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Stylus

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  1. Stupenda presentazione...! Onorato! Non è un giro equilibrato e lo so, ho giocato un po' sul fatto che comunque è un Giro del 2019 e quindi con scelte più azzardate e televisive (oltre che ovviamente fare i conti col fatto che comunque qualche tappa vecchia l'ho dovuta recuperare). E' un po' l'opposto dello scorso anno in cui la corsa era rimasta abbastanza incerta fino all'ultimo trittico che bloccava un po' i corridori: qua bisogna attaccare e attaccare molto e presto, è probabile che già dopo una settimana avremo delle classifiche delineate e dopo la seconda ci potrebbe essere un corridore con in mano in tasca la vittoria. Ma sono tante le tappe da imboscata e le gialle hanno tantissimo dislivello, quindi molte le possibilità di ribaltare la classifica. La tappa del Blockhaus non è da sottovalutare, è lunga e la salita dura: la seconda ascesa del Terminillo (una specie di Colle delle Finestre laziale) è dura e se si riesce a fare un buon ritmo al primo passaggio poi è anche complicato rientrare visto che il fondovalle è abbastanza mosso. E poi bisogna andare forte a cronometro (Il pavè dell'Appia Antica è solamente grafico)
  2. Bene bene bene Occhio che la cronometro è tutt'altro che semplice...!
  3. Ma Alaphilippe ha saltato il Lombardia? Che pirlata, erano punti sicuri. Riguardo alla sovrapposizione tra Europei e Coppa del Mondo sono già pronto ad ascoltarmi il sermone di Martinello su quanto il ciclismo moderno sia illogico e non rispetti le corse e bla bla bla
  4. Mi piace, sembra una carriera umana senza strani fenomeni prodigio, e molto caciottara
  5. Leggo una story di ciclismo a tema Roma e vedo una foto della squadra calcio della Roma: è un colpo al cuore! Se c'è una società che ha fatto parte pure della storia del ciclismo questa è proprio la Lazio perchè ha vantato nelle sue fila proprio quell'omettino lì.. Ed essendo polisportiva, ha pure la squadra di ciclismo E con questo..in bocca al lupo per questa curiosa story
  6. Sono il CiùTti più titolato della storia Mi consenta E con ciò saluto la Francia e vado a far vincere agli irlandesi i prossimi 3 mondiali
  7. O pebbacco.., non è che mi devo mettere all'opera per una maglia arcobaleno? Passi per gli altri e Moser che è pcmsticamente nobile, ma Brambilla campione del mondo, si vabbè, Brambilla al massimo può vincermi il Giro del Mendrisiotto...
  8. Argentini, giapponesi e cinesi...il nuovo che avanza! Il nuovo che avanza
  9. Direi che per una volta i più forti non hanno la squadra a sostenerli (Gao, Okamoto e De Maria avevano compagni prima?) Portogallo è già spacciato, l'ho visto maluccio quell'Amaral, il piccolo francese pure è solo e s'è pure già dato da fare in testa e allora..forza Italia!
  10. Non è che la cosa mi interessi molto perchè la corsa l'ho tracciata personalmente, ma in tutto ciò credo che tu non abbia mai inserito l'altimetria E ora leggo
  11. Eccolo l'erede di Cancellara! E Bravo Gougeard, totalmente dimenticato dalla regia e storpiato pure nel nome. (Dunque l'Irlanda non corre la crono elite ma la prova su strada si?)
  12. No momento momento momento. Ma l'Irlanda? Vuoi dirmi che non è rientrata tra le prime 26 nazionali!? Martin con la stagione che ha fatto aveva una grande chance in linea! E poi il Belgio chi mi convoca? Quel wonderkid buggatissimo, il Cunego di PCM7, Dominique Cornu? Quanti anni ha, 2000?
  13. Vabbè ma son già delle bestie..i primi due sono illegali, anche se il giapponese se non si specializza finisce a fare lo Spilak (ma quello vero). (Ehi, hai visto la Lampre? Sei stato ancora una volta profetico. Sapevo che prima o poi anche i cinesi avrebbero sfondato ma non avrei creduto così presto e non con una manovra così silenziosa)
  14. Grande Palombo che è salito fortissimo con a traino Traversoni e ha appaiato la Fassa Bortolo! Fa il buco l'Amica Chips! Una volata lunghissima partita a quasi due chilometri, e ora che si è in vista dell'arco dell'ultimo chilometro Traversoni è pronto a partire! Sembra rimasto ingolfato Baldato e ancora chiuso Cipollino come a Marina di Grosseto! Si sposta Palumbo, c'è Traversoni davanti a tutti! 700 metri! 300 metri! Nessuno sembra in grado di raggiungerlo, nemmeno Cipollini che ha avuto una reazione troppo tardiva! E vince! Il nostro SuperMario Traversoni!!!! Grande grande grande! La miglior risposta alla giornata di ieri, una grande Amica Chips con un grande Giuseppe Palombo! L'abbraccio della squadra è bellissimo! Neanche ci credeva SuperMario che non si è mai voltato e ha accennato appena ad alzare le braccia per festeggiare solamente una volta tagliato il traguardo tanta era la paura d'essere rimontato! Mario Traversoni ha schiantato Cipollini giusto secondo e Ivan Quaranta, arrivato terzo. C'è spazio pure per due Amica Chips in top ten: Marco Gili e Giuseppe Palombo. E' la quarta vittoria stagionale, ma è la più importante della carriera. Il giorno in cui Boifava era arrivato con Traversoni sapevamo che ci stava portando in squadra un grande corridore, e credo che con questa vittoria credo che abbia dimostrato ampiamente che la nostra gioia per il suo arrivo non era per niente esagerata! SuperMario Traversoni batte SuperMario Cipollini! 8° Tappa / Montecatini Terme - Reggio Emilia Classifica Maglia Rosa Classifica a punti 1 Mario Cipollini (ITA/Saeco - Valli & Valli) 96 pti 2 Rik Verbrugghe (BEL/Lotto - Adecco) 64 3 Francesco Casagrande (ITA/Vini Caldirola - TacconI Sport) 61 4 Stefano Zanini (ITA/Mapei - Quick Step) 59 5 Mario Traversoni (ITA/Amica Chips - Cicli Battaglin) 59 Classifica G.P.M. 1 Rik Verbrugghe (BEL/Lotto - Adecco) 44 pti 2 Marco Gili (ITA/Amica Chips - Cicli Battaglin) 30 pti 3 Patrick Jonker (AUS/US Postal Service) 30 4 Julio Alberto Perez Cuapio (MEX/Panaria - Gaeme) 19 5 Mirko Gualdi (ITA/Mobilvetta - Rossin) 13 Classifica dei giovani 1 Danilo Di Luca (ITA/Cantina Tollo - Acqua & Sapone) 31h26'53'' 2 Isidro Nozal (SPA/O.N.C.E. - Eroski) + 3'14'' 3 Andrea Tonti (ITA/Cantina Tollo - Acqua & Sapone) + 7'25'' 4 Julio Alberto Perez Cuapio (MEX/Panaria - Gaeme) + 7'41'' 5 Christian Vandevelde (USA/US Postal) + 7'46''
  15. 20-05-2001 / 8° Tappa MONTECATINI TERME - REGGIO EMILIA Siamo rimasti con un pugno di mosche in mano, con i compagni un po' più stanchi ma per nulla scoraggiati. Oggi ci tenevo a percorrere la tappa prevista con arrivo a Reggio Emilia, era un modo per lasciarsi alle spalle la tappa di ieri e proiettarci già ai prossimi giorni. E da oggi fino a lunedì, ovvero fino alla tappa di Trieste, le occasioni saranno quasi tutte per i velocisti, seppur l'inizio della tappa di oggi presenta un profilo scoppiettante, infatti si scala subito Passo della Porretta, salita di ben 16 chilometri al 5% di media, poi Rodiano (altri 7,7 al 7,5% di media) e il muro di Casa Togno, che nei primi due di chilometri fa segnare il 9% di pendenza; tante salite non banali che mettono a disposizione punti preziosi nella classifica GPM la cui maglia di leader sulle saplle di Gili. è stata l'unica consolazione della giornata di ieri. Con buona pace di Marco, che credo non abbia bisogno di un'altra giornata in avanscoperta, oggi penso sia giusto che la squadra provi a mettere nelle migliori condizioni Traversoni che se lo merita e ha un Cipollini e un perfetto treno Mapei da battere. I primi venti chilometri passano via veloci come una scheggia. Ci provano in molti a partire in fuga, persino il nostro Chacon Diaz che anche oggi è sembrato poco reattivo agli ordini di squadra ci ha provato. Alla fine però a farcela sono stati due anni che in questi giorni hanno dimostrato di avere davvero un talento per le fughe di lunga gettata: sono Patrick Jonker (US Postal) che appena ieri era in avanscoperta con due dei nostri e Rik Verbrugghe (Lotto-Adecco), per l'ennesima volta in fuga, decisissimo a riconquistare la maglia verde e a farsi ricordare tra i ciclisti più combattivi che si ricordino a memoria. Quanto c'è stato in gruppo Rik, 100 chilometri in otto giorni? Rik Verbrugghe è un tiranno e tanto vuole conquistare tutti i GPM di giornata che già a metà tappa decide di lasciare la compagnia dell'australiano e andarsene tutto solo. Dietro però Chacon è sveglio e riesce a rubacchiare i punticini della terza piazza: essendo già fuori di classifica e buon scalatore, Chacon avrà l'occasione d'attaccare soprattutto quando inizieranno le grandi salite che porteranno in dote molti punti, e allora provare a scalare la speciale classifica non sarà impresa utopica. Poi all'ultimo traguardo GPM, quello di Casa Togno, Chacon si fa riprendere saggiamente dal gruppo. Anche Verbrugghe si rialza e si fa riprendere dall'Australiano ed entrambi vengono risucchiati dal gruppo (che aveva precedentemente alzato l'andatura proprio in prossimità del geniale traguardo volante a 30 chilometri dall'arrivo in cui per la terza piazza s'era avuto un assaggio di volata (con SuperMario Cipollini a prendersi i punti in faccia al nostro di SuperMario). A 7 dal traguardo l'avventura dei fuggitivi è finita. C'è sempre Palombo a pilotare Traversoni. Quello che appare chiaro è che anche oggi Cipollini (in maglia ciclamino) è stato lasciato solo dalla squadra, e uno come lui può soffrire questa situazione, s'è visto nella tappa di Marina di Grosseto. Quest'oggi però la squadra senza dubbio più organizzata non è la Mapei (di cui Zanini si sta litigando la ruota del Cipo col nostro Palombo) ma la Fassa Bortolo che per ora ha messo Baldato nelle migliori condizioni. Si rivedono anche Guidi e Quaranta, piuttosto in ombra nelle prime due volate di questo Giro. 3 chilometri all'arrivo, ci siamo! C'è Ferrigato a dare le ultime trenate per Baldato la cui ombra lunga di Cipollini è subito alle sue spalle e sembra nelle migliori condizioni! Traversoni sembra per ora chiuso tra Guidi e Ivan Quaranta mentre si fa largo sulla sinistra anche la maglia gialloverde del giovane bielorusso Alexandre Usov!
  16. Quindi il giapponese terzo al fiandre nemmeno si è meritato la nazionale maggiore?
  17. Mi aggiorni sulla crescita di Amoruso? Dovrebbe essere diventato una delle punte della nazionale per le classiche no? Mi pare di vederlo sempre come splendido cacciatore di tappa alla Visconti ma ancora in ombra nelle grandi classiche, o forse sono io che me lo sono perso
  18. Spiega sta tattica della fuga.. pronti via cerchi di metterne uno-due. E poi gli altri? subito dopo? Perchè capisco che il gruppo lascia fare quando ormai la fuga ha un minuto e mezzo, ma poi, riesci a rientrare recuperando quel minuto e mezzo/due senza fatica in fretta? E quando smetti di tirare davanti non ritornano a scattare se non collabori?
  19. Resisti Marco, resisti a quel cioccolataio! Mancano appena 3 chilometri alla cima! Ma come resistere ad uno che è campione del mondo e parte tra i favoriti ad ogni classica più dura? Come resistere dopo un handicap di 100 chilometri al vento? Al primo metro lasciato allo svizzero Marco cede di schianto, bravo comunque. Proviamo ora prenderci un piazzamento con il solito Pippo Simeoni che è rimasto nel gruppo della maglia rosa insieme a Chiappucci e Zaina ma anche lui sta faticando non poco. Un nuovo cambio di ritmo proprio in prossimità della cima taglia le gambe ai nostri reduci: Gili, Simeoni, Zaina, Chiappucci. tutti al palo e vediamo la corsa andare via. La tappa cerchiata di rosso sfumata, L'isola d'Elba Show circuit ha visto l'Amica Chips fare il suo show fino a metà del Poggio, come un qualsiasi gruppo da spalla che apre i concerti a quelli più famosi, che infatti poi, hanno conquistato palco e scena lasciandoci pochi applausi e qualche fischio per le tante agognate stars che quest'oggi si erano fatte un po' troppo aspettare. Mancano 5 chilometri ma ormai si pensa a domani e ancora con più rammarico visto che, mentre gli altri velocisti hanno vissuto una giornata di sollazzo il nostro Mario Traversoni si è adoperato come l'ultimo dei gregari in questa giornataccia, lode a lui. Ad ottenere la vittoria non è però lo svizzero Camenzind, bensì Stefano Garzelli che con una discesa magistrale aveva raggiunto e superato Gotti e Camenzind rubando la maglia rosa a Casagrande per il gioco degli abbuoni e dichiarando apertamente la sua volontà di confermare il titolo mentre il giovane Di Luca fa passi da gigante. Tra i parziali scontenti di giornata Gilberto Simoni che lascia sul terreno un minuto e mezzo ma soprattutto Savoldelli, Honchar e Guerini: per loro il distacco è più pesante, 2 minuti e venti. 7° Tappa / Portoferraio - Portoferraio Classifica Maglia Rosa Classifica a punti 1 Mario Cipollini (ITA/Saeco - Valli & Valli) 68 pti 2 Francesco Casagrande (ITA/Vini Caldirola - TacconI Sport) 62 3 Gilberto Simoni (ITA/Lampre - Daikin) 55 4 Rik Verbrugghe (BEL/Lotto - Adecco) 52 5 Mikel Zarrabeitia (SPA/O.N.C.E. - EroskI) 51 Classifica G.P.M. 1 Marco Gili (ITA/Amica Chips - Cicli Battaglin) 30 pti 2 Rik Verbrugghe (BEL/Lotto - Adecco) 27 pti 3 Mirko Gualdi (ITA/Mobilvetta - Rossin) 13 4 Julio Alberto Perez Cuapio (MEX/Panaria - Gaeme) 12 5 Ruggero Borghi (ITA/Vini Caldirola - Tacconi Sport) 12 Classifica dei giovani 1 Danilo Di Luca (ITA/Cantina Tollo - Acqua & Sapone) 26h22'08'' 2 Isidro Nozal (SPA/O.N.C.E. - Eroski) + 3'14'' 3 Andrea Tonti (ITA/Cantina Tollo - Acqua & Sapone) + 7'25'' 4 Julio Alberto Perez Cuapio (MEX/Panaria - Gaeme) + 7'41'' 5 Christian Vandevelde (USA/US Postal) + 7'46''
  20. E' un uomo solo, lo lasciano andare. Marco Gili taglia il traguardo GPM e si butta in discesa sempre in solitudine. Il vantaggio schizza ad un minuto e venti, il gruppo stavolta lo ha lasciato andare! E' un uomo solo con davanti 100 chilometri di salite e vento, dove vuole andare? Marco Gili non si preoccupa di questo, è difficile certo ma ha il dovere di provarci, come al Trentino, 12 mesi fa! Marco Gili guadagna un altro minuto e mezzo sul gruppo in dieci chilometri portando a 3 il totale. Sembra che la nostra preoccupazione possa solo essere una lunga cavalcata in solitaria, ma ad un minuto e mezzo perfettamente a bagnomaria tra gruppo e Gili chi c'è? Quel pazzo di Rik Verbrugghe che evidentemente ancora perso nell'indecisione tra il restare in gruppo e andare all'attacco decide tardi e si lancia anche lui in un inseguimento verso la testa proprio come a Lucera e speriamo con il medesimo esito. Marco Gili sta bene oggi, anzi, benissimo! Concentrato e di poche parole, quando gli abbiamo chiesto la sua condizione non ha risposto una volta, ma basta vederlo, va che è una meraviglia e taglia per primo i successivi due GPM! Verbrugghe? Perso! a due minuti, la sua sembra una battaglia persa. Dietro c'è Perez Cuapio anche lui partito all'avventura alla caccia delle briciole. Il gruppo insegue a 4 minuti e mezzo. Che su 62 chilometri mancanti non è molto, ma per ora Gili continua a guadagnare, a gestirsi e renderci davvero tranquilli. Speravamo in situazione di corsa più favorevole con una fuga più nutrita e con qualcuno dei nostri ma il destino ci ha riservato un uomo solo al comando. Se ce la farà sarà una vittoria quasi leggendaria! La buona gamba di Gili ci lascia liberi di tornare in gruppo e vedere la situazione degli altri compagni di squadra: Chacon, Simeoni, Chiappucci & C. sono stati sempre davanti, vigili e pronti a rompere i cambi; il ritmo non è aumentato molto tant'è che molti dei corridori che si erano staccati nella prima parte di gara sono poi riusciti a rientrare. Ritroviamo Marco a 31 chilometri dal traguardo con 5 minuti di vantaggio sul gruppo e 2 e trenta su Verbrugghe. Un vantaggio rassicurante? Lo si può scoprire solo nei prossimi 7 perchè è l'inizio della temibile salita del Poggio: se nel gruppo qualcuno vorrà attaccare lo farà qui. Il primo a provarci è Oscar Camenzind che dopo aver fatto lavorare la squadra raggiunge Rik Verbrugghe crollato fragorosamente dopo il lungo inseguimento (l'avevo detto che facevi fatica per niente eh!) A Gili intanto mancano 3 chilometri alla cima, due minuti e una manciata di secondi il vantaggio. Bravo Gili che taglia anche il Poggio in prima posizione! Purtroppo gli ultimi 3 chilometri erano anche i più duri e uniti al forcing nel gruppo (pare abbia attaccato Casagrande con Gotti) hanno ridotto il vantaggio ad appena un minuto su Camenzind che resta ora il più immediato inseguitore. Mancano 25 chilometri e 19 di questi sono in discesa ma 5 sono invece quelli della salita di Monte Orello che bisogna affrontare con il maggior distacco possibile! E purtroppo proprio quando Marco era pronto ad iniziare il Monte Orello ha ricevuto la compagnia di un cliente scomodissimo: Oscar Camenzind. Inutile citare il suo palmares ma sappiamo quanto dura sarà affrontare in un testa a testa lo svizzero. Anche se ora pure Marco Gili è abbastanza stanco speriamo che anche lo svizzero si sia stancato nell'inseguimento. Mettiti a ruota Marco che per il momento dietro sono lontani: c'è Ivan Gotti che insegue ad 1'10'' ed anticipa quel che resta del gruppo, ovvero appena sedici elementi tra cui tre dei nostri! Chiappucci, Simeoni e Zaina. Tra gli uomini di classifica rimasti invece attardati c'è l'ex maglia rosa Zarrabeitia e un interessante trio formato da Paolo Savoldelli, Giuseppe Guerini e Serhiy Honchar, tutti e tre potenzialmente a rischio in questa tappa sono finiti nella trappola.
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