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Giro d’Italia 1998: la Rosa di Marco


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Questo mio racconto sul Giro più impresso nel cuore negli appassionati di ciclismo, non vuole essere una celebrazione retorica di Marco Pantani, quanto un racconto dei fatti basato sui mie ricordi e qualche immagine in VHS che registrai 9 anni fa. Per molti sarà una storia fritta e rifritta.

Ma, come ho notato con piacere, molti utenti di questo forum hanno appena 13-14 anni, quindi magari hanno solo sentito qualcosa su Pantani e su quel Giro. Per molti Marco vinse il giro del 1998 nelle due tappe più note, a Selva di Val Gardena e Plan di Montecampione. In realtà Marco vinse quel giro giorno dopo giorno, anche nei momenti più difficili di quel giro.

Prologo Nizza

Il giro d’Italia 1998 prende il via da Nizza, in uno dei più bei lungomare del mondo, la Promenade des Anglais.

La Mercatone Uno presenta una squadra vocata alla causa Pantani, con ottimi gregari tra cui Roberto Conti, Marco Velo (allora più passista scalatore che passista veloce), i tre vecchietti Siboni, Podenzana e Fontenelli, e poi Forconi ed un giovane Garzelli (aveva ancora tutti i capelli).

Tra le antagoniste principali, su tutte la Saeco, che presentava il vincitore uscente Ivan Gotti e Re Leone Cipollini, la Festina (pre-scandalo) con capitano unico l’elvetico Alex Zulle, la Mapei con Tonkov. Presente quell’anno anche l’Asics, una formazione ricca di “guastatori”, con capitano Michele Bartoli, e la Polti con Luc Leblanc Rebellin, Guerini che l’anno prima aveva colto a sorpresa il terzo posto finale dietro Gotti e Tonkov.

Da seganalare la presenza di Gianni Bugno (Mapei) e Claudio Chiappucci (Ros Mary) alla loro ultima partecipazione al Giro e il 37enne Piotr Ugomov, brillante protagonista di diversi giri degli anni ’90, ma ormai agli sgoccioli della sua carriera.

I favori della vigilia sono da ripartirsi in parti uguali tra Gotti, Pantani, Tonkov e Zulle. Molta curiosità desta lo svizzero, alla sua prima partecipazione al Giro, che ha già nel suo palmares la Vuelta di Spagna e delle ottime prestazioni al Tour.

Come da pronostico si afferma Alex Zulle davanti a Sergey Gontchar (allora si scriveva così). Tra i favoriti, Marco Pantani è colui che accusa il distacco più pesante, intorno a 40 secondi.

Quindi in terra di Francia la prima Rosa va allo svizzero Zulle.

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Seconda tappa Alba-Imperia 160 km

Il finale di questa tappa presenta i tre Capi tanto cari alla Milano-San Remo: il Mele, il Cervo ed il più ostico Capo Berta. Questi tre strappetti potrebbero mettere in difficoltà qualche velocista.

Il favorito del giorno è Michele Bartoli, splendido vincitore della Liegi, del quale tutti attendono uno scatto sul Berta.

A sorpresa sul Capo Cervo Pantani schiera tutti i suoi uomini in testa al gruppo. Forse prepara qualcosa? All’imbocco del capo Berta il primo a muoversi è Paolo Bettini, seguito da Pantani e Michele Bartoli. Bettini lavora per il capitano Batoli, e dopo aver dato tutto si sposta, mentre Batoli rilancia con a ruota Pantani. Il gruppo però reagisce subito ed in vetta la gruppo si riporta sui due.

Si arriva quindi ad uno sprint a ranghi ridotti. Cipollini e daltri velocisti hanno perso contatto sul Berta. Si Impone lo spagnolo Angel Edo su Piccoli e Nicola Loda.

Ma Pantani ha dato un segnale forte: “quando la strada sale io ci sarò”.

Terza tappa Rapallo-Forte dei Marmi 196 km

Tappa per velocisti puri. Potrebbe essere la rivincita di Cipollini. Ma neanche oggi il treno Saeco ha funzionato al meglio e Cipollini non riesce a lanciare la sua volata.

La vittoria va a Nicola Minali, velocista della Riso Scotti davanti a Strazzer ed Arazzi.

La maglia rosa cambia padrone, grazie ad un buco nel finale, e va all’ucraino Gontchar.

Quarta Tappa Viareggio-Monte Argentario 239 km

Tappa piatta per i primi 200 km. Ma nel finale è previsto un doppio passaggio sul circuito del Monte Argentario, con al doppia scalata del Poggio Fondoni, una salitella di 8-9 km al 3-4%. Più che la salita, potrebbe essere selettiva la picchiata sul traguardo di Porto Santo Stefano.

Nella prima scalata al Poggio la Mercatone Uno si schera in forze in testa al gruppo, più che altro per non far correre rischi a Marco: è infatti ancora fresco il ricordo della brutta caduta dell’anno precedente nella discesa del Chiunzi, quando un gatto attraversò la strada e fece cadere Pantani, costringendolo al ritiro.

In discesa una spettacolare azione del russo Konishev della Mercatone Uno porta via una decina di uomini, tra cui anche lo stesso Pantani, Cipollini e Bartoli. Il drappello si presenta al penultimo passaggio con 30 secondi sul gruppo principale.

Nella salitella finale il forsing prima di Pantani e poi di Bartoli fa si che rimango in testa tre uomini: Batoli, Pantani ed Enrico Zaina, splendido protagonista del giro 1996. Dietro però Saeco e Mapei operano un forsing notevole per ricucire lo strappo dal terzetto di testa.

L’azione sfuma ad un km dal gpm. I velocisti sono tutti attardati, e l’andatura sostenuta ha fatto molte vittime tra cui anche Claudio Chiappucci. Negli ultimi metri di salita parte il siciliano Nicola Miceli, che l’anno prima aveva chiuso 4° in classifica generale. Con una discesa da brividi riesce a mantenere 4-5 secondi sul gruppo, e vince in solitaria a Porto Santo Stefano.

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Bartoli vince la volata del gruppo davanti a Piccoli e Baldato.

Vale lo stesso discorso di Imperia: quando il tracciato lo permette Pantani esce le unghia. Il suo coraggio finora non ha portato niente in termini di vantaggio cronometrico, ma ha già scaldato l’animo dei suoi tifosi.

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Quinta tappa Orbetello-Frascati 206 km

Tappa per velocisti, nonostante una salitella (Albano Laziale) nei Castelli Romani a 14 km dal traguardo.

Gontchar è ancora in maglia rosa. Ma le attenzioni del giorno sono su Mario Cipollini ancora all’asciutto. Nel finale stavolta il treno Saeco funziona alla perfezione e SuperMario può impostare la sua progressione, nonostante l’ultimo km sia in leggerissima salita: stavolta sono tutti dietro. Cipollini si impone su un sempreverde Silvio Martinello e sul russo Smetanine.

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Grazie ai punti nel traguardo Intergiro, Michele Bartoli riesce a sfilare la maglia rosa Gontchar. E’ la prima Rosa della sua già brillante carriera.

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Sesta Tappa Maddaloni-Lago Laceno 158 km

A Lago Lacero si concluse la prima tappa impegnativa del Giro 1998. Il percorso, tutto in terra campana presentava tre gran premi della montagna: il Monte Taburno, il Monte Terminio e nel finale la breve ma arcigna erta di Valico di Villaggio Laceno.

Cassani definì quella tappa come un arrivo per outsider: io in cuor mio speravo già dal mattino

in un attacco di Pantani.

Tappa animata dai primi km, con diversi attacchi. Ma il gruppo ritorna compatto sotto l’azione degli uomini Asics per difendere la rosa di Bartoli.

L’ultima salita è lunga 5 km, con una pendenza media del 9%. Nella prima rampa dura Pantani con la tipica pelata al vento prova un primo assaggio.

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Bartoli prova seguirlo ma senza fortuna.

Seconda accelerata di Pantani: stavolta reagisce Luc Leblanc che con qualche difficoltà si riporta su Marco. Dietro Tonkov, Zulle e Gotti hanno un attimo di difficoltà.

Lo svizzero ritrova lucidità e con un rapporto agile ed una frequenza di pedalate impressionante si riaccoda a Leblanc e a Pantani.

Nell’ultimo km di salita Zulle accelera in maniera decisa e leva di ruota Leblanc e Pantani.

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Al gpm l’elvetico ha poco più di 10 secondi su Pantani e Leblanc, sui quali si riporta Michele Batoli.

Negli ultimi 4 km completamente piatti Zulle fa sfoggio della sua ottima forma e delle sue doti da cronoman: non solo difende l’esiguo vantaggio ma guadagna altri secondi e trionfa solitario a Lago Laceno

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con 24” sul terzetto inseguitore

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e con 34” su un gruppetto di una quindicina di uomini con Tonkov e Gotti.

La classifica generale a fine tappa vede nuovamente lo svizzero in rosa:

1. ZUELLE ALEX SUI FESTINA WATCHES 28.03.12

2. BARTOLI MICHELE ITA ASICS - CGA 0.13

3. LEBLANC LUC FRA TEAM POLTI 0.50

4. TONKOV PAVEL RUS MAPEI - BRICOBI 0.56

5. SAVOLDELLI PAOLO ITA SAECO - CANNONDALE 0.57

6. PANTANI MARCO ITA MERCATONE UNO - BIANCHI 1.02

7. MICELI NICOLA ITA RISO SCOTTI - MG MAGLIF. 1.03

8. FRIGO DARIO ITA SAECO - CANNONDALE 1.04

9. GOTTI IVAN ITA SAECO - CANNONDALE 1.04

10. ZAINA ENRICO ITA BRESCIALAT - LIQUIGAS 1.08

La tappa di Lago Laceno ha rappresentato il primo momento difficile del Giro per Pantani. Essere staccati da Zulle in salita ha rappresentato una bella batosta sul piano psicologico, per lui che era il più forte scalatore del mondo. Ma in fondo Pantani non è mai andato bene nelle prime salite dei Grandi Giri. La sfida è solo rimandata: si tornerà a salire nella tappa di San Marino, primo arrivo in salita del Giro. Ma prima 4 tappe destinate ai velocisti.

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Grande Ciclo!!! ottima idea raccontare e poi le immagini...bravo questo è un bel topic...da premiare :twisted:

Un abbraccio dal vecio

leggendo le tue storie mi è venuta questa idea :lol:

Sei stato la mia musa ispiratrice :mrgreen:

Settima Tappa Montella-Matera 238 km

Non è la classica tappa da queite dopo la tempesta. Infatti lungo i 238 km tra Montella e Matera il gruppo affrontò ben 3 gpm, l’ultimo 7 km dall’arrivo.

Nonostante diversi tentativi di fuga, il gruppo si presenta ai piedi dell’ultima salita pressocchè compatto. Diversi attacchi di comprimari animarono la salita finale: il ritmo elevato mise alla corda diversi velocisti. Cipollini, invece riuscì a rimanere in gruppo e regolo con una altra possente volata un gruppo forte di 90-100 corridori.

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Alle sue spalle Baldato e Angel Edo.

PS: una curiosità. Quel giorno Bruno Cenghialta finì un fosso di raccoltà delle acque piovane e riemerse coperto di fango fino alla testa. Il gruppo lo ribattezzò “il Nero”. :mrgreen::mrgreen:

Ottava Tappa Matera-Lecce 191 km

La tappa di Lecce per molti doveva essere una “scampagnata” domenicale, con sprint finale. Infatti l’altimetria è per lo più piatta. Ma molti non avevano fatto i conti con il vento del Tavoliere.

Un forte vento laterale caratterizza gli ultimi 50 km di corsa, e subito dopo l’abitato di San Pancrazio inizia lo show della Mapei e della Festina.

Pantani, che era piuttosto indietro, rimane intruppato in un ventaglio e davanti tutta la Mapei, aiutata da qualche uomo Festina si mette a tirare per far fuori il Pirata.

In quei km completamente piatti poteva decidersi il Giro (ricordo che cronometravo il distacco col mio vecchio Swatch ogni tabellone km che vedevo), ma tutti gli uomini della Mercatone Uno, eccezion fatta per Pantani, si mettono in testa, ed a fatica riescono dopo 15 km a chiudere il buco.

Il gruppo pian piano ritorna compatto, e si organizzano le squadre dei velocisti.

La Saeco prepara il suo treno per Cipollini: Re Leone regola in volata Martinello ed Arazzi.

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PS: piccolo quiz: riconoscete nella foto sopra il 5° classificato, in maglia Scrigno Gaerne (color arancio) dietro Cipollini ed Endrio Leoni?

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Terzo sigillo di SuperMario, che quel giorno raggiunge Saronni a quota 24 vittorie al Giro…Binda è ancora lontano. Mario dovrà attendere ancora qualche anno.

La tappa di Lecce ha rappresentato il secondo momento difficile per Pantani nel Giro 98. Solo una squadra eccezionale, tutta vocata alla sua causa, ha evitato una clamorosa debacle in una tappa alla vigilia considerata di trasferimento.

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Bravo Sateo :twisted:

Nona Tappa Foggia-Vasto 167 km

Non riuscii a vedere quella tappa: ricordo che feci visita a mio nonno in ospedale a Palermo che si era operato all’anca.

Per la cronaca vinse lo svedese Magnusson, un velocista che militava nell’Amore & Vita e che ebbe 2-3 anni di gloria per poi sparire nell’anonimato .

Ancora un piazzamento per Martinello che colleziona un altro secondo posto. Terzo Re Leone Cipollini.

Come si può vedere dall’immagine fu uno sprint molto serrato e da fotofinish

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La generale rimase per lo più invariata:

1. ZULLE ALEX SUI FESTINA WATCHES 43.37.42

2. BARTOLI MICHELE ITA ASICS - CGA 0.05

3. LEBLANC LUC FRA TEAM POLTI 0.50

4. TONKOV PAVEL RUS MAPEI - BRICOBI 0.56

5. SAVOLDELLI PAOLO ITA SAECO - CANNONDALE 0.57

6. PANTANI MARCO ITA MERCATONE UNO - BIANCHI 1.02

7. MICELI NICOLA ITA RISO SCOTTI - MG MAGLIF. 1.03

8. GOTTI IVAN ITA SAECO - CANNONDALE 1.04

9. FRIGO DARIO ITA SAECO - CANNONDALE 1.04

10. ZAINA ENRICO ITA BRESCIALAT - LIQUIGAS 1.08

Decima Tappa Vasto-Macerata 212 km

Altra tappa per velocisti, nonostante lo strappo di Macerata a 12 km dall’arrivo. L’arrivo era posizionato più in basso nella zona industriale della cittadina marchigiana.

Quel giorno ci fu una fuga a lunga gittata del coraggioso pugliese Elio Aggiano, comunque più che controllata dagli uomini in rosso della Saeco.

L’arrivo era posto al termine di un lungo violone…l’ideale per la tremenda progressione a più di 60 km/h di SuperMario…

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(toh, chi si rivede in maglia Scrigno alle spalle di Cipollini: quel giorno Petacchi concluse sesto)

ed è Poker!!!

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Martinello, poveraccio, collezionò l’ennesimo secondo posto. Al terzo posto Endrio Leoni.

Classifica invariata, ma è la vigilia del primo arrivo in salita del Giro a San Marino…si arriva sulle strade del Pirata. Marco lancia proclami di battaglia, nonostante l’arrivo non sia poi così durissimo (è lo stesso arrivo che Castellano aveva presentato l’anno prima nella cronoscalata di San Marino, vinta da Pavel Tonkov), per infiammare gli animi dei suoi tifosi.

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Grazie Fisico. :smilie_daumenpos:

spero che la storia sia abbastanza scorrevole

Undicesima Tappa Macerata-San Marino 220 km

Mercoledì 27 Maggio si corse la seconda tappa di una certa importanza per il Giro.

Ricordo benissimo che quel giorno i miei amici mi staccarono a forza dal televisore per andare in campagna (a Polizzi il 7° mercoledì dopo Pasqua è la festa del Patrono e si va tutti a fare scampagnate). Non interesserà a nessuno, ma quel giorno fumai la mia prima sigaretta (una MS) e presi la mia prima sbornia da vino: questà è la parte meno educativa del racconto. :mrgreen:

Nonostante i fumi dell’alcol riuscii a seguire la tappa in una vecchia TV in bianco e nero, con effetto neve e rumori vari incorporati. :banghead: “Meno male che ho programmato la registrazione, così me la rivedo a casa”. Ma quel giorno l’andatura fu veramente folle e riuscii a registrare solo gli ultimi 3 km, che mi accingo a raccontarvi.

La tappa fu caratterizzata da una lunga fuga con dentro tra gli altri anche Serpellini, Noè e “Chepe” Gonzales.

Ai meno 3 km inizia lo strappo più duro di tutta la salita, 1 kmal 12-13%.

Chepe Gonzales con le sue accelerate da grimnpeur stacca tutti; rimane a galla il solo Noè ad una decina di secondi. Dietro, nel tratto più duro Bettini in maglia verde di miglior scalatore opera un forsing notevole per favorire un attacco di Bartoli.

Nel tratto più duro Pantani si porta in testa, ma Zulle prontamente lo affianca per “smontare” qualsiasi velleità di attacco…ma il Pirata è deciso e ai meno 2 sferra il primo attacco di giornata, subito stoppato da Bettini.

Passano 200 metri e Pantani, indiavolato, riparte con una rasoiata tremenda. Risponde per primo Leblanc, seguito a breve da Zulle e tutti gli altri big.

Nel frattempo sotto lo striscione dell’ultimo km Noè riprende Chepe Gonzales, ormai piantato, e riparte con un accelerata da passista: la regolarità premia il lombardo dell’Asics, che non rispondendo alle rasoiate del colombiano, ha conservato qualche energia per il finale.

Dietro il gruppo marcia a ritmo più che sostenuto. A meno 600 m dall’arrivo riparte Pantani: è l’affondo buono!

Nonostante l’impeto del Pirata, Noè conserva un leggero margine e coglie il suo primo successo in carriera.

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A 8” Pantani e a 10” Tonkov con il resto dei big:

1. NOE' ANDREA ITA ASICS - CGA 5.12.20

2. PANTANI MARCO ITA MERCATONE UNO - BIANCHI 0.07

3. TONKOV PAVEL RUS MAPEI - BRICOBI 0.10

4. REBELLIN DAVIDE ITA TEAM POLTI 0.10

5. GOTTI IVAN ITA SAECO - CANNONDALE 0.10

6. BARTOLI MICHELE ITA ASICS - CGA 0.10

7. ZULLE ALEX SUI FESTINA WATCHES 0.10

8. LEBLANC LUC FRA TEAM POLTI 0.10

9. ROUX LAURENT FRA TVM - FARM FRITES 0.10

10. GUERINI GIUSEPPE ITA TEAM POLTI 0.10

11. FRIGO DARIO ITA SAECO - CANNONDALE 0.10

12. MICELI NICOLA ITA RISO SCOTTI - MG MAGLIF. 0.10

13. ZAINA ENRICO ITA BRESCIALAT - LIQUIGAS 0.10

14. MAGNANI MARCO ITA CANTINA TOLLO - ALEXIA ALL 0.19

15. CAMENZIND OSKAR SUI MAPEI - BRICOBI 0.23

16. GONTCHAR SERGUEI UKR CANTINA TOLLO - ALEXIA ALL 0.23

17. PIEPOLI LEONARDO ITA SAECO - CANNONDALE 0.23

18. BELLI WLADIMIR ITA FESTINA WATCHES 0.26

19. UGRUMOV PIOTRE RUS BALLAN 0.33

20. CLAVERO DANIEL ESP VITALICIO SEGUROS 0.33

Pantani grazie al suo attacco rosicchia appena 11”, tra abbuono e distacco.

Classifica Generale

1. ZULLE ALEX SUI FESTINA WATCHES 54.00.55

2. BARTOLI MICHELE ITA ASICS - CGA 0.05

3. LEBLANC LUC FRA TEAM POLTI 0.50

4. PANTANI MARCO ITA MERCATONE UNO - BIANCHI 0.51

5. TONKOV PAVEL RUS MAPEI - BRICOBI 0.52

6. MICELI NICOLA ITA RISO SCOTTI - MG MAGLIF. 1.03

7. GOTTI IVAN ITA SAECO - CANNONDALE 1.04

8. FRIGO DARIO ITA SAECO - CANNONDALE 1.04

9. ZAINA ENRICO ITA BRESCIALAT - LIQUIGAS 1.08

10. GUERINI GIUSEPPE ITA TEAM POLTI 1.10

Riepilogando, Pantani riesce per la prima volta in questo Giro a staccare Zulle, ma è una vittoria di Pirro, con appena 11” guadagnati. Lo svizzero tra 4 giorni potrà ammazzare il giro nella crono di Trieste, mentre il Pirata ha perso due occasioni buone.

Finora è un Giro d’Italia con un solo padrone, il suo nome è Alex Zulle.

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Dodicesima Tappa San Marino-Carpi 202 km

Dopo il giro di boa a San Marino, il Giro entra nella sua seconda parte, con una tappa completamente pianeggiante con arrivo a Carpi.

Giornata da lupi con pioggia da lupi dal primo all’ultimo km.

La tappa viene caratterizzata da una fuga con ben 24 uomini, Fabrizio Guidi, Lanfranchi, lo scalatore francese Roux, e Andrea Noè a caccia della maglia rosa.

Il gruppo li tiene a 1’30” minuti fino a 30 km dall’arrivo. Poi rimane in testa la sola Saeco, ed il lavoro di ricucitura si fa imprombo. Emblematico è uno scatto di Cipollini a meno 20 km dall’arrivo per invogliare anche le altre squadre a tirare: ma è il segno della resa del gruppo.

Nel gruppo di fuggitivi si susseguono scatti e controscatti per giocarsi la tappa: a 5 km dall’arrivo si avvantaggia un terzetto con Smetanine, Pierdomenico e Roux che si va giocare la tappa.

A sorpresa Roux anticipa il più veloce Smetanine e vince.

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Al terzo posto Pierdomenico, mentre al sesto posto, si mangia le mani Fabrizio Guidi per l’occasione sciupata: era il più veloce dei fuggitivi.

Il gruppo arriva con un ritardo superiore ai 2 minuti e il francese Roux realizza il doppio colpo: tappa e maglia.

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Ecco la nuova classifica generale:

1. ROUX LAURENT FRA TVM - FARM FRITES 58.39.50

2. NOE' ANDREA ITA ASICS - CGA 0.19

3. ZULLE ALEX SUI FESTINA WATCHES 0.35

4. BARTOLI MICHELE ITA ASICS - CGA 0.40

5. ZINTCHENKO ANDREI RUS VITALICIO SEGUROS 0.42

6. CAMENZIND OSKAR SUI MAPEI - BRICOBI 0.43

7. RUBIERA J.LUIS ESP KELME - COSTA BLANCA 0.49

8. LANFRANCHI PAOLO ITA MAPEI - BRICOBI 1.11

9. LEBLANC LUC FRA TEAM POLTI 1.25

10. PANTANI MARCO ITA MERCATONE UNO - BIANCHI 1.26

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Tredicesima tappa Carpi-Schio 166 km

La tredicesima tappa taglia in due la Pianura Padana per risalire in Veneto. Altimetria pressoché uguala alla tappa precedente, se non fosse per una salita breve ma arcigna collocata a 10 km dall’arrivo: il Passo dello Zovo, 5 km al 8-9%. Un trampolino ideale per un attacco.

Altra giornata da lupi con pioggia per tutto il tragitto della corsa. Cassani sin dai primi minuti di diretta avvisa della pericolosità della discesa finale, con un sede stradale stretta e scivolosa e resa ancor più improba dalla pioggia.

Il gruppo si presenta compatto ai piedi dell’ultima salita: in testa forsing dell’Asics con Coppolillo

e Bettini, più Fontanelli per la Mercatone.

Dopo un km di salita scatta Pantani, seguito da Tonkov e Camenzid. Pantani continua a salire semrpe sui pedali e Camenzind si pianta. A pochi secondi un duo con Zulle e Miceli.

Zulle con un rapporto agile mulinato da alta frequenza si riporta sotto con Miceli: ora sono 4 gli uomini al comando. Secondo scatto di Pantani e Miceli rimane sui pedali. Tonkov e Zulle, invece, rispondono bene alle accelerate del Pirata.

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I tre protagonisti della salita scollinano con 8” su Miceli e 15” su un gruppetto con Bartoli e Guerini.

Ma lo show deve ancora iniziare! La discesa mostra tutte le sue difficoltà dopo soli 500 metri:

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Pantani e Zulle scivolano in un fosso a sinistra, e Tonkov rimane da solo in testa.

Passano pochi attimi e Zulle tira dritto in una curva a sinistra.

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Lo svizzero mette in mostra tutti i suoi limiti in discesa (2 anni prima al Tour, nella discesa del Cormet du Roselend era piombato in un fosso, con grande paura di tutti, ma fortunatamente senza conseguenze). Pantani, poco più avanti incappa in una seconda scivolata e rievoca nei suoi tifosi (compreso me) gli attimi tremendi del Chiunzi nel ’97. I due vengono saltati da Guerini, Bartoli e Bettini che scendono giù come dei folli.

Tonkov davanti fa le curve quadrate, e viene anch’esso raggiunto e superato dagli inseguitori.

A fine discesa la situazione è ribaltata rispetto al gpm: 4 uomini in testa tra cui 3 Asics (Bartoli, Noè e Bettini) e Guerini. A pochi secondi Tonkov e Pantani.

Noè e Bettini tirano la volata a Bartoli

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che vince agevolmente su Guerini .

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A 16” secondi un gruppetto con Pantani, Tonkov e Leblanc, mentre Zulle accusa 22”. Piccola debacle per Gotti che accusa più di un minuto, mentre l’ex Maglia Rosa Roux accusa 1’ e 13” e cede il simbolo del primato ad Andrea Noè.

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Ordine di arrivo

1. BARTOLI MICHELE ITA ASICS-CGA 3.58.02

2. GUERINI GIUSEPPE ITA TEAM POLTI 0.00

3. BETTINI PAOLO ITA ASICS-CGA 0.00

4. NOE' ANDREA ITA ASICS-CGA 0.03

5. REBELLIN DAVIDE ITA TEAM POLTI 0.16

6. RUBIERA J.LUIS ESP KELME-COSTA BLANCA 0.16

7. MICELI NICOLA ITA RISO SCOTTI-MG 0.16

8. DOMINGUEZ J. CARLOS ESP VITALICIO SEGUROS 0.16

9. CAMENZIND OSKAR SUI MAPEI-BRICOBI 0.16

10. LEBLANC LUC FRA TEAM POLTI 0.16

11. TONKOV PAVEL RUS MAPEI-BRICOBI 0.16

12. PANTANI MARCO ITA MERCATONE UNO-BIANCHI 0.16

13. VELO MARCO ITA MERCATONE UNO-BIANCHI 0.17

14. ZUELLE ALEX SUI FESTINA WATCHES 0.24

15. GONTCHAR SERGUEI UKR CANTINA TOLLO-ALEXIA 0.24

16. FORCONI RICCARDO ITA MERCATONE UNO-BIANCHI 0.24

17. BELLI WLADIMIR ITA FESTINA WATCHES 0.25

18. TRONCA AMILCARE ITA BALLAN 0.25

19. FARESIN GIANNI ITA MAPEI-BRICOBI 0.59

20. GOUGOT FABRICE FRA CASINO 0.59

Classifica generale

1. NOE' ANDREA ITA ASICS-CGA 62.38.14

2. BARTOLI MICHELE ITA ASICS-CGA 0.06

3. ZUELLE ALEX SUI FESTINA WATCHES 0.37

4. CAMENZIND OSKAR SUI MAPEI-BRICOBI 0.37

5. RUBIERA J.LUIS ESP KELME-COSTA BLANCA 0.43

6. ROUX LAURENT FRA TVM-FARM FRITES 0.49

7. GUERINI GIUSEPPE ITA TEAMPOLTI 1.15

8. LEBLANC LUC FRA TEAMPOLTI 1.19

9. PANTANI MARCO ITA MERCATONE UNO-BIANCHI 1.20

10. TONKOV PAVEL RUS MAPEI-BRICOBI 1.21

Festa grossa in casa Asics per l’impresa del giorno, mentre Pantani, passato lo spavento, si lecca le ferite in attesa della tappa del giorno dopo: a Piancavallo ci sarà il primo test serio in salita.

Da domani tutti contro tutti.

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