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Assolutamente sì lo scorso anno. Difficilmente vincendo il Tour (che se non si fosse ritirato avrebbe stravinto) si sarebbe presentato alla Vuelta in condizioni peggiori di quelle in cui si è presentato. 

 

Giro-Tour è molto più difficile non fosse altro perché chi fa la vuelta di solito ha Giro o Tour già corsi

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Discutibile che avrebbe stravinto il Tour

Indiscutibile che con il programma adattato sia arrivato al vuelta con tutt'altra freschezza organica, aspetto decisivo alla fine, con altre motivazioni anche, altro aspetto importante.

Forse l'avrebbe fatta, non è automatico, anche fingendo che si sia ritirato dal tour in maglia gialla.

Comunque non escludo che qualcuno possa fare questa doppietta (Froome direi di no), giro e tour rimangono altra cosa dal punto di vista tecnico e di prestigio

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  • Amministratori

Freschezza? Meglio uscire dal Tour con 21 tappe fatte o con una tibia rotta dopo la metà del percorso?

Motivazioni? Credo che uscire così con la forma della vita da un Tour ti deprima, più che motivarti

Che l'avrebbe fatta era già sicuro prima del Tour

 

Giro e Tour sono più prestigiose più che altro perché di solito chi lotta per il Tour arriva fresco e riposato. Sarebbe molto più facile fare la doppietta Giro-Tour col Giro dopo il Tour come è ora la Vuelta.

 

(Detto questo resto convinto che la doppietta conti relativamente poco proprio per il numero di fattori, è più un colpo di fortuna in base a presenze/assenze degli avversari che altro e conti più la quantità - meglio 9 GT vinti che una doppietta giro-tour e basta)

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Nibali a parità di forma per me rimane un bel gradino sotto gli altri tre. Landa in effetti....

 

Certo, in effetti pure Landa è meglio di Nibali... venghino siori venghino! aggiungiamoci pure Valls e Dani Navarro a questo punto! :laugh:

 

Comunque mi stavo chiedendo una cosa a proposito di doppiette mancate: Secondo voi Contador poteva fare Tour e Vuelta 2014 considerando che:

a) la vuelta l'ha vinta comunque dopo una prima settimana dove aveva male al ginocchio rotto

B) diceva che mai aveva preparato un Tour così è mai era stato in quella condizione

Voglio sentire cose ne pensate in merito

 

il punto B (e cioè le parole) lascia il tempo che trova - pure Cunego passava gli inverni a dire che non si era mai sentito così bene, salvo poi... - poi che l'anno scorso avesse una gran gamba era sotto gli occhi di tutti (altra cosa, appunto, è dire che sia stato il miglior Contador in assoluto). E cmq, penso che SE avesse vinto il Tour, probabilmente non sarebbe andato alla Vuelta. E se ci fosse andato, avrebbe comunque dovuto sudarsela molto di più contro un Froome più fresco per avere salutato il Tour dopo una settimana scarsa.

 

(Detto questo resto convinto che la doppietta conti relativamente poco proprio per il numero di fattori, è più un colpo di fortuna in base a presenze/assenze degli avversari che altro e conti più la quantità - meglio 9 GT vinti che una doppietta giro-tour e basta)

 

la doppietta conta relativamente poco??? la doppietta è l'unico traguardo che, se raggiunto, può consentire ad un corridore di oggi di paragonarsi ai grandi del passato. La doppietta, oppure la capacità di vincere nella stessa carriera un Tour e almeno una o due grandi classiche :wink:

Modificato da smec-easyjet
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  • Amministratori

La doppietta è un anno, a fronte di una carriera. E' come se l'Inter pretendesse di paragonarsi al Milan per aver fatto il triplete. Quello che conta sono le 7 Champions league, non il triplete in un anno. Metterei corridori che han fatto SOLO la doppietta sopra chi ha vinto 3, massimo 4 GT. Non sopra chi ne ha vinti 7, 8 o 9 provando di tenere alti livelli per tutta la carriera e di non avere "l'annata della vita"

 

Ad oggi chi fa la doppietta non si paragona ai grandi del passato, semmai vi si mette sopra. Lo ripeto: i grandi nel passato nel ciclismo iperspecializzato e col passaporto biologico vincerebbero la metà. Se non meno.

 

(A meno di non pensare che l'introduzione del passaporto biologico e la specializzazione non abbia improvvisamente e casualmente portato una generazione di corridori scarsa, sul che ho qualche dubbio)

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La doppietta è un anno, a fronte di una carriera. E' come se l'Inter pretendesse di paragonarsi al Milan per aver fatto il triplete. Quello che conta sono le 7 Champions league, non il triplete in un anno. Metterei corridori che han fatto SOLO la doppietta sopra chi ha vinto 3, massimo 4 GT. Non sopra chi ne ha vinti 7, 8 o 9 provando di tenere alti livelli per tutta la carriera e di non avere "l'annata della vita"

 

perché tu fai un esercizio di mera contabilità, ma 1+1 non fa sempre 2. È ciclismo, mica matematica. Per maggiori dettagli, ti rimando alla frase di Gianni Mura nella firma di Ian

 

poi vero che l'iperspecializzazione odierna molto influisce... molto più del doping, perché nelle varie epoche i big si sono sempre dati battaglia più o meno a pari livello di dopatura (si dice così? dopatura?)

Modificato da smec-easyjet
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Riprendo questo post, ben sintetizzato da quanto quotato, perché alla fine in effetti la sfida lanciata da Tinkov, come tante pazzie, è fallita quando non solo gli avversari, ma lo stesso Contador ha rinunciato alla Vuelta (cioè un mese fa o quasi).

Però l'intento era lodevole, visto che è il senso della sfida che dà valore allo sport ben più dei numeri e delle statistiche e il progetto assurdo dà modo di ragionare sull'impresa più realistica della doppietta Giro-Tour.

Si dirà che oggi è infattibile perché c'è meno doping (ma rispetto a quando? l'impresa è stata realizzata in epoche molto diverse fra loro, e in esse dubito che l'incidenza del doping sia stata costante) e perché c'è più specializzazione (già, ma si noterà che anche ai tempi molto raramente i "doppiettisti" incrociavano gli stessi avversari al Giro e al Tour), quindi faccio qualche considerazione storica sulle varie doppiette.

LE DOPPIETTE

Coppi 1949 (30 anni) - Parlando di quel Giro viene in mente la Cuneo-Pinerolo e ogni altro discorso passa in secondo piano, ma va ricordato il misterioso avvelenamento patito da Bartali nelle prime tappe, che lo debilita e lo mette fuori gioco fin da subito. Il Tour comincia in salita con la crisi pazzesca di Mouen, ma fra cronometro (2 prove per un totale di quasi 240 km in quell'edizione) e montagna (con la collaborazione determinante di Bartali) la conquista della maglia gialla è inevitabile.

Coppi 1952 (33 anni) - La vittoria al Giro è scontata allorché Koblet non si dimostra all'altezza del biennio precedente, mentre Bartali è ormai avviato alla terza età ciclistica. Al Tour la superiorità è tale da indurre gli organizzatori a raddoppiare i premi ai piazzati per dare interesse alla gara.

Due doppiette abbastanza diverse, la prima favorita da alcune circostanze favorevoli che compensano alcuni cali clamorosi a livello mentale, la seconda è l'inevitabile affermazione di un fenomeno assoluto.

Anquetil 1964 (30 anni) - Di questa doppietta (e di quest'epoca) conosco molto poco, curiosamente fra l'altro l'impresa (pur sfiorata in altre circostanze, quindi assolutamente non inspiegabile) è praticamente il canto del cigno per Jacquot, almeno nei GT

Merckx 1970-72-74 (25-27-29 anni) - Solo tre doppiette perché nel mezzo vuole anche vincere altre corse, l'unica vera sofferenza al Giro del 74, quando in effetti Baronchelli gli fece vedere le streghe sulle 3 Cime. Del 1969 sappiamo anche troppo bene, per quanto se ne parlò 30 anni dopo. Sia come sia, al rientro Merckx dominò il Tour (nel quale debuttava) da Cannibale, con una superiorità raramente vista anche dopo. Quindi le doppiette potrebbero essere 4, anche limitandosi a quanto accaduto.

Hinault 1982 (28 anni) - Dati i percorsi abbastanza banali di quegli anni venire a vincere il Giro per un corridore di questa statura è una formalità, in quanto al Tour mi resta il dubbio sul livello generale degli avversari di quegli anni nei GT. Però in generale parliamo di uno che ha vinto di tutto ed entrare nella storia con la doppietta Giro-Tour è il minimo

Hinault 1985 (31 anni) - Questa seconda doppietta decisamente più favorita dalle circostanze (fortunate o indotte) della prima: al Giro Visentini, avviato al successo, si ammala e va a casa, al Tour, con Fignon in infermeria e con Lemond ingaggiato e addomesticato con la promessa di aiuto per l'anno successivo, non ci sono avversari seri

Roche 1987 (28 anni) - I fatti di Sappada sono cosa nota, il Tour 87 invece, con Hinault pensionato, Lemond convalescente e Fignon in crisi nera, è una gara all'ultimo sangue fra l'irlandese e Delgado. In ogni caso, al di là della straordinarietà della stagione dell'irlandese, in questo exploit il fattore C ha un ruolo determinante a mio modo di vedere

Indurain 1992-93 (28-29 anni) - Sino al Giro 1994 la sensazione che ha dato è stata di inscalfibilità: ho il dubbio, per quanto si è poi dimostrato superiore al Tour 1995, che avrebbe potuto insidiare una terza doppietta, ma ciò era contro la sua filosofia conservatrice, probabilmente

Pantani 1998 (28 anni) - Dal punto di vista mentale il capolavoro è il Giro, la corsa che ha concluso una sola volta, dove non ha mai preso la maglia, in cui ha pressioni enormi. Comunque una doppietta straordinaria, con imprese che valgono una carriera. Aiutata, è vero, dalla fortuna: non solo la pioggia battente del Galibier, che ha reso devastanti i suoi attacchi comunque fruttuosi sino a quel momento, ma anche un paio di tappe ventose sia in Italia che in Francia, in cui Marco s'era salvato grazie alla squadra e alla buona sorte.

LE DOPPIETTE MANCATE

Bartali 1937-38 (23-24 anni) - Nell'anno del debutto delle Dolomiti Ginettaccio domina il secondo Giro, al Tour prende le misure agli avversari e alla corsa sul Balon d'Alsace e poi, arrivate le Alpi, sbaraglia la concorrenza sul Galibier, prendendo la maglia gialla. Due giorni dopo la caduta nel torrente Colau e l'intervento delle autorità italiane che lo costringono al ritiro. L'anno seguente, sempre per scelta politica, fa solamente il Tour, stravinto, mentre il Giro se lo giocano i piazzati degli anni precedenti. Credo di non dire eresie se ipotizzo che solo sfortuna e ingerenze politiche gli hanno tolto il privilegio di essere il primo doppiettista

Nencini 1960 (30 anni) - Il colpaccio al Giro contro Anquetil, con un attacco nella discesa del Gavia, gli sfugge di pochissimo, in compenso vince il Tour nell'occasione del tragico incidente che mette fine alla carriera di Riviere. Nulla di scandaloso dunque nel non vederlo in questa Hall of Fame, forse testimonia il periodo non proprio esaltante in cui ha corso

Fignon 1984 (24 anni) - Troppe polemiche legate a questo Giro, dalla preparazione innovativa di Moser, ai tagli al percorso (originariamente meno peggio di altri anni), all'elicottero nell'ultima cronometro. L'unica cosa certa, temo, è che quel Giro non potesse vincerlo in nessun modo il francese, che viceversa domina letteralmente il Tour.

Fignon 1989 (29 anni) - Il contrario del fattore C (citato per l'irlandese che aveva fatto la doppietta 2 anni prima) è quello che ti fa perdere il Tour per 8", poco altro da aggiungere

Basso 2005 (28 anni) - Difficile credere che sarebbe finito fuori dal podio al Giro senza il mal di pancia dello Stelvio. Certo al Tour arriva un po' distante dalla maglia gialla per poter comunque parlare di doppietta mancata. In anni recenti è quello che ha dato l'impressione di poter fare la migliore accoppiata (nel senso di poter andare a podio in entrambe le gare).

Per il coraggioso che è arrivato a sto punto... quindi?

1) La doppietta da dominatori assoluti di un breve l'hanno fatta a mio avviso in 3: Coppi, Merckx e Indurain

2) L'età giusta per tentare con successo la doppietta storicamente si assesta attorno ai 29 anni

3) In tutti i casi di mancato dominio la doppietta è stata favorita da circostanze favorevoli (più per chi c'è riuscito, meno per chi ha fallito)

4) Il primo passo per tentare la doppietta è ovviamente schierarsi al via di entrambe le gare

Per quanto riguarda i famosi fab four oggetto della proposta indecente di Oleg le possibilità di bissare Giro e Tour sono le seguenti:

- Contador doveva tentare nel 2009, quando il percorso del Giro si prestava a non spendere un monte di energie e soprattutto la sua gamba era ai massimi livelli; a 33 anni la doppietta l'ha fatta Coppi, che è però arrivato a quell'età con meno anzianità ciclistica... e comunque era Coppi

- Froome non credo abbia le qualità per mantenere una gamba decente per le due gare... mi pare che abbiamo elementi per ora sufficienti a non dover approfondire il discorso (qualora dovesse fare la Vuelta e chiuderla in un certo modo potremo riparlarne)

- Nibali con una programmazione meno esasperata avrebbe avuto possibilità di ottenere risultati, temo che anche per lui però il meglio sia andato

- Quintana dal punto di vista del recupero parrebbe molto adatto, temo che comunque non proverà a breve... se e quando avrà una maglia gialla in bacheca forse...

 

Ohibò, mi ero perso questo bellissimo post.

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Nibali a parità di forma per me rimane un bel gradino sotto gli altri tre. Landa in effetti....

 

Ora, va bene che lanciare frecciate più o meno dirette a Nibali è il tuo sport preferito, ma adesso dobbiamo pure declassarlo al di sotto di Landa? Spero sia un discorso in prospettiva.

 

una soluzione alla proposta di Tinkov potrebbe essere fare una classifica unificata (tipo il trittico) di Giro e Tour imponendo alle sqaudre di portare la stessa formazione si aal tour sia al giro e il calendario mi sembra una buona idea quella di ian

 

Mi sembra totalmente improponibile pensare di schierare la stessa squadra ovunque, anche perché tante squadre chiuderebbero con 2-3 corridori.

 

Comunque mi stavo chiedendo una cosa a proposito di doppiette mancate: Secondo voi Contador poteva fare Tour e Vuelta 2014 considerando che:

a) la vuelta l'ha vinta comunque dopo una prima settimana dove aveva male al ginocchio rotto

B) diceva che mai aveva preparato un Tour così è mai era stato in quella condizione

Voglio sentire cose ne pensate in merito

 

I due punti A e B lasciano il tempo che trovano perché sono entrambe dichiarazioni del diretto interessato, che in quanto tali vanno prese con le pinze. Sicuramente aveva una condizione eccellente al Tour e magari lo avrebbe vinto (che lo avrebbe stravinto di sicuro mi sembra nulla più di una sparata dettata dalla frustrazione), però, anche in quel caso, è da vedere con quale condizione sarebbe uscito da un Tour sicuramente logorante (visto che avrebbe dovuto correre sempre all'attacco senza riserve, per colmare il divario da Nibali), e con quali motivazioni si sarebbe presentato alla Vuelta.

 

Comunque sia, al di là del caso specifico di Contador nel 2014, credo sia abbastanza evidente che la doppietta Tour-Vuelta è fattibile, basta vedere come Valverde e Rodriguez, ad esempio, riescono ad essere regolarmente competitivi in entrambe le corse. Siccome nessuno dei due è un fenomeno sulle tre settimane, è del tutto plausibile che un corridore superiore possa riuscire nella doppietta.

 

Freschezza? Meglio uscire dal Tour con 21 tappe fatte o con una tibia rotta dopo la metà del percorso?

Motivazioni? Credo che uscire così con la forma della vita da un Tour ti deprima, più che motivarti

Che l'avrebbe fatta era già sicuro prima del Tour

 

Giro e Tour sono più prestigiose più che altro perché di solito chi lotta per il Tour arriva fresco e riposato. Sarebbe molto più facile fare la doppietta Giro-Tour col Giro dopo il Tour come è ora la Vuelta.

 

(Detto questo resto convinto che la doppietta conti relativamente poco proprio per il numero di fattori, è più un colpo di fortuna in base a presenze/assenze degli avversari che altro e conti più la quantità - meglio 9 GT vinti che una doppietta giro-tour e basta)

 

Se un infortunio non lascia strascichi seri (e penso si possa dire abbastanza tranquillamente che Contador ha superato più che bene l'infortunio; che poi ci sia riuscito perché non era la tragedia che aveva presentato in un primo tempo o perché ha capacità paranormali decidilo pure tu), è normale che finisca per permettere ad un corridore di ripresentarsi alle gare più fresco di quanto sarebbe stato con un Tour nelle gambe. Il problema della doppietta è il logorio delle prime tre settimane che presenta il conto nelle seconde tre. Partire con 10 giorni di Tour nelle gambe invece del doppio ti permette di arrivare in fondo alla Vuelta, dopo aver perlopiù ammortizzato lo svantaggio dei giorni di allenamento perso, con gambe più fresche.

 

E' un po' - in piccolo - il discorso che si fa per i calciatori quando si dice che un certo infortunio ha allungato loro la carriera. E' meglio che un calciatore si spacchi una gamba o che si alleni normalmente? Sicuramente la seconda, ma passare un anno in infermeria può finire per essere rigenerante su un fisico logorato da anni e anni di attività ininterrotta.

 

Per quanto riguarda il discorso motivazioni, ognuno risponde alle batoste in modo diverso. Le Pellegrini buttò a canale un 400 sl olimpico che poteva vincere con un braccio solo finendo fuori dal podio, e invece di suicidarsi come forse avrei fatto io vinse i 200 facendo record del mondo in batteria, in semifinale e in finale. In genere, i fuoriclasse sfruttano episodi negativi o passaggi a vuoto per rimotivarsi, e Contador in fatto di durezza mentale mi sembra abbia pochi eguali.

 

Giro-Tour è più prestigioso di Tour-Vuelta perché il Giro è più prestigioso della Vuelta (e no, la start list della prossima Vuelta non cambia le cose), e soprattutto per un discorso di storia. La tiritera dell'impossibilità della doppietta va avanti dai tempi di Coppi, e in ogni generazione i più grandi si sono misurati con il tentativo di doppietta perché è sempre stata considerata la piena consacrazione di un campione.

 

Che poi sia meglio vincere 9 GT in carriera che 2 GT entrambi nello stesso anno potrebbe anche essere accompagnato da un sonoro "grazie al cazzo". Fermo restando che comunque non si sta facendo la conta delle patate, non è che in assoluto quello che ha vinto 10 GT sia superiore a quello che ne ha vinti 7. Fortunatamente, i bilanci di una carriera non si tracciano solo con la calcolatrice, e non credo che - ad esempio - il fatto di aver vinto 3 GT metta Delgado sullo stesso piano di LeMond e Gaul, anche se ne hanno 3 pure loro.

 

La doppietta è un anno, a fronte di una carriera. E' come se l'Inter pretendesse di paragonarsi al Milan per aver fatto il triplete. Quello che conta sono le 7 Champions league, non il triplete in un anno. Metterei corridori che han fatto SOLO la doppietta sopra chi ha vinto 3, massimo 4 GT. Non sopra chi ne ha vinti 7, 8 o 9 provando di tenere alti livelli per tutta la carriera e di non avere "l'annata della vita"

 

Ad oggi chi fa la doppietta non si paragona ai grandi del passato, semmai vi si mette sopra. Lo ripeto: i grandi nel passato nel ciclismo iperspecializzato e col passaporto biologico vincerebbero la metà. Se non meno.

 

(A meno di non pensare che l'introduzione del passaporto biologico e la specializzazione non abbia improvvisamente e casualmente portato una generazione di corridori scarsa, sul che ho qualche dubbio)

 

Le equivalenze del tipo "2 GT nello stesso anno = 3 o 4 GT in anni diversi" secondo me fanno un po' ridere, è impossibile quantificare il prestigio di un'impresa come la doppietta. E altrettanto difficile mi sembra cercare di immaginare quanto avrebbe vinto Coppi se fosse nato 70 anni più tardi o se Merckx fosse oggi un baldanzoso 25enne.

 

In generale, comunque, prima di fare qualsiasi considerazione sulla possibilità o impossibilità della doppietta, occorrerebbe che qualcuno ci provasse, preferibilmente mettendosi nelle migliori condizioni, ossia preparandola a dovere e tentandola nel fiore degli anni. Dall'ultima volta che la doppietta è riuscita, abbiamo avuto 7 anni (1999-2005) in cui farla era impossibile perché il Tour da un corridore che non aveva neanche in mente di venire al Giro; poi un anno (2006) in cui un tentativo credibilissimo è stato bloccato a metà strada. Poi si è entrati nell'era di Contador, in cui gli unici corridori della caratura necessaria a tentare la doppietta, almeno fino al 2012 incluso, sono stati lui e Schleck; peccato che Contador ci abbia provato in un anno balordo in cui non era sicuro di fare il Tour (2011) e Schleck mai. Dal 2013 si è entrati in una fase di maggiore equilibrio, in cui l'handicap di disputare il Giro rischia di risultare decisivo, e in ogni caso a provarci è stato solo il più anziano dei Fab 4 alle soglie dei 33 anni.

In pratica, i soli tentativi veri di doppietta sono stati quelli di Basso - che nel 2005 aveva ancora di fronte Armstrong ed ebbe la famosa sciolta dello Stelvio, e nel 2006 è stato fermato dopo aver vinto il Giro d'Italia con un lustro di vantaggio - e di Contador, che però non ci ha provato negli anni migliori. I tentativi di doppietta fallivano anche decenni fa, solo che se si registra un tentativo ogni 5 anni e pure quelli partono zoppi, è ovvio che basta poco per far dilatare i tempi tra un successo e l'altro.

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Mi sembra totalmente improponibile pensare di schierare la stessa squadra ovunque, anche perché tante squadre chiuderebbero con 2-3 corridori.

io intendevo dire che i nove che si iscrivono al Giro devono essere iscritti anche al Tour, anche se per esempio Sagan al giro si dovesse ritirare al Tour deve essere iscritto solo in caso di infortunio può essere sostituito poi alla fine dei due giri oltre a premia il vincente del singolo giro si dovrebbe premiare anche il vincitore della classifica accomunata Giro+Tour

 

poi questa è solo una proposta che è sicuramente migliorabile ma questo è più o meno quello che farei io.

 

Anche per le classiche io proporrei una classifica vecchio stile e con il primo che indossa la maglia di campione durante le corse. Se non sbaglio su Bike Channel qualche tempo fa Bettini stesso si disse favorevole ad un ritorno al vecchio calendario e magari aggiungere qualche altra corsa alle dieci presenti all'epoca.

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io intendevo dire che i nove che si iscrivono al Giro devono essere iscritti anche al Tour, anche se per esempio Sagan al giro si dovesse ritirare al Tour deve essere iscritto solo in caso di infortunio può essere sostituito poi alla fine dei due giri oltre a premia il vincente del singolo giro si dovrebbe premiare anche il vincitore della classifica accomunata Giro+Tour

 

poi questa è solo una proposta che è sicuramente migliorabile ma questo è più o meno quello che farei io.

 

Anche per le classiche io proporrei una classifica vecchio stile e con il primo che indossa la maglia di campione durante le corse. Se non sbaglio su Bike Channel qualche tempo fa Bettini stesso si disse favorevole ad un ritorno al vecchio calendario e magari aggiungere qualche altra corsa alle dieci presenti all'epoca.

 

Non so, il discorso sui GT continua a lasciarmi un po' perplesso. Tanto per dire, significherebbe escludere praticamente da tutti i GT della stagione un corridore che dovesse essere impossibilitato a prendere parte al Giro, ad esempio.

 

Per quanto riguarda il discorso delle classiche invece mi trovi perfettamente d'accordo, la Coppa del Mondo sarebbe un gradito ritorno. Non esistendo più Zurigo, la si potrebbe sostituire con una corsa canadese, e nulla vieterebbe di includere qualche altra classica (Freccia e Gand su tutte).

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per quanto riguarda la Coppa del Mondo, l'Uci non la reintrodurrà mai, o quantomeno non fino a quando continuerà ad investire sul World Tour, che agli appassionati frega meno di zero, ma che ad Aigle credo frutti tanti bei soldini. Però nulla vieta ad uno sponsor di rispolverarla lui, la Coppa del Mondo, istituendo un premio in denaro per i vincitori individuale e a squadre. Che poi credo che anche il Superprestige degli anni '70 e '80 fosse un circuito creato al di fuori dall'Uci, ma chiedo conferma agli esperti storici :wink:

 

però per dire, una "Coca-Cola World Cup" o anche una "Mapei World Cup", assolutamente ufficiose ma altrettanto appetibili in virtù del prestigio e della grana, ci starebbero benissimo. Però bisogna convincere il sig. Coca Cola o il sig. Squinzi a sganciare. Chi prova a chiamarli? :wink:

 

EDIT: sono andato a informarmi e effettivamente il Superprestige era una challenge privata, sponsorizzata dalla Pernod. Però come concezione era molto più simile al World Tour che alla Coppa del Mondo, dato che metteva dentro gare a tappe e corse in linea. Cmq il mio ragionamento non cambia: per rivedere la Coppa del Mondo, l'unica speranza è che a qualche sponsor venga in mente di investirci sopra

 

https://it.wikipedia.org/wiki/Challenge_Pernod

Modificato da smec-easyjet
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  • Amministratori

Si ma il World Tour senza una maglia distintiva per me continua a non aver senso (e credo anche per i corridori, visto che alla classifica puntano quelli che ci si trovano lì per caso prima delle ultime gare)

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Si ma il World Tour senza una maglia distintiva per me continua a non aver senso (e credo anche per i corridori, visto che alla classifica puntano quelli che ci si trovano lì per caso prima delle ultime gare)

 

anche quello è colpa del braccio di ferro Uci-organizzatori, i primi anni la maglia esisteva (ricordo Di Luca che ci si fece tutto il Giro del 2005) e magari a lungo andare avrebbe contribuito ad accrescere il prestigio del World Tour. Ma lì per lì già ci si lamentava del fatto che il nuovo circuito non valesse la Coppa del Mondo.

 

In effetti, se proprio vogliono mantenere il World Tour, potrebbero mutuare dallo sci il sistema delle "coppette" di specialità, con maglie o dorsali identificativi per il leader della coppetta delle classiche, della coppetta delle piccole gare a tappe e per quello dei grandi giri (dove la classifica, onde non ricalcare esattamente la generale del primo GT di stagione, potrebbe essere data dalla combinata delle 4 classifiche)

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Brevemente riguardo a quanto scritto:

- la tibia rotta non abbassa a terra l'ematocrito tanto per usare un termine ignorante, correre il tour completo a tutta sì, questo significa freschezza organica. Nel 2013 horner è arrivato alla vuelta con pochi giorni di corsa e con una grande freschezza... il fatto che nei giorni non ha corso per il mal di testa, qualche infortunio fisico o le mestruazioni non cambia queste cose

- la motivazione di un corridore che si sente al massimo storico (su questo ho dei dubbi, ma diciamo almeno un massimo relativo) di salvare la stagione a dispetto della sfiga è superiore sicuramente a quella di chi mette nel carniere il maggior traguardo stagionale; cosa poi sarebbe restato nel serbatoio fisico e mentale di Contador nel caso in cui... non lo so, ma non c'è nulla di scontato direi

- la Doppietta non è stata solo stata sostenuta dalla fortuna: Coppi, Merckx, Hinault e Indurain l'hanno fatta perentoriamente, altri hanno beneficiato di circostanze più fortunate, altri hanno avuto sfortuna... liquidare tutto come questione di sola fortuna, anche dall'incompleta analisi che ho tentato, mi pare una semplificazione eccessiva.

- anche rifiutare tout court il paragone storico con chi la Doppietta l'ha centrata è discutibile... in fondo le 7 medaglie di spitz sono rimaste un traguardo per phelps sino a Pechino benché fosse già evidente che il kid di Baltimora fosse di caratura superiore... e indubbiamente nel medesimo lasso di tempo il nuoto è cambiato parecchio

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