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Stylus

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  1. Ritorno e vedo Guerreiro (O Guerrero o Guerriero) che è già candidato a futura star TUGAS , Barguil che alla veneranda età di 50anni è sbocciato e Spilak che sembra imbrocchito improvvisamente. Pozzato intanto continua a fare strage con il suo charme e non dico che noi irlandesi fossimo i migliori, ma una squadra migliore dell'ottugenario biondo tatuato forse l'avremmo pure
  2. Che sia una nuova stirpe degna dei Moser? Robaccia lo spagnolo, roba che se corre da capitano al massimo arriva nei 15 alla Vuelta. Combattività pure troppo penosa per giustificare il doppio attacco vincente alla vuelta
  3. Tanto abbiamo sdoganato l'autoreferenzialismo Ma che bella la mia corsa! Valori dell'Hortensio? Juan José Atienza è figlio d'arte?
  4. Ah ma ora lo ricordo, eccolo con la maglia verde di campione nazionale juniores.
  5. Sgrezzato dal vento che soffia dall'Atlantico e cresciuto a panetti di burro all'aglio, sembra un bel passista. Certo, per gli standard pcmstici che crea fenomeni e a 26 sono già affermati non è tanto tanto, però, se riuscissimo a recuperare una WC per la Roubaix...
  6. E così la data X sarebbe 18 febbraio 2017? Allora... Anche se forse sarebbe più da.. E allora ha più senso... Forte questo Cesar Veloso. Beve dalla stessa fonte di Chiappucci?
  7. Arco dei meno dieci passato. Anche se il corridore della Vini Caldirola sembra molto più vicino è solamente un'impressione data dallo schermo televisivo perchè fortunatamente ora il vantaggio è salito leggermente, ora a 20 secondi. Credo proprio che sarà un inseguimento serrato sin sotto al traguardo! 5 chilometri al traguardo. Cassani è un'ombra: 12 secondi ora! Resisti Diablo, resisti! Entra nella zona transenna El Diablo ed io mi cambio la maglia: sono sudato e non perchè qui sia particolarmente caldo. Cassani a 10 secondi! 10, poi 12, poi 8. Saran cambiati decine di volte i distacchi in questi ultimi 3 chilometri ma fanculo a Cassani! Chiappucci ce l'ha fatta! Chiappucci vince! Taglia il traguardo il gruppo solamente nove minuti e dopo. E sinceramente non ho visto a quanto tempo di ritardo è arrivato Simeoni perchè se è riuscito a mantenere almeno 6 minuti e mezzo sul gruppo sarebbe la nuova maglia rosa! Invece Simeoni si era totalmente dimenticato di questa possibilità, che non raggiunge per soli 55 secondi. Ma che importa? Stasera si festeggia ancora, anzi, i miei compagni festeggiano perchè ho avuto la sciagurata idea di lasciare la squadra per allenarmi per conto mio. La scommessa di Boifava si può definire vinta! Otto mesi fa, quando Chiappucci fu presentato alla stampa io e penso un po' tutti gli appassionati hanno creduto fosse solamente una grande operazione simpatia, invece no! Chiappucci si è dimostrato subito combattivo sin dalle prime gare, è riuscito a vincere una tappa alla Tirreno-Adriatico ed ora è riuscito nell'obiettivo che si era prefissato sin dall'inizio: vincere una tappa al Giro d'Italia e nel suo stile, in fuga e tutto bendato per la caduta di ieri! Per El Diablo è appena la terza vittoria di tappa al Giro d'Italia, otto anni fa l'ultima a Corvara in Badia. 11° Tappa / Rovinj - Rijeka Classifica Maglia Rosa Classifica a punti 1 Mario Cipollini (ITA/Saeco - Valli & Valli) 148 pti 2 Mario Traversoni (ITA/Amica Chips - Cicli Battaglin) 94 3 Stefano Zanini (ITA/Mapei - Quick Step) 90 4 Fabio Baldato (ITA/Fassa Bortolo) 66 5 Rik Verbrugghe (BEL/Lotto - Adecco) 64 Classifica G.P.M. 1 Rik Verbrugghe (BEL/Lotto - Adecco) 44 pti 2 Marco Gili (ITA/Amica Chips - Cicli Battaglin) 30 pti 3 Patrick Jonker (AUS/US Postal Service) 19 4 Claudio Chiappucci (ITA/Amica Chips - Tacconi Sport 17 5 Julio Alberto Perez Cuapio (MEX/Panaria - Gaeme) 15 Classifica dei giovani 1 Danilo Di Luca (ITA/Cantina Tollo - Acqua & Sapone) 39h43'27'' 2 Isidro Nozal (SPA/O.N.C.E. - Eroski) + 3'14'' 3 Andrea Tonti (ITA/Cantina Tollo - Acqua & Sapone) + 7'25'' 4 Julio Alberto Perez Cuapio (MEX/Panaria - Gaeme) + 7'41'' 5 Christian Vandevelde (USA/US Postal) + 7'46'' Champagne! @smec-easyjet @losqualo90 @igi @novaranelcuore
  8. 23-05-2001 / 11° Tappa ROVINJ - RIJEKA Lo dico: questa trasferta croata ora come ora è un po' seccante, Traversoni e Palombo stavano andando così bene! Ed invece, a porre un freno a tre tappe tutte e tre consecutivamente finite in volata (quest'anno le squadre dei velocisti sono talmente aggerrite che è davvero utopico pensare che i fuggitivi possano avere grosse possibilità in percorsi dove lo sprint di gruppo è una soluzione plausibile), la prima tappa in terra straniera in questo Giro d'Italia. Una tappa che alla vigilia in realtà guardavamo con interesse in squadra perchè poteva essere un valido obiettivo per un tentativo di fuga, specialmente da parte di Chiappucci: la salita di Ucka non lunga ma neanche semplice con la conseguente picchiata verso Rijeka sembrava il trampolino ideale per provare ad ottenere la tanto agognata vittoria. Invece bisognerà vedere la condizione del Diablo, stamattina era abbasanza rilassato, con una gamba mezza fasciata. Zaina al contrario non sembra aver avuto problemi particolari. Le prime immagini dalla corsa in tv (se ve lo state chiedendo si, questi giorni la corsa me la guardo in tv da un albergo di Trieste prima e Conegliano poi, perchè mentre la squadra ha sconfinato io ho deciso di dirigermi con la mia bici verso la partenza della tredicesima tappa, il primo tappone di montagna dove posso trovare zone più ricche di salite e più utili al mio allenamento) ci giungono da Pazin e si, c'è il nostro Diablo Chiappucci in fuga! Pare pedalare molto bene ed è in compagnia anche di Filippo Simeoni che sta facendo l'andatura ed Enrico Cassani (Vini Caldirola). Il vantaggio è di oltre nove minuti quando di chilometri al traguardo ne mancano 85. Cassani è un vero professionista delle fughe ma sono abbastanza sicuro che Chiappucci poi potrà staccarlo sul Monte Ucka senza problemi. Nove minuti sono molti da gestire sino alla cima dell'Ucka, il problema sarà dopo. Comunque, bella sorpresa, non mi sembra una cattiva situazione! Per quanto può valere peraltro Simeoni sarebbe maglia rosa virtuale. Dopo aver avuto un vantaggio massimo di oltre dieci minuti ora il margine si ora nuovamente assestato intorno ai nove minuti e mezzo. I nostri uomini inizieranno fra poco la salita verso Monte Ucka, di sette chilometri e mezzo circa. Dando un po' di numeri ne mancano 37 al traguardo di cui una buona quindicina in discesa. Io dico che possiamo farcela bene! Il vantaggio è ampio, e anche si scatenasse la bagarre è davvero tanto il ritardo; siamo inoltre in superiorità numerica nella fuga e Cassani non è un drago in salita...sto cominciando davvero a fantasticare , tre vittorie di tappa al Giro su undici, è fattibile! Inizia la salita e subito Simeoni si mette a fare il forcing per cercare di staccare il cugino sfigato di Davide Cassani! Finite le energie di Simeoni è ora Chiappucci che ci prova in prima persona, questo Cassani è davvero un mastino! Mancano 3 chilometri e mezzo alla cima, non staccarlo ora vorrebbe correre il rischio di portarselo sino al traguardo ed è un corridore veloce! E parlo sempre in ottica vittoria di tappa perchè anche se mancano ancora 33 chilometri il ritardo dal gruppo, che sta per iniziare ora la salita e sempre superiore ai nove minuti. Ha preso del margine!!! Non ha ceduto di schianto Cassani ma ora ci sono una ventina di metri tra i due che nei prossimi due chilometri e duecento metri deve cercare di dilatare il più possibile! Enrico Cassani sta raschiando il fondo del barile per stare al passo del nostro Diablo! Sento il pathos delle grandi salite dolomitiche ma siamo appena su una inedita salita croata di seconda categoria ad oltre trenta chilometri dal termine! E siamo sul tratto più duro, al 10%! Transita in cima El Diablo Chiappucci! 33 secondi su Enrico Cassani, 103 su Simeoni che dopo la fatica si è ora rialzato e ben dieci minuti e mezzo sul gruppo che quest'oggi ha deciso di andare letteralmente a passeggio! Devi farla a tutta questa discesa perchè poi c'è un brutto tratto in falsopiano dove il vento che spinge dal mare non rende certo piacevole l'azione solitaria. Ed intanto un gruppo pascolante transita solamente ora sul Monte Ucka. Per darvi un'idea del ritmo con cui è stata affrontata la salita vi dico che è ancora bello paciuto nel gruppo Ivan Quaranta. Discesa terminata per Il Diablo e ahi noi Cassani è riuscito a più che dimezzare lo svantaggio sceso a 15 secondi. Sono ora i sedici chilometri più difficili di tutta la tappa: strada in leggera ascesa sino ai 5 dal traguardo e vento che soffia costantemente da destra. Cassani è un bel passista e teoricamente è svantaggiato, speriamo che paghi anche un po' la discesa fatta a capofitto!
  9. Vincere una volta è fantastico, vincere due volte diventa quasi un abitudine. In quanto a celebrazioni il confronto con la tappa di Reggio Emilia è stato davvero impietoso! Giusto un giro di brindisi tanto per, menomati da Chiappucci e Zaina tenuti ostaggio dalle sapienti mani del fisioterapista. Godiamoci intanto il riassunto delle prime dieci tappe: il confronto Trave - Cipo è sul 2-2 con Zanini a fare da terzo incomodo.
  10. Ho incrociato le dita quando sono caduti lui e Zaina. Va bene che sto Giro è infarcito di volate ma poi sai che noia stare a guardare se si fossero ritirati? Domani c'è la tappa croata, quella con il Monte Ucka: corta e perfetta per una fuga, vorrei vedere Chiappucci all'attacco ma vediamo quanti meno ha domattina! Traversoni è un iraddiddio ma monumento a Palombo, entrambe le volata che ha vinto ha fatto un lavorone (Ma il Cipo in entrambe è partito molto indietro, mi sa che un pesce pilota così lo invidia un po' al nostro supermario)
  11. Ahiii brutta caduta intanto a metà gruppo! E vedo a terra due dei nostri! Ultima curva affrontata e la volata è lanciata! C'è Zanini in testa che credo però sia partito davvero troppo presto! Alla sua ruota il nostro Palombo che sta per lanciare Traversoni! Maglia Vini Caldirola di Hauptman sulla destra mentre Cipollini ha perso qualche metro, potrebbe aver patito il circuito non propriamente piatto! Perfetto! Cipollini perde posizioni mentre Palumbo lancia come una fionda Traversoni che ora si è affiancato a Zanini! E' una tra lui e noi! Salta in avanti Traversoni! E vince! Vince, vince il nostro Supermario per la seconda volta in questo Giro d'Italia! Solo Mario può battere Mario! Mario e si dimena al traguardo ma il nostro di urlo rimane spezzato in gola; ho negli occhi l'immagine della caduta di prima, vengo a sapere che in totale sono rimasti coinvolti più di trenta uomini e tra i nostri sono caduti Zaina e Chiappucci, praticamente gli unici scalatori che abbiamo. Tiriamo un sospiro di sollievo tre minuti e venti dopo quando li vediamo tagliare il traguardo: Zaina è illeso mentre Chiappucci ha uno grosso squarcio sul pantaloncino sinistro da cui traspare una ferita sanguinante ma lui non sembra sofferente, anzi più interessato a congratularsi con Traversoni e Palombo di cui anche questa volta deve dividersi il successo. Alla fine sono solamente due i ritirati: Ongarato e Lombardi. 10° Tappa / Gemona del Friuli - Trieste Classifica Maglia Rosa Classifica a punti 1 Mario Cipollini (ITA/Saeco - Valli & Valli) 145 pti 2 Mario Traversoni (ITA/Amica Chips - Cicli Battaglin) 94 3 Stefano Zanini (ITA/Mapei - Quick Step) 88 4 Fabio Baldato (ITA/Fassa Bortolo) 66 5 Rik Verbrugghe (BEL/Lotto - Adecco) 64 Classifica G.P.M. 1 Rik Verbrugghe (BEL/Lotto - Adecco) 44 pti 2 Marco Gili (ITA/Amica Chips - Cicli Battaglin) 30 pti 3 Patrick Joner (AUS/US Postal Service) 19 4 Julio Alberto Perez Cuapio (MEX/Panaria - Gaeme) 15 5 Mirko Gualdi (ITA/Mobilvetta - Rossin) 14 Classifica dei giovani 1 Danilo Di Luca (ITA/Cantina Tollo - Acqua & Sapone) 39h43'27'' 2 Isidro Nozal (SPA/O.N.C.E. - Eroski) + 3'14'' 3 Andrea Tonti (ITA/Cantina Tollo - Acqua & Sapone) + 7'25'' 4 Julio Alberto Perez Cuapio (MEX/Panaria - Gaeme) + 7'41'' 5 Christian Vandevelde (USA/US Postal) + 7'46''
  12. 22-05-2001 / 10° Tappa GEMONA DEL FRIULI - TRIESTE Ruote veloci atto terzo, ovvero una nuova tappa che si presta assolutamente alla battaglia dei velocisti, non pane per i miei denti. Sveglia alle sette e via da Gemona del Friuli alla volta di Trieste, non è un percorso lungo nè difficile: appena un dentello ad inizio tappa e poi dopo poco più di cento chilometri si arriva a Trieste. Io qui mi fermo e aspetto il gruppo; qui a Trieste dovranno affrontare per otto volte un circuito di circa sette chilometri, con Via del Molino a Vento (500 metri al 7%) in mezzo a spaventare un poco i velocisti più puri e a mettere un po' di caos nell'organizzazione dei treni veloci. A tutto ci si deve attaccare per battere Cipollini. I primi ad arrivare a Trieste sono, come immaginabile, gli uomini della fuga: ci sono Gualdi (Mobilvetta) e Stangelj (Liquigas) che pure ieri avevano passato una buona fetta di giornata in avanscoperta, ma forse delusi dal fatto d'esser stati ripresi prima del previsto ci avevano riprovato. Accompagnati dal tedesco Jens Heppner (Deutsche Telekom). Avevano un vantaggio di circa tre minuti e mezzo sul gruppo, e non erano arrivati soli a Trieste: con loro anche la pioggia, una variabile pericolosa in un circuito finale breve e con due curve ad U abbastanza insidiose. Ero stato profetico: Gorazd Stangelj, uno degli uomini in fuga non solo scivola via e abbandona i due compagni, ma non riesce neppure a risalire in bicicletta. E' ufficialmente il terzo ritirato di questo Giro d'Italia. Per gli uomini in fuga ci sono ancora 40 chilometri da compiere ma il vantaggio non è male 2'38''. Il circuito non permette di macinare alte velocità e ciò li aiuta a mantere un discreto margine. Penultimo passaggio sul traguardo per il gruppo e meno di quindici chilometri all'arrivo! Fassa Bortolo e Saeco collaborano a fondo per annullare gli ormai 50 secondi di distacco dalla coppia al comando e non ho dubbi sul fatto che ci riusciranno. Gili e Galli mantengono bene Traversoni e Palombo nel gruppetto di testa. Dietro però Chacon sta soffrendo parecchio: curve, pioggia e gruppo compatto non sono proprio le sue condizioni preferite. Suono della campana, ultimo 7 chilometri e 200 metri! 15 secondi ancora per la coppia al comando. Palombo e Traversoni sono nelle primissime posizioni, forse persino troppo avanti perchè Cipollini e Baldato sono in realtà più indietro e coperti. C'è anche la maglia rosa di Garzelli nelle prime posizioni e non è escluso che provi la volata, lo strappo di Via del Molino a Vento sicuramente peserà sulle gambe e un corridore discretamente veloce come lui potrebbe riuscire a piazzarsi. Gruppo compatto! 6 chilometri al traguardo. La Fassa Bortolo ha condotto il gruppo sino ai meno 3 e ora si è fatta spazio la Mapei in testa! C'è lo statunitense Fred Rodriguez a pilotare Zanini ed in terza e quarta ruota i nostri Palombo e Traversoni che sono dunque in ottima posizione! E attenzione perchè pare che SuperMario oggi vuole provare a fare tutto da se e ha battezzato la ruota di Traversoni! SuperMario ci teme!
  13. Mi spiace non so come poterti aiutare ulteriormente perchè per il momento non ho PCM15. Entro 15 giorni dovrei procurarmelo e poter capire meglio provando di persona su quella piattaforma. Ora che ci penso, la versione PCM16 è convertita da PCM15 quindi di fatto deve essere per forza compatibile con PCM15. Cancella i file .zces e .cds e scarica quelli di questa versione. Deve per forza funzionare perchè testata su PCM15 (non da me, c'è un utente che mi converte le tappe perchè come ti ho detto al momento non ho PCM15)
  14. 21-05-2001 / 9° Tappa MANTOVA - PORDENONE Nona tappa, ovvero la Mantova - Pordenone. Un autentico tavolo da biliardo attraverso la pianura Padana, per questo mi sono permesso, con benestare di Boifava di affrontare gli settanta chilometri (dal traguardo volante di Castelfranco Veneto) con la bici da cronometro. Tanto era il tempo che non non ci salivo sopra ad una di queste che il meccanico ha dovuto resettare completare le distanze corpo-manubrio rispetto all'ultima volta. Settanta chilometri abbastanza volati visto che non ho potuto fare a meno di pensare alla sera prima, a che diavolo fare ora. Non avevo un manager a meno che non considerassi ancora mio padre e non sapevo da che parte girarmi per cercare una squadra. In squadra invece il clima era molto più sereno, anzi, direi battagliero! Dopo la vittoria di Traversoni di ieri c'era la convinzione di potersela giocare alla pari con la squadra di Cipollini e tutti gli altri team: la tappa di oggi era il terreno perfetto per dimostrarlo ancora una volta. Caso vuole che sono riuscito ad unirmi alla corsa proprio quando il gruppo stava transitando sotto lo striscione del traguardo volante di Castelfranco Veneto. Poco, anzi, nulla mi ero perso. Solo una lenta e lunga processione del gruppo tirato in modo collaborativo da Mapei, Fassa Bortolo e Gili all'inseguimento degli uomini in fuga, ovvero Colombo (Cantina Tollo), Bertolini (Alessio), Durand (Lotto), Gualdi (Mobilvetta) Flickinger (Fdjeux) e Stangelj (Liquigas). Non davo loro molta speranza perchè il ritmo in gruppo era buono e il loro vantaggio non superava i quattro minuti con ancora settanta chilometri da percorrere, troppo poi era la voglia di volata di un po' tutte le squadre con velocisti. Niente inseguimenti al cardiopalma verso l'ultimo chilometro. Avendo già capito l'andazzo sin da metà tappa l'avventura dei fuggitivi era terminata prima del solito, a circa sei chilometri dall'arrivo, grazie anche all'aiuto di alcuni uomini Amica Chips! Traversoni era già alla ruota di Palombo pronto a trainare il nostro capitano sino alle prime posizioni. Prontissimi per la volata! Traversoni era rimasto però ingabbiato nelle posizioni di ripiego a causa di un Palombo non impeccabile. Doveva fare tutto da solo mentre davanti Fassa Bortolo e Saeco stavano già trainando i loro capitani nelle posizioni migliori. Al cambio uomo la Fassa Bortolo si inceppa e vola in testa la Saeco! Biagio Conte è pronto a lanciare il suo uomo all'ultimo chilometro mentre Traversoni nel cercar di rimontar posizioni è rimasto al vento troppo presto! Temo proprio che oggi sarà un altro Cipollini show! E una volta lanciato, Cipollini è una forza della natura! Stravince, ancora per distacco come a Frosinone! Si sapeva che solo con l'organizzazione era battibile ma oggi, Amica Chips in testa, nessuna squadra ha saputo organizzarsi decentemente. Peccato, ce la caviamo con sesto posto. 9° Tappa / Mantova -Pordenone Classifica Maglia Rosa Classifica a punti 1 Mario Cipollini (ITA/Saeco - Valli & Valli) 120 pti 2 Stefano Zanini (ITA/Mapei - Quick Step) 71 3 Mario Traversoni (ITA/Amica Chips - Cicli Battaglin) 69 4 Rik Verbrugghe (BEL/Lotto - Adecco) 64 5 Francesco Casagrande (ITA/Vini Caldirola - TacconI Sport) 61 Classifica G.P.M. 1 Marco Gili (ITA/Amica Chips - Cicli Battaglin) 30 pti 2 Rik Verbrugghe (BEL/Lotto - Adecco) 27 pti 3 Mirko Gualdi (ITA/Mobilvetta - Rossin) 13 4 Julio Alberto Perez Cuapio (MEX/Panaria - Gaeme) 12 5 Ruggero Borghi (ITA/Vini Caldirola - Tacconi Sport) 12 Classifica dei giovani 1 Danilo Di Luca (ITA/Cantina Tollo - Acqua & Sapone) 36h01'05'' 2 Isidro Nozal (SPA/O.N.C.E. - Eroski) + 3'14'' 3 Andrea Tonti (ITA/Cantina Tollo - Acqua & Sapone) + 7'25'' 4 Julio Alberto Perez Cuapio (MEX/Panaria - Gaeme) + 7'41'' 5 Christian Vandevelde (USA/US Postal) + 7'46''
  15. Ah dunque: innanzitutto devi scaricare i file aggiuntivi grafici Clicca in alto a destra sulla scritta "Additional Files", lì si apre un'altra pagina c'è la dettagliata descrizione di come installarli e i link (ma se hai problemi scrivi pure). Poi ci sono tre link (o due) nella pagina di ogni tappa: DOWNLOAD Se la tua edizione del gioco è la 13-14-15 ZCTS non è nient'altro che il file sorgente della tappa, se sei un editer o vuoi modificare la tappa DOWNLOAD PCM 16 è invece il file da scaricare se hai PCM16 Se ho ben capito hai l'edizione 2015 del gioco, dunque non hai bisogno dello ZCTS e del file per PCM16 (anzi, avendo lo stesso nome della versione per i PCM precedenti rischi di sovrascrivere il file e non funzionare). Se non hai problemi ad avviare la tappa senza grafica è dunque perchè ti mancano gli altri files grafici aggiuntivi da scaricare come ti ho detto. Anche nel rar trovi dei file grafici e sono quelli che ho creato appositamente per questa tappa e dunque non sono presenti nell'altro grande pack.
  16. Sarò nonno, avrò dei nipoti ma continuerò a raccontarvi questa stagione 2001 anche tra mille anni (l'unica story in cui il tempo reale passa più veloce del tempo simulato!) No, ora il futuro di Ivan è davvero un giallo
  17. Mi stavo preoccupando. Sono stato costretto a continuare la mia story per ravvivare la sezione. Tre giorni mortali
  18. Da leggere rigorosamente con questo sottofondo E' tradizione, dopo una vittoria, procedere con un giro di brindisi tra tutti i membri della squadra (staff, meccanici, massaggiatori e tecnici compresi) in onore della vittoria. Non credeteci degli ubriaconi! Innanzitutto perché il numero di vittorie è sempre talmente scarso che le bottiglie che teniamo al fresco sono sempre molto poche, e poi perché in realtà dopo i primi due giri di brindisi passiamo tutti al brindisi "profano" fatto di acqua naturale, Mario Chiesa a parte che beve come non ci fosse un domani quelle poche volte che abbiamo occasione. Facendo parte della squadra ma non facendone parte ufficialmente il mio giro di brindisi era finito in fondo a tutti: s'era già brindato a Traversoni e a tutti gli altri otto membri della squadra, s'era brindato a Boifava e alla moglie del fisioterapista che era incinta, s'era brindato persino a me con l'augurio di riprendere il prima possibile a mettere tutti gli altri compagni in fila. Così quando toccava a me rimaneva poco da dire. Feci l'augurio più sciagurato. Da membro navigato della squadra da tre stagioni e da quattro al seguito di Boifava, pensando anche al rischio scampato di chiusura della squadra della scorsa stagione, pensai (ma neanche troppo) di fare il più lieto ma anche più banale augurio, di quelli che si fanno ai compleanni e ai matrimoni, ma cambiando l'oggetto. "Lunga vita alla squadra e allo sponsor, che ci permetta di fare tante altre stagioni e ottenere tante altre belle vittorie come questa!" Fu l'ultimo brindisi generale! Mario Chiesa ingurgitò d'un fiato il quindicesimo brindisi, ma il volto rubicondo di qualche compagno suggeriva che anche qualcun altro non aveva passato il testimone all'acqua minerale. Tutti alzarono i calici meno che Davide (Boifava n.d.r), che resto con volto gelido fissando il bicchiere. La scena però passo inosservata pressoché a tutti eccetto che me. Lui se ne accorse e aspettò che tutti si ritirarono nelle loro camere per parlarmi in privato, soli, io e lui. Tutto ciò mi aveva lasciato perplesso ma da lì a poco avrei avuto modo di pentirmi di quel brindisi, o forse ringraziarmi perché questa volta non ero stato finalmente l'ultimo a sapere le cose. Facendola breve: non ci sarebbe stato un altro anno di Amica Chips - Cicli Battaglin. Questo è il succo della conversazione di Boifava. E pur finendo entrambi i contratti degli sponsor a fine stagione non sarebbe stato neppure un grande problema il rinnovo visto che entrambi avevano già dato la disponibilità per un'altra stagione, ma solo a patto di continuare con Boifava. Ed era proprio lui, il mio direttore sportivo, che aveva deciso di tirarsi indietro questa volta. Proprio durante queste prime giornate del Giro aveva avuto dei contatti informali con un'altra squadra, un'offerta irrinunciabile a sua detta, che andava al di là dei semplici interessi lavorativi. Si proprio una di quelle offerte che non si possono rifiutare e nessun'altro avrebbe continuato a portare avanti l'Amica Chips che dunque sarebbe andata incontro ad inesorabile chiusura. Avrebbe aspettato la fine del Giro per comunicarlo a tutta la squadra. Ed eccomi qua, ancora mezzo convalescente, senza una squadra per il futuro. Dal giorno in cui rimtterò il numero sulla schiena dovrò pensare ad andare seriamente forte se non voglio rischiare di ritrovarmi alla fine del mio sogno. Esiste un ciclismo senza una guida come Boifava?
  19. Dove eravamo rimasti? Dopo una lunga pausa riprendiamo il filo del discorso della nostra story! Siamo nel Maggio 2001 e si sta correndo il più grande evento ciclistico della nazione: Il Giro d'Italia. Ivan Basso purtroppo non partecipa. Caduto appena durante il secondo giorno di corsa, al Giro dei Paesi Baschi di inizio Aprile, la diagnosi è stata subito impietosa. Si sta allenando duramente ripercorrendo le tappe fatte dai compagni al Giro d'Italia ma difficilmente lo vedremo con un numero dietro alla schiena prima di Giugno. I favoriti della vigilia sono i noti: in primis il campione uscente Garzelli, quindi il vincitore del Giro del Trentino Simoni, ma anche Casagrande e Savoldelli oltre all'incognita Pantani. C'è anche una flotta di corridori stranieri, specialmente spagnoli, molto agguerrita: Olano torna dopo 4 anni mentre Rubiera e Beltran si sono messi in mostra durante il Giro dello scorso anno. Al prologo di Pescara c'è subito una sorpresa, il basco Mikel Zarrabeitia precede tutti i cronoman più quotati (1), distanziando di ben mezzo minuto Honchar e Savoldelli e indossando la prima maglia rosa. Incontenibile Paolo Bettini a L'Aquila (2) confermandosi tra i migliori del mondo negli arrivi su brevi strappetti. La terza tappa vede invece la riuscita della prima fuga: Mirko Gualdi sconfigge in una volata a due l'impetuoso Rik Verbrugghe (3) che si consola con la maglia verde di miglior scalatore. Siamo alla quarta tappa, nel giorno di Montevergine, il primo arrivo in salita: ci prova Chiappucci sull'erta finale (4) ma non trova collaborazione e viene riassorbito. Nei chilometri finali si stacca un gruppetto di una decina di uomini, vince Francesco Casagrande (5) che anche a causa del ritardo di Zarrabeitia è la nuova maglia rosa. La quinta tappa vede finalmente in scena i velocisti, ma la notizia che fa più rumore è una nuova caduta di Marco Pantani (già finito a terra nel corso della seconda tappa) (6), corsa da dimenticare per il Pirata che già aveva patito del pesante ritardo durante la tappa precedente. Nessuno può fare nulla però contro lo strapotere di Mario Cipollini (7) che dissipa i dubbi della vigilia (era stato vittima di un un brutto incidente a febbraio che lo aveva costretto a saltare la prima parte di stagione). Sembra imbattibile Cipollini . L'ottava tappa segna una nuova incredibile caduta per Marco Pantani (8) che viene scortato dai compagni e deciderà a fine tappa di ritirarsi miseramente. Ci si aspetta un bis di Cipollini mentre la Mapei fa corsa da maestri isolando il toscano e conquistando una splendida doppietta (1° Zanini 2° Rodriguez) proprio davanti a Supermario (9°). Per la decima tappa la corsa si sposta sull'Isola d'Elba per un circuito tutto su e giù che premia Stefano Garzelli che batte Camenzind e Gotti in una volata ristretta e ruba grazie all'abbuono la maglia rosa a Casagrande (10); ritardi abbastanza pesanti per Simoni ed Olano: entrambi lasciano sul terreno isolano un minuto e mezzo circa. E veniamo all'ottava tappa che segna una importante vittoria per noi. Ancora una volta è volata e ancora una volta lo spauracchio è Cipollini. L'Amica Chips stavolta è un meccanismo perfetto: Palumbo lancia splendidamente Traversoni che schianta Cipollini e Quaranta e va a vincere! (11). E la nostra storia riparte proprio da li, da quella sera dopo la vittoria.
  20. Si pardon..lapsus! Torino! Anche se è vero che una volta che Guarnieri lo ha lasciato al vento ha fatto una partenza degna delle ultime di Hamilton!
  21. Se Nizzolo non fosse stato squalificato a Milano probabilmente oggi avremmo un campione del mondo diverso! (E comunque non Nizzolo)
  22. Bergen 2017 World Championship Avalaible for PCM13-14-15 & 16 Mi raccomando, scaricate e installate prima tutti i pack grafici supplementari! (Negli zip della tappa trovate inoltre alcuni IB specifici che ho creato per questa corsa!) DOWNLOAD
  23. Ma le Baleari sono state annesse alla Catalunya? Devi farci un post sulla situazione Geopolitica del mondo nel 2019. Magari in Spagna stanno ancora senza governo
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