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ian

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  1. ian

    104th Tour de France

    Direi che la prima la usano tutti: la storia è piena di corridori che hanno cercato di restituire all'avversario un'impressione di solidità superiore a come in effetti stavano le cose per demotivare gli avversari, salvo poi andare in grossa difficoltà quando seriamente attaccati. Però molti in questo modo si sono salvati, perché se fossero stati attaccati prima e/o più a fondo avrebbero anche potuto perdere la gara, mi pare normale. E la seconda, chi ce l'ha, la usa, chi non ce l'ha, se può, se la fa Quindi Froome non è che abbia inventato una forma di leader 2.0 nelle gare ciclistiche, si comporta come tutti e per la squadra non deve sbattersi particolarmente perché ha la più forte. Certo è che in un Tour dove percorso alla mano le occasioni per fare distacchi non sembrerebbero essere tantissime, non può che compiacersi per come sono iniziate le cose.
  2. Ma certo che c'è, ma secondo me non è così influente: gli uomini di classifica cercheranno comunque di stare davanti, chi nella speranza di guadagnare, chi per paura di perdere. L'unica soluzione affinché gli uomini di classifica possano stare dietro senza preoccuparsi troppo, come scrivevi sopra, è che si accordino implicitamente per arrivare insieme (e non escludo accada, ma sarebbe l'ennesimo modo per uccidere l'agonismo in corsa). Inoltre comunque questi famosi buchi è davvero difficile che siano decisivi: non mi risulta che Quintana, pur avendo perso il Giro di poco, abbia seminato secondi nelle tappe pianeggianti. Ci sono stati corridori che hanno preso buchi, certo, e questo è generalmente indice di deficienze di vario genere (forma non ottimale o squadra non all'altezza) che vengono comunque messe a nudo lungo le tre settimane. Poi io sono d'accordo che abbia una sua importanza anche il saper guadagnare (o non perdere) in queste fasi per un corridore da GT. Ovvio che è stressante e che si corrono dei rischi, ma rischi se ne corrono anche lungo una discesa o in tantissime altre fasi di gara. Ma comunque non credo, per l'appunto, che questo aspetto possa essere seriamente sovvertito da questa riforma.
  3. Secondo me se stai dietro il buco te lo becchi lo stesso, quindi vedremo poche differenze, perché ci sarà sempre la paura di prendere e la speranza di dare
  4. Ottima la prima, finalmente oserei dire Ininfluente la seconda, dei buchi si parla tanto all'inizio dei GT proprio perché in quelle fasi non c'è altro da dire sugli uomini di classifica, ma non spostano praticamente nulla
  5. Dipende anche quanto gli danno e cosa si aspettano da lui. Certo se dovessi scegliere tra lui e Mollema (per dire uno che raccoglie piazzamenti anche leggermente migliori, ma in modalità anonima) non avrei dubbi.
  6. Ma di preciso cosa vedi nero? Il ciclismo italiano, salvo un paio di eccezioni individuali non spendibili da capitani su questi percorsi, è su un certo livello da ormai quasi 10 anni, però quando si parla di nazionale sembra che la cosa sorprenda sempre. Allora devi vederla nera (quasi) sempre
  7. Non vorrei gli mancasse il tempo, io comincerei anche a fare le convocazioni
  8. ian

    81st Tour de Suisse

    Penso più la prima infatti, anzi magari era un impegno che aveva già preso da inizio stagione. La seconda la escluderei del tutto, al massimo si schiererà ad una corsa con quello spirito fra un bel mesetto, qui ha fatto la classica prestazione da corridore che ha bisogno di scaricare, infatti non aveva nemmeno cominciato male.
  9. ian

    81st Tour de Suisse

    Ah poteva non solo fare una gita, anche prenderci casa, tipo Nibali, ma andare a prendere schiaffi così non lo capisco. Anche perché decaduta o no rimane una corsa non così banale e se vuoi fare passerella dopo un trionfo e tanti festeggiamenti, quindi avendo mollato testa e fisico, non è l'ideale Che abbia sbracato un po' dopo aver ottenuto un grande successo è giusto, nessuno gli avrebbe rimproverato di sparire dalla circolazione (detto preventivamente, per me vale anche se non combinasse nulla fino a fine anno).
  10. ian

    81st Tour de Suisse

    Fosse solo quello che non si è capito: perché la partecipazione della maglia rosa uscente tu l'hai capita?
  11. Ah be' in tal caso grosso buco nell'acqua.... oppure pretattica al contrario (penseranno tutti che sia il miglior Froome e lo sottovaluteranno) Comunque, per quel che può valere l'impressione visiva, mi sembra, già dall'anno scorso, un po' consumato, anche se si salva essendo considerevolmente migliorato come gestione tattica.
  12. Sì, diciamo che è un'ipotesi come un'altra non avendo detto il contrario come Contador, ma non è detto che anche lui riponesse queste attese esagerate su questa settimana di corsa. Aru mi è sembrato che abbia anche un po' perso l'attimo buono, forse sopravvalutando la gamba di Froome.
  13. Ma in realtà farlo lo ha pure fatto. Ha fatto cagare ma l'ha fatto
  14. In Sky avranno già il nuovo Froome, uno che non conosce nessuno, non ha mai combinato una mazza ed ha una percentuale di massa grassa da sagra della porchetta: quando il keniano smette-cala-si trova un'altra sistemazione chiamano un consulente della Weight Watchers et voilà. Comunque la cosa è stata smentita
  15. L'unica cosa certa è che come al solito le gerarchie di qui a 40 giorni potrebbero cambiare radicalmente, come tante volte. Lo stesso Froome, con la sua fissa della Vuelta, potrebbe essere ulteriormente in ritardo di condizione, anche se più che altro sembra che abbia variato un po' il suo modo di correre, già dall'anno scorso, puntando di più sulla regolarità. Però il breve testa a testa fra Bardet e Aru, con il francese rivoltato come un calzino nel giro di poche decine di metri, è stata una scena che ha destato sensazione. Per il resto solita condotta di Porte, che dà l'impressione di non aver mai svestito la casacca Sky (ok la convergenza di interessi in questo caso, ma in generale non è un'ottima idea, anche perché in questo momento è il leader della corsa, quindi può anche piazzarsi a ruota dell'ex compagno), e che in aggiunta non pare un gran discesista (aspetto di cui tenere conto).
  16. Fa da contraltare ad un percorso del Tour un po' così così. Comunque quanto sarà interessante dipenderà anche dal rendimento di Froome durante l'estate; io comunque non lo ingaggerei neanche se prendesse un quinto dello stipendio, dal 2019.
  17. In realtà non c'era bisogno di tanti numeri, bastava vedere verso Piancavallo Visconti staccare involontariamente i big
  18. A Berna ci fu una volata di gruppo molto ristretto per quanto ricordo, e fu normale dato quanto il percorso consentiva, con quasi mille metri all'insù negli ultimi 3 km... Il fatto che nel gruppo ci fossero velocisti (con le gambe in croce) o corridori potenti con spunto veloce (come appunto Sagan, Kristoff o Degenkolb) è tutta un'altra cosa. Diverso è il discorso per la tappa di Metz al Tour 2012, che a mio parere è l'unica volata di gruppo (leggasi tappa da velocisti) che si è aggiudicato Sagan al Tour. Che dimostra appunto che di volate di gruppo ne può vincere, ma che non è proprio il suo pane quotidiano (se c'è lo strappo nel finale le cose cambiano, e quello è invece il suo pane)
  19. Dati anche gli ultimi risultati di questi due non è facile fare dei paragoni: forse Kristoff ha raggiunto (in una fase della sua carriera, che sembra ampiamente alle spalle) un livello superiore come cacciatore di tappe, Degenkolb è difficilmente giudicabile perché comunque nei suoi momenti migliori conviveva con Kittel, quindi spazio ne ha avuto poco. Peraltro credo che sia uno che l'altro, come del resto Sagan, non abbiano proprio messo al centro del proprio mirino le volate del Tour, quindi in questo senso il paragone ci sta
  20. E comunque al Tour Sagan non è che abbia mai vinto volate di gruppo propriamente dette: ci fu un successo al Tour 2012 in una tappa molto facile, ma con gruppo abbastanza selezionato da ventagli / cadute. E da allora le caratteristiche dello slovacco sono effettivamente un po' cambiate
  21. Che poi non so, in realtà il paradigma di Nibali a mezzo gas lontano dai grandi appuntamenti (regola post 2014) è poco rappresentato dal Giro del Delfinato, dove in realtà non ha proprio mai impressionato. Anzi, probabilmente la prestazione peggiore su quelle strade risale al 2012, ancora quindi in epoca di risultati buoni durante tutto l'anno. Viceversa gli Sky (non tanto e non solo i capitani, ma soprattutto i gregari) spesso sono più forti qui che il mese successivo; infatti proprio al Delfinato 2012, sul Joux Plane, ci fu una prestazione di squadra tra le più sorprendenti in assoluto (nemmeno replicata al successivo Tour)
  22. Però in effetti lasciare 3 minuti (e forse anche qualcosa in più) denota un risparmio significativo a livello fisico, misurabile anche a livello di wattaggi espressi, prendere invece 30-60 secondi in più del solito nel giro di otto tappe, come da tua possibile previsione, non credo farebbe una gran differenza. Mi sembra più una dichiarazione dettata dalla pretattica, anche perché non risulta che nella sua carriera Contador si sia mai stracciato le vesti per il Giro del Delfinato (giustamente). La vedo insomma come una situazione tipo: sappiamo che Froome dovrebbe arrivare qui a puntino dopo un avvio di stagione così così, è più bravo a farsi trovare pronto ad un appuntamento del genere, facciamo in modo che eventuali conferme che potrebbero arrivargli dalla strada abbiano un valore relativo. Mi pare fra l'altro più che logico come ragionamento...
  23. Appunto, il Tour sta aprendo varchi interessanti per recuperare prestigio, però se si segue lo stesso modello non si recupera nulla. Quanto al Giro di Svizzera dovrebbe cercare di fare quanto appunto fa il Delfinato: l'ultima edizione infatti di livello superiore alla corsa francese era stata quella del 2001, dove c'erano frazioni molto simili al Tour per tipologia, tra cui una cronoscalata (che c'era anche al Tour)
  24. Credo che nessuno si sia lamentato per i km a cronometro, ma semmai per la mancanza di tratti davvero distintivi, che in un Giro d'Italia sono tipicamente un certo tipo di salite inserite in contesti che altri territori difficilmente possono offrire. Quindi niente scimmiottamenti della Vuelta, peraltro molto graditi da uno come Dumoulin, che non a caso ha fatto la miglior prestazione a Oropa, tappa dal disegno vueltistico per eccellenza, ma un percorso anche solo come quello dell'anno scorso (eventualmente sostituendo cronoscalata con tappa di montagna e passerella con una cronometro come quella di questa edizione). Poi Quintana a 1 minuto nella prima cronometro mi pare davvero fantascientifico, proiettando la progressione dei distacchi al km tra quella prova e quella dell'ultimo giorno significherebbe che nella crono finale il comolombiano avrebbe dovuto agevolmente superare Dumoulin, aggiudicandosi quindi la prova.... Ecco, qui sono proprio in disaccordo. Apparecchiare il percorso per qualcuno che forse nemmeno parteciperà è una stupidaggine e svaluta la corsa: finché si tratta di eccezione (vedi Giro 2009) ci può stare, ma se diventa tradizione (Giri anni 80) è una cosa abbastanza stucchevole. Consideriamo che anche su queste cose si fonda l'attuale gap tra Giro e Tour. La corsa rosa ha intrapreso una strada peculiare, una decina di anni fa, e nei limiti della variabilità che assolutamente deve esistere, non tanto in funzione di chi si vorrebbe al via ma di una normale alternanza, spero che i percorsi continuino a proporre qualcosa di simile, anche se dovessero presentarsi Dumoulin e Froome come unici big. PS: D'altronde se il Giro di Svizzera è passato dalle stelle a... partecipa solo Sagan, un po' è certamente perché è cresciuto il Delfinato, ma anche i percorsi apparecchiati per Cancellara hanno avuto il loro peso in una corsa contraddistinta da determinate caratteristiche specifiche
  25. Be' diciamo che il parere del sindaco non stupisce neanche un po', veder arrivare la corsa in centro città è certamente una vetrina migliore di un arrivo in periferia... Cioè parliamo di una persona a cui può interessare quasi esclusivamente il lato di immagine anche se andasse (in questo caso no) a detrimento dell'aspetto sportivo.
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