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Petacchi e il solbutamolo..


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Petacchi: 7 giorni

per non perdere tutto

L'Uci: troppo salbutamolo nelle urine causa della non negatività al Giro. Ale-jet rinuncia alle controanalisi e vuole incontrare subito la Procura antidoping Coni per non saltare il Tour. Rischia 2 anni di stop

MILANO, 27 giugno 2007 - È il 23 maggio, tappa di Pinerolo. Pioggia nel finale, il rettilineo è scivoloso, Alessandro Petacchi vince la 3ª delle sue 5 tappe al Giro 2007, alle spalle c’è una maxicaduta. Poi il controllo antidoping che spetta di diritto al vincitore di giornata e al leader in classifica. Il test che ha messo nei guai lo spezzino.

RESTRIZIONE L’Uci, la federazione ciclistica internazionale, ha informato ieri la Federciclo italiana della "non negatività" di Petacchi: salbutamolo, una sostanza che non è vietata, ma è a restrizione d’uso, cioè può essere assunta per fini terapeutici. E Petacchi soffre di asma, come tanti altri corridori. Da anni, ha il regolare certificato dello pneumologo. Ecco perché si parla di "non negatività" e non di "positività". Però nelle urine del velocista più forte del mondo è stata riscontrata una concentrazione di 1.320 nanogrammi per millilitro. Troppa. Il massimo consentito dalla Wada (l’agenzia mondiale antidoping) è 1.000. Dopo questa soglia, scatta la "non negatività". Che si può trasformare in positività (e quindi in doping) se l’atleta non riesce a dimostrare la buona fede: due anni di squalifica. Già ieri sera, la Federciclo ha passato le carte alla Procura antidoping del Coni, guidata da Ettore Torri, che ascolterà il corridore e, se lo riterrà colpevole, lo deferirà alla Disciplinare Fci.

DISTRUTTO Petacchi ha incontrato ieri a casa, a Marina di Massa, il team manager Gianluigi Stanga. E’ distrutto, il velocista della Milram: "Che cosa posso fare per dimostrare la mia buona fede? Perché avrei dovuto fare qualcosa di diverso da altre volte, io che ho la responsabilità della squadra sulle spalle, con i miei sponsor che parlano sempre contro il doping?", ha detto lo spezzino. "Sì, posso aver fatto una spruzzata in più, ma non ho fatto cose illecite, anzi quel giorno volevo anche ritirarmi dal Giro...". Dei suoi cinque esami antidoping alla corsa rosa, soltanto quello di Pinerolo è stato oltre i limiti.

STRATEGIA "Non voglio perdere il Tour", ripete Petacchi, che sarà affiancato dallo studio legale Guardamagna di Milano e dal perito fiorentino Giuseppe Pieraccini. Per guadagnare tempo e sottolineare la buona fede, non chiederà le controanalisi sul campione B (servono almeno 7 giorni) e cercherà di essere ascoltato dal procuratore Torri al più presto. Ha una settimana di tempo: mercoledì 4 luglio si parte per il Tour, che scatta il 7 da Londra.

CAMPIONE A Gli esami antidoping del Giro sono stati effettuati a Roma. Visto il livello anormale di salbutamolo, il campione A è stato mandato al laboratorio di Barcellona, specializzato nell’individuazione dei due tipi di salbutamolo: quello tradizionale per via inalatoria (il prodotto commerciale classico è il Ventolin), e quello solfato, usato per via endovenosa nei reparti di rianimazione degli ospedali, quando un paziente soffre di gravi crisi asmatiche.

PROBLEMA E’ questo il nodo. Il salbutamolo per via inalatoria è consentito, quello endovenoso no, perché un’assunzione oltre una certa soglia può avere "effetto anabolizzante": meno senso di fatica, più forza. Anche se le controindicazioni sono tante, a cominciare da una elevata tachicardia. Il laboratorio di Barcellona non è riuscito a identificare il salbutamolo solfato (endovenoso), ma la quantità nelle urine di Petacchi (1.320 nanogrammi) fa ritenere all’Uci che sia il corridore a spiegare, alla sua Federazione, il perché di un valore così elevato.

gazzetta.it

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il mio commento sta nella firma di Wanka... :)

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Eccone un altro...

Ma la non negatività, fra gli altri, di Di Luca (mi sembra, magari mi sbaglio) è già stata nascosta?

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Petacchi sospeso, il Tour si allontana

La positività al salbutamolo fa scattare il codice etico: la Milram sospende il velocista, che lunedì sarà sentito dalla Procura del Coni. Ora la Grand Boucle, che parte il 7 luglio, è molto a rischio

Alessandro Petacchi è stato sospeso dalla sua squadra, la Milram, dopo la positività per salbutamolo al controllo antidoping del 23 maggio (tappa di Pinerolo al Giro). Il team, che fa parte del ProTour, ha applicato il Codice Etico, che prevede il fermo dell’atleta nel caso di un procedimento antidoping. La sospensione cautelare da parte della Federciclo può essere richiesta dalla Procura antidoping dopo aver sentito il corridore.

I PIANI Ieri il team manager Gianluigi Stanga è stato a Roma, e quasi sicuramente Petacchi sarà ascoltato lunedì dalla Procura antidoping del Coni. Dice Stanga: “Porteremo tutta la storia sanitaria di Alessandro, i vecchi esami e le autorizzazioni, per dimostrare che non c’è stato dolo. Petacchi insisterà sulla sua buona fede, cioè che non ha fatto uso di doping”. Il valore di salbutamolo, per lui, è di 1.320 nanogrammi/millilitro. Ale-jet deve dimostrare che l’assunzione per valori così elevati sia giustificata da ragioni terapeutiche. Altrimenti rischia una squalifica di due anni.

GRAN CAPO Lo spezzino, come annunciato martedì, ha rinunciato alle controanalisi per accelerare l’iter. Non vuole perdere il Tour de France, che scatta sabato 7 luglio. Oggi il capo della Procura antidoping Coni, Ettore Torri, troverà la sua richiesta sul tavolo, ma i tempi sono strettissimi, disperati. La corsa francese sembra ormai un miraggio. “Aspetto solo la comunicazione ufficiale di questa rinuncia, e poi sono disposto a convocarlo immediatamente, il primo giorno possibile (domani a Roma è festa, ndr) — spiega Torri —. Ma quello di Petacchi è un caso particolare. Non mi sembra il caso di correre in avanti. Le cose vanno valutate con assoluta serenità. Ho anche intenzione di chiedere il parere di un medico per valutare se i valori anomali di salbutamolo siano compatibili con quanto dichiara lo stesso atleta”. Questo potrebbe allungare i tempi. Perché comunque, dopo l’eventuale richiesta di archiviazione, si deve convocare la commissione Disciplinare della Federciclo, l’organo che emette la sentenza. Né si può pensare che la Procura Coni possa sorvolare così facilmente sulla positività confermata dal laboratorio di Roma e poi da quello di Barcellona, specializzato nel salbutamolo.

PIEPOLI Ieri sera non erano giunte conferme alla voce sulla positività di Leonardo Piepoli, “non negativo” al salbutamolo (circa 1800 nanogrammi/ml) dopo la tappa dello Zoncolan al Giro. Anche il suo campione A, come quello di Petacchi, era stato esaminato a Barcellona.

OIL FOR DRUG Lunedì o martedì, al Coni cominceranno le audizioni dei ciclisti coinvolti in “Oil for Drug”, l’indagine della Procura di Roma sul medico Santuccione. Il primo a essere chiamato sarà Eddy Mazzoleni: dovrà spiegare le intercettazioni ambientali che lo chiamano in causa. Subito dopo, Torri è intenzionato a chiedere alla Disciplinare la sospensione cautelare dall’attività. In questo caso, Mazzoleni non correrebbe il Tour.

KESSLER DOPATO E proprio l’Astana, la squadra del bergamasco (e di Vinokourov), è stata scossa ieri dalla positività del tedesco Matthias Kessler: testosterone fuori norma a un controllo a sorpresa a Charleroi (Bel) il 24 aprile alla vigilia della Freccia Vallone.

(gazzetta)

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Petacchi si dopa per fare 200 metri di volata... che schifo.......

E cmq anche Kessler che gran delusione....

Prima di dare giudizi affrettati, aspettiamo...io ho ancora fiducia in Alejet!!!

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Ma dai ragazzi, come si fa a dire che Petacchi è dopato!!! Non entriamo nel ridicolo, ha un valore di appena 100 grammi superiore al consetito di una sostanza presente nel Ventolin!! Come dice lui basta qualche spruzzata in più per andare fuori quel valore, e di certo non è grazie a quella che vince le tappe...mi sa che ultimamente si sta facendo una sorta di caccia alle streghe nel ciclismo...intanto cerchiamo di punire i vari Valverde o gli altri sportivi nell'Operacion Puerto, e non fare saltare il Tour ad un corridore che si da due spruzzate di Ventolin!

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Anche Di Luca nei guai

I fantasmi del passato ritornano. Come tre anni fa, sempre nel caldo di giugno, riappare la liason tra Danilo Di Luca e Carlo Santuccione. Il vincitore del Giro d'Italia e il medico abruzzese, un legame che nel 2004 sulle pagine di Le Monde veniva etichettato come un rapporto di Epo. E a tre anni di distanza, secondo Repubblica, il fascicolo che unisce i due è sbocciato in qualcosa di concreto.

Insomma oltre 570 pagine in mano alla magistratura e addirittura un video che ha per protagonista Santuccione, ripreso come se fosse un'alchimista con due siringhe in mano, punture incappucciate con Epo pronto all'uso per il Killer di Spoltore una, e per il suo fido Spezialetti l'altra. Fatti che risalgono al 2004, alla vigilia della Sanremo che adesso tuonano e turbano i coinvolti, forse.

Forse perché questa situazione non è certamente una novità, ma una ribattuta di un qualcosa che già ha avuto spazio allora. Di Luca, coinvolto nel filone chiamato Oli for Drugs che continua a tenere banco sulla scrivania di Torri, allora è stato costretto a saltare il Tour de France. Un'indagine che aveva, e ha come coinvolti anche Eddy Mazzoleni e Giuseppe Gibilisco, e che in questi giorni ha visto comparire l'iridato nell'asta di Parigi 2003 e il terzo al Giro di quest"anno.

da eurosport

IO comunque spero che sia pulito se no...."ammazzo" Camoscio d' Abruzzo che lo ha difeso a spada tratta.

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c'è del marcio in danimarca...

Ma come mai solo quando i ciclisti fanno buoni risultati si tira fuori fascicoli vecchi di 3 anni? Forse c'è anche troppa voglia di pulizia...

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Comunque su Di Luca non ci sono dubbi che abbia fatto delle cure negli anni passati, e non escludo anche quest'anno...infatto un po' di tempo fa' avevo letto tutto sul caso Di Luca ed era evidente, anche dalle intercettazione telefoniche, che faceva uso di sostanze "pesanti" (epo etc)...quindi anche se lo assolvessero per me sarà sempre tra i colpevoli

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Comunque su Di Luca non ci sono dubbi che abbia fatto delle cure negli anni passati, e non escludo anche quest'anno...infatto un po' di tempo fa' avevo letto tutto sul caso Di Luca ed era evidente, anche dalle intercettazione telefoniche, che faceva uso di sostanze "pesanti" (epo etc)...quindi anche se lo assolvessero per me sarà sempre tra i colpevoli

Per non parlare di Mazzoleni... uno scandalo che gli abbiano fatto fare il Giro e che i giornalisti RAI facesssero finta di nulla eleggendolo come rivelazione del Giro... bah.....

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Per non parlare di Mazzoleni... uno scandalo che gli abbiano fatto fare il Giro e che i giornalisti RAI facesssero finta di nulla eleggendolo come rivelazione del Giro... bah.....

Infatti l'Astana lo ha escluso dalla formazione per il Tour.

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dopo lo zoncolan gli hanno datto l'antidoping e nn è risultato negativo!!!!! :smilie_daumenpos::smilie_daumenpos:

Neanche Basso è mai stato trovato positivo (hai fatto 1 po' di confusione sul senso della frase :mrgreen: ) dopo 1 corsa, ma è stato incriminato e condannato x tentativo di doping...però non voglio entrare nel merito del fatto che la condanna a Ivan sia giusta o meno, siamo già abbastanza OT :smilie_daumenpos::smilie_daumenpos::smilie_daumenpos:

E comunque anche Mayo e Piepoli hanno avuto una grana simile dopo il giro................ :biggrin:

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nn so se positivo o negativo...

cmq hanno detto che mayo, mi pare, ha un problema simile a quello di riccò (valore alto di natura)... di mayo lo hanno detto su giornali etc, di riccò nessuno ha detto nulla... quindi...

riccò lo hanno trovato coi valori alti già da dilettante e ha dovuto tardare il passaggio nei prof........

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