Vai al contenuto

Seguici su Discord

Unisciti al server Discord di PCM Italia per rimanere sempre in contatto con noi, parlare di ciclismo e vivere un'esperienza multiplayer ottimale
Unisciti al server

PCM Italia è su Tapatalk

Scarica Tapatalk gratuitamente sul tuo smartphone per consultare in maniera facile e veloce PCM Italia anche da mobile!
Leggi di più

Disponibile Pro Cycling Manager 2021

Pro Cycling Manager 2023 e Tour de France 2023 sono finalmente disponibili
Leggi di più

[PCM2008 Story] Eppure il vento soffia ancora...


Messaggi raccomandati

  • Risposte 329
  • Created
  • Ultima Risposta

Top Posters In This Topic

Vuelta a Castilla y Leon Tappa 4
screenshot518hr8.png

Oggi per noi è la prima vera tappa di montagna, la prima occasione per i nostri scalatori e forse anche la prima volta che una fuga potrebbe realmente arrivare in fondo. Ci proviamo con il solito schema, 3 uomini tentano la fuga, Hugo e Pires capitani con gli altri ad aiutarli, Lima tu oggi riposi...

Io vorrei provarci da lontano, tanto son fuori classifica ormai, mi lasceranno andare...
Va bene Andre, prova pure...

E fu proprio Moreira dei BOAVISTA ad indovinare la fuga giusta, Martins e Carlos Sabido dovettero arrendersi. Fuga composta da 14 uomini, molto agguerriti, con nomi di buon valore che facevano ben sperare per la riuscita dell'evasione. I nomi più noti erano quelli di Elias Galindo, Steve Zampieri, Glomser, Turpin, Grajales, Miguel Martinez, Turpin e Bertogliati. L'accordo sembrò esserci sin dai primi metri, D'arkness consigliò prudenza al suo uomo, ordinandogli di non sforzarsi troppo nei cambi...
Il gruppo dietro lasciò partire questi uomini seppur non lasciando mai loro un vantaggio superiore ai 6 minuti...
screenshot538iw4.png

I fuggitivi riuscirono comunque a presentarsi compatti e con un buon vantaggio sulle prime rampe della salita conclusiva, la battaglia poteva avere inizio...

André, occhio a Zampieri, mi sembra il più fresco...
OK
screenshot539vn0.png

Da dietro invece in un gruppo piuttosto veloce ma che necessitava certamente di una scossa a smuovere la situazione ci pensarono Joly e Jufré ai quali D'arkness affiancò un ottimo Pires che con piglio si riportò facilmente sotto, con l'ordine di restare a ruota per proteggere il compagno in fuga...

Hugo, tu come ti senti?
Male JD, faccio fatica a seguire il gruppo...
Ma sei solo?
No, ci sono Martins e Sampaio con me...
E voi come state?
Bene, ma più di così non andiamo noi...
Ah ecco, prorpio bene allora...
screenshot540ef0.png

Mister qui son partiti Grajales e Galindo li seguo?
No, tu segui solo Zampieri...
Mister ma a me sembra che lui segua me...
E ti pareva... Allora, tra un pò finta uno scattino vedrai che lui partirà ti rimetti alla sua ruota a quel punto

Nel frattempo davanti in solitaria Elias Galindo poteva fregiarsi del titolo di Leader della corsa, mentre il più immediato inseguitore, Grajales, con circa 20" di distacco, anticipava di un'altra ventina di secondi gli ex compagni d'avventura...
screenshot541hc6.png

D'arkness chiamò, e Moreira eseguì...
Il portoghese fintò uno scatto che indusse lo svizzero Zampieri ad alzarsi sui pedali all'inseguimento dei capolista. Moreirà, potè quindi prenderne la ruota nel tentativo di riportarsi sotto insieme a Torrent dell'Extremadura.
screenshot542xu1.png

Il riaggancio con i capolista riuscì al terzetto capitanato dallo svizzero che però, senza colpo ferire, mentre gli altri si risedevano per rifiatare dopo lo sforzo, riuscì a restare in piedi sui pedali e a proseguire nel suo gesto imperioso, distanziando così anche gli ex compagni di inseguimento...

Tra la disperazione di D'arkness che leggeva chiara come la neve negli occhi del suo corridore una stanchezza che non se ne sarebbe andata...
screenshot543wh0.png

E difatti a trionfare, seppure di poco, fu proprio lo svizzero che riuscì a resistere al ritorno degli avversari. Per i Boavista ancora nulla di fatto visto che nel finale ci fu il crollo ormai preventivabile di moreira che chiuse in 15a posizione, mentre Pires, dopo aver visto il suo contrattacco difensivo svanirsi, non trovò le forze per fuoriuscire dal gruppo una seconda volta, arrivandò perciò distanziato di 1'15" circa. Per gli altri debacle assoluta...
screenshot537wr9.png
Link al commento
Condividi su altri siti

Vittoria dunque per lo svizzero della Cofidis che riuscì nell'impresa...

screenshot544gp5.png

Per lui anche qualche posizione recuperata in una classifica ancora guidata dall'iberico Gutierrez, vincitore del prologo

screenshot545lx5.png

Per i BOAVISTA pollice in giù...

screenshot546zu5.png

D'arkness cos'è successo oggi?

Niente di particolare, non avevamo abbastanza forze, e si è visto, tutto qui...

Cioè? Sta dicendo che questo è il massimo che potete fare?

Per oggi probabilmente si, magari poteva andare un pochino meglio, ma nulla più...Viste le energie che avevamo a disposizione...

Ci sembra che la grinta che contraddistingueva le sue squadre sia venuta meno quest'anno...Lei per primo...

Io non direi, alla fine in fuga ci andiamo sempre e quando la gamba ci supporta, ci proviamo sempre...Il problema è che se non ci sono le gambe non c'è grinta che tenga...

Sembra sconfitto...

Assolutamente no, continueremo a provarci, ma non voglio farmi e farci illusioni.

Link al commento
Condividi su altri siti

  • Amministratori
per quei pochi che si stiano chiedendo perchè la storia non avanza:

problemi tecnici al computer mi impediscono di giocare... Da un paio di giorni perfino di accendersi :banghead:

:nonnn:

aspettiamo il tuo pronto ritorno

Link al commento
Condividi su altri siti

Il solito D'arkness venne fuori quella notte... Il piccolo lasciato al meccanico Sergio, padre anche lui, D'arkness aveva bisogno di qualcosa di forte per scacciare i cattivi pensieri... Pessimismo e rassegnazione si erano impadroniti di lui, come cani randagi gli mordevano i polpacci e il cuore... Il tempo era lontano dei suoi successi, colpi di pedale vincente, o quasi... Quando il bicchiere era sempre pieno e anche lo stomaco, per non parlare del cuore, tronfio d'orgoglio... Ora nulla di tutto questo era presente... L'unico era lo stomaco, e spesso nemmeno quello... Troppa rabbia e frustrazione per mangiare... Quella sera aveva bisogno di fare il pieno, come ai bei vecchi tempi, quelli che ti si bagnano gli occhi al pensiero...

E fu così che si indirizzò in quel piccolo bar notturno, frequentato da anni solo dagli abitanti del luogo che a malapena fecero caso al giovane DS... Appoggiato ad un angolo del bancone giocava con il suo bicchiere come se agitandolo potesse venirne fuori il genio che risolve tutti i problemi... Cercando di scrutare, novello indovino, nel fondo del bicchiere qualche grande verità da sciorinare e fare sua.. Purtroppo per lui nulla di tutto ciò... Il fondo del bicchiere non gli rivelava nulla, solo che era ora di farselo riempire... Un pò di whisky, lui che non l'aveva mai amato, consapevole che il doppio whisky significa una sola cosa... Rabbia e frustrazione da dimenticare...Esattamente quello che voleva...

Dinnanzi a lui solo un vecchio barista, con la faccia poco saggia e il corpo flaccido, che non lo guardava nemmeno... Dietro di lui, giovani (pochi) e vecchi (molti) del luogo creavano la solita atmosfera fumosa, un chitarrista suonava, snobbato da tutti, i suoi blues che accompagnavano malinconici i pensieri del folle canadese... L'unica ragazza presente, la cameriera, fu l'unica a degnare Jonathan di uno sguardo... Lui nemmeno se ne accorse, troppo preso da quel che avrebbe voluto vedere nel bicchiere...

The sun is gonna shine, the sun is gonna shine...Ripeteva roco come un motore scassato il chitarrista...

E fu ascoltando quelle parole che un liquido, proveniente dal volto di D'arkness, si mescolò alle onde ambrate del bicchiere... La ragazza se ne accorse, si incamminò verso di lui ma una voce da dietra la richiamò al suo lavoro e la fece desistere...

D'arkness comprò, lottando con un vecchio distributore automatico, un pacchetto di Lucky Strike, pronto a maledirne ogni tiro... Se ne accese una e si andò a sedere sul bordo della strada vicino a giornali e lattine accumulati lì dal vento che continuava impietoso a soffiare gelido sul volto e sul corpo del malcapitato fumatore...

La ragazza guardava intenerita quello che ai suoi occhi doveva sembrare un qualsiasi ragazzo con problemi sentimentali sempre senza agire, cercando ogni tanto di incrociare il suo sguardo per donargli un sorriso, ma il ragazzo, almeno sinora, non le aveva mai dato quest'occasione...E forse non gliela avrebbe mai data... Fu questo pensiero a scuoterla dalla sua passività... Andò verso il barista, e dopo averci scambiato un paio di battute uscì anche lei dal locale, sigaretta in mano...

Prenderai freddo così, torna dentro... le disse D'arkness, brutale ma cortese, sentendo il suo respiro dietro di sè

Un pò di freddo mi farà bene, ho bisogno di svegliarmi...Tu piuttosto, a terra, in mezzo al vento freddo cosa vuoi ottenere?

Niente di niente, come al solito... disse seccamente

Credi che non sappia chi sei tu? replicò dura

Credi che mi importi?

Dovrebbe...

E perchè?

Perchè il fatto che so chi sei mi permette di sapere cosa pensi...

Cioè? chiese senza nemmeno renderseno conto D'arkness

Tutte stronzate... Sei da ammirare, hai saputo rimetterti in gioco ancora una volta, non ti sei arreso ad una vita facile ed indirizzata quando tutti avrebbero capito questa tua scelta, hai scelto la strada più difficile... Ed ora che fai? Alle prime difficoltà ti arrendi? Ti butti in mezzo ad una strada ad ubriacarti? Non lo puoi fare...

Perchè? chiese seccato

Perchè c'è gente che crede in te...

La risposta lasciò abbastanza sorpreso il canadese che sperava di zittire la sua fastidiosa interlocutrice...

Sei un personaggio pubblico, devi prenderne atto ormai...

Non ho mai chiesto di esserlo...

Probabilmente no, ma sapevi a cosa andavi incontro... Qui in Spagna sei ancora ammirato come e più di molti campioni, che non hanno un briciolo della tua personalità...

Non voglio personalità, voglio pace...Serenità...

E la cerchi dentro un bicchiere? Non è certo nel fondo di un bicchiere ne in una colonna di fumo che la troverai... Sappiamo entrambi dove l'hai ora...

Matt... disse fissando la luna brillante

Esatto, lui è il tuo punto di partenza... Vuoi qualcosa di meglio per lui? Allora torna in albergo, abbraccialo, dormi insieme a lui, e vedrai che tutto andrà meglio...E che domani, in corsa, non penserai più a momenti come questo...

Come fai a saperlo?

Ogni notte, quando torno a casa da questa bettola, guardo il mio piccolo che dorme e mi ricordo perchè lo faccio...Non importa se vinci o se perdi, in questo momento devi lottare con tutto te stesso, lo devi al tuo piccolo. Il resto non conta...

Con queste parole, prima che potesse rispondere, D'arkness vide la ragazza rientrare, probabilmente richiamata dalla voce del barista...

D'arkness restò qualche minuto a fissare il suo fumo che lottava contro il vento per salire verso la luna...

Finita la sigaretta, si alzò, e, senza rientrare, trascinando un poco i piedi, si rincamminò verso l'albergo...

Link al commento
Condividi su altri siti

  • Amministratori
Il solito D'arkness venne fuori quella notte... Il piccolo lasciato al meccanico Sergio, padre anche lui, D'arkness aveva bisogno di qualcosa di forte per scacciare i cattivi pensieri... Pessimismo e rassegnazione si erano impadroniti di lui, come cani randagi gli mordevano i polpacci e il cuore... Il tempo era lontano dei suoi successi, colpi di pedale vincente, o quasi... Quando il bicchiere era sempre pieno e anche lo stomaco, per non parlare del cuore, tronfio d'orgoglio... Ora nulla di tutto questo era presente... L'unico era lo stomaco, e spesso nemmeno quello... Troppa rabbia e frustrazione per mangiare... Quella sera aveva bisogno di fare il pieno, come ai bei vecchi tempi, quelli che ti si bagnano gli occhi al pensiero...

E fu così che si indirizzò in quel piccolo bar notturno, frequentato da anni solo dagli abitanti del luogo che a malapena fecero caso al giovane DS... Appoggiato ad un angolo del bancone giocava con il suo bicchiere come se agitandolo potesse venirne fuori il genio che risolve tutti i problemi... Cercando di scrutare, novello indovino, nel fondo del bicchiere qualche grande verità da sciorinare e fare sua.. Purtroppo per lui nulla di tutto ciò... Il fondo del bicchiere non gli rivelava nulla, solo che era ora di farselo riempire... Un pò di whisky, lui che non l'aveva mai amato, consapevole che il doppio whisky significa una sola cosa... Rabbia e frustrazione da dimenticare...Esattamente quello che voleva...

Dinnanzi a lui solo un vecchio barista, con la faccia poco saggia e il corpo flaccido, che non lo guardava nemmeno... Dietro di lui, giovani (pochi) e vecchi (molti) del luogo creavano la solita atmosfera fumosa, un chitarrista suonava, snobbato da tutti, i suoi blues che accompagnavano malinconici i pensieri del folle canadese... L'unica ragazza presente, la cameriera, fu l'unica a degnare Jonathan di uno sguardo... Lui nemmeno se ne accorse, troppo preso da quel che avrebbe voluto vedere nel bicchiere...

The sun is gonna shine, the sun is gonna shine...Ripeteva roco come un motore scassato il chitarrista...

E fu ascoltando quelle parole che un liquido, proveniente dal volto di D'arkness, si mescolò alle onde ambrate del bicchiere... La ragazza se ne accorse, si incamminò verso di lui ma una voce da dietra la richiamò al suo lavoro e la fece desistere...

D'arkness comprò, lottando con un vecchio distributore automatico, un pacchetto di Lucky Strike, pronto a maledirne ogni tiro... Se ne accese una e si andò a sedere sul bordo della strada vicino a giornali e lattine accumulati lì dal vento che continuava impietoso a soffiare gelido sul volto e sul corpo del malcapitato fumatore...

La ragazza guardava intenerita quello che ai suoi occhi doveva sembrare un qualsiasi ragazzo con problemi sentimentali sempre senza agire, cercando ogni tanto di incrociare il suo sguardo per donargli un sorriso, ma il ragazzo, almeno sinora, non le aveva mai dato quest'occasione...E forse non gliela avrebbe mai data... Fu questo pensiero a scuoterla dalla sua passività... Andò verso il barista, e dopo averci scambiato un paio di battute uscì anche lei dal locale, sigaretta in mano...

Prenderai freddo così, torna dentro... le disse D'arkness, brutale ma cortese, sentendo il suo respiro dietro di sè

Un pò di freddo mi farà bene, ho bisogno di svegliarmi...Tu piuttosto, a terra, in mezzo al vento freddo cosa vuoi ottenere?

Niente di niente, come al solito... disse seccamente

Credi che non sappia chi sei tu? replicò dura

Credi che mi importi?

Dovrebbe...

E perchè?

Perchè il fatto che so chi sei mi permette di sapere cosa pensi...

Cioè? chiese senza nemmeno renderseno conto D'arkness

Tutte stronzate... Sei da ammirare, hai saputo rimetterti in gioco ancora una volta, non ti sei arreso ad una vita facile ed indirizzata quando tutti avrebbero capito questa tua scelta, hai scelto la strada più difficile... Ed ora che fai? Alle prime difficoltà ti arrendi? Ti butti in mezzo ad una strada ad ubriacarti? Non lo puoi fare...

Perchè? chiese seccato

Perchè c'è gente che crede in te...

La risposta lasciò abbastanza sorpreso il canadese che sperava di zittire la sua fastidiosa interlocutrice...

Sei un personaggio pubblico, devi prenderne atto ormai...

Non ho mai chiesto di esserlo...

Probabilmente no, ma sapevi a cosa andavi incontro... Qui in Spagna sei ancora ammirato come e più di molti campioni, che non hanno un briciolo della tua personalità...

Non voglio personalità, voglio pace...Serenità...

E la cerchi dentro un bicchiere? Non è certo nel fondo di un bicchiere ne in una colonna di fumo che la troverai... Sappiamo entrambi dove l'hai ora...

Matt... disse fissando la luna brillante

Esatto, lui è il tuo punto di partenza... Vuoi qualcosa di meglio per lui? Allora torna in albergo, abbraccialo, dormi insieme a lui, e vedrai che tutto andrà meglio...E che domani, in corsa, non penserai più a momenti come questo...

Come fai a saperlo?

Ogni notte, quando torno a casa da questa bettola, guardo il mio piccolo che dorme e mi ricordo perchè lo faccio...Non importa se vinci o se perdi, in questo momento devi lottare con tutto te stesso, lo devi al tuo piccolo. Il resto non conta...

Con queste parole, prima che potesse rispondere, D'arkness vide la ragazza rientrare, probabilmente richiamata dalla voce del barista...

D'arkness restò qualche minuto a fissare il suo fumo che lottava contro il vento per salire verso la luna...

Finita la sigaretta, si alzò, e, senza rientrare, trascinando un poco i piedi, si rincamminò verso l'albergo...

che poesia...

Link al commento
Condividi su altri siti

  • 4 weeks later...

Il ritorno verso l'albergo fu facile. Il vento soffiando alle spalle questa volta sembrò venirgli in soccorso, quasi spingendolo. Lo sguardo fisso dinnanzi a sè, quasi vedendo il suo piccolo farsi metro dopo metro più vicino. Nitida immagine, non mera chimera.

Cominciava già a sentire l'odore, il sapore e il calore che avrebbe avuto quando lo avrebbe abbracciato, pregustava il tepore che un così piccolo corpo poteva portargli. La serenità che solo quel piccolo essere riusciva a dargli. Come qualcosa di magico. E magicamente avanzava, percorrendo strade a lui sconosciute, che all'andata aveva percorso in maniera casuale, senza esitare, attirato com'era. Pensieri per la testa nessuno, quella straniera lo aveva smosso. Era riuscita a toccare le corde giuste, come un'osteopata era andata a stimolare il corpo nel profondo, dove faceva male, facendolo reagire. E si sentiva meglio, come dopo un massaggio, solo che era stato spirituale...

Si fermò, come colpito, lentamente si voltò verso la direzione in cui, secondo lui, si trovava ora quel piccolo locale. Restò qualche secondo a fissare il vuoto, pensando quasi sul da farsi. Una lacrima cominciò a rigargli il viso, e poi un'altra, poi un'altra ancora sino a che, abbassando man mano la testa, si ritrovò a piangere... Si lasciò andare, guardando il cielo, l'ultima persona che aveva gli aveva fatto quell'effetto era lì. Lasciò le lacrime scendergli sul viso, presto raggiunte da una leggera pioggia che sostituì il gelido vento...

And please remember that I never lied

And please remember

How I felt inside now honey

You gotta make it your own way

But you'll be alright now sugar

You'll feel better tomorrow

Come the morning light now baby

Link al commento
Condividi su altri siti

And please remember that I never lied

And please remember

How I felt inside now honey

You gotta make it your own way

But you'll be alright now sugar

You'll feel better tomorrow

Come the morning light now baby

Ma questa è Don't Cry the Gun's... grande Wanka :ave:

Link al commento
Condividi su altri siti

Crea un account o accedi per lasciare un commento

Devi essere un utente registrato per poter lasciare un commento

Crea un account

Iscriviti per un nuovo account nella nostra comunità. È facile!

Registra un nuovo account

Accedi Subito

Sei già registrato? Accedi da qui.

Accedi Adesso
  • Chi sta navigando   0 utenti

    • Nessun utente registrato visualizza questa pagina.



×
×
  • Crea Nuovo...