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  1. 19-05-2011 / 7° Tappa PORTOFERRAIO - PORTOFERRAIO Sacrificio, fatica e lavoro sono stati i tre punti topici dell'ultimo discorso di Boifava al team prima della partenza; è una delle poche tappe dove forse il gruppo potrebbe lasciare andare i fuggitivi, e non si poteva lasciar andare l'occasione, quindi bisognava inserirsi nella fuga buona, anche in più di uno e lavorare molto, anche per gli altri compagni di fuga al costo di rischiare, ma bisognava giocarsela come se non ci fosse un'altra tappa domani. Sapevamo che in molti avrebbero provato e pure il gruppo avrebbe tenuto chiuso la corsa perchè c'erano due GPM nei primi 30 chilometri di cui uno di seconda categoria che faceva gola a molti, bisognava essere attentissimi. L'idea era mettere Chiappucci nelle migliori condizioni possibili per tentare una fuga, magari accompagnato da Simeoni, non prima però del secondo GPM di giornata, quello di secondo categoria posto dopo circa 20 chilometri dall partenza cercando fino a quel punto di tenere chiusa la corsa con la collaborazione di Traversoni e Palumbo. Ma già dopo un paio di chilometri lo spagnolo Cabello Luque (Kelme) attacca e il venezuelano Chacon, che probabilmente mastica ancora poco la nostra lingua e non deve avere capito un un'acca gli si mette subito a ruota, poi in contropiede lo segue anche il moldavo Pugaci (Saeco); a quel punto è chiaro che la nostra tattica va a farsi benedire, c'è Marco Gili reattivo sul moldavo, si va subito all'attacco! Chacon si fa perdonare portando a casa i primi punti GPM del Giro: la maglia verde non è un obiettivo dichiarato ma il venezuelano ha tutte le carte in regola per poterla indossare, se oggi li porta a casa tutti si potrebbe incominciare a fare un pensierino. L'avevamo detto però, oggi sarà complicato andare in fuga. La Lotto-Adecco della maglia verde Verbrugghe mette subito alla frusta uno dei suoi uomini e dopo appena dieci chilometri i nostri Gili e Chacon insieme a Pugaci e Cabello vengono riassorbiti. Occhi aperti, il prossimo GPM fa gola a molti. Marco Gili riparte in contropiede ma viene rimbalzato da un muro invisibile! E' a quel punto che metto fuori la testa dal finestrino e...che vento! Saranno almeno 60 orari! Se ci si mette il vento sarà ancora più dura oggi giocarsela da lontano in solitaria, serve portarsi via almeno un bel gruppo. Gli Amica Chips sono tutti davanti e la tappa è appena partita, ma per noi è una situazione di corsa delicatissima. Inizia la salita di seconda categoria chiamata anch'essa Poggio (ma non è la stessa salita di sette chilometri che ritroveremo verso fine tappa) e l'australiano della US Postal Jonker prova la sortita, ma noi siamo come le mosche: ci sono Chiappucci e un volenteroso Traversoni alla sua ruota! Jonker prosegue sino al GPM con un tenace Chiappucci sempre alla sua ruota! Traversoni invece cede lungo la salita e vede il recupero di...Chacon Diaz, il nostro campione venezuelano! Misuriamo il vantaggio, è di circa un minuto..potremmo trovarci dopo il GPM con ben 3 uomini in fuga sul 4. Tanti, avremmo sperato anche in qualche altra squadra in più oltre al solo Jonker, ci proveremo comunque ad andare fino alla fine! Eccoli i nostri cavalieri bianco-rossi-blu: Mario Traversoni, Claudio Chiappucci e José Chacon Diaz. Tra loro la maglia US Postal di Patrick Jonker. Purtroppo il vento è davvero forte e dietro la Lotto con la collaborazione della Vini Caldirola continua con un ritmo notevole non lasciando il vantaggio salire oltre i 50 secondi. Credevo che la Lotto avrebbe avuto interesse anch'essa a provare la fuga per il grande numero di GPM, ma evidentemente ha fatto un qualche accordo con la squadra della maglia rosa per spartirsi la tappa. A conferma del ritmo non certamente turistico con cui sono stati percorsi i primi 20 chilometri il gruppo si è già spezzato in due: davanti sono rimasti 78 corridori mentre dietro hanno già alzato bandiera bianca tutti i velocisti tra cui la maglia ciclamino Mario Cipollini. c'è anche il nostro Daniele Galli. "Io sono già alla canna del gas": la comunicazione radio di Traversoni è inquetante. Appena 34 chilometri sono trascorsi dalla partenza e Mario sarebbe stato molto importante per dare linfa vitale alla fuga nei tratti meno difficoltosi (anche se oggi di pianura ce nè davvero poca, i tratti facili sono tutti dei mangia e bevi). Calcoliamo il vantaggio? Fissi sui 40 secondi, c'è Donati dietro della Vini Caldirola che tira come avesse visto la Madonna. Non ha senso così, non si va da nessuna parte. "Alzatevi" è l'ordine di Boifava. A 118 chilometri dal traguardo è tutto da rifare, e già mezza squadra è stressata dalle fughe tentate e mancate, che iniziano ad essere molte. Mancano 118 chilometri, qualcosa bisogna inventarsi. Non appena veniamo riassorbiti anche il gruppo si alza e seguono 12 chilometri di assoluta calma. Il vento che soffia dal mare (e la strada corre quasi sempre lungo al mare) rende vano ogni tentativo. Passiamo 12 chilometri a ricaricare le pile e pensare ad una tattica differente e a progettare un attacco sul prossimo GPM quello di Via del Monumento. Non appena la strada comincia lievemente a salire ci proviamo in modo diverso: trenata di Traversoni e lancio di Marco Gili, con tanta buona fortuna.
  2. Un gran peccato che ora dovrai passare il resto dei tuoi giorni per pagare tutti quelli del gruppo che hanno lasciato andare ben 5 (CINQUE!) dei tuoi uomini in fuga! E pure hai rischiato di perdere. Bravo Aru, un po' in ritardo rispetto a quello vero, e comunque: 10 uomini in 3'41''. Ma che ne sanno i giocatori di PCM14-15-16
  3. Sai che non ricordo più? Mi pare sia quello del PackITA! (Se ti interessa te lo passo su fb)
  4. Tanta Italia (ewwai Bongiorno punti fantaciclistici? :-p) ma l'impressione è che il livello sia un pochino basso, tutt'altro spettacolo rispetto al Tour (e Giro)
  5. Ho fatto un errorino in volata non togliendo il seguire di Palumbo su Cipollini quando ha rallentato (la ruggine si è fatta sentire), però non credo sarebbe cambiato di molto il risultato, Cipollini ha recuperato un abisso e la Mapei è stata impeccabile
  6. 18-05-2001 / 6° Tappa Buon 13° compleanno a me! VITERBO - MARINA DI GROSSETO Il nome di Marco Pantani non era scomparso dai notiziari sportivi o dalle lunghe lingue d'asfalto che ogni giorno il gruppo si trovava a percorrere: lì di volta in volta, specie quando la strada saliva spesso si ritrovavano pennellate colorate che scrivevano il suo nome; era semplicemente scomparso dagli ordini d'arrivo. Già ieri all'arrivo di Frosinone si era capito che l a maglia gialla strappata e ridotta a brandelli di Marco s'era rivelata un'armatura troppo fragile per il suo corpo martoriato dall'ennesima caduta e che già aveva fin troppo resistito ai colpi violenti delle malelingue e dei maligni ancor più numerosi dopo una stagione fino a qui pietosa. Marco al traguardo di Frosinone era salito su un auto diretto all'ospedale, ne era uscito qualche ora più tardi con alcune fasciature, niente che l'animo di un ciclista normale non avrebbe potuto sopportare; purtroppo però in questo momento lui è un uomo un po' più fragile di tutti gli altri, e il ritiro è stato inevitabiile. Il Giro riparte da Viterbo, dalla maglia rosa di Francesco Casagrande, che dopo le ferite dello scorso anno è oggi in condizione scintillante. La tappa presenta una prima parte collinare con una salita di terza categoria a metà tappa salvo poi scendere sul lungomare con il circuito tutto pianeggiante a Marina di Grosseto. Si arriva nella Toscana di Cipollini ed è improbabile che oggi si lascerà sfuggire la tappa specie dopo la prepotente vittoria di ieri, ci si augura un po' più di combattività e magari un lambo di Traversoni. Da Viterbo a Marina di Grosseto ci sono 133 chilometri e la tappa ne percorre una ventina in più per il triplo passaggio sotto il traguardo finale, per questo oggi sono riuscito a godermi per bene la tappa nelle sue fasi più calde, la dove le squadre cominciano a pensare alla volata, ad organizzarsi ed il nervosismo e la velocità aumenta con l'aumentare dei chilometri. Prima erano partiti in fuga tre uomini, ovvero Michele Gobbi (Mobilvetta), Mengin (Fdjeux) e Verheyen (Lotto), nessuno di questi particolarmente pericoloso e con un distacco mai eccessivo. La giornata era già decisa a tavolino alla partenza con la volata finale, saggia dunque anche la decisione di Boifava di non rischiare nessuno dei compagni visto che anche il traguardo GPM era poco attraente. Michele Gobbi aveva tagliato per primo il traguardo della montagna conquistando i suoi primi 5 punti nella speciale classifica. Quanto bastava per non dare più seguito all'azione con la stessa veemenza. Il vantaggio, che allo scollinare di Scansano era di 4 minuti si era ridotto a 2 minuti+ nel giro di 20 chilometri. L'Amica Chips per ora restava tranquilla nella pancia del gruppo. Come però spesso accade le cose più semplici si rivelano complicate, i tre davanti trovano energie nascoste e all'ultimo passaggio sotto il traguardo del circuito finale (tre giri) avevano ancora un vantaggio di quaranta secondi; non eravamo preoccupati sulla possibilità di raggiungerli, semmai era un problema di quando e nel mentre bisognava restare concentrati e non perdere d'occhio gli uomini più pericolosi: Traversoni era già nelle prime posizioni accompagnato da Palombo, il Cipo invece aveva già messo i suoi uomini alla frusta. Lo striscione dei -5 aveva messo una definitiva pietra sopra l'azione dei fuggitivi, entravano in scena le squadre dei velocisti. E' stata subito la Mapei a prendere in mano la situazione con un treno sontuoso: Scinto, Bettini, Rodriguez erano a tutta per Zanini. Il Cipo invece doveva fare i conti con un treno povero di diversi vagoni già bruciati durante la caccia ai fuggitivi che le altre squadre avevano intelligentemente consegnato alla Saeco, trovandosi così con il solo fido Biagio Conte. Depotenziare il team era l'unica arma per fronteggiare SuperMario. L'Amica Chips invece poteva contare su Galli che stava trovando le ultime energie per Palombo e il Trave. Ultima curva, rettilineo finale! Nella Mapei è il turno della trenata di Bettini mentre Biagio Conte sta portando su Cipollini facendo il lavoro di due gregari! Palumbo sta aiutando il Trave a restare incollato alla ruota di Cipollini che, se Biagio Conte non si trasformerà un marziano, si troverà presto al vento! Ed infatti Cipollini è rimasto prestissimo al vento! Ma è rimasto spaesato invece di partire con una volata lunga, come ha fatto ieri e ciò ha preso alla sprovvista i nostri Amica Chips e lanciato la Mapei che ha ancora Fred Rodriguez pronto a lanciare Zanini! Mancano ancora 800 metri, il Trave sta provando a rimontare posizioni ma sarà durissima, i Mapei hanno fatto il buco! Troppo forti! Vince Stefano Zanini e il compagno Fred Rodriguez arriva secondo ma è una grande vittoria di squadra che ha condotto una volata letteralmente p-e-r-f-e-t-t-a! Una condotta esemplare, da scrivere sui manuali sul ciclismo e far vedere di continuo nelle scuole! Un Cipollini disarmato giunge terzo recuperando quasi tutto lo svantaggio creato dal buco della Mapei, a dimostrazione della forza del toscano, a dimostrazione del lavoro fenomenale fatto dalla squadra italo-belga! Solo così si può battere Cipollini e la Mapei è tornata ad una unità e organizzazione di squadra che non si vedeva dalla metà degli anni novanta per batterlo. Ancora giù dal podio Traversoni che bissa il 4° posto di ieri. 6° Tappa / Viterbo - Marina di Grosseto Classifica Maglia Rosa Classifica a punti 1 Mario Cipollini (ITA/Saeco - Valli & Valli) 60 pti 2 Francesco Casagrande (ITA/Vini Caldirola - TacconI Sport) 52 3 Mikel Zarrabeitia (SPA/O.N.C.E. - EroskI) 51 4 Gilberto Simoni (ITA/Lampre - Daikin) 47 5 Stefano Zanini (ITA/Mapei - Quick Step) 45 Classifica G.P.M. 1 Rik Verbrugghe (BEL/Lotto - Adecco) 20 pti 2 Mirko Gualdi (ITA/Mobilvetta - Rossin) 13 3 Ruggero Borghi (ITA/Vini Caldirola - Tacconi Sport) 12 4 Cristian Moreni (ITA/Liquigas - Pata) 11 5 Francesco Casagrande (ITA/Vini Caldirola) 9 Classifica dei giovani 1 Danilo Di Luca (ITA/Cantina Tollo - Acqua & Sapone) 22h01'46'' 2 Isidro Nozal (SPA/O.N.C.E. - Eroski) + 54'' 3 Andrea Tonti (ITA/Cantina Tollo - Acqua & Sapone) + 5'05'' 4 Julio Alberto Perez Cuapio (MEX/Panaria - Gaeme) + 5'21'' 5 Christian Vandevelde (USA/US Postal) + 5'26''
  7. Riportato a pari dopo un po' di tempo! Lieto dei nuovi ingaggi, Guerreiro è il prototipo del ciclista ideale per competere nei miei Giri (qualche punto in salita in più non guasterebbe, spero abbia buon margine), per vedere qualcosa di buono da Pacencia invece, vedendo i valori secondari, credo bisognerà avere molta "pacencia". Otero invece è davvero un possibile nome nuovo per la Spagna nei GT?
  8. Le prestazioni di Schleck in salita erano molto più vicine a quelle dello spagnolo (che infatti guadagnava terreno nelle molto più lunghe e tecniche cronometro) di quanto lo siano state fin'ora quelle di Quintana rispetto a Froome. Schleck non era un cuor di leone ma per quanto visto sin'ora al Tour il lussemburghese era tutt'altra pasta rispetto al colombiano, visto che le scoppole che ha preso quest'ultimo dal keyano Schleck non le ha mai prese al Tour da Contador. Quindi, giustamente considero prematuro cassare Quintana come bluff (anche perchè un Giro l'ha vinto), ma a parità di prestazioni scelgo tutta la vita Schleck alla stessa età (di cui pure dicevamo avesse ancora tutta la vita davanti se non che, a 26, fu proprio l'ultima stagione buona della sua carriera). La poca spregiudicatezza che ha Quintana è la stessa che lo accomuna a Schleck di chi si di essere nettamente il più forte della sua generazione e poter contare su un futuro certamente vincente però il futuro non mai certo, possono capitargli le sfighe di Schleck e finire la carriera a 26 anni e può essere che fra due Van Garderen faccia il salto di qualità che lo elevi a cannibale proprio come fece Froome. Comunque almeno sin'ora non credo proprio che la colpa di Quintana sia stata quella di aver fatto troppo spesso la parte del coprispalle di Froome come le scorse edizioni, questo Quintana per ora non ne ha proprio al pari di Nibali al Giro, e probabilmente se avesse corso alla garibaldina proprio come Nibali si troverebbe oggi ad uno svantaggio abissale (ed è ciò che rimproveravo a Nibali al Giro, l'essersi esposto troppo e non essersi comportato invece come Quintana che nonostante una condizione pessima ha fin'ora abbastanza contenuto il distacco)
  9. Quando il bikesharing sfugge di mano e vince pure gli appalti per il Tour
  10. E quei muletti gialli quanto erano orrendi? Ma che son bici quelle ? Mi sa che nella storia del Tour non li ha mai usati nessuno, devono essere tipo la frutta di polistirolo nelle esposizioni IKEA
  11. Eh beh ma è ASO, il Tour è tutto perfetto, mica è organizzato male come quella corsa che si corre in Italia da quel campagnolo di Vegni. Comunque potevate dirlo che tutti avrebbero corso il Tour per prepararsi a Rio: Nibali per la sfida su strada, Froome per la sfida sui 200 a Bolt.
  12. Traversoni rimane inizialmente un po' ingabbiato nelle retrovie ma ai -3 recupera la ruota di Baldato! Sono principalmente 3 le squadre in testa pronte a giocarsi la volata, la Fassa Bortolo di Baldato, la Saeco di Cipollini e la Fdjeux di Guidi Tutti gli altri velocisti sembrano tagliati già fuori e molto indietro nel gruppo. E' partito lunghissimo Cipollini e ha preso immediatamente qualche metro di vantaggio! Traversoni ha saltato Baldato che è sembrato davvero impiantato e ora parte alla caccia di Cipollini che sembra davvero già lontanissimo! Spaventoso SuperMario Cipollini! Spaventoso! Domina e non vince ma stra-vince questa tappa! C'è stato un abisso tra lui e il resto del gruppo, se c'era qualche dubbio sulle condizioni di Supermario oggi sono svaniti tutti. Neanche ricordo a memoria un vantaggio così imbarazzante! E i nomi dei primi battuti, quelli di Lanfranchi e Simoni lasciano anche un po' stupiti ma probabilmente una volta capito che la volata sarebbe stata più atipica del previsto si sono gettati alla caccia di abbuoni preziosi.Traversoni è stato risucchiato proprio negli ultimi metri, da corridori che sinceramente non si pensava potessero avere possibilità, 4°. E negli ultimi chilometri nessuno di noi se ne accorto, impegnato ad osservare e a guidare i nostri corridori nella volata, ma il gruppo si è spaccato e solo 128 corridori hanno chiuso con lo stesso tempo del vincitore. Tra i più sorpresi e rimasti attardati anche due corridori che ieri avevano ben figurato, la coppia Kelme Fernando Escartin e Felix Cardenas, giunti a 3'35''. A 5 minuti e 24 secondi invece la lunga fila indiana gialla della Mercatone Uno che scorta il suo capitano, un immagine che francamente non mi sarei aspettato di rivedere così presto. Marco Pantani continuerà il Giro? 5° Tappa / San Giorgio del Sannio - Frosinone Classifica Maglia Rosa Classifica a punti 1 Francesco Casagrande (ITA/Vini Caldirola - TacconI Sport) 52 pti 2 Mikel Zarrabeitia (SPA/O.N.C.E. - EroskI) 51 3 Gilberto Simoni (ITA/Lampre - Daikin) 47 4 Mario Cipollini (ITA/Saeco - Valli & Valli) 42 5 Paolo Lanfranchi (ITA/Mapei - Quick Step) 40 Classifica G.P.M.1 Rik Verbrugghe (BEL/Lotto - Adecco) 19 pti2 Mirko Gualdi (ITA/Mobilvetta - Rossin) 133 Ruggero Borghi (ITA/Vini Caldirola - Tacconi Sport) 124 Cristian Moreni (ITA/Liquigas - Pata) 115 Francesco Casagrande (ITA/Vini Caldirola) 9 Classifica dei giovani 1 Danilo Di Luca (ITA/Cantina Tollo - Acqua & Sapone) 18h35'54'' 2 Isidro Nozal (SPA/O.N.C.E. - Eroski) + 54'' 3 Andrea Tonti (ITA/Cantina Tollo - Acqua & Sapone) + 5'05'' 4 Julio Alberto Perez Cuapio (MEX/Panaria - Gaeme) + 5'21'' 5 Christian Vandevelde (USA/US Postal) + 5'26''
  13. 17-05-2001 / 5° Tappa SAN GIORGIO DEL SANNIO - FROSINONE Cos'erano quelle facce scure, quei visi lunghi? Daniele, Marco, Filippo, Enrico: tutti sembravano amareggiati dall'andamento della tappa di ieri. Ma cosa si poteva fare di più? I più forti erano tutti lì dietro e avevano deciso che Montevergine sarebbe stato il loro primo campo di battaglia e noi non potevamo farci niente. Persino El Diablo che si era celato dietro un "pazienza, ci ripoverò" sembrava piuttosto deluso e non aveva aiutato con la sua esperienza a risollevare l'animo della squadra. Boifava però aveva il dovere di tenere alta l'attenzione e di stimolarli nella nuova occasione che poteva capitare oggi; da San Giorgio del Sannio a Frosinone è la prima tappa che ha l'aspetto di potersi concludere in volata, nessun gran premio della montagna e qualche sali e scendi finale utili a disturbare i treni meglio attrezzati, e chi lo ha? SuperMario Cipollini naturalmente! E questo fattore aggiunto al terribile zero nella casella delle sue vittorie può dare coraggio a tutti i suoi avversari a cominciare dal nostro SuperMario Traversoni. La mia tappa di oggi è durata oltre 220 chilometri perché una volta giunto a Frosinone non ho neppure messo il piede a terra e alla prima rotonda ho fatto marcia indietro e sono ritornato a Cassino. Volevo cercare di raggiungere la corsa per il traguardo volante e salire in ammiraglia con Boifava e ce l'ho fatta. In realtà dopo l'arrivo a Frosinone ci sono una decina di chilometri pianeggianti che ho evitato di ripercorrere, e andando a ritroso mi sono accorto che la strada che immette a Frosinone non deve essere sottovalutato perché presenta vari dentelli molto pericolosi, consiglierei alla squadra di stare davanti. Comunque dicevo, volevo arrivare a Cassino e a Cassino ci sono arrivato! Ecco il gruppo che ha appena tagliato il traguardo volante di Cassino, e Cipollini ha appena dimostrato di essere in grande forma sprintando per il 4 punti della terza piazza. Davanti infatti ci sono due corridori in fuga, il canadese Perras (Phonak) e il francese Durand (Lotto), ma il loro vantaggio è molto risicato e prevedo che quest'oggi il gruppo sarà compatto molto presto. Il vantaggio dei fuggitivi scende ad un minuto e mezzo, ma poi incomincia a ballare: un minuto, un minuto e mezzo ancora. Sembra che possano essere un ripresi velocemente in un primo momento e sembrano ancor più lontani in un secondo. E così ti ritrovi a 22 chilometri dal traguardo con i fuggitivi ancora forti d'un minuto di vantaggio. E la strada inizia ad essere più complicata, curve, controcurve e leggeri strappi che rendono più complicato l'inseguimento, e forse anche la volata finale. Mario e Giuseppe sono nei primi posti del gruppo, attenti come avevo consigliato, ma in testa c'è anche Chiapucci, e che combina? Scatta! Dopo ieri attacca ancora! L'azione del Diablo dura però molto poco, appena 2 chilometri. Ma il merito sia di rosicchiare 30 secondi buoni a Perras che nel frattempo aveva perso le ruote di Durand, sia di mettere in fila indiana il gruppo! Sappiamo bene che i treni di Cipollini e Baldato che sono i due velocisti più pericolosi sono composti da elementi che soffrono un po' questi percorsi, Palumbo e Traversoni invece se la stanno cavando egregiamente! Attenzione caduta! Un corridore della Mercatone Uno e uno dell'Alessio si sono agganciati e il corridore in maglia gialla indossa l'inconfondibile bandana di Pantani! Tutti gli Amica Chips riescono ad evitare la caduta. Poveraccio Pantani, è alla seconda caduta in quattro giorni, la fortuna non gli sorride proprio mai. Ai 10 dal termine è il gruppo è compatto ma allungatissimo! Ci ha pensato anche la Française des Jeux che ha anch'essa un velocista in squadra Fabrizio Guidi. Boifava dall'ammiraglia fa una veloce chiamata radio ai nostri uomini e le notizie che arrivano da Giuseppe Palombo non sono delle migliori, dice che si sente "un po' sulle gambe". Mancano 5 chilometri e gli uomini Saeco si muovono in testa. Sta per iniziare lo show della volata. Uno show che credo avrà delle sorprese: Palombo non ce la fa a reggere il ritmo di testa e si sta defilando, ma credo ci saranno altri in gruppo che non riusciranno a fare una volata come ci si aspetta. E Traversoni? Il nostro SuperMario dovrà fare tutto da solo, e come tanti altri velocisti sgomiterà per attaccarsi alla ruota più prestigiosa, quella di Cipollini.
  14. Ma io so già tutto Certo che con 'sto Joao Silva che è un paracarro a cronometro la vedo dura al Giro. Hai voglia a farne di..."eventi adorati e mai concessi al cittì Conte durante questi ultimi due anni"
  15. Sono stati quattro giorni di corsa movimentati con già tre diverse maglie rosa.
  16. Non riesce minimamente a fare la differenza Cardenas e nel rallentamento successivo riesce a rientrare dopo un inseguimento di vari chilometri anche Ivan Gotti! Non devono perdere tempo prezioso a guardarsi perchè c'è Olano che di gran carriera sta trainando il gruppo inseguitore che è distante solamente 34 secondi. Mancano 2 chilometri ed è il caso che anche gli uomini US Postal che sono in superiorità numerica diano una mano! Ultimo chilometro! Escartin, Garzelli, Cardenas, Casagrande, Simoni, Rubiera, Beltran, Gotti, saranno questi otto uomini a giocarsi la vittoria di tappa e forse anche la maglia rosa! E' in coda lo spagnolo Escartin e anche Garzelli che si è mantenuto passivo lungo tutta la salita. Partita la volata! E' Francesco Casagrande l'uomo in testa seguito dagli US Postal e dalla maglia Saeco di Ivan Gotti! Irraggiungibile Francesco Casagrande che vince una quarta tappa condotta magistralmente e forse ottiene anche la maglia rosa! Una bellissima vittoria liberatoria per Casagrande che lo scorso anno visse un Giro d'Italia orrendo per colpa di una caduta, e ci teneva moltissimo a ripresentarsi in grande forma! Una vittoria inseguita per una carriera intera perchè sembrerà incredibile ma è per lui la prima al Giro d'Italia! Ed è anche maglia rosa Francesco Casagrande! Per soli 9 secondi su Checo Rubiera! Perde 36'' Olano, 52'' Savoldelli, 1'18'' Honchar ma la classifica è molto corta con finalmente tutti i migliori lì a giocarsela! E' iniziato con un'altra marcia rispetto allo scorso anno e che promette di essere battagliero e bello, finalmente bello e con belle sorprese! Casagrande poi è un cagnaccio, è forte in salita, è veloce e se la cava a cronometro quindi sarà dura ora togliergli quella maglia rosa! Per gli Amica Chips non c'è molto da dire, Chiappucci bravo, Simeoni bravo ma sono tutti sprofondati in classifica. Sarebbe arrivato questo giorno ed è arrivato presto. 4° Tappa / Foggia - Santuario di Montevergine Classifica Maglia Rosa Classifica a punti1 Mikel Zarrabeitia (SPA/O.N.C.E. - Eroski) 51 pti 2 Francesco Casagrande (ITA/Vini Caldirola - Tacconi Sport) 473 Rik Verbrugghe (BEL/Lotto - Adecco) 404 Paolo Bettini (ITA/Mapei - Quick Step) 395 Mirko Gualdi (ITA/Mobilvetta - Rossin) 31Classifica G.P.M.1 Rik Verbrugghe (BEL/Lotto - Adecco) 19 pti2 Mirko Gualdi (ITA/Mobilvetta - Rossin) 133 Ruggero Borghi (ITA/Vini Caldirola - Tacconi Sport) 124 Cristian Moreni (ITA/Liquigas - Pata) 115 Francesco Casagrande (ITA/Vini Caldirola) 9 Classifica dei giovani 1 Andrea Tonti (ITA/Cantina Tollo - Acqua & Sapone) 14h39'41'' 2 Danilo Di Luca (ITA/Cantina Tollo - Acqua & Sapone) + 19'' 3 Isidro Nozal (SPA/ON.C.E - Eroski) + 1'13'' 4 Alberto Perez Cuapio (MEX/Panaria - Gaeme) + 5'40'' 5 Christian Vandevelde (USA/US Postal) + 4'45''
  17. Ora però la pedalata si è fatta pesante. Ha perso 15 secondi negli ultimi 2 chilometri e mezzo e ne mancano ancora 8 e mezzo. Mi sa proprio che oggi non sarà la giornata per vedere un Amica Chips vincente. A 6 chilometri e 200 metri dal termine Chiappucci viene ripreso. Fine delle speranze di vittoria per oggi, peccato. Peccato ma un bravo a Chiappucci che ha dimostrato di non essere un quaquaraquà e ha pure stretto i denti quando era chiaro che il gruppo l'avrebbe rimontato. Effettivamente se c'è tanta gente che lo adora e se ha vinto tanto un motivo c'è ed è quella tenacia che oggi ha messo in mostra, non devo mai dimenticare che da uno come lui ho solo da imparare. Dunque, reset sui pronostici vittoria, gruppo compatto ma ancora forte di 35 elementi, vedremo se qualcuno avrà la forza e la volontà di fare la differenza. Occupato dall'azione di Chiappucci non ho notato che in questo gruppo non ci sono purtroppo nè Pantani, nè Dario Frigo che aveva la pesante responsabilità di capitanare la Fassa Bortolo, staccati con il nostro Filippo Simeoni alle cui spalle si intravede la maglia ciclamino di Zarabbeitia che deve aver terminato la pozione magica del prologo. E in seguito al ricongiungimento con Chiappucci lo spagnolo Fernando Escartin prova il forcing! E' la prima volta che lo vediamo all'azione ed è anche una sorpresa vederlo già all'opera su queste pendenze, molto dolci per le sue caratteristiche di scalatore puro. Ed Escartin è riuscito a portare via un gruppetto! Grande azione dello spagnolo che ha fatto la differenza, con lui c'è il compagno di squadra Felix Cardenas (Kelme) ma ci sono soprattutto i tre principali favoriti alla vittoria finale Gilberto Simoni (Lampre), Casagrande (Vini Caldirola) e Garzelli (Mapei). Presenti anche i due spagnoli della US Postal Checo Rubiera e Manuel Beltran! Ivan Gotti (Saeco) con affanno sta cercando di riportarsi su questo gruppo! Mancano 4 chilometri e mezzo. E' Francesco Casagrande quello più attivo in testa preoccupato nel non far rientrare il resto del gruppo che dista una trentina di secondi! Escartin che era stato il promotore dell'azione sta vivendo ora un momento di annebbiamento ed è in coda quasi raggiunto da Gotti! 3 chilometri al traguardo! Scatto improvviso e inaspettato di Felix Cardenas, quello che era considerato alla vigilia il primo gregario di Escartin! Possibile che sia lui il vero capitano?
  18. 16-05-2001 / 4° Tappa FOGGIA - SANTUARIO DI MONTEVERGINE Sapete che erano quarant'anni che il Giro non saliva quassù? Era il 1962 e vinse un belga, Armand Desmet per distacco e che grazie a quella vittoria riuscì a vestire la maglia rosa. Pensare che anche oggi qualcuno riuscirà a staccare gli avversari secondo me sarà un po' utopia: è una salita davvero lunga, oltre 17 chilometri, simile alle grandi montagne delle Alpi, ma la pendenza media del 5% la rende priva di difficoltà. E anche la tappa, dopo quella lunghissima di ieri, è molto corta, poco più di 155 chilometri e perciò non credo sarà possibile fare grande differenza- Comunque è un grande passo avanti rispetto agli ultimi anni, e una salita di questo genere già alla quarta giornata di corsa è molto interessante e potremo vedere facilmente gli uomini di classifica già impiegati nelle prime scaramucce. Azzeccare un vincitore è difficile: la tappa potrebbe concludersi con una volata tra venti-venticinque corridori così come potrebbe essere preda di un corridore che proverà un attacco dalla media distanza, sono però abbastanza sicuro che Verbrugghe non riuscirà a difendere la maglia: oltre ad avere un vantaggio in classifica abbastanza risicato subirà per forza le fatiche di due giorni vissuti all'attacco. Le prime immagini di Rai vedono protagonisti gli uomini in fuga ed è subito un grandissimo sollievo vedere tra loro anche Filippo Simeoni! Fedeli al motto "sempre all'attacco" varato per questo Giro, non poteva essere l'uomo migliore da inserire nell'azione da lontano per sperare oggi in un grande risultato! Temo sarà una giornata difficile per il resto della squadra, è per questo che la sua presenza può essere anche di conforto per gli altri compagni. E poi la lunghezza non eccessiva è quella giusta, il tipo di tappa pure visto la difficoltà non eccessiva, purtroppo invece il margine non è il più ampio desiderabile: 4 minuti a 50 dall'arrivo. I compagni di fuga invece sono Roberto Petito (Fassa Bortolo) e Paolo Valoti (Mobilvetta). 35 chilometri al tragardo, siamo nei pressi di Castelvetere sulla discesa che porterà il gruppo al traguardo volante di Avellino. Non sono buone le notizie che arrivano dagli uomini di testa: O.N.C.E. e Mapei si sono regolamente dati i cambi al comando del gruppo e il ritardo è sceso a 2'35''. Veramente troppo poco per credere in una vittoria, tant'è che ora Simeoni ha incominciato a saltare alcuni piani e risparmiarsi. C'è solo una speranza: che la bagarre tardi ad arrivare e che ci sia lo spazio per un attacco di Chiappucci, lui deve provarci! 17 chilometri e 100 metri per Simeoni e compagni che hanno appena passato il traguardo volante e si accingono ad iniziare la salita! Si perchè ufficialmente la salita inizia qui ma di fatto ci sono ancora un paio di chilometri di falsopiano prima che a Mercogliano la salita inizi "veramente" con pendenze tra il 5 e il 6 %. E in questo spazio di due chilometri in cui secondo me se Chiappucci ne ha deve provarci. E proprio a Mercogliano a 15 chilometri dal termine grazie anche all'apporto di Zaina parte Chiappucci! Splendido! Troverà Simeoni che penso avrà qualche energia rimasta in corpo, si è risparmiato abbastanza in questi ultimi chilometri! Eccolo Simeoni che ha trovato Chiappucci e lo sta aiutando, per il gruppo è tirato con ferocia dalla Lampre che sembra non voler lasciarci troppo spazio. Dai Diablo! C'è la Lampre al gran completo a dare la caccia Chiappucci che da ora in poi dovrà fare a meno di Simeoni. E' lunga però, è ancora dannatamente lunga perché ci sono ancora ben 11 chilometri e mezzo. E passato sotto lo striscione dei dieci chilometri il nostro Diablo e ha guadagnato del margine, 30 secondi! E non si può neppure dire che dietro abbiano rallentato perchè molti hanno già perso le ruote dei migliori e si segnala anche una maglia rosa piuttosto indietro nel gruppo, come pronosticavo.
  19. credo proprio che la vittoria sarà una questione tra questi qui! Essendoci ancora nel gruppo Traversoni credo che l'Amica Chips proverà quantomeno un piazzamento in volata! Sembrava l'attacco buono ma proprio all'ultimo chilometro sta rinvenendo Mirko Gualdi! Ai 500 metri Mirko Gualdi raggiunge Verbrugghe! E' una sfida Italia-Belgio! -200 metri. Non c'è volata! Sono praticamente in surplace, esattamente appaiati!!! E' una vittoria al fotofinish quella di Mirko Gualdi! Ci sono stati alcuni secondi di apprensione tanto è stato incerto l'esito, ma è Mirko Gualdi il vincitore della 3° tappa! 32enne di Alzano Lombardo, una carriera povera di soddisfazioni dopo essere stato campione del mondo tra i dilettanti, ma non è la sua prima vittoria al Giro, era già successo quattro anni fa a Verona sempre in fuga ed era stata l'ultima della sua carriera! Il lungo e folle inseguimento di Verbrugghe che prima di prendere i fuggitivi ha percorso quasi 100 chilometri in solitaria non è stato vano ma è valso la conquista della maglia rosa! Finisce così il breve interregno del sorprendente basco che ora dovrà sicuramente dedicare anima e corpo al vero obiettivo di squadra, la maglia rosa (o il podio) di Olano. Finale strano, non troppo selettivo, in cui fa effetto leggere nella top 10 i nomi di uno scalatore puro come Simoni e di un velocista come Cipollini affiancati, sintomo che la corsa non è stata molto tirata e soprattutto che Cipollini pare essere davvero finalmente in forma per le volate. Ma un passo per volta, prima c'è la tappa di domani che presenterà, prestissimo, il primo arrivo in salita a Montevergine, ed è forse questa la ragione di tanto attendismo quest'oggi. Sebbene non sarà il Pordoi ad aspettarci domani sicuramente ci saranno scossoni di classifica: un primo test per vedere chi davvero è pronto per vincere la maglia rosa. 3° Tappa / L'Aquila - Lucera Classifica Maglia Rosa Classifica a punti 1 Mikel Zarrabeitia (SPA/O.N.C.E. - Eroski) 51 pti 2 Rik Verbrugghe (BEL/Lotto - Adecco) 40 3 Paolo Bettini (ITA/Mapei - Quick Step) 39 4 Mirko Gualdi (ITA/Mobilvetta - Rossin) 31 5 Cristian Moreni (ITA/Liquigas - Pata) 24 Classifica G.P.M. 1 Rik Verbrugghe (BEL/Lotto - Adecco) 19 pti 2 Mirko Gualdi (ITA/Mobilvetta - Rossin) 13 3 Ruggero Borghi (ITA/Vini Caldirola - Tacconi Sport) 12 4 Cristian Moreni (ITA/Liquigas - Pata) 11 5 Jens Heppner (GER/Deutsche Telekom) 8 Classifica dei giovani 1 Christian Vandevelde (USA/US Postal) 10h41'46'' 2 Isidro Nozal (SPA/O.N.C.E. - Eroski) + 4'' 3 Nicolas Fritsch (FRA/Française des Jeux) + 13'' 4 Danilo Di Luca (ITA/Cantina Tollo - Acqua & Sapone) + 17'' 5 Andrea Tonti (ITA/Cantina Tollo - Acqua & Sapone) + 24''
  20. E dopo una decina di metri è Bettini ad accendere la corsa con un attacco! Ed è una vera e propria fucilata che lascia sulle gambe gli avversari, anche Chiappucci ci ha provato a tenere la ruota ma ha visto il Grillo schizzargli via davanti come una molla! Bettini raggiunge e supera Gili a velocità doppia! Sono però due ancora i minuti che lo separano dalla testa della corsa mentre 30 i secondi guadagnati dal gruppo in cui dopo Chiappucci è stato Casagrande ad aver provato ad inseguire Bettini ma neppure lui è riuscito a fare la differenza e si sta facendo riprendere dal gruppo. Nel frattempo anche Borghi ha perso contatto dalla testa e sono rimasti in tre: Cristian Moreni, Mirko Gualdi e Rik Verbrugghe. Paolo Bettini insegue a 1'36'' tutto solo, a 2'20'' il gruppo. La strada ora sarà tutta in lieve discesa sino ad un chilometro dal traguardo, a quel punto sarà un falsopiano a portare i corridori a Lucera. Nel frattempo nel gruppo sono rimasti una novantina circa di corridori nonostante nessuno tra scatti e controscatti sia riuscito a fare la differenza, e ci sono le prime vittime eccellenti: la prima è di alta classifica ed è l'americano Dylan Casey, 7° stamattina, la seconda ed è nello stesso gruppo è Giuliano Figueras che era tra i papabili vincitori della maglia bianca! Anche gli Amica Chips Chacon, Ferrara, Gili e Galli sono staccati. Striscione dei meno 10 per i tre uomini al comando che conducono con un vantaggio di 50 secondi su Bettini e Borghi che è stato raggiunto. Un minuto più indietro il gruppo! Io l'ho detto che non davo molte possibilità alla fuga e per ora non cambierei neppure tanto idea dopo quello che è successo ieri, certo che a questo punto escluderei che qualche uomo di classifica possa attaccare!
  21. 15-05-2001 / 3° Tappa L'AQUILA - LUCERA 267 chilometri e 3443 di dislivello: è una tappa infinita, un durissimo test per la mia condizione fisica. Partito prestissimo con le prime luci dell'alba, già dopo pochi chilometri ho dovuto affrontare la prima salita: sono quattro i GPM segnalati dal Garibaldi ma in realtà sono molto più numerosi gli strappi più o meno brevi che ho dovuto affrontare. Solamente verso la seconda parte di tappa ho incontrato appena un po' di leggera discesa, prima dell'ultima salita quella di Motta Montercorvino, che tanto era cotto che l'ho affrontata con un 29. Arrivato in una vivace Lucera verso l'ora di pranzo ho deciso che per oggi non raggiungerò Boifava in corsa e aspetterò la squadra guardandomi la corsa in tivù nell'albergo prescelto dal team. Prima però ho bisogno di un riposin..zZZZzzz Il mio riposino dura molto tempo! La fatica di oggi sommata al debito di ore di sonno già accumulate sin'ora (perché per questo mia pazzo Giro necessariamente mi sveglio prima degli altri) mi han fatto dormire abbastanza! Al mio risveglio le telecamere Rai sono concentrate sui fuggitivi di giornata;insieme a Cristian Moreni (Liquigas), Mirko Gualdi (Mobilvetta) e Ruggero Borghi (VInI Caldirola) c'è il nostro Marco Gili! Marco è uno non ha proprio bisogno di consigli su come comportarsi perchè proprio lo scorso anno grazie ad una fuga come questa vinse la prima storica tappa al Giro per l'Amica Chips, quella di Genova! Questi quattro uomini hanno un vantaggio dal gruppo di 6 minuti e 15 secondi quando mancano all'incirca 90 chilometri al traguardo, ma tra di loro c'è Rik Verbrugghe, il belga che indossa la maglia verde era scattato proprio alla caccia dell'ultimo punto disponibile sul GPM del Pian delle Cinque Miglia e da allora, quasi 80 chilometri fa, è rimasto in avanscoperta solitaria nella vana speranza di raggiungere i fuggitivi, che restano a 2'34'' di ritardo. Il gruppo è praticamente compatto, salvo giusto una decina di uomini non propriamente in forma già staccatisi. Il lunghissimo inseguimento di Verbrugghe ha avuto un esito positivo nelle campagne che circondano Campobasso, quando mancano 62 chilometri all'arrivo; non credo però che il belga abbia molte energie rimaste per essere utile a Gili, e aggiungendo i 4 minuti scarsi di vantaggio e la salita di Motta Montecorvino da compiere penso che le possibilità di riuscità di questa fuga sono proprio scarsette. Nel gruppo poi stanno tutti belli in forma, c'è la O.N.C.E. che controlla senza problemi e oggi potrebbe persino pensare di lavorare per la maglia rosa che in un percorso così dovrebbe trovarsi a suo agio. Mancano 38 chilometri al traguardo e non vedo molta speranza di vittoria per lui (ora 3 minuti il vantaggio). Allora è molto più interessante dare un'occhiata veloce là dietro nel gruppo perchè è appena accaduto un passaggio di consegne parecchio importante: non c'è più la O.N.C.E. a guidare la corsa, bensì la Vini Caldirola di Casagrande a ranghi compatti. Può essere il segnale di un possibile attacco del proprio capitano o comu8nque il segnale della volontà di rendere più duro il finale di gara e assaggiare le gambe degli avversari! No! Che brutta immagine! Non appena inizia la salita di Montecorvino, Marco Gili è il primo ad alzare la bandiera bianca, come ieri ha fatto Galli! Davvero un gran peccato perchè Verbrugghe aveva iniziato a collaborare seriamente e il vantaggio si era stabilizzato a 2 minuti e mezzo. Mancano 25 chilometri dal traguardo e ora credo che l'Amica Chips non può che far altro che sperare ancora una volta in Simeoni a meno di un attacco di qualche big sulla breve salita che fra poco credo dovrebbe iniziare anche il gruppo a percorrere.
  22. Cavolicchio! Qua Casqueiro rischia bene di vincere..il tuo è un ottimo cronoman e Silva non lo è!
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