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[PCM10 - Story]Il ciclismo nel cuore


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E' arrivato il gran giorno, la grande partenza della Tirreno-Adriatico da Livorno. Magnifica giornata di sole, quasi fosse primavera, mare calmo, e nessuna ipotesi di ventagli, l'interrogativo più frequente nel gruppo. In fuga abbiamo tre uomini, si tratta del campione portoghese Cardoso, Scognamiglio e McCartney della Radioshack, che ha schierato a questa Tirreno una squadra molto giovane. Il gruppo lascia fare per ora anche se ha chiuso vari tentativi di fuga nel primo periodo di corsa.

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I tre al comando hanno poco più di due minuti di vantaggio sul gruppo, e proprio ora sono entrati nel circuito finale dove sarà poi posto l'arrivo. Nel gruppo c'è un gran colpo di scena! Fabian Cancellara, con indosso la maglia svizzera di campione nazionale, sta tentando l'attacco. Il favorito numero uno per la vittoria finale decide di usare il jolly già nella prima tappa attaccando ad 80 km dalla conclusione.

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La locomotiva di Berna, così soprannominato per le tante vittorie a cronometro e per i tanti record battuti, sta macinando chilometri e secondi sui tre battistrada. Guadagna 10" al chilometro sui tre e tra qualche chilometro arriverà certamente l'aggancio. Per i tre al comando sarà senza dubbio una manna dal cielo visto che molti invidiano la ruota di Cancellara. Proprio in questo istante, a circa 50 km dal traguardo, arriva il ricongiungimento. Abbiamo dunque quattro uomini al comando della corsa

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Il gruppo dietro ha iniziato ora a muovere i meccanismi e sta iniziando ad accelerare l'andatura, che fin'ora è stata da crociera. Al comando del gruppo ci sono soprattutto le squadre dei velocisti la Lampre, la Rabobank e la Katusha. Il distacco diminuisce sempre di più ed ora si toccano i 50 km/h, segno che si inizia a far sul serio. Davanti Cancellara è colui che tira di più, come se stesse compiendo una cronometro, ma dietro accorciano a vista d'occhio. A 25 km dalla conclusione il distacco tra i fuggitivi e il gruppo scende a 1'

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Iniziano a salire anche un uomo del Team Kyklos per dar manforte ai rivali. Si tratta di Meyer, non in ottime condizioni fisiche, non prenderà sicuramente parte al treno per pilotare Modolo. Il gruppo torna compatto proprio sotto lo striscione dei dieci chilometri alla conclusione. Salgono anche gli uomini della Garmin e della HTC, il duello Farrar Cavendish, già ammirato al Tour down Under potrebbe ripetersi. Cinque dalla conclusione, la situazione è molto confusionaria: abbiamo tre uomini Garmin, dunque Farrar alla ruota dei compagni di team, poi c'è Cavendish a ruota dell'americano, quindi Rabottini e Modolo con il primo alla ruota di Cannonball. Parte lo sprint, Modolo un pò affannato perde la ruota di Rabottini, che dunque ha il gravoso ruolo di compiere lo Sprint. Dalle retrovie arriva Freire, è testa a testa con Gerald Ciolek e Boason Hagen. Ma Freire la spunta e va a vincere la prima tappa della Tirreno Adriatico. Come sempre lo spagnolo, effettua le sue migliori prestazioni quando non parte tra i favoriti.

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Carissimi amici miei del forum (si spera), benvenuti alla seconda tappa della Tirreno-Adriatico. Oggi il percorso prevede un arrivo per fughe da lontano anche perchè molti velocisti potrebbero risentire delle ultime salitelle poste vicino al traguardo. In fuga ci sono ben otto corridori che hanno un vantaggio superiore ai 2' nei confronti del gruppo, dove capeggiano due uomini della Rabobank, che controllano la situazione.

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I fuggitivi al comando continuano nella loro azione, si alternano regolarmente anche se Bonnaire della Francaise des Jeux, non dà cambi regolari. Il gruppo continua la sua corsa parallela a quella dei battistrada, visto che comunque il ritardo nei confronti degli otto al comando resta intorno ai due minuti. Attenzione perchè nel gruppo c'è un attacco! Ancora Fabian Cancellara, in maglia verde di miglior scalatore, lancia l'attacco quando alla conclusione manca davvero molto, con lui attacca anche Juan antonio Flecha. Ricordiamo che Cancellara era andato anche ieri in fuga per essere poi stato ripreso nei chilometri fnali

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Sulla salita del Goraiolo i fuggitivi hanno incrementato l'andatura, provocando un frazionamento degli uomini. Infatti sono rimasti in sei nel gruppo di testa, si tratta di Bosisio, Bandiera, Millar, Bonnaire, Solari e Gourov. Dietro sempre Cancellara e Flecha che vanno davvero a mille e gudagnano secondi su secondi.

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Terminata da poco la discesa, c'è stato qualche minuto fa il ricongiungimento in testa al gruppo. Abbiamo nuovamente otto uomini al comando ma ora ci sono anche Cancellara e Flecha, e sappiamo quanto possono far male con le loro tirate prolungate. Il gruppo si sta organizzando anche perchè il ritardo nei confronti dei battistrada è salito sopra i 3'

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Siamo nel tratto in falso piano, è cambiata nuovamente la situazione in testa alla corsa. Pochi chilometri fa avevamo ben otto corridori tra i fuggitivi, ora invece sono rimasti solo in quattro. Abbiamo Cancellara, Flecha, Bandiera e Bosisio. I primi due sono i più freschi e sono anche quelli che si impegnano maggiormente per conservare un margine accettabile.

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Nel gruppo non c'è molto accordo oggi. Infatti ora stanno tirando gli uomini di Freire, e sembra che stiano per arrivare anche gli uomini della Lampre. La verità è che oggi probabilmente i fuggitivi saranno tagliati fuori dalla lotta per la vittoria visto i due GPM che il gruppo si appresta ad affrontare. Il vantaggio dei quattro fuggitivi continua a mantenersi alto, anche se alla conclusione manca ancora un bel pò

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I quattro al comando iniziano ad accusare la stanchezza e perdono secondi su secondi. Dietro gli uomini Rabobank, Lampre e Liquigas sembrano aver trovato il giusto accordo e mantengono un buon ritmo. Il gruppo è prossimo al ricongiungimento con i battistrada, solo 10" il margine per Cancellara e compagni. Intanto il gruppo si sta frammentando in molti gruppetti. Finisce ora l'ultima salita, gruppo compatto anche se è un gruppo ridotto a una cinquantina di unità. Le vittime principali di questa selezione sono state soprattutto i velocisti, infatti Greipel, Brown, Cavendish, McEwen, Cook, Loddo, Haedo e gli altri perdono dai 2' ai 5'. Corsa che si deciderà sì in volata ma per un'elites di corridori. Quelli che fanno più paura sono, senza dubbio, Filippo Pozzato, Petacchi e Modolo, anche se di questi ultimi sono da valutare le condizioni fisiche. Siamo a cinque chilometri dalla conclusione, non si formano treni. Modolo è a ruota di Rabottini che a sua volta è a ruota di Gavazzi della Lampre. Velits bracca Hesjedal che è l'uomo più avanzato. Pozzato si è staccato da qualche minuto. Inizia lo sprint sono tutti molto vicini, Gavazzi non ha la gamba, Rabottini lo supera, dimostrando ancora una volta la sua abilità nelle corse leggermente vallonate, ma Modolo si ferma e non accenna a sprintare per la stanchezza. Hesjedal parte lunghissimo, più dietro c'è Velits che cerca la rimonta

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Hesjedal ha finito la benzina, Velits dal canto suo emerge sempre più dal gruppo fino a superare il canadese della Garmin. Più dietro Rabottini. Uno sprint letale di Peter Velits che regala al Team Kyklos, alla prima partecipazione in una corsa Pro Tour, la vittoria. Prima vittoria stagionale dunque anche per lo slovacco. Ottimo quarto posto per il giovanissimo Rabottini

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Benritrovati! Diamo uno sguardo all'ordine di arrivo; come possiamo notare non risultano velocisti di spicco tra i primi otto, eccezion fatta per il giovane Rabottini del Team Kyklos. Velits guadagna posizioni anche in classifica generale raggiungendo il primo posto in classifica, appaiandosi però a Freire con lo stesso tempo. Lo spagnolo però rimane leader per qualche centesimo di secondo di vantaggio sullo slovacco. E' comunque una Tirreno-Adriatico entusiasmante, visto che oggi ci ha regalato un arrivo di tappa riservato a pochi uomini; a farne le spese, oltre ai velocisti, sono stati anche Bruseghin, Ginanni, Szmyd e altri capitani che ora hanno, in classifica, 1'40" da recuperare nei confronti di Freire e Velits. Per loro corsa finita, ma potranno senza dubbio essere importanti e fondamentali per qualche fuga da lontano, visto che le prossime tappe si adattano molto agli atleti con questa caratteristica.

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Carissimi amici benvenuti alla terza tappa della Tirreno-Adriatico, oggi si parte da San Miniato per arrivare in un altro paese termale, Monsummano. A differenza delle altre due tappe, quest'oggi molti più uomini hanno tentato la fuga e molti di loro sono riusciti ad entrarci al primo tentativo, tant'è che abbiamo sette uomini in fuga. Tra essi spicca il nome di Francesco Ginanni che, come avevamo visto ieri, perde già 1'40" in classifica generale, a causa della tappa di ieri che ha davvero rivoluzionato le aspettative.

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Dal gruppo sono usciti altri tre corridori, si tratta di Gatto, Van Avermaet e Guesdon. I tre hanno 2' di vantaggio sul gruppo e circa un minuto da recuperare nei confronti dei sette battistrada. Davanti hanno rallentato leggermente l'andatura per far sì che i tre inseguitori si agregassero al gruppo principale, perchè fare 100 km in dieci uomini è meglio che farli in sette. Il gruppo frattanto lascia fare. Arriva proprio ora il ricongiungimento. Abbiamo dieci uomini al comando della corsa con un bel margine sul gruppo.

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I battistrada iniziano la salita più importante di oggi, I Papi, che però non assegnerà punti per la classifica degli scalatori. I dieci leader della corsa, stanno portando su un' azione davvero sinergica e produttiva tant'è che il gruppo non riesce ancora a recuperare, anzi il divario aumenta ancora. Siamo nella discesa dei Papi, con Tonti che tira in questo tratto di strada. Ricapitoliamo chi sono i dieci al comando quando mancano novanta chilometri all'arrivo.

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Il gruppo continua a dare spazio ai fuggitivi anche se sarebbe l'ora di svegliarsi visto che il margine dei dieci uomini al comando è superiore ai 6'. Il gruppo però pare aver accelerato infatti ora al comando di esso ci sono quattro uomini Rabobank che hanno Freire sia come leader della corsa sia come papabile alla vittoria odierna, coadiuvano la squadra olandese gli uomini della Lampre-Farnese Vini che lavorano per Alessandro Petacchi e tre uomini Liquigas per Bennati.

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Il gruppo continua a guadagnare secondi su secondi e sta accorciando lo svantaggio in modo eccezionale. il merito è senza dubbio degli uomini della Rabobank e della Lampre Farnese, i secondi infatti stanno facendo di tutto per mettere nelle condizioni Petacchi di fare almeno un centro in questa competizione. Non c'è da dimenticarsi però dell'altro capitano della Lampre, Damiano Cunego, che entrerà in gioco nelle tappe collinari a partire da domani. Il gruppo accorcia ancora sui battistrada, dai quali si è staccato Merlo che è già stato ripreso dal gruppo. Ora lo svantaggio nei confronti dei fuggitivi è inferiore al minuto quando mancano 20 km alla conclusione. Superato anche il secondo ed ultimo GPM senza problemi in gruppo, composto da circa un centinaio di unità. Quindici alla conclusione, attacca proprio Damiano Cunego, starà senza dubbio testando la gamba oppure Petacchi non è in ottima condizione. Dietro Cunego tenta un allungo anche il siciliano Vincenzo Nibali della Liquigas

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L'attacco di Cunego dura ben poco, infatti il gruppo trainato dagli olandesi della Rabobank, ha chiuso immediatamente sul veronese. Gli stessi hanno re-inglobato anche gli altri otto fuggitivi, anche se ne resta ancora uno che è una mina vagante. Il tedescone della Milram, Eichler dimostra le sue doti da passista, affrontando una specie di crono-prologo. Mancano infatti otto chilometri alla conclusione e il tedesco ha ancora un bel margine sul gruppo. Dietro sono saliti anche gli uomini della Liquigas che ora, con cinque effettivi, stanno dando un'altra sberla alla corsa. Per Eichler si fa sempre più dura.

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Il recupero del distacco ora è tutto in mano agli uomini Liquigas che però si stanno comportando egregiamente. Li aiutano in questo frangente anche gli uomini della Sky che stanno lavorando per Edvald Boasson Hagen, il piccolo grande norvegese già piazzatosi secondo nella prima tappa di questa tirreno. Il lavoro della Liquigas ha dato i suoi frutti, gruppo compatto a 3 km dalla conclusione, ed ora tutto in mano ai velocisti. Modolo e Rabottini out, hanno accusato entrambi le fatiche dei giorni scorsi e le salite odierne. Che riprovi Velits il ruolo di sprinter? Certo oggi, a differenza della tappa svoltasi ieri, ci sono più esperti nel campo delle volate. Settecento metri Velits a ruota di Simoni, per entrambi svolgere uno sprint del genere è una grande novità, il quale è a ruota proprio di Boasson. Parte Farrar, dietro a lui Bennati quindi Boasson e i due del team Kyklos. Farrar rimane appiedato, la sua azione è come se si fosse schiantata contro un muro. Parte lunghissimo Bennati, quattrocento metri alla conclusione. Esce dalla ruota dell'italiano Edvald Boasson Hagen che si affianca all'atleta della Liquigas. I due arrivano quasi appaiati ma la vittoria sembrerebbe di Bennati. Terzo posto ingrato per Petacchi, quarto l'eterno Simoni. Modolo sembra essere il vincitore dello sprint nel gruppo.

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Il photofinish ci conferma che è proprio Bennati a vincere questa tappa, visto che ha tagliato il traguardo con mezza bici. Vediamo l'immagine rivelatrice che dissipa tutti i dubbi. a presto con le classifiche

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