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Wanka84

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Wimbledon - Errani e Pennetta, nessuna fatica

Aspettando Serena Williams, l''attrazione' principale di giornata è programmata sul Campo 1, dove Maria Sharapova, regina del 2004 e 16esima testa di serie del torneo, affronta la rumena Ioana Olaru. Con un rapido 6-1 6-4 la Sharapova conferma la propria candidatura ad antagonista numero 1 dell'americana nella parte alta del main draw. Ancora un ostacolo (la ceca Strycova) e poi la super-sfida con l'americana, se quest'ultima non incapperà in qualche scivolone per la verità improbabile.

Non sarà una specialista dell'erba, ma Sara Errani è un osso duro da battere su tutti i campi, a maggior ragione per un'altra giocatrice poco avvezza ai prati verdi di Wimbledon, e in generale ai palcoscenici dello Slam, vale a dire la spagnola Arantxa Parra Santonja, liquidata dall'azzurra con un rapido 6-2.

Una Monica Niculescu non proprio in giornata di grazia si scontra con la solidità del gioco di Flavia Pennetta, che fa meglio della Errani lasciando all'avversaria di turno un game per set. Destino medesimo, ma all'incontrario, per Alberta Brianti, che tuttavia meritava forse qualcosa di più del 6-2 6-0 con il quale si è arresa alla più quotata Agnieszka Radwanska. Qualche rammarico in più deve averlo certamente Roberta Vinci, battuta 6-2 7-6 dalla russa Pavlyuchenkova, prossima avversaria della Wozniacki (6-4 6-4 alla cinese di Taipei Kai-Chen Chang). Esce di scena anche Romina Oprandi, bravissima a superare le qualificazioni e poi a sconfiggere la Watson nonostante l'influenza. Oggi la Dulgheru non le ha dato scampo: sconfitta 'in stile Brianti': 6-2 6-0

fonte:eurosport

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Complimenti ad Andreas Seppi ...ha rinunciato alla nazionale dicendo che doveva concetrarsi sulla sua carriera da singolo e che questo sarebbe stato per lui l'anno decisivo ... una sciacquata di umiltà non gli farebbe male

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Complimenti ad Andreas Seppi ...ha rinunciato alla nazionale dicendo che doveva concetrarsi sulla sua carriera da singolo e che questo sarebbe stato per lui l'anno decisivo ... una sciacquata di umiltà non gli farebbe male

Intatti stiamo capendo in che senso decisivo...

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Intatti stiamo capendo in che senso decisivo...

Questo della nazionale è un discorso che non condivido nenache se lo fa un big , figuriamoci un giocatore di medio livello

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Wimbledon - Isner è un morto che cammina

ISNER HA FINITO LE BATTERIE... - Il 'bombardiere' John Isner inizia il suo match di secondo turno contro Thiemo De Bakker servendo una prima 'mozzarella', così lenta per uno della sua stazza e della sua potenza che per velocità non assomiglia neanche a una seconda. La partita è già finita qui: basta solo aspettare qualche scambio per accorgersi che l'eroe della sfida infinita con Mahut è soltanto la sua controfigura.

Le undici ore trascorse a battagliare con il francese hanno prosciugato le sue energie, fisiche e mentali; De Bakker non viene tramortito con 112 ace, come era accaduto a Mahut, e anzi, non ne subisce alcuno. Pertanto all'olandese non resta che buttare la palla dall'altra parte e attendere l'errore del suo povero avversario, che si aggira ciondolante per la sua metà campo come un condannato che aspetta soltanto il giudizio finale.

...DE BAKKER RINGRAZIA - Dopo un quarto d'ora De Bakker ha già chiuso il primo set: 6-0. "Adesso Isner si ritira" - pensano un po' tutti, e invece, con orgoglio, l'americano decide di non mollare. Chiama il fisioterapista, che sistema il suo collo malandato e i suoi muscoli dolenti dopo la maratona dei record. Il risultato è che in qualche modo il numero 19 del mondo riesce a spingere un po' più con la battuta, pur giocando quasi da fermo. Raccoglie tre game nel secondo set, e due nel terzo. Una resa onorevole per un giocatore che assieme a Mahut ha scritto una pagina di storia del tennis. Questo Wimbledon non lo dimenticherà mai.

Chi invece farà bene a dimenticare in fretta l'edizione di quest'anno è Mikhail Youzhny, che si è fatto sorprendere da Paul-Henri Mathieu in cinque set: 6-4 2-6 2-6 6-3 6-4 per il transalpino, prossimo avversario di De Bakker.

NOLE VOLA AGLI OTTAVI E TROVA HEWITT- Passando alla parte alta del tabellone, conquista gli ottavi di finale Novak Djokovic, uno dei candidati al titolo, per molti un gradino sotto il duo Federer-Nadal, e forse anche Murray e Roddick. Albert Montanes è la 28esima testa di serie, probabilmente 'fasulla' qui all'All England Club stando ai suoi precedenti risultati sull'erba inglese (soltanto lo scorso anno è riuscito a superare due turni dui fila). Djokovic si impone 6-1 6-4 6-4 e adesso trova Lleyotn Hewitt, che ha fermato la corsa di Gale Monfils vincendo 6-3 7-6(9) 6-4. Un'altra prova convincente per il fighter australiano, recente vincitore ad Halle. Finora l'ex numero 1 mondiale non è nemmeno dovuto restare in campo troppo a lungo: avrà dunque energie sufficienti per creare grossi problemi a Djokovic, ma se il serbo è davvero convinto di poter lottare per il titolo dovrà dimostrarlo passando attraverso questo grosso ostacolo.

fonte:tuttobici

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Wimbledon - Isner è un morto che cammina

ISNER HA FINITO LE BATTERIE... - Il 'bombardiere' John Isner inizia il suo match di secondo turno contro Thiemo De Bakker servendo una prima 'mozzarella', così lenta per uno della sua stazza e della sua potenza che per velocità non assomiglia neanche a una seconda. La partita è già finita qui: basta solo aspettare qualche scambio per accorgersi che l'eroe della sfida infinita con Mahut è soltanto la sua controfigura.

Le undici ore trascorse a battagliare con il francese hanno prosciugato le sue energie, fisiche e mentali; De Bakker non viene tramortito con 112 ace, come era accaduto a Mahut, e anzi, non ne subisce alcuno. Pertanto all'olandese non resta che buttare la palla dall'altra parte e attendere l'errore del suo povero avversario, che si aggira ciondolante per la sua metà campo come un condannato che aspetta soltanto il giudizio finale.

...DE BAKKER RINGRAZIA - Dopo un quarto d'ora De Bakker ha già chiuso il primo set: 6-0. "Adesso Isner si ritira" - pensano un po' tutti, e invece, con orgoglio, l'americano decide di non mollare. Chiama il fisioterapista, che sistema il suo collo malandato e i suoi muscoli dolenti dopo la maratona dei record. Il risultato è che in qualche modo il numero 19 del mondo riesce a spingere un po' più con la battuta, pur giocando quasi da fermo. Raccoglie tre game nel secondo set, e due nel terzo. Una resa onorevole per un giocatore che assieme a Mahut ha scritto una pagina di storia del tennis. Questo Wimbledon non lo dimenticherà mai.

Chi invece farà bene a dimenticare in fretta l'edizione di quest'anno è Mikhail Youzhny, che si è fatto sorprendere da Paul-Henri Mathieu in cinque set: 6-4 2-6 2-6 6-3 6-4 per il transalpino, prossimo avversario di De Bakker.

NOLE VOLA AGLI OTTAVI E TROVA HEWITT- Passando alla parte alta del tabellone, conquista gli ottavi di finale Novak Djokovic, uno dei candidati al titolo, per molti un gradino sotto il duo Federer-Nadal, e forse anche Murray e Roddick. Albert Montanes è la 28esima testa di serie, probabilmente 'fasulla' qui all'All England Club stando ai suoi precedenti risultati sull'erba inglese (soltanto lo scorso anno è riuscito a superare due turni dui fila). Djokovic si impone 6-1 6-4 6-4 e adesso trova Lleyotn Hewitt, che ha fermato la corsa di Gale Monfils vincendo 6-3 7-6(9) 6-4. Un'altra prova convincente per il fighter australiano, recente vincitore ad Halle. Finora l'ex numero 1 mondiale non è nemmeno dovuto restare in campo troppo a lungo: avrà dunque energie sufficienti per creare grossi problemi a Djokovic, ma se il serbo è davvero convinto di poter lottare per il titolo dovrà dimostrarlo passando attraverso questo grosso ostacolo.

fonte:eurosport

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Domani grossa occasione per Pennetta e "gattone" Fognini ( a me ricorda un casino Mecir ) .. sono i match piu' difficili , quelli in cui si va in campo con i favori del pronostico ( in teoria Fognini i favori del pronostico non li avrebbe contro il francese pero' direi che stante la situazione attuale parte un filo favorito ).

Una doppia vittoria sarebbe un bel segnale per il nostro tennis ...specialmente quello maschile che ha bisogno di trovare un giocatore ...un mezzo giocatore ...

La Errani parte sfavorita ma chissa' ....

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Ed ecco un altro motivo sul perché sia la morte del tennis...

Perchè l'incontro di ieri è stato la morte del tennis?

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Diciamo che, a malincuore, non aiuta ad avvicinare la gente.

Non penso farà avvicinare persone al tennis ma male non ha di certo fatto

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  • 2 months later...
  • 4 months later...

Francesca come Panatta, È già sicura del numero 4

La Schiavone, che ora nei quarti di Melbourne sfida la n.1 al mondo, Wozniacki, con il suo tennis vario e coraggioso, lontano dai colpi solo muscolari di oggi, inventa sempre qualcosa: così ha uguagliato Adriano nel miglior ranking di un azzurro nell'era del computer

Francesca Schiavone è al top del suo ranking: numero 4. Epa

Francesca Schiavone è al top del suo ranking: numero 4. Epa

MELBOURNE (Australia), 23 gennaio 2011 - Francesca Schiavone ne ha fatta un’altra, grande, eclatante, storica. Non come il primo successo di un’italiana nello Slam, il 5 giugno scorso, sulla terra rossa del Roland Garros, e il successivo approdo al numero 6 del mondo, il più alto di sempre di un’azzurra. Ma con qualcosa di simile, perché, non solo con il 6-4 1-6 16-14, ha giocato la partita femminile più lunga dello Slam, in 4 ore 44 minuti, non solo, nel derby fra le ultime regine di Parigi, qui sul cemento del primo Slam della stagione, ha domato uno dei talenti più importanti del movimento, l’ex numero 2 del mondo Svetlana Kuznetsova, annullandole 6 match point, ma ha anche raggiunto i quarti di finale ed è già sicura, lunedi, di toccare il numero 4 del mondo, come solo Adriano Panatta era riuscito nel 1976 (da quando esiste il sistema della classifica del computer).

Adriano Panatta, è stato numero 4 al mondo nel 1976. Ap

Adriano Panatta, è stato numero 4 al mondo nel 1976. Ap

gioco — Di più: la milanese ha giocato con un’intensità emotiva ed una qualità tennistica così elevata (che pensava forse di aver smarrito), ed ha meritato le ovazioni del pubblico di Melbourne, che la chiamava a gran voce "Schiavòna, Schiavòna", confondendola forse con qualche altra ancella dell’Est Europa, mentre resisteva agli sgambetti della sua stessa natura, agli errori, ai cali, a palle break e match point che andavano e venivano in una partita dai tantissimi colpi spettacolari, fra due fenomeni non ancora espressi compiutamente. E questo, a dispetto dei suoi 30 anni, quando molti atleti sono ormai in parabola discendente, a ulteriore conferma della straordinarietà della sua favola. La più bella che abbiamo visto finora di un tennista italiano, sicuramente in campo femminile, mentre in campo maschile bisogna risalire davvero a 35 anni fa.

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cocktail — Francesca sorprende tutti perché è diversa dal tennis muscolare di oggi, perché alterna effetti e colpi, perché ha il coraggio di chi ama questo sport, e va a rete anche sui punti più difficili e impensabili, perché crea sempre qualcosa in più e, poi, accetta il verdetto del campo con un sorriso disarmante, felice. E’ l’arma in più di chi ha lottato da sempre proprio per trovare la strada ed arrivare su queste ribalte e contro queste avversarie, e giocare partite così. E poi, un attimo dopo, così come dimentica il colpo sbagliato o vincente per vivere il presente, proprio come le campionesse più navigate, eccola già pronta, di testa - nessuno sa come reagirà di fisico dopo uno sforzo simile -, per il prossimo avversario, nientepopodimeno che la numero 1 del mondo, quella Caroline Wozniacki, che avrà un motivo extra per batterla, dopo lo lezione di tennis di Parigi. Ah, a proposito di sogni, sia chiaro che Francesca la generosa, la sportiva, la guerriera, vorrebbe arrivare fino in fondo, e giocarsi la finale contro l’altra italiana ancora in gara, Flavia Pennetta. Che trova sulla sua strada la mancina ceca, Vera Kvitova, e cui la Schiavone ha rubato il record degli ottavi agli Us Open di 2 anni fa, quando superò un’altra russa di talento, Vera Zvonareva, annullandole proprio 6 match point. Lo dice, e lo pensa. E sorride, Francesca.

dal nostro inviato

gazzetta.it

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