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Vodka, Donne e Cappucci fra una pedalata e l'altra...


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dai alla fine ti è andata abbastanza bene!..non ci sono molti big!!..con Kreuziger,oltre alla maglia bianca,potresti raggiungere un piazzamento nei 5 sicuramente! :thumbup:

Beh più che altro mi solleva la mancanza di Albertino eheheheh

Ma alla fine i vari Cunego, Piepoli, Riccò, Bruseghin i due Schleck beh fan paura, se poi qualche outsider imbricca il periodo buono son cassi amari :wink:

Insomma tutto possibile.

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Top Posters In This Topic

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Speciale Giro d'Italia 2008

Le Squadre:

Katiusha-Durex

La squadra italorussa arriva all'appuntamento col Giro d'Italia dopo un buon, per molti ottimo, avvio di stagione; fondata ad inizio stagione e ammessa a sorpresa al Pro Tour 2008 ha sorpreso un pò tutti infilando prestazione di tutto rispetto per una formazione che non conta su nessun Campione affermato ma che ha nel suo organico ottimi elementi.

Proprio la mancanza di atleti d'alto profilo faceva pensare ad inizio stagione che le ambizioni della nuova compagine italiana fossero di basso livello, ma l'opera del DS e l'affermarsi degli ottimi elementi in organico hanno portato la squadra a cogliere delle vittorie prestigiose; la scelta di puntare su giovani (età media bassissima) e su ciclisti affamati di risultati pare rivelarsi azzeccata, almeno finora, la sua partecipazione al Giro sarà anche l'esame finale circa il vero valore di questa squadra, che porta in dote una Parigi-Nizza e un Paesi Baschi oltre a una grande Sanremo e all'ultimo Romandia appena conquistato.

Ma vediamo più da vicino i protagonisti di questa avventura al Giro prima di lasciare la parola al loro condottiero (come viene chiamato dai suoi ragazzi) intervistato da noi.

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Roman Kreuziger

Il 21enne Ceco strappato alla Liquigas vestirà molto probabilmente i panni di Capitano in Corsa, buon scalatore avrà la squadra affianco per cogliere i primi importanti risultati della stagione, per lui ancora a secco.

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Pavel Brutt

Il demonio biondo, genio e sregolatezza, ecco gli appellativi che il giovane russo si è conquistato prima alla Tinkoff e ora alla Katiusha (che ne ha virtualmente preso il posto); per lui quest'anno una tappa alla Vuelta Pais Vasco e tante azioni oltre a un preziosissimo lavoro per la squadra, insomma quando serve fantasia lui c'è.

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Michele Bufalino

Il 20enne pisano al debutto nei professionisti ha fatto vedere buone cose, un secondo posto di tappa al Laigueglia (dove vinse il suo compagno Barredo) e un terzo posto di tappa alla Tirreno, per poi fallire in parte l'appuntamento al Giro del Trentino dove senza vittorie e "vittima" come altri della spelndida forma di Sella ha colto un quarto posto finale, non male per un esordiente anche se la prima prova da Leader è andata a vuoto.

Sul potenziale enorme di questo ragazzo il suo DS è disposto a mettere la proverbiale mano sul fuoco come più volte ribadito, non a caso lo chiama all'appuntamente più importante della stagione dandogli piena fiducia e il ruolo di seconda punta affianco a Kreuziger, ora sta a lui non deludere.

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Tommaso Conforti

Altro esordiente il toscano 18enne Conforti, altro esponente del vivaio verde, tifosissimo di Hincapie (vedi foto) vallonaro di ottime speranze è sempre presente quando si tratta di aiutare la squadra o di provare azioni importanti un secondo posto di tappa ai Paesi Baschi dove ha concluso poi quarto in Classifica è l'eredità che si porta al Giro. Possibile che lo vedremo all'opera con qualche azione da finisseur ma non chiedetegli interviste andrebbero sottotitolate.

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Paride Grillo

Il velocista italiano ex Panaria cerca in questo Giro di trovare i risultati che finora gli sono sfuggiti tranne una vittoria al Criterium, le qualità ci sono tutte per ottenerli; per lui un'appuntamento importante per affermarsi come primo sprinter della squadra.

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Mikhail Ignatiev

23enne russo anche lui ex Tinkoff è uomo del treno per le volate oltre che ottimo finisseur per azioni sul filo di lana, gran elemento della squadra ha in questo inizio stagione lavorato soprattutto per i compagni ma può sempre portare pericoli.

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Tony Martin

Il 23enne tedesco discreto cronomen e prezioso gregari per i passisti e velocisti è sempre al servizio della squadra, uomo di fiducia.

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Bauke Mollema

L'ex Rabobank si è rivelato in questi mesi alla Katiusha un preziosissimo scudiero quando la strada sale, ultimo a mollare molti dei risultati sono anche merito suo. Al Giro come scudiero di Kreuziger potrà se avrà l'occasione anche fare bene viste le qualità.

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Davide Zecchi

Il giovane neoprof italiano, amicissimo di Brutt con cui ormai forma una coppia pericolo pubblico, è il pazzo del gruppo da lui ci si può aspettare di tutto come fuori dalle gare come sulla sella, ottima spalla per il Leader ha disputato un Trentino sugli scudi ottima presentazione per questo Giro. La follia in sella!

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  • Amministratori
bufalo_emo.jpg

Michele Bufalino

Il 20enne pisano al debutto nei professionisti ha fatto vedere buone cose, un secondo posto di tappa al Laigueglia (dove vinse il suo compagno Barredo) e un terzo posto di tappa alla Tirreno, per poi fallire in parte l'appuntamento al Giro del Trentino dove senza vittorie e "vittima" come altri della spelndida forma di Sella ha colto un quarto posto finale, non male per un esordiente anche se la prima prova da Leader è andata a vuoto.

Sul potenziale enorme di questo ragazzo il suo DS è disposto a mettere la proverbiale mano sul fuoco come più volte ribadito, non a caso lo chiama all'appuntamente più importante della stagione dandogli piena fiducia e il ruolo di seconda punta affianco a Kreuziger, ora sta a lui non deludere.

:ohmy::ohmy::ohmy::ohmy::ohmy::ohmy::ohmy::ohmy:

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:ohmy::ohmy::ohmy::ohmy::ohmy::ohmy::ohmy::ohmy:

ahahahah

Michè ho ripescato 1 immagine d'antologia di una delle prime carriere in cui postai bufalino eheheheh

embè di foto tue mica ne ho :D e quella mi pareva "a tema"

ma come stai bene con la frangettaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa;)

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ahahahah

Michè ho ripescato 1 immagine d'antologia di una delle prime carriere in cui postai bufalino eheheheh

embè di foto tue mica ne ho :D e quella mi pareva "a tema"

ma come stai bene con la frangettaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa;)

:banghead::twisted: adesso lotterò ancora di più con la morte negli occhi!

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Speciale Giro d'Italia 2008

Le Squadre:

Katiusha-Durex

Proseguiamo con questo speciale dedicato ad ogni squadra partecipante al Giro d'Italia 2008 lasciando la parola al DS che guiderà sulle strade del Giro i protagonisti appena visti, intervistato per noi dal nostro inviato Sgarbozza.

>> Mister Turko finalmente è arrivata l'ora del Giro, che atmosfera si respira all'interno della sua squadra?

>>Come può immaginare l'attesa è tanta e anche l'emozione, ma la carica che ci ha finora contraddistinto non manca. Dopo un positivo avvio di stagione direi che ora abbiamo l'esame di maturità.

>> Positivo a dire poco, ottimi risultati finora, l'idea di questa Corsa per voi come esame di maturità non è male, in effetti molti vi attendono per vedere cosa sarete capaci di fare, mi dica quanto sentirete questa pressione?

>> Non sentiremo tanto la pressione ma semmai l'emozione di correre questa grande corsa, non credo dobbiamo dimostrare niente a nessuno, se non a noi stessi.

>> Di certo non manca il carattere; con quali obiettivi e speranze vi avvicinate all'appuntamento?

>> Ho sentito in questi giorni il Patron e oltre a rassicurarci ci ha chiesto una vittoria di tappa, ci piacerebbe molto regalargliela; per il resto non abbiamo vere e proprie aspettative, veniamo al Giro per provare a divertire e divertirci.

>> Però mi permetta con le illustri assenze non mi dirà che un pensierino a qualcosina di più non lo ha fatto.

>> Gli imprevisti e le assenze sono sempre da mettere in conto, credo comunque che i presenti al via garantiscano comunque un Giro d'alto profilo e molto combattuto. Certamente mi dispiace il forfait di Contador, mi sarebbe piaciuto vederlo su queste strade, e personalmente senza nulla togliere agli altri era il mio candidato numero uno per la Maglia Rosa, ma purtroppo sfortuna ha voluto che non ci sia, per il resto peccato per Bettini e Simoni sono due atleti che stimo e apprezzo moltissimo e avrebbero ancor di più impreziosito questo Giro, ma non credo che le presunte assenze rendano la corsa meno bella o più facile per noi.

>> Parlando di protagonisti, anche fra le vostre file ci sono alcuni nomi che mancano ed erano attesi, come mai?

>> Semplicemente non potevo schierare tutta la Rosa non è consentito, a parte gli scherzi abbiamo davanti tre grandi giri e ognuno avrà il suo palcoscenico, daccordo coi ragazzi ci siamo divisi le uscite.

>> Fra i partecipanti mancano ad esempio coloro che hanno portato le vittorie di squadra quest'anno, non teme che potrebbe essere stata una scelta rischiosa?

Assolutamente no, credo che i nove che ci rappresenteranno possano garantirci ottima qualità, anzi il Giro potrebbe essere proprio la loro occasione per cogliere le prime vittorie no?

>> Non fa una piega; sappiamo che lei non ama troppo parlare dei singoli ma cosa si aspetta dalla partecipazione di Kreuziger e Bufalino a questo Giro, soprattutto per l'italiano dopo il colpo a vuoto al Giro del Trentino?

>> Da Roman mi aspetto buone cose davvero, è un ottimo ciclista e lo vedremo; per quanto riguarda Michele mi perdoni ma non vedo la sua partecipazione al Trentino come un fallimento visto che è giovanissimo e esordiente oltretutto, certo non ha lasciato il segno ma credo che si possa anche capire alla sua prima occasione da prima linea; le posso assicurare che le qualità sono enormi del ragazzo, come la sua voglia di essere del Giro e il modo eccellente con cui si è preparato a questo appuntamento, Michele sa che non può ne vuole deludere i tifosi e credetemi che con un pizzico di buona sorte che ci vuole comunque, cosi non sarà!

>> Insomma difesa a spada tratta dei suoi ragazzi, e promette battaglia.

>> Se non credessi in loro avrei già lasciato la squadra non crede? Promettiamo di dare tutto questo si, poi giunti a Milano tireremo le somme.

Insomma si preannuncia una bella sfida, il DS l'ha lanciata vedremo chi la coglierà.

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Tappa 1: PALERMO (cronometro a squadre)

E’ la splendida città di Palermo, capoluogo della regione siciliana, a offrire le sue peculiari e caratteristiche bellezze in occasione dell’apertura del Giro d’Italia numero 91.

La cronometro a squadre che dà inizio alle ostilità agonistiche, nel suo sviluppo, consente un’esauriente visione di molteplici motivi d’interesse paesaggistico, monumentale, architettonico e turistico che, in notevolissima profusione può offrire Palermo con le sue diverse valenze culturali di primo piano.

E’ la più importante città della Sicilia e si stende lungo il golfo omonimo, sul mare Tirreno, ai piedi del monte Pellegrino, ai limiti della nota Conca d’Oro e, a testimonianza della sua lunga ed articolata storia, presenta monumenti celebri, delle varie epoche, quali l’ex Palazzo Reale, la Cattedrale costruita tra il 1170 ed il 1185, il castello della Zisa, insigne monumento arabo normanno, il Teatro Massimo oltre ad una serie di chiese ed edifici monumentali di valore che ripercorrono e testimoniano la sua lunga e ricca storia. Una storia passata attraverso varie epoche sempre ravvivata pure da intense attività culturali.

Le caratteristiche del tracciato della cronometro a squadre sono perfettamente aderenti ai canoni tecnici che si abbinano al tipo di prova e consentono lo sviluppo della massima velocità. Un percorso piatto, levigato, che parte dalla scenografica piazza Politeama per concludersi al cospetto dello splendido teatro Massimo.

Da ricordare anche le prelibate specialità eno-gastronomiche del territorio.

E’ un ritorno importante questo del Giro d’Italia a Palermo. Fu, infatti, nel 1954 che proprio a Palermo, e proprio con una cronometro a squadre, che il Giro d’Italia di quell’anno prese l’avvio da Palermo. La vittoria fu della mitica Bianchi capeggiata dal campionissimo Fausto Coppi. Altro avvio del Giro nel 1986 con un breve cronoprologo individuale, una volata prolungata di mille metri, con lo svizzero Urs Freuler che indossa la maglia rosa precedendo di 1” Giuseppe Saronni. Altro debutto del Giro dal capoluogo siciliano nel 1949 con la Palermo-Catania di km. 261 vinta dal catanese Mario Fazio.

Il primo incontro di Palermo con la corsa rosa è del 1930 con l’arrivo della 2^ tappa proveniente da Catania e vinta da Leonida Frascarelli e quindi, come già riferito, nel 1949 e nel 1954, per arrivare al 1961 con la vittoria del belga Louis Proost, Domenico Meldolesi nel 1965, il possente tedesco Rudy Altig in volata davanti a Dancelli nel circuito del Monte Pellegrino del 1967, Rik Van Linden nel 1976, Giuseppe Saronni nel 1982, Urs Freuler nel cronoprologo individuale del 1986 e, infine, nel 1993 Adriano Baffi, sempre con uno sprint.

E’ da ricordare anche il campionato del mondo del 1994 che visse a Palermo la fase delle prove in pista.

Un intervallo assai lungo fra il capoluogo della Sicilia e il grande ciclismo che il festoso avvio del 91 Giro d’Italia colma.

Planimetria:

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Altimetria:

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Tappa 1: PALERMO (cronometro a squadre)

La Cronoprologo a squadre di Palermo è il primo atto di questo Giro e già si deve cercare di fare bene; difficile riuscire a competere con la Caisse e l'Astana favorite per la vittoria ma si deve innanzitutto cercare di limitare il più possibile il passivo.

Lo svolgimento della crono vede soprattutto come gran sconfitti la Saunier Duval e la Lampre arrivate rispettivamente con 1'46'' e 1'33'' di ritardo dalla vincente Caisse, un duro colpo per Riccò e Cunego aspiranti candidati per la Maglia Rosa che partono già ad handicap.

Ottima prova della Columbia 2° a soli 12'' e anche della nostra Katiusha che coglie un 4° posto dietro all'Astana pagando solo 36'', niente male alla resa dei conti.

Ordine d'Arrivo:

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giro_tshirt_rosa.gif Pablo Lastras (Caisse)

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CAISSE D'ESPAGNE SUBITO AVANTI!

Come previsto è la Caisse ad aggiudicarsi la Cronoprologo sicialiana mentre già si contano i primi ritardi.

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Tappa 2: CEFALU' - AGRIGENTO

Cefalù è la sede di partenza della prima frazione in linea della corsa rosa. E’ un inedito per le sedi di tappa della storia centenaria del Giro questo splendido centro che sorge su un’altura dominata da un imponente costone roccioso con i resti di un tempio. La presenza del Giro vuole costituire anche un omaggio a Cefalù colpita da gravi e dolosi incendi boschivi nella scorsa estate.

Si trova a circa 70 chilometri da Palermo, verso Messina, nel parco delle Madonie. E’ una delle maggiori perle turistiche della Sicilia con la lunga e dolce spiaggia contornata di verde. La cattedrale normanna voluta da Ruggero II nel 1131, al centro del caratteristico e fitto abitato, presenta il sagrato a terrazzo, chiuso da una cancellata, con la bella facciata fra due torri. All’interno meravigliosi mosaici bizantini in fondo oro con scritte in greco e in latino. Cefalù conserva anche un dipinto di Antonello da Messina nel Museo Mandralisca.

Meta molto frequentata, nei dintorni di Cefalù, il santuario di Gibilmanna in posizione panoramica.

Di rilievo anche l’attività della pesca. Il profilo altimetrico di questa prima tappa in linea è assai mosso, del tipo vallonato.

Il teatro di svolgimento, con il paesaggio che la caratterizza, è quello del gruppo montuoso delle Madonie, affrontando il primo gran premio della montagna in località San Giovanni di Gratteri e quindi per Isnello, Caltavuturo e Valledolmo. Si entra in provincia di Caltanissetta e, dopo Villalba, il secondo gran premio della montagna a Polizzello in località Quattro Finaite, nel comune di Mussomeli e quindi Serradifalco. Qui la corsa rosa ricorda lo scrittore Andrea Camilleri e le sue vicende legate alla bicicletta, all’epoca del secondo conflitto mondiale, che lo videro impegnato alla ricerca del padre.

L’intera tappa è denominata “Montante-Camilleri” con il traguardo volante posto proprio di fronte all’abitazione dove soggiornò lo scrittore. Si raggiunge la provincia di Agrigento per Canicattì, Castrofilippo, Favara e quindi la città dei templi. Il finale prevede un giro del medesimo circuito dei campionati del mondo 1994 dove conquistò l’iride, sullo stesso traguardo, il francese Luc Leblanc davanti a Claudio Chiappucci e Richard Virenque.

In tema di precedenti il Giro d’Italia in passato ha qui fissato il traguardo nel 1965 con la vittoria di Guiro Carlesi, nel 1982 Moreno Argentin e nel 1993 con Bjarne Riis. Agrigento, con la sua storia millenaria, del centro e del territorio circostante, raggruppa peculiari motivi d’interesse storico, culturale ed archeologico che la connotano in modo speciale, con singolare e specifico rilievo attraverso le stratificazioni storiche di varie epoche. D’interesse universale è la famosa “valle dei templi” con i resti dei templi della Concordia, di Castore e Polluce, di Giove ed altri ancora.

E’ agrigentino il grande Luigi Pirandello, premio Nobel per la letteratura.

Uno spettacolo naturale che si ripete ogni anno è quello della fioritura dei mandorli che, ancora in stagione invernale, anticipa la primavera.

Agrigento ha tenuto a battesimo anche la partenza del Giro d’Italia 1999 con la Agrigento-Modica vinta da Ivan Quaranta.

Planimetria:

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Altimetria:

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Tappa 2: CEFALU' - AGRIGENTO

Dopo il buon cronoprologo ci si ributta nella seconda frazione, tappa che sulla carta dovrebbe essere per i velocisti ma quello strappetto poco prima dell'arrivo e la leggera salitella sul traguardo potrebbero scombinare i piani degli sprinter.

Ma ciò che davvero scompiglia i proggetti, anche i nostri su Grillo, è la fuga che parte sulla prima salita e che vede una dozzina di corridori alla ricerca di gloria. nata come la tipica fuga di giornata assume dopo 50 Km la prospettiva di fuga importante coi 9'28'' guadagnati su di un Gruppo che pare in gita scolastica.

Il Plotone si desta e torna "sui banchi" con un colpevole ritardo e l'azione della Quick Step, Milram e Credit Agricole per ricucire riesce a metà ma a caro prezzo; riuscita parziale perchè all'appello dei fuggitivi ripresi manca sull'ultimo strappetto ancora due nomi, e il prezzo è che molti sprinter hanno pagato il ritmo altissimo.

Si arriva poco prima della salitella dell'arrivo così con una corsa da reinventare e con Geslin e Knees ancora di qualche centinaio di metro davanti, alla fine si opta per l'azione di forza con Tosatto e Verbrugge a partire lunghi appena inizia la salitella sprintando da lontano alla ricerca della rimonta, è uno sprint generico che vede anche molti Katiusha; ma anche i due davanti sprintano cercando il colpo finale che riesce a Knees che precede di pochissimo il compagno di fuga Geslin, mentre al terzo posto si piazza un rimontante Bufalino autore di uno sprint perfetto che gli vale il podio davanti al compagno Conforti anche lui in evidenza e alla coppia Verbrugge-Rebellin.

Vince Knees ma si coglie un'altro piazzamento validissimo.

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Ordine d'Arrivo:

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giro_tshirt_rosa.gif Oscar Pereiro (Caisse)

giro_tshirt_ciclamino.gif Christian Knees (Milram)

giro_tshirt_verde.gif Karsten Kroon (CSC)

giro_tshirt_bianca.gif Oscar Pereiro (Caisse)

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KNEES FUGA PER LA VITTORIA!!!

Vittoria conquistata dal ciclista Milram dopo una fuga lunga tutta la tappa, inutile la rimonta del Gruppo.

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Tappa 3: CATANIA - MILAZZO

Catania è la sede d’avvio della terza frazione del Giro d’Italia con arrivo a Milazzo. E’ la tappa di commiato del Giro d’Italia dalla Sicilia.

Affacciata sul mar Jonio, sovrastata dal massiccio dell’Etna, la città, notoriamente dinamica, riflette nella sua conformazione urbanistica, l’impronta barocca che le deriva dalla ricostruzione dopo il disastroso terremoto del 1693. E’ al centro di una fertile piana con agrumeti e varie colture differenziate che originano anche una prelibata offerta eno-gastronomica molto apprezzata.

Piazza del Duomo con la celebre fontana dell’Elefante, la Cattedrale, la chiesa di S. Agata, patrona della città, la spettacolare via Etnea con i palazzi che vi si affacciano sono i principali motivi d’interesse architettonico di Catania. Il capoluogo etneo è anche luogo illustre della storia letteraria. Qui visse Giovanni Verga, nativo di Vizzini, e vi nacque il musicista Vincenzo Bellini.

E’ un centro culturale sempre molto vivo.

Catania lega il suo nome al Giro d’italia con numerose tappe e pregevoli vincitori: Mara nel 1930, Mario Fazio (profeta in patria) nel 1949, Sercu nel 1976, J.P. Van Poppel con una doppietta nel 1986 e 1989, Mario Cipollini nel 1999 e Petacchi nel 2003.

In un recente passato si ricordano varie edizioni del Giro dell’Etna.

L’itinerario prevede la circumnavigazione dell’Etna puntando verso l’interno per Paternò, Biancavilla e quindi Maletto dove è previsto il gran premio della montagna. Discesa verso Randazzo, Linguaglossa, Piedimonte Etneo per ritrovare la litoranea jonica entrando in provincia di Messina per Giardini Naxos: Si procede con l’attraversamento di Messina per proseguire sempre su una litoranea, quella tirrenica, per Villafranca Tirrena ed affrontare quindi il finale percorrendo la panoramica di Milazzo. E’ un continuo susseguirsi di paesaggi di peculiare bellezza con scorci da cartolina.

Milazzo sorge su un golfo che offre due spiagge di diversa tipologia: di tipo ciottoloso a ponente e di tipo sabbioso a levante. Dalla punta si può godere di uno straordinario panorama che spazia dalle Eolie all’Etna. Il suo attrezzato porto è punto di partenza per tutti i collegamenti con le vicine isole Eolie.

I monumenti più importanti sono il castello con al centro il torrione normanno e l’antica cattedrale che sorge all’interno delle mura del castello. Intorno a questi due monumenti si è sviluppato il nucleo storico, comunemente chiamato il borgo, e quindi la città bassa, sul mare. Milazzo è compresa nel circuito dei Borghi Marinari che valorizza il patrimonio naturale e storico-culturale nonché le tradizioni eno-gastronomiche promuovendo le opportunità offerte dal mare e del fertile territorio circostante.

Nella storia Milazzo è ricordata per la battaglia vittoriosa dei garibaldini il 26 luglio 1860 contro l’esercito borbonico.

E’ proprio per ricordare il fatto d’armi che Milazzo appare già quale sede d’arrivo del Giro d’Italia del 1961 che celebrava appunto il centenario dell’unità d’Italia. Vincitore in volata Nino Defilippis, il “cit” torinese, davanti ai belgi Armand Desmet e Vannitsen. Era la 6^ tappa, Palermo-Milazzo, del 44^ Giro d’Italia.

Il traguardo di Milazzo non dovrebbe sfuggire ad una delle ruote veloci prestandosi ad una soluzione allo sprint.

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Altimetria:

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Tappa 3: CATANIA - MILAZZO

Oggi si prevende la vendetta degli sprinter, il percorso è per loro e dopo la beffa di ieri non si pensa che le squadre dei velocisti si lasceranno sfuggire l'occasione una seconda volta.

Probabile un duello a tre Boonen-Petacchi-Hushovd i favorti per la volata, con Napolitano e Bennati a far da disturbatori.

Come ieri anche oggi parte la solita fuga da lontano ma stavolta il Gruppo non dorme ma amministra e poi alza il ritmo per rientrare già ai meno 40 Km dal termine, nessun rischio insomma.

Giornata tranquilla per i Katiusha, almeno fino al momento di preparare il possibile sprint, coi ragazzi si decide di provare il treno che riesce e si gioca le prime posizioni con quello Quick Step; poco prima dello sprint è bagarre anche dietro dove alcune cadute spezzano in due il Gruppo, ma ormai è tempo di volata con Ignatiev a pilotare Grillo poco dietro a un Napolitano parito benissimo!

Paiono attardati i favoriti con Boonen che cerca il recupero e un Forster che si fa sotto, ma chi sorprende tutti è lo spagnolo Freire autore di un recupero eccezionale che gli vale il primo posto e la vittoria davanti a Napolitano e a Grillo tenace ma solo 3°

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Ordine d'Arrivo:

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Grande Freire, mentre Grillo continua la striscia Katiusha dei piazzamenti, ma la notizia è anche quella che arriva poco dopo il traguardo e che conferma che nella caduta nelle retrovie del Gruppo sono stati coinvolti fra i tanti Frank Schleck e Marzio Bruseghin arrivati poi con 2'07'' di ritardo e ammaccati, duri colpi soprattutto per il Capitano CSC che potrebbe costare caro!

giro_tshirt_rosa.gif Oscar Pereiro (Caisse)

giro_tshirt_ciclamino.gif Oscar Freire (Rabobank)

giro_tshirt_verde.gif Karsten Kroon (CSC)

giro_tshirt_bianca.gif Oscar Pereiro (Caisse)

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FREIRE CON RABBIA!

Vittoria allo sprint in rimonta dello spagnolo, deludono Boonen e Petacchi mentre una caduta rischia di rovinare il Giro a Schleck!

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Lasciata la Sicilia il Giro d’Italia punta decisamente a nord e si ritrova per la partenza della quarta frazione in Calabria, nella provincia di Vibo Valentia, a Pizzo. E’ la prima volta che la cittadina calabrese, affacciata sullo splendido golfo si S. Eufemia, ospita il Giro d’Italia.

Il Castello, con le sue quattrocentesche torri aragonesi, sovrasta il mare e le scogliere accanto alla borgata. E’ qui che nel 1815 fu fucilato Gioacchino Murat, cognato di Napoleone, dopo il suo vano tentativo di rientrare in possesso del regno di Napoli.

Importante, nel quadro economico, è l’attività della pesca, quella conserviera – sia per i prodotti ittici, sia per quelli dell’agricoltura – e l’offerta turistica balneare. Pizzo vanta anche una riconosciuta e meritata fama per la produzione dolciaria, con il gelato in particolare.

La tappa si svolge per intero in Calabria con il passaggio per il capoluogo di provincia, Vibo Valentia, San Nicolò di Crissa e l’aspro, suggestivo, ambiente delle Serre calabresi con fitta vegetazione. Si trova quindi l’unica ma assai agevole salita del Passo di Pietra Spada che immette nella provincia di Reggio Calabria con il passaggio da Stilo, caratteristico centro disposto a terrazze sul fianco del monte con una bella chiesa d’epoca bizantina, Monasterace e, da qui, si costeggia il mar Jonio.

Si entra in provincia di Catanzaro per Guardavalle Marina, Soverato, Copanello e Catanzaro Lido. Da qui il tracciato prevede la risalita verso Catanzaro città con il passaggio proprio nel centro storico di corso Mazzini, la larga arteria fiancheggiata da edifici del tardo ottocento che attraversa tutto il borgo vecchio, il nucleo costitutivo di Catanzaro. A fianco di corso Mazzini si sviluppano i suggestivi quartieri risalenti all’epoca medioevale per questa città d’origine bizantina, ricca di storia e di pregevoli monumenti, che ha uno sviluppo verticale condizionata dalla morfologia degli speroni su cui sorge e che s’affacciano sul golfo di Squillace.

Pregevole e variata è la produzione agricola del territorio attorno a Catanzaro.

La conclusione della tappa è prevista non al centro della città ma sul suo lungomare dove i velocisti, con tutta probabilità, riusciranno ad imporre la loro legge.

Catanzaro è già stata sede d’arrivo di tappa nel 1930 con la vittoria di Luigi Marchisio (poi maglia rosa finale), e quelle di Nino Defilippis nel 1954, nel 1965 il belga Franz Brands: Particolare rilievo per il successo dello svedese Gosta Pettersson e Merckx secondo nel 1972 con il belga protagonista di un attacco subito in partenza da Cosenza che polverizzò la corsa. Infine, nel 1996, successo per il francese Pascal Hervé.

Planimetria:

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Altimetria:

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Tappa 4: PIZZO - CATANZARO

Quarta frazione ancora per velocisti ci si attende il riscatto dei favoriti mentre da parte nostra si riproverà a centrare la vittoria con Grillo.

Solito canovacchio fuga ripresa, si affronta ultimo strappetto per poi dare il via ai preparativi della volata, ma questo si conferma il Giro degli imprevisti, e dopo la fuga bidone si ripete il caos della caduta, anzi delle cadute la prima delle retrovie che coinvolge almeno 25 ciclisti e che vede pagare un duro prezzo gente come Cancellara, Rogers, Joly, Kroon, Andy Schleck (fratello del CSC caduto ieri ironia della sorte) arrivati con il secondo troncone dell'ex Gruppo a 3'29''; un'altra caduta è nella parte anteriore del Plotone proprio di fronte ai treni, caduta che taglia fuori dai giochi i velocisti pure costretti a perdere le prime posizioni come il nostro Grillo a cui il compagno Martin cade poco davanti, o caduti proprio...

Da questa anomala selezione nasce una volata strana che vede imporsi Pietropolli lesto a precedere allo sprint la Maglia Rosa Pereiro e Devolder!

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Ordine d'Arrivo:

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Altro esito a sorpresa con migliore dei nostri Ignatiev 5°, altro duro colpo per la CSC che in due cadute si trova penalizzati due dei possibili aspiranti alla vittoria finale.

giro_tshirt_rosa.gif Oscar Pereiro (Caisse)

giro_tshirt_ciclamino.gif Rik Verbrugghe (Cofidis)

giro_tshirt_verde.gif Karsten Kroon (CSC)

giro_tshirt_bianca.gif Oscar Pereiro (Caisse)

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PIETROPOLLI SI IMPONE NEL GIRO DELLE CADUTE!

Vittoria ad appannaggio della LPR ma ennesima caduta all'arrivo che taglia fuori alcuni big, Giro ad eleminazione diretta!

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Visti i colpi di scena piccolo memorandum situazione possibili vincitori Giro...

1 Oscar Pereiro CAISSE D'EPARGNE 15h25'44

5 Vladimir Karpets CAISSE D'EPARGNE + 12''

18 Michele Bufalino KATIUSHA DUREX + 41''

21 Roman Kreuziger KATIUSHA DUREX + 49''

45 Franco Pellizotti LIQUIGAS + 1'30''

46 Vincenzo Nibali LIQUIGAS s.t.

67 Damiano Cunego LAMPRE + 1'45''

72 Emanuele Sella CSF GROUP NAVIGARE + 1'50''

79 Riccardo Riccò SAUNIER DUVAL - SCOTT + 1'58''

83 Leonardo Piepoli SAUNIER DUVAL - SCOTT s.t.

86 Stefano Garzelli ACQUA E SAPONE - CAFFE MOKAMBO + 2'06''

109 Frank Schleck TEAM CSC-SAXO BANK + 3'08''

128 Marzio Bruseghin LAMPRE + 3'52''

138 Andy Schleck TEAM CSC-SAXO BANK + 4'30''

Possibili vincitori o outsider... direi Giro anomalo... e temo che la sorte voglia saldare prima o poi....

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