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Giro d’Italia 1998: la Rosa di Marco


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e chi sono smetanine e pierdomenico?!?!?!

:biggrin:

Sergei Smetanione era un discreto-mediocre velocista russo che militavo nella Vitalicio Seguros, una squadra spagnola dalla divisa rossa che chiuse i battenti 2 anni dopo.

Pierdomenico è il cognome di un ciclista italiano che militava nella Cantina Tollo, prima squadra di Danilo Di Luca, che amava molto andare in fuga.

Insomma tutto tranne che due fenomeni :rotfl:

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Quattordicesima tappa Schio-Piancavallo 165 km

Piancavallo: prima prova d’appello per Pantani per far suo questo Giro. Una salita di 14 km all’8%, con i primi 6-7 al 10%.

La tappa presenta 15° km piatti prima dell’erta finale.

Il tratto in pianura viene affrontato a ritmo sostenuto, con fughe e contro fughe e l’Asics in testa al gruppo per difendere la rosa di Noè.

Ai piedi della salita finale si vede in testa al gruppo il treno giallo della Mercatone. Podenzana,Velo, Garzelli e Forconi prendono la salita di petto imponendo un ritmo forsennato: si prepara il terreno per un attacco di Pantani…Il Pirata non si fa attendere e scatta dopo 3,5 chilometri di ascesa, nel tratto piu' duro (pendenze del 14-15 per cento).

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L’unico che prova a stargli a ruota è il russo Tonkov. Dietro si assiste ad una crisi nera di Gotti (poi si saprà che rea affetto da un virus intestinale). Pantani seguito a ruota da Tonkov fanno il vuoto. Ma Pantani vuol fare da solo: continua ad alzarsi sui pedali e dopo un chilometro anche Tonkov deve mollare.

Alle spalle del russo restano Zulle guida gli inseguitori (Guerini, Leblanc, e Noe') Il Pirata continua il suo ritmo forsennato sempre sui pedali: a 9 chilometri dall'arrivo ha 20" su Tonkov, 26" su Zuelle e Guerini a ruota. Noè e Leblanc più dietro, mentre naufragano Bartoli e Gotti.

Ma il tratto duro di salita termina: ora inizia una fase di salita al 6%. Tonkov riprende un buon passo e si porta a 10” da Pantani, che ormai non guadagna più. Altri 15” più dietro il duo Zulle-Guerini.

Dietro Zulle in forte ripresa riprende Tonkov.

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Dopo qualche centinaio di metri si stacca il buon Guerini.

Nel tratto finale Pantani mantiene un minimo vantaggio sui due rivali. Passano i km e sento che i battiti del mio cuore aumentano a dismisura: il timore che Marco venga ripreso è forte.

Ma il Pirata stringe i denti

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e torna a vincere

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al Giro a distanza di 4 anni dal suo ultimo successo in quel di Aprica.

Non trattengo un urlo di gioia…niente ache vedere con quello che lancai l’anno prima, quando sull’Alpe d’Huez Marco levò tutti di ruota, compreso Jan Ulrich.

Infatti, mi rendo subito conto, che si tratta di una vittoria poco redditizia: a 13” piombano sul traguardo Tonkov e poi Zulle.

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Ottima prova di Guerini che chiude a 28”.

Tra i primi quattro e il resto del gruppo un abbisso: quinto arriva stremato e a bocca aperta uno stoico Noè, ma il suo ritardo è di 1’ e 51”…dovrà cedere la maglia a Zulle.

Bartoli abbandona ogni velleità di classifica, se mai ne avesse.

Per Gotti è una giornata nerissima: il suo ritardo sarà superiore ai 5 minuti. E’ il primo favorito a saltare per aria.

Pantani è apparentemente soddisfatto e dichiara: "E' stata una vittoria sofferta fino alla fine. Oggi, quattro anni dopo la mia prima vittoria, ho confermato di avere coraggio. Sono uno dei pochi che scopre le carte senza paura. Credo che questo piaccia alla gente: sono quello che ha il coraggio di alzare i guantoni e combattere a modo mio".

C’è poco da stare tranquilli però: già domani il Pirata dovrà difendersi nella cronometro di Trieste.

da uno Zulle in condizione strepitosa

Ecco l’ordine d’arrivo

1) MARCO PANTANI (ITA-MERCATONE UNO)

2) PAVEL TONKOV (RUS) A 13"

3) ALEX ZULLE (SVI) S.T.

4) GIUSEPPE GUERINI (ITA) A 28"

5) ANDREA NOE' (ITA) A 1'51"

6) J. CARLOS DOMINGUEZ (SPA) A 2'02"

7) MARCO VELO (ITA) S.T.

:biggrin: DANIELE DE PAOLI (ITA) S.T.

9) DANIEL CLAVERO (SPA) S.T.

10) RICCARDO FORCONI (ITA) S.T.

La Classifica Generale subisce un ulteriore scossone…

1) ALEX ZULLE (SVI-FESTINA) IN 67H01'11"

2) MARCO PANTANI (ITA) A 22"

3) PAVEL TONKOV (RUS) A 40'

4) GIUSEPPE GUERINI (ITA) A 57"

5) ANDREA NOE' (ITA) A 1'05"

6) MICHELE BARTOLI (ITA) A 2'41"

7) OSKAR CAMENZIND (SVI) A 2'49"

:rotfl: LAURENT ROUX (FRA) A 3'01"

9) WLADIMIR BELLI (ITA) A 3'22"

10) LUC LEBLANC (FRA) A 3'31"

…ma parla chiaro: tre uomini giocarsi il giro e Guerini guastatore.

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Quindicesima tappa Trieste-Trieste 40 km

La seconda settimana di Giro si chiude con una crono insidiosa a Trieste. Dopo una salita facile nei primi 10 km e altri 10 tra discesa e falsopiano, iniziano 20 km tutti piatti che costeggiano il mare adatti ai cronomen puri.

Pantani dichiara di potersi ritenere soddisfatto se il distacco da Zulle si fosse mantenuto tra 1’30” e 2 minuti…non sa cosa l’aspetta.

Al gpm Zulle è gia in testa e il suo vantaggio su Pantani e Tonkov (uguale tempo) è di 51”.

Ma il suo vantaggio aumenta esageratamente negli ultimi 15 km. La moto 2 della Rai con Gianni Cerqueti segue proprio lo svizzero. L’inviato ai meno 8 km vede pantani a qualche centinaio di metri davanti allo svizzero, e conta i metri di distacca che man mano si riducono. A meno 5 km dall’arrivo Zulle affianca Pantani: ciò significa che ha già rifilato 3 minuti allo scalatore romagnolo, e che, soprattutto, sta dando una mazzata psicologica tremenda al suo rivale per la Rosa.

Zulle non guarda neanche Pantani: lo supera e dopo poco lo stacca.

Nell’arrivo di Trieste lo svizzero ferma il cronometro in 44’38” alla mostruosa media di 53 km/h.

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Il secondo arrivato, l’ucraino Gontchar accusa quasi un minuto.

Tonkov chiude terzo con tempo di tutto rispetto ed un ritardo da Zulle di 1’ e 20”.

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Pantani naufraga a 3’26”. E’ senza dubbio il momento più difficile per Marco.

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Quasi tutti gli opinionisti lo danno fuori da i giochi, visto il ritardo da Zulle prossimo ai 4 minuti.

Zulle mette un ipoteca importante sull’81° Giro d’Italia.

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Ordine d’arrivo

1) ALEX ZUELLE (SVI-FESTINA) IN 44'38" M.O. 53,771 Kmh

2) SERGUEI GONTCHAR (UCR) A 53"

3) PAVEL TONKOV (RUS) A 1'22"

4) J. CARLOS DOMINGUEZ (SPA) A 2'00"

5) MICHELE BARTOLI (ITA) A 2'11"

6) BRUNO BOSCARDIN (ITA) A 2'13"

7) RICCARDO FORCONI (ITA) A 2'16"

8 ) OSKAR CAMENZIND (SVI) A 2'32"

9) PAOLO SAVOLDELLI (ITA) A 2'33"

10) ARTURAS KASPUTIS (LIT) A 2'44"

21) LUC LEBLANC (FRA) A 3'24"

22) GIUSEPPE GUERINI (ITA) S.T.

24) MARCO PANTANI (ITA) A 3'26"

25) ANDREA NOE' (ITA) A 3'29"

Classifica generale

1) ALEX ZUELLE (SVI-FESTINA) IN 67H45'49" M.O. 40,196 Kmh

2) PAVEL TONKOV (RUS) A 2'02"

3) MARCO PANTANI (ITA) A 3'48"

4) GIUSEPPE GUERINI (ITA) A 4'21"

5) ANDREA NOE' (ITA) A 4'34"

6) MICHELE BARTOLI (ITA) A 4'52"

7) OSKAR CAMENZIND (SVI) A 5'21"

8 ) SERGUEI GONTCHAR (UCR) A 5'48"

9) J. CARLOS DOMINGUEZ (SPA) A 5'50"

10) RICCARDO FORCONI (ITA) A 6'15"

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Sedicesima Tappa Udine-Asiago 227 km

Nonostante il chilometraggio e una salita di 20 km a 50 km dall’arrivo, la tappa di Asiago è il classico intermezzo tra due momenti difficili del Giro. Tappa da fughe da lontano…ed infatti va via una fuga di ben 20 uomini, tra cui uno splendido Bettini, in cerca di gloria personale, Baldato, Piccoli, Ferrigato, Loda, Fontanelli e due scudieri di Cipollini ovvero Fagnini e Scirea.

Il gruppo naturalmente lascia fare…sono in molti a voleretirare il fiato prima del tremendo trittico alpino.

Nella salita che porta all’altopiano di Asiago rimangono davanti in 9: hanno perso contatto gli uomini più veloci del gruppetto in fuga ovvero Perdiguero, Guidi, Baldato e Bagnini.

Nel finale si assiste ad una serie impressionante di scatti, finquando non va via un terzetto con Bettini, letteralmente scatenato, e gli esperti Scirea e Fontanelli; quest’ultimo, come precisa Cassani, viene soprannominato Mortadella (come un noto politico Italiano :biggrin: ) dai compagni di squadra per il suo amore sfrenato per l’omonimo salume.

Bettini lancia lo sprint ai meno 200,

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ma viene saltato negli ultimi 50 da Fontanelli, che vince a braccia alzate.

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Fontanelli dedicherà la vittoria al suo capitano Pantani, come buon auspicio per le tappe a venire.

Bettine piange con un occhio: infatti guadagna più di 11 minuti sul gruppo e si ritrova asorpresa al terzo posto in classifica, davanti a Pantani.

Ecco la nuova Classifica Generale:

1) ALEX ZUELLE (SVI-FESTINA)

2) PAVEL TONKOV (RUS) A 2'02"

3) PAOLO BETTINI (ITA) A 3'29"

4) MARCO PANTANI (ITA) A 3'48"

5) GIUSEPPE GUERINI (ITA) A 4'21"

6) ANDREA NOE' (ITA) A 4'34"

7) MICHELE BARTOLI (ITA) A 4'52"

:rotfl: OSKAR CAMENZIND (SVI) A 5'21"

9) SERGUEI GONTCHAR (UCR) A 5'48"

10) J. CARLOS DOMINGUEZ (SPA) A 5'50"

Il povero Gotti in preda ad una forte dissenteria si deve ritirare a metà percorso…proprio prima della fase più congeniale agli scalatori.

Infatti con la tappa successiva inizierà un trittico terrificante con 2 tappe dolomitiche e una riivo in salito lungo e duro a Plan di Monte Campione per chiudere.

La resa dei conti è in arrivo…sta per scattare l’ora del Pirata.

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Diciassettesima Tappa Asiago-Selva di Val Gardena 217 km

1 CAPITOLO: l’attesa prima della battaglia

Si apre il trittico col tappone dolomitico. L’altimetria è da paura: Duran, Staulanza, Fedaia e Sella, una dietro l’altra, prima della picchita su Selva.

Tappa dove può succedere di tutto, dove succede di tutto!

In una riunione preliminare al mattino il vecchio “brontolo” Roberto Conti suggerisce Pantani che per la prima volta affronta le dolomiti (eccezion fatta per Passo di Monte Giovo nel ’94, primo “volo” del Pirata) ed in particolare la Marmolada al Giro. Gli descrive il Passo Fedaia metro per metro. Che il Pirata stai studiando qualche attacco sulla Marmolada?

L’arcigno Duran miete la sue prime vittime: Michele Bartoli decide di far gruppetto con i velocisti e si stacca dal gruppo di testa. Cipollini alza bandiera bianca e si ritira con 4 successi alle spalle.

Davanti prende piede il classico fugone da tappa alpina con dentro tra gli altri un giovane Simoni, due colombiani combattivi in salita come Buenahora e Chepe Gonzales, Rebellin e Camenzind, scudiero di Tonkov.

Zulle con i suoi 2 minuti su Tonkov e quasi 4 su Pantani controlla agevolmente la corsa con tutta la squadra a scandire un ritmo per nulla proibitivo in testa al gruppo. Ma su di lui sta per piombare il terribile anatema di Franco Cribiori, cha al mattino al raduno di partenza aveva profetizzato: “Oggi Zulle perde maglia e mutande” suscitando l’ilarità di molti “palati fini” del ciclismo.

Nelle prime rampe del Fedaia rimangono in testa i colombiani Gonzales e Buenahora con Camenzind. Dietro è sempre la Festina in testa al gruppo maglia rosa.

Pantani se ne sta a centro gruppo, tranquillo in attesa del momento propizio.

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2 CAPITOLO: agguato sul Fedaia

A Malga Ciapela inizia la vera Marmolada: 6,5 km al 12%, dei quali i primi 3 sono un rettilineo che si arrampica in cielo e guarda in faccia i corridori…”Una lama affilata di pugnale”, li ama definire Caludio Gregari della Gazzetta.

A 5 km dalla vetta gli occhi di Marco incontrano quelli di Roberto Conti, che con un cenno del capo indica a Pantani: “E’ questo il momento giusto!”.

Ma passano 2-3 secondi e scatta Tonkov: è il primo ad accendere la miccia…non l’avesse mai fatto…

Pantani con a ruota Guerini lo seguono subito e si forma un terzetto. Zulle continua del suo passo, ma sembra meno lucido di altre occasioni.

Passa poco e Pantani supera Tonkov e si pone in testa, sempre sui pedali: sale come un treno. Dopo 1 km, Tonkov ha le gambe di legno e deve alzare bandiera bianca. Guerini, invece, tiene splendidamente la ruota di Marco.

Zulle è a bocca aperta: sta pagando la salita più dura di questo giro.

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Tonkov invece rivive gli spettri del ’96 quando uno Zaina scatenato lo fece andare in crisi proprio sul Fedaia, facendogli perdere la maglia in favore di Olano, seppur per un giorno solo.

In cima al Fedaia-Marmolada svetta “Chepe” Gonzales.

A 1’20” passa il duo Pantani-Guerini…dopo 50” dai due ecco il transito di Tonkov e Miceli.

Zulle paga già 1’50” da Pantani: ha già buttato via metà del vantaggio che aveva sul Pirata.

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3 CAPITOLO: Pantani in Sella verso la Rosa

Ai piedi del Passo Sella si forma un quintetto al comando: Pantani, Guerini, Camenzind (come mai non è stato fermato ad attendere Tonkov?), Buenahora e Gonzales.

A 1’ Tonkov, a 2’ Zulle.

Dopo 2 km di salita piccolo brivido per un salto di catena del Pirata (l’anno dopo proprio grazie ad un salto di catena, ad Oropa si assisterà alla più bella rimonta operata da Marco Pantani in una salita), che comunque si riporta subito sulla testa della corsa. I fuggitivi alzano via via bandiera bianca.

A metà salita Tonkov accusa 1’30” dalla testa della corsa. Zulle annaspa a 3’30” ed è da solo con tre compagni di Marco (Forconi, Conti e Garzelli).

L’ultimo a cedere sotto i colpi di Pantani e Chepe Gonzales. Quindi rimane un duo in testa, che sale di comune accordo. Guerini splendido come non mai.

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In vetta al Sella Marco Pantani è maglia rosa virtuale, con 2’su Tonkov e 4’30 su Zulle.

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La discesa non cambia le carte in tavola: la volata finale non viene neanche disputata…Guerini può sollevare le braccia al cielo per la prima vittoria la Giro.

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A Pantani la prima Maglia Rosa della sua carriera-

Tonkov limita la debacle e conclude con 2’04” di ritardo.

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Zulle invece naufraga a 4’36”…lo Zulle inavvicinabile dei giorni prima si è dissolto nelle Dolomiti.

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Ecco i primi eroi arrivati a Selva:

1) GIUSEPPE GUERINI (ITA-POLTI)

2) MARCO PANTANI (ITA) S.T.

3) 'CHEPE' GONZALEZ (COL) A 2'04" (

4) PAVEL TONKOV (RUS) S.T.

5) OSKAR CAMENZIND (SVI) A 2'18"

6) NICOLA MICELI (ITA) A 3'03"

7) DANIELE DE PAOLI (ITA) A 3'25"

:banghead: STEFANO GARZELLI (ITA) A 4'37"

9) ALEX ZUELLE (SVI) S.T.

10) DANIEL CLAVERO (SPA) S.T.

11) LEONARDO PIEPOLI (ITA) S.T.

12) HERMAN BUENAHORA (COL) S.T.

13) J. LUIS RUBIERA (SPA) S.T.

14) ROBERTO CONTI (ITA) A 5'10"

15) MASSIMO CODOL (ITA) A 5'31"

Campane a festa a Cesenatico, e l’Italia sportiva gioisce per la prima Maglia Rosa di Marco Pantani

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Il sogno diventa realtà

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…sinceramente quel giorno trattenei le lacrime a stento nel vedere Marco in Maglia Rosa.

Ecco la nuova Classifica Generale, completamente rivoluzionata:

1) MARCO PANTANI (ITA-MERCATONE UNO)

2) PAVEL TONKOV (RUS) A 30"

3) GIUSEPPE GUERINI (ITA) A 31"

4) ALEX ZUELLE (SVI) A 1'01"

5) OSKAR CAMENZIND (SVI) A 4'13"

6) NICOLA MICELI (ITA) A 7'18"

7) RICCARDO FORCONI (ITA) A 9'02"

8) DANIEL CLAVERO (SPA) A 9'35"

9) SERGUEI GONTCHAR (UCR) A 9'36"

10) WLADIMIR BELLI (ITA) A 10'22"

11) J. LUIS RUBIERA (SPA) A 10'24"

12) PAOLO BETTINI (ITA) A 11'01"

13) MARCO VELO (ITA) A 12'37"

14) LAURENT ROUX (FRA) A 13'18"

15) MARCO MAGNANI (ITA) A 13'33"

E pensare che è solo la prima tappa alpina...

Pantani non può cullarsi, il suo vantaggio su Tonkov e Zulle è ancora minimo, considerando la crono di Lugano il penultimo giorno.

Ma questa è un’altra storia…

PS: per 4 giorni sarò fuori sede e non potrò continuare la storia. Appuntamento a Mercoledì 28 per gli ultimi capitoli.

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Diciottesima Tappa Selva di Val Gardena-Alpe di Pampeago 115 km

Non inganni il chilometraggio: è una delle tappe più difficili del giro! Infatti gli ultimi 60 km presentano tre salite in rapida successione, non lunghissime ma abbastanza dure.

Si inizia con il San Floriano, una salita di 20 km, di cui glu ultimi 7 al 10-12% (un piccolo Fedaia).

Poi il Passo di Lavazè, 7 km al 7%.

La tappa si conclude con l’inedita (per il Giro) salita dell’Alpe di Pampeago: 9 km al 9,5%, dei quali gli ultimi 4 sempre sopra al 10%.

La tappa è animata da un fuga di 5 uomini, tra i quali troviamo il combattivo “Chepe” Gonzales.

All’inizio del tratto duro del San Floriano, Alex Zulle, nonostante la batosta del giorno prima, mostra di non essersi ancora arreso e cambia tattica: opera un forsing tremendo al quale rispondono solo Tonkov, Pantani e Miceli. Guerini in leggera difficoltà.

Al gpm la situazione vedeprimo Gonzales, con 15” sul drappello Pantani guidato sempre da Zulle e 40” su Guerini.

All’imbocco della salita successiva Zulle cala il ritmo e rientrano diversi corridori, tra i quali due gregari di Zulle (Jeker e Meier) e Guerini. La seconda salita presenta pendenze meno arcigne rispetto alla precedente, e la situazione si stabilizza. Al gpm del Passo di Lavazè passa per primo ancora Chepe Gonzales con 36” sul gruppo Pantani, che a differenza di Tonkov e Zulle, è momentaneamente senza compagni di squadra.

Nella discesa successiva rientrano 2 uomini Mercatone (Podenzana e Garzelli) che si pongono subito in testa al drappello. In pochi km Gonzales è ripreso, ed un drappello di 20 uomini si ritrova a giocarsi la tappa ai piedi della salita finale.

Il primo a scattare è Paolino Bettini versione scalatore assieme a Camenzind, ma sono scatti che lasciano il tempo che trovano.

Dopo 3 km di salita Pantani rompe gli indugi e prova a scattare, ma viene subito francobollato dai rivali per la Maglia Rosa. Si succedono altri attacchi: prima Chepe e poi un sorprendente Bettini.

Appena inizia il tratto finale (ultimi 4 km al 12%) accelera deciso Pantani e si porta con se il solo Tonkov.

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Zulle è di nuovo in leggera difficoltà.

Pantani e Tonkov si danno cambi regolari. A meno 2 km Pavel Tonkov si pone in testa: Pantani si pone alla sua ruota senza riuscirlo a superare. Oggi Marco non è molto brillante, e sembra quasi sulla difensiva.

Ai 200 metri finali Pantani prova a saltare Tonkov. Ma il russo è più fresco e va a cogliere un importante successo davanti al Pirata.

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Il primo dei “normali” è Miceli, che giunge a 44”. Lo svizzero Zulle fa quel che può: arriva a bocca spalancata dopo 58”, e sbanda senza forze subito dopo aver passato la linea d’arrivo…

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…ha dato veramente tutto!

Guerini arriva con un minuto di ritardo.

Ordine d’arrivo

1) PAVEL TONKOV (RUS-MAPEI)

2) MARCO PANTANI (ITA) A 1"

3) NICOLA MICELI (ITA) A 44"

4) ALEX ZUELLE (SVI) A 58"

5) GIUSEPPE GUERINI (ITA) A 1'07"

6) OSKAR CAMENZIND (SVI) A 1'15"

7) PAOLO BETTINI (ITA) A 2'00"

:biggrin: DANIEL CLAVERO (SPA) A 2'15"

9) ANDREA NOE' (ITA) S.T.

10) FRANCESCO SECCHIARI (ITA) A 2'21"

La nuova classifica generale :

1) MARCO PANTANI (ITA-MERCATONE UNO)

2) PAVEL TONKOV (RUS) + 27"

3) GIUSEPPE GUERINI (ITA) 1'47"

4) ALEX ZUELLE (SVI) 2'08"

5) OSKAR CAMENZIND (SVI) 5'37"

6) NICOLA MICELI (ITA) 8'07"

7) DANIEL CLAVERO (SPA) 11'59"

:oops: PAOLO BETTINI (ITA) 13'10"

9) JOSE' LUIS RUBIERA (SPA) 13'23"

10) SERGUEI GONTCHAR (UCR) 15'28"

Un altro minuto perso da Zulle che si allontana ancora di più dal simbolo del primato. Tonkv, invece, ha veramente impressionato tendendo testa in una salita così dura a Marco, e riuscendo a batterlo in volata. Il russo si candida a serio pretendente alla vittoria finale.

Dal canto suo Pantani ha ancora una tappa a suo favore: l’arrivo di Plan di Montecampione del giorno successivo…l’imperativo sarà quello di vincere, per avere del margine in vista della crono di Lugano.

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