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MatteoJuve

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  1. E visto che è passata già una settimana dall'inizio del vero Giro e bisogna provare a recuperare un po' di terreno, nella speranza di guadagnarmi complimenti (che sono sempre graditi ) anche per i risultati, sembra il caso di iniziare con... --La corsa-- Tappa 1 - Venerdi 6 Maggio 2016: Belfast - Belfast TTT 21,7km Abbiamo iniziato con la cronosquadre, in cui a vincere è stata la squadra annunciata dall'inizio come la più forte: la Banesto di Mancebo, Piepoli e Jimenez; e proprio quest'ultimo prende la prima maglia rosa di questo Giro. Noi, senza specialisti in squadra, ci difendiamo abbastanza bene chiudendo al nono posto a 32" dai primi. Per il resto, la Fassa Bortolo di Belli chiude seconda a 17", con Tonkov e la sua Mapei a 24", la Mercatone Uno di Garzelli e Pantani a 25", il Team Polti di Gotti a 35" e, ultima tra le squadre dei big, la Vini Caldirola - Sidermec a 46". Tappa 2 - Sabato 7 Maggio 2016: Belfast - Belfast 219km Sempre restando in Irlanda, la prima tappa in linea, come annunciato è per velocisti. La giornata è caratterizzata da una fuga a cinque controllata senza problemi dal gruppo ma importante per l'assegnazione della prima maglia azzurra. A vincere i due GPM e prendersi il simbolo dedicato è l'olandese Pronk, della Rabobank. Nel finale la loro azione si spegne in modo naturale e dopo un po' inizia la lotta tra le squadre dei velocisti. Lotta che alla fine è praticamente un duello tra la Fassa Bortolo di Baldato e la Mapei di Cipollini, mentre tutti gli altri sono sulle ruote di questi due uomini. La Fassa Bortolo si muove per prima, con Petacchi che parte per lanciare il suo velocista, ma subito parte anche Conte, apripista di Cipollini che finora era rimasto coperto. Svorada è sulla ruota di Cipollini, messo molto bene. Dopo un po' parte Baldato, ma Cipollini, lanciato bene da Conti è impetuoso nella sua rimonta. Nemmeno Svorada che era sulla sua ruota riesce a saltarlo, vittoria fantastica per il Re Leone! Secondo proprio Svorada, che però non è riuscito per niente ad impensierirlo, terzo Zanotti.
  2. Che azione i Tugas! Dai che la corsa è scoppiata, Machado se la può giocare!
  3. Quante novità... sembra il pendolino di Mosca Comunque grande mossa Pozzovivo da Savio, squadra adatta a lui. E l'idea del trio Riis-Nibali-Contador...
  4. Uomini di classifica: anche qui la competizione è serrata, ed è abbastanza difficile fare un borsino dei favoriti, ma noi ci proviamo. *** Tonkov, Garzelli, Mancebo Questi sono secondo me i corridori più quotati per la vittoria finale, tutti e tre completi su ugni terreno su cui ci si gioca una corsa a tappe: vanno bene in salita, tengono sulle tre settimane e sono anche buoni cronoman. Sono tutti e tre sullo stesso livello, forse Mancebo leggermente meno quotato. ** Casagrande, Simoni, Piepoli, Jimenez Ecco quattro uomini subito a ridosso di quei tre: Casagrande, un po' sulla falsariga degli altri tre, è molto completo e se riesce a fare una buona crono e resistere in salita può provare a giocarsi la rosa; Simoni è invece il classico uomo da Giro: va bene in salita, tiene bene le tre settimane, ma a cronometro si difende con qualche difficoltà; deve limitare i danni nella crono dei vini e cercare di guadagnare nelle tappe di montagna. Gli altri due sono scalatori puri, soprattutto Piepoli che a crono proprio non va, e soprattutto sono compagni di Mancebo... io li ho inseriti ma è da capire come saranno le gerarchie in casa Banesto: potrebbero essere qui solo per aiutare l'uomo più completo nelle tappe di montagna oppure uno dei due potrebbe guadagnarsi il ruolo di capitano con grandi prestazioni in salita. In quel caso sarebbero due clienti davvero pericolosi, anche se potrebbero peccare in regolarità sulle tre settimane. * Gotti, Belli Due outsider italiani che potrebbero fare bella figura in salita, magari tirare fuori qualche acuto, ma per la generale realisticamente entrambi possono ambiare solo a dei piazzamenti. Tra gli altri scalatori si segnala Cardenas col suo 79MO che potrebbe dire la sua in qualche tappa, anche se gli faranno da zavorra la difficoltà a recuperare (65REC) e, per un piazzamento in classifica, la totale inadeguatezza alle cronometro (58CRO).
  5. Ed ecco gli uomini più attesi della corsa rosa. // I favoriti \\ Velocisti: livello molto alto tra le ruote veloci, con Cipollini che aspira a fare da dominatore degli sprint ed altri grandi sprinter come Svorada, McEwen e Baldato che si propongono come valide alternative. Non mancheranno anche gli outsider che proveranno ad entrare di volta in volta nella lotta.
  6. Ciao! Il Giro fa questo effetto in più di qualcuno...
  7. Seguo! In questo mondo così veloce tenersi aggiornati già da ora sull'anno prossimo può essere utile
  8. Ed eccoci per vedere un po' più nel dettaglio chi sono i corridori che si affronteranno sulle strade italiane (e non solo) per queste tre settimane... Cominciamo con la mia squadra: abbiamo due punte di diamante di alto livello, Simoni per la generale e Svorada per le volate, e nel complesso una squadra completa e abbastanza forte. Entrambi i nostri capitani puntano in alto: Simoni cercherà di lottare per la vittoria del Giro, Svorada per la vittoria di tappa quando il percorso sarà da sprint. Per il resto abbiamo due buoni collinari puri, Barbero (76COL) e Missaglia (75COL) e una batteria di uomini discreti per quando la strada sale, sia per le salite vere che per strappi e salite facili: Piccoli, Codol, Bertoletti e Della Vedova (valori in MO e COL tra 72 e 74 per tutti). Infine il passista belga Dierckxsens (75PIA) sarà di supporto all'altro straniero della squadra per provare a portarlo in buona posizione ai chilometri finali nelle sue tappe. Insomma una squadra di ottimi lavoratori ma senza grandi luogotenenti a supporto di due capitani importanti: manca un buono scalatore in grado di essere presente al fianco nei punti cruciali delle tappe più dure, così come Svorada non ha un apripista per i finali. Ovviamente non ho scritto i valori di Simoni e Svorada perché li metterò nella scheda sui favoriti, che posterò domani (se qualcuno legge, mi perdoni se vado un po' a singhiozzo...).
  9. Visto che il tempo non è ideale per uscire in bici, salgo in ammiraglia e vi presento il Giro che ci aspetta! --Percorso-- Il percorso, come annunciato, sarà quello del Giro 2014, con partenza fuori dall'Italia, da Belfast, e arrivo a Trieste. Questa è la planimetria: E questo l'elenco delle tappe: Si comincia con l'ormai classico weekend estero, con una cronosquadre che inizierà a delineare la classifica e due tappe per velocisti. Si riprenderà dall'Italia meridionale prima con un'altra tappa per sprinter, molto breve, ma già dal mercoledì della prima settimana inizierà una vera e propria batteria di tappe insidiose, che hanno il loro culmine nel weekend, con i due arrivi in salita di Montecopiolo e Sestola, due tappe non proprio durissime ma adatte alle prime schermaglie tra gli uomini di classifica. Il venerdì comunque le ruote veloci avranno un'altra occasione per mettere in mostra le loro abilità. Nella seconda settimana ci sarà particolare attesa per la cronometro individuale "dei vini", 42km di saliscendi che potrebbero portare risultati rilevanti per la classifica, ma nel weekend inizierà anche la lotta più dura, quella testa a testa con le ruote all'insù verso il traguardo di Oropa e quello di Montecampione. Nelle altre tappe dovrebbero essere i velocisti a vedersela, con l'eccezione della tappa del mercoledì, dove poco prima di Savona c'è una salita non molto lunga che però apre a diversi scenari per la vittoria di tappa: sicuramente i "cacciatori di tappe" l'avranno cerchiata in rosso. Dopo un giorno di riposo si entrerà nella terza settimana, dove lo scontro per la vittoria finale sarà praticamente totale: solo due tappe per velocisti (di cui una è quella finale) e poi solo salite, distribuite tra il vero tappone di questo Giro, quello con arrivo a Val Martello, altre due tappe molto dure, che porteranno i ciclisti sulla Panarotta e, udite udite, sul Monte Zoncolan, e la cronoscalata del Monte Grappa! Insomma, terza settimana davvero impegnativa, ma probabilmente decisiva anche per la maglia rossa, con gli scontri tra i velocisti che avranno superato meglio tutte queste asperità. Riassumendo, Giro con almeno 7 tappe davvero dure e 64km a cronometro (escludendo la cronoscalata), di cui 22km a squadre, ma con quei restanti 42km da fare tutti in una tirata che presentano molte incognite e avranno un peso importante. 4 gli arrivi in salita ma non in alta montagna, mentre le restanti 8 tappe saranno quasi tutte favorevoli ai velocisti, anche se alcune potrebbero ispirare la fantasia di qualcuno per una vittoria partendo dalla lunga o media distanza. --Squadre-- Questa è la startlist, che analizzeremo in seguito:
  10. Rieccomi! Ieri sera viste le difficoltà incontrate con il DB 2001 ho deciso di provare a virare sul DB 2000 e mi sembra che convenga usare quello, visto che le squadre combaciano con quelle reali; unico piccolo problema, ci sono due squadre che sembrano non figurare proprio nel DB, l'Amica Chips - Tacconi di Basso e la Mobilvetta Design - Rossin di Berzin... purtroppo dovremo fare a meno di queste due formazioni, ma almeno quelle che ci sono saranno corrette. Inoltre vedendo la classifica pare che il Giro 2000 sia stato anche più combattuto e con un parco partenti di livello più alto, quindi dovremmo avere una lotta più avvincente! Altre due cose: 1) per preservare il realismo ho dovuto abbassare a Pantani il valore MO da 84 a 77 in modo tale che faccia come nella realtà in quel Giro il gregario a Garzelli (78MO) anziché dominare con un valore fuori scala rispetto a quello degli altri; 2) la Aguardiante Nectar - Selle Italia figurerà come Ag2r visto che non mi faceva inserire i corridori nella startlist con la squadra giusta. Più tardi posto una veloce presentazione di percorso e startlist e poi si inizia!
  11. Mi permetto di aggiungermi anche io al momento amarcord... da utente che per anni ha vissuto assiduamente il forum concentrandosi quasi solo sulla sezione story mi ritrovo molto nella nostalgia di Cance... purtroppo io per primo quest'anno non ho seguito quasi per niente le story, ma condivedere e leggere le avventure su PCM per me resta qualcosa di bellissimo. Complimenti comunque per il premio e per la story, a rileggerci! Scusate ma sentivo il bisogno di aggiungermi a questo momento "ai nostri tempi" (pur avendo molta meno esperienza di due mostri sacri come Bubba e Cance)
  12. Bello leggere un commento Purtroppo sabato volevo creare la startlist vera del Giro 2001 per cominciare ma mi sono reso conto che la composizione delle squadre non combaciava con quella del DB poi mi è anche crashato quando avevo comunque quasi finito una startlist realistica e quindi ho rimandato il tutto... ora ci riprovo!
  13. Anche se non so chi leggerà vi cosa andremo ad affrontare... L'idea è molto semplice, correrò il Giro d'Italia 2014 (purtroppo non sono riuscito a scaricare altri percorsi) postando ogni giorno una tappa, andando in parallelo con il Giro reale (sarà difficile ma spero di riuscirci) - si inizia oggi perché non ricordavo che anche il Giro 2014 fosse partito di venerdì, ma comunque ci rimetteremo subito in pari. Come DB userò il DB 2001 per provare a ripetere le gesta di Simoni ed arrivare in rosa a Trieste. ...stay tuned!
  14. Se non sbaglio dovresti mettere comunque un codice finale uguale per tutte le tappe dello stesso giro: _v1, _v2, _v3 ecc...
  15. Il Giro mi ha fatto venire voglia di PCM, e PCM mi fa venire voglia di raccontare, quindi... ...mettetevi comodi!
  16. BRÄNDLE Matthias MODOLO Sacha ZAKARIN Ilnur CANCELLARA Fabian PÉRAUD Jean Christophe BOBRIDGE Jack SIUTSOU Konstantin HANSEN Adam Sperando di essere perdonato
  17. 1. Rolland Pierre 2. Albasini Michael 3. Vicioso Angel 4. Velits Peter
  18. Leggermente oltre il gong, mi rimetto alla clemenza della corte Stybar Zdenek Modolo Sacha Boasson Hagen Edvald Vanmarcke Sep Cancellara Fabian Albasini Michael Siutsou Konstantin Hansen Adam
  19. Il sabato c'è l'ultima tappa in linea, tappa di alta montagna con tanto di arrivo in salita... sembra adatta ad un bello scontro per la vittoria parziale, mentre quello per la classifica generale a quanto pare è già archiviato a favore di Loporchio. La tappa prevede due salite: un HC lungo oltre 30km con un GPM a metà e un'altra salita di 11km molto dura. Sulla prima prende presto il controllo della situazione l'Alexia, senza lasciare spazio alla fuga. Oggi ultimo atto di questa lotta in salita, vogliamo chiudere in grande. E infatti molto presto, già prima del primo GPM, inizia la selezione, ed anche in modo netto. Poco dopo di questo Loporchio si è portato già sul compagno di Serpa rimasto solo in testa alla corsa insieme a Mestre, Sevilla e Hirt. Li insegue a 40" Silvio Herklotz in maglia bianca, poi a oltre 1'10" Serpa con Duarte e l'altro italiano Savini. La selezione continua decisa nei 16km successivi, con i distacchi che si dilatano in modo continuo fino allo scollinamento. Avanti Mestre e Loporchio staccano tutti gli altri, e addirittura il portoghese a poco meno di due chilometri dalla vetta stacca anche il primo in classifica! Allo scollinamento Loporchio, che dopo la sfuriata iniziale ha mantenuto la distanza costante, è a poco più di mezzo minuto; oltre 1'20" per Sevilla, poi una voragine prima degli altri: Serpa è a 3'20" da Mestre, ultima parte di questa Vuelta davvero difficile per il colombiano. Loporchio in discesa riprende Mestre: i due vanno insieme con un ritmo blando per una trentina di chilometri, poi il portoghese allunga ancora! Di nuovo Loporchio lo lascia andare, stavolta proseguendo davvero a filo di gas... Mestre invece sembra volare, o sta esagerando o è davvero in grande giornata! 19km al traguardo, 8 all'inizio della salita. E in questi 8km Mestre dà ben 1'41" a Loporchio, iniziando la salita con un ottimo vantaggio: se non ha esagerato in questo ultimo tratto dovrebbe bastargli gestire le proprie energie fino al traguardo per portare a casa la tappa. Intanto un ottimo Sevilla inizia la salita con Loporchio nel mirino: fino allo scatto di Mestre si è tenuto sul minuto e dieci di distacco dalla coppia di testa, tenendo poi un ritmo decisamente superiore ripsetto a quello di Loporchio negli ultimi chilometri. Dieci i secondi che separano i due, mentre ad altri 46" c'è Hirt; molto lontani gli altri, con Serpa a 4'32" da Mestre, 2'51" Loporchio (praticamente distacco invariato tra i due big dallo scollinamento all'inizio dell'ultima salita). Vediamo come si evolve la situazione in salita, 11km tutti intorno al 10% di pendenza... Ed ecco ciò che succede: Mestre gestisce molto bene conservando la sua posizione ed andando a vincere una fantastica tappa, mentre dietro Loporchio, che ha aumentato decisamente il ritmo rispetto al tratto in pianura, si è subito liberato dell'ombra di Sevilla rendendosi anche lui protagonsta di un'ascesa solitaria in cui ha rosicchiato 5" a Mestre chiudendo così in seconda posizione; Sevilla sembra pagare lo sforzo fatto nei chilometri precedenti e arriva a 3'32" da Mestre. Per quanto riguarda gli uomini rimasti indietro da prima, i distacchi continuano ad aumentare: Hirt arriva a 5'16", Serpa a 6'50", Savini a 7'12", a 7'47" Duarte, che dopo due settimane da gregario riesce comunque a prendersi la terza posizione in classifica quando manca una tappa. La tappa porta vari cambiamenti in classifica per le posizioni di rincalzo, e inoltre rende pesantissimo anche il distacco in classifica tra Loporchio e Serpa: ben 5'14" il distacco inflitto oggi dal primo in classifica sul secondo! La tappa conclusiva conferma lo stato di grazia di Mestre, che bissa il sucesso del giorno precedente in una cronometro quasi piatta ma che esalta la freschezza degli scalatori dopo due settimane davvero molto dure. Serpa si ritrova per una giornata ed ottiene un ottimo secondo posto a 30", poi Herklotz a 43". Loporchio invece si limita a difendersi centrando un 21mo posto alla pari con il 20mo, a 2'07" da Mestre. Così Serpa riesce a riportare il distacco in generale sotto i dieci minuti. Duarte intanto conserva il terzo posto. Ed ecco la classifica generale finale, con la fantastica vittoria di Piercarlo Loporchio, ottimo risultato per questo giovane che inizia ad imporsi nel ciclismo professionistico! Distacchi incredibili per il resto del gruppo. Vittoria su tutta la linea per il nostro uomo, che conquista anche la classifica a punti e quella degli scalatori, oltre ad essere ovviamente il miglior giovane. Classifica a squadre alla Colombia, seguita da noi.
  20. Eheh grazie! Infatti... mentre riguardavo la classifica mi sono chiesto cosa sarebbe successo se fosse mancato uno tra Serpa e Loporchio... forse sospendevano la corsa per manifesta superiorità
  21. Come merita una corsa di questo prestigio ... Nella tredicesima tappa non ci sono solo 5km di pianura, gli ultimi cinque: prima di questi saliscendi continui e poi una salita lunga, che termina appunto a poco più di 5km dal traguardo. Va via una fuga di 11 uomini che viene controllata in modo blando dal gruppo nella prima parte di tappa. A metà percorso, sul secondo GPM di giornata, l'Alexia alza un po' il ritmo e incredibilmente si crea un buco... nessuno voleva prendere le posizioni di testa e così hanno praticamente lasciato andare Lozano, Scemma e Loporchio, che scollinano con una quarantina di secondi sugli altri. Gruppetto di testa a quasi 6'40" sulla maglia gialla. Nonostante il percorso non suggerisca esattamente questa scelta, i tre decidono di provarci e continuano nella loro azione: gli uomini di Loporchio a quanto pare si sentono bene, in grado di portarlo ai piedi della salita resistendo al ritorno del gruppo; sono 36 i chilometri che mancano. Dopo i primi si accorgono che la loro azione è efficace e il gruppo non accenna a recuperare, quindi provano ad insistere. Prima lavora Lozano, poi si sfila e passa il testimone a Scemma, con Loporchio che resta sempre a ruota: all'inizio della salita il loro distacco dai primi è sceso a poco più di quattro minuti e mezzo, ma soprattutto il loro vantaggio sul gruppo è salito a quasi 1'20"! Non sappiamo se è stata una scelta di Serpa lasciargli un po' di spazio oppure se la squadra del colombiano era semplicemente in difficoltà, ma in ogni caso ora ha un bel distacco da recuperare e deve mettersi subito all'opera se vuole colmarlo! Dopo 5,7km di salita Scemma, sfinito dal lavoro, si sfila lasciando solo Loporchio, che dà il via alla sua azione solitaria: quasi 11km al GPM, 16 al traguardo. Intanto dietro è iniziata la selezione, gruppetto Serpa segnalato a 1'10". L'azione di Loporchio è davvero inarrestabile: sale leggero e potente, riprendendo quasi tutti i fuggitivi avanti a sè, ma soprattutto aumentando a dismisura il vantaggio sugli altri big: allo scollinamento passa quinto, a ruota del quarto e lanciato per riprendere il terzo, mentre di Serpa&co non c'è traccia, segnalati a quasi quattro minuti. Negli ultimi chilometri Loporchio salta anche il fuggitivo che aveva a tiro e poi si lancia all'inseguimento della coppia di testa, da cui pagava oltre un minuto ai -6km. Alla fine recupera ma non abbastanza da arrivare a giocarsi la tappa, che è una questione tra i due davanti: a vincere è un compagno di Serpa, Sanchez, che regola l'italiano Savini. Loporchio si "accontenta" con un terzo posto a 35", mentre Serpa, terzo dei big dopo Hirt e insieme a Herklotz, paga ben 3'59" da lui, a cui bisogna sommare la manciata di secondi di abbuono... insomma, un successo per il nostro uomo! Ora Serpa è a 5'53" da Loporchio, poi c'è Sergio Sousa a 18'44"... corsa che sembra ormai ipotecata!
  22. Ieri dimenticavo che prima del weekend con le tre tappe decisive ce n'è un'altra, quella del giovedì, l'undicesima. Il percorso è quasi totalmente piatto, salvo un GPM di 3° cat. piazzato a 19km dal traguardo e poi un falsopiano a salire negli ultimi 10km. Dopo le fatiche di tutti questi giorni, comprese quelle di ieri per tenere chiusa la corsa, le squadre dei velocisti lasciano andare la fuga, che prende un vantaggio nell'ordine dei venti minuti. Sul GPM però la corsa si accende incredibilmente anche nel gruppo: ci prova a sorpresa Serpa! L'attacco sembra facilmente controllabile, infatti Loporchio non lo segue e mette a lavorare la squadra, ma dopo un po' ci accorgiamo che sembra non bastare, il colombiano ha preso quasi un minuto! A quel punto Loporchio parte da solo, ma nel falsopiano gli recupera pochissimo, restando a oltre i 40" di distacco. La stanchezza di uno sforzo così intenso dopo un po' si fa sentire e non riesce a guadagnare più, ma inevitabilmente lo stesso accede anche a Serpa, così quando il gruppo negli ultimi 3 chilometri accelera in modo deciso Loporchio viene risucchiato ed anche Serpa viene raggiunto... ci salviamo dal perdere secondi fastidiosi. Intanto la tappa l'aveva vinta l'ecuadoregno Montenegro Revelo. Ed ora ci aspetta il weekend finale, dopo il quale conosceremo il vincitore della corsa: riuscirà Serpa a ribaltare i valori visti finora e la classifica, oppure Loporchio si confermerà superiore e manterrà il primato? (tra l'altro attenzione perché c'è anche una cronometro...) ...Lo sapremo nei prossimi giorni: stay tuned!
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