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MatteoJuve

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  1. Sì se non sbaglio dipende da fatica e freschezza
  2. Se il Giro della Toscana era una corsa poco adatta ai nostri, il Circuit de Wallonie è una vera e propria incognita: percorso nervoso, senza vere salite o strappi ma con continui saliscendi, e addirittura 3 settori di pavé da ripetere due volte nella parte iniziale, ma molto brevi. Visto che le pietre non dovrebbero selezione, speriamo che si arrivi in volata e che Melucci riesca a tenere per arrivarci nel gruppo buono e in buone condizioni. Comunque dovranno stare attenti perché su un percorso del genere la corsa può avere sviluppi imprevedibili. La prima cosa da fare è inserire qualcuno in fuga, e ci va Scemma. Il nostro uomo, gregario più importante di Loporchio in salita, non è per niente un pavearo né un passista, ma sta molto bene e, sfruttando anche i tratti in salita presenti nel percorso, è uno dei più attivi. E infatti, quando nel finale restano solo due uomini al comando, lui c'è; molla solo a 28km dal traguardo, quando non riesce a resistere a un'accelerazione del suo compagno d'avventura, Bibby. Gruppo a meno di un minuto e mezzo e ancora compatto; anche lì i nostri si sentono particolarmente bene. Nei chilometri successivi il ritmo si vivacizza molto per andare a riprendere i due temerari e la spinta decisiva la diamo proprio noi con Loporchio ai -12: si mette in testa in un tratto in salita e mette in fila il gruppo, in cui sono rimaste solo 52 unità. Anche quando ricomincia la pianura continua a spingere per riprendere Bibby, che negli ultimi 16km non ha perso quasi niente e conserva 1'11" di vantaggio. Ripreso invece Scemma, nel quale ormai si poteva sperare molto meno rispetto a quelli che abbiamo in gruppo. Una chicca: gruppo di 53 uomini ai -12 e ci sono tutti i nostri 8! Chirdo prende il posto di Loporchio e si mette a pancia in giù in pianura: Bibby non molla ma a 3km dalla fine gli restano meno di 20", che potrebbero non essere sufficienti considerato che da dietro sprinteranno nel finale e deve ancher affrontare uno strappo di 600 metri. Intanto sono rimasti solo 13 uomini al suo inseguimento e cerchiamo di preparare al meglio la volata di Melucci. Ai -2 parte in contropiede Vermeltfoort, forse il più veloce su una volata classica. Loporchio gli salta subito sulla ruota e cerca di accodarsi anche Melucci; la mossa sembra un suicidio perché è partito lunghissimo e non è riuscito a sorprendere gli altri. L'olandese supera l'attaccante del mattino e salta di slancio lo strappo, ma si è portato dietro Loporchio e manca ancora un chilometro al traguardo. Intanto da dietro arrivano Melucci e Sulzberger, che si sono gestiti in salita e sono pronti a lanciare lo sprint. Stanno superando ora Bibby, 14" il loro distacco. A questo punto siamo messi benissimo, Melucci è fresco e per lanciare la rimonta allo stanco olandese e allo stesso tempo Loporchio, pur non essendo un velocista, sembra in grado di saltarlo, visto che non ha fatto al vento lo strappo, terreno che gli è anche più congeniale. E infatti Melucci va fortissimo e, dopo aver staccato Sulzberger, si lancia all'inseguimento dei primi due e intanto Loporchio, senza troppi problemi, dopo essersi fatto tirare la volata da Vermeltfoort lo salta a 200m dalla fine; Melucci intato recupera come una furia ma riesce solo ad affiancare i due... e quindi la vittoria va a un grandissimo Piercarlo Loporchio! Nella corsa forse meno adatta sulla carta riesce a cogliere il suo primo successo in carriera! Secondo Vermeltfoort, che ha resistito stoicamente almeno alla rimonta finale di Melucci, terzo ed esultante per il piazzamento e la vittoria del compagno. ...6to posto per Chirdo, 11mo per Morrone, 14mo per Boiani e 17mo per Scemma! Dopo il traguardo grandi festeggiamenti tra di noi: Loporchio e Melucci si abbracciano, poi arrivano tutti gli altri a complimentarsi, alla fine Piercarlo, continuando esultare, si scioglie in un pianto tra le braccia mie e di Francesco; nessuno potrà ridargli quella maglia bianca del Trentino (e chissene ) ma oggi, conquistando questa vittoria, si è mostrato forte nelle gambe e anche nella testa, con mosse tatticamente impeccabili.
  3. Stagione 2015 - Fase 2 / Parte 2: Fine Aprile - Inizo Maggio Dopo il Giro del Trentino partecipiamo a tre corse di un giorno. Iniziamo con il GP di Industria Larciano, dove inseriamo in fuga Chirdo, passista per lavorare nelle prime fasi della corsa, e Morrone, più forte in salita per giocarsi le sue carte in un eventuale finale tra i fuggitivi. Eccoli a 50km dal traguardo quando, sul terzo nonché penultimo passaggio sullo strappo, Chirdo si sfila e in testa restano in 5 con 2'49" sul gruppo. Dopo un giro esatto, però, ai -20, i cinque vengono ripresi dal gruppo, che conta qualcosa in più di 60 uomini. Loporchio è nelle prime posizioni. Quando partono gli scatti il nostro capitano non riesce a seguire i primi, ma comunque stacca il grosso del gruppo e scollina per settimo, in coda ad una fila di uomini alla spicciolata guidata da Giampaolo Caruso. È a ruota di Nocentini, che paga 36" al primo. Alla fine però il gruppetto non trova il giusto accordo e rientra quello che resta del gruppo: vince in volata Albasini. Al Giro della Toscana il percorso è troppo duro per Melucci e troppo facile per Loporchio, quindi sembra molto difficile ottenere un buon risoltato. Dobbiamo inventarci qualcosa. Purtroppo iniziamo male, senza riuscire a mettere nessuno in fuga. Loporchio allora capisce che deve fare tutto da solo e sulla salita più dura, dopo aver fatto un po' il ritmo in testa al gruppo per provare a portare via un gruppetto, scatta lasciandosi alle spalle il resto del plotone. 66km al traguardo, e di salita ce n'è pochissima... Infatti Loporchio in pianura soffre molto e non riesce a recuperare tutto il distacco che lo separava dai primi, 2'20". Ci arriva vicino ma poi deve mollare e viene ripreso da un gruppetto di uomini scattati ai -20 al primo passaggio sul lieve strappo conclusivo. Se avessimo avuto un uomo in fuga sarebbe stata un'altra storia... All'ultimo passaggio sullo strappo Loporchio perde anche le ruote di questo gruppetto, che, con l'aggiunta di qualcun altro da dietro, dopo aver ripreso i primi va a formare un gruppetto di 14 uomini che si giocano la corsa. A spuntarla nello sprint ristretto è Stefan Denifl. A seguire il Circuit de Wallonie (non ci vanno tutte le immagini in un solo post), di cui per ora vi anticipo le nostre forme giornaliere:
  4. Speriamo in una vittoria di Pantani in stile Nibali quest'anno. Armstrong ha preso un bel vantaggio ma ancora non è chiusa...
  5. "Eh, ho detto... stavo tirando solo io e tenevo per pochi secondi la maglia bianca virtuale, poi con lo scatto di Landa abbiamo accelerato un po' e allora dopo che l'abbiamo ripreso ho pensato di riposare un po' per averne di più dopo se ci fossero stati altri scatti e quindi la possibilità di staccare Landa. Il problema è che in un attimo abbiamo perso più di mezzo minuto e quindi quando sono tornato avanti non c'era più niente da fare (anche perché se non sbaglio a Landa hanno abbuonato una ventina di secondi segnandolo allo stesso tempo del primo)." Piercarlo Loporchio - 25/04/2015
  6. Le moto che si fermano e passeggiano in mezzo alla strada (causando il secondo incidente) sono da galera. E la gente che grida "Slow down!" è da scena apocalittica.
  7. Lo scrivo anche qui: io spero/credo in Pozzovivo che dopo aver saltato 3 GT per infortunio arriverà fresco, speriamo sia riuscito a prepararlo bene. Specifico: non per la vittoria, ma una buona Vuelta può farla, magari lottando per il podio.
  8. Intanto grandi notizie dallo scout in Venezuela! Il nostro 18enne è incredibilmente precoce in salita, già 66MO!
  9. Ed ecco infatti la premiazione della maglia bianca, persa da Loporchio per 48". Peccato davvero, perché era il giusto riconoscimento per un ottimo Giro del Trentino, in cui anche se non è arrivata la sperata (ma difficile) vittoria di tappa il nostro uomo si è comunque mostrato in grado di stare in salita con uomini di alto livello. E invece eccoci sotto il podio a guardare, contrariati, la premiazione del Kazako Lutsenko. Piercarlo non ci sta e continua a borbottare qualcosa contro se stesso; è stato uno stupido, dice... non doveva fermarsi, ha perso di vista l'obiettivo ed ha regalato la maglia. Io cerco di consolarlo, anche se condivido appieno la sua delusione, e gli faccio notare che ha corso bene e anche l'ultima scelta è stata azzardata ma ci stava e visto la sua giovane età sarebbe stata esperienza per il futuro. L'importante ora è non abbattersi e conservare questa decisione nel cercare il risultato anche nelle prossime corse. La corsa a ovviamente a Uran.
  10. Nella quarta tappa la fuga parte subito e noi non abbiamo inserito nessuno. Il gruppo si disenteressa e gli lascia prendere subito un grande vantaggio, quindi quando lanciamo Scemma all'inseguimento dei primi è ormai troppo tardi ed il nostro uomo resta a bagnomaria per moltissimi chiolometri senza riuscire a recuperare più di tanto sulla testa della corsa. Sulla penultima salita la situazione è critica: i primi hanno oltre otto minuti sul gruppo e noi non abbiamo uomini in grado di lavorare in modo efficace per andare a riprenderli; Scemma ha due minuti sul gruppo e ben sei dai primi. Siamo alla fine della salita, a 58km dal traguardo, quando Loporchio decide che è il momento di muoversi in prima persona: lo segue addirittura il leader della classifica, Uran! L'azione dei due però non decolla perché dietro il gruppo reagisce e il colombiano non è molto propenso a collaborare. I due quindi vengono ripresi e poco dopo la stessa sorte tocca anche a Scemma, che poteva essere un discreto punto d'appoggio per un attacco come quello di prima. Nei chilometri successivi il gruppo guadagna pochissimo ed è sempre più sicuro che la vittoria sarà una questione tra i fuggitivi. Loporchio, ormai rassegnato per quanto riguarda la vittoria di tappa, sull'ultimo strappo decide di attaccare lo stesso. Uran lancia Péraud al suo inseguimento. Il francese stacca il nostro uomo e va a scollinare da solo, con il trio Loporchio-Rabottini-Landa a 30" e subito a seguire Uran e Van Garderen. I cinque inseguitori si ricompattano in discesa, e a quel punto ci accorgiamo di un problema: avanti Lutsenko, 4to in classifica giovani a 5'15", conserva un vantaggio che lo mantiene in lotta per il primo posto: è a 18" dalla testa della corsa, mentre il gruppetto di Loporchio è a 5'25"; Loporchio è virtualmente primo per soli 8". Loporchio allora si mette a lavorare, da solo, per mantenere almeno costante il ritardo dai primi. Dopo un po' scatta Landa, a cui però gli altri non lasciano molto spazio, così viene subito ripreso. A quel punto Loporchio, anzichè riprendere a tirare decide di nascondersi un po' per provare a partitra in contrattacco e staccare Landa per superarlo in classifica, visto che lo spagnolo lo precede di soli 12". La scelta si rivela sbagliatissima, perché appena Landa viene ripreso anche gli altri smettono di tiarare e il gruppetto rallenta di colpo perdendo secondi fondamentali per Loporchio. Inoltre il giovane calabrese quando accelera nel finale non riesce a mettere in strada un'azione abbastanza esplosiva e finisce per tirare semplicemente la volata agli altri. Così non solo finisce, come pronosticabile, nel gruppetto e quindi dietro a Landa in classifica, ma per colpa di quel rallentamento si fa anche superare da Lutsenko perdendo non solo un'ulteriore posizione in classifica ma anche la maglia bianca finale. La tappa va a Vladimir Gusev.
  11. Io ci sono. Esperienze su altri siti oltre a Fantaservice non ne ho, ma sono dell'idea che bisogna cambiare.
  12. Peccato per il parziale smantellamento della squadra, ma visto il livello che avevi raggiunto resterà comunque uno scheletro solidissimo per costruire la tanto attesa squadra tutta (o quasi) lusitana! Vabbè, almeno però lui si è ritirato
  13. Eh purtroppo non sono riuscito ad inserire nessuno in fuga, il ritmo è stato altissimo (praticamente il gruppo non ha mai lasciato più di 1'30"-2'00" alla fuga) e noi non avevamo uomini in grado di scattare ed andare così forte in pianura. Per l'ultima... vedrete.
  14. Spero che la qualità della regia non sia la stessa
  15. Il giorno dopo c'è la tappa regina di questo Giro del Trentino: due salite molto dure, con l'arrivo in salita di Vetriolo Terme. Inseriamo Scemma in una fuga di 10 uomini: sulla prima salita Zeits stacca tutti nel finale, inseguito allo scollinamento da un terzetto e poi da Scemma e Bono, a 1'25". In discesa la situazione si ricompatta, poi all'inizio della salita ricomincia la selezione: Senni aveva cercato di anticipare gli altri, poi appena si inizia a salire Zeits allunga, portando dietro di sé un paio di uomini: Scemma resta nel gruppetto di dietro, decidendo di salire regolare. Il gruppo dei big inizia la salita con circa quattro minuti di ritardo, ma recupera velocemente. A 9km dal traguardo inizia la bagarre, con l'attacco di Uran, seguito da Vuillermoz, Van Garderen, Caruso e Loporchio, che insegue salendo senza strappi. Ben presto quasi tutti i fuggitivi sono ripresi: ne mancano solo 3, con Zeits in testa che ha 1'41" di vantaggio. Uran e Vuillermoz staccano tutti e vanno a riprendere Zeits, poi a 5.6km dalla vetta Uran attacca ancora e stacca i due, con Vuillermoz che si accartoccia su se stesso, pagando il fuorigiri. Intanto il terzetto Van Garderen-Caruso-Loporchio, tirato dall'americano, paga 46" al primo. Mentre Uran vola via e Vuillermoz cerca faticosamente di limitare i danni, il terzetto perde qualcosa anche dal francese. Poi, all'inizio della zona transennata, che segna i -2km al traguardo, Loporchio e Caruso mostrano di non riuscire a tenere nemmeno il ritmo di Van Garderen: il nostro uomo si stacca, mentre Caruso inizia a perdere qualche metro e cerca di tenere con un ulteriore ma inutile sforzo. E così la vittoria va ad un grande Rigoberto Uran, che arriva da solo a Vetriolo Terme; inseguito alla spicciolata da Vuillermoz, Van Garderen, Caruso, Loporchio e poi ancora Zeits e il trio Rabottini-Péraud-Malacarne. Il Colombiano balza in testa alla classifica, seguito da Van Garderen (+1'31") e Vuillermoz (+1'33"); Caruso a 2'21" e più lontani Péraud (+3'58"), Landa (+4'06") e il nostro Loporchio (+4'16", quello che ha perso di più nella cronosquadre). Ora resta solo l'ultima tappa e Loporchio deve darsi da fare visto che lo sponsor ha chiesto di vincerne una...
  16. Ed eccoci al Giro del Trentino! La prima tappa prevede una salita di seconda categoria a circa 20km dal traguardo, lunga intorno ai 7km. Solo un assaggio delle salite dei giorni successivo, ma comunque un peso troppo grande per chi vorrebbe arrivare in volata. E infatti la salita fa selezione e scollinano in 31 all'inseguimento di Hollenstein e Montaguti, fuggitivi del mattino, e di Locatelli, scattato nel finale della salita. Il primo ha 54" di vantaggio, il secondo 42", il terzo 28". In discesa i due inseguitori vengono ripresi, mentre un tenace Hollenstein resiste fino alla fine ed arriva a braccia alzate sul traguardo di Lienz! La seconda tappa è una cronosquadre di 14,6km: vince la BMC, noi arriviamo 18mi (su 25) a 1'44". Maglia a Morabito.
  17. Io invece cerco qualcuno disponibile a fare la maglia per la SEBA - BMO Financial Group per la mia story.
  18. Grande Stylus! ...sarà il cugino Calabrese Mentre, a proposito di familiari, abbiamo in squadra un Proterra e lo scout ne ha trovato un altro che sembra promettente... saranno parenti a @protasiotb99?
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