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ian

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  1. Il punto è che Quintana deve staccare Nibali più che il contrario, perché per le sensazioni destate oggi (vittoria ai punti del messinese) 40" per la cronometro possono pure non bastargli. Dumoulin è invece un capitolo talmente misterioso che semplicemente aspetto a esprimere un giudizio (indipendentemente dal cagotto di oggi). Nel dubbio comunque, fossi Quintana, domani prenderei la tappa di petto (non dico Nibali perché la squadra non ce l'ha).
  2. No, certamente Quintana non è al meglio, può anche darsi però che il giorno di riposo l'abbia un po' incatramato; oppure per una qualche ragione non sta benissimo, in fondo in 3 settimane non tutti i giorni possono essere uguali. Chi invece a parte i già citati, ha fatto un'ottima tappa, sulla quale non avrei giocato 10 centesimi, è Pozzovivo.
  3. Mah guarda non ho assolutamente le competenze, ma ricordo che per Basso il male cominciò già il sabato, nella tappa copia di quella di giovedì, e limitò i danni con classe; poi, il giorno dopo, l'abisso. Comunque anche se la cosa fosse chiusa qui sono cazzi: oggi s'è dovuto smazzare, fatte le dovute proporzioni, un finale tipo tappa di Corvara l'anno scorso per Nibali, e date le giornate che aspettano il gruppo di qui alla fine si è già caricato di un bel fardello a livello di gambe e testa, cosa che potrebbe pesargli anche nella famosa cronometro finale.
  4. Certo, applausi a Dumoulin, la mia sensazione è comunque un corridore spinto al limite (forte magrezza in primis... avevo scritto qui o sulla chat che era un'incognita grande come una casa quella della tenuta in queste condizioni, per un corridore di questo tipo), e dico di più, la sua fortuna è che questa tappaccia arrivava dopo il giorno di riposo. La sua sfortuna è che si apre una serie di tappe decisive, anche se non dure come questa. Sinceramente non so ho idea, non saprei assolutamente dire se il problema sia circoscritto e dimenticato, o se sia l'orlo di un baratro che a freddo si aprirà. Nel secondo caso anche una tappa del cavolo come quella di domani, se a Ponte di Legno Dumoulin sarà alla terza pausa gabinetto, sarà un calvario. Quanto a Nibali ormai si sa che la resistenza e l'agonismo sono tratti distintivi, poi che sia più performante nelle tappe con tante salite rispetto ad un arrivo singolo è altrettanto vero ed è vero un po' per tutti con l'età (anche per un corridore esplosivo come Contador, che ormai si trova più a suo agio quando trova davanti a se asperità in successione rispetto a quelle singole). Vedremo, comunque verrà fuori un bellissimo finale. Comunque per riprendere il discorso Quintana, che peraltro oggi ha dimostrato limiti ben precisi nel qui ed ora, anche perché forse non è proprio al 105% come un Nibali, viene in mente che comunque la condotta aggressiva gli ha consentito di guadagnare probabilmente qualcosa di più proprio su Vincenzo, che ora è non troppo distante. Secondo me può essere già moderatamente compiaciuto di questo, più che di un distacco da Dumoulin che comunque sarebbe maturato in quel finale
  5. Ma anche con il senno di poi chi l'ha detto che Dumoulin, senza aver da inseguire Quintana e quindi potendo essere più fresco, non avrebbe potuto guadagnare ancora di più in un finale che comunque premiava la sua maggiore potenza? E comunque più che attaccare in salita Quintana può fare proprio poco, specialmente quando il tema delle tappe è strada pianeggiante e finale con arrivo in salita, come è stato praticamente sempre sinora. E sempre a proposito della tipologia di tappe viste sinora e delle statistiche che citava @emmea90 nella pagina precedente, c'è da dire che tanto nel 2006 quanto nel 2011 le difficoltà altimetriche e la loro distribuzione nelle prime 2 settimane erano tutt'altra cosa rispetto a questa edizione, che concentra i tapponi (in realtà la definizione si applicherebbe quasi esclusivamente a quella di domani, e in parte a quella di giovedì) nella settimana entrante. E non parlo solo degli Zoncolan, ma anche di tappe decisamente impegnative come ricordo fu quella di Saltara... Poi va be' parliamo effettivamente di edizioni in cui il margine fra il favorito netto della vigilia e la concorrenza era abissale Be grazie al cavolo, meglio una tappa dolomitica con i controcazzi e una cronoscalata (che pure non amo) che una tappa dal disegno vueltistico e un Lombardia in versione extra light. In effetti a livello di sfruttamento indecente del secondo fine settimana siamo ai livello del Giro 2009, che proponeva il San Luca il sabato e una tappa appenninica così così la domenica. E poi c'è il Giro 2004, che batte tutti con cronometro il sabato e un bel tappone per i velocisti con sconfinamento in Croazia la domenica
  6. Però scusa, secondo questa statistica, se avessimo un Geraint Thomas a 45" (comunque per dire di un corridore con caratteristiche compatibili con il percorso affrontato sinora ma destinato a finire in calando le 3 settimane) e un Quintana a 15' sarebbe un Giro apertissimo. Secondo me è più sensato guardare il distacco della maglia rosa finale al termine delle prime 2 settimane (senza fare ricerche particolari Quintana nel 2014 era a 3' dalla maglia rosa dopo 2 settimane di gara)
  7. Ma soprattutto il percorso avrebbe la necessità di essere equibrato, con una minima flessibilità ovviamente, al di là del fatto che i protagonisti per loro natura possano campare di rendita per il vantaggio accumulato in questa o quella tappa (cosa che peraltro non può essere conosciuta con esattezza in anticipo da nessuno, perché poi il ciclismo è crisi, forature, cadute, fughe bidone, ecc ecc ecc)
  8. Però quelli, dai favoritissimi, si potevano togliere anche alla vigilia... forse il lotto dei papabili era un pochettino ampio, sembra quasi un pronostico di Sgarbozza
  9. Era infatti quello che dicevo ieri a proposito di coloro che potranno o vorranno attaccare al massimo. In fondo è storia di sempre, ci sono corridori (verosimilmente con titoli già in bacheca) che rischiano molto, perché tanto tra secondo e quinto per loro non cambia quasi nulla, ma quello che non è mai arrivato sul podio è difficile che si scopra più di tanto. Certo da lì a fare gratuitamente da spalla alla maglia rosa, che già ieri era senza squadra ne passa un pochino: non è certamente facile, bisogna agire con freddezza. Se la Sunweb non chiude ad un certo punto sarà la maglia rosa a doversi muovere in prima persona e allora... A volte per vincere devi anche rischiare di perdere (certo questo ci riporta a quanto detto sopra)
  10. Thomas ha già cominciato a perdere colpi prima di quanto mi aspettassi, in una tappa dove avrei scommesso che i big sarebbero restati tutti tutti insieme. Peccato per i prossimi due giorni, una tappa per velocisti ci sta, due di seguito a questo punto del Giro sono un po' tante
  11. Su questo punto (sulla schiera di corridori intendo) sarà in realtà secondo me, come l'anno scorso, un lotto piuttosto ristretto di corridori che si giocheranno il tutto per tutto. In altre parole non mi aspetto che uno come Pinot, che non ha risultati al Giro, rischierebbe di compromettere una seconda o terza piazza, non parliamo poi di gente come Thomas o Yates, che ha un palmares ancora meno ricco e che anzi magari con la regolarità potrebbe sperare di scalare qualche posizione ai danni di uno che salta, mentre con una condotta più garibaldina sarebbe la prima a saltare. Poi chissà, magari a ruota di un attacco potrebbero accodarsi accollandosi il rischio, ma non li vedo come promotori di una corsa particolarmente aggressiva.
  12. Pensa che mi aspettavo, facendola a tutta (escludendo che si sia risparmiato, per farlo effettivamente sarebbe dovuto andare davvero molto più piano e beccarsi minuti e minuti), che andasse anche meglio, diciamo subito lì alle spalle dei primi 3. E domani potrebbe già essere una tappetta per muoverlo questo Amador. Oltre ovviamente alla tappa di domenica, dove mi aspetto grosse imboscate (tipo la tappa analoga del Giro di 10 anni fa), sperando che stavolta non ci sia il mona di turno (leggi DC), che non entra nell'azione buona e alla fine aiuta la squadra della maglia rosa a tenere sotto controllo il distacco dagli attaccanti
  13. Comunque guardiamo in faccia la realtà, in una crono lunga ha perso 3' da uno specialista che peserà 15 kg più di lui, e 1'-1'30" da fior di passisti che fanno almeno una decina di kg in più. Cioè è inutile andare trovando la spiegazione del ritardo, anzi nelle stesse circostanze corridori come lui, magari certo, contro avversari di caratura superiore, sono arrivati a perdere anche il doppio.
  14. Invece la cronometro di Pinot in linea quasi con Quintana (tra l'altro con ben altro trend rispetto al colombiano, la cui prova è decisamente più regolare) è davvero scadente. Va bene che le prove contro il tempo devastanti di Pinot non erano mai nel bel mezzo di un GT (differenza di non poco conto). Comunque a sto punto la storia (del mondo!) è a un bivio: Dumoulin è solo un altro eccellente corridore che convince alla grande sulle prime salite, a volte staccando anche tutti, semina tutti a cronometro (mantenendo le giuste proporzioni anche sulla prova odierna, in fondo è andato secondo le attese, non ha tramortito la gara rifilando 5-6 minuti a Quintana... alla Ullrich, alla Indurain, o perfino alla Zuelle al Giro 98), poi si perde alla distanza? Comunque vada era uno sviluppo di corsa che negli ultimi anni, con la penuria assoluta di km a cronometro dedicati agli specialisti, non si era più potuto vedere.
  15. No nemmeno io so come possa chiamarsi uno sforzo del genere, ma lessico a parte mi ritrovo nella sua valutazione: i corridori come Nibali e lo stesso Quintana (e anche altri, specialmente oltre una certa età anagrafica) soffrono questo tipo di tappe (cronometro, frazioni brevi o con poche difficoltà concentrate) se vengono dopo un giorno di riposo Tra l'altro finale abbastanza buono per Nibali, pensavo molto peggio; credo semplicemente che sia Dumoulin ad essere fuori scala oggi.
  16. In effetti, visti i precedenti di LPSM al Tour 2015 (tappa monosalita) e Andalo al Giro 2016 (tappa cortissima) è venuto in mente anche a me. Peraltro con l'età è perfettamente normale (ricordo gli 80 km verso il Blockhaus nel 2009 che probabilmente costarono il Giro, o perlomeno certamente il podio, a Sastre, altro motore a carburazione lentissima... anche lì post giorno di riposo)
  17. Mi pare che comunque a proposito di intertempo stia andando discretamente male Nibali, e non pensavo dato che in salita non era stato proprio disastroso. Quintana peggio ma date le caratteristiche e il fatto di essere un diesel la carburazione lenta sul terreno non suo era prevedibile. Comunque tutto benissimo per lo spettacolo dei prossimi giorni (peccato che il percorso in questa parte centrale della corsa sia un po' insulso... e speriamo ovviamente non ci siano cancellazioni)
  18. Mi sembra anche questo un quadro un po' differente dalla ricostruzione che fa Guercilena, ma tutto ci sta, magari ricorda male lui Ciò che non è ancora stato detto è che la scelta n.3 di Guercilena era un certo Stefano da Alatri
  19. L'ammiraglia tergiversava, quindi è intervenuta la polizia a risolvere questa situazione di incertezza che poteva diventare una minaccia sociale.
  20. http://www.cyclingnews.com/news/trek-segafredo-boss-nibali-was-our-first-choice-but-contador-can-win-the-tour-de-france/ Nibali eventually left Astana for the new Bahrain-Merida team, a squad whose main focus is to deliver Nibali to success. That - not money - was the main reason why Nibali chose the Middle East outfit, according to Guercilena. Secondo me te l'ha proprio detta il Bepi Nazionale
  21. Mi sembra una supposizione supportata eventualmente dall'indiscreto di Beppe Conti. Poi penso che a parte Pantano, che al Giro non c'è, lo stesso Mollema, per schierarlo come seconda punta, sarebbe stato portato al Tour (esattamente come Izaguirre per la Bahrain). Poi ci sono motivazioni che possono spiegare la scelta di Nibali al di là della questione economica (di cui non conosco i termini... non so quanto prende, quanto prendeva, figurati se so quanto avrebbe preso). Altrimenti non si spiega la scelta di Contador di lasciare nel 2010 la corazzata Astana per accasarsi nella allora (prima dell'arrivo di Tinkov) modestissima Saxo. Magari anche lì gli sarà convenuto economicamente, ma magari anche lì preferiva una squadra più modesta, ma senza seconde punte. Né si spiegherebbero le scelte di Sagan, che avrebbe potuto accasarsi in modo assai più conveniente rispetto alla Bora, di Cipollini quando lasciò la Saeco, di Pantani quando rifiutò la Mapei, di Cancellara che non cercò mai di sistemarsi in una corazzata da pavé, di tantisssssimissssssimi altri. Poi oh, sarà stata tutta gente che cercava di portarsi a casa tanti soldi, più di quelli per pagare le bollette, questo è certo. Infine, se Nibali si lamentasse della squadra e attribuisse ad essa il fatto di non essere in testa al Giro, gli si potrebbe giustamente rinfacciare la paternità delle sue scelte, ma per ora mi pare un'argomento poco pertinente
  22. Già, anche perché già in questo primissimo scorcio si è già dovuto mettere in discussione qualcosa: Zakarin, che sull'Etna aveva guadagnato qualcosina, ha preso una sberla di media entità, che sinceramente non era così prevedibile (anzi, in ragione della brillantezza dimostrata, sarebbe stato lecito attendersi il russo tra i primi inseguitori di Quintana). E' solo un esempio, ma ce l'abbiamo avuto già nel volgere di una settimana.
  23. Ma non credo che infatti Nibali si sia lamentato della squadra. O sì? Posto che credo che contro Quintana non ci sia squadra che tenga, contando che quella di Nairo è a sua volta molto forte. In seconda battuta a me non sembra così indecedente come squadra, non è ai livelli dell'Astana e va bene, per contro non è nemmeno una polveriera come la compagine kazaka, infatti a livello di serenità credo ne possa trarre vantaggio. Infine credo che la scarsità di organico della squadra sia legata al fatto che non s'è capito fino a stagione 2016 quasi finita se questa realtà sarebbe nata o meno (in una certa fase sembrava un bluff come la squadra di Ferretti dopo che la Fassa Bortolo aveva annunciato il ritiro). Quindi anche ci fossero stati i soldi per altri stipendioni, e non escluderei a priori ci siano, la campagna acquisti è partita tardissimo. EDIT: ma poi Nibali quanto prende? E quanto prendeva? Eh?
  24. Condivido anche io il ragionamento di Rio Immagina, anzi mi sembra qualcosa di già sentito (da me?) quando si discettava del valore di Nibali, ma nelle definizioni dissento, e direi che Nibali è sì un campione, proprio perché ha spesso sopperito con la testa a quanto mancava alle sue gambe, ed ha pure il merito di averlo saputo fare non occasionalmente, ma con una certa continuità. Non è un fuoriclasse, cioè uno che ha unito anche prestazioni fuori scala a una testa che gli permette di vincere anche quando le prestazioni fuori scala non sono (più?) nel suo carnet (ovvero Contador), ma campione sì, eccome. Per motivi opposti è campione ma non fuoriclasse Froome, che ha vinto solo quando era palesemente il più forte ed ha mancato alcuni ribaltoni che ne avrebbero accresciuto (e forse ne accresceranno) la dimensione, magari rendendo anche più completo il suo palmares. Quanto al presente, nonostante sia oggettivamente difficile interpretare il suo rendimento negli ultimi anni, credo che Nibali abbia fatto una prova da 5. Cedendo subito a Quintana forse avrebbe concesso un vantaggio psicologico che avrebbe determinato un margine comunque paragonabile a quello accusato sul traguardo di ieri (la sua condotta di gara non può presumersi sovrapponibile a quella di Dumoulin, per ragioni ovvie). Inoltre penso che con l'età lo vedremo più a suo agio nelle tappe con tante salite piuttosto che in quella come l'odierna. Naturalmente di ribaltare la corsa rispetto a Quintana non se ne parla, anzi penso che il colombiano avrà in Nibali il miglior alleato (un po' come il Contador della scorsa Vuelta), se vorrà togliersi il fastidio degli olandesi, Pinot e gli altri che gli hanno resistito benino. E anche su quelli che gli hanno resistito benino, attenzione: di classifiche scritte dopo una settimana (a volte anche 2) ne abbiamo viste a iosa, e ne abbiamo soprattutto testato la totale fallacia. Soprattutto se ci sarà battaglia la classifica finale rispecchierà questo ordine d'arrivo in modo molto approssimativo (e questo vale anche per alcune controprestazioni, come appunto quella di Kruijswijk... anche qui ipotesi, può darsi che invece becchi il resto... però nell'ipotesi in cui avvertisse la pressione di una riconferma, che mi pare valida, potrebbe andare un pochino meglio da qui in avanti). Anche su Dumoulin e sulla cronometro concordo, in particolare per quanto concerne la prova dell'ultimo giorno, a proposito della quale ricordo la prova opaca dell'olandese al mondiale 2015. Domani potrebbe fare una grande prova, ma non mi sorprenderebbe di trovarlo molto spuntato invece fra 2 settimane. E anche la tenuta perfetta sulle 3 settimane non la inventi secondo me, al massimo attraverso la preparazione puoi smussare dei limiti che però rimangono. Corridori, avversari e percorsi diversissimi (pure età diverse): l'unica cosa che hanno in comune è che hanno preso la maglia allo stesso punto della gara, cosa che però anche qui ha un valore diverso dato il modo di affrontare le 3 settimane da parte dell'uno o dell'altro. Nel 2009 Contador con la gamba e i percorsi a sua disposizione avrebbe potuto farcela, ha certamente sbagliato a non provare, per la stessa ragione ha azzeccato Quintana a tentare ora (anche se non riuscirà ha fatto benissimo)
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