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Rientriamo in diretta amici appassionati, per seguire la seconda tappa dell'Ironman Tour. Il gruppo è ormai in vista del penultimo Gpm. C'era stato lo scatto di Soler e Martin. I due però sono sempre stati tenuti sotto controllo dal gruppo della maglia gialla.

Vanno però a giocarsi il Gpm con Soler che anticipa l'irlandese Martin

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Linea ora ad Andrea De Luca, che si trova sulla coda del gruppo.

Sì Francesco, mi trovo in coda. In questa parte finale della salita, il gruppo ha aumentato notevolmente l'andatura e tantissimi corridori hanno perso contatto. Non più di 60 uomini faranno parte del drappello dei migliori. Poco fa Scarponi si è fermato all'ammiraglia per parlare con Paolo Bettini. Per il momento gli italiani si sono visti poco, ma sono tutti compatti intorno a Basso e Nibali.

E vediamo se i nostri, sulla salita finale, riusciranno a combinare qualcosa. Intanto è la Spagna a prendere in mano la situazione. Ben 4 uomini in testa a fare un'andatura piuttosto sostenuta. Ormai sembra chiaro che Contador voglia fare la tappa.

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Penso proprio di sì. Sulla salita finale vedremo lo scatto di Alberto Contador.

Invece Davide devi smentirti, perchè in un tratto in discesa, arriva proprio l'allungo dello spagnolo!

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Scatto a sorpresa del madrileno, che a 11 km dal traguardo vuole provare a sorprendere tutti. Vediamo come reagirà il gruppo. Da qui alla fine della tappa manca ancora molto, ma Contador è Contador e ha tutte le carte in regola per arrivare fino al traguardo.

Vediamo dietro che c'è la reazione da parte di alcuni uomini.

Dovrebbe trattarsi di Andy Schleck, Roman Kreuziger e Joaquim Rodriguez.

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Linea a Paolo Savoldelli.

Mi trovo davanti ad Alberto Contador, che ha appena iniziato la salita finale. Lo spagnolo sta andando molto forte, ma non mi sembra sia ancora a tutta. Da dietro vedo tre uomini che avranno massimo una ventina di secondi di ritardo, ma anche il gruppo è lì, ed è tirato, mi sembra, da Stefano Garzelli.

Proprio così. E' finalmente l'Italia ad aver preso in mano la situazione finalmente. Il ritardo del gruppo da Contador è di poco meno di 30 secondi quindi non è tutto compromesso.

Contador probabilmente aspetterà Joaquim Rodriguez. In due si va meglio, ma non si può escludere un ritorno del gruppo.

E infatti vediamo che Contador sta per essere raggiunto dal terzetto con Kreuziger, Schleck e Rodriguez, ma il gruppo è ormai a pochi metri.

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Si ricompatta dunque il gruppo, quando mancano 6 km al traguardo. E' ora di nuovo la Spagna a prendere in mano la situazione, con Carlos Sastre a fare l'andatura.

Il ritmo del vincitore del Tour 2008 può far male. Questa è una salita insidiosa, con pendenze mai inferiori al 7%. Il problema per i corridori sarà però l'ultimo km, quando si toccano le pendenze massime, al 15%.

Riparte Contador!

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Si era spostato Sastre, ed è subito ripartito lo spagnolo.

Questa volta lo scatto è deciso, e potrebbe andare a vincere la tappa. Vediamo il gruppo come reagisce.

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Riparto, da oggi dovrei riuscire a ripostare con maggiore regolarità.

E' partito molto bene Alberto Contador. Dietro c'è un po' di indecisione su chi deve andarlo a seguire. I big si stanno studiando. C'è paura di saltare, considerando che da qui al traguardo la salita rimane sempre molto dura.

C'è Mollema in testa a fare l'andatura per Gesink, ma il ritmo di Contador è davvero molto elevato. Difficile andare a riprenderlo. Attenzione però che è proprio il giovane olandese a lanciarsi all'inseguimento dello spagnolo ora.

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Alla sua ruota si muove Denis Menchov. Poco più indietro Andy Schleck.

Stava bene Gesink, ha fatto anche lavorare la squadra oggi. Vediamo se riuscirà a riportarsi sul battistrada.

Si è formato ora un terzetto all'inseguimento di Alberto Contador. Ci sono oltre a Gesink, anche Denis Menchov ed Andy Schleck. Il loro ritardo è di 23 secondi.

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Linea a Paolo Savoldelli.

Sì, sono in coda al gruppo della maglia gialla. Martin sta soffrendo ma per il momento resiste e si trova con gli uomini di classifica rimasti per il momento a ruota. Tra questi ci sono anche Ivan Basso, Vincenzo Nibali e Stefano Garzelli, mentre si è staccato Michele Scarponi. Il loro distacco dagli inseguitori di Contador dovrebbe essere intorno ai 30 secondi. Qualche istante fa è partito Cadel Evans, che sembra sia riuscito ad agganciarsi al gruppo Gesink. Linea a voi.

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Sono in tre gli italiani nel gruppo dei migliori, ma nessuno prende iniziativa. Vediamo se Basso o Nibali si muoveranno, o non sono in giornata. Ottima intanto la resistenza di Martin che, sebbene oggi perderà la maglia gialla, sta comunque difendendosi bene e, considerando le tante cronometro che ci saranno, potrebbe dire la sua in chiave classifica generale.

Poco più di un km al traguardo e Gesink ha staccato Menchov, Schleck ed Evans, ed ora sta provando tutto solo a riportarsi su Contador.

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L'ultimo km è il più duro. Vediamo se cambierà ancora qualcosa, mentre vedo da dietro rinvenire una maglia tricolore.

Infatti. Si tratta di Ivan Basso, che con una bella progressione ha lasciato il gruppo della maglia gialla, ed ora ha anche ripreso e superato il gruppo di Evans. Si trova in terza posizione dietro a Contador e Gesink.

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Sta salendo molto bene Ivan. Gli altri mi sembra che siano un po' più in affanno, ma temo che si sia mosso troppo tardi per andare a riprendere Contador.

E' lo spagnolo sta su un altro pianeta. 500 metri al traguardo, ed ha guadagnato ancora su Gesink.

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E' pesante la pedalata dell'olandese, Basso almeno lui lo potrebbe riprendere.

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Impossibile andare a riprendere Alberto Contador. E' lui il vincitore della seconda tappa dell'Ironman Tour.

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Ha messo subito le cose in chiaro. E' lui il più forte in salita, è lui che vuole vincere questo Ironman. Ora prenderà anche la maglia di leader, e sarà davvero difficile andare a togliergliela.

Ora vediamo che distacchi ha solcato. Sta arrivando Robert Gesink, che nel finale è riuscito a ritrovare un po' di brillantezza. 32 secondi il suo ritardo da Alberto Contador.

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Vediamo ora l'arrivo di Ivan Basso che invece ha accusato una piccola flessione.

Sì, le pendenze degli ultimi 300 metri gli hanno fatto perdere qualche secondo, tanto che si sono riavvicinati anche Evans, Menchov e Schleck.

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Ora attendiamo l'arrivo degli altri big. Il gruppo inseguitori, dove c'è anche Nibali, è arrivato dopo un paio di minuti, regolato proprio dal siciliano.

E' rimasto al coperto Nibali, però sembra comunque che stia bene. Vediamo se proverà qualcosa nelle prossime tappe.

Ecco anche Tony Martin, che comunque è riuscito a limitare alla grande i danni

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Perderà la maglia, ma la sua difesa è stata ottima. Perdere meno di 3 minuti da un Contador così, è sintomo di un'ottima condizione. Se continua così potrebbe davvero ambire ad una top 10.

Bene. Andiamo ora a vedere le classifiche, sia di tappa che generale.

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Tappa e maglia dunque per Contador, che scava un primo colpo tra se e gli avversari.

Per il momento è tutto, grazie per averci seguito in questa lunga diretta. Restituiamo la linea allo studio e vi diamo appuntamento a domani, per la terza tappa dell'Ironman.

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Rientriamo in studio amici appassionati di ciclismo. E' da poco terminata la seconda tappa dell'Ironman. Per chi ancora avesse dei dubbi, si è capito che Alberto Contador è l'uomo da battere. Prima però di dar voce ai nostri opinionisti, tornerei in cima al Mont Baldy, da Alessandra De Stefano, che ha ai suoi microfoni Cadel Evans.

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Sì Auro, sono qui con Evans. Allora Cadel, è arrivata subito una dimostrazione di forza da parte di Alberto Contador.

Beh sì. Alberto è andato fortissimo oggi e ha fatto la differenza. Io ancora non sono al top della condizione e ho preferito non rischiare a seguirlo, magari poi andando in crisi. L'Ironman è ancora lungo e io posso cercare di sfruttare qualche situazione in mio favore, come le tappe del pavè.

Grazie Cadel, linea a voi.

Beh sì, l'Ironman è ancora lungo, ma per il momento Contador è l'uomo più forte. Diamo subito la voce a Silvio Martinello.

Una bellissima tappa quella di oggi. Sono stati solcati già distacchi importanti e, se non sbaglio dei corridori sono anche finiti fuori tempo massimo.

Sì, si tratta di Simon Gerrans, che però era caduto, ma anche Ian Stannard e Bernardo Colex non sono riusciti ad arrivare in tempo.

Appunto, a dimostrazione che la corsa è stata dura. Contador è forte e ha una squadra fortissima. Bisognerà vedere lo sviluppo della corsa, visto che le tappe da disputare sono ancora tante. Io vorrei però sottolineare la prestazione di Ivan Basso. Lui è un diesel e, invece, già da oggi, ha dimostrato di avere una gamba buona. Questo lascia ben sperare per il futuro.

Beppe tu invece che ci dici?

Il messaggio che ci ha lasciato questa tappa è uno solo. Battere Contador sarà difficile. Nonostante questo, penso che ci sarà la possibilità per tutti di poter giocare le proprie carte. Adesso, prima del prossimo tappone di montagna, ci saranno tante tappe intermedie. Sono meno dure, ma comunque aperte a colpi di mano che, sicuramente ci faranno divertire.

Diamo ora voce a Gigi Sgarbozza, che in mattinata aveva pronosticato la vittoria di Fuglsang.

Beh si, singeramende credebo ghe Fugssa podesse fa bede, e invece bi ha deluso, ba sodo cerdo ghe il danese si risgadderà bresdo. E' gomungue sdada uda bellissiba dabba e besso ghe da oggi in boi ci bodrebbo diverdire.

Grazie Gigi, ed ora diamo la voce al nostro guru delle scommesse, Marco Paoloni.

Si andiamo subito a vedere in grafica i risultati della tappa di oggi. Vanno a punti coloro che hanno pronosticato Alberto Contador. Per il momento questo Ironman non ci ha regalato sorprese, visto che sono sempre stati i favoriti a vincere. Da notare che Erol95 ha preso il largo nei confronti degli avversari, ma il Tour è ancora lungo.

EROL95 6

Silvio Martinello 3

Beppe Conti 3

Davide Cassani 3

NDalax25 3

Andrepg 3

E per chi non ha ancora scommesso sul vincitore finale, sono state aggiornate le quote, che vedono scendere la valutazione di Contador, apparso nettamente superiore.

Alberto Contador 8

Cadel EVans 25

Andy Schleck 25

Ivan Basso 25

Denis Menchov 25

Robert Gesink 25

Alexandre Vinokourov 32

Vincenzo Nibali 32

Jurgen Van den Broeck 35

Andreas Kloden 35

Samuel Sanchez 40

Janez Brajkovic 40

Joaquim Rodriguez 40

Roman Kreuziger 40

Chris Horner 45

Tony Martin 45

Bradley Wiggins 45

Ryder Hesjedal 50

John Gadret 50

Levi Leipheimer 50

Kanstantin Sivtsov 75

Mauricio Soler 80

Altro (specificare il nome) 100

Grazie Marco. Per oggi è tutto, noi vi diamo appuntamento a domani, per seguire la terza, attesissima, tappa di questo Ironman. Grazie per averci seguito e arrivederci.

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IRONMAN TOUR TAPPA 3

Amici appassionati di ciclismo, un caloroso saluto da Auro Bulbarelli. Terza tappa di questo Ironman Tour. Abbiamo lasciato gli Stati Uniti e ci siamo trasferiti in Canada, a Montreal, precisamente, dove si disputerà questa sfida, il cui percorso sarà speculare a quello della prova Pro Tour canadese. Altimetricamente è meno duro rispetto a ieri, ma aspettiamoci delle imboscate, perchè gli avversari di Alberto Contador, per ora dominatore della corsa, cercheranno di metterlo in difficoltà in qualche modo. Andiamo a vedere ora il profilo altimetrico della corsa, con il supporto della grafica.

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Biisogna fare attenzione soprattutto al chilometraggio, 205 km che, dopo le fatiche di questi due giorni, potrebbe creare problemi ai corridori. Ora però cediamo la parola al nostro Marco Paoloni, che ci darà le quote per la tappa di oggi.

Grazie Auro, oggi tappa dal profilo collinare, vediamo subito su chi potranno scommettere i nostri amici appassionati.

Philippe Gilbert 3

Alberto Contador 5

Cadel Evans 5

Robert Gesink 5

Andy Schleck 6

Ivan Basso 7

Ryder Hesjedal 7

Samuel Sanchez 7

Alexandre Vinokourov 8

Fuga da lontano 10

Jurgen Van den Broeck 15

Denis Menchov 15

Vincenzo Nibali 15

Altro (specificare) 25

Queste sono le quote per la giornata di oggi che, naturalmente, saranno soggette a modifiche in corso d'opera.

Grazie Marco. Vi dò subito il mio pronostico, che è quello di Philippe Gilbert, prima di cedere la parola ai nostri opinionisti. Silvio...

Tappa di difficile interpretazione quella di oggi. Sinceramente non so che cosa potranno inventarsi i big. Questi primi due giorni sono stati sfiancanti ed è anche possibile che si prendano un giorno per tirare il fiato, per questo penso che alla fine avrà la meglio una Fuga da Lontano

Io invece mi discosto da quello che ha detto Silvio. Penso che ci sarà bagarre tra i big della generale nel tentativo di sorprendere Contador. Uno da qui mi aspetto un attacco è Alexandre Vinokourov che, tra l'altro, sarà anche il mio favorito.

Be be oggi bodeva essere dabba be Cunico, beggado ghe dod è venudo. Berò benso ghe l'Idalia fara una gradde gorsa e vidcerà Stefano Garzelli

Ringraziamo i nostri opinionisti, ma ora il tempo delle chiacchiere è finito. Linea a Francesco Pancani, Davide Cassani, Andrea De Luca e Paolo Savoldelli, per seguire la diretta della 3° tappa dell'Ironman Tour. Noi ci vediamo a fine tappa, buona visione.

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Amici appassionati di ciclismo, un caloroso saluto da Montreal, dove siamo qui per raccontarvi la 3° tappa dell'Ironman Tour. Un saluto da Francesco Pancani.

E Davide Cassani.

Tappa meno dura rispetto a quella di ieri, ma comunque interessante. Andiamo subito a vedere cosa è successo nelle prime battute. E' una tappa che potrebbe premiare anche una fuga da lontano e così, il primo tentativo è partito solo al secondo passaggio sotto quello che poi sarà anche il traguardo di giornata. Protagonisti della fuga Michael Barry (Nord America), Leonardo Duque (Colombia), Jussi Veikkanen (Scandinavia), Eduard Vorganov (Russia) e Ignatas Konovalovas (Resto d'Europa).

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Il gruppo ha lasciato fare e, vedendo che questo poteva essere il tentativo buono, si sono mossi dal gruppo altri corridori. Prima ci hanno provato Jakob Fuglsang (Danimarca), uno dei grandi delusi della tappa di ieri, ed il nostro Leonardo Bertagnolli (Italia). I due sono riusciti quasi subito a riportarsi sui battistrada.

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Poi è uscito dal gruppo anche il giovane Jure Kocjjan (Balcani), seguito poco dopo anche da Danny Pate (U.S.A.)

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E poco dopo anche Steven Cummings (Isole Britanniche) e Sergio Paulinho (Resto d'Europa), hanno tentato l'ardua impresa di riportarsi sulla fuga.

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Se per Kocjan e Pate, l'inseguimento è riuscito, lo stesso non si può dire per Cummings e Paulinho che, dopo esser rimasti a bagnomaria per diversi km, si sono visti riassorbire dal gruppo. La situazione ora, vede al comando 9 uomini con un vantaggio di 6' 25".

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Davide, un tuo giudizio su questa fuga.

Beh è un tentativo molto interessante. Sono nove uomini forti e lontani in classifica. Per il momento nessuno dal gruppo si è messo ad inseguire e potrebbe anche essere che nessuno lo farà mai, se non nel finale. Penso che hanno buone possibilità di arrivare al traguardo, anche se, la corsa è ancora lunga.

Andiamo ora da Paolo Savoldelli che si trova proprio sulla fuga, con la sua motocronaca.

Buon pomeriggio Francesco, Davide e tutti i telespettatori. Sono sui battistrada che stanno andando davvero molto forte. L'accordo per il momento è molto buono, con coloro che vanno forte in salita che tirano principalmente quando la strada sale, mentre cronoman come Pate e Konovalovas, danno tutto in pianura. Situazione importante per loro che, secondo me hanno ottime possibilità di arrivare al traguardo.

Bene, dunque abbiamo un giudizio univoco sulle possibilità della fuga anche se ora, quando mancano 80 km al traguardo, è cambiata la situazione in testa al groppo, con gli uomini di Cadel Evans dell'Australia, che si sono messi a lavorare e anche seriamente.

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So che non è un granchè ma cambierò metodo di narrazione senza simulare la telecronaca, che mi rallentava un po' troppo il racconto... comunque si riparte :D

Il forcing portato avanti dagli uomini di Cadel Evans poteva far pensare ad un'azione australiana, e invece sono stati gli olandesi a rompere il ghiaccio, con l'allungo, a 71 km dal traguardo, di Wouter Poels e Bauke Mollema.

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Il tentativo, piuttosto velleitario ad essere sinceri, non è però piaciuto al gruppo, che temeva un possibile attacco di Robert Gesink, e in pochi chilometri, ha vanificato l'azione dei due giovani olandesi.

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La situazione si è poi stabilizza, con i fuggitivi lasciati a 3 minuti e il gruppo ad inseguire. Dopo l'Australia, è stato il momento del Belgio, del grande favorito di giornata, Philippe Gilbert, a prendere in mano la situazione di corsa. Si è rivista una situazione che avevamo già ammirato nelle Ardenne, con Jelle Vanendert in testa a scremare il gruppo dei migliori che, nel frattempo, aveva perso un big come Levi Leipheimer.

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Messo al corrente del cambio di velocità del gruppo, il fuggitivo Jakob Fuglsang ha iniziato ad alzare il ritmo nel drappello dei battistrada, nella speranza di non vanificare questa lunga azione.

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Il forcing del danese ha fatto male, e anche molto. Al penultimo passaggio sotto lo striscione dell'arrivo, quando mancavano solamente 20 km alla fine, al comando si era formata una coppia. Infatti l'unico a tenere il ritmo di Fuglsang, è stato il nostro Leonardo Bertagnolli.

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Intanto anche dal gruppo si iniziavano a muovere le acque, con Jens Voigt che, ai - 13, ha piazzato una stoccata delle sue. Lasciato andare, visto che non rappresenta un pericolo in classifica generale, il tedesco è subito andato a riprendere il gruppetto degli ex-battistrada.

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Il gruppo dietro non era poi così interessato a riprendere la fuga. Gilbert infatti ha fatto smettere di lavorare i suoi. Evidentemente il vallone non è in gran giornata. La situazione, a 12 km dal traguardo, è la seguente

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