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-Gigilasegaperenne-

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  1. Non sarebbe stato un problema anche se lo fosse stato, sia chiaro. Non sapevo però che fossi pavese, nel caso non mi sarebbe neanche sorto il dubbio. Quoto solo l'ultimo post per non far venir fuori un messaggio infinito, ma la risposta è su tutto. I giudici non è che dormano, semplicemente due di loro portano avanti contemporaneamente il gioco dei francesi e saltuariamente devono correggere una quindicina di percorsi. E non possono fare entrambe le cose con tutta la calma del mondo, perché altrimenti arriva la pletora di sollecitazioni in chat perché la tappa non arriva, e ma perché la scadenza allora era oggi, etc. (chi sta sperimentando il gioco analogo con il Giro penso possa confermare). Idem dicasi se per caso facciamo aspettare qualche giorno per le recensioni dei percorsi. Preciso che non mi passa neanche per la testa di tratteggiarmi come vittima di questi impegni perché nessuno mi punta la pistola alla tempia e me ne incarico volentieri, però se capita - come è capitato fra ieri e oggi - di dover fare una tappa dei francesi (tappa di alta montagna e decisiva, perciò non fattibile di getto) e di dover correggere contemporaneamente il contest, confesso candidamente che il tempo per controllare metro per metro il percorso non l'ho trovato, complice il fatto che di tanto in tanto dovrò anche dedicare un pensiero o due a quello che succede fuori da cycling-manager, eseifrancesi e compagnia cantante. Ripeto, il tempo lo dedico volentieri, ma non ho tutto il giorno tutti i giorni. Nasdon non ha il gioco dei francesi ma mi sembra plausibile che pure lui (come del resto emmea e il sottoscritto quando non abbiamo il Tour in ballo) non abbia tempo di farsi 10.000 km con streetview e si possa perdere qualcosa. Per quanto riguarda il supposto scandalo, parto dalla premessa che per me è tutto un di più, perché ti avevo già bocciato il percorso a monte. Comunque sia, ti metto a parte di un segreto scioccante: non siamo in un'aula di tribunale. Non me ne frega un cazzo se è prassi o no che un giudice torni su una sua decisione se si accorge di aver commesso un errore o meno (so benissimo che non lo è; in compenso ci sono altri gradi di giudizio e si può rifare il processo, che in questo caso si concluderebbe esattamente come si è conclusa la riesamina del percorso). Perciò, se veniamo a sapere di esserci persi qualcosa che determina un cambiamento del giudizio, in un senso o nell'altro, lo cambiamo. Se proprio ti dà fastidio rassegnarti all'idea che la colpa è tua perché hai tracciato alla fallo di golden retriever, dai pure la colpa a noi o a quello che fa la spia (anche se mi pare di aver capito che pure tu non ti sia tirato indietro dal gioco del tiro al piccione sui percorsi degli altri), comunque sappi che se adesso viene uno che ci dice che i percorsi passati sono irregolari e ci fa vedere perché, buttiamo fuori anche loro. Questione stylus. Potrei cavarmela dicendo di farti i cazzi tuoi e pensare al tuo percorso, ma sarò conciliante e risponderò nel merito. Si tratta di due questioni completamente diverse: il tuo percorso, alla luce del tratto sterrato, è impraticabile, e quindi è escluso a priori; nel caso di stylus, si tratta sostanzialmente di una valutazione sulla tappa che lui ha classificato pianeggiante. Io ho ritenuto che si trattasse di un errore di bilanciamento della tappa, di fatto analogo all'errore di uno che classifica come tappa di alta montagna una tappa troppo facile (come è successo in questo contest). Emmea l'ha valutata diversamente, vedendoci una violazione del vincolo, e l'ha buttato fuori. Per inciso ho anche spiegato che in un altro contest sarei stato rigoroso anch'io, ma qui si trattava di un contest di ammissione, e al primo posto metto il fatto che uno mi dimostri di saper tracciare. Sbagliare a bilanciare una tappa pianeggiante secondo me è un errore tollerabile se poi il resto del percorso dimostra capacità, non preoccuparsi neanche di tracciare su una strada non praticabile no. E se proprio vogliamo giocare a scannarci, posso anche aggiungere che a me sembra molto più grave che uno non si accorga di un tratto sterrato in una tappa che sta disegnando lui, rispetto al caso di uno che non lo nota in mezzo ai 10.000 km o quelli che sono da valutare. Fra l'altro, non so se tu abbia avuto la sfortuna di seguire tutta l'avvilente diatriba dell'anno scorso che era sfociata nello squallido topic di confronto (aggiungi numero di virgolette a tuo piacimento) staff-utenti, ma pensare che stylus abbia ricevuto un trattamento di favore sul forum di cycling-manager, e in particolare da una giuria comprendente emmea, mi sembra quantomeno singolare.
  2. Non mi sembra proprio che ian abbia paragonato Nibali a Tomba, era solo un altro esempio di atleta i cui comportamenti fuori dalle piste lasciavano a volte a desiderare. Se vogliamo comunque lanciarci in questi azzardati paragoni tra sport diversi, Pantani può essere accostato a Tomba per il fatto di aver portato a livelli di popolarità clamorosi uno sport diverso dal calcio. Per il resto, non credo che Pantani occupi nella storia del ciclismo un posto paragonabile a quello occupato da Tomba in quella dello sci alpino.
  3. Io non starei a fare una graduatoria della pericolosità, il punto secondo me è che questo percorso era noto dalla notte dei tempi (cioè dalla presentazione), e per lamentarsi ci sono stati molti mesi a disposizione. Se un percorso va modificato, va modificato per tempo, non il giorno prima della gara, e idem dicasi per le neutralizzazioni. E su questo sono d'accordo con chi diceva (forse smec) che quella di aspettare sempre l'ultimo momento per frignare è una manovra subdola e studiata per mettere gli organizzatori con le spalle al muro. Se uno si sveglia il giorno prima per dirmi che il mio percorso non gli piace ed è troppo rischioso, in linea di principio io sono per non cambiarlo di una virgola, passasse anche per il cratere di un vulcano. Il discorso ovviamente cade nel momento in cui si verifica qualche fatto nuovo e non preventivabile, ma dubito che la presenza di sabbia su una spiaggia si qualifichi come tale.
  4. Nibali mi pare in una situazione tipo Indurain nel 1996, presentandosi alla Vuelta controvoglia dopo un Tour deludente. Non penso finirà in modo altrettanto inglorioso, ma sarei stupito se fosse della partita per la vittoria, fra i tre Astana è quello che mi ispira di meno. Intanto l'organizzazione, alla luce del problema della sabbia sul percorso della cronosquadre, ha deciso di neutralizzare i tempi, perciò la tappa non sarà valida per la classifica generale; non potete immaginare quanto mi secchi avere una connessione atroce in questo momento e non poter prendere la faccina di Giurato in tempi accettabili. Del resto gli organizzatori non possono certo essere biasimati, mica avrebbero potuto sospettare un problema simile facendo disputare la cronometro su una spiaggia.
  5. Conti parla di cronoscalata all'Alpe di Siusi. La tappa del rientro in Italia dovrebbe partire effettivamente da Catanzaro, ma dovrebbe essere in linea. La tappa finale secondo lui sarà Cuneo - Torino, perciò il finale dovrebbe prevedere l'arrivo a Pinerolo alla quartultima, Risoul con l'Agnello il venerdì e tappone finale in provincia di Cuneo, rientrando dal Colle della Maddalena.
  6. Non vedo l'ora che vada a dire a Boonen che ha vinto quattro volte la lotteria del pavé.
  7. Magnini, che a me sta cordialmente sulle palle da un pezzo, ha detto però una condivisibile al riguardo ai Mondiali di Kazan, riferendosi a vittorie come quelle di Ning Zetao nel 100 sl e della Efimova nei 100 rana. In pratica sosteneva che sostanze come quelle per cui erano stati squalificati i due alterano il fisico dell'atleta in modo permanente, ad esempio irrobustendone i tendini e i muscoli ben oltre il termine dell'utilizzo e la scadenza della squalifica. Ragion per cui non avrebbe senso consentire il rientro alle gare di atleti pizzicati per sostanze del genere, visto che al ritorno potrebbero beneficiare dei miglioramenti di prestazione dati da quelle stesse pratiche per cui erano stati puniti.
  8. Anche Nencini nel '57. Sastre al massimo ha fatto top 10 in 2 e diciannovesimo al Tour, anche se nel 2006 ci sarebbe quasi certamente riuscito curando la classifica al Giro anziché come gregario di Basso. Comunque pure secondo me non è una grande idea quella di Contador. Specie alla sua non più verdissima età, al suo posto mi sarei preso un po' di respiro in vista dell'anno prossimo. Anche perché, a meno che lui non pensi di poter vincere la Vuelta, fare un altro piazzamento non credo che aggiungerebbe chissà che alla sua carriera, nemmeno cogliendolo dopp Giro e Tour.
  9. Il Basset nel caso sarebbe l'arrivo, a quanto pare, perciò non ci sarebbe bisogno di asfaltare tutta la discesa.
  10. Non so, il discorso sui GT continua a lasciarmi un po' perplesso. Tanto per dire, significherebbe escludere praticamente da tutti i GT della stagione un corridore che dovesse essere impossibilitato a prendere parte al Giro, ad esempio. Per quanto riguarda il discorso delle classiche invece mi trovi perfettamente d'accordo, la Coppa del Mondo sarebbe un gradito ritorno. Non esistendo più Zurigo, la si potrebbe sostituire con una corsa canadese, e nulla vieterebbe di includere qualche altra classica (Freccia e Gand su tutte).
  11. Ho fatto un casino a furia di cancellare e editare le recensioni, il circuito era nelle Hawaii
  12. Ora, va bene che lanciare frecciate più o meno dirette a Nibali è il tuo sport preferito, ma adesso dobbiamo pure declassarlo al di sotto di Landa? Spero sia un discorso in prospettiva. Mi sembra totalmente improponibile pensare di schierare la stessa squadra ovunque, anche perché tante squadre chiuderebbero con 2-3 corridori. I due punti A e B lasciano il tempo che trovano perché sono entrambe dichiarazioni del diretto interessato, che in quanto tali vanno prese con le pinze. Sicuramente aveva una condizione eccellente al Tour e magari lo avrebbe vinto (che lo avrebbe stravinto di sicuro mi sembra nulla più di una sparata dettata dalla frustrazione), però, anche in quel caso, è da vedere con quale condizione sarebbe uscito da un Tour sicuramente logorante (visto che avrebbe dovuto correre sempre all'attacco senza riserve, per colmare il divario da Nibali), e con quali motivazioni si sarebbe presentato alla Vuelta. Comunque sia, al di là del caso specifico di Contador nel 2014, credo sia abbastanza evidente che la doppietta Tour-Vuelta è fattibile, basta vedere come Valverde e Rodriguez, ad esempio, riescono ad essere regolarmente competitivi in entrambe le corse. Siccome nessuno dei due è un fenomeno sulle tre settimane, è del tutto plausibile che un corridore superiore possa riuscire nella doppietta. Se un infortunio non lascia strascichi seri (e penso si possa dire abbastanza tranquillamente che Contador ha superato più che bene l'infortunio; che poi ci sia riuscito perché non era la tragedia che aveva presentato in un primo tempo o perché ha capacità paranormali decidilo pure tu), è normale che finisca per permettere ad un corridore di ripresentarsi alle gare più fresco di quanto sarebbe stato con un Tour nelle gambe. Il problema della doppietta è il logorio delle prime tre settimane che presenta il conto nelle seconde tre. Partire con 10 giorni di Tour nelle gambe invece del doppio ti permette di arrivare in fondo alla Vuelta, dopo aver perlopiù ammortizzato lo svantaggio dei giorni di allenamento perso, con gambe più fresche. E' un po' - in piccolo - il discorso che si fa per i calciatori quando si dice che un certo infortunio ha allungato loro la carriera. E' meglio che un calciatore si spacchi una gamba o che si alleni normalmente? Sicuramente la seconda, ma passare un anno in infermeria può finire per essere rigenerante su un fisico logorato da anni e anni di attività ininterrotta. Per quanto riguarda il discorso motivazioni, ognuno risponde alle batoste in modo diverso. Le Pellegrini buttò a canale un 400 sl olimpico che poteva vincere con un braccio solo finendo fuori dal podio, e invece di suicidarsi come forse avrei fatto io vinse i 200 facendo record del mondo in batteria, in semifinale e in finale. In genere, i fuoriclasse sfruttano episodi negativi o passaggi a vuoto per rimotivarsi, e Contador in fatto di durezza mentale mi sembra abbia pochi eguali. Giro-Tour è più prestigioso di Tour-Vuelta perché il Giro è più prestigioso della Vuelta (e no, la start list della prossima Vuelta non cambia le cose), e soprattutto per un discorso di storia. La tiritera dell'impossibilità della doppietta va avanti dai tempi di Coppi, e in ogni generazione i più grandi si sono misurati con il tentativo di doppietta perché è sempre stata considerata la piena consacrazione di un campione. Che poi sia meglio vincere 9 GT in carriera che 2 GT entrambi nello stesso anno potrebbe anche essere accompagnato da un sonoro "grazie al cazzo". Fermo restando che comunque non si sta facendo la conta delle patate, non è che in assoluto quello che ha vinto 10 GT sia superiore a quello che ne ha vinti 7. Fortunatamente, i bilanci di una carriera non si tracciano solo con la calcolatrice, e non credo che - ad esempio - il fatto di aver vinto 3 GT metta Delgado sullo stesso piano di LeMond e Gaul, anche se ne hanno 3 pure loro. Le equivalenze del tipo "2 GT nello stesso anno = 3 o 4 GT in anni diversi" secondo me fanno un po' ridere, è impossibile quantificare il prestigio di un'impresa come la doppietta. E altrettanto difficile mi sembra cercare di immaginare quanto avrebbe vinto Coppi se fosse nato 70 anni più tardi o se Merckx fosse oggi un baldanzoso 25enne. In generale, comunque, prima di fare qualsiasi considerazione sulla possibilità o impossibilità della doppietta, occorrerebbe che qualcuno ci provasse, preferibilmente mettendosi nelle migliori condizioni, ossia preparandola a dovere e tentandola nel fiore degli anni. Dall'ultima volta che la doppietta è riuscita, abbiamo avuto 7 anni (1999-2005) in cui farla era impossibile perché il Tour da un corridore che non aveva neanche in mente di venire al Giro; poi un anno (2006) in cui un tentativo credibilissimo è stato bloccato a metà strada. Poi si è entrati nell'era di Contador, in cui gli unici corridori della caratura necessaria a tentare la doppietta, almeno fino al 2012 incluso, sono stati lui e Schleck; peccato che Contador ci abbia provato in un anno balordo in cui non era sicuro di fare il Tour (2011) e Schleck mai. Dal 2013 si è entrati in una fase di maggiore equilibrio, in cui l'handicap di disputare il Giro rischia di risultare decisivo, e in ogni caso a provarci è stato solo il più anziano dei Fab 4 alle soglie dei 33 anni. In pratica, i soli tentativi veri di doppietta sono stati quelli di Basso - che nel 2005 aveva ancora di fronte Armstrong ed ebbe la famosa sciolta dello Stelvio, e nel 2006 è stato fermato dopo aver vinto il Giro d'Italia con un lustro di vantaggio - e di Contador, che però non ci ha provato negli anni migliori. I tentativi di doppietta fallivano anche decenni fa, solo che se si registra un tentativo ogni 5 anni e pure quelli partono zoppi, è ovvio che basta poco per far dilatare i tempi tra un successo e l'altro.
  13. La notizia di Andalo comunque dovrebbe essere corretta, poi ovviamente il percorso se lo ha inventato lui di sana pianta. Anche perché gli organizzatori pare non vogliano proporre una riedizione della tappa del 1973, ritenuta troppo agevole per fare selezione al giorno d'oggi, e vorrebbero cercare altre soluzioni, valutando anche la possibilità di far transitare la corsa su strade forestali.
  14. Immagino intendesse dire che il seguente calo è stato dovuto alla caduta. Che poi sia vero o no è un altro discorso (tra l'altro Nibali è caduto nella tappa di Le Havre, non in Olanda).
  15. Ragazzi, è SuperCiclo, non state a rispondergli o a commentare le sparate che fa perché perdete tempo.
  16. Al di là del caso specifico dell'attacco di Contador, che secondo me sarebbe stato un buon trampolino più che altro per Nibali (o al massimo Valverde, ma anche su di lui mi pare che Froome vada in marcatura a uomo), sono d'accordo sul fatto che Quintana mi sembra già molto ragioniere per essere a questo punto della sua carriera. 2° al Tour lo ha già fatto, ha vinto un Giro, non credo avrà problemi a salire su altri podi nei prossimi anni, e di fatto si è venuto a trovare nella posizione di potersi giocare la vittoria al Tour de France sul suo terreno con un distacco ragionevole. Morale: 2 tappe alpine su 4 alle spalle, 0 attacchi seri (mi rifiuto di contare quelle accelerazioni con la testa già girata all'indietro).
  17. No no, sicuro non lo sono, però l'impressione che ha destato oggi Froome non è stata quella dei giorni migliori. Ovviamente, trattasi appunto di impressione, che in quanto tale potrebbe benissimo rivelarsi sbagliata, ma provarci costerebbe poco (specie nei panni di Quintana, che non solo è arrivato già 2° una volta, ma realisticamente non può essere scavalcato da nessuno in questo momento). Per quanto riguarda la possibile sopravvalutazione di Quintana, può darsi che non sia l'erede di Pantani che alcuni vedevano, però il fatto stesso che ieri abbia risposto senza battere ciglio alla sparata di Froome è un sintomo di grande condizione, a mio parere (parliamo di un corridore che non fa certo del cambio di ritmo e dell'esplosività le sue doti principali). Tra l'altro il vantaggio di Froome è ottimo ma mica così enorme, abbiamo visto al Giro che anche un leader apparentemente inattaccabile può avere la giornata storta, e in quel caso, attaccandolo, lo si può lasciare in mutande. In quel caso, se Contador avesse avuto il vantaggio che ha ora Froome, sarebbe finito a giocarsi il Giro per una manciata di secondi.
  18. Sì, beh, dipende quando e dove si stacca, nel caso. Se dovesse andare in difficoltà negli ultimi 250 metri di salita come oggi, siamo d'accordo che non sarebbe un problema. Se venisse attaccato a fondo prima e andasse in difficoltà, sarebbe un'altra musica.
  19. Sembrava; certo che attaccandolo a 250 metri dal GPM è anche difficile appurarlo. Specie se poi l'avversario con le gambe migliori invece aspetta la quarta settimana per tentare.
  20. Sì ma abbi pazienza, non è che se il termine lo conia un altro e poi tu lo ripeti fino alla nausea, quando poi ti si fa notare che è una cazzata puoi lavartene le mani dicendo "Eh no, ma mica l'ho detto io per primo". Comunque sia, anche se condivido il non fare il pavé tutti gli anni, di fatto ventagli e pavé richiedono grosso modo la stessa capacità di stare davanti e tenersi lontani dai guai che si creano in situazioni di corsa nervose come quelle. La differenza sostanziale è che però, mentre nei ventagli praticamente tutto si risolve nel farsi sempre trovare dalla parte giusta quando si spezza il gruppo (e non è cosa da poco, sia chiaro), sul pavé alcuni riescono anche ad attaccare e ad andarsene di forza, e per lo stesso principio anche chi non è nelle primissime posizioni ha margine per recuperare. Lo stesso Nibali, lo scorso anno, per uscire sempre davanti dai tratti in pavé aveva saltato di forza corridori più lenti di lui. Ok, però capisci che non ha molto senso fare un discorso del tipo: "Se non consideriamo la forma, resta il fatto che Nibali si è staccato...", perché lo stato di forma è una variabile un po' troppo importante per essere messo da parte. È come se io legassi Floyd Mayweather ad una sedia, poi lo menassi a sangue e dicessi: "Beh, possiamo pure parlare di corde, libertà di movimento e balle varie, sta di fatto che ho messo ko il campione del mondo". E anche il "togliamo Valverde" è una falla non da poco, perché se può essere considerato plausibile che in condizioni normali Nibali perda da Froome, Quintana e Contador, è proprio il fatto che si stacchi sistematicamente da Valverde, che debba penare per aver ragione di Gesink o che occasionalmente abbia perso contatto da decine di comprimari a dimostrare che è lontano dalla miglior forma. Tanto detto, venendo al problema della valutabilità di Nibali, parliamo di un corridore che è passato professionista nel 2005, che ha preso parte a centinaia di corse, di materiale per valutarlo direi che ce n'è in abbondanza (che poi le valutazioni possano differire tra loro è normale). Il problema è che tu vuoi il confronto assoluto, in una gara secca, che dimostri incontrovertibilmente quali sono i rapporti di valori. E siccome un confronto di questo tipo è evidentemente impossibile, visto che non è ragionevole credere che quattro corridori possano trovarsi nella stessa corsa, con analoga preparazione, analogo stato di forma, in analogo momento della carriera, su un percorso che permetta di misurare solo i parametri che dici tu, finisci per forzare la mano e cercare di inquadrare corse come questo Tour in un modello del genere.
  21. Ma infatti non è che Nibali abbia tentato chissà quale azione epica, però da quando ha cominciato a migliorare ci ha sempre provato. Non è sbagliato secondo me mettere i due grosso modo sullo stesso piano a livello di intraprendenza, in questo Tour. Il problema è che non solo devono fare i conti con un Froome granitico, ma caso mai la Sky venisse a trovarsi a corto di uomini, ci pensa Geraint Valverde a rimediare.
  22. Beh non è che nella 2a tappa Valverde sia caduto, non si può equiparare una caduta (ammesso che non ci sia stata una cappellata di Contador, cosa di cui però non si ha notizia) al farsi trovare in fondo al gruppo al momento di un ventaglio.
  23. Credo che il discorso fosse che Nibali e Contador ci provano, magari anche in modi rivedibili o senza grandi risultati, ma ci provano, mentre Valverde corre per il piazzamento.
  24. Non bannate devin, per favore, questa volta è solo l'interprete un po' animato del pensiero di tutti.
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