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Mercato time!

Con il cambio di sponsor andiamo a caccia di talenti italiani: il primo è Moscon (78 COL 77 ACC): chiede 22k per un anno, noi offriamo 25k per tre. Bussiamo in casa Sky per Minali (78 COL 72 ACC): vuole un triennale a 13.5k e noi offriamo. Proviamo con Formolo (80 MON) e offriamo 20k per due anni, Tutti e tre ci fanno aspettare, così nel frattempo andiamo a caccia di giovani neopro'. 

Nei campionati a crono da segnalare il 5° posto di Bruno (vince Kung) e il 9° di Izaola (Contador), lontani gli altri. 

In Linea 4° Thor in quello danese, 12° Sanguinetti in quello italiano (-5, non potevo fare di più; vince Battaglin su Moscon e Minali), 7° Quintana in quello colombiano (Betancur).

Next seguiremo la prova in linea olandese e quella tedesca (Obiettivo top 5)

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Top Posters In This Topic

Moscon da me ha un mostruoso 79RES, ma un discreto 76COL.

Moscon è un mostro: 79 Col, 76 Res, 77 Acc... Minali un po' meno, ma sono entrambi giovanissimi, e mi garbano parecchio!

 

Bravi Moscon e Minali sperando di prenderli :D

Erano tra i miei obiettivi già al primo anno: sono cresciuti bene, e in vista del probabilissimo passaggio nel WT abbiamo bisogno di seconde scelte: in montagna c'è Bruno, con Pinni e Buchmann che mi danno abbastanza sicurezze. In collina Sanguino e Oomen non basteranno... Vedremo :D 

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Andiamo al campionato olandese, dove Oomen cerca di centrare l'obiettivo della top 5. Si arriva ad una volata a 19, dove però chiudiamo solo settimi: vince Poels.

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In quello tedesco domina la Giant: vince Degenkolb davanti ai compagni di squadra Greipel, Ciolek e Kittel, 18° Sude. 

Due obiettivi falliti, ma i buoni risultati (Top 5 al Giro ma soprattutto la Sanremo  :wub: ) tengono ancora lo sponsor al massimo. La delusione viene smaltita dal mercato: è ufficiale l'arrivo di Gianni Moscon! 24.500 Euro per tre anni in maglia Mapei:

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Gran bel corridore Moscon!

Due anni alla Tinkoff gli hanno fatto bene: ha vinto poco, ma i piazzamenti sono molti, e ancora più numerose le volte in cui è stato l'ultimo uomo di Sagan sulle Ardenne. Con Sanguinetti e Oomen formano un trio d'assi da non sottovalutare, soprattutto in vista del probabile passaggio in WT: in CQ Ranking abbiamo il doppio dei punti della seconda, la Cofidis, e siamo davanti a squadre come Astana e Katusha... 

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Il mercato dà e il mercato toglie: il nostro grande obiettivo Formolo ci sbatte la porta in faccia (Andrà alla BMC). In carenza di italiani, ufficializziamo l'arrivo di Ganna dalla Lampre (abbiamo provato a riprendere il traditore del primo anno Martinelli, ma ha rinnovato).


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I vari big pian piano sfilano via, e puntiamo sulla solita vagonata di giovani, tutte le varie statistiche in spoiler, mentre il colpo arriva ad agosto: dal Real Madrid arriva in prestito con diritto di riscatto Kovacic, naturalizzato tedesco nel frattempo...

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Riprendiamo a correre andando alla Clasica San Sebastian: a vincere è Mollema, 13° Buchmann migliore dei nostri. 

Kovacic firma un triennale entrando sin da ora come stagista; Per quanto riguarda la San Sebastian l'ho corsa una prima volta, dove vinse Alaphilippe davanti a Sanguinetti e Quintana, ma il save si è corrotto. Sono ripartito con il weekly del 31 luglio, simulandola per estremo giramento di roba

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Tutte le volte che chiudi il gioco fatti una copia del savegames. Almeno se succede qualcosa puoi subito ri-sostituirlo 

Ho preso nota, thank you 

Riprendiamo la stagione: Sanguinetti prepara la gamba per il finale di stagione, chiudendo al 10° posto il Giro di Polonia e vincendo il Giro del Veneto grazie ad una meravigliosa azione di Oomen e Pinni, che riescono a tagliare fuori le ruote veloci (in primis Ulissi) lasciando davanti un gruppo di 8 corridori messi in fila dal Sanguino senza troppe difficoltà.

Anche Bruno festeggia la convocazione al mondiale (Percorso di Richmond 2015) vincendo due tappe e generale della Vuelta a Burgos e mettendo nel mirino Lombardia e Milano-Torino! 

 

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Andiamo verso il finale di stagione!

Agostoni-Bernocchi-Pantani-Prato: quattro gare che in casa Ricola/Post Swiss hanno sempre portato bene. Puntiamo al poker, ma dobbiamo accontentarci di un solo successo, condito da tanti piazzamenti, ma andiamo con ordine. 

Alla Coppa Agostoni torna al successo l'australiano Singh, che in volata anticipa il gruppo! Ottimo Sanguinetti che dopo aver tirato la volata chiude al 3° posto, 7° l'altro leader Bruno.


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Alla Bernocchi e al Pantani siamo piazzati: entrambe le corse sono vinte da Diego Ulissi (Katusha), migliori dei nostri sono Sanguinetti e Singh, rispettivamente 9° e 4°. Beffa anche al Gp di Prato, dove Guama si vendica del 2° posto alla coppa Agostoni battendo nettamente in volata il futuro Post/Mapei Moscon e i nostri Singh e Pinizzotto. Arrivi in spoiler.

Ulissi vince la Coppa Bernocchi davanti a Rei Taramae (Subway)

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Ancora Ulissi anticipa la volata di gruppo al Memorial Pantani!

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Byron Guama (IAM) s'impone al Gp industria e commercio di Prato!

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Ed è già tempo di Campionati del Mondo!

Nella cronosquadre successo dell'Astana, che distanzia di 47" la Movistar. Sorprendente 3° posto per la Post Swiss Team (Sanguinetti, Pinizzotto, Izaola, Juarez, Bruno, Buchmann).

Tony Martin domina ancora una volta la prova contro il tempo (percorso di Ponferrada), medaglia d'argento per Quaade, 3° Tom Domoulin davanti ad un sorprendente Dillier, che per appena 3" non regala la medaglia alla nazionale elvetica. Da notare il 32° posto per Pinizzotto con la nazionale canadese.

Il percorso della prova in linea, che solo i più vecchi appassionati ricorderanno, se la memoria regge, è quello di Richmond, dove nel 2015 a imporsi fu uno storico Fabian Cancellara, che anche quest'anno è tra i favoriti così come il tedesco Degenkolb e il belga Van Avermaet; leggermente dietro abbiamo Lars Boom, Peter Sagan e il francese Senechal. 

I partenti per la nazionale svizzera sono tre: detto già di Cancellara, partono Reichenbach e un po' a sorpresa Marius Bruno: preselezionato come premio per l'ottima stagione (6 vittorie, 5° in generale al Giro d'Italia, 2° al Giro di Svizzera), si ritrova in gara dopo il forfait dell'ex compagno di squadra Spengler, colpito da bronchite alla vigilia della gara. 

Pronti, via e parte subito la fuga, composta da tre elementi: Pinto (Portogallo), Wallace (USA) e Brandle (Danimarca), vantaggio massimo per loro di circa 8'. 

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Fin dai primi giri il gruppo è guidato da Belgio e Olanda, mentre si nasconde nel gruppo la Germania di Degenkolb (strategia o problemi di condizione?) e la Svizzera di Cancellara (strategia, problemi di condizione o sono solamente 3 quindi che senso ha mettersi lì davanti?). In gruppo notiamo anche la presenza di altri tre corridori della Post Swiss: Sanguinetti per l'Italia, Sude per la Germania (con il nostro velocista che protegge il buon Degenkolb) e l'australiano Singh.



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La fuga viene ripresa a ben 90 km dall'arrivo, e nel gruppo serpeggia indecisione. Scatta Lindermann (Olanda) ma viene subito ripreso; ci prova Bennett (Irlanda), ma Gilbert in prima persona chiude. Il meteo instabile aumenta la tensione, e così si prosegue per una quarantina di km. A circa 45 km dall'arrivo si accende la miccia: Gianni Meersmann dà una improvvisa trainata davanti in prossimità dello strappo in pavè, Boonen s'immola per il buco et voila la magia del Belgio! Davanti rimangono appena 11 corridori: Gilbert, Van Avermaet, Serry, Roelandts, Wellens, Mersmann (Belgio), Terpstra (Olanda), Degenkolb (Germania), Alaphilippe, Gougeard e Senechal (Francia); dietro di loro un terzetto con Sagan (Slovacchia) e Matthews (Australia), con Benoot che giustamente non dà un cambio e stoppa ogni tentativo di riaggancio. Ancora più indietro un gruppetto di una ventina di corridori, con Kristoff (Norvegia), Oss, Sanguinetti (Italia), Rowe (Gran Bretagna) e il nostro Cancellara, che paga già 2' nei confronti della testa della corsa.


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Il gruppetto Sagan viene ripreso, ma davanti il Belgio mantiene un ritmo infernale: Meersmann prima, seguito da Wellens, Gilbert e Roelandts fanno lievitare il vantaggio a 3'30" a 20 km dal traguardo: la prima a pagare le tirate fiamminghe sono i francesi, che crollano improvvisamente. Davanti restano in quattro: Serry, Van Avermaet (Belgio), Terpstra (Olanda) e Degenkolb (Germania), che sembrerebbe il più fresco di tutti. Dietro Cancellara prova a ricucire il distacco, ma non trovando collaborazione si mette in proprio alla ricerca di una top 10.

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Anche Serry non ce la fa più: rimangono in tre la davanti. Van Avermaet e Terpstra sanno che portare Degenkolb al traguardo significa essere spacciati, e allora attaccano a ripetizione per sfinire il tedesco. A 5 km però il colpo di scena: l'olandese cede di schianto. Van Avermaet non molla e continua nel suo tentativo di arrivo in solitaria, ma Degenkolb imperterrito risponde a modo ad ogni allungo del corridore della Tinkoff. Ultimo km, parte la volata: a lanciarla è Van Avermaet, Degenkolb risponde, lo affianca, sembra quasi superarlo ma la fatica si fa sentire e deve desistere: Belgio strepitoso, Greg Van Avermaet è il nuovo campione del mondo!

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"Solo" medaglia d'argento per uno stremato Degenkolb, chiude il podio Terpstra a 1'14". Ottimo 4° Serry, 5° e 6° posto per la coppia francese Gougeard e Senechal, mentre chiude 7° l'elvetico Cancellara. Il dominio del Belgio è certificato dall'8° posto di Benoot che si prende il lusso di anticipare Sagan e Gilbert, che chiudono la top 10. 

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Commento: è la seconda volta che mi capita in questa story il mondiale di Richmond, e confermo la mia prima impressione. Percorso fantastico, difficile ma non impossibile. L'IA stavolta mi ha lasciato di sasso con quell'allungo del Belgio. Ok, non avevo una nazionale forte e Cancellara ha beccato il -2 finale (inizialmente era in -4), ma il vantaggio che nel giro di meno di 10 km passa da 2' a quasi 4' mi ha tagliato le gambe (non saprei dire se si tratti di bug o meno: davanti tirava tutto il Belgio, dietro Cancellara, Sagan, Kristoff e Sanguinetti eppure il vantaggio aumentava a dismisura...). Anche gli scatti di Terpstra e Van Avermaet sono stati perfetti, in linea con l'andazzo di una gara reale (Se fosse successo, ovviamente i due avrebbero attaccato il tedesco), una vera sorpresa.

Next (probabilmente domani in serata causa esame): finale di stagione e Giro di Lombardia! 

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Il Belgio con i passisti che si ritrova è logico che può provare certe azioni. Poi su di un percorso da classiche del nord...

Assolutamente: da appassionato del gioco è stata un'azione spettacolare, perfetta. Meersmann che tira di botto, Boonen che fa un buco magnifico, se l'avessi saputo prima avrei fatto il video e caricato.

 

 

grande azione del Belgio! Peccato per Cancellara, in ogni caso buon 7° posto

Cancellara sta perdendo punti ovunque tranne che in pavè: la vittoria era abbondantemente andata, ma siamo andati vicini a prendere i due francesi. Peccato perché se fosse rimasto davanti forse avrei potuto centrare il podio, ma il -2 mi ha fatto desistere. 

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FINALE DI STAGIONE

Dopo un mondiale corso ad alti livelli Sanguinetti si regala un finale di stagione emozionante: 9° al Giro del Piemonte e al Giro dell'Emilia, 4° alla Japan Cup, vincitore della Coppa Sabatini e del Gp Bruno Beghelli. Tutti gli occhi sono puntati però sulla classica delle foglie morte: il Giro di Lombardia.

Ma prima andiamo alla Milano-Torino, dove il buon Buchmann riesce ad ottenere un prestigioso 3° posto dietro ad uno scatenato Meintjes (che nel frattempo ha annunciato l'addio alla MTN) e all'Orica Nordaugh. 

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Al Giro di Lombardia andiamo con Bruno capitano unico, ma il leader della squadra, dopo una stagione ad altissimi livelli, becca il -5. Siamo costretti a ripiegare su Dayer Quintana, che prova l'allungo ai -15!

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Ora, secondo voi Dayer Quintana può mai vincere un Giro di Lombardia? Certo che no, e infatti da dietro rientrano e ci asfaltano: vince Meintjes per un pelo di cammello su Contador. Il colombiano chiude comunque con un'ottima 15a piazza. 

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La stagione 2017 si conclude qui. Dopo un 2016 con più ombre che luci, quest'anno la squadra ha dimostrato di poter competere con le grandi. La doppietta Singh-Oomen alla Sanremo, Bruno che chiude al 5° posto il Giro d'Italia (Sempre grazie Meintjes che cadi e ti ritiri quando sei secondo) e tante altre gare corse più o meno bene. 16 vittorie complessive, bottino discreto. Com'era prevedibile dominiamo la classifica Continental (1° Sanguinetti, 2° Bruno e 3° Singh, ndr) e chiudiamo all'ottavo posto nel CQ Ranking, davanti a squadroni come Astana e Orica, ottenendo la promozione in World Tour insieme alla MTN. Ma le sorprese non finiscono qui: a retrocedere sono la Lacoste e udite udite, rullo di tamburi.... la Katusha! (Ad inizio stagione scrissi : "squadra indebolita, ma non al punto di rischiare la retrocessione"...Ops). 

Il ritorno della Mapei nel WT, tanti giovani di belle speranze, Andy Schleck a guidare dall'ammiraglia i piazzamenti di Sanguinetti e il terrore che il buon Squinzi ci dia obiettivi disumani: le premesse per una stagione piena di invocazioni a Germano Mosconi ci sono tutte. Ci vediamo nel 2018!

Oh, e se non bastasse il World Tour ad incuriosirvi, sappiate che proprio nel WT c'è un nuovo DS.... :wink:


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Modificato da Big white
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STAGIONE 2018!

La Mapei (Ex Post Swiss Team/Ricola Cycling Team) ritorna nel World Tour! Una compagine solida, piena di talenti pronti ad esplodere. Ma prima di andare a vedere il nostro roster e soprattutto gli obiettivi, andiamo a vedere gli organici delle altre squadre:

 

AG2R - LA MONDIALE:

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Il ritorno del figlior prodigo Betancur, affiancato dall'ex campione del mondo Rui Costa rendono l'Ag2r una delle squadre più attese in vista delle Ardenne. Gli addii di Porte e di Bardet sono tamponati dall'ingaggio di Guillarme Martin, una delle giovani stelle più luminose del panorama mondiale: avere come chioccia Vincenzo Nibali sarà un gran vantaggio. A neo acquisto Senechal le chiavi del pavè (dopo che lo scorso anno in maglia Lacoste saltò tutta la campagna del nord per un infortunio alla Milano-Sanremo). In volata si punta su Cardis e Tulik, pur non essendo competitivi a livello mondiale. 


AIR CANADA

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Oleg Tinkoff s'è stufato di non poter fare quello che vuole: il ciclismo perde uno dei suoi più bizzarri personaggi. La squadra adesso batte bandiera canadese, e l'organico sembra essere nettamente uno dei più forti: gli addii, non certo facili da digerire, del neo campione del mondo Van Avermaer e di Moscon vengono coperti dagli arrivi di Fabio Aru e di Louis Meintjes, che con Landa formeranno un trio in grado di far paura a chiunque. Dopo il 3° posto ottenuto nel bienni 2016-17, Peter Sagan punta a vincere la Roubaix, e troverà in Lutsenko un gregario di livello internazionale. Oh, tenete sott'occhio Gavin Riddle: sarà uno dei possibili futuri rivali di Sanguinetti...


ASTANA

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Ok, vi darò due minuti per metabolizzare la cosa. Fatto, bene. Cosa diamine succede in casa Astana? Via Contador, Colbrelli, Gesink, Phinney, Kennaugh, Dennis, Cataldo, Formolo. Una rivoluzione che porta ben poco: Boaro e Sutterlin sono ottimi contro il tempo, Vilella può crescere molto, ma nel complesso è una squadra nettamente indebolita. Passare dal pistolero a Konig come capitano in salita da l'idea dell'involuzione della squadra kazaka. Non dovrebbe avere difficoltà a mantenere la categoria, ma i dubbi ci sono, e sono parecchi. 


BMC

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Il figliol prodigo è tornato: dopo due anni difficili, la firma con la BMC ha dato linfa a Van Avermaet che è tornato alla vittoria, e che vittoria! La nuova maglia iridata sbarca negli States pronto a guidare la campagna del nord. Cancellara dovrà accontentarsi del ruolo di gregario o sarà una mina vagante? Chi lo sa. In montagna l'arrivo di Formolo (Soffiato dopo una lunga trattativa dalle grinfie della Mapei) darà un punto di riferimento a Bongiorno e soprattutto al giovane Westcott, 22enne scalatore pronto al salto di qualità. Daniel Martin cercherà gloria sulle Ardenne, la coppia svizzera Kung-Dillier dà garanzie nelle prove contro il tempo, uomini poliedrici come Boasson Hagen, Bakelants e De Marchi sono sintomo di grande solidità. Occhio ai giovani: Mouchel, Nance, Seye, future stelle? 

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Momento...ti è successo come a me. Nella story sono a fine stagione 2019 e mi sono accorto che le squadre superano il numero max di 30 elementi. Mi sono messo a sistemarle una ad una  :wacko:

Ti consiglio di farlo anche te.

 

P.S. Martin Guillaume  :wub:

 

P.P.S. Anche tu hai Seye Guillaume?

Modificato da Cancellara91
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Vogliamo vedere la Mapei!

Dovrai aspettare qualche giorno, ma ne varrà la pena :wink:

 

 

Momento...ti è successo come a me. Nella story sono a fine stagione 2019 e mi sono accorto che le squadre superano il numero max di 30 elementi. Mi sono messo a sistemarle una ad una  :wacko:

Ti consiglio di farlo anche te.

 

P.S. Martin Guillaume  :wub:

 

P.P.S. Anche tu hai Seye Guillaume?

Wait, che succede se sforano i 30? A me era già successo l'anno scorso e non ha mai dato problemi... Parli del regolamento?

Martin è un fenomeno, provai a prenderlo il primo anno ma chiedeva troppo. Si, Seye è lì, ottimo passista che se non mi sbaglio è in scadenza il prossimo anno... 

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PRESENTAZIONE, PARTE 2:

IAM


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Semi rivoluzione in casa IAM, e la squadra sembra nettamente più competitiva. Soler, Spilak e Dombrowski possono giostrarsi bene in salita, così come Vervaeke si dimostra uno dei più talentuosi nelle corse vallonate. Ma è soprattutto in volata che il roster elvetico acquista risalto: Swift, Bennett e Lobato sono una garanzia di successi, specialmente il britannico strappato all'ex Sky. Occhio al neoprò Spit: può fare molto bene. 


LAMPRE - MERIDA

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In casa Lampre il motto è solo uno: spazio ai giovani. In quest'ottica appare chiaro il motivo dell'ingaggio di Sanchez, Visconti e Belletti, un po' come fece Galliani che mandò via Pirlo per poi prendere Alex. Mancanza di progetti, corridori ingaggiati per il rotto della cuffia nell'impresa di restare un altro anno in WT. Sarificato Modolo, Sanchez e Visconti porteranno qualche punto, pur essendo in fase calante. Lo scorso anno un gigantesco Bonifazio ha tenuto in piedi la baracca, ma senza Sacha ce la farà? Oh, il leader in salita è Martinelli, il nostro ex pupillo! Mangerà polvere da Bruno, sorry..  :woohoo: 


LOTTO - SOUDAL

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Caro Tejay, l'anno scorso hai fatto molto bene: hai vinto la Parigi-Nizza, e sei arrivato 5° al Tour! Ma lo vuoi capire che non lo vincerai fino a quando ci sono mostri come Froome e Quintana? Ma vai alla Vuelta dannazione che la domini! Con Affetto un tuo grandissimo tifoso.

in casa Lotto pochi arrivi: come sempre a dettare legge ci sarà Gilbert, con Wellens pronto a subentrargli. In montagna arriva anche Richie Porte, che probabilmente si metterà a disposizione di Van Garderen. Con un Tom Boonen in lento declino, sarà Roelandts a prendere i gradi di leader sul pavè, e dalla sua gente come Lampaerts e lo stesso Boonen faranno comodo. Tanti ottimi corridori, squadra ben costruita. 


MTN - QHUBEKA

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SI dice che in casa MTN, per celebrare la promozione nel World Tour, volessero fare maglie più allegre, poi Meintjes ha detto bye bye. La squadra africana si presenta come una delle più grandi mine vaganti della stagione: perso il leader, sono arrivati Arredondo e Bennett, con il secondo che punta alla top 10 del Tour dopo l'ottimo 2017 al servizio di Keldermann. Ma sono i giovani a tener banco: Kasumov è andato a scuola da Kyrienka ed è ormai uno dei migliori specialisti al mondo, il duo sloveno Bersnjak-Maodus promette molto bene così come il turco Aydin. In volata occhio a Arndt-Guardini-Mezgec.

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