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-Gigilasegaperenne-

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  1. Gli elogi sono condivisibili, però queste frecciate a muzzo sul calcio - sport che pure seguo con partecipazione molto minore rispetto a qualche anno fa - potresti anche risparmiartele. Anche perché pure nel calcio esistono i Beckenbauer che giocano i supplementari con il braccio al collo, quelli che giocano da infortunati con infiltrazioni, etc.
  2. Adesso non esageriamo, i corridori non è che siano delle bestie, la facoltà di discutere ed eventualmente di protestare è sacrosanto che l'abbiano anche loro.
  3. No, per carità, gli sbarramenti no, sarebbe del tutto contrario al senso di una corsa come il Tour de France. Io credo che la prima settimana possa pesare quanto le altre; di fatto comunque pesa già meno - nella maggior parte dei casi - perché è altimetricamente più facile delle altre due, al Tour in particolare. Se si vuole che le tappe pianeggianti iniziali pesino ancora meno, basta tornare a mettere delle cronometro di chilometraggio decente (come hanno fatto con successo al Giro, anche se il provincialismo di una buona fetta di pubblico e di stampa, che misura la bontà della scelta in base all'esito che ha sulla gara degli italiani, probabilmente impedirà di rivederne altre simili in tempi brevi) e delle tappe di montagna con più colli e distanze da ciclismo professionistico. Anche in passato capitava che qualche big rimanesse attardato nelle prime tappe e lasciasse qualche minuto (anche più di quanto ha perso Nibali oggi), ma siccome poi volavano i minuti tra maxi-cronometro e tapponi alpini e pirenaici, quei distacchi finivano per pesare meno.
  4. Grazie per la ricostruzione, dalla tv onestamente non mi ero accorto dello sviluppo (anche perché in quel tratto penso fossi sulla Rai, e senza HD le maglie così indietro non le distinguo). Spero che dalle dichiarazioni dei prossimi giorni si capisca di quale caduta parlassero esattamente Nibali e Martinelli. La fortuna entra in gioco qui fino ad un certo punto, farsi trovare al posto giusto è un merito. E in assoluto la fortuna va messa in conto, non è che sia giusta o sbagliata, accettabile o inaccettabile. È una variabile della corsa, che ovviamente sarebbe bello entrasse in gioco il meno possibile, ma che non è controllabile o neutralizzabile. Che poi possa non piacere vedere il Tour deciso da un ventaglio è un'opinione rispettabilissima, come uno potrebbe dire che non gli piace vederlo deciso da un attacco in discesa, un altro da un attacco da lontano, un altro da una cronometro e via così. Resta però innanzitutto il fatto che gli organizzatori non hanno la facoltà di controllare vento e pioggia; in secondo luogo, se non vanno bene i ventagli e non va bene tutto quello che può animare le tappe pianeggianti, non lamentiamoci delle famose prime settimane noiosissime dei Tour di qualche anno fa, che però non mi risulta siano di tuo particolare gradimento. Ecco, sostanzialmente la penso così.
  5. Se - come mi pare di aver capito in chat - la perdita di contatto da parte di Nibali è avvenuta durante una clip, può darsi che mi sia perso le immagini, probabilmente stavo passando da un canale all'altro a ritmo di improperi a sfondo religioso. Nel caso, ringrazio emmea se riesce a caricarle. Sperando ovviamente di trovarci prove schiaccianti di un complotto anti-nibaliano ordito dai poteri forti del gruppo.
  6. Eh, non lo so, chi dobbiamo ascoltare? Tra l'altro mi piacerebbe sapere da cosa deriva cotanta sicurezza, hai delle riprese personalizzate di cui noi comuni mortali non possiamo usufruire? Nel caso, mettici a parte di questi tuoi segreti. Oppure parli per partito preso, ipotesi su cui butterei il proverbiale euro.
  7. Premesso che sulla cronometro sono d'accordo con te, non vedo attentati alla salute dei corridori da parte dell'organizzazione. Passi per le cadute (che siano quelle a decidere un TdF non piace a nessuno), ma cosa c'è di male nei ventagli in pianura? Anche perché, se non stanno bene i ventagli (che fra l'altro in questo caso sono stati "cercati" tracciando mezza tappa in riva al mare, ma in generale, essendo dipendenti dal vento, sono praticamente incontrollabili dall'organizzatore), poi non lamentiamoci delle settimane soporifere dei Tour di leblanchiana memoria (dove tra l'altro di solito cadevano nella metà di mille, ma vabbe'). Nibali e Quintana sono rimasti indietro per fatti di corsa, non è che siano stati tirati sotto da una jeep. Non è che se una tappa è piatta si debba arrivare tutti assieme per decreto regio. Veramente anche Nibali è stato rallentato da una caduta, a quanto hanno detto lui e Martinelli. Infatti il premio sportività 2015 non interesse a nessuno, interessa il Tour de France. Nessuno ha violato articoli del regolamento (tranne magari Nibali facendo un po' di dietro-macchina, cosa comunque ormai accettata); non si chiede la medaglia al valore per nessuno, solo di non piagnucolare se i corridori fanno i corridori anziché i missionari. Io lascerei da parte il discorso "la corsa si poteva fermare/non si poteva fermare". Nessuna forza misteriosa impedisce ai corridori di tirare i freni oltre un certo punto, tant'è vero che in passato è spesso accaduto che alcuni venissero attesi a corsa già scoppiata (Armstrong a Luz Ardiden, Merdy a Spa). Il punto è che non c'è alcuna ragione per tirare i freni quando uno rimane indietro, esattamente come non c'è alcuna ragione per non accelerare nella stessa circostanza, o come non c'è alcuna ragione per cui un pilota di Formula 1 debba fermarsi ad aspettare che l'avversario si fermi a cambiare le gomme se buca, a prescindere dal fatto che abbia bucato perché ha preso incolpevolmente un detrito o perché è finito colpevolmente fuori pista.
  8. Contador non è Zulle, Basso, Pantani o Savoldelli, ma quello che vale per loro e per tutti continua a valere anche per Contador: è vero in generale che il prologo (o comunque una prima tappa a cronometro breve) va preso un po' con le pinze. Il che non vuol dire che non si possa essere comunque impressionati in positivo o in negativo, ma solo che pensare di trarre indicazioni definitive sulla condizione di un corridore e sulle sue prospettive è semplicemente assurdo. Vale per Zulle, per Pantani, per Basso, per Savoldelli e per altri duecentomila corridori che avrei potuto citare al posto loro, così come per Contador. Non è una questione di Contador o non Contador, è una questione di buon senso quella di aspettare qualche giorno a valutare un corridore, quale che sia, invece di pensare di sapere con certezza dove può arrivare al termine di una prova che pesa poco sulla classifica, che non avrà eguali nella corsa stessa, e che in fin dei conti non è stata nemmeno così tragica.
  9. Sinceramente trovo un po' stucchevoli questi post "scaramantici". Voglio considerarli tali perché mi rifiuto di credere che dopo anni e anni da spettatore di gare ciclistiche tu ancora creda che la prima tappa possa dare più di qualche indizio e un'impressione più o meno buona (nel caso, non troppo positiva, ovviamente). Contador poi a cronometro è particolarmente discontinuo, e non necessariamente il rendimento nella specialità è riflesso della condizione di forma generale (al Tour del 2010 andò pianissimo nella cronometro finale; l'anno dopo fu ottimo nella cronometro di Grenoble in un Tour dove andava molto meno). L'elenco di casi di corridori il cui Tour (o Giro o Vuelta o quello che vuoi tu) è cominciato male o malissimo per poi finire in gloria o viceversa è lunghissimo (Pantani a Dublino andava come un cicloamatore; Basso cominciò il Giro 2006 andando pianissimo nel prologo di Seraing, quando invece Savoldelli sembrava dover fagocitare tutti; Zulle - secondo nel '95 - vinse il prologo del '96 e poi fece un Tour abominevole; e potrei andare avanti un pezzo ad annoiarti con altri esempi). Al di là di questo, la prova di Contador non mi sembra abbia nulla di tragico. È stata indubbiamente inferiore alle aspettative, ma ha preso giusto un pugno di secondi da Froome, che sulla carta è più forte di lui su questo terreno. Da Nibali ha preso più del previsto, ma - se guardiamo i tempi dei big e ignoriamo io riferimento di Dennis, che probabilmente è stato aiutato da condizioni favorevoli - è stato probabilmente Nibali ad andare forte più che Contador ad andare piano (vedi anche il tempo di uno specialista quale Van Garderen o di un altro buon cronoman come Peraud). Al massimo, la tappa si oggi potrebbe dirci che a cronometro Contador non è quello dei giorni migliori (e già saltando a questa conclusione dopo meno di 14 km ci staremmo un po' buttando); cosa che non conta assolutamente niente, visto che di cronometro individuali non ce ne sono più, e pensare di ricavare da una breve cronometro un quadro delle gerarchie in salita sarebbe quantomeno curioso.
  10. Secondo me è troppo presto per preoccuparsi. Se Contador e/o Froome avessero preso un minuto da Nibali d'accordo, ma per una manciata di secondi non è il caso. Forse - ma proprio forse - potremmo usare la prova di oggi come metro per sapere cosa aspettarci se ci fosse un'ulteriore cronometro, ma visto che non ce ne saranno più, con i riscontri di oggi ci facciamo pochino. Non capisco comunque perché tu dica "Attenti a Pinot a questo punto", come se fosse la cronometro di oggi a fare la differenza. Se davvero Pinot vale i primi quattro in salita, sarebbe stato pericoloso anche perdendo mezzo minuto oggi; se non li vale, non sono certo gli spiccioli guadagnati oggi a renderlo un papabile vincitore.
  11. Hummels credo che non andrà via dal BVB. Nel caso, credo che troverebbe una fila di acquirenti talmente lunga che non avrebbe problemi ad andare a giocare la Champions in una squadra che punta a vincerla. Bacca comunque è già preso, non è ancora ufficiale solo perché devono andare in Colombia a fargli fare le visite mediche.
  12. Ecco, la questione di tempo mi spiega una cosa che veramente non riuscivo a capire. Uno che arriva in finale, che fa due pezzi bene e uno benissimo, che poi si spara nelle palle - se mi passate la citazione da Petrarca - nell'altro pezzo. È un peccato perché nelle altre tre parti eri stato a mio avviso nettamente vincitore.
  13. Di ufficiale c'è solo la partenza olandese, per il resto ci sono voci più o meno insistenti su certe località, tipo Montevergine e Cividale.
  14. Quella sarebbe una vaccata peggiore della radiazione, sarebbe come se si accettasse il fatto che gli appalti vengono truccati solo perché succede di continuo. Se tutti si dopano - ammesso che sia così - vuol solo dire che bisogna far smettere tutti, non che ci si deve rassegnare allo stato di fatto. Può essere più o meno difficile, ma la resa incondizionata non esiste, specie perché comunque, in qualche maniera, credo che la situazione - perlomeno in termini di quantità e diffusione - sia migliorata rispetto all'epoca più buia. Veramente non è che funzioni proprio così con le radiazioni. Di Luca e Riccardino non sono stati puniti perché hanno confessato, ma perché si sono fatti beccare quelle 2657 volte.
  15. Veramente i sette Tour senza vincitore sono proprio dovuti al fatto che la classifica non l'hanno voluta riscrivere assegnando i Tour a quelli arrivati dietro. Poi, al di là del fatto che uno sia favorevole o meno alla radiazione (io no), togliere le vittorie a chi viene beccato, perlomeno nella corsa in cui la positività è stata rilevata, mi sembra inevitabile. Nessuno trova da ridire perché è stato levato l'oro a Ben Johnson, anche se non è il massimo che il campione olimpico dei 100 metri sia quello che ha tagliato il traguardo per secondo. Semmai, il problema - nel caso Johnson-Lewis come in tanti casi ciclistici - è che spesso il secondo è come il primo o peggio e solo più furbo/fortunato/protetto/quellochevuoitu, però quello è un altro discorso, e non si può pensare che l'Uci, il Cio, la Iaaf o chi per loro ragionino nell'ottica che tanto il secondo ha buone probabilità di essere dopato tanto quanto il primo.
  16. Mi sembra veramente strano, anche perché il Mondiale è facile, ma non così facile da rendere Kittel il favorito numero uno. Incentrare un'intera stagione sul Mondiale è rischioso per chiunque ed è doppiamente strano per un velocista, figuriamoci poi per uno che avrà buone possibilità di non arrivare neanche a giocarsi il titolo. Tra l'altro per un Campionato del Mondo facilissimo gli sarebbe bastato aspettare il 2016.
  17. Il lato duro della Croix-de-Fer lo fanno il giorno prima. Contando che già fanno 3 volte il Glandon/Croix-de-Fer (tra l'altro per arrivare all'Alpe si scollina sul Glandon, salendo fino alla CdF si deve scendere ancora nella valle della Maurienne), cambiare versante non è una brutta idea. Posto che la tappa risulta ovviamente impoverita, e peggiora un percorso già pessimo.
  18. Il gioco deve sopperire alla mancanza di qualità della squadra, ma di grandi squadre con giocatori scarsi io me ne ricordo ben poche. Dare un buon gioco è responsabilità dell'allenatore, il compito di chi fa mercato è allestire la rosa migliore possibile, non allestirne una qualsiasi sperando che poi ci pensi il tecnico. L'Inter ha comprato quello che pensa sia un campione (io lo conosco poco, perciò non ho idea di quanto valga davvero) per metterlo di fianco ad altri buoni giocatori, che di fianco ad un campione si pensa che potrebbero rendere al meglio (Guarin, Hernanes, Kovacic, Brozovic). Non è che nel centrocampo dell'Inter ci siano solo falegnami, e accumulare altri buoni giocatori secondo me sposterebbe ben poco. Quello che può cambiare rotta è un campione; tutto sta a vedere se Kondogbia può essere quel campione o no. Poi non so se la strategia pagherà o meno, ma la logica la trovo pienamente condivisibile. Per quanto riguarda il discorso degli scarti, che Tevez fosse uno scarto è assurdo anche per le grandi d'Europa, e infatti la questione aveva ragioni non strettamente tecniche. Salah è pur sempre un '92 che non trovava spazio al Chelsea perché davanti aveva gente come Oscar e Hazard. Gli scarti di Real, City & co. sono spesso giocatori che farebbero la differenza in qualsiasi squadra e in qualsiasi campionato, semplicemente perché sono chiusi da giocatori ancora più forti (o ritenuti più forti senza esserlo, vedi quelli che a giudizio di Perez e soci erano più forti di Cambiasso ).
  19. Concordo sia sul corridore sia sul personaggio, e c'è pure quello che è stato forse l'ultimo record dell'ora rimasto nella memoria degli appassionati (anche se indubbiamente aiutato dal mezzo).
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