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un pallone a spicchi in sella


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...

Il morale era alto, le cose funzionavano a meraviglia. Solo Baez dava segni di nervosismo...faceva, è vero, uno splendido lavoro da gregario. Ma le aspettative per la sua stagione erano ben diverse...

Pierlo: ...allora Giovanny...cosa c'è che non va?

Baez: ...coach, migo tiene desiderio de gagnar qualche tapa...

P: ...a questo Giro non puoi Giovanny...lo sai, ne abbiamo parlato molto prima delle convocazioni. Tra giugno e luglio avrai le tue posibilità...

B: ...si senor...ma io intiendo dire...io sono miglior ciclista de Colombia...non posso fare gregario toda la vida. Sono venuto in Europa por gagnar corse importanti...mas importanti que quelle que correvo en Colombia....

P: ...Giovanny...a parte che miglior ciclista di Colombia lo devi dimostrare ai campionati nazionali il prossimo mese. A parte questo...i ruolli per quest'anno sono decisi. Il prossimo anno sono disponibile a rivederli, ma dovrai fare risultati nelle prossime gare...sopratutto dovrai dare continuità alle tue azioni. Non puoi pretendere ruoli da capitano se poi fai uno scatto e muori...

B: ...senor...siceramiente io non credo che mia estoria sportiva sia tanto pegior de quella de Machado o de Traksel o de altri uomini. Ma lei e coach Iena continuate a dare possibilità a loro...e io faccio sempre il gregario, sempre a pedalar por Basso o por Machado...se le cose estanno così anche per il prossimo anno...preferisco andarmene, cercare qualche contratto migliore...

P: ...ok...ok...ripeto il prossimo mese avrai le tue possibilità. Dimostrami che puoi portare la squadra alla vittoria e il tuo ruolo sarà rivisto. Mi aspetto la massima serietà fino al termine della stagione, non dovrai correre contro la squadra o contro di me....se mi accorgerò che stai remando contro sarai immediatamente sospeso...sede di emrcato...

B: ...nessuno ha mai messo en discussion la mia professionalidad!!! Questo è muy offensivo coach!!!

P: ...non scaldarti Giovanny....ho voluto mettere in chiaro le cose perche ad ottobre tireremo le somme e non voglio che ci siano fraintendimenti generati da cose non dette oggi, ok?

B: ...va bene coach...ma por el momiento mio desiderio è di rivedere il mio contratto o lasciare la squadra...

Pierlo era perplesso, sorpreso...prima Fofonov, ora Baez. Ciclisti affidabili ma niente di più. Eppure tutti stavano dando i numeri...si sentivano in grado di poter vestire i panni di capitani. E lo pretendevano a scatola chiusa, senza accettare che fossero messi alla prova in quel ruolo...chi sarebbe stato il prossimo? Non avrebbe aspettato molto prima di saperlo...e non sarebbe stata una notizia piacevole da ricevere...

Ma c'era una corsa da portare a termine...ed un altra andava ad iniziare. Iena partì quel giorno stesso verso la loro seconda patria, il Belgio. Ad attenderlo Baldato e gli altri componenti il team convocati per il Tour del Belgio, corsa di secondo piano ma importante per avere la conferma della crescita dei suoi talenti. Oltre a Fabio e Rosseler, unici uomini di esperienza presenti alla corsa, gli altri erano i più giovani in squadra...

Lui invece si avviò verso il pulman della squadra...li avrebbe condotti alla partenza della sedicesima tappa del Giro. La cronoscalata di Plan de Corones. Approfitto del breve tragitto per ricordare ai suoi ragazzi la condotta di gara che avrebbero tenuto...

26/05 Giro d'Italia: San Vigilio di Marebbe - Plan de Corones 14,2 km

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Pierlo: ....correremo come ad Urbino: prima parte solo di controllo. Vi risparmierete in vista della salita a Plan de Corones. Quando inizierà lo sterrato dovrete forzare ed aumentare il ritmo. E' sugli ultimi sei chilometri che la tappa si deciderà. Non abbiamo bisogno di fare risultato pieno oggi, Ivan....mi riferisco a te....sono solo quattordici chilometri. Anche se ti risparmi i tuoi avversari non potranno guadagnare molto. Puoi permetterti di andare su tranquillo. Vi ricordo che avrete tutti a disposizione un cambio ruote se forate, non andate nel panico se succede...nel giro di venti secondi sarete di nuovo in sella. Non voglio sorprese oggi, andate tranquilli e il risulttao verrà da se...

...e sorprese non ce ne furono in effetti. Tutti i migliori sembravano dare per scontata l'affermazione finale di Basso...e corsero al risparmio. L'unico che tentò l'attacco fu Sella, ma più per risalire le posizioni nella generale che non per insidiare l'ormai sicuro primo posto di Ivan. Quando il capitano della Surrena partì fu subito chiaro che la sua condizione era, anche oggi, ottima. Nonostante una prima parte di gara corsa al risparmio al passaggio di metà gara era in ritardo di soli venti secondi dal migliore in quel momento...il giovane tedesco Gerdemann. Quando iniziò lo sterrato Ivan sembrò salire su una scala mobile: il suo ritmo divenne sostenuto e i parziali cominciarono ad abbassarsi. Le terribili pendenze di Plan de Corones sembravano non aver influenza su di lui...la classifica di tappa fu la logica conseguenza di una giornata straordinaria:

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...solo Sella e Schleck sotto al minuto di ritardo, il Giro era definitivamente vinto. Mancava solo l'ufficialità, ma negli sguardi degli altri capitani era evidente la consapevolezza che ormai si sarebbe corso per le posizioni di rincalzo....

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Giornalisti: ...coach, coach...aseptti....ci conceda una domanda coach!!! Ora si può dire che il Giro è vinto?

Pierlo: ...è più corretto dire che da oggi lo possiamo perdere solo noi. Ma non sucecderà: la squadra era unita ieri per arrivare a questa crono nelle migliori condizioni, è stat aunita oggi per far ben figurare il team...e sarà unita dalla prossima tappa fino all'ultima per far salire Ivan sul gradino più alto del podio in maglia rosa....

G: ...un Ivan Basso incredibile, sembra che lo stop imposto dalla federazione non abbia avuto conseguenze per lui...

P: ...cos'è? una domanda per innescare polemiche? Vi ripeto quello che già vi dissi tempo fa: un campione è tale quando alle capcità tecniche riesce ad abbinare la forza mentale per trasformare le delusioni in energia da scaricare nella competizione. E' come un turbo montato su un motore normale...trasforma una utilitaria in una macchina da competizione. E Ivan ha questa capacità...

G: ...non ha paura di qualche crisi?

P: ...non posso aver paura preventivamente. So che la possibilità di una crisi c'è sempre, studieremo qualcosa per essere pronti a fronteggiarla, ma ne avrò paura quando e se accadrà. Ora mi attengo a quel che vedo, e che vedete anche voi: non ci sono segnali che mi possano far pensare ad un calo di rendimento di Ivan nei prossimi giorni. Domani c'è la sosta, poi due tappe tranquille nelle quali penseremo a recuperare energie in vista delle due ultime tappe di montagna. Va tutto bene e continuerà ad andare bene fino a Milano...

...

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...

Giselle: ....allora...ci vediamo coach, magari ci si incontra in giro per il mondo no?

Pierlo: ...già. Ci vediamo...si può essere. Il mondo non è poi così grande, vero?

G: ...si...beh, il mio volo sta per partire...devo andare veramente ora...

P: ...ok...

G: ....Mi telefonerai coach? verrai trovarmi?

La ragazza stava per piangere...lui, dentro, non aveva smesso da diversi giorni, da quando Giselle gli aveva comunicato la sua intenzione di lasciare la gestione economica non appena le cose si fossero definitivamente aggiustate per il team. Pierlo aveva tentato di farla desistere dai suoi propositi...ma quando si era trovato sul punto di darle la motivazione che la ragazza attendeva...si era tirato indietro. forse ancora adesso era in tempo...poteva gridarle che il team sarebbe andato avanti anche senza di lei...ma lui non avrebbe potuto....dillo coach...dillo...

P: ...Giselle....non verrò e non ti cercherò. Non avrebbe senso, venire a trovarti una settimana...e poi? Chiamarti per parlare due minuti con te e poi riattaccare? Che senso avrebbe? Abbiamo entrambi fatto le nostre scelte, e sono le scelte più giuste da prendere....non sarà una visita o una telefonata a cambiarle ora...

G: ...se me lo chiedi....

P: ...no...non posso decidere io per te...

Fu un asetticco annuncio sparato a volume altissimo dagli altoparlanti dell'aeroporto a far morire nella gola della ragazza la risposta.

*I PASSEGGERI DEL VOLO LUFTHANSA 203 PER NEW YORK SONO PREGATI DI AVVICINARSI ALLA ZONA IMBARCO*

G: ...è il mio coach, devo andare...e coach...sai che ti voglio bene...

P: ...si lo so. Ora vai...buona fortuna per tutto...

G: ...ciao...

P: ...ciao...

Un rapido bacio sulla guancia che Pierlo sapeva sarebbe bruciato per giorni...forse per mesi. La ragazza percorse in fretta i pochi metri che la separavaono dalla zona imbarchi...destinazione Caraibi...un isola dei Caraibi dove il padre aveva costruito una catena di villaggi turistici di lusso a capo della quale aveva posto la figlia. Pierlo ripensò ad un giorno dell'estate passata...ripensò a quando aveva intuito che mister Bekaert, boss ancora per poco del team e padre di Giselle, affidandole la gestione economica del team la stava in realtà sottoponendo ad un esame...una prova cruciale prima di lanciarla in una avventura rischiosa quale era quella di entrare nel mondo degli affari. E Giselle si era dimostrata brava, molto brava...troppo. Per un istante desiderò che la ragazza fallisse nella sua nuova attività...un pensiero egoistico, un desiderio possessivo che durò lo spazio di pochi secondi. Un sorriso amaro ed una stretta allo stomaco...questo gli rimaneva di un rapporto durato sei mesi. Alzò lo sguardo e vide che Giselle era al check-in. Ancora pochi metri per imbarcarsi e sparire dalla sua vita...a Pierlo quella manciata di passi sembrò non finire mai, ogni passo centinaia di chilometri che li avrebbero separati per sempre. Le porte della zona imbarchi infine si chiusero alle spalle di quella che era stata...era stata...cosa? Una donna? Una avventura? ...una relazione?...era strano ma non si era mai fermato a pensare cosa rappresentasse il loro rapporto: iniziato per lavoro, continuato per simpatia reciproca...finito di nuovo per cause lavorative. Sembrava che l'amore non avesse trovato albergo in quella breve storia. Ma la stretta allo stomaco rimaneva...

Non fu il modo migliore per passare il giorno di riposo, era appena la prima mattina e c'erano ancora riunioni da tenere...una intervista da concedere...telefonate da fare. Decise di annullare l'intervista: sciocche domande su come stava la squadra...su cosa pensava di Basso...su chi avrebbero ingaggiato per il prossimo anno. Poteva farne a meno....

Non poteva evitare però la riunione con la persona che nel giro di un paio di mesi sarebbe subentrato a mister Baron Bekaert. Tornò in albergo, fece una doccia nella speranza di allontanare la pesantezza che gli era calata improvvisamente addosso...quando scese nella sala ristorante alcuni dei suoi ragazzi erano già seduti con le famiglie che erano venuti a trovarlo. Una famiglia...una vista che a Pierlo spezzò il cuore. Cercò Vandelapeska, lo vide seduto al bar. Puntuale come al solito...gli chiese di andare a mangiare in un altro posto: non voleva che i ciclisti ascoltassero quello che avevano da dirsi. Vandelapeska lo osservò, forse intuì il motivo della sua tristezza...non fece domande. Uscirono e si recarono al più vicino ristorante che trovarono....

A fine pranzo Pierlo si concesse un sorriso, assaporò a lungo la sensazione di euforia che le buone notizie si portano dietro. E Vandelapeska aveva ottime notizie: i suoi contatti portavano buoni frutti per la Surrena. Si era mosso benissimo nell'ultimo mese ed un paio di grandi nomi erano ad un passo dalla firma con il team. Guardò l'orologio...erano le tre passate da poco...ancora un ora e sarebbe terminata la prima tappa del Tour of Belgium. Avrebbe chiamato Iena, si sarebbe fatto fare un resoconto dettagliato della tappa...e avrebbe annunciato al suo vice i nomi dei capitani per la prossima stagione.

...

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...

Iena: ...coach? mi senti?

Pierlo: ...si Iena, dai racconta...ho letto sul televideo ma lo voglio sentire da te...

I: si si, mettiti comodo coach...

27/05 Tour del Belgio: Ostende - Ostende 182,4

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...a metà corsa esce un manipolo di ciclisti che allunga subito. Sono tanti, ma non riescono a trovare l'accordo. Leezer è il più in palla e va a vincere il traguardo volanto agli ottanta chilometri dall'arrivo...

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...e anche il successivo, am il gruppo ormai è alle sue spalle e il ricongiungimento è questione di pochi chilometri...

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...in pratica questa è stata l'azione più pericolosa della giornata. Quando di chilometri ne mancano ventisei il gruppo è di nuovo tutto unito e si pensa ad organizzare la volata. Il nostro treno è formato da Bakelants, Rosseler e Vanmarcke come ultimo uomo per Baldato...

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....Bakelants fa un lavoro eccezionale e porta il treno ai meno due in testa al gruppo. Rosseler parte a razzo...solo Bellemakers intuisce il pericolo e prova una reazione. Gli altri sono tutti sorpresi e non riescono ad organizzare niente...

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...quasi all'ultimo chilometro Rosseler si sposta per tentare la volata solitaria e lascia a Vanmarcke il compito di lanciare Fabio...

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...il resto è una formalità. Baldato si lancia e gli altri lo seguono a ruota...

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....

FAAAAAAAAAAAAAAAAAABIIIIIIIIOOOOOO....BAAAAALDATOOOOOOOOOOOOO!!!!

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...i primi quattro posti sono nostri. Eeckhout e Van Hummel riescono a precedere Siskevicious che oggi non ha partecipato al treno perche lo inserirò domani. Tra i primi dieci arriva anche Bakelants, il primo uomo del nostro treno...

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...è la prima tappa ed ovviamente siamo in testa a tutte le classifiche....

Pierlo: grande risultato Iena. Certo i velocisti avversari non sono esplosivi, non sono i migliori che ci siano in circolazione. Ma sono tutti esperti e determinati a farsi valere...sopratutto i padroni di casa. Il treno è stato dominante...organizzato alla perfezione e determinato a nel lanciare Baldato. Era quel che volevo vedere: ora dobbiamo accumulare esperienza e trovare continuità. Lavoriamo per il futuro Ienao...con un treno affidabile Traksel avrà più possibilità rispetto a quest'anno...

Iena: ...ok coach, le tappe di questo giro sono tutte pianeggianti. Se ci saranno altre volate di gruppo potremo tentare ancora...a proposito del prossimo anno...cosa mi dici tu? Hai parlato con Vandelapeska?

P: si Iena, ci sono grandi notizie....

Iena rimase colpito dalle operazioni che Vandelapeska stava concludendo. La squadra ne sarebbe uscita rivoluzionata, ma concordò con Pierlo che le operazioni di mercato studiate dal futuro boss della squadra erano le uniche che potevano permettere alla Surrena di rimanere competitiva pur facendo quadrare il bilancio. La prima novità era la promozione a vice-capitani di Boom e Machado: se lo erano meritato del resto. Poi sarebbero arrivati almeno sei nuovi gregari. Ciclisti di grande esperienza in grado di ben figurare anche in corse di secondaria importanza.

I Leader poi sarebbero saliti di numero: alcune squadre avevano annunciato di non voler rinnovare i contratti di alcuni loro capitani. C'erano poi degli svincolati che per motivi vari non erano riusciti a trovare ingaggi nella passata stagione, ora erano alla ricerca di un riscatto sportivo. La Surrena, dopo i successi di Ivan Basso, aveva acquisito molta credibilità da questo punto di vista. Tra gli uni e gli altri Vandelapeska aveva ricavato sei nomi che facevano al caso della Surrena, ed almeno tre di loro avevano dimostrato un reale interesse a firmare per la Surrena.

Per mettere in piedi una squadra del genere purtroppo era necessario sacrificare qualche nome...Vandelapeska aveva già allacciato rapporti con alcuni team che gli avevano fatto pervenire richieste di informazioni. A Pierlo e a Iena non andava giù dover rinunciare a uomini che avevano acquisito una buona esperienza con loro...ma non c'era altra strada. La data decisiva per dare il via ufficiale alle operazioni era quella del primo luglio, quando sarebbe stato possibile cominciare a firmare gli svincolati.

....

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Ivan Monumentale...ma Caro Pierlo, se c'è qualcuno da Ringraziare ed elogiare bè quello risponde al nome di Machado Perez...STRAORDINERIO!(direbbe Arrighe Sacchi) :thumbup:

ma tu sei un parente del portoghese? :biggrin: comunque tranquillo che Machado avrà la sua squadra nella squadra il prossimo anno :wink2:

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...finalmente giselle si è liberata :bannana_guitar::mrgreen:

:dry: non è bello gioire delle disgrazie altrui :mad:

oh....sto imparando a far le volate anche grazie ai tuoi suggerimenti :smilie_daumenpos: il mercato del prox anno sarà incentrato su almeno due gregari con alti valori in pianura, in modo da fare un discreto trenino per Traksel. Più o meno che valore dovrebbero avere gli uomini che lanciano gli sprinter? intorno a 76/77 andrà bene? del tipo: due passisti con 76/77 in pianura, poi un velocista infine Traksel...che ne pensate?

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Grande Basso!!! Un mostro!!!!

intorno a 76/77 andrà bene? del tipo: due passisti con 76/77 in pianura, poi un velocista infine Traksel...che ne pensate?

Io faccio così... ho Quinziato e Backestedt che hanno 76, poi un velocista da 73 in volata e il velocista...

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La Tirreno Adriatico...mi sta più a Cuore... :thumbup:

Aggiudicato allora...nel 2009 capitano alla Tirreno - Adriatica sarà Tiago Machado :smilie_daumenpos:

Poker :woohoo: :woohoo: :woohoo:

:smilie_daumenpos:

Grande Basso!!! Un mostro!!!!

Io faccio così... ho Quinziato e Backestedt che hanno 76, poi un velocista da 73 in volata e il velocista...

quando li fai partire? a che chilometro?

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....

si stava concludendo un ventisette maggio molto intenso per Pierlo...in piedi davanti alla finestra della sua camera di albergo osservava il gioco frenetico delle lucciole nel giardino: luci animali che si accendevano e si spegnavano come si erano spente e accesi i suoi sogni e le sue speranze negli ultimi mesi...alla fine non rimaneva altro se non il ricordo dei lampi di luce. Stava cascando di nuovo nella malinconia...ci era già passato: quando il presidente della squadra di basket, la sua ultima squadra di basket, lo chiamò per dargli il benservito...allora aveva la sua attività commerciale a tenerlo occupato. Ora c'era la squadra di ciclismo. Ma quando arrivava la sera, quando le ombre si allungavano e l'aria si raffreddava, si affacciavano di nuovo i pensieri pesanti e le notti diventavano, allora come oggi, troppo lunghe e silenziose per trovarci dentro un sollievo alle sue ferite. L'ultima, quella mattina stessa....una ferita che avrebbe richiesto tempo per rimarginarsi. Rinunciò con un sospiro all'idea di mettersi a letto e scese in giardino. In un isola dei Caraibi ora erano...cosa importava a lui di che ore erano ai Caraibi? Più allontanava il ricordo di Giselle più Giselle tornava nei suoi ricordi...una lotta im pari che non avrebbe vinto se non tra molto tempo...

Coach? ...coach?

Si svegliò di soprassalto....Guido, il massaggiatore della squadra lo stava scuotendo e chiamando....si era addormantato sulla panchina del giardino.

Guido: coach...sta bene? ma cosa...si è addormentato qua? non avrà passato la notte in giardino?

A giudicare dal mal di testa era proprio così...ma era giorno di nuovo. Come un moderno dottor Jekill, che si sostituiva senza soluzione di continuità a mister Hyde, ora aveva davanti a se la parte buona della giornata: poteva tornare ad essere il direttore sportivo di una squadra di ciclismo.

Pierlo: ...ma no Guido...mi sono svegliato presto e sono sceso qua, devo essermi di nuovo addormentato...ma per una mezz'ora al massimo. I ragazzi sono scesi già?

Guido: ...si l'asepttano sul pulman...non vedendola arrivare siamo venuti a cercarla...

Pierlo: ...si perfetto, datemi dieci minuti per sistemare le ultime cose in valigiua ed arrivo...

Guido: ...ok coach...

Le due tappe che andavano ad affrontare sarebbero state di riposo in vista delle ultime faticose montagne e della crono. Pierlo sapeva che il risultato del Giro era ormai acquisito...una certa preoccupazione gli rimaneva per eccesso di precauzione. Ma oggi e domani non sraebbe successo niente in classifica...decise che la suia squadra si sarebbe riposata, limitandosi a fare il minimo indispensabile.

28/05 Giro d'Italia: Sondrio - Locarno: 146,4 km

La fuga buona partì pochi chilometri prima dell'unico Gp della Montagna di giornata, al chilometro centododici. Gli attaccanti erano tutti gregari, nessuno pericoloso...

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...eccoli sul passo di Monte Ceneri...

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....il gruppo recupera nel finale, molti attaccanti sono riassorbiti. Rimangono in due a crederci fino in fondo...la fuga ha successo e a vincere sul traguardo di Locarno è...

INIIIIIIIIIIIIIIIIIGOOOOOO....LAAAAAAAAAAAAAAANDALUUUZEEEEEEEE!!!!

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...seguito a poca distanza da Moinard della Cofidis. Fuga non lunghissima ma i due hanno il merito di crederci fino in fondo. Il gruppo dei velocisti rimane a bocca asciutta quest'oggi...traditi dal troppo studiarsi a vicenda. Surrena non pervenuta...

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In classifica non cambia assolutamente nulla...i primi arrivano insieme a centro gruppo...

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....

DRIIIIIIIINNNN DRIIIIIIIIIIIIIIIIIINNNNN

Pierlo: si pronto?

Iena: ...coach? Ciao....è appena finita la seconda tappa qua in Belgio...vuoi il resoconto?

Pierlo: ....si Iena...dai spara...

28/05 Tour of Belgium: Ostende - Buggenhout 180,2 km

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Tappa insidiosa, a metà percorso una serie di quattro muri il terzo dei quali è particolarmente insidioso: lungo un chilometro, lastricato in pavè e con pendenze che sfiorano il quindici percento....è il mitico Muur, meglio noto come muro di Grammont...

....la prima azione decisa di giornata nasce dall'attacco dell'uomo Rabobank Lodeewick. Tra i fuggitivi si inseriscono i nostri due capitani Baldato e Rosseler...

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...arriva il primo muro, il Berendries, e Caethoven accusa subito le pendenze...

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...neanche il tempo di rifiatare ed eccoci all'attacco del Tembosse: Flens lavora per Lodeewick...

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...al chilometro settantuno ecco la terza fatica di giornata, il mitico Muur....

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...il tratto più duro è al quindici percento di pendenza: nella fuga i più esperti sanno che questa è l'occasione giusta per fiaccare la resistenza degli avversari. I nostri uomini si uniscono a De Vocht e Hoj per forzare l'andatura...

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...i frutti si raccolgono sul Bosberg, ultimo muro di oggi. I due della Rabobank sono già staccati, Caethoven ed Hoj si staccano a metà salita. Con Baldato e Rosselr rimangono Sieberg e De Vocht...

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...

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...

....i quattro fanno il vuoto. C'è tempo per arrivare al traguardo. In fuga ci sono due dei nostri...De Vocht e Sieberg non fanno la prima mossa. Serve una decisione...prima dello sprint posto a ventitre dall'arrivo Baldato e Rosseler scattano e non si voltano più indietro....

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...dietro il gruppo è frazionato, si fatica atrovare un accordo e i nostri uomini ricevono l'ordine di non collaborare....

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...ultimo chilometro!!! Più di centoquaranta chilometri di fuga....a vincere è...

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SSSSSSSSSUPER NONNOOOOOO......FABIOOOOOOOOOOOO....BAL - DA - TO!!!!

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...impresa straordinaria riuscita grazie al gran lavoro di Sebastien Rosseler che tira la coppia per tutti gli ultimi venti chilometri. Terzo Vermeltfoort, quarto De Waele...

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...nella generale i distacchi appaiono già decisivi...

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Pierlo: ...direi che abbiamo in mano il Tour del Belgio. E' una notizia fantastica...un ultimo regalo per il boss. Andrà in pensione contento.

....

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