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[PCM10 - Story]Il ciclismo nel cuore


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Carissimi spettatori, oggi assisteremo alla tappa più lunga di questa edizione della Tirreno-Adriatico. Si è partiti da San Gemini e si giungerà a Chieti quando sarà già calatala sera. Il tempo non è dei migliori, anzi dire che è pessimo equivale a dire che è sereno. Ma gettiamoci nella mischia e andiamo ad assistere alla diretta di questa tappa, che è emozionante fin dai primi chilometri. Hanno tentato in una decina l'attacco ma per ora solo quattro sono riusciti ad accumulare un margine discreto, anche se la Rabobank sta tentando di chiudere sui quattro fuggitivi del primo chilometro.

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Come detto poco fa è stata proprio la Rabobank, squadra di Freire che oggi perderà senza dubbio la sua ledership, a chiduere sui battistrada. Ma nel giro di pochissimo tempo, è partito un altro attacco per mano di Voigte Bosisio, entrambi intenzionati ad accumulare punti nei due GPM previsti. Abbiamo dunque di nuovo quattro corridori al comando seguti a breve distanza da un folto gruppo di nove corridori tra cui spicca anche il nome di Mark Cavendish, in ombra in queste prime tappe della Tirreno.

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Avviene in questo momento il ricongiungimento dei dodici uomini. Adesso diventa un'azione molto interessante visti anche i nomi di spicco presenti in questo tentativo. Bisogna però dosare bene le energie perchè la tappa è davvero lunghissima.

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Anche Thiago Machado della Radioshack è in fuga, lui molto abile quando la strada inizia a salire. Infatti siamo nei pressi del primo GPM odierno Sella di Corno, ed è proprio il portoghese a mettersi al comando del drappello. Intanto Cavendish, Bertolini e Bandiera. Il distacco dei dodici fuggitivi sale di chilometro in chilometro.

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Risale il drappello dei fuggitivi anche Bosisio, in vista dello scollinamento. Machado e Bosisio cambiano passo e in brevissimo tempo staccano i loro compagni di avventura. Entrambi mirano alla maglia di leader della speciale classifica degli scalatori. Hanno accumulato in 2 km ben 20" nei confronti degli inseguitori. Anche se parlare di corsa a due è molto improbabile, vista la grande dstanza dall'arrivo.

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Riprendiamo il collegamento da Chieti, da dove stiamo seguendo la quarta tappa della Tirreno Adriatico. In fuga abbiamo nuovamente 12 corridori, che collaborano a sprazzi. Nonostante ciò il vantaggio continua a salire, segno che il tempo infastidisce il gruppo e chissà se questa tappa vedrà qualche big imporsi oppure vedrà vincitore uno dei dodici al comando...

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Davanti continuano la galoppata, favoriti anche dalla strada più agevole che permette ai corridori di rifiatare. I dodici al comando infatti hanno già nelle gambe ben 160 km di fuga e alla conclusione ne mancano ancora 75. Intanto il gruppo sembra aver perso interesse per questa tappa visto il vantaggio che sfiora i 7'

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Inizia l'ultima salita determinante di giornata, la salita che ci porterà a Pretoro. Ora inizieranno le danze anche tra i fuggiti visto che in palio, allo scollinamento, ci sono ben 10 punti per la classifica GPM. Gerrans e Pesamontes, entrati in fuga da poco dunque più freschi si sono messi in testa a tirare. La selezione è netta, al comando abbiamo sei uomini: Gerrans, Machado, Bosisio, Pesamontes, Bertolini e Bandiera. Bosisio e Machado sono i più stanchi visto che hanno tirato per tutti i loro 180 km di fuga. Ma vediamo l'evolversi della situazione. Gerrans continua il suo ritmo forzato facendo sì che Bosisio e Bandiera si stacchino. Abbiamo dunque un quartetto al comando tra cui c'è anche il campione australiano in linea.

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L'andatura di Gerrans continua ad essere molto efficace. Per questo motivo si è staccato dal drappello di fuggitivi anche Bertolini, anche lui in fuga da molti chilometri. Davanti ci sono quindi tre corridori molto agguerriti, che hanno scollinato con un bel margine nei confronti del gruppo, che però dal canto suo sta recuperando il distacco. Chi avrà la meglio?

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Simon Gerrans è scatenato! Dopo essere riuscito ad entrare in fuga con Pesamontes grazie ad un'azione tatticamente perfetta, ora è leader della corsa, con circa 1' di vantaggio sui pochi uomini che compongono il gruppo. Gli altri fuggitivi sono stati tutti ripresi e nel gruppo, Gabriele Bosisio sta spendendo le ultime sue energie per tentare di chiudere sull'australiano. Lo stesso corridore della Sky è transitat primo allo sprint intermedio di Bucchianico. Prima dell'arrivo mancano dunque ancora due muri.

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Inizia ora l'ultimo muro che precede la salita finale di Chieti. Gerrans sempre al comando anche se con 40" di margine. Nel gruppo scatta subito Damiano Cunego, seguito da Vincenzo Nibali e Peter Velits, già vincitore di una tappa in questa edizione. Dietro di loro all'attacco anche Tadej Valjavec.

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Azione interessantissima quella che sta portando avanti Damiano Cunego, infatti il veronese ha raggiunto il temerario Gerrans ed ora al comando della corsa abbiamo due uomini. Siamo nella discesa che ci porterà alle porte di Chieti, poi quando mancheranno 2,5 km alla conclusione inizierà la rampa finale. A poco più di 20" insegue un terzetto costituito da Nibali, Valjavec e Velits. Gerrans comunque sembra essere giunto alla frutta, non dà più cambi regolari al rivale che è costretto a compiere tutto il lavoro "sporco".

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Avviene proprio ora il ricongiungimento quando è da poco iniziata la salita finale. Gerrans sta tentando di stringere i denti ma il forcing di Valjavec non gli dà chances e non gli permette di rimanere a ruota dei migliori. Anche Vincenzo Nibali acsusa lo sforzo, e perde contatto quando all'arrivo mancano 1,2 km. Davanti abbiamo Valjavec, Cunego e Velits. Cunego tenta un attacco per anticipare la volata, nella quale comunque partirebbe favorito. Niente da fare per lui che viene inesorabilmente ripreso dai due. Parte lo sprint a trecento metri dalla conclusione, Valjavec è davanti a tutti, a ruota c'è Velits, al suo fianco Cunego. Cunego prova il sorpasso negli ultimi cinquanta metri ma non riesce a imporsi. Uno sloveno giunge dunque a braccia alzate a Chieti. Ottimo quarto e quinto posto per Cancellara e Freire, classifica comunque stravolta.

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Carissimi amici benvenuti alla quinta tappa della Tirreno-Adriatico. Oggi si è partiti da Chieti in Abruzzo e si giungerà sui monti Sibillini a Colmurano. E' la tappa più difficile di quelle proposte in questa edizione e possiamo dire, senza ombra di dubbio, che chi vincerà quì avrà per il 70% la corsa in tasca, viste le successive tappe non molto impegnative. Ma passiamo alla corsa vera e propria, dove abbiamo ben otto uomini in testa con 1'40" di vantaggio. Tra i fuggitivi c'è anche Tony Martin, abile scalatore uscito però fuori classifica nella tappa di ieri, il perenne Bosisio, che ieri si è fatto 210 km di fuga e l'eterno Jens Voigt, anche lui in fuga nella giornata di ieri.

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Il gruppo lascia fare molto volentieri, e il Team Kyklos ha trovato un'ottima scusante per esentarsi dal tirare il gruppo: avendo Bosisio davanti infatti, ha varie possibilità di gestire la corsa; anche se gira voce che Velits e Simoni abbiano avuto problemi gastrointestinali in questa notte appena trascorsa e dunque sono partiti non al meglio della forma. Il vantaggio inoltre continua a incrementarsi, mentre ci avviciniamo al Forca di Presta, asperità molto ardua.

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La Rabobank e la Lampre sono al comando del gruppo, anche se gli effetti non si notano. Il vantaggio sale ancora e sfiora i 10'

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Davanti i battistrada si alternano molto bene da ciò scaturisce questo enorme vantaggio che hanno da gestire. Iniziano ora le prime rampe del Forca di Presta, e subito Voigt e Bosisio si portano nelle prime posizioni. L'italiano ha come obiettivo la maglia di miglior scalatore.

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La salita inizia a farsi più dura, le pendenze in questo tratto sfiorano il 12% e si porta nelle prime posizioni anche l'altro tedesco Tony Martin. Ora il drappello dei battistrada ha tre corridori che tirano contemporaneamente. Si preannuncia una corsa molto molto agguerrita. Il primo corridore che fa le spese di questa andatura molto elevata è Olivier Bonnaire della Francaise des Jeux, ma anche Reus e Piluschin sono lì lì per mollare.

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I battistrada contiuano la loro "folle" corsa portando avanti un ritmo davvero serrato. Ne continuano a fare le spese i meno abili in salita come Reus e Piluschin invece altri, in giornata di grazia come Benitez, riescono a salire con un passo mai visto prima. La situazione dunque non cambia al comando, quando siamo vicini allo scollinamento lì prenderemo un preciso distacco tra i battistrada e il gruppo.

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I cinque al comando hanno da poco scollinato con Bosisio che è transitato primo al passaggio sul Forca di Presta conquistando cinque utilissimi punti in chiave classifica GPM, ricordiamo che ce ne saranno altri 2 da affrontare. A impostare le curve dunque in discesa sono i tedeschi Martin e Voigt, un pò di riposo invece per Bosisio e Benitez che hanno dato un grande impulso alla manovra sulla salita appena conclusa.

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Il gruppo transita in questo momento all'apice della salita, inizia la discesa anche per gli uomini più noti, anche se il gruppo è ridotto all'osso non più di sessanta unità. Da segnalare una grandissima azione di cucitura da parte degli uomini della AG2R La Mondiale che stanno tirando da 60 km e soprattutto Gadret ha imposto un buon ritmo, anche se non asfissiante, su tutta la salita di Forca di Presta. Senza dubbio, Valjavec vuole imporre il suo secondo sigillo in questa Tirreno.

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Davanti è sempre Tony Martin della HTC che mantiene alto il ritmo, Schroder della Milram invece è da qualche chilometro che non dà più cambi ai compagni di fuga segno che ha finito la benzina. Bosisio e Voigt intanto hanno discusso su come spartirsi la posta in caso di arrivo in solitaria e pare abbiano ritrovato tenacia.

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In discesa prova ad allungare un inappagato Damiano Cunego, poco in luce in queste fasi di corsa. La sua azione pare discreta ma il gruppo sta davvero facendo i salti mortali per chiudere su ogni tentativo, soprattutto gli uomini della Ag2r impongono un ritmo estremo.

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Se la salita ha mietuto vittime, la fase in discesa non è da meno, infatti ne paga le consequenze Schroder della Milram che perde il contatto con gli altri quattro fuggitivi che stanno cercando disperatamente di mantenere alto il vantaggio, ma la fatica preme sempre più

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Sono ancora gli uomini Ag2r che tirano il gruppo per il loro leader Valjavec, probabilmente in forma smagliante visto che tiene molto a questa tappa. Per Nibali invece nessun gregario che possa dargli manforte, così come per Garzelli. Velits invece ha ancora Simoni e Rabottini.

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Iniziata la salita de "Le Arette" ultimo GPM di giornata e ultima salita dura che attende i corridori. Bosisio vuole cercare di conquistare ancora altri punti per consolidare la sua leadership al comando della classifica scalatori. Davanti però si crea un altro problema poichè il tedesconde della Saxobank Jens Voigt ha perso contatto e dunque davanti sono rimasti in tre. Il gruppo torna ad essere favorito anche se il distacco è ancora elevato

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Dietro intanto qualche ciclista inizia a perdere la pazienza e dopo lo scollinamento, in discesa, attaccano Cancellara, ottima la sua Tirreno, e Vassily Kiriyenka abile lottatore molte volte in luce al Giro. I due possono guadagnare qualche minuto fondamentale, ma il gruppo non lo permetterà sicuramente.

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Stiamo entrando, con il passare dei chilometri, nella fase calda della tappa. Ricapitolando la situazione abbiamo tre uomini in fuga con 3' di vantaggio su u gruppo ridotto all'osso che è tirato incessantemente dalla Ag2r. Nel gruppo si continuano a susseguire scatti, prima di Cancellara poi di Kiriyenka quindi Garzelli, Nibali. Ora a tentare di anticipare il resto della carovana è Samuel Sanchez che, forte della pendenza della strada, suo settore preferito, vuole avvantaggiarsi.

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Lo spagnolo, viene subito ripreso così come Nibali, Garzelli e Valjavec, ma immediatamente dopo riprova un'altra sortita.

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Siamo sempre più vicini all'arrivo e ci sno altri due srappetti prima di giungere a Colmurano. Valjavec ha imposto saldamente la sua squadra al comando, facendo sì che i fuggitivi scoppiassero verso la fine della tappa. Il vantaggio è di 1' non di più. Inizia ora lo strappo di cui parlavamo prima, un chilometro al 14%. attacca proprio lo sloveno! si sapeva che era in ottima forma e che puntava molto su questa corsa dei due mari.

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Valjavec sembra avere non una ma ben due marce in più nei confronti degli avversari, che cercano di controbattere in discesa. Si muovono altri due specialisti della discesa lo squalo di Messina Nibali e il veronese Cunego. I due hanno 35" da recuperare nei confronti di Valjavec che ha fatto davvero il vuoto sulla salitella.

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Bosisio, riassorbito, spende le sue ultime energie per cercare quanto meno i ricongiungere il suo leader Velits, non in ottima giornata, con la testa della corsa. Gabriele, coadiuvato da Samuel Sanchez, Garzelli e Lofkvist riescono a riportarsi sui fuggitivi, dapprima sulla coppia Cunego-Nibali e successivamente sullo sloveno, che ha capito i non poter arrivare al traguardo da solo a 10km dalla conclusione.

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"Siamo alla frutta" è la frase giusta per esplicare questa situazione nella quale si è creato un gruppetto di 20 uomini dove però nessuno detta andatura. Siamo molto vicini alla conclusione e a breve comincerà la salita finale. L'unico leader che dispone di un compagno di squadra è Velits che ha con se Simoni, anche se entrambi non appaiono in ottima forma. Che inizino le danze! Siamo alle pendici di Colmurano, e già c'è qualche scatto, il primo a muoversi è Garzelli. Subito ripreso il corridore dell'Acqua e Sapone vede di non spendere energie preziose. Parte Valjavec! Estenuante e emozionante la sua corsa quest'oggi, ha saputo controllarsi e stoccare attacchi decisivi che restano nelle gambe, se prima ha fatto il vuoto questa potrebbe essere l'azione che lo porterà alla vittoria della Tirreno-Adriatico. Dietro Nibali e Cunego cercano di tenergli testa ma la loro pedalata è molto appesantita

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Valjavec è incontenibile, ha compiuto un qualcosa di eccezionale! E' rimasto in piedi sui pedali per 600 metri, spingendo e rilanciando in continuazione. Cunego e Nibali invece hanno affrontato l'ascesa sempre seduti in sella anche se il veronese ci sembra in migliori condizioni rispetto allo "Squalo". Velits invece, come detto dall'inizio della tappa, non ha proprio controbattuto allo sloveno tentando di salire con il proprio passo e cercando di non precipitare in classifica. Simoni, dal canto suo, è rimasto con il suo compagno di team poichè anche lui indebolito dalla stanchezza. Nulla da fare per Cunego e Nibali. Valjavec si impone per il secondo giorno consecutivo, quì sui Monti Sibillini a Colmurano. Tappa stupenda e una cornice di pubblico eccezionale, grazie a tutti

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Vediamo le classifiche: Valjavec ha inflitto pesanti distacchi a tutti, a cominciare da Velits giunto con più di 1' al traguardo. Lo slovacco deve dunque dire addio alla maglia di leader, indossata per un giorno, a discapito del rivale sloveno, che in classifica precede Cunego, Nibali e dunque Velits a 57".

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