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Kramer contro Kramer


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E allora riproviamoci: dopo i fasti dei tempi (ormai lontani) dei Tugas, negli ultimi anni i miei tentativi di story si sono sempre arenati piuttosto presto. È che il tempo per cazzeggiare è molto meno che in passato e che, soprattutto, ormai da anni la situazione del Forum è questa:

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Però siccome mi sembra che ci sia la voglia di provare a smuovere un po' le cose - come dimostra il concorso Story riesumato lo scorso anno più per convinzione che non per un'effetiva partecipazione dell'utenza - mi sono detto: riproviamoci! (e poi non si può vedere @Camenzind vincere il concorso, dai! :P)

Giocherò la carriera a livello Estremo utilizzato come pack il French Community Database (FCD), che mi sembra il più profondo a livello di corse e di squadre, e di cui mi piace il sistema di valutazione dei corridori che ha per tetto il 79 in modo da avere una situazione quanto più equilibrata possibile. Però siccome, da quel che leggo, il gioco sembra ancora molto instabile, prima di inziare la carriera aspetterò almeno la prossima patch ufficiale della Cyanide.

Detto questo, veniamo a noi.

Questa story poteva chiamarsi anche "C'eravamo tanto amati", ho scelto "Kramer contro Kamer" come il titolo di un vecchio film americano in cui una coppia, in procinto di lasciarsi, si contende la tutela del figlio. In questo caso la "coppia scoppiata" è quella tra Bradley Wiggins e Dave Brailsford ed il "bambino" è la squadra che ha dominato le gare a tappe dell'ultimo decennio - prima Sky, oggi Ineos - di cui proprio Wiggins è stato il pioniere e capofila, diventando nel 2012 il primo britannico a sfilare in giallo sui Campi Elisi.

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Dalla fallimentare spedizione al successivo Giro d'Italia alle preferenze del team per Chris Froome, fino alle ruggini su vecchie storie di doping, negli ultimi anni il rapporto tra Wiggo ed il team si è molto deteriorato, e oggi non si può certo dire che tra il Baronetto e Brailsford, ancora saldamente sulla tolda di comando Ineos, corra buon sangue. Aggiungiamoci che qualche anno fa Wiggins, per lanciare la sua partecipazione ai Giochi di Rio, aveva già dato vita ad una piccola squadra, ed ecco l'idea di questa story.

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Un nuovo team creato ed ispirato da Bradley Wiggins, che punti a scalare le gerarchie del ciclismo spodestando proprio la Ineos dal tetto del mondo. Per rendere la faccenda più avvincente, però, partiremo dal livello più basso, la categoria Continental, con il Sir a caccia di partner che ne sostengano un progetto così ambizioso.

A presto per maggiori dettagli!

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Bentornato! Avevo qualche indizio su questa story 😝, speriamo di vedere una nuova categoria di ciclisti britannici vincenti, visto che qua e là ce ne sono abbastanza oggi nelle squadre non Ineos.

 

Rientro nel forum dopo una vita, ma solo a me è lento come la fame  a caricare la pagina? Lo spazio sotto il banner avrà preso 2 minuti a caricarsi

Modificato da Stylus
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2 ore fa, Stylus ha scritto:

Bentornato! Avevo qualche indizio su questa story 😝, speriamo di vedere una nuova categoria di ciclisti britannici vincenti, visto che qua e là ce ne sono abbastanza oggi nelle squadre non Ineos.

 

Rientro nel forum dopo una vita, ma solo a me è lento come la fame  a caricare la pagina? Lo spazio sotto il banner avrà preso 2 minuti a caricarsi

Si anche a me purtroppo 

 

Belin è tornato... Tra un po arrivo anche io, sai che sei sempre tu il primo

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La nuova avventura di Sir Wiggins parte dal mito Molteni

Londra, 12 dicembre 2020 - Già tre anni fa, alla Sei Giorni di Londra, avevamo rivisto dopo oltre mezzo secolo la mitica maglia color camoscio e nero tornare di attualità (foto in alto). Stiamo parlando dei colori Molteni, azienda alimentare brianzola rimasta nella storia per avere vestito, negli anni '70, nientemeno che Eddy Merckx. Cessata, ormai da anni, l'attività imprenditoriale del padre Ambrogio, in occasione della prestigiosa kermesse sull'anello londinese gli eredi Mario e Pierangela Molteni avevano deciso di rispolverare quella maglia leggendaria, sponsorizzando due coppie di corridori rimasti senza contratto: i tedeschi Roger Kluge e Theo Reinhardt e i britannici Adam Blythe e Jon Dibben.

Oggi, quell'iniziativa si rinnova con la nascita della Fondazione Molteni, appositamente costituita per supportare il progetto del neonato Team Wiggins nella sua prima stagione. «Sono entusiasta e onorato del sostegno ricevuto da una storica famiglia del ciclismo, fatta di veri appassionati - le parole del Sir alla presentazione di ieri sera, in un esclusivo circolo di Londra -. Abbiamo deciso di partire dal livello più basso, la categoria Continental, nella speranza di crescere e attrarre sponsor sempre più importanti. Ma per quello che sarà l'anno zero, siamo orgogliosi di riportare sulla strada una maglia tra le più iconiche».

Due le versioni del kit presentate alla stampa, rieditate da @Stylus e ispirate all'antico design: la classica livrea camoscio-nero e una rosso-blù, che saranno utilizzate alternativamente nel corso della stagione. Quanto ai corridori che faranno parte del progetto, ancora nulla è dato sapere. «Stiamo trattando molti dei giovani più interessanti del panorama internazionale, insieme a qualche corridore d'esperienza rimasto senza contratto, che ci servirà a portare a casa risultati nel breve termine e, soprattutto, ad insegnare il mestiere agli altri ragazzi». Questo è tutto quanto si è lasciato scappare, finora, Bradley Wiggins.

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2 minutes ago, Camenzind said:

La Molteni è quasi dietro casa mia... Farò un raid punitivo 

ma quindi esiste ancora? perché, che io sappia, oggi esiste sì un'azienda che si chiama Molteni, ma di design (era sponsor di un Festival del cinema a cui ho fatto l'ufficio stampa il mese scorso) mentre l'azienda alimentare che sponsorizzava la squadra di ciclismo, ha chiuso quando Pantani aveva ancora i capelli.

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21 minutes ago, Camenzind said:

Pensavo fosse la stessa, fanno mobili

eh no no, se fanno mobili è quella di Design... Molteni&C|Dada, vero? peraltro, simpatici come delle merde. Quindi sì, fallo pure il raid punitivo! ;)

Modificato da smec-easyjet
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Molteni-Wiggins, il primo acquisto è Simon Carr

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A pochi giorni dall'annuncio della nascita del nuovo team, Bradley Wiggins ufficializza anche il primo ingaggio: ed è subito un colpo di una certa importanza, il 22enne Simon Carr. Dopo alcuni mesi da stagista nella Delko nel 2019, lo scorso anno Carr ha disputato la sua prima, vera stagione da professionista, mettendosi in luce alla Volta a Portugal, chiusa in 19ª posizione ma dopo essere rimasto a lungo in lotta per la top ten e aggiudicandosi la maglia bianca di miglior giovane, e soprattutto conquistando il primo successo della carriera nell'ultima corsa dell'anno, la Prueba Villafranca, in solitaria.

Buon scalatore, che alla stessa Volta avrebbe in realtà potuto ambire ad un piazzamento decisamente migliore se non avesse forato sulla salita finale alla Senhora da Graça, Carr pareva destinato ad entrare subito nel World Tour con la EF-Nippo di Jonathan Vaughters ma, in extremis, Wiggins è riuscito a spuntarla mettendo sul piatto la possibilità di correre subito da capitano. «Simon è uno dei giovani britannici più promettenti, per cui avrà subito un ruolo centrale in un team, il nostro, che ha anche l'ambizione di scalare al più presto le gerarchie del ciclismo mondiale. Sono quindi convinto che anche lui abbia fatto la scelta migliore venendo da noi», il commento del vincitore del Tour de France 2012.

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1 hour ago, Camenzind said:

In che senso ? Che db usi!? Io ho visto che non danno WC

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Uso l'FCD, vedo che diverse squadre sono categorizzate come Under 23, per cui immagino che ci siano (giocabili) anche le corse u23 fra cui il Giro. A me basta che siano giocabili, poi se anche non danno le WC me la assegno da solo con l'editor

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Molteni-Wiggins, firmano anche Dibben, Turner, Gloag e Lewis

Dopo l'uomo di punta, Simon Carr, inizia a prendere forma anche l'ossatura del team Molteni-Wiggins per la stagione del debutto, con l'annuncio di altri quattro ingaggi tutti, rigorosamente, sudditi di Sua Maestà.

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Il più esperto è Jonathan Dibben (foto sopra), 27 anni a febbraio, già all'allora Team Wiggins-Le Col nel 2016 e poi passato per Sky, Madison Genesis e, nella stagione appena conclusa, Lotto-Soudal. Su strada ha vinto solo una tappa al Tour of California 2017, a cronometro, e i pochi risultati raccolti lo avevano convinto ad annunciare il ritiro giusto un paio di settimane fa. Ma la chiamata del Sir ha convinto Dibben a ripensarci, e a mettere a disposizione la sua grande esperienza. Già, perché stiamo parlando di un fortissimo pistard, campione del mondo della corsa a punti a Londra 2016 e vicecampione iridato nell'inseguimento a squadre, disciplina della quale è stato per due volte campione europeo. Si tratta, dunque, di un ottimo passista capace di aiutare i compagni anche nelle fasi preparatorie delle volate. E, ironia della sorte, è stato uno dei quattro corridori già sponsorizzati dalla Molteni alla Sei Giorni di Londra di un paio di anni fa.

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Chi dovrebbe beneficiare del lavoro di Dibben è Ben Turner (foto sopra), classe 1999, proveniente dal ciclocross dove è stato tra i principali rivali interni di Tom Pidcock, ma dotato di un ottimo spunto veloce: per caratteristiche, insomma, un corridore che potrebbe ricordare il belga Merlier, di cui peraltro è stato compagno di squadra, nel 2018, alla Corendon-Circus. Per la prossima stagione era corteggiato dalla Trinity Racing, ed invece ha scelto il team Molteni-Wiggins.

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Stesso discorso per Thomas Gloag (foto sopra), il più giovane, con i suoi 19 anni, dei corridori oggi annunciati: anche lui pareva destinato a passare professionista con la Trinity, salvo poi venire individuato da Bradley Wiggins come corridore capace di stare vicino a Carr in salita e da seguire, decisamente, anche in prospettiva.

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Infine Adam Lewis (foto sopra), 25 anni e in scadenza di contratto col BEAT Cycling Club, che ha prevalentemente caratteristiche da passista e vedremo probabilmente tirare in testa al gruppo per lunghi chilometri.

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3 hours ago, Camenzind said:

Gloag non male ma spero ci sia almeno un velocista altrimenti è dura

Ps. A che livello giocherai? Super estremo?

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Beh, già Turner è veloce, poi stiamo trattando anche qualche altro corridore un po' più esperto (ma non sarà Cavendish: sto prendendo solo ciclisti senza contratto o che tra 2020 e 2021 hanno cambiato squadra, per cui in effetti ci starebbe anche Cav, ma penso sia ancora troppo forte per noi).

Livello estremo sì, il più alto consentito dal gioco (poi so che alcune mod hanno anche dei livelli di difficoltà personalizzati)

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3 hours ago, Camenzind said:

Si esatto quello dicevo io ho provato ad alzare un po tutti i livelli con il Davy editor

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a proposito di editor, è vero che il Fast con PCM 21 non funziona? mi consigli questo Davy? da dove lo scarico?

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5 minutes ago, Stylus said:

Prendi Ben Tulett 🤤

 

eeeh, vuoi che non ci avessi pensato? A) è troppo forte B) ha già un contratto in essere con la Alpecin, mentre sto cercando di prendere solo corridori o senza contratto, oppure che abbiano effettivamente cambiato squadra lo scorso inverno e, quindi, che potenzialmente potrei aver preso davvero. Potrei fare qualche eccezione, ma solo per corridori di squadre Continental. Anzi, almeno un'eccezione la farò di sicuro, per un nome molto noto (non inglese) ma che, tutto sommato, sarebbe abbordabile anche nella realtà per una squadra che nasce con queste premesse. E cmq, non sto parlando di un fenomeno della strada, eh...

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