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MrSelfDistruct

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  1. passata la Vuelta, ci addentriamo dunque nell'ultimo mese pieno della stagione...dove i nostri vogliono fare bene, dal momento che la forma ancora li supporta. Dopo aver cannato la seconda classica canadese, il Gp di Montreal, dove non si va oltre un piazzamento nei 10 con Brigante (vince Intxausti), ecco dunque che realizziamo un filotto di vittorie nelle classiche niente male! Andando in ordine, ecco Matthews che trionfa nella Coppa Bernocchi... e soprattutto abbiamo un Davide Villella letteralmente rinato dopo l'esperienza alla Vuelta. Eccolo vincere prima la Coppa Agostoni... ..ed alzare le braccia nel difficilissimo Tre Valli Varesine...fondamentale per il suo successo il grande gesto di Lirio Foresi, che si accorge della forma smagliante del compagno e preferisce supportarlo, vestendo per una volta i panni del gregario nelle ripide rampe finali, dove con un grande forcing riprende l'attacco di un pericoloso Majka e trasporta Villella alla vittoria... il poker lo serve Oronzo Brigante al Gp Pantaloni... Mentre all'Industria&Commercio di Prato celebriamo l'inaspettata vittoria di Mino Crescentini...tutti si aspettavano un'azione di Villella, ma il giovane gregario della Mapei, ricevuto il lasciapassare, ha attaccato a pochi chilometri dall'arrivo ed è riuscito a resistere al ritorno del gruppo! Prima vittoria da pro per lui
  2. Lirio si prepara per correre i mondiali con questi valori: PIA 79** MON 79* COLL 80* CRO 80** VOL 78* ACC 78* PAV 78** Previsioni: PIA 82-83 MON 80 (sicuro) COLL 82-83 CRO 83-84 VOL 79 (sicuro) ACC 80 (sicuro) PAV 81-82
  3. sono alla quarta stagione di carriera e non riesco a correre il mondiale. Mi crasha ingame, ad inizio gara. La cosa buffa è che non mi compaiono i ciclisti nella schermata "strategia", in caso volessi simularla. Calcolate che ho inserito le varianti 2010-2013: in teoria avendole inserite a stagione in corso dovrebbero attivarsi da quella successiva, ma mi è capitato lo strano caso di correre il Giro e la Vuelta 2014 e il Tour, invece, di una di queste varianti (dal percorso mi sembra quello del 2012). Ed anche lo stage del mondiale porta il nome Firenze-Firenze, quindi dovrebbe essere quello del 2013 (anche se il percorso è molto simile). ho provato a giocare sia lasciando nominate le tappe come erano (world_ecc...), sia rinominandole uworld_ecc... come mi era stato suggerito, ma il risultato non cambia...suggerimenti? Dai che Lirio mi deve vincere 'sto mondiale!
  4. Kristoff va a vincere in volata la dodicesima tappa, con il nostro Matthews che non riesce a far meglio di un decimo posto... il tempo di vedere poi la fuga di Hupond andare a buon fine nella tredicesima, con il nostro Yates bravo a controllare (settimo posto, scortato da un eccellente Schleck che arriva quinto), ed ecco che arriva il trittico di tappe montanare che con ogni probabilità deciderà le sorti della Vuelta. Quattordicesima tappa, solita fuga che parte e che con ogni probabilità arriverà in porto (anche perchè abbiamo noi la maglia rossa e non intendiamo tirare, dato che abbiamo infilato Dumoulin tra i fuggitivi)...il nostro olandese è bravo ad arrivare fino in fondo, giungendo 3°. La vittoria al francese Jeanneson. Il problema è che Adam continua a perdere secondi preziosi...e anche oggi, complice un -3 di giornata, perde una trentina di secondi abbondanti da Froome: il vantaggio nella generale scende ad appena 1'17"! Adam è ancora tirato a lucido (forma 1, ritmo e freschezza ottimi): ma probabilmente, oltre a pagare le giornate un po' storte (sempre quando le pendenze si alzano...che sfiga), sembra che inizi a patire un po' di fatica. Il fatto è che Froome non dovrebbe esser certo più fresco, dato che ha spinto al massimo al Tour de France, eppure sembra che ne abbia decisamente di più! Quindicesima tappa, altra fuga che va e che arriva in porto con un quarto d'ora buono, altro uomo-Mapei all'attacco....stavolta è Davide Villella, che non vuole lasciarsi sfuggire l'occasione di mettere una bella firmetta in questo giro di Spagna...e infatti eccolo gioire sulla linea del traguardo, beffando l'ultimo dei compagni di fuga (dovrebbe esser Dyachenko...vado a memoria)! ..finalmente Villella! Primo successo stagionale per lui che è diventato ormai un uomo di punta della nostra squadra: speriamo che questa vittoria lo sblocchi definitivamente, e che nell'ultimo mese e mezzo ci regali altre soddisfazioni! Non ci sono immagini, ma ancora Froome mette alle corde Yates sulle rampe finali: altri 50" sottratti, come vedete dalla generale il distacco ormai e appena di 22".... Ci prepariamo dunque al peggio in vista dell'ultima tappa di montagna: il distacco è davvero esiguo, e Froome in queste ultime tappe ha decisamente una marcia in più. Bisogna anche stare attenti agli altri: Fuglsang in particolare in questa tappa è stato autore di un attacco deciso, e è appena a 1'19" dal nostro inglesino... ed ecco infatti il sorpasso. Sedicesima tappa, all'arrivo è già giunto da un pezzo Fernandez, vincitore di tappa e primo in classifica ora tra gli scalatori (sottrae la maglia a Vichot). Questa immagine mostra la sofferenza di Yates, nel momento in cui Froome taglia il traguardo: Adam non crolla completamente, è lì a qualche centinaio di metri, ma non basta...maglia (e - scanso miracoli nella ventesima tappa - Vuelta) a Froome. Dopo un arrivo in volata regolato dall'eccellente Jones (con Matthews che centra l'unico podio ottenuto qui in Spagna, arrivando 3°), che si sta comportando bene qui in Spagna come ha fatto in Italia, si arriva alla diciottesima tappa, collinare. L'immagine vale più di mille parole. onore a Yates, che ci prova e sferra un attacco negli ultimi chilometri...attacco letale per tutti, tranne che per Froome, il quale rintuzza il tentativo e si va a prendere con decisione tappa, e assieme ad essa, il Giro. Nella diciannovesima tappa il francese Hupond bissa il successo ottenuto una settimana prima (bravo ancora il nostro fuggitivo Dumoulin, 3° all'arrivo), Yates e Froome stavolta non si stuzzicano e arrivano appaiati. Ultime due tappe: tappone di montagna con chilometri di ripida ascesa finale, e poi cronometro piatta di una decina di km. Vince Trofimov... ...ma quel che ci interessa è l'ennesimo tentativo di Yates, che stavolta un po' mette paura a Froome.. ...ma il campione inglese riesce a controllare la corsa. Adam si prende almeno la soddisfazione di tagliare il traguardo prima di lui, e di guadagnare degli spiccioli di secondi. Grande il carattere del nostro piccoletto Non si è trattato di una "dimostrazione": l'attacco di Yates è stato funzionale soprattutto a mettere le cose in chiaro per quanto riguarda il podio finale....prima degli ultimi 10 km di crono, Yates si trova infatti ad appena 1'30" da Froome, ma con 1'20" di vantaggio su Fuglsang e più di 7' sul quarto classificato, l'irlandese Daniel Martin: questo vuole dire che il podio è assicurato, e che anche un'eventuale debacle a crono non dovrebbe minacciare la seconda piazza...e infatti... Crono finale vinta dall'americano Phinney. Yates gestisce bene il vantaggio su Fuglsang, e va a prendersi la seconda piazza in questa Vuelta di Spagna. Appena 2' lo separano da Froome: l'inglese, dopo le scoppole che ha rifilato a tutti al Tour, se l'è dovuto sudare questo successo (il secondo consecutivo in Spagna). Plauso quindi a Yates e anche a un brillante Fuglsang...certo, considerato che questo era il loro obiettivo principale ed era il secondario (credo) di Froome, è evidente che questi ha ancora una marcia in più nelle corse a tappe rispetto ai rivali. Ma ha anche quasi 32 anni: il declino potrebbe essere vicino... Festeggiamo, oltre alla seconda piazza, la maglia a punti..(oltre, ovviamente, a quella di miglior giovane...praticamente a casa Yates ha un armadio intero pieno di maglie di miglior giovane), vinta nonostante il pari-merito con Froome! Bravo Yates a resistere al suo ritorno prepotente nelle ultime tappe!
  5. sto andando un po' a rilento con la fine di questa terza stagione perché nel frattempo sto andando molto avanti con la carriera...sono arrivato alla Vuelta della stagione successiva! Questo perché mi piacerebbe raccontare la prossima stagione in un modo un po' insolito per le stories: anziché fare una cronistoria, da gennaio ad ottobre, delle corse disputate, procederò per tipologia di corse disputate: prima tour e classiche .1, poi le .hc, quindi le wt per finire con i tre grandi giri, le classiche monumento e i mondiali...così, per sperimentare e vedere se e come cambia la narrazione a prestissimo con la fine della Vuelta..vediamo se Yates riuscirà a resistere all'assalto di Froome! ah, e nel frattempo grazie a tutti quelli che mi hanno votato, è una bella soddisfazione sapere che la storia sta appassionando
  6. Da noi i soldi non contano 4pt Ciclorintronati 2pt Nibali a caccia del triplete 1pt
  7. ...l'avventura prosegue, e dopo una vittoria in fuga di Vichot che lascia la situazione invariata in cima alla classifica, ecco un'altra strepitosa azione di Yates, che nella nona tappa fugge via in discesa e arriva in solitaria, mettendo ulteriore distanza tra sè e gli inseguitori, stranamente passivi...terzo ancora un ottimo Villella! La classifica parla chiaro: Daniel Martin a 2 minuti, Froome a 3'40"....e gli altri ancora dietro! o si stanno risparmiando per l'ultima settimana del giro, in particolar modo l'inglese, oppure davvero il nostro Adam ha una marcia in più! c'è anche da dire che ha potuto sfruttare finalmente una forma giornaliera decente in queste prime tappe.. Giunge il momento della cronometro movimentata, e sono altre gioie per la nostra Mapei: vince Dumoulin!!! il neo-campione d'Olanda contro il tempo sconfigge specialisti come lo stesso Froome, Phinney e Thomas...ma a sorprendere è ancora Yates, che sfrutta i tratti in pendenza del percorso per cogliere un quinto posto esaltante! Applausi anche per Matthews, settimo. Adam paga "appena" 50" a Froome, pochissimo considerati i 14 punti in meno a cronometro tra i due ciclisti britannici (66 vs 80)... Froome recupera nella generale e si porta in seconda piazza, a quasi 3' di distacco. Ma la cosa buona è che Yates allontana ancora di più i pretendenti al podio: giunti a metà Vuelta, nella top ten troviamo ancora gente destinata a scomparire con l'arrivo delle montagne (tra cui i nostri bravissimi Dumoulin e Villella), tra i possibili vincitori notiamo solo, oltre al duo inglese, Daniel Martin e Fuglsang...gli altri a più di 5' Arrivano le montagne, e noi speriamo che la favola di Adam possa continuare...il primo verdetto è dolceamaro: Yates incappa in una giornata buia (-2 di forma), ma gestisce la gara da vero leader, dosando al meglio le energie. Lascia andare la fuga (vittoria ancora dello scatenato francese Vichot), guadagna su Martin, Contador e compagnia bella, ma ahimè perde un minutino circa da Froome, che lo pianta in asso negli ultimissimi chilometri. Speravamo che il campione inglese fosse affaticato, ma questa reazione ci fa capire che assai probabilmente non è così...e i 2' scarsi di vantaggio di Adam, considerata anche una crono piatta finale in cui si perderà qualcosa, potrebbero non bastare...
  8. ho il gioco installato, db real name, con le varianti 2010-2013 inserite nel percorso Documenti/Pro Cycling/ eccetera eccetera... domanda: nel momento in cui installassi il pack ita, le varianti verrebbero automaticamente prese in considerazione? grazie per le risposte!
  9. VUELTA DI SPAGNA Ed eccoci arrivati all'ultimo GT della stagione...alla Vuelta di Spagna andiamo con un Adam Yates dalle skill immutate in montagna, collina e cronometro (80-79-67), ma in forma e pronto a dare battaglia. Non ci nascondiamo: l'obiettivo è, quantomeno, salire sul podio. Non c'è Quintana (e meno male), c'è però Froome, che è ancora il favorito assoluto dall'alto sia dei suoi valori (82-78-80), sia del fatto che finora è risultato il più vincente di tutti nei grandi giri. Assieme a lui, attenti anche a Contador, che sparerà le sue ultime cartucce (81-78-73) per tentare di rivincere la corsa di casa. Curiosità per vedere cosa riuscirà a combinare Daniel Martin, super in collina (84), un po' meno in montagna (79). Buone possibilità anche per Fuglsang (80-80-74), e interessa anche il francesino Elissonde, arrivato a 82 in montagna. Capitolo velocisti: Kittel il nome più importante, fa paura anche Burkhardt Jones, lo statunitense che ha impressionato al Giro d'Italia (82-82); e poi Degenkolb, Kristoff...ecc. noi andiamo con Matthews, un po' debolino rispetto ai nomi sopraccitati: vedremo se sarà in grado di fare qualche sgambetto. In squadra portiamo anche Dumoulin, gregario di lusso con licenza di fuga e con l'obbligo di far bene nelle crono, e un Davide Villella in cerca di riscatto dopo un'annata finora estremamente deludente...il ragazzo è salito a 79 in collina, ed è finalmente migliorato anche come velocista (70-75): di sicuro proverà, almeno una volta, la via della fuga per vincere una tappa. Andy Schleck e Caruso a proteggere Yates in montagna, Pardi altro gregario importante che tenterà di evadere dal gruppo quando possibile, e lo spagnolo Gallo Moreno (74-69-71) che farà da gregario un po' su tutti i terreni. ...e vai con il resoconto della prima settimana: dopo una crono-squadre vinta dal team Sky (Boasson Hagen prima maglia rossa) Kittel fa subito capire a tutti chi è il velocista più forte tra gli sprinters (Matthews buon 6°)... ma i primi giorni sono tutti nel segno di Daniel Martin: l'irlandese è semplicemente imbattibile nelle frazioni collinari, e si va a prendere la vittoria nella terza e nella quinta tappa. In queste due tappe Yates non forza più di tanto la mano, ma è lì con i migliori: 4° e 10°, non perde nulla rispetto ai big. La maglia di leader, per via degli abbuoni, finisce a Philippe Gilbert ...ma il colpo grosso, lo fa proprio il nostro Adam nella sesta frazione: approfitta di una forma smagliante, e sferra un attacco devastante a pochi chilometri dal traguardo, creando il vuoto dietro di sè: incredibile la progressione dell'inglese, che dà una prima piccola scossa anche alla generale...e conquista la maglia rossa!!!!! Dai Adam!!!! da notare anche la presenza in top ten di un reattivo Villella, che dimostra la voglia di fare bene in questa sua prima corsa a tappe (ricordiamo che al Giro, lo scorso anno, fu costretto ad abbandonare dopo pochi giorni di corsa)
  10. macchè, per colpa del maledetto Quintana son secondo sia in quella individuale (ovviamente con Foresi) sia in quella a squadre, dietro la sua Omega Pharm...
  11. Scatenato Oronzo Brigante!!! Conquista con grande autorevolezza l'USA Pro Cycling Challenge, con anche 2 vittorie di tappa (di cui una anche in una tappa segnalata "montuosa"!)...il nostro Oronzo ci sta regalando grandi soddisfazioni nei tour hc, dove lo volevamo protagonista e finalmente lo sta diventando! Secondo, tanto per comprendere un po' la portata dell'impresa, un certo Mollema...arrivato a 80-84 in mon-coll (e anche 74 a crono). E continuiamo con le avventure di Lirio nelle classiche wt, prima di immergerci nel clima torrido della Vuelta di Spagna.... nel Gp di Plouay, Lirio non si smentisce e coglie l'ennesimo podio: 3°, troppo tardivo il contrattacco a Navardauskas, che va a vincere in solitaria...a sua discolpa, un -5 di giornata che rende il suo podio un mezzo miracolo. Peccato, perché la classica è tra le più semplici da vincere, ma alla fine Foresi proprio non ne aveva più... ...ma è finalmente in Canada che Lirio trova il suo primo successo in una classica importante: fa suo il Gp del Quebec, e non è semplice...perché prima gli tocca inseguire il campione del mondo Quintana.. una volta raggiunto, Foresi parte sull'ultima salitella... ..e può andare a prendersi un successo meritatissimo!
  12. della serie: la forma generale è inutile - ecco a voi Lirio Foresi, che dall'alto del suo 5 di forma rischia di vincere la San Sebastian, arrivando secondo solo a un certo Peter Sagan...inaspettato risultato di Lirio, che purtroppo ancora non riesce a far sua una classica wt... al Tour di Danimarca, buon 3° posto nella classifica globale di Brigante, che vince la maglia di miglior giovane...a Cavendish la vittoria finale Al Tour di Polonia invece facciamo abbastanza schifo: speriamo che Dumoulin sia in grado di fare il leader, ma l'olandese naufraga completamente, e solo Matthews cerca di battersi nelle tappe pianeggianti, guadagnando un podio nella quarta frazione..il successo finale va all'idolo di casa Kwiatkowski Un Lirio in crescendo di forma fa sfracelli, invece, all'ENECO TOUR in volata ingaggia un grande duello con Kittel...bei testa a testa nelle frazioni veloci, con una vittoria per uno! cede a Van Avermaet nella quinta tappa collinare, arrivando comunque terzo... ...ma poi va a prendersi una vittoria sonante nell'ultima tappa col pavè: trionfo per Lirio, che vince Giro, due tappe, maglia a punti e di giovane. Secondo tour wt vinto dal nostro eroe, dopo la Parigi-Nizza! Peccato che continui la serie di piazzamenti nelle classiche wt: ricapitoliamo, 4° all'E3 Harelbecke, 3° alla Gent-Wevelgem, 3° al Giro delle Fiandre, 2° all'Amstel, 3° alla Liegi-Bastogne-Liegi, 2° alla San Sebastian...e 5° pure alla Vattenfall Cyclassic, vinta in volata dal solito Cavendish
  13. ...archiviato il Tour, è tempo di mercato!!! vediamo come sono andate le cose in casa Mapei: RINNOVI Non tutti gli under 23 presi in questa stagione sono da buttare. Decidiamo di dare fiducia a Crescentini e Persoons, due bei gregarietti all-around, di quelli che possono arrivare a 70-75 in Mon-Coll e 70-75 in Vol-Acc, con circa 70 a cronometro e pavè. Insomma, possono essere utili su tutti i tipi di percorso, e cogliere magari qualche successo in fughe o in classichette minori con finali da finisseurs. Conferma anche per l'altro under Gallo Moreno, spagnolo con margini per arrivare a 78-79 in montagna e a circa 73-74 a cronometro. Per il resto, l'unico rinnovo "pesante" è quello di Matthews, blindato per altri tre anni dopo l'eccelsa stagione scorsa, a una cifra (buonissima) di 37.500 a stagione CESSIONI Tante, tante, tante. Lasciano molti under 23: De Ascentis (poca pianura), Lapansky e Wallace (da corse a tappe, ma niente di che), Sainz (inutile), Vandebroeck (idem)...e anche Ribeiro, il più "talentuoso", ma con richieste eccessive. Via anche molti "seniores": tanti saluti a Barbero (addio annunciato), a Caruso con un po' di tristezza (29 enne, sul mercato c'erano alternative migliori..), a Andy Schleck, ormai 31enne e già in fase calante. L'unico addio non preventivato è quello di Pardi: il nostro super gregarione ci ha tradito, rifiutando da subito il nostro adeguamento di contratto e decidendo di firmare per la corazzata Omega Pharma (ha uno squadrone di una forza imbarazzante). Un addio difficile da digerire, per le modalità ma soprattutto perché difficilmente sul mercato si troverà un sostituto all'altezza. E Pardi era oltretutto l'unico in grado di dare aiuto a Foresi sul pavè. ACQUISTI Tanti soldi in banca visti gli addii e i rinnovi a basso costo: abbiamo circa 230k da investire, e cerchiamo di farlo al meglio. Via 6 under, ed ecco al loro posto altri giovini pescati dalla classifica U-23...con prospettive, sembra, decisamente migliori: diamo il benvenuto a Wooster, velocista inglese da 76-76 in vol-acc (vedremo i margini a ottobre..), ai corridori a tappe Weyland e Lecci (ahimè, sembrano niente di che entrambi), al pavearo Bergholdt (71 in pianura, 70 in pavè, e > 65 in mon, coll, vol, acc...vedremo i margini, sembra molto completo e promettente). Il vero colpo in questa nidiata sembra però il velocista australiano (un altro..) Kim Hawke: 75-74 in vol-acc, già un bellissimo 75 in pianura, 65-68 in mon-coll, 67 a crono e 71 in pavè. Dovesse anche avere poche stelle ovunque, sarebbe un gran bel gregario per i nostri campioncini... Entra a far parte della nostra scuderia anche l'ex under Floro Flores, proveniente dal team Sky, collinare da 76 in coll e 71 in acc, speriamo con buoni margini. Ma i veri colpi li facciamo coi "grandi". La sostituzione più difficile, quella di Pardi, viene addolcita dall'acquisto di Johan Le Bon: non diventerà completo come Glauco, ma ha già un buon 76 in pavè, pianura, è un discreto cronoman e collinare (74). Di meglio sul mercato non c'era...e firma a una buona cifra, 19k Fuori Caruso, ed ecco a sostituirlo il nostro vecchio pallino Herrada: ciclista molto simile a Damiano (78-76 in MOn-coll, 70-75 in vol-acc), ma migliore a cronometro (72). Prendiamo il ragazzo ad appena 24.5k, decisamente un buon affare Fuori Schleck, ed ecco l'altro nostro pallino: Vuillermoz, ancor più forte in mon-coll (doppio 78), e con un bel 77 in acc Risolte le sostituzioni, ci rimangono circa 100k, che decidiamo di investire per due corridori... Arriva il belga Schuermans: volevamo un forte gregario da montagna per i grandi giri, lui con l'80-75 in mon-coll lo può essere...e 74 in acc. Contratto annuale per lui: stagione prossima in scadenza lui, Mohoric e Dombrowsy, vedremo a luglio 2017 a che punto saranno arrivati e decideremo su chi investire. 38k di stipendio per lui Il vero colpo è però l'acquisto del sudafricano Van Rensburg: il nostro parco-velocisti è già buono, ma ancora non abbiamo il crack da >80 in volata....lui ci consentirà di avere un velocista già pronto (83-82 in vol-acc), in attesa della definitiva esplosione di Brigante e Ewan, con buona tenuta in collina (76), e soprattutto a uno stipendio decisamente accettabile: 69k per lui. E ancora 27enne: contratto triennale, tra tre anni vedremo il da farsi!
  14. La diciannovesima tappa porta Mark Cavendish nella storia: col suo quinto successo in volata in questo Tour, eguaglia Eddie Merckx: 34 vittorie di tappa in terra di Francia, è lui il più vincente di sempre!!! Ed ecco la cronometro finale. Come preventivato, non c'è storia: un ingordo Froome si prende anche questo successo, Fuglsang rifila più di un minuto a Yates (66 a cronometro, i miracoli non li poteva fare..)...e per Adam sarà sesto posto finale. La passerella finale ai Campi Elisi serve a Peter Sagan per vincere la sua seconda tappa, in rimonta su Kittel...ma la maglia a punti è saldamente nelle mani del re Cavendish.. Froome di un altro pianeta. Finisce staccando Kreuziger di 14'!!!!!!! Yates finisce a neanche 4' dal secondo posto: non può rimproverarsi molto, se non qualche distrazione a inizio corsa: quel minuto e mezzo perso in pianura gli è costato la top 5. Noi gioiamo comunque con Dombrowski, e la sua meravigliosa maglia a pois....sedicesimo lo statunitense in classifica generale La classifica dei giovani ci manda un segnale: il futuro è nostro! Adam stravince, Dombrowski, con le sue scorribande, strappa la seconda piazza... Forza Adam, la Vuelta ti attende...ed il futuro è tuo!
  15. Tutto si può dire sui nostri uomini in questo Tour, ma sicuramente una cosa è certa: hanno carattere da vendere. Per cui ecco che nella diciottesima tappa, per intenderci quella del Tourmalet e dell'arrivo a Hautacam, rimandiamo per la terza tappa consecutiva in fuga Dombrowski...il quale, ancora una volta, si libera dei suoi compagni di avventura e valica in solitaria il Tourmalet...e supera nella classifica gpm Froome! Continuando la sua azione, a 50km dall'arrivo! ...e attenzione: anche Adam Yates cerca l'attacco da lontano! 2km al Tourmalet, ed ecco che l'inglese scatta, portandosi dietro solo la maglia gialla di Froome...Kreuziger, Quintana e gli altri stanno a guardare...riuscirà a resistere l'inglese sulla salita finale??? non ce n'è per nessuno: uno strepitoso Dombrowski vince la seconda tappa consecutiva, probabilmente la più prestigiosa, ed ipoteca la maglia a pois!!!!! mentre nel frattempo Froome e Yates fanno il vuoto: ma Chris va troppo forte, e negli ultimi chilometri stacca Adam...secondo posto, e Tour praticamente vinto per Froome, al quarto successo consecutivo nella Grand Boucle! Yates arriva terzo, a 2'30" dal leader della generale: Quintana nel frattempo si fa pericolosamente sotto, ma finisce comunque staccato di qualche secondo... crollano in tanti: Mollema becca più di 4' dal nostro campioncino... la generale parla chiaro: strapotere Froome, addirittura a 10' il secondo, Quintana...Yates recupera terreno, ma ha appena 1" di vantaggio su Fuglsang: con una cronometro pianeggiante di 50km da fare, sarà difficile tenere la quinta piazza...
  16. Quarta vittoria per Cavendish nella frazione n. 12. Ewan, dopo una prima settimana da leone, scompare dagli schermi e non riesce a fare neanche top 10... Vittoria invece del fuggitivo Kiserlovski nella tredicesima tappa , frazione alpina. Yates bravo ad arrivare settimo, e a rosicchiare qualche secondo al duo Mollema-Fuglsang...non a Froome La quattordicesima è il secondo arrivo sulle Alpi, dopo la scalata del mitico Izoard. Applausi ancora per Adam Yates, il migliore tra gli uomini-classifica, in grado di battere gli altri scalatori allo sprint e di conquistare la seconda piazza alle spalle del vincitore, il fuggitivo Bouet...arrivo di gruppo però dei migliori,e la classifica rimane invariata. Adam ha tentato di dare qualche scossone, ma sono tutti in forma e hanno reagito benissimo L'idolo di casa Demare si va a prendere la sua prima vittoria in questo Tour nell'arrivo in volata di tappa 15... Ma arriviamo ai Pirenei. E qui, nella sedicesima tappa, iniziamo a scatenare Dombrowski. L'americano è l'unico tra gli uomini Mapei ad aver messo il Tour come obiettivo principale. Si decide quindi di mandarlo in avanscoperta in quest'ultima settimana, a caccia di tappe e, forse, di una maglia di miglior scalatore che per adesso è sulle spalle proprio del leader Froome. Andy Schleck continuerà a traghettare in cima Adam Yates. Dombrowski se la cava benissimo, va in fuga, si toglie di dosso i compagni di fuga, resiste al ritorno perentorio di Kreuziger, ma nulla può allo sprint...arriva terzo. Fa benissimo anche Yates, che sta finendo il Tour in un crescendo di forma: quinto, mantiene invariato il distacco da Froome...il quale però perde la maglia gialla, andata proprio sulle spalle di Kreuziger, che con la sua azione guadagna quasi 1' sull'inglese. Il Tour avrà trovato un nuovo padrone?? La classifica parla chiaro: imbarcata per Fuglsang, decisamente indietro gli uomini-classifica non scalatori puri, come Slagter, Rui Costa, Kwiatkowski...la top 10 è assicurata, ora bisogna tentare di difendere la top 5 e cercare il miracolo per il podio, lontano 1'.... ...ma nella diciassettesima tappa andiamo incontro a gioie e dolori... le gioie sono tutte legate a Dombrowski: altra fuga dell'americano, che stavolta riesce a resistere al ritorno degli uomini-classifica (Quintana e Froome su tutti) e va a vincere in solitaria a Saint-Lary Pla d'Adet !!! grande azione per lo statunitense e prima nostra vittoria in questo Tour: si avvicina la maglia a pois, ancora sulle spalle di Froome... ma quest'altra immagine ci riporta invece alla sofferenza di Yates...basta un -2 di giornata per mandare l'inglese fuori giri. Giunge a quasi 8' di ritardo dal compagno vincitore, ma soprattutto si becca 5' da Froome, Mollema, Fuglsang, Quintana, e 3' da Kreuziger: podio ormai lontanissimo, e anche top 5 notevolmente compromessa... La maglia gialla torna al suo legittimo proprietario. Yates scivola al sesto posto: dieci minuti di vantaggio sul settimo, 5 di ritardo dal podio, 1 dal quinto posto...
  17. SECONDA SETTIMANA Nella settima tappa con arrivo a Nancy Cavendish riesce nell'impresa di stare con i migliori, e vince la sua terza tappa. Davvero indemoniato il velocista inglese in questo Tour de France...buon 7° posto per Yates, che arriva allo sprint con i migliori uomini-classifica, e questa rimane dunque invariata. L'ottava tappa dice qualcosa di più. L'arrivo a Gerardmer La Mauselaine, con 3 gpm impegnativi prima dell'arrivo, dice che Yates c'è: un altro buon 6° posto, ancora coi migliori. La vittoria va a Fuglsang, la maglia gialla passa dalle spalle di Vanmarcke all'olandese Mollema. il trio Mollema, Froome, Kreuziger mantiene quel minuto e mezzo circa sul nostro inglesino, che scala però posizioni in classifica e si porta alle spalle del terzetto. Il suo vantaggio sugli altri uomini-classifica è di un minuto e mezzo abbondante su Fuglsang, quasi due minuti su Kwiatkowski, Quintana non rientra ancora tra i 10...vedremo se il colombiano uscirà alla distanza... Peter Sagan si aggiudica la nona tappa, che mantiene invariate le posizioni in classifica. E' la decima tappa a iniziare a dare qualche scossone: è una delle più dure del Tour e ahimè, Adam nostro la affronta con un -4 di forma giornaliera. Si prevede imbarcata...e infatti così è. Froome dà una spallata al Tour, e si va a prendere la tappa sull'arrivo a La Planche des Belles Filles. Con lui Fuglsang e Kreuziger, che quindi diventa il diretto rivale del campione inglese. Mollema si becca 3 minuti e scivola al quarto posto, Yates addirittura 5...e già si trova a quasi 7' da Froome, per la vittoria assolutamente non ce la farà, per il podio e la top 5 sarà difficile ma ci si prova. Bene Quintana, che arriva poco dopo il terzetto e entra di prepotenza nella top 10, superando lo stesso Yates di quasi un minuto... Adam non ci sta, e già dall'undicesima tappa va in cerca del riscatto. Arrivo a Oyonnax, vincerà il fuggitivo Sarmiento, ma sull'ultimo gpm Adam dà spettacolo e scatta in faccia a Quintana e Froome, complice un +2 di giornata... ...e arriva a una trentina di secondi dal vincitore, primo tra gli uomini classifica insieme a Kwiatkowski... mini-crisi di Froome, anticipato anche da Quintana, Van Garderen e Slagter...Yates gli recupera ben 2'30"!!! Accorciate dunque le distanze con la testa della classifica: Yates si trova ora a 4'30" da Froome, a 1'15" da Mollema, a 1'30" da Fuglsang. Un applauso a Yates: ricordiamoci che il Tour non è il suo obiettivo principale, ma lui comunque sta dando il massimo per tenere aperti i giochi per il podio
  18. Lirio nel frattempo, alla faccia della forma schifida post-Giro (5), va a conquistarsi il secondo titolo consecutivo nazionale a cronometro, e il terzo di fila nella gara in linea...dominando la frazione contro il tempo e irridendo Ulissi & co. nell'altra. Qualcuno ancora pensa che il fattore "forma" sia il più importante? Ragazzi, ahimè non è così. La mia classifica di fattori che influenzano la resa dei ciclisti in gara: - forma giornaliera (un -5 può portare un campione alla debacle, e un +5 un onesto gregario al trionfo) - fatica (la più infida, perché non "visibile" in corsa..ma la si sente, eccome) - freschezza (riduce le barre vistosamente, ma se il ciclista ha una forma generale decente la si può fronteggiare una freschezza scarsa..) - forma generale (davvero poco incidente, soprattutto se controbilanciata da una buona freschezza o da poca fatica. Certo, se a una forma pessima aggiungi scarsa freschezza difficile che tu possa andare da qualche parte..) - ritmo di gara Da notare la seconda piazza di Brigante, la quinta di Moschetti, l'ottava di tale Crocefisso (poveraccio che nome..) De Ascentis, uno dei gregarietti U-23 presi per questa stagione.. TOUR DE FRANCE ..E partiamo coi racconti del nostro primo Tour de France...una gara in cui ci presentiamo con un Adam Yates (80-79 mon-coll) che ha la gara come obiettivo secondario (cerchiamo un buon piazzamento in classifica, magari una top 5, già il podio sarebbe un miracolo), col piccolo Calebbino Ewan come velocista (ancora 78-77 in volata, difficile possa competere per qualcosa di più di qualche onorevole piazzamento), Dombrowsky ed Andy Schleck a proteggere il capitano e, in caso, a tentare fughe ardimentose nell'ultima settimana per vittorie di tappa o classifica gpm... Favoriti: Nairo Quintana ha messo l'85 in montagna...e cerca una grande accoppiata Giro-Tour. A contrastarlo sarà soprattutto Froome (82-78-80), che tenterà di vincere il suo quarto Tour consecutivo. Attenzione anche a Vincenzo Nibali (81-79-79), in cerca di riscatto dopo un Giro opaco, a Contador (81-77-73) che sta sparando le sue ultime cartucce, a Mollema (80-83-73)...ma anche a Kreuziger, Kwiatkowski, Betancur, Van Garderen. Insomma, concorrenza come al solito alta. E in volata i più forti del lotto: Cavendish, Kittel, Van Rensburg, Demare, Sagan... La prima settimana scorre via, con Cavendish e Kittel che iniziano la loro lotta in volata...dopo le prime 7 tappe l'inglese è in vantaggio 3-2...bravo Ewan a cercare e trovare buoni piazzamenti, tra cui un ottimo secondo posto nella tappa 2, vinta da un allungo di Nordhaug, e un bellissimo terzo posto nella tappa 3, vinta da Cavendish...al termine della prima settimana, è lui a indossare la maglia di miglior giovane del Tour... La frazione più attesa tra quelle iniziali è sicuramente la tappa sul pavè, ovvero la quinta...una tappa vinta da Terpstra, che consegna però a Vanmarcke la maglia gialla. Encomiabile lo sforzo di Yates, che arriva brillantemente 16° nel gruppetto dei migliori, aiutato da Ewan e Van der Sande...assieme a lui, tra i possibili vincitori, solo Froome, Mollema, Kreuziger...a oltre due minuti Quintana, Contador, Nibali e gli altri... Terzo nella generale il brillantissimo Ewan, nono Yates, che ha fatto bene nel pavè ma precedentemente aveva accumulato un leggero ritardo in occasione di un arrivo in volata che aveva frazionato il gruppo...già lontani dunque Froome, Mollema e Kreuziger, impeccabili sia in quell'occasione che sul pavè, che hanno circa 1'30" di vantaggio sull'inglesino
  19. ma è al Giro della Svizzera che realizziamo un piccolo grande capolavoro... portiamo una squadra il cui leader, a sorpresa, è il giovane Pierre Moschetti, 76-74-75 in Mon-Coll-Cro. Questo perchè la gara rientra tra gli obiettivi stagionali di Pierre, che si presenta al via infatti in formissima. L'obiettivo è quello di tenere nelle tappe dure (ma non proibitive) del tour, e di dare il massimo in quelle a cronometro, dove Moschetti può ben figurare...e già dal prologo si capisce che il futuro campioncino italiano è in palla... una intelligente condotta di gara porta Moschetti a non strafare, ma a fare il possibile per arrivare in gruppo coi migliori nelle tappe di collina e montagna...la riprova in questa tappa vinta da Betancur, dove il nostro arriva insieme agli altri big...enorme il lavoro di un bravissimo Andy Schleck, che lo trasporta fino all'arrivo nelle prime sei tappe Pierre riesce ad amministrare il buon risultato del prologo, e si presenta alla seconda cronometro di tappa 7 con pochi secondi di svantaggio rispetto al leader colombiano... ...ed ecco che ancora una grandissima cronometro porta Moschetti a indossare la maglia di leader a due tappe dalla fine!!! Le ultime due tappe sono ostiche...attenzione soprattutto a Nibali e Kreuziger. I distacchi son minimi e potrebbero non essere sufficienti, visto il divario che esiste tra Moschetti e loro...e qui ci viene in aiuto Santa Cyanide...che ci regala un +5 di forma proprio nella frazione più dura, l'ottava... Moschetti, aiutato da uno strepitoso Schleck, prima rintuzza il tentativo di fuga dei migliori... e poi, dopo che il fuggitivo Herklotz ha nel frattempo fatta sua la tappa, va addirittura a sprintare per il secondo posto con Kreuziger, arrivando terzo incollato però al pericoloso rivale...e soprattutto mettendo altri secondi tra sè e gli altri grandi avversari!!! Da campione il comportamento in gara di Pierre, grandissima intelligenza di corsa...dosando le energie, e sfruttando quella ottima forma giornaliera Nella nona e ultima tappa il copione non cambia: va a vincere un fuggitivo, Gadret, e Moschetti francobolla Kreuziger e Betancur, addirittura precedendoli stavolta allo sprint e arrivando settimo, dopo i partecipanti alla fuga.. ...ed è TRIONFO IN SVIZZERA!!!!!! Kreuziger a 37", gli altri lontanissimi. Se la vittoria della Vuelta Catalana era stata un episodio felice ma fortunatissimo, questo trionfo è invece tutto meritatissimo, e frutto di una serie di fattori: - la forma di Moschetti: Giro di Svizzera come obiettivo principale - la forma giornaliera, che ha mediamente arriso al nostro campioncino nelle tappe a cronometro e in quelle finali di montagna-collina - il grande lavoro di squadra, con un Andy Schleck strepitoso a proteggere e portare fresco nei km conclusivi Moschetti - una condotta di gara mirata e poco aggressiva: in salita quasi mai di pallino ma conservando la posizione (abbiamo faticato di meno) se non proprio negli ultimissimi km, sfruttando finché si poteva l'andamento "tranquillo" del gruppo
  20. ...finito il Giro d'Italia, partecipiamo al Giro del Lussemburgo per rinnovellare lo scontro Brigante-Van Rensburg che tanto infiammò le strade del piccolo staterello l'anno scorso...beh, Oronzo si prende una sonora rivincita contro il più quotato rivale! Brigante sulla scia del Giro sfrutta la sua buona condizione e va a infliggere due sonore batoste in volata al sudafricano (83-82 in vol-acc), andandosi a prendere il Giro del Lussemburgo (oltre ovviamente a maglia a punti e di miglior giovane!)...vai così Oronzo! e può sorridere anche un Davide Villella, autore finora di una stagione piuttosto anonima, che si va a conquistare la maglia di miglior scalatore... Uno dei nostri leader, Adam Yates, ha finora corso pochissime gare in stagione, comportandosi bene...questo perché il suo obiettivo principale è la Vuelta di Spagna, in cui cercherà di combattere per il podio...ma non dimentichiamoci che l'inglesino ha anche il Tour de France tra gli obiettivi, per cui lo portiamo al Delfinato per fare la gamba..e lui ci ripaga con una corsa fatta di attacchi e di tanta personalità...prima arriva terzo, dietro Fuglsang... ..mentre Michael Matthews cerca la vittoria nella terza tappa in volata, battuto però dall'idolo di casa Coquard.. ma è un Adam Yates davvero pimpante ad andare a prendersi, di prepotenza in una volata ristretta, la vittoria nella quarta frazione.. ..e quasi concede il bis nella quinta, vinta dallo spagnolo Landa! Fin qui supportato anche da una buona forma giornaliera, Adam tira un po' il fiato nelle ultime tre tappe, andando incontro anche ad alcune giornate-no...ma il quinto posto finale nella corsa vinta da Daniel Martin è un buon viatico per la Grande Boucle..
  21. ...lo Zoncolan va al fuggitivo di giornata, Santaromita... ...ma la cosa importante è che Lirio riesce a imporsi nella volata finale, vincendo così per il secondo anno consecutivo la maglia a punti!!! grande soddisfazione per il nostro campione, che oltretutto, complice una caduta di Nibali proprio nell'ultima tappa... ...supera Vincenzo e Intxausti, che lo precedevano dopo lo Zoncolan, in classifica generale.... in un Giro d'Italia difficilissimo, non proprio adatto alle sue caratteristiche, e soprattutto più competitivo rispetto alla stagione scorsa, Lirio migliora di una posizione la classifica finale (6° anzichè 7°) vince due tappe (stagione scorsa fu una sola) conferma la vittoria della maglia a punti vince la maglia di miglior giovane Il bottino può considerarsi soddisfacente. E bravo anche Brigante, vincitore di due tappe anche lui. A caldo, Lirio dichiara ai microfoni Rai: "troppo duro questo tracciato per me. Già da adesso mi posso sbilanciare, e dire che il prossimo anno non verrò qui al Giro ma correrò il Tour de France. E' un percorso più in linea con le mie caratteristiche, che non sono da scalatore puro, e oltretutto si combina meglio con la mia programmazione volta a puntare forte sulle classiche di primavera"... ..e come dargli torto?!?
  22. Ultima settimana di corsa, e Quintana cala le carte, andando a vincere la tappa 15 (Foresi presente, arriverà 7°, lo vediamo sul rettilineo finale..) ..e a stravincere la tappa 16... Il podio per Lirio diventa un miraggio. E allora meglio concentrarsi sull'obiettivo maglia a punti, un obiettivo davvero difficile vista la presenza di Cavendish...e del velocista Jones: la creatura Cyanide statunitense strappa nella tappa 17 la vittoria e va a imporsi nella classifica. Si prevede un finale acceso, con 3 contendenti: l'inglese, lo statunitense e il nostro Lirio...racchiusi nello spazio di 4 punticini... Arriva il tappone con arrivo al Rifugio Panarotta in Valsugana...e chi sarà mai il vincitore? Ma Quintana of course, davanti a Betancur. La coppia colombiana monopolizza il Giro, ma è bravo Lirio ad arrivare 7°, dietro oltretutto gli avventurieri di giornata (3°, quindi, tra gli uomini di classifica) Dopo il tracollo nelle tappe precedenti, riguadagna qualcosina su Nibali & co. La classifica parla chiaro: Quintana ha fatto il vuoto dietro di sè...Foresi 7°, a pochi secondi da Aru E neanche la cronoscalata arride a Lirio, che arriva 8° le prende da Quintana, Betancur, lo stesso Aru e Nibali... in compenso conquista quei punticini necessari per indossare, a due tappe dalla fine, la maglia a punti...tre punti di vantaggio su Jones e sei su Cavendish, ce la farà tra Zoncolan e volata finale a tenere la maglia???
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