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Lory94ITA

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Già, Pellegrino grandissimo nel cambio di passo in tutti i turni, l'altra vittoria me l'ero persa, questa di oggi è stata entusiasmante (pur non essendo io un grande amante delle gare sprint).

 

Davvero impressionante la caduta di Ammann, per fortuna pare non avere conseguenze molto gravi. Peraltro Tournee (che mi pare l'unico titolo mai conquistato dallo svizzero) davvero sfigatissima per Ammann

 

L'indicazione più positiva, per quanto riguarda Pellegrino, è che finalmente è riuscito a disputare una sprint senza calare con il passare dei turni. In passato è spesso accaduto di vederlo primeggiare in qualifica e nei quarti di finale, salvo poi soffrire gli sforzi ravvicinati. In questo senso, molto meglio ieri che a Davos, dove si era guadagnato la finale solo grazie ai ripescaggi.

Ovviamente non bastano due successi italiani a farmi cambiare opinione sulle gare sprint, che sono uno dei (tanti) cancri di uno sport in crisi come lo sci di fondo.

 

Ti confermo che ad Ammann manca solo la Tournée, e a questo punto, se non altro per ragioni anagrafiche, ho qualche dubbio sulle sue possibilità di colmare la lacuna.

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Credo che questa situazione cominci a farsi pesante per le ragazze del biathlon: va bene essere sempre sul podio, ma credo che la mancanza di una vittoria cominci a farsi sentire. Posso capire essere battuti sempre dalla stessa biathleta, ciò significherebbe che è palesemente più forte e sia impossibile batterla, ma a vincere è sempre una diversa, l'unica cosa che non cambia mai è il tricolore sul podio  :banghead:

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Credo che questa situazione cominci a farsi pesante per le ragazze del biathlon: va bene essere sempre sul podio, ma credo che la mancanza di una vittoria cominci a farsi sentire. Posso capire essere battuti sempre dalla stessa biathleta, ciò significherebbe che è palesemente più forte e sia impossibile batterla, ma a vincere è sempre una diversa, l'unica cosa che non cambia mai è il tricolore sul podio  :banghead:

 

Comunque stiamo raggiungendo livelli che negli ultimi anni sono stati irraggiungibili, stiamo trovando una notevole costanza con tutte e tre, ma c'è sempre stata qualcuna in una giornata formidabile, Soukalova e Vitkova sono sicuramente battibili...

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Comunque stiamo raggiungendo livelli che negli ultimi anni sono stati irraggiungibili, stiamo trovando una notevole costanza con tutte e tre, ma c'è sempre stata qualcuna in una giornata formidabile, Soukalova e Vitkova sono sicuramente battibili...

Esattamente...e da due sprint a questa parte mi sta sorprendendo molto anche la Gontier, seppur c'è da dire che a questo giro è stata lei la peggiore in staffetta, ma comunque anche lì stiamo ottenendo risultati che in vista del mondiale fanno ben sperare

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Non penso sia un gran problema, oggi dicevano che Wierer corre con grande leggerezza e si informa soltanto nel giorno delle gare del programma settimanale.

 

Che poi fa niente se non  arrivata la vittoria nemmeno oggi, Wierer è prima nella coppa di specialità.

 

Prima di specialità e seconda in generale, grande risultato per ora, detto ciò una vittoria sarebbe tutta un'altra soddisfazione comunque  :tongue:

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Per quanto riguarda il discorso biathlon, a me il rischio di un complesso da eterna piazzata sembra ancora molto distante per Wierer. Non soltanto perché mi risulta sia molto brava a sgombrare la mente prima e dopo le gare, ma anche per il semplice fatto che i due secondi posti di questa stagione sono anche i primi in carriera. Fino a questa stagione, non era mai andata oltre il terzo posto.

È ovvio che può essere seccante chiudere due volte seconda alle spalle di due atlete come Soukalova e Vitkova, la seconda al primo successo in carriera (per di più grazie ad un'inopinata prestazione monstre nel fondo, con secondo tempo sugli sci a pochi secondi da Domracheva e ben davanti a Makarainen), la prima all'unica gara stagionale al livello dell'anno passato. In ogni caso Wierer è arrivata solo quest'anno a certi livelli, sta esplorando zone di classifica che non le erano proprie, e ci sta arrivando con continuità. È decisamente troppo presto per spazientirsi per i mancati successi.

Quello lo può fare semmai Dopfer, che oggi ha veramente cestinato una gara già vinta negli ultimi 15 secondi, e credo sia già a quota sei secondi posti senza vittorie.

Grandissima gara comunque di Gross, che si è strameritato la fortuna che gli ha sorriso con i centesimi (quasi ai livelli di Paris a Bormio nel 2012, quando vinse con Reichelt a pari merito, Svindal a un centesimo e Kroell a due). Nella seconda manche è stato fantastico nell'ammortizzare i dossi, sembrava molleggiato. Ottimo Razzoli, anche se con il piccolo rammarico di un muro molto scadente nella seconda manche, in cui ha lasciato grosso modo quel mezzo secondo che lo separa dal podio). Un peccato che Thaler non abbia completato la festa, anche se già prima di uscire stava sciando veramente male, e avrebbe probabilmente chiuso sui tempi di Razzoli. Ho paura che abbia risentito parecchio della pressione, sembrava un altro rispetto alla prima manche, molto più imballato.

No, merito del pettorale n.13...:P cmq razzoli era da podio/vittoria a Zagabria. Bene così Buon viatico per il mese degli slalom

Beh, dai, da vittoria direi di no, considerando che Hirscher ha inflitto distacchi ciclistici. Però un podio era effettivamente alla portata, e con il quarto posto di oggi sarebbe alla prima sequenza di due risultati positivi da eoni a questa parte.

Tra l'altro, segnalo che nella lista WCSL abbiamo Gross sesto e Thaler settimo, quindi avremo due atleti nel primo sottogruppo a Wengen. Thaler però deve darsi una svegliata alla svelta, perché ha 6 punticini su Khoroshilov e 9 su Grange, entrambi più in palla di lui (specialmente il primo, che sarebbe già nei sette senza l'uscita di Zagabria).

Segnalo che intanto la tanto bistrattata (giustamente, peraltro) squadra di sci di fondo italiana ha vinto la terza gara di CdM in poche settimane, grazie al miglior tempo fatto registrare da Clara nella scalata al Cermis (prima vittoria in carriera e grande sesto posto finale nel Tour de Ski).

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Per quanto riguarda il discorso biathlon, a me il rischio di un complesso da eterna piazzata sembra ancora molto distante per Wierer. Non soltanto perché mi risulta sia molto brava a sgombrare la mente prima e dopo le gare, ma anche per il semplice fatto che i due secondi posti di questa stagione sono anche i primi in carriera. Fino a questa stagione, non era mai andata oltre il terzo posto.

È ovvio che può essere seccante chiudere due volte seconda alle spalle di due atlete come Soukalova e Vitkova, la seconda al primo successo in carriera (per di più grazie ad un'inopinata prestazione monstre nel fondo, con secondo tempo sugli sci a pochi secondi da Domracheva e ben davanti a Makarainen), la prima all'unica gara stagionale al livello dell'anno passato. In ogni caso Wierer è arrivata solo quest'anno a certi livelli, sta esplorando zone di classifica che non le erano proprie, e ci sta arrivando con continuità. È decisamente troppo presto per spazientirsi per i mancati successi.

 

Io infatti non ho parlato della Wierer in particolare, anche la Oberhofer ha fatto 2° quest'anno...io mi riferivo alla squadra italiana femminile in generale, che sta ottenendo molte grandi prestazioni alle quali manca ormai solo la vittoria...concordo che siano grandissimi risultati rispetto a poco tempo fa, ma comunque nessuno corre per arrivare secondo.

 

 

Segnalo che intanto la tanto bistrattata (giustamente, peraltro) squadra di sci di fondo italiana ha vinto la terza gara di CdM in poche settimane, grazie al miglior tempo fatto registrare da Clara nella scalata al Cermis (prima vittoria in carriera e grande sesto posto finale nel Tour de Ski).

 

:bannana_guitar:  :woohoo:  :bannana_guitar:  :woohoo:

Finalmente, è dal 2010, quando fece 5° al Tour de Ski, che aspetto di vederlo vincere. Non pensavo potesse farcela, soprattutto perchè si trovava in compagnia di Jespersen, uno che ha dimostrato di saperci fare sul Cermis. Tra l'altro quest'anno mi è parso molto in palla anche in tecnica classica, cosa mai successa, e questo lascia intendere un ottimo stato di forma (sperando che lo mantenga fino ai mondiali). Comunque tutta la squadra bene o male ha dato segni di ripresa, tutto ciò lascia ben sperare in ottica staffetta mondiale. 

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Beh, dai, da vittoria direi di no, considerando che Hirscher ha inflitto distacchi ciclistici. Però un podio era effettivamente alla portata, e con il quarto posto di oggi sarebbe alla prima sequenza di due risultati positivi da eoni a questa parte.

In effetti sarebbe verosimilmente arrivato a mezzo secondo da Hirscher e una rimonta era fuori discussione vista la seconda prova dell'austriaco, però appunto è un gran ritorno

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Io infatti non ho parlato della Wierer in particolare, anche la Oberhofer ha fatto 2° quest'anno...io mi riferivo alla squadra italiana femminile in generale, che sta ottenendo molte grandi prestazioni alle quali manca ormai solo la vittoria...concordo che siano grandissimi risultati rispetto a poco tempo fa, ma comunque nessuno corre per arrivare secondo.

 

 

 

:bannana_guitar:  :woohoo:  :bannana_guitar:  :woohoo:

Finalmente, è dal 2010, quando fece 5° al Tour de Ski, che aspetto di vederlo vincere. Non pensavo potesse farcela, soprattutto perchè si trovava in compagnia di Jespersen, uno che ha dimostrato di saperci fare sul Cermis. Tra l'altro quest'anno mi è parso molto in palla anche in tecnica classica, cosa mai successa, e questo lascia intendere un ottimo stato di forma (sperando che lo mantenga fino ai mondiali). Comunque tutta la squadra bene o male ha dato segni di ripresa, tutto ciò lascia ben sperare in ottica staffetta mondiale. 

 

Ma guarda, il discorso che facevo per Wierer secondo me si può applicare in generale alla squadra italiana. Le ragazze italiane si ritrovano per la prima volta ad occupare stabilmente certe zone di classifica (in parte per crescita loro, in parte per complessivo abbassamento del livello del biathlon femminile, tra ritiri, gravidanze, sparizioni misteriose), io credo siano ancora in quella fase in cui esplorano i loro limiti e sono semplicemente cariche per il fatto di trovarsi ad occupare regolarmente posizioni che prima potevano solamente sognare (Oberhofer più di Wierer, in questo senso).

Se poi cominceranno ad avere 5-6 secondi posti a testa all'attivo senza vittorie, allora può darsi che entri in gioco un fattore psicologico, però non dimentichiamoci che due format di gara individuali su quattro, tra cui quello in cui si disputano più gare, sono a cronometro, perciò l'atleta spesso arriva al poligono (dove il fattore mentale può entrare in gioco maggiormente) senza sapere esattamente cosa si stia giocando.

Non dico che non possano presentarsi situazioni come quella che prospetti tu (per esempio, io sono convinto che i tanti errori sull'ultimo bersaglio, con cui si è fumato due-tre medaglie/vittorie a Mondiali e Olimpiadi, abbiano iniziato a pesare su Lukas Hofer), però mi sembra ancora troppo presto per paventare un rischio simile.

 

Per quanto riguarda Clara, ha sicuramente disputato prove al di sopra delle aspettative al Tour de Ski, sia in classico sia a skating. Non me lo aspettavo così forte sul Cermis, e a questo punto si potrebbero aprire scenari interessanti anche in chiave campionati del mondo, dove si disputeranno una 15 km TL con partenza ad intervalli e la 15 + 15 (dove l'apparente crescita in classico sarebbe determinante per restare attaccato al treno buono). Ovviamente non parlo per forza di podio, ma di piazzamenti di prestigio.

In chiave staffetta, con De Fabiani, Noeckler e Clara in queste condizioni avremmo tre frazioni di buonissimo livello, con cui dire la nostra in una gara che si prospetta piuttosto aperta alle spalle della Norvegia. Forse per la prima volta, potremmo trovarci a recitare la parte della squadra con l'interesse a rendere la gara dura nelle prime due frazioni in classico, anziché quella di chi deve salvare la pelle e poi puntare a rimontare. Lo stesso Clara, poi, se sarà nella forma del Tour de Ski, potrebbe essere tra gli uomini più forti nella prima frazione a skating.

Il problema della nostra 4x10, al momento, sarebbe la mancanza di un valido uomo da ultima frazione. Hofer, che ha chiuso le staffette della Val di Fiemme e di Sochi, mi sembra in condizioni abbastanza deficitarie, e Di Centa mi sembra ormai impresentabile a certi livelli. Si parla ormai da tempo di portare Pellegrino ad allungare fino ai 10 km per fargli chiudere la staffetta, ma dubito che il programma, ammesso che si compia prima o poi, possa essere portato a termine entro il prossimo mese.

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Mi ponevo le stesse domande guardando le gare di quest'ultimo TdS: per me le premesse per farne un buon frazionista ci sono, non credo che i tempi siano tali da pensare di avere uno Zorzi formato Torino 2006 in casa. Mi stupirei anzi se venisse schierato come frazionista ai mondiali

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Mi ponevo le stesse domande guardando le gare di quest'ultimo TdS: per me le premesse per farne un buon frazionista ci sono, non credo che i tempi siano tali da pensare di avere uno Zorzi formato Torino 2006 in casa. Mi stupirei anzi se venisse schierato come frazionista ai mondiali

 

Io credo che il progetto sia in linea di massima sensato, considerando anche che non si vede all'orizzonte qualcuno che possa occupare degnamente la quarta frazione della staffetta in tempi brevi. D'altro canto, non vedo come Pellegrino possa essere pronto tra un mese, considerando che parliamo di uno sprinter purissimo, che addirittura fatica spesso a smaltire i turni. Anche ammesso che regga per 10 km, dubito fortemente che arriverebbe con la freschezza necessaria a far valere il suo spunto.

Tu fai giustamente riferimento a Zorzi, che però era atleta di ben altro spessore sulle lunghe distanze rispetto al Pellegrino attuale. Nello sci di fondo degli ultimi anni, con distanze sempre più brevi e il periodo nero del florilegio di partenze di massa (fortunatamente diradatesi quest'anno), sono convinto che Zorzi avrebbe potuto togliersi belle soddisfazioni anche in gare su distanza. A Salt Lake City 2002, arrivò 10° nella 30 km TL più dura di sempre, nonostante lo schema di gara a lui sfavorevolissimo impostato da Mühlegg. Ricordo che una volta Zorzi disse che quella gara rappresentava uno dei più grandi rimpianti della sua carriera, perché senza un uomo bionico ad imporre un ritmo folle dal primo metro, lasciando spazio alla gara di gruppo che i più si attendevano, lui era convinto di poterla anche vincere.

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  • 2 weeks later...

Alla fine, al di là della delusione per lo spezzone di Streif da 50 secondi e rotti, questo fine settimana dà la prima vittoria in SG a Paris, che per poco non si prende anche la discesa in versione sprint (al netto di tutte le variabili secondo me l'accorciamento l'ha sfavorito rispetto al superimpegnato Jansrud).

Per il Coppone il margine di Hirscher rimane consistente, anche se il calendario concede a Jansrud una gara di vantaggio e sebbene poi basti inanellare una serie di uscite (da mettere in conto per chi fa slalom) per riaprire tutto. Però resto abbastanza convinto che Hirscher si porterà a casa la quarta Coppa di cristallo senza grandi patemi. Anche perché credo che per varie ragioni l'appuntamento iridato assorbirà più energie al norvegese rispetto all'austriaco.

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Solito spettacolo ieri la Planai, impressionante Khoroshilov, gara della vita per lui. Ho la sensazione che fisicamente i 2 più freschi dopo di lui fra i pali stretti siano comunque i nostri Razzoli e Gross, quest'ultimo davvero cattivo nella seconda manche di ieri.



E ora i Mondiali, manifestazione che non amo così tanto visto che la cadenza biennale ha reso quel titolo un po' inflazionato. Insomma, la penso un po' come Kostelic, che negli anni d'oro in cui si giocava la Coppa snobbava quasi completamente la rassegna, o pure come il nostro Gross, che fra Schladming e il titolo mondiale sceglieva la prima (ora, sfuggita la Nightrace, credo si accontenterebbe comunque del titolo).
Tuttavia le gare in prime time e il ritorno sulla Birds of Prey giustificano a pieno la visione delle gare :)

Questo il calendario (ho letto che tutte le gare saranno trasmesse in diretta su RaiSport1)
martedì 3 febbraio - SG F - 19
mercoledì 4 febbraio - SG M - 19
venerdì 6 febbraio - DH F - 19
sabato 7 febbraio - DH M - 19
domenica 8 febbraio - K M - 18/22,15
lunedì 9 febbraio - K F - 18/22,15
martedì 10 febbraio - TE - 22,15
giovedì 12 febbraio - GS F - 18,15/22,15
venerdì 13 febbraio - GS M - 18,15/22,15
sabato 14 febbraio - S F - 18,15/22,15
domenica 15 febbraio - S M - 18,15/22,15


Note stonate:
- L'insistenza nel piazzare questa benedetta gara a squadre che di fatto toglie un giorno di recupero (2 non sono così tanti)
- Piazzare la combinata la domenica sera è da crimini contro l'umanità; poi magari viene fuori un garone, tipo Vancouver 2010, ma potrebbe tranquillamente uscirne una prova più scontata, come ai mondiali dell'anno prima. E in ogni caso non è una gara contrassegnata da un ritmo incalzante
 

 

L'ultimo Mondiale a Vail, 16 anni fa, per i colori italiani è stato il peggiore che possa ricordare, di gran lunga. Reso ancora più amaro dal fatto che si veniva da edizioni piene di successi, come Sierra Nevada e Sestriere; il ritiro di Tomba, il declino della Compagnoni, le crisi di Kostner e Ghedina hanno fatto in modo che si restasse del tutto a secco di medaglie (mai successo dopo). Con qualche rimpianto, visti i podi sfiorati da Rocca in slalom, e da Holzer in gigante (quest'ultimo penalizzato nell'ordine di partenza per non essersi presentato per tempo al sorteggio dei pettorali, altrimenti chissà...).
Il Mondiale di Lasse Kjus, che non contento di soffiare il Coppone a Herminator (chi ha visto lo strapotere dell'austriaco negli anni pre infortunio conosce il valore immenso di quell'impresa), si prende una medaglia per ogni gara in programma (3 ori e 2 argenti). Memorabile il duello con l'austriaco nelle gare di velocità (la porta di discesa sfondata con la testa da Maier e l'oro ex aequo in SG sono due fotografie indimenticabili) e il titolo in slalom, perso incredibilmente alle ultime porte dall'allora semi sconosciuto Palander (che solo un lustro dopo si rivelerà definitivamente a quei livelli)

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  • 3 weeks later...

Per fare un commento complessivo sui Mondiali appena conclusi non sapevo che forma cretina usare. Alcune lettere mancano, ma si sa che non ho fatto le scuole alte, quindi conosco l'alfabeto in maniera approssimativa.

Anna (Fenninger)
Su di lei non so essere obiettivo, ma torna a casa con oro, argento, legno e una vittoria per cappotto. Grande libidine, soprattutto per la gara di giovedì, sperando che riesca a svoltare anche in Coppa.

Bode (Miller)
L'unico mio timore è che, mancando un triennio alla prossima Olimpiade, possa chiudere qui. Ma io spero che non abbia ancora rinunciato ad ancora a Kitzbuhel per "prendere una gondola, scriverci sopra il proprio nome e dire Questa è mia"



Cook (Dustin)
Mai sentito prima, decisamente LA sorpresa del Mondiale.

Domenico (Paris)
Nelle sue gare in questa stagione era uscito dai 5 solo a Wengen, qui mai nei 10, non era facile in effetti. La buona notizia è che il decimo della combinata certifica una buona condizione e un morale che rimane solido, anche perché la stagione non è finita.

Erin (Mielzynski)
Oltre a citarla doverosamente in quanto davvero "sgnacchera" (vedi immagine), rappresenta degnamente la nazionale canadese, giunta ad un'anticchietta dall'oro nell'insulsa gara a squadre, alla quale comunque hanno dato senso e motivo di interesse.
04MattBarnes_BeautyofSport_ErinMielzynsk

 

Fritz (Dopfer)
Il tedesco che scia meglio e che non riesce a vincere esce dal cono d'ombra del caposquadra, idolo di De Chiesa, e si prende l'argento. Perciò F come Fritz e non come Felix.

 

Grange (JeanBa)
E certo che la vittoria a Schladming sembrava il miglior viatico per il mondiale... nel 2011. Da quella stagione, per contingenze varie, Grange e il podio in Cdm sono stati complementari. Un ritorno che mi ha ricordato gli argenti olimpici di Amiez e Chenal, tornati in auge dopo anni mediocri.

 

Horoshilov (Aleksandr)
Uscito a 30 anni (guai se fosse un ciclista) dopo essere stato un personaggio simpatia proveniente da una nazione minore, sullo stile dei Kryzl e dei Bank, si presentava al Mondiale con un trionfo netto nella NightRace. E in modo altrettanto netto s'è spento nella seconda manche di ieri, finendo lontanissimo.

 

Italia
Quando ci sono i Mondiali a Vail settimana bianca per tutti, almeno si risparmia sulla trasferta, ci si riposa e il morale resta alto.

 

Jansrud (Kjetil)
Forse il più deluso di questo Mondiale, alla fine si porta a casa l'argento della combinata, ma date le premesse è una magra consolazione.

 

Kueng (Patrick)
Nella migliore tradizione svizzera del poco ma bene, emule di Kernen. Curioso che questi, vincendo poco, riescano a sbancare nei grandi eventi, mentre uno come Cuche, che di discese e relative Coppette ne ha vinte a iosa (solo Kitzbuhel 5 volte), s'è dovuto accontentare del titolo in superg.

 

Lindsey (Vonn)
Avevamo tutti immaginato il percorso netto dell'eroina americana che dopo aver tanto sofferto chiude il cerchio tornando grande davanti al suo pubblico sfoggiando un sorriso perfetto e commuovendosi sulle note dell'inno. E invece... Comunque la stagione in corso dimostra che non è finita, almeno nella velocità, tutt'altro.

 

Marcel (Hirscher)
Prende l'oro che nessuno si aspettava con un'immensa botta di culo (o sfiga altrui) e con una grande rimontae poi perde i 2 ori che tutti aspettavano (dopo aver conquistato quello nei Giochi Senza Frontiere). Però se gli ponessimo una domanda su quanto accaduto la etichetterebbe come "silly question" e ci manderebbe.

 

Nani (Roberto)
Il nostro alfiere più vicino alle medaglie, almeno per una manche. E comunque era difficile aspettarselo.

 

Ondrej (Bank)
Il podio in combinata sarebbe arrivato sicuro, almeno quello.

 

Pinturicchio (Alexis)
Sinceramente deludente in combinata, però la sua medaglietta se la vince (e io che odio lui e i francesi, e il suo stile elegante mi fa invidia, rosico)

 

Tina (Maze)
Non c'è nessuno con la Q, quindi la slovena, che a occhio comunque è sembrata uscire stanca (ha anche corso tanto) e un pizzico in calando dalla rassegna. Che comunque le frutta due ori e un argento. Che ci posso fare, provo a vedere uno spiraglio per la Fenninger in Coppa...

 

Reichelt (Hannes)
Oro meritatissimo in apertura per uno che ha già conquistato i principali templi della velocità in questi anni.

 

Shiffrin (Mikaela)
La sofferenza della Barillina, forse non al 1000% e certamente sotto pressione, l'abbiamo sentita tutti tra la prima e la seconda manche. E lo sviluppo della gara, con il capolavoro del finale in rimonta, è stato davvero emozionante.

 

Ted (Ligety)
Replicare i fasti dell'ultimo mondiale era impossibile, sia per le condizioni al contorno mutate, sia perché lui è meno forte. Ma intanto si tiene il titolo in gigante e becca comunque un altro podio.

 

USA
Per la squadra di casa qualche delusione (Vonn e Miller su tutti), ma pure risultati oltre ogni più rosea attesa (Ganong argento, Nyman a un soffio dal podio, Weibrecht da podio per 3/4 gara). Come in altri sport a mio avviso restano non solidissimi come movimento, ma sempre provvisti di grandi individualità (tanto che meglio di loro solo gli austriaci)

 

Viktoria (Rebensburg)
Antipatica a pelle, ma va detto che la seconda manche che l'ha portata all'argento è stata paurosa.

 

Zahrobska (Sarka)
Avrei voluto vederla vincere anche se sapevo che la concorrenza era spietata, spero comunque ci riesca entro fine stagione.

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  • 1 month later...

Anna (Fenninger)

Su di lei non so essere obiettivo, ma torna a casa con oro, argento, legno e una vittoria per cappotto. Grande libidine, soprattutto per la gara di giovedì, sperando che riesca a svoltare anche in Coppa.

E la svolta è arrivata, impressionante il suo ruolino nel dopo Mondiale, il trofeo è arrivato di nuovo nonostante il pieno merito di Tina vista la manciata di punti che le ha divise alla fine.

 

Su Hirscher c'è più poco da aggiungere; bravi anche i nostri, che in slalom sembrano pienamente recuperati ad alti livelli dopo l'inizio di stagione claudicante.

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  • 6 months later...

Ma poi discesa no e superG sì? Ok che il superG sta diventando sempre più un "gigantone", ma è pur sempre il fratello della discesa... che senso ha?

Il senso è che come lunghezza e dislivello una discesa è circa un terzo più lunga, molto semplice
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