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MILANO-SANREMO


Parlare già a Marzo di ultima spiaggia può sembrare esagerato, ma dopo due obiettivi falliti la tensione è alta: Squinzi è deluso, e medita fin da ora un taglio al budget che in ottica mercato (con Pinizzotto in scadenza e la necessità di un atleta in grado di essere competitivo nei prossimi anni sul pavè) rischia di chiudere anticipatamente i sogni di gloria della nuova Mapei. Si torna alla Milano-Sanremo, punto di svolta della scorsa stagione con la doppietta Singh-Oomen che lanciò l'allora Post Swiss Team verso una stagione a dir poco trionfale. Il percorso varia rispetto a quello del 2017, con la salita delle Manie posta poco prima della sequenza dei tre Capi, che rischia di tagliare le gambe a molti velocisti poco agili in salita. 

Mapei: i convocati.

Con Izaola infortunato (ne avrà per un mese circa) e Moscon non in forma, toccherà a Sanguinetti prendere in mano la squadra: il giovane italiano si è scrollato di dosso la nomea di eterno piazzato, ottenendo ben 5 vittorie in questi primi due mesi, ponendosi come uno dei possibili outsider in vista delle classiche delle Ardenne. Non poteva mancare il campione in carica, l'australiano Singh, a caccia di una doppietta che manca dalla stagione 2001, quando Erik Zabel riuscì a confermare la vittoria dell'anno prima. In gara anche Oomen, autore del numero che sul Poggio trascinò fuori dal gruppo il compagno di squadra, e che punta a fare risultato anche quest'anno. Completano il roster gli svizzeri Page e Russo, il tedesco Buchmann, il bielorusso Azimov e l'ex Lampre Ganna.

I favoriti:

Nonostante le Manie dovrebbero essere i velocisti a giocarsi la vittoria finale: tutti gli occhi sono puntati su Peter Sagan (Air Canada), ma dietro di lui un gruppetto di rivali estremamente agguerriti: dalla Red Bull della coppia Cavendish-Matthews, alla Lampre di Bonifazio, Kristoff, Ewan,  Mezgec, Degenkolb, Singh, Nizzolo, Colbrelli, solo per citarne alcuni. E se invece l'azione decisiva scattasse sulla Cipressa o sul Poggio? Il campione del mondo Van Avermaet ha provato nei giorni scorsi il percorso, così come Kwiatkowsi e Gilbert, mentre si nascondono Sanguinetti e Gerrans. 


La gara:

La fuga che caratterizza la gara inizia al km 13: evadono dal gruppo Grmay (Unipol), Taborre (Astana) e Hoekstra (MTN). I tre fuggitivi guadagnano fino a 10' poco prima dell'inizio del Turchino, mentre dietro a tenere sotto controllo il gruppo sono la Mapei e la T-Mobile, mentre si nasconde Peter Sagan. 


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Dopo la discesa del Turchino il vantaggio della fuga si stabilizza sui tre minuti, quando si avvicina l'ascesa delle Manie, che com'era prevedibile fa molta selezione: Matthews, Gaviria, Demare e Appolonio salutano la compagnia. Il gruppo, sotto la spinta della Mapei, autentica dominatrice della rincorsa, arriva ai piedi della cipressa con un minuto di vantaggio. A questo punto in testa va il tedesco Buchmann: il gruppo si spacca, dietro restano molti velocisti tra cui Marcel Kittel e soprattutto Cavendish! 

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Ai piedi del Poggio viene ripreso anche Grmay, ultimo superstite della fuga. La Mapei si ferma in blocco, timidamente in testa al gruppo va Felline, che si porta dietro il capitano Sagan, quando da dietro una freccia blu scatta: la Mapei ci riprova, scatta Giuliano Sanguinetti!


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Felline prova a chiudere, ma Sanguino vede il proprio vantaggio lievitare fino a 30", quando ormai mancano pochi km al traguardo: riuscirà a resistere al ritorno del gruppo? 

Continua... 

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Se dietro non si organizzano arrivi tranquillo, anche perché c'è il bug delle volate nei percorsi collinari.

Concludiamo la narrazione di questa Milano-Sanremo partendo da questa frase di Cancellara: dietro si organizzano o no? Sanguinetti potrà vincere la sua prima classica monumento o andrà tutto a donne di facili costumi? La risposta è la seguente:

Inizia la discesa, Sanguinetti vede pian piano scendere il suo vantaggio: dietro è la Air Canada con Felline e Rojas a trainare il gruppo. Ultimi 2 km, Sanguinetti ha solamente 9" di vantaggio, la beffa è dietro l'angolo. A 600 metri dal traguardo, quando i big hanno lanciato la volata viene ripreso, ma nulla è perduto: Singh, guidato da Oomen è lì alla ruota di Kristoff. Ai 400 metri sono in 5 a giocarsi la vittoria!

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Kristoff al centro, alla sua routa c'è Singh, sulla sinistra appena dietro l'ormai esausto Sanguinetti a cui facciamo un meritato applauso per il coraggio c'è Sagan con alla sua ruota Nizzolo, ma da destra esce prepotentemente Bonifazio: chi vincerà?

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Kristoff vince la Milano-Sanremo 2018! Sul podio con lui ci sono Peter Sagan e Niccolò Bonifazio, ottimo 4° posto per Singh (che mette qualche punticino arrivando ad 81 in volata  :wub: ) davanti a Nizzolo! Obiettivo sponsor preso per i capelli, peccato perché non siamo usciti in tempo dalla ruota del norvegese e subito abbiamo trovato Bonifazio a chiuderci la strada.

Corriamo anche la Settimana Coppi&Bartali, dove vinciamo la 4a tappa con Bruno davanti a Pinizzotto e Quintana; chiudiamo la generale con Bruno e Pinni 1° e 2°, Quintana perde il podio nella crono finale a favore di Felline. Ci prepariamo così al periodo più duro, che forzatamente racconterò in una sola puntata, ovvero le classiche sul pavè (semplicemente: gare bellissime e difficili, ma non ho nessuno sul pavè, sorry)

PS: per rispondere a Noris: non so se lo scorso anno la mia vittoria sia dovuta ad un bug o riesco a fare una bella cosa io, ma non funziona su tutti i percorsi: in questo (Variante con le Manie) dalla cima in poi non mi hanno dato tregua, oggi farò un esperimento e ti dirò :wink: 

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LE CLASSICHE DEL PAVE'


E3: La vittoria va a Degenkolb (Siemens), clamoroso 2° posto di Singh che chiude davanti a Boasson Hagen (BMC)

Gent-Wevelgen: continua la grande stagione di Peter Sagan (Air Canada), che in volata ha la meglio di Kristoff (T-Mobile), 3° Van Avermaet (BMC), 13° Singh migliore dei nostri.

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Iniziamo Aprile con tanti piazzamenti (GP Indurain: Buchmann-Quintana 9°-10°; Paris-Camembert Kovacic-Moscon-Pinni 4°-5°-6°), e arriviamo alla Ronde van Vlanderen: come nella più classica delle gare paveare la corsa diventa una gara di sopravvivenza: davanti restano appena in 8 (Van Avermaet, Benoot, Kristoff, Sagan, Vanmarke, Demare, Terpstra e Degenkolb)!

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La coppia della T-Mobile (Vanmarke e Kristoff) allungano, alla loro ruota resiste il solo Peter Sagan. Ma nonostante l'inferiorità numerica lo slovacco è un furetto: in volata si prende anche la Ronde!

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PARIGI-ROUBAIX


Alla Roubaix Sagan cerca la tripletta, ma a sorpresa il favorito numero uno chiude solamente al 6° posto: in volata vince Stybar (Red Bull), davanti a Benoot e Kristoff. Migliore dei nostri Azimov 38°.

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Al Tour du Finistere facciamo le prove generali in vista del trittico delle Ardenne: vince Moscon (Mapei, prima vittoria stagionale), davanti a Sanguinetti, 7° Oomen. 

E ci siamo: next Amstel Gold Race! 

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Alle Ardenne con la squadra che hai puoi portarti a casa risultati decisamente positivi :)

 

 

Che brutto non avere corridori per il pave, ma ora arriva il terreno dove stai messo meglio :nana:

Dopo questi due messaggi d'incoraggiamento da parte dei miei due più fedeli (e probabilmente unici) followers, che ovviamente sono pagati profumatamente per farlo, a breve vi arriverà l'assegno promesso, avviamoci verso le Ardenne. Tre corse difficili, tre capitani, tre obiettivi, tanti rivali e bestemmie dietro l'angolo. Tutto pronto? Si comincia!

AMSTEL GOLD RACE

Non avendo varianti (se qualcuno me ne passa un paio vi ringrazio di cuore) il percorso sarà identico a quello dello scorso anno:

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I CONVOCATI: Com'era largamente prevedibile, portiamo una squadra altamente competitiva. A dividersi il ruolo di capitano saranno in due: il primo è Giuliano Sanguinetti, ben 5 vittorie in questo avvio di stagione (81 Col, 72 Vol, 75 Acc, 78 Res), il secondo è l'olandese Oomen, che in questa prima fase si è limitato a fare il gregario (82 Col, 72 Acc, 73 Res). Un gradino più indietro abbiamo due ottimi corridori, probabili futuri capitani, ma che per quest'edizione correranno in appoggio: Moscon (79 Col, 77 Acc, 78 Res) e Kovacic (78 Col, 71 Acc). Opteremo per una corsa dura, avendo dalla nostra uomini di supporto come Buchmann, Katanec, Gaisan e Quintana; Bruno e Pinizzotto torneranno solo per la Liegi, in quanto andranno al Giro del Trentino per testare la gamba. Decisione inevitabilmente legata all'annuncio della settimana, che ha smosso le acque in casa di molte compagini World Tour: Nairo Quintana ha ufficializzato la sua presenza al Giro d'Italia, con lo svizzero che non ha perso tempo e, nonostante una stagione preparata esclusivamente per il Tour de France lasciando il ruolo di capitano al canadese, sta affinando la condizione: il Trentino sarà il banco di prova. 

I RIVALI: I candidati alla vittoria finale sono molti: in prima fila c'è senza dubbio Alaphilippe (Red Bull, 83 Col, 82 Acc, 80 Res), dietro oltre a giovani conferme come Wellens e Vuillemoz, i soliti big. In primis quel Philippe Gilbert, ultimo a ripetere l'impresa di Rebellin centrando nel 2011 la storica tripletta, l'ex campione del mondo Rui Costa, vincente solo nella story di Smec, l'ex iridato Daniel Martin, un Roman Bardet che punta a fare bene qui per poi stupire al Tour de France, l'eterno e odiatissimo da molti Alejandro Valverde, senza dimenticare Simon Yates, quel Nairo Quintana che ha stupito tutti puntando alla doppietta Giro-Vuelta ambita da molti e centrata per ultimo dal più grande scalatore italiano di sempre, ci saranno "Sancho Panza" Betancur, Roman Kreuziger, Matthews, Slagter, Tony Gallopin, Thibaut Pinot. E tutti questi nomi hanno valori che variano tra 79 e 82 in Col... Sarà durissima.

LA GARA:

Il gruppo, come di consueto, lascia partire la fuga. Ad evadere sono in 5: Belda (Katusha), Armèe (Trek), Higinio Fernandez (Movistar), Oyola Oyola (IAM) e la maglia azzurra del Giro 2017 Tvetcov (Ag2r), vantaggio massimo di 11' per loro.

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Dietro, com'era prevedibile, è corsa durissima: prima la Lotto-Soudal, poi Siemens e T-Mobile iniziano a sgranare il gruppo. Ma a 100 km dal traguardo il primo colpo di scena: caduta nella parte finale del gruppo, a terra una decina scarsa di corridori, tra cui una maglia della Red Bull. Tutti con il fiato sospeso: il corridore è molto dolorante, portato via addirittura in ambulanza. Radio corsa da l'annuncio: Alejandro Valverde si ritira! Per lui si parla addirittura di frattura delle vertebre, una grave perdita per il capitano Alaphilippe.

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Sotto la grande spinta della Mapei, che con Buchmann ha drasticamente sgranato il gruppo, riducendolo a poco più di 40 elementi, la fuga viene ripresa a circa 33 km dall'arrivo. A questo punto i big cominciano a scrutarsi nervosamente. Prova timidamente ad uscire dal gruppo Tejay Van Garderen (Lotto-Soudal), ma la Mapei con Moscon blocca ogni iniziativa. Fino ai -15 la situazione rimane stabile, nessuno attacca, nessuno prova ad abbassare il ritmo, poi ci pensa lui, l'uomo della tripletta ad accendere la miccia: scatto di Philippe Gilbert!

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Sulla ruota del belga si piazza subito Tony Gallopin: attacco frenato. In casa Mapei rimangono i tre assi, con Moscon e Sanguinetti (entrambi -1) al lavoro per Oomen (+2). Una nuova fiammata di Bardet ai -7 rischia di far saltare il banco: molti big perdono contatto, tra cui Quintana, il nostro Moscon, Uran, Slagter e soprattutto Vuillemoz. Gruppo compatto in vista dell'ultimo muro, e quando tutto sembra pronto per l'arrivo in volata allunga di nuovo l'inossidabile Gilbert. Ad 2,3 km dal traguardo viene ripreso, e subito si riaccende la bagarre: una freccia azzurra, Sam Oomen va all'attacco!

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Allungo poderoso dell'olandese: sulla sua ruota resistono solo Rui Costa e Romain Bardet, ma l'atleta della Mapei ne ha di più e va via! L'ultimo km diventa una passerella trionfale: tutto vero! Sam Oomen vince la Amstel Gold Race 2018 staccando tutti i big!

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Il francese Bardet chiude 2° a 10", completa il podio Rui Costa, Gilbert vince la volata di gruppo anticipando Alaphilippe, che conclude con un deludente 5° posto, accreditato anche lui a 10", così come Wellens (Lotto-Soudal), Gallopin (Siemens), Martin (BMC), Henao (Air Canada), Mollema (Siemens) e Betancur (Ag2r); 12° Matthews a 47" dall'olandese, tutti gli altri con distacchi superiori al minuto. Bravissimo Sanguinetti a chiudere in 25a posizione, dopo aver lanciato alla grande il compagno di squadra. L'obiettivo top 5 è abbondantemente preso, e chissà che non si possa sognare la tripletta...

Intanto lontani dalle nostre inquadrature la Mapei dà spettacolo al Giro del Trentino: dopo un'ottimo crono iniziale (Vince Malori in maglia Astana, 2° Ganna, 4° Tanem, 6° Pinni, 7° Bruno) e una seconda tappa interlocutoria (Clarke della Orica s'impone su Villella, Bruno con i migliori così come Quintana, Pinni e Tanem perdono 30"), il team azzurro detta legge in montagna: a Fai della Paganella e a Madonna di Campiglio s'impone Marius Bruno davanti al compagno di squadra Pinizzotto, che occupano i primi due gradini del podio, mentre è Konig (Astana) a chiudere in terza piazza; ottima la prestazione di Quintana, ultimo uomo della coppia Bruno-Pinni, chiudendo in 4a e 5a posizione i due arrivi in quota, e all'8° posto in generale. Manca l'annuncio ufficiale, ma voci di corridoio in casa Mapei confermerebbero la presenza di Bruno al Giro: che la sfida a Quintana abbia inizio? 

un'ora e passa per scrivere sto pippone, sono troppo vecchio per queste cose...

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Grandissimo colpo alla Amstel. Come ti avevo detto con una squadra come la tua non era difficile fare risultato (l'assegno mandamelo in bianco che poi ci penso io a scrivere la cifra)

'mo aspetta le altre due e ne riparliamo... 

 

 

Grande vittoria di Oomen!  :shock2:

Inaspettata: era il migliore, ma ho attaccato perché fermarmi a 2 km e barra gialla/rossa praticamente piene era impossibile, ma davo per scontato che almeno Alaphilippe mi prendesse... Buon per noi, abbiamo le spalle coperte in caso di fallimento delle altre due!

Stranamente nessuno ha commentato il grande annuncio di Quintana e conseguente risposta di Marione Bruno :D

Next: Freccia Vallone! 

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FRECCIA VALLONE:

Roster identico, così come i rivali: possiamo andare direttamente in cronaca!


Una delle gare più strane a cui abbia mai giocato: buggata o meno non lo so. Ma andiamo in cronaca: fuga di tre uomini, Waetyens (Lampre), Oyola Oyola (IAM) e Backaert. Il vantaggio dei tre tocca i 13' a metà del percorso circa.

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La gara a questo punto si addormenta. Letteralmente: il corridore della Lampre cade e si ritira, Backaert viene ripreso a metà percorso, ma Oyola va via tranquillo, e dietro nessuno si muove per prenderlo. A 30 km dall'arrivo il vantaggio è di 3', a 10 ne mantiene quasi 2', ai piedi del muro di Huy ha un minuto e mezzo di vantaggio!

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Dobbiamo arrivare in top 5, ma siamo lì e vogliamo provarci: tutti a tirare, l'aggancio definitivo a 2 km dal traguardo.I big lanciano la volata, e a vincere è Daniel Martin (BMC), bravissimo Oomen che centra l'obiettivo, concludendo al 4° posto. 

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Narrazione più scarna e mi dispiace. Ma che ca**o è successo? Tutti immobili, tutti! Ho dovuto inseguire in maniera assurda nel finale, spendendo tutto ciò che avevo... Non ho la più pallida idea...

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Ci sta che eri favorito e gli altri aspettavano che tirassi tu?

Non ero nemmeno nei 10... 

 

Potevi mandarne due all'attacco e far tirare gli altri 

Fatto anche quello: ho mandato Moscon e l'hanno ripreso; ho pensato che fosse troppo forte, mando fuori Gaisàn e succede la stessa identica cosa, chiudono e si fermano in blocco. Se non lavoravo si arrivava in volata per 4° e 5° posto, ho spremuto Sanguinetti e compagnia bella e per non so quale fortuna sono arrivato 4°... 

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LIEGI-BASTOGNE-LIEGI 2018


Percorso sempre uguale per la "doyenne", la decana delle classiche. Lo scorso anno a vincere fu Daniel Martin (BMC).

I CONVOCATI: Sam Oomen, il nostro protagonista in questa campagna delle Ardenne, è presente, così come le altre punte Sanguinetti e Moscon. Alla partenza ci sono anche Pinizzotto e Bruno, che cercheranno di preparare al meglio la gamba in vista del Giro d'Italia. A fare il lavoro sporco ci saranno Buchmann, Kovacic e Quintana. 

I RIVALI: Gli occhi sono tutti puntati su Daniel Martin (BMC), vincitore della Freccia Vallone in cerca di uno storico bis. Attenzione anche alla scuderia francese: Gallopin, Bardet, Vuillemoz ed Alaphilippe, così come al belga Gilbert, alla coppia Ag2r Rui Costa-Betancur e al colombiano Uran. Ai nastri di partenza anche Fabio Aru (Air Canada), che ha nel mirino il bis al Giro d'Italia.

LA GARA:


La fuga scatta al km 20: quattro corridori escono dal gruppo (Rybakov della Katusha, Howson della Orica, Manzin della Europcar e Bryan della Unitedhealtcare), il cui vantaggio tocca i 9', quando da dietro si organizzano Red Bull e Mapei e il loro vantaggio inizia drasticamente a calare.


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In gruppo, come già detto, sono Red Bull e Mapei a fare la gara, ma il gruppo resta compatto. La fuga si sfalda, con il solo Manzin che a circa 30 km dal traguardo resta davanti. A questo punto il trenino Mapei si mette in moto, e la coppia Sanguinetti-Oomen se ne va! 


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L'allungo della coppia Mapei fa il vuoto: da dietro rientrano solo Slagter, Bardet e Gallopin, ma nessuno collabora: siamo costretti a spremere Sanguinetti, mentre da dietro la Red Bull di Alaphilippe fa un ritmo assurdo: fermiamo Sanguino e ci facciamo riprendere a 17 km dall'arrivo. Restano in 34 davanti, con la Mapei in netta superiorità numerica, avendo ben 7 membri nel gruppo di testa. Arriviamo tranquilli fino a 5 km dall'arrivo, quando Bardet (T-Mobile) prova l'allungo: dietro di lui restano solo Alaphilippe (Red Bull) e Oomen (Mapei)!


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Bardet si mette a tirare, Alaphilippe è stanco, noi stiamo a ruota senza fare troppa fatica e iniziamo a sognare: dietro rimangono in 5 (Gilbert, Aru, Bakelants, Gallopin e Slagter), ma non riescono ad organizzarsi per rientrare. Siamo sul podio, ma vogliamo il gradino più alto. Bardet è esausto, a 1,6 km dal traguardo lanciamo la volata: nessuno riesce a tenere testa all'olandese, a 400 metri dal traguardo sembra fatta, ma Alaphilippe ha un'accelerazione disarmante (82 vs 71....), e per un soffio riesce a sopravanzarci: è lui il vincitore della Liegi 2018! Ottimo secondo posto per Oomen, terzo Bardet!

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Gilbert anticipa Gallopin in volata, e per poco non riesce ad insidiare il terzo posto di Bardet. Ottimo 9° posto di Aru, 17° Moscon e 24° Bruno, poco più indietro tutti gli altri. Obiettivo dello sponsor preso, Oomen è il migliore del trittico (vittoria alla Amstel, 2° alla Liegi e 4° alla Freccia). Risultati ottimi, peccato per Sanguinetti che nonostante forma e freschezza ottimi ha beccato sempre il -1... Siamo comunque molto soddisfatti.

E fu così che si arrivò al primo degli eventi clou: it's GIRO TIME! 

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Ahhha che fregatura! Ma il Romania? :P

Se intendi il Romandia, abbiamo mandato corridori di secondo piano: generale a Kwiatkowski (Red Bull), ultimo il nostro Joachim :D

In compenso Singh vince due delle tre tappe nel Tour of Yorkshire, chiudendo 4° in generale (vince Terpstra).

Se dico che adesso andiamo al Giro ci credete? :P

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IL GRANDE LIBRO DEL GIRO D'ITALIA 2018!

 

CAPITOLO 0: PROLOGO DI GUERRA


Dopo mesi e mesi di chiacchiere, indiscrezioni, dichiarazioni dei vari capitani, ci siamo: il Giro d'Italia 2018 sta per cominciare! Il percorso ricalca fedelmente quello del 2013, il Giro partito da Napoli.

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I CONVOCATI:


A sorpresa, il leader della Mapei sarà Marius Bruno, che lo scorso anno riuscì nell'impresa di chiudere la classifica generale al 5° posto, approfittando del ritiro di Meintjes. Per l'elvetico quest'anno l'obiettivo è il podio, e chissà che non si possa andare più in alto... Valori: 83 Mon, 76 Col, 75 Cro, 73 Acc, 74 Res, 75 Gri, 76 Rec.

A proteggere il capitano in salita ci sarà il "canadese volante", quel Mark Pinizzotto che fin dall'inizio della stagione è stato designato come leader della corsa rosa, salvo poi essere dirottato al ruolo di ultimo uomo per Bruno. Gregario di primissimo livello, futuro campione. Valori: 80 Mon, 77 Col, 74 Cro, 70 Acc, 79 Dis, 67 Res, 71 Gri, 76 Rec.

Al servizio di Bruno nelle tappe più dure ci saranno tre scalatori di livello, pronti a mettersi al servizio del capitano: Emanuel Buchmann (Valori: 79 Mon, 76 Col, 73 Acc, 70 Gri, 72 Rec), Oliver Katanec (Valori: 77 Mon, 71 Col) e Orjan Tor Tanem (76 Mon, 71 Col, 73 Cro, 70 Rec).

Sarà un Giro pieno di tappe intermedie, tappe adatte ai collinisti: la Mapei non si fa trovare impreparata, e punta con prepotenza a questi arrivi. Due nomi importanti, come Gianni Moscon (Valori: 71 Pia, 71 Mon, 79 Col, 77 Acc, 78 Res, 70 Gri) e Giuliano Sanguinetti (81 Col, 70 Cro, 72 Vol, 75 Acc, 78 Res, 70 Gri). 

Gli ultimi due uomini hanno obiettivi diversi: Filippo Ganna (Valori: 70 Pia, 72 Cro, 73 Prl, 76 Gri) darà il massimo nella cronosquadre e sarà a disposizione della squadra, con licenza di fuga in caso di necessità; cercherà la maglia rossa invece Sebastian Singh (Valori: 74 Pia, 72 Col, 81 Vol, 80 Acc, 71 Res), a caccia della prima vittoria in un grande giro. 


LE ALTRE SQUADRE


Ag2r - La mondiale: Il capitano della squadra francese sarà il transalpino Guillaime Martin (82 Mon, 76 Col, 75 Acc, 71 Res, 73 Gri, 71 Rec), affiancato da Brambilla e Tvetcov. Nelle tappe collinari saranno Molard e soprattutto Gautier a cercare il colpo di mano. Cardis e Tulik saranno i due velocisti. Completano il roster Roy e Pichon.

Air Canada: Una delle squadre favorite per la vittoria finale: la compagine canadese presenta un trio a dir poco esplosivo. Chi sarà il capitano tra Fabio Aru (80 Mon, 78 Col, 77 Acc, 72 Res, 74 Gri, 80 Rec), Mikel Landa (83 Mon, 77 Col, 77 Acc, 71 Res, 75 Gri, 79 Rec) e Louis Meintjes (83 Mon, 78 Col, 79 Acc, 73 Res, 72 Gri, 74 Rec) lo deciderà solo la strada. A supporto dei tre ci saranno Zakarin, Ruben Fernandes e Chernetckii, mentre Andersen e  Martin Gomez cercheranno un piazzamento in volata. Per le cronosquadre Alex Dowsett è una garanzia.

Androni Giocattoli: Prima wild-card di questo Giro. Nessun capitano per la generale, il migliore in salita è Denifl (74 Mon, 77 Col), con i giovani Monti e Kocwin (entrambi 70 Mon) a supporto. Nelle tappe vallonate occhio a Consonni (77 Col, 70 Acc), in volata c'è Wackermann (75 Vol-Acc) ad aprire la strada per Ciolek (77 Vol, 79 Acc). Completano il roster Bole e Suarez Suarez.

Astana: Non è più lo squadrone di un tempo, ma punta a fare bene. Il capitano sarà Leopold Konig (Valori: 78 Mon, 77 Col, 73 Acc, 72 Res-Gri, 77 Rec), a supporto avrà Amador, Kiserlovski, Malacarne, Ravasi e Zoidl. Meyer e Breschel nelle tappe vallonate proveranno a fare bene, Malori va a caccia di una vittoria nelle prove contro il tempo. 

BMC: La squadra a stelle e strisce punta sulla coppia italiana composta da Davide Formolo (80 Mon, 78 Col, 70 Acc, 71 Gri, 74 Rec) e Bongiorno per fare bene in salita. Mouchel e Vanendert proveranno a cercare la zampata nelle tappe smosse, mentre Farrar è l'altro nome di spicco tra i partenti. Completano il roster Nance, Van Rooy, De Buyst e Schar. 

IAM: Il capitano della squadra svizzera sarà il giovane spagnolo Marc Soler (79 Mon, 75 Col, 71 Acc, 71 Rec), a supporto corridori d'esperienza come Spilak, Dombrowski, Bouet e Taramae. Quaade guiderà la cronosquadre, Anthony Roux è da tenere d'occhio nelle tappe vallonate, mentre Bennett sarà l'uomo veloce, con il giovane Baska a fare da apripista.

Lampre - Merida: Una vecchia conoscenza della nostra squadra sarà l'uomo di classifica, quel Loreno Martinelli che fin dalla prima stagione è approdato in casa Lampre. Valori bassi, ma la prospettiva c'è. Il leader della squadra è senza dubbio Niccolò Bonifazio, che punta prepotentemente a confermare la maglia rossa della scorsa stagione. Nelle tappe vallonate la coppia Oram-Visconti può fare bene. Completano il roster Gatto, Canola, Belletti, Conti e Capecchi.

Lotto - Soudal: Nessun uomo per la generale, la squadra belga va a caccia di tappe con due uomini di livello come Theuns e Teuns (Velocista il primo, 79 Col per il secondo). Tanti comprimari di livello completano la squadra: Meersmann, Roy, Stuyven, Boeckmans, Eijssen, De Bie e Lonneux.

MTN - Qhubeka: Ottimi uomini in salita e in volata, ma non abbastanza per competere con i grandi. Geniez, Arredondo e Beltran sono scalatori di livello, ma non potranno giocarsi la vittoria finale; velocisti come Petit, Boivin, Guardini, Kluge ed il giovanissimo Bersnjk (Talento vero, segnatevi il suo nome) non sono al livello di Bonifazio. Completa il roster l'impronunciabile Bjorntvedt.

Movistar: Capitano sarà Dominik Nerz, discreto scalatore e mia vecchia conoscenza in pcm 14: la top 20 è possibile. Per il resto a caccia di tappe con Gallego, Mas Bonet, Caruso, Valls, Fernandez, Simon, Revert e Duarte, che si divideranno tra le fughe e la protezione del tedesco.

Orica - GreenEdge: Nonostante la presenza di quattro ottimi scalatori come Herrada, Nieve, Hink e Polanc (rispettivamente 77, 77, 78 e 79 in Mon) saranno le volate il pane per gli australiani: e non potrebbe essere diversamente, quando un certo Bouhanni aprirà le volate a Caleb Ewan. La guerra a Bonni per la maglia rossa è cominciata. Completano il roster Haas, Durbridge e Howard.

Red Bull: Altro possente squadrone, anche più forte della Air Canada. Quando ti ritrovi due uomini come Taramae e Contador (entrambi 78 Mon) a supporto di due leader come Rafal Majka (80 Mon, 78 Col, 71 Acc, 71 Res, 75 Res, 77 Rec) e soprattutto Adam Yates (82 Mon, 77 Mont, 78 Acc, 70 Res, 70 Gri, 74 Rec). Nelle tappe vallonate Riciputi potrebbe cercare gloria personale, con Pasqualon e Geoghegan Hart. In volata Blythe apripista per Mark Cavendish, principale rivale di Bonni-Ewan.

Siemens: Capitano della squadra sarà Lukas Ericsson (79 Mon, 72 Col, 71 Acc, 72 Res-Gri, 75 Rec), che però rischia di perdere terreno prezioso nelle tappe vallonate; a fargli da scudiero ci sarà Chevrier. In volata tutto per Demare, mentre nelle tappe vallonate potrebbe mettere da parte le ambizioni personali Geschke per aiutare lo svedese. Completano il roster Kreder, Krieger, Schwarzmann e Pachon. 

Southeast: Seconda wild-card, la squadra argentata non porta però corridori di primo livello: probabili attacchi a raffica da lontano. Il roster: Ballerini, Guarnieri, Nazaret, Graziato, Alafaci, Fedi, Palini, Barbu e Thwaites.

T-Mobile: Il favorito numero uno del Giro d'Italia 2018, il nome che ha sconvolto la vigilia: Nairo Quintana (84 Mon, 79 Col, 77 Acc, 74 Res, 76 Gri, 80 Rec). L'unica pecca? Non avrà gregari in salita, cosa da non sottovalutare. Ad aprire la strada in volata a Modolo ci saranno Debusschere e il nostro ex pupillo Veikko Oper. Completano il roster Vanbilsen, Stenuit, Hermans, Planckaert e De Greef.

Subway: In ottica generale non è da sottovalutare Steven Kruijswijk (78 Mon, 77 Col, 71 Acc, 68 Res, 73 Gri, 78 Rec): dalla sua avrà gregari di livello come Tecchio, Herrada, Earle, Rosa e Zilioli. In volata Lasca e Nizzolo possono fare bene, completa il roster Van Baarle.

Europcar: Terza wild-card, la squadra francese porta buoni corridori come Lammertink e Corbel insieme a vecchi leoni come Hoogerland. Per il resto squadra di attaccanti, pronta a mettersi in mostra con Van Poppel, Turgis, Jarrier, Hurel, Selig e Manzin. 

Katusha: Quarta wild-card per la compagine russa, che punta a tornare immediatamente nel ciclismo che conta. Senni è un ottimo scalatore (78 Mon), ma troppo acerbo per fare classifica, saranno le tappe vallonate l'obiettivo principale, con Garcia e soprattutto Diego Ulissi. In volata Trentin, Morkov e Oss cercheranno un buon risultato. Completano il roster Bouma, Pardilla e Marcato. 

LottoNL - Junbo: Quest'anno fa sul serio: con Gesink e Intxausti a fargli da scudiero, sarà Wilco Kelderman (79 Mon, 79 Col, 78 Cro, 73 Acc, 70 Res, 74 Gri, 77 Rec) il capitano della squadra olandese. Wippert sarà il velocista, mentre il resto della squadra sarà votata al capitano. Completano il roster Ligthart, Havik, Keizer, Bakker e De Maar.

Trek: Altra squadra senza un vero e proprio leader che probabilmente cercherà l'impresa attaccando da lontano in tappe nervose ed imprevedibili. Il roster: Frank, Wyss, il nostro ex corridore Spengles, Armèe, Salomein, Ludvigsson, Bassetti, Busche e Van Staeyen.

Unipol: Quinta ed ultima wild-card, l'ex Bardiani punterà alle volate con la coppia Mareczko-Borisavljievic, nelle tappe vallonate invece sarà l'etiope Grmay a cercare gloria. Completano il roster Benfatto, Bettiol, Puga, Busato, Toniatti e Zanotti.


Queste sono i 198 corridori che saranno al via del Giro d'Italia 2018: l'obiettivo è una difficile top 3, cercando comunque di mantenere Bruno almeno nei migliori 5; con Singh proveremo a fare bene in volata, e con Moscon-Sanguinetti andremo a caccia di un successo di tappa. Il racconto del Giro sarà diviso in 7 capitoli, tre tappe alla volta. Direi che possiamo cominciare :D 

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