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35° Gran Premio Industria & Artigianato

Ordine d'arrivo

1. Angel Vicioso (Androni) 5:02:19

2. Giovanni Visconti (Farnese Vini Neri)

3. Mauro Fineto (Liquigas-Cannondale)

4. Valerio Agnoli (Liquigas-Cannondale)

5. Federico Rocchetti (De Rosa Flaminia)

6. Federico Canuti (Colnago CSF Inox)

7. Stefano Garzelli (Acqua&Sapone)

8. José Serpa (Androni)

9. Emanuele Sella (Androni)

10. Jackson Rodríguez (Androni)

Oggi hanno vinto.. Ma quanto male corre la Androni? Sembrano dei disperati cn tutti quelli scatti in pianura, son tutti scalatori dove vogliono andare? Per me si dovevano mettere tutti a dispesizioe di Vicioso oggi, che era nettamente il più veloce

peccato per visconti, questa era un buona occasione per lui

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Ordine d'arrivo

1. NED Kenny Robert VAN HUMMEL Skil - Shimano

2. ALL Andre GREIPEL Omega Pharma - Lotto st

3. ITA Alessandro PETACCHI Lampre - ISD st

4. USA Tyler FARRAR Team Garmin-Cervelo st

5. COL Juan Pablo FORERO CARREÑO Colombia es pasión - Cafe de Colombia st

Classifica finale Presidential Tour of Turkey

1. RUS Alexander EFIMKIN Team Type 1

2. KAZ Andrey ZEITS Pro Team Astana +1'13"

3. FRA Thibaut PINOT FDJ +1'33"

4. USA Thomas PETERSON Team Garmin-Cervelo +1'50"

5. AUS Cameron WURF Liquigas - Cannondale +2'17"

[spaziociclismo.it]

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Rund um den Finanzplatz Eschborn-Frankfurt 2011

1 John Degenkolb (Ger) HTC-Highroad 4:50:49

2 Jerome Baugnies (Bel) Topsport Vlaanderen-Mercator

3 Michael Matthews (Aus) Rabobank Cycling Team

4 Davy Commeyne (Bel) Landbouwkrediet

5 Laurent Pichon (Fra) Bretagne Schuller

6 Marco Marcato (Ita) Vacansoleil-DCM Pro Cycling Team

7 Laurent Mangel (Fra) Saur - Sojasun

8 Simon Geschke (Ger) Skil - Shimano

9 Andreas Dietziker (Swi) Team NetApp

10 Danilo Hondo (Ger) Deutsche Nationalmannschaft

Purtroppo ho avuto la malsana idea di vederla su Raisport con la telecronaca di de Luca e Savoldelli... Il Falco ancora ancora, almeno quando parla delle sue esperienze, ma l'altro non si può proprio sentire...Almeno azzeccasse il nome di un corridore o addirittura la divisa di una squadra...Passi pure il chiamare Degenkolb per tutta la corsa Debencul o nomi del genere, ma non accorgersi che la fuga dei favoriti (Wegmann, Hoogerland, Vanendert e altri) è stata ripresa...E li pagano pure... :lol:

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Purtroppo ho avuto la malsana idea di vederla su Raisport con la telecronaca di de Luca e Savoldelli... Il Falco ancora ancora, almeno quando parla delle sue esperienze, ma l'altro non si può proprio sentire...Almeno azzeccasse il nome di un corridore o addirittura la divisa di una squadra...Passi pure il chiamare Degenkolb per tutta la corsa Debencul o nomi del genere, ma non accorgersi che la fuga dei favoriti (Wegmann, Hoogerland, Vanendert e altri) è stata ripresa...E li pagano pure... :lol:

Madonna, c'hai ragione stelle.gifall'arrivo non sembrava nemmeno di essere in volata. Sai che ho capito che era finita solo quando ho visto di lato il cartello 25m alla fine?

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che telecronaca di merda....di luca sbaglia sempre a dire degenkolb dicendo degenbock,sotto il triangolo rosso dice savoldelli"siamo ai -3",verso i 600 m dall' arrivo di luca con un grande intervento annuncia che sono in corso "attacchi da lontano",si avete capito bene,ai -600 m.a parte la volata,che tutto sembrava tranne una volata,prima di chiudere il collegamento di luca ci regala un' ultima perla "si una vittoria che vale ancora di più per lui,essendo tedesco(opinione personale,ma a me sembra che nel vincere una corsa con una volata del genere non valga proprio un bel niente),e ha vinto con una volata imperiale :wacko: .... ora ditemi se io erro,ma credo che in italiano non esista"una volata imperiale",ma suppopngo che il george clooney della telecronaca intendesse dire imperiosa

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  • 3 weeks later...
  • 1 month later...

Ulissi è potenzialmente forte, ma secondo me Sagan può diventare un autentico fenomeno.

Ulissi potrebbe diventare un fortissimo corridore x le corse a tappe, mentre Sagan, secondo me è un corridore come Gilbert e potrebbe andare ancor più forte del belga(visto k già adesso va più forte in salite impegnative e in volata)!

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  • 4 weeks later...
  • 2 weeks later...

Riflessione personale su Camaiore

Quest'anno la corsa non m'è piaciuta. Corsa lenta, poca selezione e troppi assieme all'arrivo. Come mi mancano gli attaccanti icon_cry.gif

Per la cronaca credo abbia vinto un uomo Miche, sconosciuto di nome Pinizzotto Leonardo.

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Sulle strade di Camaiore (Lucca) è arrivata la prima e tanto attesa vittoria da professionista per Fabio Taborre (Acqua&Sapone) che si è aggiudicato in uno sprint ristretto l’omonimo Gran Premio davanti a Simone Stortoni (Colnago Csf Inox) e Davide Rebellin (Miche-Guerciotti) che si sono messi in luce sulle rampe del Monte Pitoro a 10 chilometri dalla conclusione lasciandosi alle loro spalle il gruppo dei migliori con Ivan Basso (Liquigas-Cannondale), il tricolore Giovanni Visconti (Farnese Vini-Neri Sottoli) e Francesco Ginanni (Androni Giocattoli Cipi).

Alla classica versiliese si sono presentati 107 corridori in rappresentanza di 13 squadre che hanno preso il via da Camaiore alle 11,02.

In avvio, nel corso dello spettacolare circuito attorno a Lido di Camaiore, ha preso corpo la fuga che ha monopolizzato gran parte della gara. Attorno al km 20 sono partiti all’attacco Cameron Wurf (Aus, Liquigas-Cannondale), Pier Paolo De Negri (Farnese Vini-Neri Sottoli), Marco Frapporti (Colnago Csf Inox), Stefano Borchi (De Rosa Ceramica Flaminia), Leonardo Pinizzotto (Miche-Guerciotti), Junya Sano (Jpn, D’Angelo&Antenucci-Nippo), Sebastian Tamayo Martinez (Col, Team Wit), gli stagisti Nicolas Francesconi (Amore&Vita), Filippo Fortin (Androni Giocattoli Cipi) e Mirko Tedeschi (Farnese Vini-Neri Sottoli). Tra i dieci fuggitivi è stato De Negri ad aggiudicarsi la speciale classifica dei traguardi volanti intitolati alla memoria di Fabio Casartelli.

Con una prima ora di corsa filata a una media di 45,100 km/h, al chilometro 42 i dieci fuggitivi hanno toccato il massimo vantaggio (7’50”) per poi iniziare le sette scalate al Monte Pitoro.

Il drappello di testa si è cominciato a sgretolare dopo 135 chilometri su impulso di De Negri che si è involato solitario alla conquista del quinto Gpm in vetta al Pitoro precedendo sfilacciati Pinizzotto, Sano, Tamayo, Wurf, Borchi e Frapporti e a 2’00” circa il gruppo condotto dalla Liquigas-Cannondale.

Nel corso del penultimo giro De Negri è stato riassorbito dai compagni di fuga e alle loro spalle Volodymyr Bileka (Ukr, Amore&Vita), Rafaa Chtioui (Tun, Acqua&Sapone) e Stefano Pirazzi (Colnago Csf Inox) hanno cercato, a ripetizione, di riportarsi sugli atleti al comando trascinandosi dietro tutto il gruppo dei migliori ridotto a una settantina di unità.

Sotto il traguardo di Camaiore, all’inizio dell’ultimo giro, c’è stato spazio per l’azione solitaria di Pinizzotto che è stato l’ultimo ad arrendersi con oltre 160 chilometri di fuga nelle gambe nonché vincitore della classifica finale dei gran premi della montagna del Monte Pitoro (primo in vetta 4 volte su 7 passaggi).

Sul Monte Pitoro è stato un trio a vivacizzare l’ultimo passaggio in cima con un Fabio Taborre (Acqua&Sapone) sugli scudi seguito poco dopo da Davide Rebellin (Miche-Guerciotti) e Simone Stortoni (Colnago CSF Inox). Il terzetto ha lasciato a 14” un gruppetto di 6 più immediati inseguitori con Damiano Caruso (Liquigas-Cannondale), il colombiano Josè Serpa Perez (Androni Giocattoli Cipi), Federico Canuti (Colnago Csf Inox), Edoardo Girardi (De Rosa Ceramica Flaminia), Miguel Angel Rubiano Chavez (Col, D’Angelo&Antenucci) e Nikita Novikov (Rus, Itera Katusha). Dietro questi atleti era cronometrato a circa una trentina di secondi un drappello di corridori con Ivan Basso (Liquigas-Cannondale) il campione italiano Giovanni Visconti e Oscar Gatto (Farnese Vini-Neri Sottoli).

Ai meno 3 dall’arrivo ci ha provato, ma invano, Taborre che è stato presto braccato da Rebellin e Stortoni mentre dietro era salito a 15” il margine del drappello Caruso, Serpa Perez, Canuti, Novikov, Rubiano Chavez e Girardi.

Le ultime emozioni si sono concentrate al momento dello sprint finale che ha visto prevalere per pochissimi centimetri Taborre su Stortoni e leggermente più defilato Rebellin. Con un ritardo di otto secondi si è piazzato al quarto posto Novikov che ha vinto la volata del gruppetto inseguitore.

“Il primo pensiero è per mia sorella Chiara – ha dichiarato Taborre – scomparsa due anni fa a soli 18 anni a seguito di un incidente stradale. Oggi è stata una gara tirata sin dall’inizio. Si è deciso tutto sull’ultima salita dove ho avuto le gambe per scattare e portare via un gruppetto. Abbiamo scollinato in cima io e Rebellin e poi ci ha raggiunto Stortoni. Ho anche tentato in discesa perché da dietro stavano rientrando. Ci è voluto il coraggio perché a volte non solo servono le gambe ma anche molta fortuna. Sono uscito bene dal Brixia Tour e dal quarto posto al Trofeo Matteotti: oggi ci credevo veramente alla vittoria. I complimenti del ct Bettini? Fanno onore, non dimentichiamoci che il mondiale è una corsa impegnativa, sia in pianura, sia in salita. Da parte mia cercherò di confermare il buon momento”.

Alle parole di Taborre si sono aggiunte quelle del direttore sportivo Franco Gini che elogia il proprio atleta: “A lui dico sempre che bisogna osare. Oggi ha corso alla perfezione perchè è un ragazzo che si difende bene su tutti i terreni: in salita, è veloce ed è un grande attaccante”.

CHI E’ FABIO TABORRE

Nato a Pescara il 5 giugno del 1985, residente a Montesilvano (Pescara), ha iniziato a correre all’età di 7 anni con la Vis Sambuceto da giovanissimo per poi vestire le maglie della Polisportiva Pennese (esordiente), NoCe Cepagatti (allievo), Masciarelli-Acqua&Sapone (juniores) e l’Aran Cucine tra gli under 23 e gli élite (18 vittorie tra cui il Gran Premio Pretola nel 2007, il Trofeo Morucci, il Gran Premio San Giuseppe e la Ciociarissima nel 2008). Passato professionista nel 2008, ha collezionato importanti piazzamenti solamente nel corso di questa stagione: quarto al Trofeo Laigueglia e al Trofeo Matteotti, quinto nella tappa Feltre-Tirano all’ultimo Giro d’Italia.

Ordine di Arrivo:

1. Fabio Taborre (Acqua&Sapone) 199,200 chilometri in 4.46’45” media 41,860 km/h

2. Simone Stortoni (Colnago Csf Inox)

3. Davide Rebellin (Miche-Guerciotti)

4. Nikita Novikov (Rus, Itera Katusha) a 15”

5. Jose Serpa Perez (Androni Giocattoli Cipi)

6. Damiano Caruso (Liquigas-Cannondale)

7. Edoardo Girardi (De Rosa - Ceramica Flaminia)

8. Federico Canuti (Colnago CSF Inox)

9. Miguel Angel Rubiano Chavez (Col, D'Angelo&Antenucci-Nippo)

10. Francesco Ginanni (Androni Giocattoli Cipi) a 30”

by Velobiie.it

Da segnalare Battaglin arrivato 19° prima dei "big"

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GUARDINI-CICLONE: DECIMA VITTORIA IN PORTOGALLO

Team bulding ed esplosività del suo finalizzatore. Questi gli ingredienti del perfetto mix Farnese Vini Neri Sottoli che nella 5^ tappa del Giro di Portogallo vince la sua 17^ corsa. “Grazie, grazie, grazie alla squadra”, parola di Guardini.

F1_1312921961.jpg

VISEU (POR) – Quando lo spirito di squadra è (quasi) tutto. Andrea Guardini, sprinter prodigio Veronese al suo primo anno tra i professionisti e già temuto da molti dei più forti sprinter del mondo, ha conquistato oggi la sua 10^ vittoria personale, 17^ per il team Tosco – Abruzzese, ennesima per una squadra che ha fatto dello spirito di gruppo la sua forza, il suo sentimento, il suo karma. “Oggi non avrei vinto se non ci fossero stati i miei compagni – ha spiegato Guardini dopo l'arrivo, raggiante ma anche alquanto stanco - perchè con tutta la salita che abbiamo fatto in questi giorni, c'era solo da pensare anche alla volata oggi! Ma a parte battute ci tenevo a lasciare il segno, e so che devo continuare su questa strada, di lavoro e fatica, per migliorarmi in salita e nella tenuta sugli strappi (…), che sono oggi il mio vero limite insieme, forse, ai lunghi chilometraggi. Ma sono giovane e al primo anno da prof, non avrei potuto chiedere di più”.

Interrogato sulla corsa, il direttore sportivo Stefano Giuliani racconta come la squadra sia stata determinante oggi: “Andrea stava abbastanza bene, ma anche oggi è stata battaglia. Ad un certo punto due fuggitivi avevano quattro minuti. E li abbiamo deciso. Tiriamo e portiamo Andrea alla volata, poi verrà quel che verrà”. Detto fatto e i sei compagni di squadra, da Bisolti che è in classifica a Bulgarelli che rema e lotta ogni giorno alla scuola del grande ciclismo, hanno dato una mano, con Ricci Bitti, Caccia, Mirenda e Rabottini custodi di un talento che andava soltanto portato lì, ai piedi dell'olimpo della gioia, quella dello sprint per la vittoria, dove Guardini non ha sbagliato, battendo Sergio RIBEIRO Barbot (Efapel) e Benjiamin Giraud (Velo Club la Pomme Marseille). Una vittoria sentita, che proietta il team tra quelli più in vista del Giro del Portogallo 2011, e che gratifica tutti gli atleti e lo staff: “Perchè la vittoria è di tutti noi – chiude Giuliani – dagli atleti allo staff che ogni giorno lavora, e con il sorriso porta a termine ogni tappa. Vincere è il massimo della gratificazione per tutti”.

Dall'Italia il primo direttore sportivo del team Luca Scinto sottolinea: “Abbiamo costruito un progetto su Guardini, e questo passa per un lavoro a moduli, divisi in diverse brevi corse a tappe, dove Andrea fatica, lavora, e cerca di migliorare in salita, che è il suo tendine d'achille. Ma i risultati parlano chiaro e siamo davanti ad un grande talento, per questo stiamo cercando di farlo lavorare bene, in vista del futuro. Tutto questo carico di chilometri e fatica, ce lo ritroveremo già l'anno prossimo, quando proveremo a guidarlo verso traguardi ancora più importanti di quelli che sta già vincendo oggi”. Works in progress dunque in quel della Farnese Vini Neri Sottoli, che oggi vince e già sogna per il domani. E intanto conta: diciassette vittorie, l'ultima oggi, “goduria” estiva in tempo di ferie (per gli altri).

CORSA: 5^ TAPPA VOLTA A PORTUGAL (Oliveira do Hospital - Viseu, 150,3 KM)

1°: Andrea Guardini - Farnese Neri Vini Sottoli Team

2°: Sergio RIBEIRO Barbot/Efapel m.t.

3°: Benjamin GIRAUD Velo Club la Pomme Marseille m.t.

4°: Robert BUSH Chipotle Development Team m.t.

5°: Raymond KREDER Chipotle Development Team m.t.

6°: Diego MILAN Caja Rural m.t.

7°: Jacob RATHE Chipotle Development Team m.t.

8°: Samuel CALDEIRA Tavira/Prio m.t.

9°: Alejandro MARQUE ONDA/Boavista m.t.

10°: Filipe CARDOSO Barbot/Efapel m.t.

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Quant'è forte questo ragazzo?? :shock:

Primo anno da professionista e già 10 vittorie, ci manca solo che vince il mondiale :D

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