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  1. turas na hÉireann Si chiama "turas na hÉireann", letteramente "Giro d'Irlanda" la corsa che ho voluto creare per omaggiare la terra che mi ha ospitato svariati mesi dal momento in cui sono riuscito a resistere alla malinconia ogni qualvolta iniziavo a guardare Street View. E' una corsa di sei tappe da Galway a Dublino che cerca di attraversare i luoghi più belli e significativi (se ma ce ne fossero di migliori di altri nella terra più bella del mondo!), corsa che acquista l'eredità di una corsa che è realmente esistita per molti anni: il Tour of Ireland corsa sino al 1992 e poi dal 2007 al 2009 (con vincitore tra gli altri anche il nostro Marco Pinotti). La corsa, immaginariamente, si dovrebbe collocare sul finire di luglio, al termine del Tour de France, quando il meteo, teoricamente, dovrebbe essere più clemente. L'Irlanda è caratterizzata da paesaggi brulli, da percorsi ricchi di strappi e da forte vento ed improvvisi temporali che rendono ogni tragitto più duro di quanto sembri, quindi...sempre all'erta! Ogni tappa è caratterizzata da due sprint, uno variabile e uno posizionato sempre al 22° Km chiamato "1922 - Indipendence Sprint" in memoria dell'anno di Indipendenza dell'Eire e 3 categorie di GPM. Partenza e arrivo della prima tappa hanno luogo nella mia Galway (arrivo in Spanish Arch Square mentre alla partenza c'è un suggestivo passaggio il Merchants Road). Non si tratta solo di una scelta di cuore visto che Galway è capitale turistica e culturale dell'Irlanda, il luogo migliore per promuovere un grande evento e attirare un grande pubblico. Non è una tappa in circuito ma un a/r attraverso la regione incantata del Connemara con i suoi ricchi laghi e il passaggio a Kylemore Lough, la dove si trova la celebre Kylemore Abbey. La seconda tappa da Galway si sposta a sud verso Limerick, capoluogo del Munster e sede dell'omonima e forte squadra di rugby. Con un arrivo che dovrebbe sorridere ai velocisti (occhio sempre alle forti raffiche di vento) il passaggio più suggestivo si troverebbe al km 74, quando la corsa lambirà le celebri Cliffs of Moher. Dalla terza tappa la corsa si fa interessante anche dal punto di vista altimetrico, scalando alcune salite che sono peraltro note a chi ha partecipato ai circuiti locali. Glengariff peraltro è stata già sede di tappa di quella che ora è la corsa più importante di Irlanda, l'An Post Ras. La partenza della quarta tappa avviene dalla seconda città più popolosa della Repubblica d'Irlanda, ovvero Cork per una corsa tutta nel Munster. Ma il paesaggio comincerà a cambiare: dal paesaggio arido e povero della costa occidentale ci si sposterà di più verso l'entroterra per arrivare poi ad un circuito che prevede la doppia salita di Nile prima della picchiata sul borgo di Clonmel. Siamo ormai alla resa dei conti per questa riedizione del Giro d'Irlanda, la corsa raggiunge il suo culmine con il suo unico arrivo in salita. Si tratta di una salita molto dura per quello che può offrire la morfologia del territorio, ma la salita a Tourlough Hill promette di essere molto selettiva e spettacolare. Il vincitore sarà decretato da una prova contro il tempo dall'abitato di Bray alla capitale, Dublino attraverso il fiume Liffey. DOWNLOAD Nello Zip è anche presente un prologo da Salthill a Galway di 4100 metri che inizialmente doveva far parte del percorso poi sostituito da una tappa in linea. Presto vi posto anche degli Screens (per comodità ho sostituito le tappe al Tour of Britain)
  2. Non è che oltre ad essersi impippita la squadra, si è proprio impippito smec?
  3. In Spagna Vuelta a Andalucia Non solo Italia nel mese di febbraio ma anche qualche corsa in Spagna, con l'inaspettato quanto prestigioso invito alla Vuelta a Andalucia: 4 tappe di cui 1 cronometro, 1 vallonata, una tappa con arrivo in salita e 1 passerella finale per velocisti. Un invito guadagnato grazie alla sorprendente vittoria di Alzamora che la squadra ha cercato di onorare nel migliore dei modi, ma con una squadra molto simile a quella presente in Malesia (con Turicchia al posto di Ferrari) il livello è stato troppo alto. Benino Chacon nella tappa di montagna, Mario si è poi lasciato sorprendere da un gruppo di fuggitivi nell'ultima tappa, quella in volata. 1° Tappa / Almeria - Almeria ITT 1 Jan Hruska (CZE/Vitalicio Seguros - Grupo Generali) 7'53'' 2 Gilles Maignan (FRA/Ag2r) + 1'' 3 Alex Zulle (SWI/Banesto) + 2'' 55 Mario Traversoni (ITA/Amica Chips - Cicli Battaglin) + 23'' 2° Tappa / Vélez - Malaga - Jaen 1 Wladimir Belli (ITA/Fassa Bortolo) 4h59'32'' 2 Roberto Laiseka (ESP/Euskaltel) s.t. 3 Fernando Escartin (ESP/Kelme - Costa Blanca) + 1'11'' 17 José Isidro Chacon Diaz (VEN/Amica Chips - Cicli Battaglin) + 1'43'' 3° Tappa / La Guardia de Jaén - Virgen de la Sierra de Cabra 1 Joseba Beloki (SPA/O.N.C.E. - Eroski) 4h58'00'' 2 Wladimir Belli (ITA/Fassa Bortolo) + 1'01'' 3 Pavel Tonkov (RUS/Mapei - Quick Step) s.t. 21 José Isidro Chacon Diaz (VEN/Amica Chips - Cicli Battaglin) s.t. 4° Tappa / Sanlucar la Mayor - Sevilla 1 Massimiliano Lelli (ITA/Cofidis) 4h08'05'' 2 Youri Sourkov (RUS/L.A. Aluminios) s.t. 3 Sébastien Hinault (FRA/Crédit Agricole) s.t. 12 Mario Traversoni (ITA/Amica Chips - Cicli Battaglin) s.t. CLASSIFICA FINALE 1 Wladimir Belli (ITA/Fassa Bortolo) 14h14'34'' 2 Roberto Laiseka (SPA/Euskaltel - Euskadi) + 23'' 3 Joseba Beloki (SPA/O.N.C.E. - Eroski) + 32'' 4 Jan Hruska (CZE/Vitalicio Seguros - Grupo Generali) + 1'40'' 5 Fernando Escartin (SPA/Kelme - Costa Blanca) s.t. 45 José Isidro Chacon Diaz (VEN/Amica Chips - Cicli Battaglin) + 7'32'' Dieci giorni dopo è il turno della Vuelta a Murcia, classica che lo scorso anno vide Filippo Simeoni agguantare il nono posto in volata. E' l'occasione per riprovare gli ingranaggi della coppia Palumbo-Traversoni, ma al secondo tentativo sono già una spanna sopra tutti gli altri! Palumbo lancia perfettamente Traversoni che resiste alla rimonta di Torrent Tarres ed Angel Edo, due idoli da questi parti, conquistando la seconda vittoria stagionale. In venti giorni la squadra aveva già ottenuto la metà delle vittorie di tutta la scorsa stagione e l'ingaggio di Mario si era rivelato una grande mossa, un grande salto di qualità anche per gli altri compagni. Clasica de Almeria 1 Mario Traversoni (ITA/Amica Chips - Cicli Battaglin) 4h22'47'' 2 Carlos Torrent Tarres (SPA/Jazztel - Costa de Almeria) s.t. 3 Angel Edo (SPA/Kelme - Costa Blanca) s.t. 4 Jan Svorada (CZE/Lampre - Daikin) s.t. 5 Alessio Galletti (ITA/Saeco - Valli & Valli) s.t. 6 Inigo Cuesta (SPA/O.N.C.E - Eroski) s.t. 7 Juan Miguel Mercado (SPA/Vitalicio Seguros) s.t. 8 Ivan Quaranta (ITA/Mobilvetta - Rossin) s.t. 9 Salvatore Commesso (ITA/Saeco - Valli & Valli) s.t. 10 Rui-Miguel Sousa Barbosa (POR/Galp Energia) s.t. Il giorno dopo ancora terra di Spagna con la Vuelta a Murcia, ma profilo totalmente diverso con gli ultimi chilometri tutti all'insù. Niente Palumbo e Traversoni alla partenza ma Chiappucci e Simeoni. Chiappucci attacca ancora, nel punto più inaspettato, ad una galleria a 2km dal termine, paga però proprio negli ultimi 200 metri quando viene raggiunto e scavalcato da Beloki e Laiseka, ma non da McRae, il che significa un altro podio, un altro record del Diablo! Vuelta a Murcia 1 Joseba Beloki (SPA/O.N.C.E - Eroski) 4h26'03'' 2 Roberto Laiseka (SPA/Euskaltel - Euskadi) s.t. 3 Claudio Chiappucci (ITA/Amica Chips - Tacconi Sport) s.t. 4 Chann McRae (USA/US Postal Service) s.t. 5 Victor Hugo Pena (COL/US Postal Service) s.t. 6 Javier Otxoa Palacios (SPA/Kelme - Costa Blanca) s.t. 7 Fernando Escartin (SPA/Kelme - Costa Blanca) s.t. 8 David Canada Garcia (SPA/O.N.C.E. - Eroski) s.t. 9 Santiago Blanco Gil (SPA/Vitalicio Seguros) s.t. 10 Clas-Michael Moller (DAN/Maia - Milaneza) s.t.
  4. Per la cronaca anche il figlio povero di Merckx s'è spaccato e salterà mezza stagione, ma lui in fondo neanche in squadra se lo cagano!
  5. Febbraio italiano Il debutto sulle strade del belpaese era invece avvenuto il primo di febbraio con il tradizionale Gran Premio della Costa degli Etruschi e, orfana l'assenza del vincitore uscente Mario Cipollini, tutti i riflettori erano stati puntati sul ritorno di Claudio Chiappucci a quattro anni di distanza dalla sua ultima apparizione, determinato a partire a tutta per riprendere confidenza con la competizione e presentarsi a lucido per il traguardo del Giro d'Italia (a cui, a proposito, anche se era scontato, abbiamo ricevuto ufficialmente l'invito!). L'entusiasmo dei tifosi che solo Marco Pantani sembrava potesse risvegliare era finalmente tornato! Il risultato di gara invece è stato un po' meno roboante, con Giuseppe Palumbo che non è riuscito ad imitare il compagno Traversoni giungendo appena 7° Gran Premio della Costa degli Etruschi 1 Jan Svorada (CZE/Lampre - Daikin) 3h47'47'' 2 Fabio Baldato (ITA/Fassa Bortolo) s.t. 3 Romans Vainsteins (LET/Vini Caldirola - Tacconi Sport) s.t. 4 Salvatore Commesso (ITA/Saeco - Valli & Valli) s.t. 5 Alexandre Usov (BIE/Phonak) s.t. 6 Nicola Minali (ITA/Vini Caldirola - Tacconi Sport) s.t. 7 Giuseppe Palombo (ITA/Amica Chips - Cicli Battaglin) s.t. 8 Gabriele Balducci (ITA/Fassa Bortolo) s.t. 9 Zbigniew Spruch (POL/Lampre - Daikin) s.t. 10 Stefano Zanini (ITA/Mapei - Quick Step) s.t. Al Trofeo Laigueglia le cose erano andate decisamente meglio. Dopo il rodaggio sulle strade degli Etruschi el Diablo si era deciso a non accontentarsi di una semplice apparizione. Dopo un paio di scatti lungo il percorso giusto per far capire che se il fisico poteva essere arrugginito l'animo da attaccante era rimasto lo stesso, nel finale di corsa si è ritrovato nel gruppetto buono aiutando Filippo Simeoni ad agguantare un eccellente terzo posto alle spalle di Davide Rebellin e Danilo Di Luca oltre che a raggiungere egli stesso una decima posizione che era qualcosa che andava oltre al semplice "incredibile" ad appena la seconda giornata di corsa dopo oltre 3 anni di stop e 37 anni sulle spalle. Forse il ciclismo odierno era un gradino sotto all'esaltante agonismo dei primi anni 90, ma la prestazione di Chiappucci aveva fatto notizia più della vittoria di Rebellin e, in casa Amica Chips, più del terzo posto di Simeoni il quale doveva innegabilmente ringraziarlo per il podio ottenuto. Era chiaro che il ritorno del Diablo non era solamente una mera operazione pubblicitaria, ma se queste erano le premesse poteva ancora riservare un canto del cigno spettacolare! Trofeo Laigueglia 1 Davide Rebellin (ITA/Liquigas - Pata) 5h02'38'' 2 Danilo Di Luca (ITA/Cantina Tollo - Acqua & Sapone) s.t. 3 Filippo Simeoni (ITA/Amica Chips - Cicli Battaglin) s.t. 4 Maarten Den Bakker (NED/Rabobank) s.t. 5 Giuliano Figueras (ITA/Panaria - Gaeme) s.t. 6 Niki Aebersold (SWI/Phonak) s.t. 7 Romans Vainsteins (LET/Vini Caldirola - Tacconi Sport) s.t. 8 Michael Boogerd (NED/Rabobank) s.t. 9 Marco Serpellini (ITA/Lampre - Daikin) s.t. 10 Claudio Chiappucci (ITA/Amica Chips - Cicli Battaglin) s.t. Il Giro di Campania è stata invece la prima occasione di vedere all'opera contemporaneamente i nostri due velocisti di punta: il "vecchio" Palumbo, e il nuovo Traversoni, con il primo per questa volta ad aiutare il secondo apparso decisamente più in forma in questo inizio di stagione. Il risultato è stato un terzo posto di Mario dovuto alla logica inesperienza di trovarsi per la prima volta a cooperare nella volata finale cosa che sapete tutti riesce meglio solamente con l'allenamento e la lunga ripetizione ed infatti i due sono partiti un po' troppo presto con Mario lasciato altrettanto presto al vento e rimontato da Vainsteins e Baldato ottenendo una terza piazza finale, come lo scorso anno. Giro di Campania 1 Fabio Baldato (ITA/Fassa Bortolo) 4h46'47'' 2 Romans Vainsteins (LET/Vini Caldirola - Tacconi Sport) s.t. 3 Mario Traversoni (ITA/Amica Chips - Cicli Battaglin) s.t. 4 Alexandre Usov (BIE/Phonak) s.t. 5 Jan Svorada (CZE/Lampre - Daikin) s.t. 6 Mauro Gerosa (ITA/Vini Caldirola - Tacconi Sport) s.t. 7 Giuseppe Palumbo (ITA/Amica Chips - Cicli Battaglin) s.t. 8 Paolo Bettini (ITA/Mapei - Quick Step) s.t. 9 Salvatore Commesso (ITA/Saeco - Valli & Valli) s.t. 10 Ivan Quaranta (ITA/Mobilvetta - Rossin) s.t. 3 anni e 5 mesi dopo l'ultima volta al Giro di Spagna, Chiappucci è tornato sul podio. Al Gp di Lugano, che non si corre in Italia ma non è molto lontano dalla terra dove è stato solito allenarsi per decenni. La starting list è più bassa delle precedenti edizioni, a batterlo non sono due campioni ma due onesti mestieranti come Gualdi e Sgambelluri, ma questo non importa. Chiappucci ancora una volta va all'attacco e ancora una volta stacca un gruppo fatto di corridori più giovani di lui nella carta di identità, ma non nell'animo. Euforico si concede ai tifosi, firma autografi, si immortala nelle foto di molti ragazzini che all'epoca del Sestriere ancora non andavano a scuola; poi però nell'intimo delle riunioni di squadra si trasforma e mette in mostra la saggezzza e la calma di chi di chilometri ne ha macinati tanti in carriera e non si esalta e sa che è solo una tappa della sua preparazione. Conoscevo poco personalmente Chiappucci e mi sta piacendo un sacco: attacca in corsa e dispensa consigli in allenamento, è quel maestro in corsa che fin'ora mi è mancato in carriera e non vedo l'ora di stare presto al suo fianco. Trofeo di Lugano 1 Mirko Gualdi (ITA/Mobilvetta - Rossin) 4h19'11'' 2 Roberto Sgambelluri (ITA/Liquigas - Pata) + 35'' 3 Claudio Chiappucci (ITA/Amica Chips - Cicli Battaglin) s.t. 4 Zbigniew Spruch (POL/Lampre - Daikin) + 1'12'' 5 Simone Bertoletti (ITA/Lampre - Daikin) s.t. 6 Alessandro Spezialetti (ITA/Cantina Tollo - Acqua & Sapone) s.t. 7 Massimo Codol (ITA/Lampre - Daikin) s.t. 8 Piotr Wadecki (POL/Lampre - Daikin) s.t. 9 Alessio Galletti (ITA/Saeco - Valli & Valli) s.t. 10 Nicola Loda (ITA/Fassa Bortolo) s.t.
  6. Langkawi, Valzer perfetto Lunghi mesi senza notizie dal mondo ciclistico necessitavano aggiornamenti rapidi, soprattutto su ciò che aveva fatto la mia squadra. E la nuova Amica Chips - Cicli Battaglin aveva cominciato davvero alla grande con il primo appuntamento stagionale al Giro del Langkawi. Innanzitutto Davide Boifava, che lo scorso anno era rimasto in Italia lasciando partire Chiesa con la squadra, aveva invece deciso di occuparsi in prima persona della lontana trasferta in Malesia e aveva voluto subito creare una buona formazione per trovare l'amalgama giusta tra vecchi e nuovi. E così a fianco a corridori che lo scorso anno avevano lavorato molto nell'ombra come Alzamora, Ferrari e Scalmana, aveva unito i nuovi Chacon, Traversoni e Zaina. E l'impatto dei nuovi è stato immediatamente vincente, in particolar modo grazie a Mario Traversoni che, senza nulla togliere al buon Giuseppe Palumbo, ha subito fatto vedere di essere un corridore d'altra categoria: astuto, esperto, furbo, scaltro, dopo neanche due tappe aveva subito portato in dote non solo piazzamenti, ma anche la vittoria. Eppure Mario non è stato colui che ha portato in casa Amica Chips la prima vittoria stagionale, ma bensì l'ultimo da cui ce lo saremmo mai aspettato: l'atipico Miguel Alzamora, taciturno e faticatore, era riuscito ad ottenere già al secondo giorno di gara una vittoria oltre ad ogni aspettativa andando in fuga in solitaria sin dai primi chilometri e resistendo al ritorno del gruppo! Lui che non aveva mai ottenuto benchè il minimo piazzamento in tutta la carriera, proprio lui, lui che, lo dico con sincera tenerezza, era anche un po' la mascotte del gruppo per la sua a volte inadeguatezza ai lunghi e duri allenamenti di Boifava, ma che non mollava mai! E le sorprese non erano certamente finite con Miguel Alzamora, perché quel venezuelano tanto sponsorizzato ma di cui nessuno di noi aveva sentito parlare prima, ovvero Chacon Diaz, nella tappa dura delle Genting Highlands, pure con l'attenuante del chilometraggio juniores (89 km) era giunto secondo, battuto solamente da quel corridore esperto e vincitore di tappe al giro di Contreras e dando distacchi importanti a corridori più celebrati come Zubeldia, Casar o il Chepe Gonzalez! L'eccellente inizio era stata completata dai risultati finali: il venezuelano Chacon Diaz aveva chiuso il 2° piazza proprio grazie alla splendida prestazione delle Genting Highlands, così come primo nella classifica dei Gran Premi della Montagna e dei giovani, mentre Traversoni aveva portato a casa la maglia a punti sopravanzando Tayeb Braikia, vero sparring-partner di Marione-il velocista campione durante questa corsa. 1° Tappa / Kangar - Kulim1 Tayeb Braikia (DEN/Fdjeux) 3h49'27'' 2 Mario Traversoni (ITA/Amica Chips - Cicli Battaglin) s.t. 3 Dirk Baldinger (GER/Team Nurnberger) s.t. 2° Tappa / Serdang - Kuala Lumpur 1 Miguel Alzamora (SPA/Amica Chips - Cicli Battaglin) 2h55'34'' 2 Mike Sayers (USA/Mercury Cycling Team) + 27'' 3 Frank Hoj (DEN/Team CSC) s.t. 3° Tappa / Kampar - Kuala Lumpur 1 Mario Traversoni (ITA/Amica Chips - Cicli Battaglin) 3h57'02'' 2 Karl Pauwels (BEL/Palmans - Ideal) s.t. 3 Mike Sayers (USA/Mercury Cycling Team) s.t. 4° Tappa / Subang - Genting Highlands 1 Carlos Alberto Contreras (COL/Aguardiente Nectar - Selle Italia) 2h50'33'' José Isidro Chacon Diaz (VEN/Amica Chips - Cicli Battaglin) s.t. 3 Haimar Zubeldia (ESP/Euskaltel - Euskadi) + 33'' 5° Tappa / Karak - Rembau 1 Serguei Outchakov (UKR/Amore&Vita - Argon 18) 3h09'22'' 2 Marc Janssens (BEL/Palmans - Ideal) + 51'' 3 Adham Sbeih (USA/Navigators Cycling Team) s.t. 6 Mario Traversoni (ITA/Amica Chips - Cicli Battaglin) s.t. 6° Tappa / Melaka - Pontian 1 Henrick Van Dijk (BEL/Palmans - Ideal) 4h29'17'' 2 Fred Rodriguez (USA/Mapei - Quick Step) s.t. 3 Tayeb Braikia (DEN/Fdjeux) s.t. 9 Mario Traversoni (ITA/Amica Chips - Cicli Battaglin) s.t. 7° Tappa / Kota Tinggi - Pekan 1 Damien Nazon (FRA/Bonjour - Toupargel) 5h49'45'' 2 Frank Hoj (DEN/Team CSC) s.t. 3 Tayeb Braikia (DEN/Fdjeux) s.t. 8 Mario Traversoni (ITA/Amica Chips - Cicli Battaglin) s.t. 8° Tappa / Kuala Terengganu - Tanah Merah 1 Cesar Solaun (ESP/Banesto) 3h47'43'' 2 Alessandro Baronti (ITA/Cantina Tollo - Acqua & Sapone) s.t. 3 Tayeb Braikia (DEN/Fdjeux) + 6'57'' 4 Mario Traversoni (ITA/Amica Chips - Cicli Battaglin) s.t. 9° Tappa / Pasir Puteh - Kuala Berang 1 Damien Nazon (FRA/Bonjour - Toupargel) 2h42'58'' 2 Magnus Backstedt (SWE/Crédit Agricole) s.t. 3 Guido Trenti (USA/Cantina Tollo - Acqua & Sapone) s.t. 4 Mario Traversoni (ITA/Amica Chips - Cicli Battaglin) s.t. 10° Tappa / Tasik Kenyir - Kuala Terengganu 1 Heinrich Trumheller (GER/Team Nurnberger) 2h42'23'' 2 Ivan Munoz (COL/Aguardiente Antioqueno - Idea) s.t. 3 Steve Vermaut (BEL/Lotto - Adecco) s.t. 10 Mario Traversoni (ITA/Amica Chips - Cicli Battaglin) + 10'41'' CLASSIFICA FINALE 1 Carlos Alberto Contreras (COL/Aguardiente Nectar - Selle Italia) 36h32'50'' 2 José Isidro Chacon Diaz (VEN/Amica Chips - Cicli Battaglin) + 4'' 3 Aitor Garmendia (SPA/Banesto) + 33'' 4 Jesper Skibby (DEN/Team CSC - Tiscali) + 36'' 5 Haimar Zubeldia (SPA/Euskaltel - Euskadi) + 39'' 6 Sylvester Szmyd (POL/Mroz - Supradyn Witaniny) + 52'' 7 Sandy Casar (FRA/Fdjeux) + 1'01'' 8 Massimiliano Gentili (ITA/Cantina Tollo - Acqua & Sapone) + 1'12'' 9 Enrico Zaina (ITA/Amica Chips - Cicli Battaglin) s.t. 10 Andrea Tonti (ITA/Cantina Tollo - Acqua & Sapone) s.t.
  7. 15-02-2001 / All'origine di tutto c'è sempre un gran dolore “I sometimes used to sit on my bike weeping with the pain” (Eddy Merckx) "Chi me lo fa fare?" E' stata ancora la domanda più ricorrente e stupida sentita in quest'ultimo periodo, da parenti e amici che in questo periodo incontro più che in ogni altra stagione dell'anno, come se non si fossero ancora resi conto di quello che è diventa la mia professione, la mia vita. Mai mi sognerei di domandar gli altri del chi lo fa fare di alzarsi al mattino, prendere un treno o un auto in mezzo al traffico, sedersi in ufficio o correre in fabbrica ne penserei sia scontato che l'unico fine strumentale sia quello di portar la pagnotta a casa. Il ciclismo è la mia professione, ma la mia bici è grande passione. Gareggiare è bellissimo: confrontarsi, competere sentire l'adrenalina che scatta come una molla, l'eccitazione del sentirsi in bilico, sospeso tra i propri limiti fisici e naturale e prendere conoscenza del sapere che più a lungo si è in grado di muoversi su quella sottile linea e maggiori sono le probabilità di mantenere a lungo quella scarica adrenalinica che è energia per la mia vita, come un pazzo equilibrista che scommette la propria vita sul suo successo tanto è il piacere che può riceverne da quest'ultimo! Questo vuol dire per me correre in bicicletta, e per godere di queste sensazioni il più a lungo e frequentemente possibile l'unico modo è, non essendo possibile ripeterne le emozioni, quantomeno le azioni che portano ad esse. Il più possibile. E questo sia chiama l'allenamento. Una vita fatta di riti, sacrifici, fatiche e dolori giustificabili con il solo scopo di poter riprovare che quelle sensazioni maledette, che sono anche la miglior e unica droga lecita e consigliabile per arrivare ad un vita piena e goduta. Spesso sento dire che arrivare a certi risultati è tutta questione di testa; sarà pur vero ma a me pare che, in realtà, tutto, o quasi, nasca dalle sensazioni del corpo: in un attimo possiamo spazzare via mille pensieri negativi, mettere a tacere preoccupazioni fastidiose, alleviare tensioni, semplicemente grazie a un’attività fisica, soprattutto se faticosa e intesa. Quante volte, quando siete nervosi, vi siete sentiti dire: “Esci, sfogati, fai una bella corsa all’aria aperta!”. Non dura per sempre, è ovvio, sarebbe troppo facile e troppo bello. Però per un po’ dura. E in fondo, per quell’un po’ siamo disposti, non dico a tutto, ma a tanto. Una volta che si è scoperta questa formula magica, questo strano elisir di lunga vita, siamo pronti a fare sacrifici che non pensavamo: alzarci all’alba, anche di domenica, e appena in piedi, metterci a correre, nuotare, pedalare. E se, a tutto questo, ci aggiungiamo il rapporto con la natura, otteniamo il massimo. La natura e il corpo: un binomio ancestrale, che genera benessere come nemmeno la più potente delle droghe. Dopo i ritiri in Spagna e le festività in famiglia ho deciso quindi di staccare dal mondo e allenarmi in solitudine, duramente, per ritrovarmi il prima possibile con un numero dietro la schiena. Contrariamente alla scorsa stagione non ho seguito molto le prestazioni dei miei compagni di squadra, e mancando anche Pietro che era colui che più mi teneva aggiornato mi erano venute meno anche le motivazioni per farlo. Nulla poi sapevo delle altre corse, degli altri ciclisti, dei grandi campioni, non avendo mai letto giornali. Aspetto la chiamata di Davide Boifava, per accordarci sulle prime corse di stagione. Molto probabilmente rientrerò più tardi, forse ad aprile quest'anno.
  8. Basso si sta preparando duramente alla prossima stagione Forse inizia pure più tardi rispetto la scorsa stagione, quindi inizio soft, osservando da lontano i risultati dei compagni!
  9. Si può rinominare questo thread come tappe Stylus? avrei intenzione di inserirne altre
  10. Conoscendo i beveroni che si pappano gli irishes lo stupore è che ne abbiano beccato solo uno appena ora, probabilmente la Guinness è un ottimo coprente
  11. La velocità che ho impostato come sviluppo è bassa (0.3), comunque prenderò qualche precauzione, si.
  12. Questo tifoso senza piedi mi fa peraltro venire in mente...
  13. La maglia è fantasy, l'ho fatta io perchè in realtà l'Amica Chips ha chiuso i battenti alla fine del 2000! Non è l'unica divisa che è cambiata, a memoria Mapei, Deutsche Telekom, US Postal, Cantina Tollo, Ag2r... e non tutte nella loro controparte reale, ad esempio Deutsche Telekom e CSC sono diverse (anche quest'ultima fatta da me!) Su Zaina e Chiappucci punterò molto questa prima parte di stagione perchè temo che nella seconda metà i valori caleranno a picco!
  14. 29-11-2000 / Preambolo, 2001 Le settimane di mare e vacanze sono passate veloci come una bici in discesa: le Isole Canarie erano una parte di mondo che ancora mancava al mio puzzle di viaggi non essendoci lì corse particolari e l'ho apprezzata moltissimo come gran parte della Spagna che sto mano a mano scoprendo. Ho visto anche diverse salite stuzzicanti e quindi credo che tornerò a frequentare questi posti molto presto. 29 Novembre è il giorno fissato da Davide Boifava per un primo ritiro, che in realtà si tratta del primo momento della prossima stagione per conoscere tutti i volti nuovi, fare test fisici e consegnare il nuovo materiale. La sede del ritiro era fissata ad Iseo, sul lago omonimo essendo la sede del team ufficialmente a Brescia: di questo periodo solitamente fa molto freddo, un po' troppo per un allenamento proficuo, ma si sarebbe trattato solamente di un paio di giorni e poi ognuno sarebbe ripartito per le proprie destinazioni: io per esempio avevo programmato un paio di settimane di allenamento a Pozzuoli, là dove abitava Raffaele Ferrara, mio prossimo compagno di squadra, e poi ritorno a casa per festeggiare le feste di Natale, e poi... e poi boh! Questi giorni sarebbero serviti anche per concordare a grandi linee il programma di corse per la prossima stagione, anche se la mia intenzione sarebbe quella di ripercorrere quello dell'ultima. Non lo nego, guidando dalla mia Cassano ad Iseo ero un po' nervoso perchè sapevo che per l'anno a venire mi aspettano grosse responsabilità, e perchè ancora non conoscevo tutti i membri della nuova squadra. In una sala dimessa di un modesto hotel di una laconica Iseo (ma che c'è alle 10 di sera, il coprifuoco? Neanche un'anima per le strade!) avrei iniziato la mia nuova stagione. AMICA CHIPS - BATTAGLIN CICLI 2001 General Manager & Direttore Sportivo: Davide Boifava Direttore Sportivo: Mario Chiesa Direttore Sportivo aggiunto: Pietro Turchetti «Quest'anno voglio vincere!» La stagione era iniziato con il più ovvio dei proclami di Davide Boifava. «Quest'anno come mai nella storia di questa squadra abbiamo un organico forte con un passato vincente. Non c'è il solo Chiappucci ad aver avuto un grande passato vincente, ma anche Enrico Zaina che dopo aver sfiorato il Giro d'Italia e dopo tre anni al fianco di un campione di Marco Pantani ha deciso di abbracciare il nostro progetto! Ed inoltre abbiamo sentito l'esigenza di affiancare a Palumbo un velocista di esperienza come Mario Traversoni». Giù il cappello per Boifava! Se l'ingaggio del El Diablo era stato si sorprendente ma anticipato da vari rumors, nessuno si aspettava quelli degli ex-Mercatone Uno Traversoni e Zaina! Il primo ci potrà dare un grosso aiuto nelle volate dove lo scorso anno siamo spesso stati assenti, il secondo credo mi aiuterà tantissimo in salita con la sua esperienza..o aiuterò io lui? Oppure andrà a finire che andremo ad aiutare entrambi El Diablo Chiappucci? Certamente Davide ha aggiunto un po' di esperienza ad una squadra molto giovane, nonostante l'ingaggio anche di Graziano Gasparre, un altro neo professionista che ad ottobre ha vestito la maglia azzura a Plouay. I loro non sono gli unici ingaggi, c'è molta più gente capace in salita: c'è come già dicevo il mio amico Raffele Ferrara che a 24 anni compiuti è finalmente diventato professionista, e c'è pure un venezuelano, José Isidro Chacon Diaz, una scommessa del nostro DS che dice essere molto bravo anch'egli in salita. Piccolo e timido non è stato di molte parole, ha solamente scambiato qualche chiacchera con Alzamora, probabilmente perchè parlano la stessa lingua! ALZAMORA Miguel: seconda stagione per il madrileño che sta sempre prendendo più gusto nel frequentare l'Italia. Nessun piazzamento per lui la scorsa stagione ma tanto lavoro oscuro di gregariato e qualche fuga. E' uno di quei corridori che sono sempre utilissimi nell'economia di una squadra che non è composta solamente da corridori chiamati a vincere. BASSO Ivan: senza più Pietro Caucchioli in squadra sembrava che fosse dirottato su di lui tutto il peso della squadra, fortunatamente (o sfortunatamente per lui) è arrivato il pezzo da 90, Chiappucci, in grado di togliergli pressione e forse anche un po' di spazio. Lo scorso anno è stato però ricco di piazzamenti e della prima vittoria da professionista, in Romandia. Poi l'ottimo terzo posto nella tappa di Peschici del Giro d'Italia e tre ottavi posti: nella classifica del Giro di Pologna e nelle classiche dell'Agostoni e del Sabatini. Sta lentamente migliorando e ci si attende un altro passo in avanti, senza dimenticare che Ivan è appena 23enne e ha tutto il futuro davanti. CHACON Diaz José Isidro: l'oggetto misterioso dell'Amica Chips 2001 è innanzitutto il campione venezuelano in carica, e poi si è distinto nell'ultima stagione arrivando 4° al Giro di Venezuela, corsa del quale era peraltro leader incontrastato sino a due tappe dal termine, E' forte in salita e se la cava a cronometro, è dunque un potenziale crac per le corse a tappe, deve solo adattarsi al ciclismo europeo. CHIAPPUCCI Claudio: l'amicizia di lunga data con Davide Boifava ha prodotto l'ingaggio di uno dei più grandi corridori italiani degli ultimi quindici anni. Ritorna all'attività dopo due stagioni di stop e dopo che un controverso caso di doping (o meglio, di ematocrito oltre i limiti) lo ha tenuto lontano dall'ultimo Giro, che avrebbe voluto correre. Ritorna dunque, un po' per gratitudine verso il direttore sportivo di tutta una carriera, un po' per completare quella carriera che si era interrotta così laconicamente, non all'altezza della sua storia. Fino a che punto potrà arrivare a 38 anni non si sa, ma è in forma. FERRARA Raffaele: sponsorizzato da Ivan Basso di cui era compagno di squadra negli anni alla Zalf, il napoletano Raffaele Ferrara ha faticato più del dovuto nei primi anni da dilettante, complice anche qualche infortunio. Nell'ultimo anno possibile ha sfoderato un'ottima stagione culminata con la vittoria del Giro d'Italia dei Dilettanti, corsa vinta tra gli altri in passato da Di Luca, Pantani e Simoni, dunque nessuna raccomandazione ma solo merito. Ha un buon futuro come scalatore. FERRARI Diego: la scorsa stagione si è dovuto spesso adattare come finalizzatore in volata della squadra, lui che velocista puro non è e per un certo periodo ci è pure riuscito conquistando una tappa alla Settimana Lombarda. Quest'anno avrà meno responsabilità e sarà uomo pilota di Palumbo o Traversoni. GALLI Daniele: prezioso gregario e passista per l'Amica Chips, lo scorso anno riuscì anche a sfiorare la vittoria ad una tappa del Giro d'Austria, anche lui come Alzamora, Malberti e Scalmana è un corridore imprescindibile per i successi di squadra. GASPARRE Graziano: incredibile che un corridore della sua caratura sia venuto all'Amica Chips, perchè lo volevano grandi squadre come la Fassa Bortolo e la Mapei dopo aver conquistato questa stagione Giro delle Regioni, Campionato Europeo e Coppa del Mondo U23. Ha partecipato al Mondiale di Plouay come una delle punte principali della nostra nazionale ma ha concluso solamente 16°, probabilmente per questo motivo le altre squadre hanno un po' tentennato e lui ha deciso di firmare per una squadra dove possa avere un po' di libertà. Fondamentalmente sarà ultimo uomo in volata per ora. GILI Marco: questo corridore mi fa una simpatia pazzesca, perchè ha corso per anni come semplice gregario che macinava anche fughe impossibili, sinchè una fuga impossibile l'ha azzeccata al Giro del Trentino regalandomi una delle vittorie più belle che io ricordi. Poi si è ripetuto anche al Giro d'Italia, segnando la sua definitiva promozione: dovevo scegliere che tenere tra lui e Pozzi, e non ho avuto dubbi, per me è la mascotte. Con la partenza di Ivanov e Pozzi poi avrà anche maggiori responsabilità per le corse vallonate, quindi probabilmente questa stagione lo vedremo all'opera meno in fughe pazze e più nei nei finali di corsa. MALBERTI Fabio: credo che le grandi promesse di futuro che si prospettavano per lui quando vinse un po' di anni fa il mondiale a cronometro U23 siano definitivamente tramontate dopo un altro anno a secco di risultati. Resta tra i migliori cronoman della squadra (unico settore nel quale effettivamente l'Amica Chips si è un po' indebolita) ma niente di trascendentale. Buon passista come Galli sarà un prezioso gregario. PALUMBO Giuseppe: l'inizio di stagione dello scorso anno è stato scoppiettante, con i podi ottenuti nelle sue classiche del Sud (Campania e Siracusa) ma si è poi successivamente smarrito non correndo quasi mai più dopo il Giro d'Italia e chiudendo la stagione ancora in attesa della sua prima vittoria da professionista. Quest'anno è affiancato da Traversoni e in partenza sono alla pari, su di lui però credo sia necessaria una diversa programmazione. SCALMANA Davide: è il corridore più debole della squadra e non ha fatto neppure grandi miglioramenti, ma...è come la gallina, tutto fa brodo. SIMEONI Filippo: leader carismatico e anche un po' silenzioso, dopo la partenza di Ruslan Ivanov sarà il leader per le classiche e le corse del giorno. C'è ovviamente differenza di classe con il moldano: meno veloce, molto meno cronoman, ma probabilmente più caparbio. La scorsa stagione ha ottenuto una bella vittoria in fuga al Challenge Mallorca, poi un sorprendente 5° alla Gent-Wevelgem, quindi tanti piazzamenti anche di prestigio come il 3° al Gran Premio Industria e Artigianato di Larciano. Anche se ha corso tanto non può correrle tutte, forse su di lui si punterà per la seconda parte di stagione. TRAVERSONI Mario: un altro colpo di mercato è stato riportare in Italia il velocista di Codogno dopo un anno corso in una squadra spagnola, la Jazztel. Anche se la sua carriera è nella sua fase discendente dopo aver lottato negli anni 90 con velocisti del calibro di Cipollini, può ancora vestire un ruolo rilevante nelle corse di secondo piano. Lo scorso anno ha corso e ottenuto piazzamenti in tutte le gare spagnole, vincendo una tappa alla Vuelta a la Comunidad Valenciana. Se volessimo allargare il calendario verso la penisola iberica anche Traversoni può vantare una certa fama per garantirci degli inviti. TURICCHIA Alain: una vita da gregario e continuerà a farlo in questa stagione, e potrebbe essere utile per formare un bel treno veloce per i nostri velocisti, ora che ce lo possiamo permettere. ZAINA Enrico: altro fiore all'occhiello della "campagna acquisti" è il vecchio Zaina, che a 33 anni ha deciso di lasciare la squadra di Marco Pantani per aiutare a crescere il nostro Ivan Basso. Il passato di Zaina è glorioso, con il 2° posto al Giro del 1996. Negli ultimi anni si è via via defilato trovando un ruolo per il treno in salita del Pirata ma nell'ultima stagione ha riprovato a tagliarsi uno spazio: lo ricordiamo incredibilmente attivo al Trofeo Melinda dove con uno scatto agli ultimi chilometri rischiò anche di vincere, e poi ha vinto pure una tappa al Giro dei Paesi Baschi, quindi nonostante l'età, Enrico c'è! LA MAGLIA La nuova maglia Amica Chips - Battaglin Cicli. Insieme allo sponsor secondario sparisce anche il giallo che ha caratterizzato la maglia nella scorsa stagione e che qualche volta faceva confondere la nostra squadra con la Linda McCartney Cycling Team. Al suo posto il bianco, un blu più acceso e la particolare raffigurazione delle patatine Amica Chips! Salutata inoltre la maglia di campione norvegese indossata da Arvesen arriva quella di campione Venezuelano di Chacon Diaz. E chi è andato via? Su 16 corridori della scorsa stagione 6 hanno lasciato il team, ecco le loro nuove destinazioni: Kurt Asle Arvesen ---> Team CSC - Tiscali Pietro Caucchioli ---> Alessio Mauro Gerosa ---> Vini Caldirola - Tacconi Sport Ruslan Ivanov ---> Team Deutsche Telekom Vitali Kokorine ---> Lokomotiv - Rostselmash Oscar Pozzi ---> Fassa Bortolo
  15. In occasione del 38esimo compleanno di Ivan Basso, Cicloweb ha pubblicato un interessante articolo con molti spunti su suoi esordi (e sulla sua esperienza all'Amica Chips!)! http://www.cicloweb.it/articolo/2015/11/26/speciale-storia-di-ivan-basso-predestinato-campione-festeggiamo-il-compleanno-de
  16. Questa me la devi spiegare! E' dall'assonanza che arriva così il tifo per Bakelants? ts?
  17. Correva l'anno... ...2001 L'anno di Odissea nello Spazio è arrivato, l'inizio del XXI secolo e del terzo millennio, niente viaggi orbitanti verso Giove come era nelle visioni di Kubrik. Dopo pochi giorni dall'inizio dell'anno il Santo Padre dichiara la fine del Giubileo, e nello stesso giorno, al termine delle più indecise elezioni della storia statunitense, George W.Bush è nominato 43° Presidente degli Stati Uniti d'America. Sempre negli Stati Uniti. Il 9 Gennaio 2001, un'azienda dal recente e tumultuosa l'Apple annuncia il ritorno di Steve Jobs che ringrazia annunciando il nuovo MAC X e un oggettino in grado di riprodurre musica senza supporti esterni a cui in realtà i mezzi di stampa generalisti non danno molto risalto, tale Ipod. Il mondo si bea di una ritrovata competitività globale, una generale sensazione di benessere data dal rapido sviluppo dell'informatica che entra sempre più prepotentemente nelle nostre vite quotidiane con i telefonini che iniziano a sviluppare display a colori e non basta il virus Mucca Pazza a scoraggiare agli italiani. Nel frattempo la notizia che tra gennaio e febbraio la fazione dei talebani al governo in Afghanistan aveva ordinato la distruzione dei Buddha di Bamiyan aveva avuto la stesso impatto della notizia dell'Ipod ignorando ciò che poteva essere un preludio a ciò che sarebbe avvenuto nove mesi più tardi. E mentre nel ciclismo si presentavano alla nuova stagione queste squadre, nessuno che non abbia acceso almeno una volta la radio a cavallo del nuovo millennio potrà negare di aver ascoltare almeno una volta questa canzone, che adoro.
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