenza in via Esterna di Fontebranda, nella Contrada dell’Oca, quando il traguardo era a un chilometro e mezzo: una cinquantina di secondi. Il sorriso gli sarebbe nato lì, alla faccia anche dei crampi, delle radioline e dei motorini, se il suo pensiero non fosse costantemente rivolto da giorni ai propri parenti per la perdita dello zio Giovanni.

E adesso avanti con Parigi-Nizza e Tirreno-Adriatico. La Milano-Sanremo, il primo vero giorno di scuola del ciclismo di eccellenza, è già dietro l’angolo, nella speranza che le radioline non ingessino la fantasia.

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