Vai al contenuto

Seguici su Discord

Unisciti al server Discord di PCM Italia per rimanere sempre in contatto con noi, parlare di ciclismo e vivere un'esperienza multiplayer ottimale
Unisciti al server

PCM Italia è su Tapatalk

Scarica Tapatalk gratuitamente sul tuo smartphone per consultare in maniera facile e veloce PCM Italia anche da mobile!
Leggi di più

Disponibile Pro Cycling Manager 2021

Pro Cycling Manager 2023 e Tour de France 2023 sono finalmente disponibili
Leggi di più

10 ragazzi dietro ad un sogno


Messaggi raccomandati

  • Risposte 98
  • Created
  • Ultima Risposta

Top Posters In This Topic

CAPITOLO 11 - ROBA DA MACELLAI

I 10 ragazzi si trovavano in un ristorante italiano, dopo un'altra lunga giornata di allenamenti. Ormai l'inizio della stagione si avvicinava ma, per quella sera, Tito gli aveva concesso di andarsi a mangiare una pizza e a bere un birra. La cucina cinese non li faceva impazzire ma, fortunatamente, c'era il ristorante pizzeria "da Mario" che gli permetteva di godersi i sapori della vecchia Italia, che ormai non vedevano da diverse settimane.

"Ci voleva una bella pizzetta" disse Antonello, quando finì la sua quattro formaggi.

"E' già" gli fece eco Mattia "questi giorni stiamo facendo la fame con questi allenamenti infernali"

"Vabbè dai, almeno i nostri sforzi saranno ripagati ad inizio stagione" disse Paolo ottimista.

"Il problema" intervenne Fabio "che questi giorni ci stiamo allenando per colmare il gap con gli altri corridori professionisti. Ora bisognerà vedere come sarà il nostro programma stagionale, saremo in tutto 15 ma la stagione è lunga"

"Da quanto so" disse Federico "Dovremmo iniziare a fine gennaio con il Tour of Wellington in Nuova Zelanda"

"Che tra l'altro non si chiama più così" disse Paolo.

"In che senso?" domandò Federico.

"Gli hanno cambiato nome. Si chiama, mi pare, New Zeland Cycle Classic" spiegò Paolo "se non sbaglio ci sarà un percorso più duro, con una tappa di media montagna e una crono. Dovrebbero venire anche squadre World Tour"

"Davvero!" disse Federico "che forza. A proposito di squadre, sapete come ci chiameremo?"

"Little Sheep Group" rispose prontamente Paolo.

"Cioè un gruppo di pecorari?" domandò Giovanni provocando le risate degli altri.

"E' il nome dell'impresa del nostro sponsorizzatore" spiegò Paolo "è tipo una macelleria molto importante qua in Cina."

"Ma le magliette quando ce le daranno?" domandò Federico.

"Spero presto" rispose Paolo.

Link al commento
Condividi su altri siti

CAPITOLO 12 - ROTTURA

Mentre i ragazzi mangiavano, entrò nel ristorante Tito, che sembrava piuttosto nervoso.

- Ragazzi delle novità - annunciò.

- Belle o brutte? - domandò Paolo a cui non era sfuggito lo strano stato d'animo di Tito.

- Per la squadra, o meglio per la società, brutte - rispose Tito - per voi invece penso siano belle.

- Perchè che è successo? - domandò Paolo.

- Siamo stati in Federazione - spiegò Tito - c'è stata una litigata furibonda tra noi e i massimi dirigenti, che hanno appena annunciato che non ci faranno prender parte alle corse asiatiche.

I ragazzi si guardarono stupiti. Non riuscivano a capire il motivo della litigata, ma emergeva che avrebbero dovuto rinunciare ad un sogno che stavano inseguendo proprio in quei giorni.

- E comunque - proseguì Tito - questo non cambia i nostri piani. L'obiettivo della squadra era quello di farvi crescere con calma in piccole corse in modo da pubblicizzare anche il ciclismo cinese ma, visto che la federazione non vuole, andremo a correre in Europa!

- Davvero! - tuonò Giovanni.

- Proprio così - disse Tito - abbiamo già inviato qualche dossier di partecipazione. Molto probabilmente apriremo la stagione in Francia, al Gp d'Overture a Marsiglia.

- Ma correremo anche in Italia? - domandò Mattia.

- Probabilmente sì - rispose Tito - gli organizzatori del Gp Costa degli Etruschi hanno già detto di essere ben lieti di farci correre.

Andrea e Antonello si guardarono emozionati. I due erano originari di Donoratico, dove si disputava proprio il Costa degli Etruschi. Non volevano credere a quelle parole: il loro sogno di correre sulle strade di casa, si sarebbe realizzato molto prima di quanto avessero creduto.

La notizia di Tito aveva risvegliato la grinta dei ragazzi. Erano contenti di correre in Asia, ma la possibilità di correre vicino casa loro, aveva aumentato ulteriormente le loro motivazioni. Si allenavano a testa bassa, senza dire una parola, cercando di tirare fuori il massimo da loro stessi... Passò Natale, Capodanno, finchè si arrivò al 16 gennaio, giorno importante, della presentazione alla stampa della squadra...

Link al commento
Condividi su altri siti

CAPITOLO 13 - LITTLE SHEEP GROUP ALLA RISCOSSA

Giovanni si trovava dietro le quinte del piccolo teatro di Pechino, dove stava avvenendo la presentazione della squadra. Faceva caldo, ma lui non poteva togliersi la giacca dello smoking, che lo sponsor si era premurato di fargli avere prima della presentazione. Sentiva le sue ascelle e la sua schiena sempre più sudate, ma per fortuna nessuno se ne sarebbe accorto.

Dall'altra parte era Tito, che stava tenendo un lungo discorso alla stampa, descrivendo gli obiettivi del nuovo team e le loro ambizioni. Come già gli era stato preannunciato, la partecipazione alle corse asiatiche era stata preclusa, eccezion fatta per il Tour de Langkawi, che era stato spostato nel calendario da gennaio a febbraio. Non capiva molto di quello che diceva Tito ma, di tanto in tanto, sentiva qualche nome conosciuto, seguito spesso da qualche applauso. L'unica certezza stava nel fatto che l'esordio sarebbe avvenuto al Gp la Marseillaise e, pochi giorni dopo, avrebbero disputato in Italia il Gp Costa degli Etruschi. Quello però che più attendeva Giovanni, era la fine del mese. Tito aveva mandato un dossier di partecipazione ad alcune piccole corse del pavè, come la Omloop Het Niewsblad ed il Gp le Samyn. Per lui sarebbe stata la prima volta, per sfidare i grandi delle pietre.

"Ma quando ci chiamano?" domandò Filippo.

"Boh" rispose Giovanni "So du' ore che Tito parla, ma non so quando ha intenzione di finirla"

Neanche il tempo di terminare la frase, che dal palco, entrò Daniel, uno dei membri dello staff della squadra, dicendo che sarebbero stati chiamati uno ad uno per la presentazione.

E così, poco a poco furono chiamati tutti: Andrea Casolaro, Fabio Cortesi, Dario De Falco, Edoardo Facchinelli, Filippo Felici, Antonello Idrizi, i due cinesi Cheng Ji e Long Jin, che tra l'erano le stelle della squadra visti i loro trascorsi con la Skil - Shimano, Paolo Macchini, Federico Menna, Shun Ko Oh e Mattia Ortensi.

Ormai erano rimasti solamente Giovanni, in compagnia di altri due ragazzi cinesi. Era stufo di stare la dietro, poi quei due chiacchieravano fitto tra loro, e Giovanni non capiva niente. Dall'altra parte però, era arrivato un altro a sparare parole inutili e lui doveva stare ancora dietro.

"Ao, io 'ste presentazioni non le reggo" disse rivolto ad uno dei due ragazzi cinesi.

Quello gli sorrise, senza capire, e Giovanni sbuffò sconsolato.

Alla fine arrivò la chiamata dal palco, e Giovanni finalmente uscì allo scoperto, tra gli applausi. Non ci aveva fatto caso, ma il teatro era pieno zeppo. Evidentemente la nascita di questa squadra aveva fatto scalpore da quelle parti, e loro non avrebbero deluso le attese, entusiasmando i cuori degli appassionati di ciclismo.

Intanto in grafica, compariva l'elenco completo dei corridori del team.

pcm0098.png

Link al commento
Condividi su altri siti

CAPITOLO 14 - ROAD TO MARSIGLIA

La permanenza in Cina era ormai giunta al termine. Mancavano 4 giorni all'inzio della loro stagione, e chi non avrebbe dovuto correre, poteva tornare a casa, a patto che continuasse ad allenarsi.

Tito aveva convocato una riunione tecnica, per organizzarsi e per ufficializzare i nomi dei convocati.

"Allora" esordì il team manager "innanzitutto, volevo ringraziarvi per la dedizione e la voglia che avete dimostrato in questi giorni di duro allenamento. Sono molto soddisfatto. Adesso però si inizia a fare sul serio, perchè bisognerà correre. Per ora non mi aspetto che vinciate il Giro d'Italia, ma mi basta rivedere il vostro impegno anche su strada, a lottare con gli altri ciclisti. Come sapete, inizieremo correndo in Francia il Gp d'Overture La Marseillaise e in Italia il Gp Costa degli Etruschi. Parteciperanno alla spedizione

Fabio Cortesi

Mattia Ortensi

Long Ji Wi

Giovanni Proietti

Who We Tsung

Long Jin

Andrea Casolaro

Federico Menna

Antonello Idrizi

Gli altri potranno tornare a casa, continuando ad allenarsi. Decideremo più tardi il loro programma. Vi ricordo che la prossima riunione tecnica si terrà subito dopo il Costa degli Etruschi, visto che bisognerà preparare il Tour de Langkawi, che è una corsa importantissima. Grazie dell'attenzione e in bocca al lupo a tutti".

Link al commento
Condividi su altri siti

CAPITOLO 15 - VIGILIA DELL'ESORDIO

Andrea si trovava sul letto, sdraiato a leggere un libro di Agata Christie, che si era portato con se prima di partire per la Cina. Non trovava pace, era emozionatissimo: da lì a poche ore, sarebbero saliti sul pullmino della squadra e si sarebbero recati al ritrovo di partenza del Gp Overture de la Marseillaise, una corsa di professionisti. Negli ultimi giorni avevano discusso su quali sarebbero state le tattiche di strada, ma l'evento non gli era sembrato così vicino come in quel momento. Non era ancora convinto di essere all'altezza della situazione, e del compito che gli era stato affidato.

I suoi dubbi furono però interrotti da Giovanni, che entrò nella sua stanza senza bussare.

"Andrè, Tito mi ha dato la startlist di domani. Guarda un po'" disse Giovanni.

Andrea prese il foglio dalla mano del compagno di squadra, e iniziò a leggere.

RadioShack

1. R.Wagner

2. T.Gallopin

3. M.Irizar

4. G.Lequatre

5. J.McCartney

6. Y.Popovych

7. O.Zaugg

8. H.Zubeldia

Project 1t4i

11. M.Kittel

12. T.Bonnin

13. R.Chaigneau

14. R.Curvers

15. T.Damuseau

16. A.Geniez

17. Y.Huguet

18. T.Veelers

FDJ

21. A.Geslin

22. O.Bonnaire

23. N.Bouhanni

24. S.Casar

25. P.Fédrigo

26. A.Gérard

27. F.Mourey

28. J.Roy

Cofidis

31. S.Dumoulin

32. M.Buffaz

33. J.El Fares

34. D.Moncoutié

35. D.Monier

36. R.Taaramae

37. T.Valentin

38. N.Vogondy

Ag2r

41. M.Elmiger

42. H.Dupont

43. G.Gazvoda

44. S.Houanard

45. Y.Krivtsov

46. S.Minard

47. M.Montaguti

48. B.Shpilevsky

Roubaix Lille

51. D.Flahaut

52. N.Bonnet

53. M.Boulo

54. A.Colin

55. K.Lalouette

56. F.Le.C

Landbouwkrediet

61. B.Traksel

62. K.Barbé

63. E.Cammaerts

64. B.De Waele

65. R.Honig

66. E.Juodvalkis

67. B.Planckaert

68. J.Stallaert

Saur - Sojasun

71. J.Engoulvent

72. A.Coyot

73. J.Hivert

74. D.Le Lay

75. G.Levarlet

76. S.Poulhies

77. P.Poux

78. Ju.Simon

Veranda's

81. S.Van Dijk

82. S.Caethoven

83. A.Cappelle

84. D.Cappelle

85. S.Scheirlinckx

86. S.Van Den Houte

87. J.Van Goolen

88. J.Vanlandschoot

Europcar

91. A.Pichot

92. A.Charteau

93. D.Gaudin

94. V.Jérôme

95. D.Malacarne

96. M.Pelucchi

97. P.Quemeneur

98. T.Voeckler

NetApp

101. A.Scholze

102. E.Baumann

103. A.Dietziker

104. A.Gottfried

105. R.Hollenstein

106. B.Huzarski

107. L.König

108. A.Schillinger

Coldeportes

111. J.Forero Carreño

112. F.Bacquet

113. N.Bazin

114. A.Molmy

115. J.Mombaerts

116. V.Peña

117. N.Rousseau

118. J.Thire

Drapac

121. M.Pedersen

122. F.Goesinnen

123. S.Grimsey

124. D.Lapthorne

125. L.Norris

126. D.Pell

127. R.Pollock

128. S.Shaw

Utensilnord

131. M.Merlo

132. J.Augustyn

133. O.Berdos

134. S.Borchi

135. Gio.Brambilla

136. E.Girardi

137. F.Piscopiello

138. Gia.Visconti

Merckx Indeland

141. D.Kopp

142. D.Finders

143. M.Kurth

144. F.Monreal

145. A.Schmitt

146. M.Van Ruitenbeek

NUTRIXXION

151. M.Schweizer

152. V.Kondrut

153. S.Körber

154. E.Mohs

155. D.Müller

156. B.Schröder

Bretagne

161. J.Delpech

162. E.Berthou

163. G.Blot

164. A.Fonseca

165. R.Hardy

166. J.Le Bon

167. G.Malacarne

168. F.Vachon

Little Sheep

171. F.Cortesi

172. A.Casolaro

173. L.Jin

174. F.Menna

175. M.Ortensi

176. G.Proietti

177. W.We Tsung

178. L.Wi

La Pomme

181. B.Giraud

182. Y.Cauquil

183. E.Gonzalo

184. J.Jules

185. K.Kupriss

186. T.Skujins

187. J.Stonis

188. T.Vaubourzeix

CCC Polsat

191. B.Matysiak

192. D.Batek

193. A.Honkisz

194. S.Janiszewski

195. T.Kiendys

196. T.Smolen

Miche

201. R.Cesaro

202. W.Aranzazu

203. G.Di Salvo

204. S.Kohut

205. J.Koralewski

206. P.Orto

207. G.Randazzo

208. S.Schumacher

Vorarlberg

211. D.Hrinkow

212. J.Benetseder

213. D.Brändle

214. S.Dillier

215. K.Fricke

216. M.Palandri

217. S.Pöll

"Hai visto, ci stanno pure le squadre World Tour!" esclamò Giovanni, mentre Andrea leggeva. E' una ficata ve?"

"E' già. E c'è pure gente molto forte" convenne Andrea.

"Però sarà divertente correre vicino a tipi come Popovich, Voeckler, Zaugg, Kittel, Moncoutiè... tutta gente seria" disse Giovanni.

"Che domani ci distruggeranno... " mormorò Andrea un po' abbattuto.

"E che te frega Andrè!" lo incitò Giovanni "hai sentito che ha detto Tito. Questa è la prima corsa tra i professionisti per tutti, e quindi sarà normale soffrire. L'importante è che diamo l'anima fino all'ultimo chilometro. Tu domani prova ad andà in fuga come ti hanno detto... se ci riesci bene, altrimenti amen, ma almeno ci provi".

"Hai ragione Giovanni" disse Andrea con un sorriso "E poi se fosse tutto facile dove sarebbe il divertimento?"

"Vedo che hai afferrato" disse Giovanni con un sorriso "Comunque tieni, questo è il profilo altimetrico di domani. E' abbastanza facile, anche se bisogna trottà per quasi 200 km".

2nve6ok.png

"E noi non ci tireremo indietro" disse Andrea con un sorriso.

Link al commento
Condividi su altri siti

CAPITOLO 16 - ALLA CACCIA DI UNA FUGA

ced7d3a7d6e2b7bde3a58178ce0a1046-55442-1296314121.jpeg

Andrea si trovava sulla linea di partenza. Tra pochi istanti sarebbe arrivato lo start e, dopo una piccola sfilata sulle strade della città di Allauch, sarebbe iniziato il Gp d'Overture de la Marseillaise.

Era una corsa piccola, ma l'emozione, al momento di presentarsi al foglio firma, era tanta. Quel mattino, con il benestare di Tito, aveva deciso di muoversi presto, firmare subito, perchè voleva allinearsi per primo, come se questo lo potesse aiutare ad ammazzare la tensione.

E così Andrea, fu il primo a prendere il via al momento dello sparo.

pcm0101.png

Le tattiche di Tito erano chiare. Lui e Federico Menna, avrebbero dovuto inserirsi a tutti i costi all'interno di una fuga da lontano.

Il primo a scattare fu Federico, che gli si era affiancato pochi km dopo il via. Era stato il più reattivo nel seguire un corridore della FDJ che aveva allungato. Dietro a lui altri corridori erano scattati, ma il gruppo aveva rintuzzato il tentativo.

L'andatura era molto sollevata ed Andrea iniziata a sentire un po' di acido lattico nelle gambe, sicuramente non una corsa positiva.

Altri corridori scattarono, e stavolta tocco a lui muoversi, inseguendo un corridore della Net App.

pcm0106.png

Dopo una fase di scatti e controscatti, Andrea si trovò a far parte di un gruppetto di 10 corridori. Questo poteva essere il tentativo buono.

pcm0107.png

Ad un tratto però sentì una voce alla radiolina. Era Tito.

"Andrea non spremerti troppo. Dietro Europcar e Radioshack si sono messe a tirare, evidentemente non vogliono dare il via libera a questa fuga. Probabilmente se ne formerà un'altra e tu devi essere pronto a partire di nuovo, che Federico non crede di farcela"

Andrea obbedì all'ordine dall'ammiraglia. Rimase a ruota dei dieci e, nonostante questi lo insultassero in tutte le lingue del mondo per non tirare, attese che il gruppo rientrasse.

Il gruppo si ricompattò quando il suo Garmin segnava 42 km percorsi. Dopo una fase di studio, prese il via un altro tentativo. Erano solamente in due, ma Andrea decise di seguirli ugualmente.

pcm0110u.png

"Andrè, il gruppo sembra essersi rialzato" disse la voce di Tito dall'ammiraglia "mi sa che sei riuscito ad entrare nella fuga giusta. Complimenti. Attenzione però che questi due corridori sono molto forti. Radiocorsa mi dice che si tratta di Julien El Fares e Sergio Paulinho".

Andrea guardò i suoi due compagni di fuga con un misto di riverenza ed ammirazione. Ad un tratto Paulinho si girò verso di lui e gli disse: "Vamos?". Andrea annuì convinto, e subito gli diede un cambio.

Link al commento
Condividi su altri siti

Comunque ho scritto una cavolata... non era Paulinho in fuga (tra l'altro il portoghese non è neanche in startlist :P ) ma Irizar :D

CAPITOLO 17 - ALL'ULTIMO RESPIRO

Il vantaggio di Andrea, in compagnia di El Fares e Irizar, cresceva chilometro dopo chilometro, fino a raggiungere i 7' 39". Giovanni si trovava nella parte alta del gruppo, in compagnia di Federico e dei due cinesi We e We Tsung. Sentiva i francesi discutere, probabilmente su chi dovesse andare a chiudere sulla fuga. I più incavolati sembravano essere Casar e Voeckler.

Alla fine le due squadre si misero d'accordo ed iniziarono a tirare come addannati, nella speranza di riuscire a chiudere sulla fuga.

"Tacci loro... quanto corrono" sbuffò Giovanni, alla ruota di Davide Malacarne, che lo sentì e si mise a ridere.

pcm0114.png

Davanti, Andrea proseguiva di comune accordo con Irizar ed El Fares. Le notizie che gli giungevano dall'ammiraglia, lo avevano inizialmente esaltato, ma poco a poco l'esaltazione faceva posto alla preoccupazione.

Le moto della giuria e Tito gli comunicavano il distacco che, poco a poco scendeva, sotto i colpi di FDJ ed Europcar. Inoltre la stanchezza iniziava a farsi sentire per Andrea che, a lungo, era stato con il vento in faccia. Nonostante questo i 3 proseguirono di comune accordo, continuando a coltivare il sogno di concludere la fuga.

Proprio sotto lo striscione dei 5 km al traguardo, Tito gli comunicò dalla radio: "Avete meno di 30 secondi di vantaggio sul gruppo. Stanno viaggiando fortissimi. Cerca se riesci di inventarti qualcosa, altrimenti sarà dura che arriviate".

Le gambe erano cariche di acido lattico ma, con coraggio, Andrea tentò un disperato scatto.

pcm0115m.png

Appena cambiato rapporto, capì di aver fatto un grosso errore. Dopo duecento metri a tutta, le gambe iniziarono a farsi pesanti, e i suoi compagni di fuga lo superarono a velocità doppia.

pcm0117.png

Giovanni vedeva dal gruppo le mosse dei fuggitivi, fino allo scatto di Andrea. In quel momento i gregari di Europcar e FDJ si erano rialzati ed il tentativo sembrava aver ripreso nuova linfa, anche se la pedalata di Andrea appariva molto affannosa.

Giovanni sentì qualcuno imprecare dietro di lui, e lo stesso, cercò di allungare. Si trattava del capitano della FDJ, Geslin.

Da dietro intanto, Fabio Cortesi, si preparava per disputare lo sprint.

pcm0118.png

Davanti intanto non c'era stato niente da fare. Il vantaggio acquisito da El Fares ed Irizar è stato sufficiente per giocarsi la tappa, e ad avere la meglio è stato il francese della Cofidis.

pcm0120.png

"Vai Andrea vai!" gli gridava Tito dalla radiolina. "Puoi ancora tenere questo terzo posto".

Aveva superato ormai da diverso tempo lo striscione dell'ultimo km. Davanti a se vide El Fares alzare le braccia al cielo, ma al traguardo per lui mancavano ancora 500 metri, mentre da dietro iniziava a sentire il rumore delle catene.

"Non ti girare" continuava Tito "Vai avanti che puoi ancora precedere il gruppo.

400 metri...

300 metri...

200 metri...

100 metri...

Quando ormai credeva di avercela fatta, vide alcuni ragazzi sfrecciargli accanto a velocità doppia. Seguendo i consigli di Tito, Andrea continuò a pedalare a tutta, sperando di aver conservato un piazzamento nella top 10...

pcm0121.png

Tagliò il traguardo distrutto. Fu accolto da Ivan, uno dei massaggiatori della squadra, che lo scortò da una parte. Andrea era distrutto: scese dalla bicicletta e si sdraiò in terra, senza neanche la forza di bere.

A poco a poco fu raggiunto dai compagni di squadra che si complimentarono con lui. Quello però che interessava Andrea era sapere se fosse riuscito a classificarsi tra i primi 10.

"Ancora devono uscire i risultati" gli disse Mattia.

Andrea si sentiva un po' stordito. Riuscì finalmente a bere e a mangiare una barretta. Si sentiva contento comunque, era riuscito a portare a termine una gara tra i professionisti, riuscendo anche a ricoprire un ruolo di protagonista.

Lentamente gli 8 ragazzi della Little Sheep si diressero verso la zona dei pullman. Andrea vide Giovanni salutare un ragazzo della Europcar, probabilmente uno tra Pelucchi e Malacarne, mentre qualche giornalista in lontananza, stava intervistando Thomas Voeckler. C'era movimento nella zona dei pullman, con gli appassionati che andavano a caccia di foto, autografi e borraccette.

In quel movimento, videro Tito venir loro incontro.

"Bravissimi ragazzi" disse loro con un sorriso "sono davvero contento. E Andrea, sei il primo dei nostri ad ottenere un posto tra i primi 10 in una corsa!"

"Davvero!"esclamò Andrea felice "Quanto sono arrivato?"

"Decimo" disse Tito strizzandogli l'occhio. "Direi che non c'è male come prima gara. Ecco a voi l'ordine di arrivo completo...

1. Julien El Fares (Cofidis) in 4h 52' 11"

2. Markel Irizar (Radioshack Nissan) st

3. Alexandre Pichot (Europcar) a 40"

4. Anthony Geslin (FDJ Big Mat) st

5. Martin Pedersen (Drapac Cycling) st

6. Nicolas Vogondy (Cofidis) st

7. David Le Lay (Saur Sojasun) st

8. Marcel Kittel (Project 1t4i) st

9. Bartosz Huzarski (Team Net App) st

10. Andrea Casolaro (Little Sheep) st

14. Who We Tsung st

24. Long Ji Wi st

29. Giovanni Proietti st

44. Fabio Cortesi st

46. Mattia Ortensi st

49. Federico Menna st

61. Long Ji st

Link al commento
Condividi su altri siti

Comunque ho scritto una cavolata... non era Paulinho in fuga (tra l'altro il portoghese non è neanche in startlist :P ) ma Irizar :D

CAPITOLO 17 - ALL'ULTIMO RESPIRO

Il vantaggio di Andrea, in compagnia di El Fares e Irizar, cresceva chilometro dopo chilometro, fino a raggiungere i 7' 39". Giovanni si trovava nella parte alta del gruppo, in compagnia di Federico e dei due cinesi We e We Tsung. Sentiva i francesi discutere, probabilmente su chi dovesse andare a chiudere sulla fuga. I più incavolati sembravano essere Casar e Voeckler.

Alla fine le due squadre si misero d'accordo ed iniziarono a tirare come addannati, nella speranza di riuscire a chiudere sulla fuga.

"Tacci loro... quanto corrono" sbuffò Giovanni, alla ruota di Davide Malacarne, che lo sentì e si mise a ridere.

pcm0114.png

Davanti, Andrea proseguiva di comune accordo con Irizar ed El Fares. Le notizie che gli giungevano dall'ammiraglia, lo avevano inizialmente esaltato, ma poco a poco l'esaltazione faceva posto alla preoccupazione.

Le moto della giuria e Tito gli comunicavano il distacco che, poco a poco scendeva, sotto i colpi di FDJ ed Europcar. Inoltre la stanchezza iniziava a farsi sentire per Andrea che, a lungo, era stato con il vento in faccia. Nonostante questo i 3 proseguirono di comune accordo, continuando a coltivare il sogno di concludere la fuga.

Proprio sotto lo striscione dei 5 km al traguardo, Tito gli comunicò dalla radio: "Avete meno di 30 secondi di vantaggio sul gruppo. Stanno viaggiando fortissimi. Cerca se riesci di inventarti qualcosa, altrimenti sarà dura che arriviate".

Le gambe erano cariche di acido lattico ma, con coraggio, Andrea tentò un disperato scatto.

pcm0115m.png

Appena cambiato rapporto, capì di aver fatto un grosso errore. Dopo duecento metri a tutta, le gambe iniziarono a farsi pesanti, e i suoi compagni di fuga lo superarono a velocità doppia.

pcm0117.png

Giovanni vedeva dal gruppo le mosse dei fuggitivi, fino allo scatto di Andrea. In quel momento i gregari di Europcar e FDJ si erano rialzati ed il tentativo sembrava aver ripreso nuova linfa, anche se la pedalata di Andrea appariva molto affannosa.

Giovanni sentì qualcuno imprecare dietro di lui, e lo stesso, cercò di allungare. Si trattava del capitano della FDJ, Geslin.

Da dietro intanto, Fabio Cortesi, si preparava per disputare lo sprint.

pcm0118.png

Davanti intanto non c'era stato niente da fare. Il vantaggio acquisito da El Fares ed Irizar è stato sufficiente per giocarsi la tappa, e ad avere la meglio è stato il francese della Cofidis.

pcm0120.png

"Vai Andrea vai!" gli gridava Tito dalla radiolina. "Puoi ancora tenere questo terzo posto".

Aveva superato ormai da diverso tempo lo striscione dell'ultimo km. Davanti a se vide El Fares alzare le braccia al cielo, ma al traguardo per lui mancavano ancora 500 metri, mentre da dietro iniziava a sentire il rumore delle catene.

"Non ti girare" continuava Tito "Vai avanti che puoi ancora precedere il gruppo.

400 metri...

300 metri...

200 metri...

100 metri...

Quando ormai credeva di avercela fatta, vide alcuni ragazzi sfrecciargli accanto a velocità doppia. Seguendo i consigli di Tito, Andrea continuò a pedalare a tutta, sperando di aver conservato un piazzamento nella top 10...

pcm0121.png

Tagliò il traguardo distrutto. Fu accolto da Ivan, uno dei massaggiatori della squadra, che lo scortò da una parte. Andrea era distrutto: scese dalla bicicletta e si sdraiò in terra, senza neanche la forza di bere.

A poco a poco fu raggiunto dai compagni di squadra che si complimentarono con lui. Quello però che interessava Andrea era sapere se fosse riuscito a classificarsi tra i primi 10.

"Ancora devono uscire i risultati" gli disse Mattia.

Andrea si sentiva un po' stordito. Riuscì finalmente a bere e a mangiare una barretta. Si sentiva contento comunque, era riuscito a portare a termine una gara tra i professionisti, riuscendo anche a ricoprire un ruolo di protagonista.

Lentamente gli 8 ragazzi della Little Sheep si diressero verso la zona dei pullman. Andrea vide Giovanni salutare un ragazzo della Europcar, probabilmente uno tra Pelucchi e Malacarne, mentre qualche giornalista in lontananza, stava intervistando Thomas Voeckler. C'era movimento nella zona dei pullman, con gli appassionati che andavano a caccia di foto, autografi e borraccette.

In quel movimento, videro Tito venir loro incontro.

"Bravissimi ragazzi" disse loro con un sorriso "sono davvero contento. E Andrea, sei il primo dei nostri ad ottenere un posto tra i primi 10 in una corsa!"

"Davvero!"esclamò Andrea felice "Quanto sono arrivato?"

"Decimo" disse Tito strizzandogli l'occhio. "Direi che non c'è male come prima gara. Ecco a voi l'ordine di arrivo completo...

1. Julien El Fares (Cofidis) in 4h 52' 11"

2. Markel Irizar (Radioshack Nissan) st

3. Alexandre Pichot (Europcar) a 40"

4. Anthony Geslin (FDJ Big Mat) st

5. Martin Pedersen (Drapac Cycling) st

6. Nicolas Vogondy (Cofidis) st

7. David Le Lay (Saur Sojasun) st

8. Marcel Kittel (Project 1t4i) st

9. Bartosz Huzarski (Team Net App) st

10. Andrea Casolaro (Little Sheep) st

14. Who We Tsung st

24. Long Ji Wi st

29. Giovanni Proietti st

44. Fabio Cortesi st

46. Mattia Ortensi st

49. Federico Menna st

61. Long Ji st

Link al commento
Condividi su altri siti

CAPITOLO 18 - UNA NUOVA SFIDA ALL'ORIZZONTE

Andrea era sdraiato sul letto di casa sua, a Castagneto Carducci, un piccolo comune toscano, dedicato al famoso poeta, che si trovava a pochi chilometri da Donoratico, città dove sarebbe partito e arrivato, il Gran Premio Costa degli Etruschi, prossimo appuntamento stagionale, da lui molto sentito visto che si sarebbe disputato sulle strade di casa.

Dalla fine del Gp Overture, non aveva ancora avuto modo di riposare. La sera, da Marsiglia, si erano trasferiti su un treno fino a Milano, dopo un viaggio scomodissimo, e da lì avevano preso un aereo per Pisa ed infine, si erano recati in Toscana, per preparare la nuova corsa. Dal suo arrivo, Andrea, era stato sommerso dagli amici e dai familiari, che lo portavano da una parte all'altra: non riusciva ad avere pace. Quel giorno, finalmente, Tito gli aveva concesso una giornata libera, e ne aveva approfittato per tornarsene alla sua vecchia casa, a riposarsi nella sua camera.

Ad un tratto la porta fu aperta da Antonello, che si era aggregato al team in Italia, visto che avrebbe preso parte alla corsa.

"Andrea, c'è Diego al telefono!"gli disse.

Andrea un po' intontito prese il telefono e disse:

"Che onore! Il famoso Diego Ulissi che mi chiama al telefono!" disse Andrea.

"Ma vattene va" rispose Diego "Mi volevo complimentare per la tua prova all'Overture. Non è male piazzarsi tra i primi dieci alla prima corsa tra i professionisti."

"Diciamo che mi è andata bene" disse Andrea "Però ho fatto una fatica bestiale"

"Ah quello è normale" disse ridendo Diego.

"Senti un po' ma tu vieni al Costa degli Etruschi?" domandò Andrea.

"No purtroppo no. Ci tenevo a correre dalle parti mie" rispose Diego "Ma la Lampre punta su di me per altre corse. Ci saranno Petacchi e Cunego però"

"Ah!" esclamò Andrea "Allora darete battaglia".

*****

Fabio si trovava lungo l'Aurelia vecchia in compagnia di Mattia. Nonostante il giorno di riposo concesso da Tito, avevano deciso di continuare ad allenarsi. Non era affato soddisfatto per la sua prova a Marsiglia. Era designato per disputare la volata, ma non era riuscito a fare meglio del 44° posto. Non aveva confidato a nessuno questo malessere, perchè voleva lavorare sodo e lottare al Costa degli Etruschi.

Quel mattino erano stati ufficializzati dalla squadra i convocati, ovvero

Fabio Cortesi

Who We Tsung

Long Ji Wi

Andrea Casolaro

Mattia Ortensi

Antonello Idrizi

Giovanni Proietti

Federico Menna.

Il suo compito sarebbe quello di restare al coperto fino alla fine, quando ci sarebbe stato lo sprint. Non era semplice, vista la probabile concorrenza, ma voleva farcela. Sia per se stesso che per la squadra che aveva deciso di dargli fiducia.

Link al commento
Condividi su altri siti

Crea un account o accedi per lasciare un commento

Devi essere un utente registrato per poter lasciare un commento

Crea un account

Iscriviti per un nuovo account nella nostra comunità. È facile!

Registra un nuovo account

Accedi Subito

Sei già registrato? Accedi da qui.

Accedi Adesso
  • Chi sta navigando   0 utenti

    • Nessun utente registrato visualizza questa pagina.



×
×
  • Crea Nuovo...