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[UCI Historical Tour] - Parigi / Nizza


emmea90

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Bonnet, che bontà! Limoges parla francese. Sagan 2°

Dopo il mezzo sconquasso di ventiquattrore prima ipotizzare un epilogo diverso da una volata a ranghi compatti sul traguardo di Limoges poteva apparire arduo, considerando che gli ultimi dentelli presenti nel tracciato non avrebbero fatto neppure il solletico a tre quarti buoni di gruppo. Le volate però vanno conquistate, guadagnate, mettendo in conto quella buona dose di rischio necessaria in finali particolarmente complicati.

Ed è da qui che bisogna partire nel raccontare la tappa d'oggi, da quell'insidioso ultimo chilometro con gli ultimi duecento metri che tiravano leggermente all'insù ma soprattutto con uno spartitraffico piazzato a circa 500 metri. Con tutta la foga e la voglia di emergere e sorprendere i propri avversari figlia di questi momenti, suona quasi inevitabile pensare che non possa accadere nulla e bastano pochi attimi per rendersene conto: la Quick Step, che conduceva le danze all'ingresso nel triangolo rosso per lanciare presumibilmente la volata di Jérôme Pineau, sta per ultimare il suo lavoro, dalle retrovie cerca di infilarsi con decisione Grega Bole, intento a preparare il terreno per Mirco Lorenzetto ma il tentativo dello sloveno di passare tra il Quick Step che lo precedeva e Sagan in terza ruota produce una sbandata che lo fa ruzzolare a terra. Da lì all'innesco del crash il passo è breve ed il volo da brividi di Jimmy Casper, che non può fare altro che centrare in pieno Bole, è l'immagine che più di tutte fa tenere il fiato sospeso, mentre di fianco anche Fofonov e i due Martin (l'irlandese Daniel ed il tedesco Tony) non riuscivano a scansare l'impatto. Mentre il trambusto derivato produceva fortunatamente solo forti contusioni ai malcapitati, le carte intanto si sparigliavano negli ultimi metri dello sprint: Luis León Sánchez tentava l'anticipo ma si vedeva superato dai due corridori messi decisamente in vetrina dalla tappa di oggi.

Ci piace ripeterci in questo caso ma l'avvio di stagione del ventenne slovacco Peter Sagan è una delle note più liete di questo primo scorcio di 2010 e se il trend dovesse proseguire in decisa crescita in questa e nelle prossime stagioni, non tarderemo a parlare ancora di questo ragazzo giunto al professionismo portando con se tutte le perizie della mountain bike e del ciclocross, ovvero le specialità che, affiancate ad una comunque buona attività su strada, gli hanno regalato successi e podi europei e mondiali. Non si è lì davanti in un finale così complicato per caso, approcciando l'ultimo chilometro già in terza ruota in attesa di lanciare la volata di Francesco Chicchi (per il velocista toscano, rimasto in posizione un po' troppo arretrata, alla fine è giunto solo un decimo posto). Ma soprattutto non ci si rende protagonisti di uno sprint potente ed entusiasmante se non si hanno grandi gambe. Tutto perfetto fin qui, se non che ad impedire il primo successo di una certa entità in maglia Liquigas dello slovacco è intervenuto quel William Bonnet già in bella evidenza negli sprint dell'ultima Vuelta di Spagna e che probabilmente ha tenuto a ricordarci che anche la Francia c'è eccome ed ha tutta l'intenzione di mettere i bastoni tra le ruote alle grandi corazzate del ciclismo odierno. Una rimonta imperiosa quella del ventisettenne della Bbox-Bouygues Telecom cresciuto in pista nelle categorie giovanili e per il quale è giunta probabilmente l'ora della maturità, a tutto vantaggio dei colori transalpini, in cerca di protagonisti anche negli arrivi a ranghi compatti che non si limitino a sporadiche comparsate.

Una Bouygues che aveva tentato di movimentare il finale già con lo scatto dell'ex campione europeo Gautier sulla Côte de Nieul a 11 chilometri dal traguardo, dopo che in precedenza si era esaurito il lungo tentativo di Finetto, Mangel (per il francese, ultimo ad arrendersi ai -18, la soddisfazione della maglia a pois di miglior scalatore), Mouris e De Kort, scattati dopo 4 chilometri dal via e rimasti in avanscoperta per circa 175 chilometri con un vantaggio massimo di 4'15". Ripreso Gautier ai -4 dal traguardo, sono finalmente entrate in azione le squadre dei velocisti, ossia la Vacansoleil (per Bozic) e la HTC-Columbia del grande favorito Greipel, che a questo punto rischia seriamente di concludere a quota zero alla voce "successi di tappa" questa Parigi-Nizza. In precedenza è prevalsa soprattutto la voglia di mantenere le posizioni d'avanguardia di tutte le formazioni principali, dalla Rabobank di Boom alla Caisse d'Epargne di Valverde fino all'Astana di Contador, con quest'ultima particolarmente attenta nel non incappare in ulteriori brutte sorprese dopo la caduta di Alberto nel finale di ieri e le successive preoccupazioni per le botte ricevute.

Agli archivi della giornata odierna vanno consegnati il buon quarto posto di Mirco Lorenzetto, bravo a districarsi e a cercare la rimonta negli ultimi metri, e i piazzamenti di J.J.Haedo, Dumoulin, Veelers, Vorganov (Napolitano, caduto ieri, si è invece ritirato in casa Katusha) e Bozic a completare la top-ten. Domani si riprende ulteriormente a far sul serio sulla strada verso Aurillac e siamo sicuri che la Côte de la Martinie, piazzata a soli 3 chilometri dall'arrivo, possa stuzzicare l'appetito di molti. Magari proprio di LLS, che grazie ai 4" d'abbuono conquistati oggi, ha ridotto a 10" il proprio ritardo da Boom.

(cicloweb)

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in effetti...secondo me al giro potrebbe fare classifica visto che l'ultima settimana sarà quella decisiva :roll: ...anche di Luca(mettiamo da parte il caso doping)era un'ottimo corridore per le classiche ma poi è riuscito a far bene nelle corse a tappe...secondo me se al Giro starà bene deve provarlo a vincere uno non deve imporsi dei limiti

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Tappa

1. SAGAN Peter 55 LIQUIGAS-DOIMO 3h 44' 28"

2. RODRIGUEZ Joaquim 157 KATUSHA TEAM 3h 44' 28" + 00' 00"

3. ROCHE Nicolas 118 AG2R-LA MONDIALE 3h 44' 28" + 00' 00"

4. VOIGT Jens 18 TEAM SAXO BANK 3h 44' 30" + 00' 02"

5. MARTIN Tony 41 TEAM HTC - COLUMBIA 3h 44' 30" + 00' 02"

6. CONTADOR Alberto 31 ASTANA 3h 44' 30" + 00' 02"

7. LORENZETTO Mirco 145 LAMPRE - FARNESE 3h 44' 34" + 00' 06"

8. DUMOULIN Samuel 183 COFIDIS LE CREDIT EN LIGNE 3h 44' 34" + 00' 06"

9. FLORENCIO Xavier 62 CERVELO TEST TEAM 3h 44' 34" + 00' 06"

10. MARCATO Marco 196 VACANSOLEIL PRO CYCLING TEAM 3h 44' 34" + 00' 06"

11. KOLOBNEV Alexandr 154 KATUSHA TEAM 3h 44' 34" + 00' 06"

12. GESCHKE Simon 214 SKIL-SHIMANO 3h 44' 34" + 00' 06"

13. VORGANOV Eduard 158 KATUSHA TEAM 3h 44' 34" + 00' 06"

14. BOTCHAROV Alexandre 152 KATUSHA TEAM 3h 44' 34" + 00' 06"

15. HUPOND Thierry 216 SKIL-SHIMANO 3h 44' 34" + 00' 06"

16. VALVERDE Alejandro 8 CAISSE D’EPARGNE 3h 44' 34" + 00' 06"

17. LE MEVEL Christophe 81 FRANCAISE DES JEUX 3h 44' 34" + 00' 06"

18. CHAVANEL Sylvain 21 QUICK STEP CYCLING TEAM 3h 44' 34" + 00' 06"

19. KREUZIGER Roman 51 LIQUIGAS-DOIMO 3h 44' 34" + 00' 06"

20. SANCHEZ Samuel 131 EUSKALTEL - EUSKADI 3h 44' 34" + 00' 06"

.....

26. SANCHEZ Luis-Leon 1 CAISSE D’EPARGNE 3h 44' 34" + 00' 06"

38. LEIPHEIMER Levi 101 TEAM RADIOSHACK 3h 44' 34" + 00' 06"

79. BOOM Lars 91 RABOBANK 3h 44' 55" + 00' 27"

81. FINETTO Mauro 53 LIQUIGAS-DOIMO 3h 45' 15" + 00' 47"

83. CUNEGO Damiano 141 LAMPRE - FARNESE 3h 45' 15" + 00' 47"

85. GILBERT Philippe 74 OMEGA PHARMA - LOTTO 3h 45' 15" + 00' 47"

143. VANDEVELDE Christian 128 GARMIN - TRANSITIONS 3h 46' 54" + 02' 26"

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Generale


1. VOIGT Jens 18 TEAM SAXO BANK 12h 40' 26"
2. SAGAN Peter 55 LIQUIGAS-DOIMO 12h 40' 32" + 00' 06"
3. SANCHEZ Luis-Leon 1 CAISSE D’EPARGNE 12h 40' 35" + 00' 09"
4. MILLAR David 121 GARMIN - TRANSITIONS 12h 40' 38" + 00' 12"
5. KREUZIGER Roman 51 LIQUIGAS-DOIMO 12h 40' 40" + 00' 14"
6. BOOM Lars 91 RABOBANK 12h 40' 46" + 00' 20"
7. CONTADOR Alberto 31 ASTANA 12h 40' 46" + 00' 20"
8. LEIPHEIMER Levi 101 TEAM RADIOSHACK 12h 40' 50" + 00' 24"
9. RODRIGUEZ Joaquim 157 KATUSHA TEAM 12h 40' 54" + 00' 28"
10. TONDO Xavier 68 CERVELO TEST TEAM 12h 40' 54" + 00' 28"
11. VALVERDE Alejandro 8 CAISSE D’EPARGNE 12h 40' 56" + 00' 30"
12. SANCHEZ Samuel 131 EUSKALTEL - EUSKADI 12h 40' 59" + 00' 33"
13. BRAJKOVIC Janez 102 TEAM RADIOSHACK 12h 41' 00" + 00' 34"
14. GRIVKO Andriy 34 ASTANA 12h 41' 00" + 00' 34"
15. PAURIOL Rémi 181 COFIDIS LE CREDIT EN LIGNE 12h 41' 03" + 00' 37"
16. MARTIN Tony 41 TEAM HTC - COLUMBIA 12h 41' 04" + 00' 38"
17. IVANOV Serguei 151 KATUSHA TEAM 12h 41' 07" + 00' 41"
18. PERAUD Jean-Christophe 76 OMEGA PHARMA - LOTTO 12h 41' 07" + 00' 41"
19. KOLOBNEV Alexandr 154 KATUSHA TEAM 12h 41' 07" + 00' 41"
20. RIBLON Christophe 117 AG2R-LA MONDIALE 12h 41' 10" + 00' 44"

...

29. LORENZETTO Mirco 145 LAMPRE - FARNESE 12h 41' 19" + 00' 53" Primo Italiano
24. GERRANS Simon 171 TEAM SKY 12h 41' 13" + 00' 47"
30. SICARD Romain 136 EUSKALTEL - EUSKADI 12h 41' 20" + 00' 54"
38. SCHLECK Frank 11 TEAM SAXO BANK 12h 41' 32" + 01' 06"
70. GILBERT Philippe 74 OMEGA PHARMA - LOTTO 12h 42' 14" + 01' 48"
80. MARCATO Marco 196 VACANSOLEIL PRO CYCLING TEAM 12h 43' 03" + 02' 37"
96. COBO ACEBO Juan Jose 2 CAISSE D’EPARGNE 12h 44' 12" + 03' 46"
121. CUNEGO Damiano 141 LAMPRE - FARNESE 12h 49' 20" + 08' 54" a soli 8 minuti
122. FEDRIGO Pierrick 161 BBOX BOUYGUES TELECOM 12h 49' 23" + 08' 57"
146. VANDEVELDE Christian 128 GARMIN - TRANSITIONS 12h 51' 59" + 11' 33"
159. FINETTO Mauro 53 LIQUIGAS-DOIMO 12h 55' 44" + 15' 18" (ha pagato la fuga di ieri)



Parigi - Nizza, vittoria di Peter Sagan
Curato come sempre dal Mitico Luca Pellegrini
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E' inutile che sottolineate Cunego.. va come Gilbert che farà anche lui le classiche, senza considerare che ha perso giorni di corsa importanti causa caduta in Andalucia.. Non è paragonabile a Contador o Valverde, che hanno vinto rispettivamente Algarve e Mediterraneo..

Capisco che può non piacere, ma se si giustifica Finetto per la fuga del giorno prima non capisco questa fissa contro Cunego..

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Sia chiaro io non ho una fissa contro Cunego, come corridore non mi piace, ma perdere minuti in tappe abbastanza facili, mi sembra eccessivo.

Parlando Finetto, ieri ha preso la maggior parte dei minuti che ha in generale, quindi non lo giustificavo ne criticavo, anzi ne ho apprezzato l'azione.

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Sia chiaro io non ho una fissa contro Cunego, come corridore non mi piace, ma perdere minuti in tappe abbastanza facili, mi sembra eccessivo.

Ma mica tutte le volte si corre per vincere.. sopratutto quando non si hanno le gambe e la condizione, magari meglio risparmiare qualcosina nelle tappe in cui non si può vincere per altre o solo per mettere dentro km..

Vedremo cmq.. domani tappa buona per i leader..

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domani potrebbe andare in fuga cunego.....

Probabile anche questa soluzione.. dipende come sta e se non va è inutile andare in fuga..

Andare in fuga è più faticoso in parte di lottare nei km finali a mio avviso..

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La Saga(n) abbia inizio Ad Aurillac lo slovacco (con)vince

Non fosse per questo sbarbatello slovacco che poco meno di due mesi fa ha compiuto vent'anni, oggi staremmo magnificando l'azione di Alberto Contador sulla Côte de la Martinie: niente che non sia nelle corde del campione iberico, per carità, ma comunque la testimonianza di quanto il capitano dell'Astana tenga a riscattare la sconfitta di un anno fa patita dall'amico-nemico Luís León Sánchez su queste stesse strade della Parigi-Nizza. Può dunque una côte di seconda categoria accendere le speranze di un corridore in grado di vincere due Tour, un Giro e una Vuelta? La risposta è sì.

Ma, come detto, questa che poteva essere la giornata dell'ennesima celebrazione del corridore madrileno, diventa per forza di cosa il battesimo ufficiale di Peter Sagan, ex biker (campione del mondo tra gli Juniores proprio con le ruote grasse) che la Liquigas ha scovato in un piccolo team continental slovacco, la Dukla Trencin, che da oggi potrà vantarsi di aver "allevato" questo ragazzo.

Un ragazzo che in quattro giorni di gara alla Parigi-Nizza, che per storia, tradizione ed anche campo di partenti è ben altra cosa rispetto al Tour Down Under (nella quale Sagan si era messo comunque in mostra), ha colto un 5°, un 2° e un 1° posto, alternando la dimostrazione di qualità a cronometro (nel prologo), allo sprint (ieri) e in salita - seppur breve - quest'oggi.

La tappa è iniziata sotto il segno della neve, che ha consigliato all'ASO di togliere i primi due Gpm di giornata, accorciando la tappa di 53 km. Dopo le prime schermaglie e il primo Gpm conquistato da Mangel (che ha rafforzato il primato della maglia a pois), i fuggitivi di oggi han formato un gruppetto non male, visti i nomi: Roelandts e Maes sono infatti due corridori veloci (e l'atleta Omega Pharma era anche vicino in classifica, a 49") ed il francese Huguet un discreto passista.

Il gruppo, tirato dalla Caisse d'Epargne di LLS e Valverde (e non dalla Rabobank del capoclassifica Boom) ha lasciato spazio e minuti ai tre, ben sapendo che le côtes finali avrebbero rallentato la ricorsa dei battistrada verso l'arrivo di Aurillac. Sulla salita di Sexcles si è consumato il classico canovaccio, col distacco che in 9 km è sceso dai 4'40" ai 2'33". Ma Roelandts e Huguet non si sono risparmiati fino a 5500 metri dall'arrivo (mentre Maes s'era arreso ai meno 15 km), quando il gruppo - nel quale Saur, Cofidis e Team HTC avevano dato manforte alla Caisse da qualche km - ha ricompattato la situazione in corsa, mischiando così le carte ai piedi dell'ultima - attesa, a questo punto - côte di giornata.

Tony Martin ha attaccato la salita in testa, ma troppo timidamente, con Ivanov alle spalle. La stoccata decisiva è arrivata dal campione irlandese Roche (ai 3.5 km), che ha avuto anche il merito di scatenare la reazione di Sagan, che nel giro di un centinaio di metri sì riportato sull'uomo AG2R (col tedesco Martin attaccato alla ruota), mentre dal gruppo uno scatto di Joaquím Rodríguez scatenava la fantasia di Alberto Contador, che in tre pedalate si riportava alla ruota dell'ex compagno di squadra, formando (con Voigt, che si è aggiunto nel falsopiano subito dopo il Gpm) un sestetto che non ha lasciato scampo al gruppo, nel quale LLS in prima persona si è adoperato per ridurre il gap dalla testa della corsa insieme alla Lampre di Lorenzetto.

Nel finale Contador, indiavolato, ha provato ad agire sulla voglia di Voigt di sfilare la maglia a Boom, chiedendo al tedescone della Saxo Bank di collaborare. Ma Voigt, che non è un pivello né uno sprovveduto, ha più volte scrollato la testa facendo capire al madrileno di non poter certo aiutarlo a distanziare maggiormente un certo Frank Schleck. Che poi Voigt la maglia di leader se l'è presa lo stesso, all'arrivo, visto che Boom ha patito il ritmo nel finale ed è arrivato al traguardo con 27" di distacco.

Il palcoscenico dell'arrivo però spetta ancora allo slovacco Sagan, capace di dominare lo sprint lanciato da JRO, battendo nettamente lo spagnolo della Katusha e Roche, con gli altri quattro fuggitivi che si son fermati a 2" dal podio (complice anche un contatto sfortunato tra Contador e Tony Martin a 100 metri dal traguardo), col gruppo - regolato proprio da Lorenzetto (con Marcato 10°) - a 6". Gruppo che però, oltre al già menzionato Boom, non comprendeva Cunego, Gilbert (a 47"), Greipel (a 1'49"), Vande Velde ed Haussler (a 2'26"), tra gli altri.

Domani l'arrivo sulla Croix Neuve a Mende, con i suoi 3 km al 10.1% di pendenza media, darà sicuramente altri spunti di discussione a questa Parigi-Nizza: riuscirà Sagan (2° in classifica a 6" da Voigt, ma anche leader della classifica a punti e primo tra i giovani) a stupire ancora? Contador (a 20") cercherà altro vantaggio prima delle ultime due tappe? E la Caisse di LLS (a 9") e Valverde (a 30") come si comporterà? Il Team Saxo Bank si comporterà da squadra leader o lascerà la corsa in mano ad altri?

Tanti interrogativi che renderanno la tappa di domani molto interessante.

(cicloweb)

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Domani sarà un spettacolo, io vedo bene JRO, su una salita nelle sue corde, ma anche Contador mi è parso in forma, non posso dire lo stesso, purtroppo per LL. Sanchez..:( (Ricordo, tutti e tre dello stesso vivaio.)

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Quando si sale, c'è un solo nome, Alberto Contador (Astana). Il pistolero di Madrid, ha vinto in solitaria la 5° tappa della Parigi Nizza, andando via sull'ultima salita. Non c'è niente da fare, ancora una volta Contador ha dimostrato di essere il più forte in salita. Ci ha provato Alejandro Valverde (Caisse d'Erpagne), a seguirlo, ma non c'è riuscito, e si è dovuto accontentare del secondo posto, a 10" dal suo connazionale. Al terzo posto, con lo stesso tempo di Valverde, troviamo il campione olimpico Samuel Sanchez (Euskaltel Euskadi). Si vede anche Damiano Cunego (Lampre Farnese), che non è riuscito a stare con Contador, e si è piazzato al 6° posto a 21" dal vincitore. Si è difeso come un leone Jens Voigt (Team Saxo Bank), ma le pendenze per lui oggi erano proibitive, e ha dovuto dire addio alla maglia gialla, che è andata sulle spalle di Alberto Contador

spaziociclismo.it

grande Damiano 8)

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