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BASSO RESTA A CASA

MILANO, 24 aprile 2007 - Ivan Basso non parteciperà alla Freccia Vallone, in programma domani, e alla Liegi-Bastogne-Liegi del 29 aprile. Gli organizzatori delle due corse sono gli stessi del Tour de France, e c'è il rischio che venga posto il veto a tutti i corridori coinvolti nelle inchieste sul doping. Così il corridore, di comune accordo con la Discovery Channel, non è partito per il Belgio per evitare gli effetti, sul piano psicologico e d'immagine, che un'eventuale ulteriore esclusione potrebbe causare.

La mossa della Discovery va letta in un contesto reso ancora più teso da indiscrezioni secondo le quali magistrati italiani starebbero indagando sul campione varesino. I magistrati italiani, come accaduto in Germania per il caso Ullrich, potrebbero chiedere ai colleghi spagnoli che hanno indagato sulla cosiddetta "Operacion Puerto" le sacche di sangue che, sotto lo pseudonimo "Birillo" e il numero 2, la Guardia Civil ritiene siano di Basso. Il vincitore del Giro 2006 ha comunque fatto sapere di non aver ricevuto nessuna comunicazione da alcuna procura italiana.

Fonte gazzetta.it

Sta cosa sta diventando una telenovela....

è passato un anno, se uno è colpevole di qualche reato gli mandano un avviso di garanzia,

altrimenti lasciano perdere...

Non si possono fare processi sommari senza prove...

E cmq uno è innocente fino a che non si dimostra il contrario...

Io non sono nè Pro Basso nè contro Basso, però è passato un anno...

con le indiscrezioni e le fughe di notizia non si va da nessuna parte,

ci vuole chiarezza sia di regole che di comportamenti.

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Mah, anche se verso Basso ho perso fiducia (leggasi i post di quest'estate/autunno), penso che questo triccheballache non è giusto che lo subisca....

Poi non capisco: lui ha firmato il contratto con la Discovery dove è disponibile a fare il test del DNA, e l'ASO gli dice:"Senza test non corri da noi"..... Ma qualcuno che glielo fa fare? E' la scelta giusta per Ivan, prima lo fa il test, e meglio è... Lo sanno distruggendo innanzitutto come uomo, e poi come professionista ciclista. Pensavo che dopo il '99 avessero imparato qualcosa molte persone dentro il ciclismo, ma vedo di no...

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Mah, anche se verso Basso ho perso fiducia (leggasi i post di quest'estate/autunno), penso che questo triccheballache non è giusto che lo subisca....

Poi non capisco: lui ha firmato il contratto con la Discovery dove è disponibile a fare il test del DNA, e l'ASO gli dice:"Senza test non corri da noi"..... Ma qualcuno che glielo fa fare? E' la scelta giusta per Ivan, prima lo fa il test, e meglio è... Lo sanno distruggendo innanzitutto come uomo, e poi come professionista ciclista. Pensavo che dopo il '99 avessero imparato qualcosa molte persone dentro il ciclismo, ma vedo di no...

Quoto in pieno, anche perchè ne va della dignità dell'uomo. Non si può insinuare sempre l'ombra del sospetto...ci vogliono prove certe e chiarezza, non fughe di notizie.

Nell'eventualità che Basso ha sbagliato è giusto che paghi, ma prima bisogna dimostrarlo in pieno!

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Daccordissimo con Antò

Anche io mi sono già espresso su Basso e non bene, ho perso la stima in lui però questa situazione è ingiusta, sia per i tempi, guardacaso a ridosso del Giro d'Italia, sia per perchè se si vuole ritirare fuori il discorso Fuentes allora che lo si faccia bene una volta per tutte!! Voglio i nomi degli atleti degli altri sport!!! voglio i nomi dei calciatori e non solo dei ciclisti (50 su 200 e più coinvolti)

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Io sono del giudizio che chiunque fino a prova contraria sia innocente.

Finche non faranno gli esami sulle sacche di sangue e risultano positivi Basso per me è innocente e bloccarlo adesso è una cavolata.

Se risulterà positivo, allora è giusto squalificarlo.

Ma finchè non si hanno certezze è una cosa stupida fermare il ciclista

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Io sono del giudizio che chiunque fino a prova contraria sia innocente.

Finche non faranno gli esami sulle sacche di sangue e risultano positivi Basso per me è innocente e bloccarlo adesso è una cavolata.

Se risulterà positivo, allora è giusto squalificarlo.

Ma finchè non si hanno certezze è una cosa stupida fermare il ciclista

Sono d'accordissimo!!!

Se non esistono prove perchè sospendere un corridore???

E' come se un processato è condannato in partenza!!!

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Sulla gazzetta cè un'intervista al capo della procura antidoping del CONI che non lascia molte speranze, perchè dice che il doping i può limitare ma è impossibile eliminarlo del tutto.

Poi fa riferimento ad alcuni ciclisti spagnoli che rischiano di passarla liscia sull'operazione puerto.

Chi sarebbero?

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Tratto da gazzetta.it

Nuovo dossier di 6000 pagine. E nuovi nomi

L'Operacion Puerto potrebbe ancora riservare sorprese: dalle carte emergerebbero ulteriori 49 corridori. Hamilton e Jaksche, niente Giro d'Italia

MADRID, 30 aprile 2007 - l mondo del ciclismo è scosso da scariche ad altissima tensione. L’Operacion Puerto pare non sia ancora chiusa. O forse, con l’archiviazione del 12 marzo, se n’era chiusa solo una parte. Fino a sabato si pensava che ci fosse un unico dossier di circa 500 pagine. Invece prende sempre più corpo l’ipotesi che ci sia un nuovo fascicolo dell’autorità giudiziaria spagnola. Un dossier che sarebbe composto da alcune migliaia di pagine, si dice 6000.

BIG - In questi nuovi documenti ci sarebbero i nomi di 49 ciclisti, alcuni sembra molto importanti, di varia nazionalità, che si aggiungerebbero ai 58 già identificati. In totale 107 corridori. L’informazione giudiziaria di 39 pagine del 27 giugno 2006 è di fatto un riassunto della prima tranche dell’inchiesta e riguarda corridori che avrebbero dovuto partecipare al Tour de France 2006. Ma molte delle 223 sacche di sangue sequestrate dalla Guardia Civil aspettano ancora una paternità.

REBUS - Gli inquirenti di Madrid avevano associato il numero 1 a Ullrich, il 2 a Basso, il 4 a Botero, il 5 a Sevilla, il 7 a Unai Osa, l’8 ad Aitor Osa, l’11 ad Hamilton, il 12 a Gutierrez Cataluña, il 14 a Heras, il 19 a Zaballa, il 20 a Jaksche. Sia Hamilton sia Jaksche non parteciperanno al Giro: la loro squadra, la Tinkoff, li sospenderà in attesa di chiarimenti. Ma ci sono altri rebus da risolvere: 9-Urko; 10-Rosa; 15-Cesar; 17-Goku; 24-Clasicomano (Luigi); 25-amigo de Birillo; 26-Huerta; 33-Clasicomano. Poi altri soprannomi finora senza identità: Guri, Azul Huri, Milan. Il rapporto parlava anche dei rapporti di amicizia e collaborazione tra Eufemiano Fuentes e Luigi Cecchini. Rapporti smentiti dal medico lucchese, ma parzialmente confermati dal ginecologo canario: «Il "Cecco" è un amico». Sabato, a Liegi, c’è stata una lunga riunione delle 17 squadre ProTour aderenti all’Ipct. Si è parlato anche del nuovo dossier? Il presidente Lefevere, per le spiegazioni, ha dato appuntamento a venerdì. Gli schieramenti sono due. Da una parte, tedeschi su tutti, i team per la linea dura. Dall’altra, chi punta a chiudere la faccenda: soprattutto le squadre spagnole che, forti della giurisdizione nazionale, allontanano l’ipotesi-test del Dna.

BASSO - L’impressione è che il nuovo dossier sia già nelle mani dei legali dell’Uci. Che, d’altronde, sta seguendo con attenzione le posizioni già aperte, quella di Ivan Basso su tutte. Mercoledì il varesino e Scarponi saranno ascoltati dalla Procura antidoping Coni nella giornata-clou dell’indagine. Intanto Basso, che corre per l’americana Discovery Channel, è diventato un caso negli Stati Uniti. Le accuse di doping-ematico hanno portato il «New York Times» a dedicargli un ampio servizio: il giornale lo paragona a Landis, vincitore detronizzato del Tour 2006.

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Ecco cosa ha detto Scarponi stamattina...

ROMA, 2 maggio 2007 - Giornata di audizioni oggi alla Procura antidoping del Coni, nell'ambito degli accertamenti sui nuovi elementi emersi relativamente alla cosiddetta Operacion Puerto. Stamattina si è presentato Michelle Scarponi, che è stato ascoltato per circa due ore: "Ho dato la mia disponibilitá a fare il test del Dna - ha detto il corridore della Acqua & Sapone -. Sono molto sereno, ora spetta alla squadra se schierarmi al Giro d'Italia".

"NON C'E' NULLA DI NUOVO" - "Non è emerso nulla di nuovo - ha detto Scarponi al termine dell'audizione davanti alla procura antidoping del Coni-. Ho dato tutte le informazioni che avevo ed ora sono serenissimo. Non ci sono elementi nuovi, sono stato ascoltato in Italia perché quest'anno sono tesserato in Italia. Lo scorso anno correvo in Spagna e mi hanno ascoltato lì, ma non ci sono elementi nuovi. Domani mi rimetto in bicicletta, visto che il Giro è imminente, non sono stato sospeso dalla mia squadra, ma spetterá al team decidere se schierarmi". A questo proposito, "se non c'è il deferimento non vedo perché dovrei sospendere il corridore", ha detto Palmiro Masciarelli, manager della squadra di Scarponi, l'Acqua&Sapone. Allo stadio Olimpico era presente anche Raimondo Scimone, procuratore di Scarponi, che ha dichiarato: "Sapevamo che non poteva emergere niente di nuovo. Dalla Spagna non risulta una riapertura dell'indagine 'Operacion Puerto'".

Oggi pomeriggio alle 15 sarà la volta di Ivan Basso.

ASPETTIAMO....

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