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-Gigilasegaperenne-

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  1. L'ipotesi tornerebbe come tempistiche, però, come è stato già detto, la cosa strana è che lo stesso Nibali non ne abbia parlato. Ci poteva stare che lo tenesse nascosto mentre stava male per non mettersi un bersaglio sulla schiena, ma a posteriori non avrebbe avuto motivo di tenere nascosto un problema che sarebbe anche servito a smorzare le critiche che gli venivano rivolte. Sostanzialmente, anch'io ho la sensazione che il motore di Nibali sia (o fosse) molto ingolfato. In questo senso, può non essere casuale che le sue prestazioni siano via via migliorate a suon di fuorigiri, a partire dallo scatto di Plateau de Beille, per finire con l'attacco di ieri, passando per il tentativo di tenere la ruota di Quintana sulla Croix-Neuve. E anche in quel caso, quando è andato in difficoltà, non si è arenato con quell'azione vuota di APSM o di Cauterets, ma ha reagito dopo il primo momento di difficoltà. È un po' come se mano a mano riuscisse a spingere il motore un po' più in là e a spostare il limitatore a giri più alti. Nel caso, comunque, sarebbe un errore abbastanza clamoroso quello di arrivare in quello stato al Tour de France, dopo aver praticamente sacrificato ogni singola corsa dell'anno per prepararlo a puntino.
  2. Penso che alla Vuelta sarà spedito a calci da Vinokourov, a meno di una rottura definitiva tra i due. L'unico problema è che rischia di entrare in forma troppo tardi per il Tour e troppo presto per la Vuelta. Landa credo che alla Vuelta non andrà, visto che pare abbia già deciso di lasciare la Astana. Fuglsang non credo proprio che sia in condizione di accampare pretese di leadership, dopo che ha risposto all'investitura a capitano a questo Tour staccandosi dai suoi compagno sul Tourmalet (e in generale, avrebbe comunque ben poche carte da mettere sul tavolo, contro i due podi al Giro di Aru, senza neanche considerare Nibali).
  3. È puro, pulito, chiaro, limpido, in effetti, peccato che non stia in piedi. Prima di tutto perché Nibali ha guadagnato mezzo minuto in circostanze particolari (cioè con il solo Gesink intenzionato ad insegurlo, nell'indifferenza degli altri big), quindi il tempo recuperato non è particolarmente indicativo. In secondo luogo, perché l'attacco in se stesso non significa niente, a volte un corridore ci prova perché non ha niente da perdere (e Nibali in questo momento non ha effettivamente niente da perdere, trovandosi in una posizione di classifica anonima che non aggiunge nulla ad un palmares come il suo). Lo stesso Contador è scattato ieri e ci provava due anni fa, quando era nel suo formato peggiore. Andando indietro nel tempo, perfino Pantani al Giro del 2001 - una delle sue versioni più imbarazzanti - scattò sul Santa Barbara, e magari avrebbe pure guadagnato qualcosa se Simoni non avesse avuto il sangue agli occhi per antichi rancori e non gli fosse corso dietro malgrado avesse un paio di ere geologiche di ritardo in classifica. Soprattutto - e qui si ritorna al solito punto - anche se Nibali in qualche modo avesse dimostrato ieri una condizione superlativa, la cosa non sposterebbe di una virgola le considerazioni sullo stato pietoso in cui si trovava tra fine prima settimana ed inizio seconda. Al massimo potrebbe portare a riconsiderare la questione della preparazione e portare a cercare altre cause a quelle controprestazioni, ma resterebbe inalterato il fatto che sui Pirenei, ed in particolare nei primi due giorni, abbiamo visto il fantasma di Nibali.
  4. Io direi che invece di campato per aria c'è solo la tendenza a riscrivere tutto quello che è successo negli ultimi 284 anni alla luce degli ultimi 5 minuti. Che Nibali fosse in uno stato pietoso ad Arette-Pierre-Saint-Martin o a Cauterets mi sembra lapalissiano, e rimarrebbe vero anche se mercoledì vincesse con 12 minuti sul secondo. Anzi, paradossalmente la cosa diventerebbe ancora più manifesta, nel senso che sarebbe ancora più chiaro che qualcosa non andava sui Pirenei, visto che il livello del corridore è ben altro. Poi possiamo pure accapigliarci sul fatto che sia questione di preparazione sbagliata o altro (ad esempio, lo stato di forma di Nibali mi sembrava molto migliore nei primi giorni, quando era stato più che dignitoso sia sul pavé sia sul Mur de Huy, l'apparente regressione è difficile da spiegare), ma non vedo come si possa pensare che Nibali in condizioni normali si stacchi da 30 corridori, molti dei quali non propriamente mostri della montagna. Che poi Nibali possa perdere dagli altri tre anche in condizioni normali è tutt'altra questione, ma non capisco né l'esigenza di doverne cercare l'evidenza ad ogni occasione (perché quello di oggi non è stato certamente un vero confronto diretto tra i migliori), né tanto meno in che modo il fatto che Nibali oggi stesse meglio debba far riconsiderare le sue prestazioni di una settimana fa.
  5. Trattandosi di errore, non è che ci sia un momento in cui è corretto sbagliare e un altro in cui non si può. Barguil ha toppato in pieno la staccata, che sfortunatamente può succedere tanto quando sei davanti quanto quando sei in mezzo al gruppo.
  6. Infatti, o uno mi viene a dimostrare che Barguil era per qualche ragione determinato a mettere fuori gioco Thomas a costo della sua incolumità (perché o è un genio e ha calcolato il momento e il punto dell'impatto alla perfezione, oppure poteva benissimo avere la peggio), oppure bisogna ammettere che cannando la curva ci sarebbe potuto finire lui nella scarpata. Perciò o si tratta di un errore, o di un tentato suicidio con un metodo piuttosto doloroso ed inefficiente.
  7. Infatti, è una discesa pericolosa ma che non si presta a fare enormi distacchi (salvo sul bagnato, ovviamente), vuoi per il chilometraggio, vuoi perché ad occhio mi sembra che sia un po' lenta in certi tratti e che ci siano diversi punti dove più che guidare magistralmente la bici conta avere le gambe per rilanciare forte.
  8. Barguil ha cannato una curva (completamente), mandi a casa uno perché ha fatto un dritto?
  9. Nibali non è Savoldelli che in una discesa difficile riusciva a guadagnare quello che un grande scalatore prende in salita (a volte di più, vedi Fauniera '99), però è un ottimo discesista. Considera che la discesa del Manse è piuttosto breve (perlomeno lo è il pezzo difficile), e alla fin fine dietro ha fatto il ritmo un altro buon discesista come Valverde. Comunque è vero che quelli che si aspettano sempre che Nibali faccia chissà quali sfracelli ad ogni discesa disponibile lo sopravvalutano. La Astana per un po' ha tirato per riprendere la fuga, ma ha rinunciato intorno a metà percorso perché non riusciva a tenerla sotto controllo data anche la dimensione del gruppo davanti.
  10. Fra l'altro la crisi vera Ullrich la ebbe salendo verso Les Deux Alpes, e ai piedi della salita aveva già circa 4 minuti di ritardo. Sul Galibier era sembrato addirittura più brillante rispetto ai Pirenei fino allo scatto di Pantani (impressione che ebbe anche Cassani, che peraltro attribuì il miglioramento in parte al maltempo, che in realtà Ullrich detestava), muovendosi in prima persona per andare a riprendere un gruppetto poco più avanti con alcuni uomini di classifica (tra cui Boogerd, mi pare). E' chiaro che senza la cotta epica sulla salita finale non avrebbe preso altri 5 minuti, ma la maglia gialla l'avrebbe persa ugualmente, e per quanto fatto vedere fino ad allora è ragionevole credere che sarebbe arrivato dalle parti di Julich (cioè ad oltre 5 minuti e mezzo). Considerando che Pantani vinse il Tour con più di 3 minuti di vantaggio, non è detto che il tedesco avrebbe vinto salendo "normalmente" verso Les Deux Alpes. In più va ricordato che il giorno dopo Pantani fece tutta la Madeleine a ruota di Ullrich, mentre è plausibile che con un margine inferiore in classifica sarebbe stato lui ad attaccare (anche se Ullrich quel giorno andava fortissimo, per bocca dello stesso Pantani). Al di là di tutto, comunque, trovo abbastanza assurdo parlare come se la crisi di Ullrich fosse piovuta dal cielo e fosse del tutto estranea al fatto che Pantani lo aveva attaccato, gli aveva rifilato quasi 3 minuti in pochi chilometri sul Galibier e si era trovato solo, senza compagni di squadra e praticamente senza alleati, ad inseguire un corridore che gli stava già virtualmente sfilando la maglia gialla.
  11. Ma che Nibali sia dato in forma solo quando vince contro nessuno è una palla bella e buona, nessuno diceva che Nibali fosse fuori forma quando perdeva da Contador o da Basso al Giro o quando arrivava terzo dietro ai due Sky al Tour. E infatti mi guarderei bene dal parlare di Nibali fuori forma se fosse 4° in classifica dietro a Froome, Contador e Quintana, o a maggior ragione in mezzo a questi; e magari, dato che manca ancora tutta la terza settimana, potrei anche credere ad un Nibali in forma pur essendo dietro o poco avanti a Valverde e Van Garderen. Ma se uno come lui (che non è mai stato "il migliore", ma è sicuramente uno dei migliori) si stacca in salita da 30, si inchioda su un 3a categoria come Cauterets e (in misura minore) quando scatta viene neutralizzato agilmente da un drappello di drappello di dieci corridori (alcuni dei quali venivano staccati in scioltezza lo scorso anno), significa che bene non sta di sicuro. E allo stesso modo, così come Contador è cresciuto strada facendo ma non è ancora nella condizione ottimale, è ragionevole credere che Nibali, quale che fosse la ragione delle sue difficoltà sui Pirenei, non sia improvvisamente risorto tornando quello dei suoi giorni migliori. Tu parli (scrivi) come se uno fosse o defunto come il Nibali dei Pirenei o in perfetta forma, senza vie di mezzo. E' chiaro come il Sole che quello che abbiamo visto sulla Croix-Neuve era un Nibali in ripresa, ma per valutare l'evolversi della sua forma è necessario attendere qualche altro giorno e qualche altro test, non è che la forma venga dimostrata dal fatto che va come tu ti aspetti che vada. Poi, ripeto per la miliardesima volta: è inutile che tu mi dica cosa scrive squalobianco o che si fanno i funerali agli altri per corse minori, se stai quotando una mia risposta. Io di funerali per corse di preparazione o di inizio stagione non ne faccio, nel caso rispondi a squalobianco o chi per lui. I secondi volano se c'è un gap netto tra uno e gli avversari, i distacchi enormi che ha fatto Froome non mi risulta siano la regola. Non credo di doverti ricordare tutte le volte che abbiamo discusso perché davi per sepolta una corsa con distacchi molto inferiori ai 2'34'' (tipo la Vuelta 2013, anche se lì si trattava di una palese gufata). Le manfrine su Contador non le ho certamente montate io, quindi non so perché tu lo scriva rispondendo ad un mio post. Poi, su Pantani faresti forse più bella figura andando a documentarti e a non sparare sentenze come quella tra parentesi, visto che per tua stessa ammissione all'epoca non seguivi il ciclismo. Ad esempio, potresti scoprire che Pantani è stato in piena efficienza per 2 stagioni in tutta la sua carriera: il 1994, quando fu 2° al Giro e 3° al Tour (alla prima partecipazione), facendo vedere i sorci verdi in salita all'inattaccabile Indurain, e il 1998, quando vinse Giro e Tour. Il miglior Pantani non si è più visto dopo il '99, e in quei 5 anni in cui è stato al meglio ne ha persi la metà o quasi per infortuni di varia gravità (uno dei quali gli è costato tutta la stagione 1996). Perciò Pantani è il classico esempio di corridore la cui grandezza va ben al di là del suo palmares (un po' à la Luis Ocana, per citare un altro grande scalatore sfortunato e malinconico), cioè tutto il contrario di quello che hai scritto tu. Ah beh, stessi rapporti di forza proprio. Beh allora Froome che ha perso una Vuelta da Cobo Acebo lo impaliamo direttamente? Comunque Nibali, prima di questo Tour, è arrivato sul podio in tutti i GT disputati dal 2010 in poi ad eccezione della Vuelta 2011 (7°), se c'è un merito che gli va riconosciuto è quello di essere quasi sempre della partita.
  12. Ok, ma se la metti sul piano del "plausibile" senza concluderne nulla vale un po' tutto. Che fosse plausibile che Contador o Froome vincessero il Tour 2014 senza cadere non lo ha mai messo in dubbio nessuno, la sola cosa che è stata contestata è l'idea secondo la quale Nibali avrebbe avuto solo una sequela di botte di culo. E al di là di qualsiasi considerazione sull'anno passato, a me sembra assurdo prendere come metro di paragone un Nibali come quello attuale, che sui Pirenei ha rasentato l'indecenza. Magari l'anno scorso avrebbe vinto lo stesso o magari sarebbe arrivato secondo o magari terzo o magari sarebbe arrivato sedicesimo dopo essere stato messo in crisi da un avversario, ma lasciamo perdere quello che sta combinando Nibali in questo Tour, perché qui non si tratterebbe più di essere inferiori a Froome, Contador e Quintana, ma anche ad un'altra pletora di corridori i cui risultati parlano abbastanza chiaro.
  13. Nel posto che ho quotato si diceva di considerare i GT, e io ho assunto quel punto di vista. Per smentirlo, tra l'altro, nel caso ti fosse sfuggito.
  14. Tu valuti solo quello che vedi quando ti fa comodo, perché il discorso del "non era in forma" lo tiri fuori tranquillamente anche tu quando il corridore da giustificare è di tuo gradimento (in un caso in particolare). Il che peraltro è totalmente corretto, perché se vedo Contador che deve essere scortato in cima da Kreuziger come due anni fa, o che viene staccato dal penultimo uomo di Froome, sono io per primo a dire di andarci piano e che quella che si sta vedendo è una versione a mezzo servizio di Contador. Principio che però deve valere per lui quanto per Nibali, che nemmeno il suo più accanito oppositore potrebbe considerare inferiore a Serge Pauwels in salita come invece la tappa di APSM sembrerebbe indicare, e che credo abbia dimostrato qualcosina di più di un Van Garderen, dal quale ora paga 5 minuti. Per il resto, questo post lo hai scritto 200 volte, sinceramente dubito si possa dire aggiungere qualcosa al dibattito che si è sviluppato le precedenti 199 volte; e del resto basta il buon senso a capire che Nibali va talmente piano in questo Tour che non ha alcun senso pensare di prenderlo come metro di paragone per riscrivere quanto successo l'anno scorso. Sul fatto che poi Nibali non sia in assoluto uno scalatore all'altezza di Contador, o di questo Froome o del miglior Quintana, la cosa è possibilissima (la credo anch'io), ma è una cosa molto diversa dal dire che ha vinto un Tour per caso come ami ripeterti per consolarti da dodici mesi a questa parte. Comunque sia, ti faccio notare che se vuoi accusare qualcuno di trovare scuse al livello di quelle della Rai, dovresti citare quelle che ha addotto quel qualcuno, non quelle della Rai. Perché sul forum nessuno ha scritto che Nibali stava benissimo a Cauterets e si è alimentato male, e non capisco quale sia il punto di rispondere a me (o a ian o ad entrambi) rinfacciando le scuse che ha inventato Martinello. Ormai la procedura che adotti sempre più spesso è quella di mettere nella risma di Pancani e soci tutti quelli che esprimono un'opinione diversa dalla tua e poi rispondere a quello che viene detto nella telecronaca Rai (di cui vieni informato da terzi, altrimenti sapresti che lo stesso Martinello, pur essendo di parte, non ha comunque il prosciutto sugli occhi e capisce quello che sta vedendo), che però non riflette quasi mai il pensiero degli utenti di questo forum. Ah beh, se lo capisci ad occhio alzo le mani...
  15. Ora, anche se apprezzo almeno il tentativo di essere coerente nelle proprie valutazioni, applicando rigidamente questi criteri si arriva facilmente a paradossi (es: Froome ha sempre battuto Quintana, Quintana ha sempre battuto Contador, però Contador ha spesso battuto Froome, che facciamo? E qui non siamo nel tennis, dove si gioca uno contro uno e si può pensare che sia anche questione di caratteristiche). La forma noi non la possiamo conoscere con esattezza, ma mi sembra ragionevole cercare di farsene un'idea, e gli spunti per farlo non mancano. Pure a me viene da ridere quando leggo "Tizio era al 90%", "No, al massimo all'80%", "Mah, io dico 82.6%", però diciamo che se vedo uno che rifila i minuti agli avversari come ha fatto Froome alla Pierre-Saint-Martin posso pensare che sia in forma, mentre se vedo Contador che viene staccato in salita da Thomas e Yates posso pensare che non sia quello che al Giro d'Italia teneva a bada Aru e Landa o che l'anno scorso staccava tutti alla Vuelta. Ad ogni modo, il tutto si potrebbe risolvere democristianamente sbattendosene pure dello stato di forma e commentando quel che si vede, ma non pretendendo che ogni corsa o una corsa in particolare sia un verdetto definitivo ed inappellabile e che debba riscrivere le storie di intere carriere.
  16. Padrone di non credere all'errore di preparazione, ma io Nibali che deve essere aspettato da Kangert e viene staccato da Valls Ferri l'anno scorso non l'ho mai visto, al Tour.
  17. Gli unici dubbi che a me vengono da portare invece riguardano il fatto che voi travisiate deliberatamente quello che scrivono gli altri o che sia io ad esprimermi in modo ambiguo (la terza ipotesi sarebbe offensiva e non la considero). Sia io sia ian abbiamo risposto ad un messaggio in cui si scriveva che Nibali ha raggiunto la sua miglior forma e si ipotizzava che Valverde avrebbe vinto il Tour 2014 con la condizione attuale. Nessuno ha scritto alcunché sul confronto tra Nibali e gli altri tre moschettieri, anche perché l'argomento credo sia stato sviscerato fino alla nausea da dodici mesi fa a questa parte, e dubito si possa aggiungere granché. L'unica puntualizzazione che mi sentirei di fare, di carattere assolutamente generale, su cui sono stato peraltro anticipato, è che prendendo singole corse e dando loro valenze universali per riscrivere le carriere si può arrivare più o meno a qualsiasi conclusione, specie se - come in questo caso - si prende per analizzare il valore di un corridore quella che è la sua peggior prestazione su tre settimane dalla Vuelta 2011. (Un'altra considerazione che farei a margine è che trovo estremamente curioso che a scrivere che Nibali ha vinto contro nessuno sia la stessa persona che dopo il prologo scriveva che Pinot "se sta bene in salita può valere i top 4", ma l'incoerenza mi pare talmente lapalissiana che non vale la pena di approfondire). Il fatto che il Vélo d'Or sia stato assegnato al vincitore della Vuelta è semplicemente dovuto al fatto che il vincitore in questione era andato fortissimo tutto l'anno, mentre Nibali ha fatto vomitare fino al campionato italiano e dopo il Tour de France. Non credo proprio che ci si debba leggere un messaggio subliminale di Vélo Magazine a Nibali sul merito della sua vittoria, a meno che qualcuno di voi non mi sappia illuminare su quale analoga insinuazione lo stesso VM volesse trasmettere premiando Rominger e Jalabert al posto di Indurain, Cipollini e Boonen al posto di Armstrong, Cancellara al posto di Contador e via discorrendo.
  18. Però anche alla Vuelta dello scorso anno spesso adottava la stessa strategia, rinunciando a rispondere alle accelerazioni violente e rientrando successivamente (addirittura, ricordo che nella prima parte della Vuelta si staccava da gruppi abbastanza numerosi e poi tornava sotto anche ai primi ricomparendo dal nulla). Forse la cosa incoraggiante - nell'ottica di vedere un Tour aperto - è che l'anno scorso lo faceva perché non era al meglio; potrebbe voler dire che temeva di pagare rispondendo agli scatti secchi di Quintana. Il che confermerebbe la sensazione di un divario meno netto tra Froome e gli avversari (perlomeno Quintana). Veramente si può benissimo spiegare il divario tra le prestazioni di un corridore all'interno della stessa corsa in tantissimi modi che non hanno niente a che vedere con motorini o affini. I corridori incostanti sono sempre esistiti, anche molto prima che si parlasse di doping tecnologico. Da bambino alla Vuelta facevo sempre il tifo per il Chava Jimenez, e mi ricordo la frustrazione quando, dopo aver già vinto magari 2-3 tappe di montagna, alla 3a-4a si staccava inspiegabilmente e prendeva un quarto d'ora (magari dopo aver anche messo la Banesto a tirare, cosa che ricordo fece ad esempio al TdF del 2000 nella tappa del Mont Ventoux). Se proprio vogliamo cercare incongruenze, al massimo posso capire il discorso sulla crescita di certi corridori della Sky (che comunque di per sé non prova niente), ma che un corridore abbia cali o sbalzi di rendimento all'interno di una corsa è una cosa che succede da quando esiste il ciclismo. Per quanto riguarda Nibali, ero sicuro che non aspettassi di meglio che di poter scrivere una cosa così alla prima occasione. Ovviamente, quando si è troppo smaniosi di dire o scrivere qualcosa al primo pretesto, si finisce per forzare la mano e bruciare i tempi, ad esempio scrivendo che Nibali è finalmente nella forma dell'anno scorso dopo una tappa in cui ha comunque perso terreno rispetto ad un corridore che l'anno scorso strapazzava anche su arrivi del genere come Valverde (tipo La Mauselaine, che è 1 km più corta, perciò in teoria anche più pro-Valverde) e ha stentato a tener dietro Van Garderen, che è più o meno l'antitesi del corridore adatto a finali del genere, anch'egli regolato lo scorso anno con distacchi misurabili con la meridiana più che con il cronometro. Che poi Valverde e Van Garderen stiano meglio dell'anno scorso lo so anch'io (almeno Valverde, su Van Garderen ho il sospetto che andrà a finire più o meno allo stesso modo), però la differenza rispetto a dodici mesi fa mi sembra un po' troppo ampia per pensare che la spiegazione stia tutta da una parte. (Al di là di questi confronti, che costituiscono un gioco a cui mi posso tranquillamente prestare ma che lasciano secondo me il tempo che trovano, io guarderei proprio l'azione di Nibali, e negli ultimi 2 km di salita quella pedalata piena che aveva l'anno scorso non l'ho proprio vista). Valverde comunque sta benissimo, ma dire che è nella forma della vita mi sembra ingeneroso nei suoi confronti. Dieci anni fa sverniciava Armstrong a Courchevel, che mi sembra più significativo che perdere pochi secondi da Quintana e Froome su una salita di 3 km che teoricamente sarebbe stata forse più adatta allo stesso Valverde.
  19. Non sono sicuro che possa essere riportata senza violare metà degli articoli del regolamento del forum. Se Valverde cala nella terza settimana (possibilissimo), il terzo posto è alla portata. Froome e Quintana mi sembra che vadano troppo più forte per arrivare più in alto; Van Garderen mi sembra difficile che resista con il vantaggio esiguo che ha. Mi fa piacere comunque vedere Nibali in una condizione finalmente dignitosa, spero che lui e Contador riescano a presentarsi con buona gamba ai piedi delle Alpi, anche solo per fare un po' di casino. Dopo oggi, però, spero vivamente che la Movistar ci creda e corra di conseguenza.
  20. Dopo la tappa dei ventagli, Valverde prese 2 minuti e mezzo da Froome sul Mont Ventoux, mezzo minuto nella cronometro di Chorges e poco più di 1 minuto nella tappa di Semnoz.
  21. Io sono d'accordissimo sul fatto che mandare allo sbaraglio Valverde sui Pirenei non sarebbe servito a molto e il rischio di mandarlo fuori classifica avrebbe rischiato di condizionare tutto ciò che la Movistar può imbastire sulle Alpi. Lì, però, almeno una volta la superiorità numerica andrà sfruttata. Ovviamente, è probabile che di colpo in canna ce ne sia uno solo (nel senso che l'attacco da lontano di Valverde avrebbe grosse chance di farlo finire a distanza di sicurezza da Froome), perciò occorre meditare bene prima di scegliere dove e quando provarci. Sulla carta, la tappa di La Toussuire sembrerebbe la più indicata, anche se Prudhomme e compagnia cantante hanno fatto di tutto per minimizzare le tappe da terremoti.
  22. In effetti mi ha stupito l'apparente facilità con cui non solo Quintana ma anche Contador ha risposto all'allungo di Froome. E' vero che parliamo di un corridore che sul cambio di ritmo è tra i pochi a poter rivaleggiare con il keniano e che era sicuramente in crescita rispetto a due giorni prima, però è comunque un Contador ben distante dalla condizione dei giorni migliori (basti vedere il mesto attacco che ha portato ad inizio salita). Proprio per questo, è ancora più grave che Quintana non abbia provato neppure dopo quell'affondo poco convincente a mettere davvero in difficoltà la maglia gialla, insistendo un po' di più nei suoi allunghi e non scattando già con la testa girata. Il tutto assumendo ovviamente che avesse le gambe per farlo, ma suppongo che almeno la forza di staccare i non-Froome del gruppo o buona parte di essi l'avesse. Che la tappa monosalita faccia più distacchi è una tua supposizione, e di certo non basta il confronto tra le tappe di Arette-Pierre-Saint-Martin e Plateau de Beille per stabilire una tendenza (anche perché secondo me c'entra più il fatto che APSM fosse il primo arrivo in salita, dove storicamente succedono sempre sconquassi se si fa la corsa dura, oltre al fatto che ieri la pioggia ha evitato che la salita fosse una fornace come martedì). Detto ciò, se anche fosse vero, resta il fatto che, come dice ian, il ciclismo - in particolare in riferimento alle corse a tappe, specialmente quelle di tre settimane - dovrebbe essere uno sport di fondo, e proporre percorsi che riducono tutto ad una battaglia di un quarto d'ora è uno sputo in faccia al concetto di sport di resistenza. Secondo me ha margini di miglioramento nel senso che non è al top della forma e può darsi che migliori con il passare dei giorni, ma che ritorni quello del Giro 2011 - a mio avviso l'ultimo Contador davvero quasi ingiocabile - credo sia difficile. A Passo Lanciano e a Fuente Dé (specialmente nel primo caso) aveva delle gambe migliori di quelle attuali, però. Peraltro in nessuno dei due casi aveva di fronte una corazzata come il Team Sky, che quando rimangono solo i capitani delle altre squadre può ancora far scortare Froome da Porte e Thomas. Io credo che la Movistar abbia ben presente che Valverde è un gregario e Quintana il capitano, e secondo me Valverde sta essenzialmente correndo da luogotenente, ancorché di lusso: è sempre il primo a muoversi, è lui che si prende la briga di provare a sfilacciare il trenino Sky e che corre nel modo più dispendioso. Del resto, l'attacco da lontano ha senso provarlo sulle Alpi, ieri mi sarei accontentato di vedere la Movistar fare un ritmo accettabile sulle salite (e magari anche nelle discese), evitando che la Sky arrivasse con tutti gli uomini freschi come rose ai piedi di PdB, e soprattutto Quintana attaccare davvero sulla salita finale, invece di quei due aborti schleckiani. (Ovviamente, sapendo che in quel caso avrei sicuramente letto - non da parte tua, probabilmente -, in caso Froome non si fosse staccato, che i Movistar erano stati dei polli ed avevano fatto il gioco della Sky). Su questo non c'è dubbio, è forse l'aspetto peggiore (se la batte con i 13 km a cronometro) di un percorso che di vaccate ne propone a iosa. Ecco, potevo risparmiarmi un po' di parole, sostanzialmente sul discorso degli attacchi da lontano della Movistar la penso così.
  23. Beh in realtà ho usato parzialmente la stessa fonte di Conti. Nel senso che per il '98 ero sicuro (avevo letto in mattinata il tempo di Pantani e ricordavo il distacco che aveva dato agli altri), per il 2007 mi pareva di ricordare che ci fossero altri vicini a Contador e Rasmussen, ma ho dovuto controllare i distacchi (anche se ho usato cyclingnews anziché la cara Wiki del buon Beppe).
  24. Scusate se auto-cito un mio vecchio post, ma ho letto che Geniez ha dichiarato che l'ultima salita è 4 km al 5% ed è più impegnativa di quelle segnate come GPM. Ora, qualcuno capisce il senso di tutto ciò? Avevano paura che la corsa si animasse troppo?
  25. In realtà non è il terzo tempo, sia nel 1998 sia nel 2007 ci furono diversi atleti al di sotto dei 45.22 di Valverde. Nel '98 Pantani fece 43.20, tutto il gruppetto con Julich fece poco meno di 45 minuti, e Ullrich, pur perdendo qualche secondo da quel gruppetto, in realtà fece un tempo di scalata migliore perché forò poco prima di iniziare la salita e la prese con qualche secondo di ritardo. Nel 2007 fecero tutti meno fino a Sastre che arrivò 6°.
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