Vai al contenuto

Seguici su Discord

Unisciti al server Discord di PCM Italia per rimanere sempre in contatto con noi, parlare di ciclismo e vivere un'esperienza multiplayer ottimale
Unisciti al server

PCM Italia è su Tapatalk

Scarica Tapatalk gratuitamente sul tuo smartphone per consultare in maniera facile e veloce PCM Italia anche da mobile!
Leggi di più

Disponibile Pro Cycling Manager 2024

Pro Cycling Manager 2024 e Tour de France 2024 sono finalmente disponibili
Leggi di più

news invernali


davide__

Messaggi raccomandati

Scatta stasera il primo raduno della Flaminia - Bossini

L'accogliente e confortevole Hotel Pino al Mare di Santa Severa (RM) si appresta ad ospitare il primo dei due raduni invernali del Team Ceramica Flaminia - Bossini Docce, diretto da Massimo Podenzana e Giuseppe Petito. La squadra si ritroverà a Santa Severa già da stasera per iniziare domani di buon mattino l'intensa settimana di incontri e primi allenamenti programmati per favorire la perfetta amalgama e armonia nella formazione di Roberto Marrone, rinnovata in ben dieci elementi su sedici in organico. La squadra 2008, infatti, è composta da: Adriano Angeloni, (Ita), Julian Dario Atehortua (Col), Maurizio Francesco Biondo (Ita), Davide Bonuccelli (ita), Gianluca Coletta (Ita), Antonio D'Aniello (Ita), Wladimir Duma (Ucr), Cristiano Fumagalli (Ita), Leonardo Giordani (Ita), Dainius Kairelis (Lit), Mikhaylo Khalilov (Ucr), Hubert Krys (Pol), Tomasz Marczynski (Pol), Ricardo Martins (Por), Luigi Sestili (Ita), Filippo Simeoni (Ita): "In questo primo raduno mancheranno solamente Mikhaylo Khalilov e Julian Dario Atehortua - ha spiegato Marrone - perchè trattenuti da diversi impegni in patria. I tecnici hanno concordato con loro un piano di lavoro differenziato, visti i diversi obiettivi stagionali che li aspettano. Tutti gli altri avranno modo di conoscere in questi giorni gli appuntamenti che il Team ha in programma nel 2008". Il ritiro si concluderà giovedì 13 dicembre.

Tuttobiciweb.it

Link al commento
Condividi su altri siti

  • Risposte 1,5k
  • Created
  • Ultima Risposta

Top Posters In This Topic

PISTA - Sei Giorni di Cremona: decolla il progetto

Villa_07_wb.JPG

Lo specialista Marco Villa

Cremona - mercoledì 5 dicembre 2007 - Nei giorni scorsi si sono svolti sopralluoghi e incontri tra le diverse realtà intenzionate ad ospitare ed organizzare nel 2009 la Sei Giorni di Cremona.

Il Club Ciclistico Cremonese con il presidente Fulvio Feraboli ha incontrato per relazionarlo sul progetto, il vice sindaco Gigi Baldani. Con Claudio Santi, esperto di organizzazioni di ciclismo su pista (direttore generale della manifestazione) e Claudio Bertoglio che cura diversi e prestigiosi eventi nel territorio Cremonese si sono presi in considerazione gli aspetti tecnico-logistici per allestire la manifestazione nel febbraio del 2009.

Il periodo di svolgimento individuato è da domenica 8 febbraio a domenica 13 febbraio 2009. Nei prossimi giorni sarà formalizzata la richiesta alla Federazione Ciclistica Italiana e all’Unione Ciclistica Internazionale . Nel giorno d’apertura, tra l’altro, il cremonese Marco Villa festeggerà il quarantesimo compleanno, e quella di Cremona, capitale della sua provincia sarà l'ultima 6 giorni della sua eccezionale carriera (due volte campione del mondo, medaglia di bronzo alle Olimpiadi di Sidney 2000).

La sede è stata identificata all'interno del Padiglione 1 di Cremona Fiere dove verrebbe costruito un velodromo a cura di una azienda olandese, specializzata in tali strutture. Il progetto logistico all'interno della Fiera di Cremona è già studiato nei dettagli. Le dimensioni dell'area-velodromo sono 84 metri di lunghezza, 72metri di larghezza; misure che comprendono, oltre all'anello di corsa, il palco spettacoli l'area ristorazione, gli spazi tecnici sportivi (giurie, spogliatoi, area medica) nonché spazi espositivi per le aziende di settore. Sono altresì previste due tribune con posti a sedere e ristorante nel parterre.

Nei prossimi giorni, dopo l’inserimento nel calendario internazionale da parte della Fci e dell’Uci, si terranno ulteriori sopralluoghi per definire l’operatività della macchina organizzativa che si metterà subito in moto per allestire al meglio l’avvenimento.

Ciclonews.it

Link al commento
Condividi su altri siti

  • Amministratori
Leipheimer mette nel mirino i Giochi di Pechino

Levi Leipheimer ha messo i Giochi Olimpici di Pechino nel mirino e parteciperà tanto alla prova su strada quanto alla cronometro: «Le Olimpiadi arrivano al momento giusto: due settimane dopo la conclusione del Tour, non ci sarà bisogno nemmeno di una preparazione speciale. Tra non molto andrò a fare un sopralluogo sui percorsi: mi hanno parlato di una prova molto difficile e vallonata, penso sia l’ideale per me».

Tuttobiciweb.it

:dubbio::wink::24::24::24::24::24::24::24::24:

Link al commento
Condividi su altri siti

Santoni scrive a tuttobiciweb: ho sempre agito correttamente

Riceviamo e pubblichiamo da parte di Vincenzino Santoni

Caro Direttore,

ho letto nel Vostro sito l’intervista di Giuseppe Petito, e sono stato molto infastidito dal suo “no comment” per la stagione 2007.

Voglio commentare io a questo punto la stagione 2007.

Dopo 12 anni di professionismo ad alti livelli purtroppo sono incappato in uno sponsor, la “Aurum Hotels”, che di un contratto di 1.200.000,00 Euro non ha versato neanche un centesimo. La pratica è in mano al legale della società, il quale ha aperto un arbitrato che oggi sta cominciando a dare qualche frutto.

Del signor Petito mi diede molto fastidio anche il duro attacco rivolto a Luca Ascani, quando risultò positivo all’Epo. Io sono del parere che non si debba mai attaccare chi ha sbagliato o accusare chi ancora non è stato condannato o è in difficoltà.

Quando si è vinto il Campionato Italiano, Petito si sentiva come un supertecnico, quasi che i 50 km orari di Ascani fossero solo merito suo. E allora mi chiedo come può un tecnico non vigilare sui suoi atleti per far sì che certe cose non accadano, poiché io so per certo che il tecnico sa tutto ciò che il corridore fa o non fa. Direi quindi che in quell’occasione Petito ha perso l’opportunità di stare zitto, come in questo momento con il suo “no comment”.

Solo io so i sacrifici che ho fatto per poter arrivare con il Team fino al mese di luglio, lavorando con la speranza che la situazione Aurum si sbloccasse. Non certo per mia colpa ho subito gravi danni, e da alcuni corridori ho avuto attacchi pesanti, corridori che hanno scheletri negli armadi in fatto di doping e che si mostrano ora come i portabandiera dell’atleta pulito, ma che pulito non è.

Vorrei dire una cosa alla F.C.I. e altre organizzazioni: Santoni si è comportato correttamente. Sono stato io il primo a ad avvertire che lo sponsor non stava pagando, e fin da subito ho richiesto che si procedesse all’escussione della fideiussione bancaria.

Ci hanno bloccato a luglio. Bene. Forse però si poteva concordare insieme un modo per terminare la stagione, poiché alcuni corridori erano d’accordo a gareggiare senza stipendio per non buttare all’aria anni di sacrifici nel mondo del ciclismo. Si poteva in pratica cercare di salvaguardare il patrimonio atleti.

Cara F.C.I., arriverà il giorno in cui la Aurum pagherà, poiché il contratto di sponsorizzazione è incontestabile, e riconosciuto anche dal Tribunale di Bologna. Quando questo giorno arriverà nessuno dei corridori perderà un centesimo.

Cara F.C.I., così come sei stata vigile nei miei confronti, cerca di indagare in molte altre squadre che da una parte pagano i corridori il minimo contrattuale, e dall’altra chiedono che il corridore restituisca la metà o forse più del compenso.

Capisco adesso come squadre con primi nomi da 200.000 o 300.000 euro riescano ad andare avanti tranquillamente.

Vincenzo Santoni

Tuttobiciweb.it

Link al commento
Condividi su altri siti

Vuelta 2008: c'è l'Angliru

Presentata la 63ª edizione del Giro di Spagna: si parte il 30 agosto con una cronosquadre da Granada e si arriva a Madrid il 21 settembre dopo 3169 km. Alla 13ª tappa la salita più ostica

0JSL0PFF--346x212.jpg

Victor Cordero, direttore della Vuelta, presenta il percorso 2008. Afp

MADRID (Spa), 5 dicembre 2007 - Svelato il percorso della 63ª edizione della Vuelta di Spagna, che si disputerà dal 30 agosto al 21 settembre 2008. Si partirà da Granada con una cronometro a squadre di 7 km e si arriverà, presumibilmente con una volata, a Madrid, attraversando la penisola per un totale di 3169 chilometri. Dieci tappe in piano, otto di media-alta montagna, una cronometro a squadre, una individuale (partenza e arrivo a Ciudad Real di 40 km) e una cronoscalata (La Granja de San Ildefonso-Alto de Navacerrada di 16 km). Tredici saranno i colli di 1ª categoria da scalare, mentre gli arrivi in salita inediti sono La Rabassa (Andorra) e Fuentes de Invierno. Sono previsti cinque trasferimenti di cui uno, da Toledo a Barbastro, di circa 500 km da effettuarsi nel primo dei due giorni di riposo. Annunciato inoltre che l'edizione 2009 partirà dall'Olanda con un prologo nel comune di Assen.

1ª - 30 agosto: Granada-Granada 7 km (cronosquadre)

2ª - 31 agosto: Granada-Jaén 167 km

3ª - 1 settembre: Jaén-Córdoba 165 km

4ª - 2 settembre: Córdoba-Puertollano 153 km

5ª - 3 settembre: Ciudad Real-Ciudad Real 40 km (crono)

6ª - 4 settembre: Ciudad Real-Toledo 162 km

riposo

7ª - 6 settembre: Barbastro-Andorra 224 km

8ª - 7 settembre: Andorra-Pla de Beret 160 km

9ª - 8 settembre: Viella-Sabiñánigo 198 km

10ª - 9 settembre: Sabiñánigo-Saragozza 173 km

11ª - 10 settembre: Calahorra-Burgos 178 km

12ª - 11 settembre: Burgos-Suances 180 km

riposo

13ª - 13 settembre: S. Vicente Barquera-Angliru 199 km

14ª - 14 settembre: Oviedo-Fuentes de Invierno 158 km

15ª - 15 settembre: Cudillero-Ponferrada 194 km

16ª - 16 settembre: Ponferrada-Zamora 185 km

17ª - 17 settembre: Zamora-Valladolid 160 km

18ª - 18 settembre: Valladolid-Las Rozas 179 km

19ª - 19 settembre: Las Rozas-Segovia 161 km

20ª - 20 settembre: La Granja-Navacerrada (crono) 16 km

21ª - 21 settembre: S.S de los Reyes-Madrid 110 km

Gazzetta.it

Link al commento
Condividi su altri siti

Fabrizio Bontempi: bella Vuelta, percorso molto equilibrato

Si è tenuta oggi a Madrid la presentazione della Vuelta a Espana 2008: in sala anche il ds del Team Lampre-Fondital Fabrizio Bontempi, inviato in Spagna per capire le caratteristiche della corsa che avrà luogo dal 30 agosto al 21 settembre.

"Colpisce l'equilibrio del percorso: scalatori, uomini da fuga e velocisti, c'è spazio per tutti - ha commentato Bontempi - Gli arrivi in salita saranno quattro, compreso il temibile Angliru e l'inedito El Fuente de Invierno; i chilometri contro il tempo saranno suddivisi tra una cronosquadre corta, una crono di 40 km e una cronoscalata; gli arrivi in volata non mancheranno e offriranno buona visibilità ai velocisti. E' una Vuelta interessante, ora studieremo bene i percorsi per individuare quali corridori della nostra squadra sono più adatti per mettersi in luce in terra spagnola".

Tuttobiciweb.it

Link al commento
Condividi su altri siti

Lefevere lascia la presidenza della AIGCP: non ne posso più

Patrick Lefevere ha deciso di dimettersi da presidente della Associazione internazionale delle squadre ciclistiche professioniste (Aigcp). «Ne ho abbastanza: i vertici dell’Uci e dei grandi giri discutono da troppo tempo su un accordo che non troveranno mai. Non ci sto più a questo gioco - ha dichiarato Lefevere alla Gazet van Antwerpen -. Ho voglia di andare in bicicletta, di sciare, di pensare a me stesso. E se nel 2009 avrò ancora una squadra, voglio seguire i miei corridori alle corse, non ne posso più di sedermi al tavolo di inutili trattative».

Tuttobiciweb.it

Link al commento
Condividi su altri siti

Varese 2008: domani i sopralluoghi dei ct Ballerini e Fina

Il Direttore Tecnico Generale della Federazione Ciclistica Italiana Franco Ballerini ed il Commissario Tecnico Under 23, Rosario Fina effettueranno nel pomeriggio di domani un sopralluogo sul circuito di Varese che da martedì 23 a domenica 28 settembre 2008 ospiterà i Campionati del Mondo di ciclismo su strada.

Franco Ballerini ha già avuto modo di testare il circuito della prova in linea che misura 17,350 chilometri e si sviluppa interamente nella città di Varese con partenza ed arrivo all’interno dell’Ippodromo; per Rosario Fina è la prima uscita sull’anello mondiale.

Il percorso della corsa contro il tempo per la categoria under 23 misura 33,550 chilometri ed è un omaggio allo storico tracciato dei Campionati del Mondo del 1951 con finale sul rettilineo dell’Ippodromo. Il circuito a cronometro per gli elite è di 43,700 chilometri, suggestivo perché costeggia il Lago di Varese.

Tuttobiciweb.it

Link al commento
Condividi su altri siti

Europei 2008: Gran Bretagna e Italia in visita sul Lago Maggiore

Con la visita dei tecnici di Italia e Gran Bretagna si è messa in moto la complessa macchina organizzativa dei Campionati Europei di Ciclismo U23 e Junior, uomini e donne, che l'Associazione Ciclistica Arona e il Pedale Verbanese Delta allestiranno tra il Lago Maggiore e Lago D'Orta dal 3 al 6 luglio 2008 con il prezioso contributo di Regione Piemonte, Provincia di Novara, Verbano Cusio Ossola e dei Comuni di Arona, Stresa, Pettenasco e Verbania: "Lunedì i percorsi sono stati visionati dalla delegazione della Gran Bretagna - ha raccontato l'organizzatore Antonio Bertinotti (nella foto) - a guidare la delegazione c'era Maximilian Sciandri, che conosce queste zone grazie alla sua lunga carriera da corridore professionista. Sciandri ha annunciato una nazionale inglese in grande condizione per l'appuntamento continentale; vista la cura con la quale stanno preparando l'appuntamento certamente gli inglesi saranno tra gli avversari più agguerriti degli azzurri, i più attesi a questo appuntamento continentale in Italia. Poi ieri c'è stata la visita di Rosario Fina e Rino De Candido, i tecnici dell'Italia. Loro hanno chiesto di apportare qualche piccola modifica ai percorsi per accrescere ulteriormente la selettività dei circuiti; ora vedremo come mediare tra le esigenze di tutte le nazionali. Davanti a noi abbiamo qualche giorno di riposo prima del Natale ma da gennaio riprenderanno i sopralluoghi; l'8 gennaio sarà la nazionale di Francia a fare visita al nostro territorio".

Tuttobiciweb.it

Link al commento
Condividi su altri siti

Dematteis, il buon esempio

cerca ancora squadra

Giurò di non aver mai fatto uso di sostanze dopanti scrivendo alla Gazzetta. Oggi cerca un ingaggio: "La mia ex squadra mi ha chiesto indietro la bici, così ho messo a posto una vecchia Specialized e ho ricominciato ad allenarmi"

2017340--346x212.jpg

Miculà Dematteis, 24 anni compiuti il 14 novembre. Bettini

MILANO, 5 dicembre 2007 - Capace di svegliarsi, saltare sulla bici e farsi la Cuneo-Pinerolo, ma sì, quella del Giro d’Italia 1949, primo Coppi e gli altri a mezz’ora, però partendo da casa. Dunque: da Piasco a Cuneo, poi Colle della Maddalena, Vars, Izoard, Briançon, Monginevro, Sestriere, Pinerolo e ancora Piasco. Totale: 324 chilometri, cioè 11 ore e 20 minuti. Capace di scrivere alla Gazzetta dello Sport e giurare che "non ho mai fatto uso di sostanze dopanti. Mai". E di aggiungere: "Ho un medico, sì, ma quello del Servizio sanitario nazionale, cui mi rivolgo per curare l’influenza e il mal di gola". Miculà Dematteis è fatto così. Prendere o lasciare. Noi prendiamo. Anzi, riprendiamo.

Dematteis, riprendiamo da quella lettera?

"Rispondevo a un appello di Candido Cannavò sul ciclismo pulito. Mi dichiarai. Due giorni dopo si correva il Giro dell’Appennino. Il mio compagno di squadra Claudio Cucinotta, che mi aveva già detto bravo al telefono, me l’ha ripetuto. E un altro bravo me l’ha detto Roberto Petito. Basta. Tutti gli altri mi hanno ignorato. Si giravano dall’altra parte. Chi guardava in alto, chi in basso, chi mi perforava come se non esistessi. Io mi aspettavo anche commenti negativi. Invece niente di niente. Indifferenza totale".

Deluso?

"La situazione è questa. Ognuno pensa a se stesso. Ma non sono pentito. Per me non era un problema prima, non lo è neanche adesso che la mia posizione si è fatta critica: sono senza contratto per il 2008".

Colpa della lettera?

"Non credo. Il mio contratto scadeva alla fine del 2007 e il team manager Fabio Bordonali pensava di confermarmi. Poi la nostra squadra, la Tenax, si è fusa con la Lpr e ha acquistato corridori come Di Luca e Savoldelli, e Bordonali si è trovato con alcuni corridori in sovrannumero. E non ha più potuto ingaggiarmi. Solo che questo l’ho saputo dopo il Giro di Lombardia, alla fine di ottobre, tardi per trovare un’altra squadra. Il mio procuratore non ce l’ha fatta. Adesso ci sto provando io. Telefonando".

Intanto?

"Dopo il Lombardia ho staccato. Ho lavorato con i miei genitori: badare a un allevamento di cavalli, poi fare legna per l’inverno. La mia — a questo punto — ex squadra mi ha chiesto di restituire la bicicletta. Un giorno mi hanno telefonato e sono venuti a prendere la Pinarello Opera. E sono rimasto a piedi. Avevo una Specialized di 10 anni fa, me l’aveva regalata mio nonno e l’avevo prestata a un mio cugino che voleva fare qualche giro, ma non si è dedicato alla manutenzione. Così ho cercato, trovato e sostituito qualche pezzo per rimettere la bici in carreggiata".

E adesso?

"Da una settimana ho ricominciato a pedalare. Piasco sta dove finisce la pianura e cominciano le valli. Valli a pettine. La mia è la Valle Varaita, e in cima c’è l’Agnello. Più a sud c’è la Valle Maira, che arriva anche al Sempeyre. A nord c’è la Valle del Po, con il Monviso, poi la Val Germanasca, infine la Val Chisone con il Sestriere. Dovunque volgi lo sguardo, una meraviglia. Ha visto "Il vento fa il suo giro"?".

Che cos’è?

"Un bel film. Girato dalle mie parti. Si apre con una strada stretta, a strapiombo su una valle incassata e profonda. Quello è il Vallone di Elva. L’ha fatta anche il Giro d’Italia, nel 2003, quando Pantani è caduto in discesa e Frigo ha vinto in salita, a Chianale. Il film indaga sulla comunità occitana e gli attori, a parte i due o tre protagonisti, sono recuperati dalla strada, dal paese, dalla valle. La postina, il musicista, il sindaco, quelli del bar. Bravissimi. E mentre loro giravano, io ero in giro. Da qualche parte, chissà dove, sa, siamo corridori".

E il Dematteis corridore?

"Adesso, quando telefono per offrirmi, mi chiedono i risultati. Nel 2007 ho fatto due quindicesimi posti, alla Milano-Torino e al Gran premio di Lugano, il diciassettesimo all’Eroica, altri due piazzamenti nei 20. E questo può sembrare poco. Vero, non siamo tutti campioni, ma dietro un campione, o dietro un vincitore, ci sono quattro o cinque atleti che non si vedono, ma che si mettono al suo servizio. Tirano, aiutano, riportano, cuciono, assistono. Io sono uno di quelli. Quando mi è stata data la possibilità di gestirmi la corsa, sono rimasto davanti con i primi, non con i primissimi. Mi manca ancora qualcosa".

La sua natura?

"Attaccante. Tappa della Coppi & Bartali 2006, vinta da Cunego: via in otto dopo 30 chilometri, rimasti in tre, Pinotti, Stangelj e io, ripresi a 6-7 chilometri dall’arrivo. Tappa della Coppi & Bartali 2007, vinta da Riccò: nel finale mi sono riportato sulla fuga, poi sull’ultima salita non ho retto il ritmo di Riccò e Scarponi. Ma ero subito lì dietro. Insomma, potendo, mi piace più stare davanti che dietro. Anche a costo di saltare".

E se non trovasse un ingaggio?

"Mi sto preparando all’idea. C’è l’allevamento dei cavalli. C’è mio padre che fa il muratore. Un lavoro si trova. Non sarà mai abbastanza bello e avventuroso come il ciclismo. Il ciclismo è conoscere il mondo, conoscere se stessi, conoscere me stesso nel mondo secondo alcuni principi morali trasmessi dai miei genitori. Primo: continuare solo con le proprie forze. Secondo: non abbattersi. Terzo: non barare. Non necessariamente in questo ordine. In bici ci andrò comunque, per i fatti miei. Magari tornerò con la mia squadra, la S.C.Vigor di Piasco. Magari parteciperò anche a una granfondo, ma per ridere, fermarmi in cima a una salita a mangiare pane e salame, e arrivare al traguardo prima che lo smontino".

Gazzetta.it

Link al commento
Condividi su altri siti

Doping: un anno di squalifica per Vinokourov

La notizia è stata lanciata dal sito web de L'Equipe e ha dell'incredibile: Alexandre Vinokourov è stato squalificato per un anno, fino al 23 luglio del 2008, per essere risultato positivo al controllo antidoping - per trasfusione omologa - al termine di una vittoriosa tappa al Tour de France.

Tuttobiciweb.it

Link al commento
Condividi su altri siti

Oscar tuttoBICI: domani sera premiati anche i campioni disabili

Tra i grandi del ciciclismo che domani sera saliranno sul palco di Bergamo, dove si celebrerà la cerimonia di consegna degli Oscar tuttoBICI e dei premi Sportnove, ci saranno anche gli azzurri della nazionale disabili.

Per il secondo anno, infatti, tuttoBICI ha deciso di aprire una finestra importante sul mondo dello sport dei diversamente abili istituendo, in collaborazione con Ferrero Italia, i premi speciali «Oscar tuttoBICI Kinder+ Sport».

I premi saranno consegnati all’atleta non vedente Cinzia Coluzzi e all’atleta guida Giovanna Troldi che ai mondiali di Bordeaux hanno conquistato l’argento nella crono su strada e il bronzo nell’inseguimento su pista;

a Fabio Triboli, medaglia di bronzo nella crono mondiale categoria LC1;

a Paolo Viganò, campione del mondo nella crono categoria LC4 e argento nella corsa su strada;

a Fabrizio Macchi, argento nella crono categoria LC3;

a Vittorio Podestà (nella foto), campione del mondo nella categoria Handbike.

Tuttobiciweb.it

Link al commento
Condividi su altri siti

Van Gerwen: dal 1° gennaio la Milram sarà tutta tedesca

«Dal 1° gennaio 2008, la Milram diventerà ufficialmente una squadra di ProTour tedesca»: lo afferma Gerry van Gerwen (nella foto con Gigi Stanga), il nuovo manager del team.

«È vero che la licenza UCI per il ProTour porta anche la dicitura “team italiano”, ma è solo una questione di opportunità: per restare nei tempi concessi, abbiamo presentato la domanda lasciando tutto com’era. Ma ora abbiamo già inoltrato la richiesta per l’aggiustamento e dal 1° gennaio 2008 la Milram sarà indicata a tutti gli effetti come squadra tedesca».

Tuttobiciweb.it

Link al commento
Condividi su altri siti

La storia d'amore di Boonen e della piccola Sophie

Parliamo di ciclismo, ma un pizzico di gossip non guasta. Anche perché la storia d’amore tra Tom Boonen e Sophie sta coinvolgendo tutto il Belgio. Il ventisettenne Boonen, infatti, si è innamorato della piccola Sophie, sedici anni appena.

«È vero che ha sedici anni e mezzo - ha spiegato Boonen a Het Laatste Nieuws - ma vi assicuro che è molto matura, anche più di me».

Sophie è la figlia dell’ex professionista Leo Van Vliet, che ha corso per Ti-Raleigh e Kwantum, oggi organizzatore tra l’altro dell’Amstel Gold Race a Curaçao.

«Prima di uscire con Sophie - spiega Boonen - ho parlato a lungo con i suoi genitori, ho raccontato loro le mie sensazioni e i miei pensieri. Io e lei ci siamo conosciuti proprio a Curaçao due anni fa, ma allora lei aveva solo quattordici anni, era troppo giovane. Dopo la fine della mia storia con Lore, io e Sophie ci siamo avvicinati, lei è venuta a trovarmi anche al Tour ma è stato solo in occasione dell’ultima edizione del criterium di Curaçao che abbiamo iniziato ad uscire insieme. A Lore l’ho detto io, subito: non volevo che lo sapesse da altri. Adesso mi sento rivivere: Sophie semplicemente mi rende felice. Lei sta studiando, probabilmente andrà all’università e io per questo la ammiro molto».

Tuttobiciweb.it

Link al commento
Condividi su altri siti

Donne: nel 2008 non ci sarà il Trofeo Guareschi

Il direttivo del Gs Virtus Collecchio, in seguito agli insormontabili problemi creatisi in merito all’organizzazione del Trofeo Guareschi Prodotti Ittici, gara Nazionale per Donne Elite 1.15, con svolgimento a Sala Baganza (Parma), comunica che per l’anno 2008 la prova medesima non verrà organizzata. “Purtroppo si sono manifestati problemi di varia natura che ci hanno costretto ad annullare il nostro Trofeo Guareschi – ha dichiarato Franco Manghi, Presidente del Gs Virtus Collecchio – che da anni si disputava con la partecipazione delle più importanti atlete del panorama internazionale. Nella primavera del prossimo anno effettueremo un’attenta verifica circa la possibilità concreta di riproporre la corsa dal 2009”.

Tuttobiciweb.it

Link al commento
Condividi su altri siti

Dolomiti Stars: è Konychev la stella della neve

Il vento dell’ est soffia sulle piste di Dolomiti Stars con la vittoria del russo Dimitry Konichev nella terza edizione del Cycling Ski Challenge, gara sugli sci riservata ai campioni della bicicletta del passato e del presente. Dopo la prima prova di martedì ad Alleghe, oggi, mercoledì 5 dicembre, sulle nevi della ski area Falcade-Passo San Pellegrino si è disputata la seconda e conclusiva prova del challenge 2007.

E’ stata gara vera quella sulla pista Costabella del Passo San Pellegrino, uno slalom gigante con partenza a quota 2100 metri, su un tracciato selettivo di 35 porte che ha messo a dura prova l’abilità e la tecnica dei ciclisti sciatori. Al via della gara odierna oltre a Maurizio Fondriest, Silvio Martinello e molti altri campioni anche il fortissimo scalatore trentino di Palù di Giovo Gilberto Simoni, abituato a dare battaglia su queste montagne durante i tapponi dolomitici del Giro d’Italia e il suo illustre compaesano Francesco Moser.

Dimitry Konichev, attuale direttore sportivo del Team Tinkoff, ora nel suo palmares, oltre a 4 vittorie di tappa al Giro e al Tour e l’argento al Mondiale di Chambery ’89, potrà aggiungere la vittoria del Cycling Ski Challenge 2007. Sommando i tempi delle due gare di Alleghe e del Passo San Pellegrino il russo con il tempo di 1.29.31 ha preceduto Andrea Peron, secondo e il “Diablo” Claudio Chiappucci che nonostante una splendida rimonta nella seconda prova si è dovuto accontentare del gradino più basso del podio. Soltanto sesto il favorito della vigilia e vincitore delle precedenti edizioni Moreno Argentin.

Dopo la gara grande spettacolo, durante il pranzo e le premiazioni, nella splendida cornice offerta dallo Chalet Cima Uomo al Passo San Pellegrino. Qui gli atleti hanno potuto assaporare le specialità eno-gastronomiche della tradizione di montagna, mentre due “anchormann” d’eccezione come Andrea Berton voce del ciclismo di Eurosport, spalleggiato dal simpaticissimo Riccardo Magrini sfortunatamente uscito nel corso della seconda manche, hanno dato la classifica finale con grande divertimento per tutti i presenti.

In allegato le foto: 1- Gibo Simoni e Maurizio Fondriest prima del via, 2- Claudio Chiappucci in ricognizione sul tracciato, 3 – la consegna dei pettorali a Cencenighe. © ATCommunication

La classifica finale:

1) Dimitry Konichev - 1.29.84

2) Andrea Peron - 1.30.70

3) Claudio Chiappucci - 1.33.13

4) Maurizio Fondriest - 1.34.45

5) Bruno Vicino - 1.34.90

6) Moreno Argentin - 1.35.31

Tuttobiciweb.it

Link al commento
Condividi su altri siti

Di Luca, la flebo contestata

La Procura contesta al vincitore del Giro un'infusione dopo l'arrivo allo Zoncolan, quando ad un controllo a sorpresa gli furono riscontrati valori ormonali di un bambino. L'abruzzese: "Non ho fatto proprio nulla"

1981504--346x212.jpg

Di Luca sul podio dello Zoncolan con il presidente del Coni, Petrucci. Ansa

PESCARA, 6 dicembre 2007 - La Procura antidoping del Coni avrebbe contestato a Danilo Di Luca di essersi sottoposto a una flebo (di acqua o fisiologica) nel tempo intercorso tra il controllo antidoping della tappa Zoncolan dello scorso Giro e il controllo a sorpresa a cui la Procura ha sottoposto il vincitore della corsa rosa 2007 la sera stessa dello Zoncolan. È stato lo stesso corridore a spiegare l'esito della convocazione odierna al Foro Italico, derivata dai risultati anomali, perche' bassi, dei valori ormonali risultati dalle analisi dello Zoncolan. "La Procura ha presentato le relazioni dei suoi endocrinologi - ha detto l'abruzzese - ora noi presenteremo le nostre. Il Procuratore Ettore Torri mi ha detto che eventualmente le flebo avrei potuto farle, se le avessi dichiarate. Ma io non ho fatto nessuna flebo, pratica non vietata, quindi che cosa avrei dovuto dichiarare?". Danilo Di Luca è rimasto a colloquio per circa un'ora con il capo della procura antidoping del Coni Ettore Torri, accompagnato dal suo legale Federico Cecconi.

A Di Luca vennero trovati livelli ormonali corrispondenti a quelli di un bambino: lo stesso corridore, alla vigilia del Mondiale, ha autorizzato l'Uci a fornire al Coni i profili ormonali dei suoi controlli antidoping. La ex squadra di Di Luca, la Liquigas, in una nota aveva ricostruito in precedenza tutto il pomeriggio della tappa dello Zoncolan, ribadendo che le accuse della Procura non corrispondevano nei tempi e nei modi. Tra procedure antidoping Uci, interviste, trasferimenti e massaggi, non ci sarebbe stata la possibilità materiale per nessuna pratica illecita. Il dottor Roberto Corsetti, medico della Liquigas che aveva in cura Di Luca ha detto che: "non ho mai praticato ne' suggerito, il 30 maggio dopo la tappa con arrivo al Monte Zoncolan, alcuna infusione endovenosa a Danilo Di Luca e di aver sempre rispettato le normative vigenti della WADA e dello Stato italiano in materia di doping".

Gazzetta.it

Link al commento
Condividi su altri siti

Vinokourov resta a piedi

Sospeso fino a luglio

La federazione kazaka ha sospeso per un anno l'ex corridore dell'Astana, positivo all'ultimo Tour de France per emotrasfusione omologa. Potrà tornare a correre a fine luglio 2008. L'Uci medita un ricorso al Tas

0JSMNX7F--346x212.jpg

Alexandre Vinokourov, 34 anni, 4 successi nel 2007. Afp

MILANO, 6 dicembre 2007 - Niente corse fino al luglio 2008 per Alexandre Vinokourov. L'ex corridore dell'Astana, risultato positivo all'ultimo Tour de France per emotrasfusione omologa, è stato sospeso dalla sua federazione, come ha confermato il vicepresidente Nikolai Proskourine. "I documenti e le prove presentate da Vinokourov e dai suoi legali non ci hanno convinti - ha detto il dirigente - quindi abbiamo deciso di squalificarlo per un anno".

L'UCI NON CI STA - La Federazione internazionale pero' non ha accolto bene la decisione kazaka e annuncia ricorso. "Siamo stupiti e sorpresi - è stato il commento del portavoce dell'Uci, Enrico Carpani -. Ci chiediamo dove la Federazione kazaka abbia trovato gli elementi per pronunciarsi in questo modo". L'Uci, che si aspettava una sanzione più pesante, sta valutando la possibilità "di fare ricorso contro questa squalifica al Tribunale arbitrale dello sport".

DUE VITTORIE AL TOUR- Il kazako, che secondo "L'Equipe" avrebbe già deciso di ritirarsi, era stato controllato dopo il successo nella crono di Albi nella 13ª tappa della Grande Boucle, cui era seguito un altro trionfo, a Le Louron. Il prelievo di sangue aveva dimostrato la presenza di due distinte popolazioni di globuli rossi nel campione A, un fatto indicativo di una trasfusione effettuata grazie a un donatore compatibile.

VIA LO STIPENDIO - Le eterotrasfusioni, a differenza dell'autoemotrasfusione, sono individuabili dal 2004 grazie a un sistema messo a punto nel laboratorio di Losanna. Lo statunitense Tyler Hamilton fu il primo ciclista a risultare positivo per tale pratica alla Vuelta 2004. Vinokourov, uno dei casi eclatanti che hanno coinvolto l'Astana in tema di doping (l'altra riguarda Kashechkin), è stato il primo corridore ad essere penalizzato di un anno di stipendio, come previsto dall'impegno personale e volontario al rispetto delle regole antidoping richiesto dall'Uci.

Gazzetta.it

Link al commento
Condividi su altri siti

Vinokourov annuncia: mi ritiro, ma combatterò per il mio onore

Alexandre Vinokourov ha annunciato il suo ritiro dalle competizioni e contemporaneamente ha dichiarato che continuerà la sua battaglia per difendere il proprio onore da ogni accusa.

Tuttobiciweb.it

quando ho scritto il messaggio precedente, non avevo ancora letto questa notizia......altra delusione

Link al commento
Condividi su altri siti

Caso Caruso: la Procura acquisirà nuovi documenti

La Commissione Disciplinare Federale Nazionale, così composta: avv. Vincenzo Ioffredi (Presidente), avv. Pietro Pergolari, avv. Alba Ronca (componenti), assistiti dal Segretario della Commissione Alessandro Bezzi, nella seduta odierna, presente il Procuratore Capo dell'Ufficio di Procura Antidoping del C.O.N.I., Dott. Ettore Torri, in relazione al procedimento nei confronti dell'atleta Giampaolo Caruso, difeso dall'avv. Federico Cecconi, ha disposto l'acquisizione di ulteriore documentazione relativa a procedimento disciplinare svoltosi dinanzi alla Reale Federazione Ciclistica Spagnola, nonchè ai periodi di sospensione volontaria del Caruso da competizioni agonistiche. In relazione al caso riguardante il Sig. Alessandro Kalc, è stato disposto il differimento della trattazione, in accoglimento dell'istanza della difesa del deferito.

Tuttobiciweb.it

Link al commento
Condividi su altri siti

Ciclocross: Nys arriva a quota 200!

Sven Nys si diverte a firmare un record dopo l'altro: il grande campione belga di ciclocross ne ha aggiunto un altro alla lista, conquistando oggi in Spagna - nel corso della gara internazionale di Asteasu-Guipúzcoa - la sua vittoria numero 200 in carriera. E di corse davanti a sè, il trentunenne campione della Rabobank, ne ha ancora moltissime...

Ordine d'arrivo

1. Sven Nys (Rabobank CT)

2. Sven Vanthourenhout (Sunweb Pro Job)

3. Radomir Simunek Jr (Palmans-Cras)

4. Jonathan Page (Sunweb Pro Job)

5. Constantino Zaballa

6. Christian Heule (Stevens Racing Team)

7. Wesley Vanderlinden (Sunweb Pro Job)

Tuttobiciweb.it

Link al commento
Condividi su altri siti

McQuaid: Vinokourov? Di solito la squalifica è di due anni...

«Normalmente per una violazione del genere la squalifica è di due anni. Per questo stiamo considerando se presentare ricorso contro la sentenza emessa»: è stato questo il primo commento del presidente dell'UCI Pat McQuaid alla notizia della squalifica di un anno comminata oggi dalla Disciplinare della Federazione kazaka a carico di Alexandre Vinokourov per la positività ad emotrasfusione omologa riscontrata durante l'ultimo Tour de France.

Diamo pure la tara della traduzione - non avendo raccolto personalmente il pensiero del presidente McQuaid - ma le parole hanno comunque un peso e sorprende il tono di McQuaid nei confronti una sentenza scandalosa come quella della Federazione kazaka quando i toni nei riguardi di Ivan Basso, appena pochi mesi fa, erano stati molto più duri.

«Nessuno lascerà solo nessuno. Se vuole, Basso avrà il supporto dell'Uci, di sicuro noi non lo lasceremo solo. Ma una cosa è certa: le regole vanno rispettate, non potranno essere previsti sconti di pena, come previsto dalle sanzioni Wada. Per dieci mesi ha mentito al ciclismo, ai media, ai tifosi, agli sponsor, alla sua squadra: Ivan Basso non merita sconti: deve essere squalificato per due anni» diceva McQuaid il 7 maggio alla vigilia del Giro d’Italia.

Ora, Basso ha sbagliato e sta pagando con una squalifica che scadrà il 24 ottobre 2008 ma - particolare non da poco - non è mai risultato positivo ad alcun controllo antidoping in carriera.

Vinokourov è stato trovato con le mai nel sacco, positivo a trasfusione ematica omologa all’ultimo Tour de France. E in passato ha fatto parte della corazzata T-Mobile, quale alter ego di Jan Ullrich, e della Liberty Seguros, coinvolta mani e piedi nell'Operacion Puerto.

Caro presidente McQuaid, non le sembra che una squalifica di due anni al buon vecchio Vinokourov sarebbe da reclamare ed esigere con ben altri toni? Lei ha sempre respinto la teoria dei due pesi e delle due misure, ma qui ci risiamo un’altra volta...

Tuttobiciweb.it

Link al commento
Condividi su altri siti

Pista: che entusiasmo per la nascita della Sei Giorni di Cremona

Ha suscitato una vasta eco e grande interesse il dettagliato servizio che abbiamo pubblicato ieri sul progetto di portare a Cremona, in Fiera, lo spettacolo della Sei Giorni ciclistica internazionale.

Progetto al quale Claudio Santi, apprezzato e valente organizzatore della Sei Giorni di Fiorenzuola oltre che direttore di quella di Torino, di Città del Messico e di prove di Coppa del Mondo della pista sia in Italia che all’estero, sta lavorando da tempo per avere un’alternativa invernale a quella piacentina.

«Ho effettuato un sopralluogo nei padiglioni del quartiere fieristico di Cà de’ Somenzi per valutare le possibilità d’effettuazione - racconta Santi - e ho constatato che il posto è ideale per questo tipo di manifestazioni. Successivamente ho incontrato Patrick Sercu a Rotterdam, al quale ho illustrato il progetto che ha mostrato subito di apprezzare. Ho poi contattato il vice Presidente dell’Unione InternazionaleVelodromi, Frank Boelé, per concordare la data di effettuazione ed avere la disponibilità della pista che viene

montata ad Amsterdam e Rotterdam e doveva portare anche a Maastricht, per la Sei Giorni del 17-22 dicembre che è saltata. Avuta la disponibilità della struttura lunedì, con Fulvio Feraboli che è il mio riferimento a Cremona, abbiamo accelerato la fase progettuale dandone notizia anche

al vicecindaco Luigi Baldani».

Si farà?

«Quando partiamo è perché vogliamo andare fino in fondo. Con risultati positivi, s’intende. Inoltre andrà in porto in quanto anche in Fiera credono nel progetto. Già domani l’As Florentia inoltrerà la richiesta di organizzazione all’organismo internazionale».

Non si pone in concorrenza con Fiorenzuola?

«Assolutamente no - continua l’organizzatore piacentino - perché le due manifestazioni

sono complementari per un’offerta di spettacolo ciclistico che si completa e che il movimento italiano merita. Fiorenzuola aprirà il calendario internazionale delle Sei Giorni, che va da marzo a marzo, con la proposta estiva. Cremona, essendo a calendario dall’8 al 16 febbraio dopo la manifestazione di Copenhagen, lo concluderà quale ultima delle manifestazioni invernali».

Da chi è partita l’idea?

«Da un colloquio che ho avuto con Marco Villa durante la Sei Giorni di Grenoble. Un atleta che ha vinto due campionati del mondo, una medaglia Olimpica ed è sul podio dei plurivincitori italiani delle Sei Giorni,merita di chiudere la carriera agonistica con una manifestazione internazionale, davanti al suo pubblico».

Che tipo di Sei Giorni sarà?

«Con corridori veri, come Risi, Marvulli, Llaneras e Marco Villa, appunto. Poi non dimentichiamo che a Cremona ci sono due talenti della velocità come Jacopo Guarnieri ed Edoardo Costanzi i quali sono anche ottimi pistard».

L’impianto?

«Sarà, come ho già detto, la pista in listelli di legno di Franck Boelé. E’ lunga complessivamente 200 metri, come la maggior parte dei velodromo invernali, ma si può adattare alle necessità di montaggio del posto».

Tuttobiciweb.it

Link al commento
Condividi su altri siti

Dolomiti Stars: è Konychev la stella della neve

Il vento dell’ est soffia sulle piste di Dolomiti Stars con la vittoria del russo Dimitry Konichev nella terza edizione del Cycling Ski Challenge, gara sugli sci riservata ai campioni della bicicletta del passato e del presente. Dopo la prima prova di martedì ad Alleghe, oggi, mercoledì 5 dicembre, sulle nevi della ski area Falcade-Passo San Pellegrino si è disputata la seconda e conclusiva prova del challenge 2007.

E’ stata gara vera quella sulla pista Costabella del Passo San Pellegrino, uno slalom gigante con partenza a quota 2100 metri, su un tracciato selettivo di 35 porte che ha messo a dura prova l’abilità e la tecnica dei ciclisti sciatori. Al via della gara odierna oltre a Maurizio Fondriest, Silvio Martinello e molti altri campioni anche il fortissimo scalatore trentino di Palù di Giovo Gilberto Simoni, abituato a dare battaglia su queste montagne durante i tapponi dolomitici del Giro d’Italia e il suo illustre compaesano Francesco Moser.

Dimitry Konichev, attuale direttore sportivo del Team Tinkoff, ora nel suo palmares, oltre a 4 vittorie di tappa al Giro e al Tour e l’argento al Mondiale di Chambery ’89, potrà aggiungere la vittoria del Cycling Ski Challenge 2007. Sommando i tempi delle due gare di Alleghe e del Passo San Pellegrino il russo con il tempo di 1.29.31 ha preceduto Andrea Peron, secondo e il “Diablo” Claudio Chiappucci che nonostante una splendida rimonta nella seconda prova si è dovuto accontentare del gradino più basso del podio. Soltanto sesto il favorito della vigilia e vincitore delle precedenti edizioni Moreno Argentin.

Dopo la gara grande spettacolo, durante il pranzo e le premiazioni, nella splendida cornice offerta dallo Chalet Cima Uomo al Passo San Pellegrino. Qui gli atleti hanno potuto assaporare le specialità eno-gastronomiche della tradizione di montagna, mentre due “anchormann” d’eccezione come Andrea Berton voce del ciclismo di Eurosport, spalleggiato dal simpaticissimo Riccardo Magrini sfortunatamente uscito nel corso della seconda manche, hanno dato la classifica finale con grande divertimento per tutti i presenti.

In allegato le foto: 1- Gibo Simoni e Maurizio Fondriest prima del via, 2- Claudio Chiappucci in ricognizione sul tracciato, 3 – la consegna dei pettorali a Cencenighe. © ATCommunication

La classifica finale:

1) Dimitry Konichev - 1.29.84

2) Andrea Peron - 1.30.70

3) Claudio Chiappucci - 1.33.13

4) Maurizio Fondriest - 1.34.45

5) Bruno Vicino - 1.34.90

6) Moreno Argentin - 1.35.31

Tuttobiciweb.it

Attaccato alla mia valle!!!

Link al commento
Condividi su altri siti

Operazione Mondiale 2008

Con Ballerini sul percorso

Siamo andati con il c.t. azzurro a scoprire il tracciato delle prove iridate in linea e a cronometro. "E' a tratti spettacolare, con un finale affascinante. Non si potrà mai stare tranquilli". L'ippodromo Le Bettole diventerà lo stadio del ciclismo

0JSN20XG--346x212.jpg

Il c.t. Franco Ballerini accanto alla pianta del Mondiale 2008. Bettini

VARESE, 6 dicembre 2007 - Hai voglia a dire che sono i corridori a fare le corse. Stavolta, a fare la corsa, sarà il percorso. E non si tratta di una corsa qualsiasi, ma del Mondiale, quello del 2008, quello di Varese 2008. Franco Ballerini, fra un premio e un convegno, fra la visita a un club e la presentazione di un libro, salta sulla sua macchina e fa una gita al lago: 400 km ad andare, altri 400 a tornare, e in mezzo una sessantina di km per scoprire, esplorare, perlustrare i due circuiti iridati: quello della prova su strada, 17,350 km, e quello della prova a cronometro, 43 circa. Uomini, professionisti: s’intende.

AFFASCINANTE - Cominciamo dalla prova in linea. "Partenza dall’ippodromo, subito la salita del Montello, bastardella, un chilometro. Poi una lunga discesa, all’inizio tecnica, con curve strette, ma il gruppo ci arriva in fila, quindi poco pericolosa, poi più ampia. Punte di velocità. Finalmente un tratto piano, però brevissimo, sul lungolago della Schiranna. Quindi svolta a sinistra e la salita dei Ronchi, bastarda, 3,1 km al 4,5% medio, con una punta al 12 per cento. Uno dei punti-chiave sarà il falsopiano successivo, e il dentro-e-fuori cittadino: lì non si potrà mai stare tranquilli, perché chi si avvantaggia, si perde di vista. Il finale è affascinante: ultimo chilometro con la strada che tende a salire, una rampa di 140 metri al 4% per immettersi nell’ippodromo, infine un rettilineo di 300 metri. Il tutto da ripetere una quindicina di volte".

PAESAGGIO - Continuiamo con la prova a crono. "Partenza dall’ippodromo, picchiata sul lago, poi si costeggia il lago ed è uno spettacolo di paesaggio e anche di velocità. Rapportone e giù a pedalare come animali. La seconda parte prevede una zona prima paesana, poi cittadina". Ballerini visita anche l’ippodromo Le Bettole. "Il progetto è trasformarlo, almeno per quella settimana dal 22 al 28 settembre, nello stadio del ciclismo. Per poter fare tutto in un posto: gare e dintorni. E infrastrutture: villaggi, ristoranti, punti di esposizione, sale per la stampa, tribune con 20 mila posti. Il prato sarà ricoperto, almeno nella parte percorsa dai corridori, da una sorta di materiale isolante, sopra sarà steso un manto di asfalto da rimuovere alla fine della manifestazione. Poi maxischermi per seguire la corsa".

IL MONDO IN BICI - Mancano, più o meno, nove mesi. Varese 2008 è stato concepito e, giorno dopo giorno, cresce. Gli organizzatori parlano di manifestazioni collaterali, da una pedalata mondiale sulla ciclabile che costeggia il lago, a mostre culturali sul ciclismo. La bici, anche da queste parti, è letteratura.

Gazzetta.it

Link al commento
Condividi su altri siti

Una precisazione su Gianpaolo Caruso

Il caso Caruso, bisogna dirlo, resta un caso: purtroppo non isolato. Ieri presso la Disciplinare della federciclismo (presidente Ioffredi), è stato ascoltato Gianpaolo Caruso, deferito per i suoi rapporti con il medico spagnolo Eufemiano Fuentes. Nell’ambito dell’Operacion Puerto, il suo nome è stato fatto dalla Guardia Civil e la Procura, nell’atto di deferimento, ha presentato due documenti: uno con indicazioni di presunto trattamento e uno con le somme dovute a Fuentes.

L’avvocato Federico Cecconi, legale del corridore, ha chiesto il «non luogo a procedere» e l’archiviazione del caso per la scadenza dei termini (90 giorni, ad oggi siamo già a 140!). Si è parlato di nuovi elementi probatori a carico di Caruso, che però non esisterebbero. La Disciplinare, invece, avrebbe chiesto a Caruso e al suo legale di fornire in un paio di giorni i documenti della Lampre e dalla Astana, che attestino la sua sospensione, in modo da accertare e certificare il presofferto, cioè i mesi di stop che Caruso in pratica ha già scontato perché inattivo (14 mesi nel 2006 e sei mesi nel 2007) per volere dei suoi due team.

Una volta in possesso di questi due documenti, la Disciplinare della federciclismo si è detta pronta a pronunciarsi nel merito.

Tuttobiciweb.it

Link al commento
Condividi su altri siti

Fiorenzo Magni festeggia i suoi primi 87 anni

Non si direbbe, tanta la lucidità e la vitalità, non solo nel prestigioso incarico di presidente “trainante” del Museo del Ciclismo. A lui si deve il merito se sul famoso Colle, testimonianza cara a tutti i ciclisti, ormai da più di un anno, vicino al Santuario, è funzionante l’angolo storico dei…ricordi, quelli di

tantissimi campioni. In questo edificio a tre piani c’è tutta la

storia del ciclismo, permeata di leggenda e di classe, quella

evidenziata nel corso degli anni da molti ciclisti con nazionalità

più disparata. Ci sono con le loro biciclette anche la rievocazione

di figure storiche di scalatori, velocisti, passisti, molti corridori

dal palmares invidiabile, amici ed avversari, coi quali ha gareggiato

ed ha condiviso fatiche e successi, qualche amarezza come quando a

St. Gaudens dovette riporre la maglia gialla in valigia prima di far

ritorno in Italia. Fiorenzo Magni compie oggi 87 anni, essendo nato a

Vaiano di Prato il 7.12.1920. Ha conservato intatto umore, serietà ed

alcune terminologie che sono prettamente toscane: come ohh grullo …

affermando, quasi a prendersi scherno degli anni e delle sue

condizioni di salute, che confermano straordinarie doti di recupero,

come offriva in gara, ed ancora più apprezzabili doti di riflessività

come quando ama valutare con profonda pacatezza le diverse situazioni

che si propongono. Dal ’55 risiede stabilmente in Lombardia e dei

brianzoli ha preso a modo con l’intraprendenza anche la laboriosità

quotidiana. “Il prossimo anno andrò in pensione”, è solito dire

quando qualcuno gli fa apprezzamenti o sorrisi, a volte di

circostanza sulla sua longevità, ma capace anche di non inchinarsi al

ritardo di un appuntamento. Allora è solito ripetere: “In meno di 3’

ho vinto tre giri d’Italia”. Ed in effetti nel ’48 indossò l’ultima

maglia rosa con un vantaggio di 11” su Ezio Cecchi, nel ’51 con 1’46”

sul belga Rik Van Steenbergen, vincendo l’ultimo nel ’55 con 13” su

Fausto Coppi. Ma ne perse due: nel ’52 chiudendo a 9’18” da Fausto

Coppi e nel ’56 alle spalle solo di 3’27” da Charly Gaul, con inclusa

quella famosa tappa, la 20° dell’8 giugno, che da Merano si concluse

al Bondone (lui terzo) col fondo stradale ricoperto dal manto bianco

e sotto sferzanti fiocchi di neve. Tutti a soccorrere i corridori e

ad avvolgerli in coperte di lana. Fiorenzo Magni è stato una pagina

del… vero ciclismo nel corso della sua attività sportiva ed è

tutt’ora una pagina di vita (come insegnamento per la serietà e la

rettitudine dell’uomo) nell’attività quotidiana, per il rapporto

umano che lo lega anche ai più recenti ed attuali campioni del pedale

(ieri di Indurain, oggi di Bettini). Quanti gli incarichi assolti?

Enumerarli tutti richiederebbe anche un’elencazione capillare con un

capitolo a parte per ogni argomento. Come è stato per le sue tre

consecutive vittorie nel Giro delle Fiandre, dal ’49 al ‘51. Lunga

trasferta in treno, accompagnato da un fidatissimo gregario,

l’alloggio appena fuori dalla stazione di arrivo, “perché lì era il

cuore della città ed era più comodo punzonare e più facile

rintracciare la sede di partenza del Fiandre o di altre gare. Quanti

ammiratori italiani, minatori in Belgio, si avvicinavano per un

autografo od una battuta. Per loro era come rivedere una parte

dell’Italia che avevano lasciato da tempo per andare alla ricerca di

lavoro e di fortuna all’estero”. Sono 87, non pochi Caro Leone, ma li

porti con la stessa dignità e sicurezza che sono state compagne, in

gara, per tante stagioni, inarrendevole utilizzando e riadattando un

tubolare, che stretto fra i denti e fissato al manubrio, ti permise

di proseguire al Giro d’Italia pur con una clavicola fratturata.

Auguri Caro Campione.

Tuttobiciweb.it

Link al commento
Condividi su altri siti

Crea un account o accedi per lasciare un commento

Devi essere un utente registrato per poter lasciare un commento

Crea un account

Iscriviti per un nuovo account nella nostra comunità. È facile!

Registra un nuovo account

Accedi Subito

Sei già registrato? Accedi da qui.

Accedi Adesso
  • Chi sta navigando   0 utenti

    • Nessun utente registrato visualizza questa pagina.



×
×
  • Crea Nuovo...