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[Story 2011] Cannondale-ISD, passione a due ruote!


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PRESENTAZIONE: QUARTA PARTE

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De Stefano: Benritornati cari telespettatori. Come ben sapete siamo qui a presentarvi i futuri uomini del team Cannondale – ISD, squadra TopTour 2011. Fino ad ora sono stati presentati dieci atleti. Ci ha raggiunti qua sul palco Beppe Conti.

(Applauso)

beppe_conti.jpg

Conti: Buonasera, grazie per l'invito. Ringrazio la Rai che mi ha permesso di essere qui.

De Stefano: Ti abbiamo chiamato per le tue perle storiche.

Bartoletti: Se volete ne anche io una di perle.

Bulbarelli: Marino per favore gnam gnam, contieniti.

Bartoletti: Il bue che dice cornuto all'asino.

De Stefano: Basta Marino, un po' di rispetto. Beppe, cosa ci hai portato oggi?

Conti: Alessandra, vi ho portato un libro, scritto da me che è uscito nelle librerie e si intitola "Torino città del ciclismo". “Torino città del ciclismo” è un affascinante viaggio nel tempo sulle due ruote della bicicletta, dalla seconda metà dell'Ottocento ai giorni nostri, dai pionieri ottocenteschi al terzo millennio: da Gerbi al “Camoscio di Cumiana” Francesco Camusso, prima maglia rosa del Giro d’Italia, 80 anni fa, dal “Campionissimo” Coppi al “Cit” Nino Defilippis; senza dimenticare quel Franco Balmamion, maestro di regolarità, che fu l’ultimo italiano a riuscire nell’impresa di vincere due Giri d’Italia (1962 e ’63), senza mai primeggiare in una tappa. Tante imprese che, nella memoria di chi le visse, sono legate a filo doppio a quello che accadeva contemporaneamente a Torino e nell’Italia intera. Il libro è, appunto, la storia di un grande amore: quello fra Torino e il ciclismo, tra la città che, almeno in Italia, ha dato i natali alla maggior parte delle discipline sportive e lo sport che ha sempre conteso al calcio il primo posto nel cuore della gente comune. Ho cercato, scovato e tradotto in un linguaggio chiaro e appassionato aneddoti, vicende, documenti, curiosità, storie di uomini che faticano su strade polverose, ma anche di organizzatori e tecnici che non si fermano davanti a nessuna difficoltà. L'ho fatto con la passione che solo i “malati” del ciclismo hanno, ma, soprattutto, con la pazienza certosina e la professionalità del giornalista serio e documentato.

De Stefano: Grazie Beppe, lo leggerò senz'altro.

Regia: "Svegliate Marino!"

Bartoletti: Ha finito lo scrittore? Mi sono addormentato alla parola "Torino città..".

De Stefano: Marino, non hai proprio rispetto per il lavoro altrui!

Bartoletti: Il mio rispetto è questo (peto)

Bulbarelli: Basta, smettetela. Alessandra per favore vai avanti.

De Stefano: Ok, Auro, meglio continuare lo spettacolo. Colelghiamoci con Pietro Plastina nella zona computer.

Plastina: Ciao Alessandra.

De Stefano: Ci sono mail, Pietro?

Plastina: Sì, ci scrive un certo Michele da Pisa che vorrebbe venire e presentare il suo libro "La bici dopata"

Bartoletti: Ah, lo conosco. Un nano con gli occhiali da sole mi ha fatto una foto insieme a lui a Piombino e poco dopo mi regalò il suo libro.

De Stefano: Come l'hai trovato?

Bartoletti: Ottimo, come poggia bicchieri (ammicca).

De Stefano: Ehm, bene, passiamo oltre. Davide vieni qua che presentiamo l'undicesimo atleta della squadra. E' la volta di Alex Gruending.

gruending.png

Cassani: Sì, Alex Gruending è un giovane svizzegho. Viene dal Canton Ticino e paghla benissimo l'italiano. E' un cogghidoghe adatto alle salite. Non è un campione ma potgha faghe molto bene in futugho. Voto 7.5.

De Stefano: Grazie Davide. Andiamo avanti con Gurgone Andrea.

gurgone.png

Cassani: Gughgone Andghea, lucchese, viene dalla Montecaghlo. Da giovane egha foghtissimo sulle salite e ogni volta che la stghada guaghdava all'insù lui egha davanti. Non è male neppure a cghonometgho. A breve potghebbe esseghe un vincitoghe di un Gigho o di un Tough de Fghance. Voto 9.

De Stefano: Gigi, vuoi dire qualcosa?

Sgarbozza: Eh, a Montecarlo ci vorrei vivere bure io, ma i soldi che la Rai mi da son talmente bochi che non bosso bermettermi nemmeno di andare in vacanza.

Conti: Scusa Alessandra se ti interrompo, ma vi volevo ricordare della cronometro di apertura del Tour de France 2009 con il circuito cittadino del principato monegasco, in cui il compaesano di Gruending, Fabian Cancellara, vinse la tappa e indossò la prima maglia gialla di quel Tour, Tour poi dominato da Alberto Contador.

De Stefano: Beppe, sempre indispensabile sulle questioni storiche. Andiamo con il prossimo, Andrew Kwitziwinki...scusate ma è impronunciabile questo cognome. Andrew Kwiz-ti-row-sky. Davide?

kwiztirowsy.png

Cassani: Questo gahghazzo pghoviene dall'Ighlanda, patghia di ghugbisty. Lui ha scleto un altgho spoght e la cannondale, nonistante non abbia qualità eccezionali, lo ha ingaggiato. Chi sa che maghgini di miglioghamento ha il gahghazzo e a cosa potghà ambighe in futugho. Nel complesso voto 7.

Bartoletti: Per favore Davide, mi pronuncieresti il cognome dell'atleta appena presentato?

Cassani: Kwitzi...Kwiztighowsky.

Bartoletti: Peccato, non si è incartato Gigi, vorresti provarci tu?

Sgarbozza: Chiwitiroski eh eh, Barino, è difficile.

De Stefano: Se avete finito vado avanti. Bene passiamo ora a Michele Martiri.

martiri.png

Cassani: Michele, Maghtighi è una pghomessa del ciclismo italiano. Molto foghte sulle salite lunghe, ghiesce a teneghe anche sughli stghappetti, nei quali seghve potenza. Lo vedo molto adatto pegh un Gigho d'Italia. Voto 8.5.

De Stefano: Davide, passiamo all'ultimo atleta di questa parte. E' il turno di Massussi Vittorio.

massussi.png

Cassani: Sì, Vittoghio Massussi viene dalla Lombaghdia ma è un cogghidoghe che pghefeghisce le pietghe e il fgheddo del nogh Eughopa. Il suo sogno è di vinceghe la Paghigi-Ghoubaix. Foghse quest'anno non la vionceghà, perghò in pocho tempo si toglieghà sicughamente qualche soddisfazione.

De Stefano: Andiamo da Pietro Plastina. Pietro la rete è in fermento, vero?

Plastina: Alessandra sì, mi è arrivata una mail proprio adesso.

De Stefano: Quindi in totale quante mail abbiamo?

Plastina: una.

De Stefano: (imbarazzata) Per favore leggila.

Plastina: Ci scrive un ragazzo che si firma con il nickname golance che ci dice: "Vittorio Massetti è, Massussi nome falso è, ajo!"

De Stefano: Pietro, per favore filtra le mail prima di leggerle.

Plastina: Non sapevo che programma usare per farlo.

De stefano: Direi che per ora è meglio chiudere. Sigla!

FINE QUARTA PARTE

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