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MrSelfDistruct

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  1. Bei piazzamenti nelle ultime 5-6...il giapponesino ha stoffa mi chiedevo...hai tre velocisti potenzialmente super...in un futuro piuttosto lontano tenterai di tenerli tutti e tre o sai già quale potresti sacrificare?
  2. Il nostro (positivo) bilancio di Marzo: SUD ARDECHE: vincitore = Gadret migliore Mapei = Villella 6° GP LUGANO: vincitore = Foresi migliore Mapei = Foresi 1° DROME CLAS: vincitore = Dumoulin migliore Mapei = Brigante 5° LE SAMYN: vincitore = Gallopin migliore Mapei = Foresi 2° GP CAMAIORE: vincitore = Bardet migliore Mapei = Yates 3° STRADE BIANCHE: vincitore = Kwiatkowski migliore Mapei = Villella 4° ROMA MAXIMA: vincitore = Foresi migliore Mapei = Foresi 1° GP NOBILI: vincitore = Pelucchi migliore Mapei = Brigante 7° COPPI & BARTALI: tappa 1 = Montaguti tappa 2 = Moschetti tappa 3 = Foresi tappa 4 = Dietziker tappa 5 = Burlakov tappa 6 = Pasqualon vincitore finale = Foresi (anche maglia a punti), Montaguti vincitore gpm
  3. Terza tappa: non c'è due senza tre. In una delle due tappe fondamentali per la classifica, un Foresi in forma strepitosa (+5) in un primo momento a pochi km dalla fine (in compagnia di Horner e Pellizotti) inizia a riportarsi sui fuggitivi... 5 km, il fuggitivo Brutt si intravede in cima all'ultima salitella... ..e poi con un attacco devastante si prende la vittoria e la maglia da leader! arrivo in solitaria...non ce n'è per nessuno!!! Quarta tappa: arrivo in salita, potrebbe essere un'altra buona tappa per Foresi o per un fuggitivo che ha preso già un bel po' di minuti. Cerchiamo di farci trovare pronti per ogni occasione, e mandiamo Dietziker in fuga, contando sul suo discreto valore in salita, sulla sua buona forma giornaliera (+3) e sul fatto che tra i compagni di fuga gli unici che potrebbero creare grattacapi ci sembrano Mori e Zilioli. I fuggitivi hanno vita facile: arrivano ad un massimo di 11' di vantaggio, un vantaggio che scema lentamente....e nella salita finale Dietziker detta il passo, staccando uno ad uno i compagni di fuga, ultimo a resistere Mori Mori non tiene più, ora Dietziker deve solo gestire i suoi 2'30 di vantaggio sugli uomini di classifica, tra cui Foresi Ahimè non abbiamo un flash di Dietziker trionfante: vi dovete accontentare di questo screenshot, che lo mostra rilassato a 1km dall'arrivo con 46" su Mori e quasi 2 minuti sull'accoppiata Foresi-Horner....e siamo a 4/4, con 4 facce diverse. ultimo chilometro, ultimo sforzo per un Dietziker strepitoso! Quinta tappa: si tratta della crono individuale...e puntiamo tutto ovviamente su Burlakov, il quale stavolta è assecondato anche dalla forma (+2) e non ha problemi a chiudere al primo posto la tappa. 5/5, altro vincitore diverso! non solo Burlakov...ben 4 in top ten! Sesta tappa: cerchiamo di fare l'en-plein. L'ultima tappa, pianeggiante ma un po' movimentata, ci sembra l'ideale per un Ginanni in fuga...e così è. La fuga arriva con svariati minuti di vantaggio, Ginanni affronta l'ultimo strappetto guardandosi intorno e cercando di mettersi a ruota del corridore secondo lui più temibile: Pasqualon. Stiamo quasi per pregustarci il 6/6 col sesto ciclista diverso quando...Pasqualon attacca a 4km dal traguardo, senza aspettare lo sprint finale! E' una di quelle situazioni difficili: contrattaccare o aspettare che si spompi un poco e attendere gli ultimi 2 km? Va a finire che pensiamo troppo e non vinciamo: Pasqualon ha indovinato il numero, e a noi rimane il piccolo dispiacere di non aver fatto il colpo grosso...rimangono 5 trionfi e un secondo posto su 6 tappe. il troppo attendista Ginanni viene punito!
  4. Abbiamo detto: tre appuntamenti importanti, da non mancare per ristabilire un rapporto decente con lo sponsor. STRADE BIANCHE = obiettivo = vittoria (4 stelle) ROMA MAXIMA = obiettivo = top 3 (5 stelle) COPPI&BARTALI = obiettivo = top 3 (3 stelle) Lirio sarà protagonista in tutte e tre le corse: è il suo mese, è in gran forma, dobbiamo cercare di sfruttarla per cogliere questi risultati! STRADE BIANCHE Ci abbiamo provato, ci abbiamo creduto, non ci siamo riusciti. Partiamo con Foresi leader e Villella come secondo violino...ma dopo pochi km un il -2 di forma del primo e il +3 del secondo (che in collina, ricordiamo, ha 75 come Lirio) ci inducono a mutare opinione. Gestiamo piuttosto bene la gara fino ai 15 km finali, dopodiché un Kiatkowski in palla si scatena sul ghiaino, portandosi dietro altri due contrattaccanti, tra cui Bardet. Decidiamo di usare la pazienza, di non rispondere immediatamente all'attacco ma di salire col nostro passo...Villella reagisce piuttosto bene, riportandosi vicino ai 3 uomini in fuga...Foresi, non altrettanto reattivo, insegue subito dietro.. 10km all'arrivo, Villella intravede la sagoma bianco-rossa del campione polacco Kiatkowski... Per un attimo crediamo nella possibilità di ripresa...a volte accade che anche uomini forti davanti rallentino per studiarsi in vista dei km finali, consentendo il ritorno degli inseguitori...beh, non è questo il caso. Una serie di scatti e controscatti stroncano le speranze di Davide e Lirio, che al traguardo devono accontentarsi di un 4° e 5° posto...non male in assoluto, visto che a vincere è Kiatkowski (..il modello di completezza cui si ispira Lirio); male, perché è il quarto obiettivo su quattro cannato. E lo sponsor inizia ad abbaiare. All'arrivo tutto rimane invariato...Kwiatkowski trionfa, Villella può solo guardare da lontano... Arriviamo alla ROMA MAXIMA come ad un'ultima spiaggia. Oltretutto è il primo obiettivo a 5 stelle, per cui non voglio neanche lontanamente immaginare cosa potrebbe accadere se non centrassimo una top 3 difficile, ma non improbabile: il percorso, collinare ma con una ventina di km abbondanti pianeggianti prima del traguardo, è l'ideale per un passista come Lirio. Come è andata? ..... .... una schermata vale più di mille parole. doppietta Mapei...sogno o son desto!?!? Gara perfetta dei due corridori Mapei...per nulla facile, visto che Lirio fatica, e non poco, per rintuzzare un tentativo di fuga di uomini importanti (Rui Costa, Bardet, Visconti) dopo l'ultimo strappo. Ma, come detto, i km finali sono tutti in piano e il gruppo riesce a recuperare. Si arriva con un plotoncino di una quarantina di unità, Foresi è sì tra i velocisti più forti nel gruppetto ma ha faticato abbastanza, viceversa Villella ha condotto una gara al risparmio e si ritrova con una bella freschezza, barre verde e rossa quasi piene...motivo per il quale compie una gran volata, fulminando avversari ben più quotati nello sprint. Si deve però accontentare del secondo posto, perché Lirio ha energie a sufficienza per prendere la scia di Visconti e bruciare tutti all'arrivo. Gran bella vittoria, ci voleva per il morale e per lo sponsor! Forti del buon risultato, simuliamo alcune gare (il GP Nobili di Stresa vede Brigante 7°, il Driedaagse von Vlaanderen vede Burlakov soccombere nella crono iniziale causa un altro -5 di forma proprio nel giorno della "sua" specialità, e addio sogni di gloria) Arriviamo quindi concentrati all'altro appuntamento-clou di Marzo: la Settimana Coppi&Bartali. SETTIMANA COPPI & BARTALI Diciamocelo: questa corsa a tappe è sempre stata piuttosto abbordabile. Se si ha una squadra decente per la crono-squadre e uno scalatore dignitoso, anche a livello difficile la vittoria è sempre a portata di mano. La concorrenza infatti non è quasi mai spietata, e pure in questa edizione gli unici ciclisti che possono creare qualche grattacapo a Lirio sembrano essere solo Horner, Pellizotti e Westra. La fiducia sarà ben riposta. Nella Coppi & Bartali realizziamo un autentico capolavoro di squadra: 5 vincitori diversi in 6 tappe...sarebbero potuti essere sei, se Ginanni non si fosse fatto prendere dall'emozione proprio nell'ultima tappa e non si fosse fatto beffare negli ultimi 3 km. Azzecchiamo tutte le fughe, dominiamo le crono, scaliamo le montagne. Portiamo Lirio a vincere, dopo due classiche, il suo primo tour: tutto nel mese di marzo, decisamente una gran bella primavera per lui. Pronti, partenza, ed è Montaguti-show: nella prima tappa Matteo indovina subito una fuga buona. Il suo obiettivo in realtà è la classifica del gpm: i compagni di fuga son dei cialtroni pippozzi, e lui non ha neanche bisogno di scattare per guadagnare i punti necessari per la maglia (che gli rimarrà addosso fino alla fine). in tutta tranquillità, Matteo domina il gpm di prima categoria Il distacco, come vedete, è di circa 2'30 a 30km dalla fine: il nostro obiettivo di giornata è raggiunto, per cui pensiamo che i fuggitivi saranno ripresi e cercheremo di giocarci le nostre carte in volata con Foresi. Ma...passano i km, e il vantaggio non cala poi così sensibilmente, rimanendo sempre intorno ai due minuti. Dietro nessuno tira in modo forsennato, Matteo ha ancora forze fresche per cui, intorno ai 10 km, decidiamo di farlo partire per abbandonare quegli scarsoni di compagni di fuga con uno scatto fulmineo, Matteo dice bye-bye al resto dei fuggitivi e si appresta a vivere gli ultimi dieci km in apnea Dietro capiscono che qualcosa non va per il verso giusto, e cominciano improvvisamente a tirare di brutto: ce la farà Matteo a conservare un minimo vantaggio...? Yes!!!!!!!!!!! per un pelo!!! il gruppo torna a più non posso, ma Ratto può solo accarezzare la vittoria...grande impresa di Matteo Montaguti, in fuga dai primissimi km, che in un sol colpo vince la tappa, indossa la maglia da leader e si mette in testa alla classifica gpm! Seconda tappa, cronosquadre = ovvero, simulazione. La squadra è buona a crono (Burlakov, Foresi, ma anche Boario, Osio, Moschetti, Dietziker). E' vittoria, e PCM decide di assegnare la vittoria al futuro campioncino Moschetti. ...e sono due...
  5. Fine Febbraio - Inizi Marzo: è tempo di classiche! Tranne la Marseillaise abbiamo finora corso solo piccole corse a tappe: dopo il Tour dell'Oman ci prendiamo un periodo di stacco per dedicarci esclusivamente a corse di un giorno, torneremo ad affrontare un giro in occasione della Coppi-Bartali, obiettivo importante per gli sponsor. A proposito di obiettivi degli sponsor, nella nostra carrellata delle classiche partiamo proprio col LAIGUEGLIA! Il bello delle stories (almeno della mia) è che si comincia con la volontà di narrare le proprie imprese, ma si finisce spesso col mostrare i propri errori nonchè momenti di rincoglionitaggine assoluta. Ecco, il Laigueglia è coinciso proprio con un momento del genere: lamento l'assenza di un calendario che ti mostri "graficamente" tutte le gare a cui devi partecipare, e non mi rendo conto che questa classica, che tanto mi piace e in cui tra l'altro devo ben figurare, coincide sia col Tour dell'Oman che con la Vuelta a Andalucia: morale della favola, mi presento con 3 corridori scarsini, non in forma, e addio alle speranze di vittoria. Al povero Mohoric tocca il compito di capitano di giornata, e complice un +3 di forma e un andamento della gara ideale (fuga ripresa e gruppo compatto fino ai due strappetti finali) quasi riesce nell'impresa: si presenta nei km finali nelle prime posizioni, con ancora le barre verde e rosse strapiene, e ha la "colpa" di...puntare sul cavallo sbagliato: vede Sagan passargli come un treno in volata, ne segue la scia convinto che sia il favorito assoluto, ma per una volta lo slovacco fa cilecca...vincitore a sorpresa è Bole, Sagan terzo e il nostro campioncino in erba finisce al traguardo con un comunque dignitosissimo 9° posto, tuttavia insufficiente a rendere felice lo sponsor che voleva una top 3. I primi tre obiettivi sono stati dunque interamente cannati: bene così, lo sponsor inizia a odiarci profondamente (scontentissimo oltretutto dei ciclisti registrati alle corse...e te credo!) Arriviamo a Marzo, e le classiche cui partecipiamo sono dominate da ciclisti francesi: alla SUD ARDECHE mandiamo come leader Villella, che coglie una discreta 6° piazza, mentre a vincere per distacco è Gadret (prima fuga andata a segno da che ho iniziato a giocare...per il resto, classiche o tappe, erano sempre state riprese!) Il GP di LUGANO entrerà, invece, nella storia, per il fatto che vede il primo trionfo di...LIRIO FORESI! Il quale gestisce alla grande la gara, scappando a pochi chilometri dalla fine con un drappello di possibili vincitori (tra cui Finetto e Gasparotto), tirando un po' per evitare il rientro del gruppo, e quando ormai si capisce che la vittoria sarà in mano ad uno di questi 5 fuggitivi si mette a ruota del quotato Gasparotto e brucia allo sprint Finetto, che arriva secondo! Grande Lirio! Ecco Lirio che scappa dal plotone con un insieme di fuggitivi... ..negli ultimi 3 km si nasconde per preparare la volata... ..e brucia al traguardo un agguerrito Finetto!!! Una simile impresa non riesce invece a Brigante nella DROME CLASSIC: arrivato un po' scarico dai successi al Tour dell'Oman, fatica un po' per recuperare i fuggitivi nello scollinamento finale e non ne ha per fare una volata trionfante. Vince l'outsider Dumoulin (lo sprinter francese), a Oronzo rimane il piazzamento (5° posto). Dumoulin vince in scioltezza, mentre Oronzo arranca dietro... Decidiamo di saggiare la completezza di Foresi partecipando ad una classica del pavè come LE SAMYN: oddio, di tratti in pavè ce ne sono talmente pochi che non ci sorprenderemmo in caso di vittoria di uno sprinter..approfittando di un ottimo +5 di forma, mandiamo in fuga il gregarione Tosatto suggestiva immagine di un Tosatto in fuga tra campi di girasole...quando il ciclismo è poesia... Verso il finale intuiamo che il buon Tosatto non ne ha più, e cerchiamo di scatenare Lirio sull'ultimo tratto in pavè: Eisel ha la stessa intuizione, e come un fulmine lo precede nel tratto più difficile Tosatto è ormai a secco di energie: Lirio capisce che è il momento di partire, e si lancia all'inseguimento di Eisel! Tuttavia, tra i due litiganti il terzo gode: è Gallopin, che se ne sta buono buono fino agli ultimi 4 km...dopodichè sferra un attacco letale, che noi non seguiamo puntando sul recupero in volata...sbagliando, perché il francese ne ha a sufficienza per andare a vincere. Foresi comunque ottimo secondo. Gallopin va a vincere, Lirio in recupero dietro...volata tardiva: a posteriori, avrebbe dovuto contrattaccare prima! Chiudiamo questo mini-ciclo di classiche col GP di CAMAIORE dove puntiamo tutto sulle qualità di Yates. Anche qui cogliamo un buon piazzamento, il gradino più basso del podio: l'inglesino non era in forma perfetta, ma ha fatto di tutto per stare al passo dei più quotati Nordhaug e Bardet (vincitore allo sprint) Nordhaug e Bardet si giocano la vittoria allo sprint, Yates, a 500 metri, può solo prendere il numero di targa.. Ora ci attende un momento delicato: arrivano le classiche in cui dobbiamo fare assolutamente risultato, per recuperare un rapporto con lo sponsor compromesso: ovvero le STRADE BIANCHE e la ROMA MAXIMA. A chiudere il trittico delle gare da vincere, aggiungiamo anche la COPPI-BARTALI a fine mese...tre gare tra le 4 e le 5 stelle per lo sponsor...ce la faremo a raggiungere i risultati richiesti? O infastidiremo ulteriormente lo sponsor? Stay tuned! PS = Non mi piace il sistema di gestione della forma in questo PCM. Voglio dire, il fattore freschezza mi sembra avere troppo peso: è impensabile che un ciclista con forma 4 o 5 (come Mohoric al Laigueglia) abbia in partenza più barra verde e rossa di un ciclista con forma 2 e freschezza non ottimale...che ne pensate?
  6. Mentre Foresi in Spagna inizia a guadagnare consensi presso il ciclismo che conta, nella penisola arabica tocca a Yates e Brigante tentare di dire la loro nel TOUR DELL'OMAN Yates sarà l'uomo classifica, Brigante cercherà di combinare qualcosa in volata. Il giovane Pardi sarà il gregario di lusso per lo scalatore britannico, gli esperti Tosatto e Ginanni gli uomini che avranno il compito di proteggere e lanciare Brigante Nonostante non sia fra gli obiettivi dello sponsor, partecipiamo agguerriti alla corsa per due motivi: innanzitutto perché é il primo tour HC cui partecipiamo, e una bella figura può portare soldini e punti importanti in classifica Continental; in secondo luogo, perché si tratta di una corsa che mi è sempre piaciuta molto: un arrivo in salita nella quarta tappa che fa classifica e selezione, un'ostica quinta tappa collinare (forse la più difficile da gestire), e quattro arrivi in volata, tre dei quali però posti in prossimità di strappi o veri e propri "muretti": l'ideale, insomma, per velocisti con buona tenuta in collina come il nostro Oronzo. Solo la prima tappa presenta un arrivo per velocisti puri, e infatti il favorito della vigilia, il tedesco Kittel, non fatica a mettere un buon margine tra sè e il resto del plotone...un plotone regolato però proprio da Brigante, che ben lanciato da Tosatto e Ginanni (ottimo 9°) mette dietro sé velocisti come Bennati, Matthews e Mezgec, come a dire: attenti, ci sono anch'io. Buona la prima. Kittel mostra i muscoli all'arrivo, ma attenti a Brigante dietro... La seconda tappa è un arrivo in volata particolare: a circa 4-5 km dal traguardo c'è infatti un vero e proprio muro di un paio di chilometri che può risultare indigesto ai velocisti puri..dopodichè 3 km di discesa forsennata prima del traguardo. Brigante fiuta la buona occasione, sale con decisione di pallino e guadagna le prime posizioni del gruppo. A circa 500 metri dalla vetta del gpm parte Visconti: la tentazione di seguirlo è forte, ma lo lasciamo sfogare per un po' e decidiamo di attaccare ai 200 metri. Troppo attendisti? Visconti si lancia come una furia, vede il traguardo avvicinarsi, è ormai sicuro della vittoria...tanto sicuro. Troppo sicuro. Inizia a festeggiare in modo esagerato, lanciando baci, saluti, sorrisi, facendo capriole sulla bicicletta...insomma, in poche parole si pianta in prossimità della linea del traguardo. E non si accorge di una folata di vento alla sua sinistra: è Brigante, il cui tempismo perfetto viene premiato alla grande, e sembra dire a Giovanni "Ok, amico. A te i festeggiamenti, a me la vittoria. Ci stai?". Non c'è niente di meglio che vincere sul filo di lana mentre gli altri esultano. Visconti fa la figura del pollo, Brigante conquista con scaltrezza la sua prima vittoria da pro, e ci rende molto orgogliosi. Quel Furfante di un Brigante! Purtroppo vista la concitazione dell'arrivo non ho avuto la lucidità di premere stamp, ctrl+t e quant'altro, quindi vi dovete accontentare di questo raccontino... l'immagine c'è invece, limpida e netta, per la seconda vittoria di Brigante, che concede il bis immediato nella tappa successiva: altro arrivo movimentato, Oronzo segue con destrezza Kittel fino a 1,5 km dal traguardo, si accorge che non ne ha più e allora cambia scia inseguendo Bennati e bruciandolo sul traguardo! Seconda vittoria, conquistata con la maglia da leader! Kittel e compagnia bella escono ridimensionati da queste prime tre tappe! Ecco Brigante mentre brucia Bennati e può lasciarsi andare all'esultanza - per lui sì che è giustificata...capito, Visconti?? Affrontiamo il tappone decisivo con un grande spirito, e cogliamo infatti un ottimo risultato: l'arrivo in salita è l'ideale per Quintana, favorito assoluto del Tour che infatti coglie una vittoria annunciata. Ma alle sue spalle uno Yates in gran forma (+3) stacca il resto della compagnia (Kreuziger in particolare) e conquista un secondo posto che sa di vittoria, dal "basso" del suo 76 in montagna! Quintana trionfa, ma Adam è lì a 100 metri...grande inglesino!!! Quattro tappe, due vittorie, due secondi posti. Tutto è troppo bello: la cappellata è alle porte...e infatti così è. Quinta tappa, movimentata, con tre saliscendi a una certa distanza dal traguardo che possono fare selezione...arriva il primo, e d'improvviso - DRIIIN!! - suona il cellulare. "SI? Ah si, ciao piccola...si va bene, ti raggiungo per le 21,30. Ok, ci prendiamo un bicchiere di vino e poi ce ne torniamo. A tra poco" PCM non perdona. Mai parlare con la propria ragazza al cell senza prima mettere in pausa. Torno al pc, ed ecco che già alla prima salitella arriva il temuto attacco da lontano dei big, che a 60 km dall'arrivo già si prendono più di 3 minuti di vantaggio...Quintana, Kreuziger, Evans e altri prendono il largo. Diciamo addio a speranze di podio: Yates cerca un disperato recupero ma tutto è inutile, arriva 19° e chiuderà 10° nella generale. Rimane solo l'ultima tappa, e cerchiamo quindi di fare il possibile per raggiungere almeno l'obiettivo della maglia a punti con Oronzo. E qui ci si mette ovviamente il pc, che si rifiuta categoricamente di caricare la tappa: il tempo stringe, la ragazza aspetta, sto per fare tardi, mi innervosisco, simulo la tappa e incrocio le dita. Vince Kittel, Brigante 9°. Il duello Brigante - Kittel finisce 2-2 (in quanto a vittorie di tappa) ...ma in quanto a punti finisce 77-72..per Oronzo. Prima maglia a punti per Mapei, in un Tour HC e contro uno dei primi velocisti al mondo. Felici? E certo! Per lo più torniamo a casa con 16.000 euro circa: le finanze son buone, lo sponsor ancora non si è pentito dei 56.000 in più che mensilmente ci versa per le promesse da marinaio che difficilmente rispetteremo, e il bilancio veleggia sui 300.000 circa. Bene così! tappa 1 = vincitore = Kittel (Brigante 2°) tappa 2 = vincitore = Brigante tappa 3 = vincitore = Brigante tappa 4 = vincitore = Quintana (Yates 2°) tappa 5 = vincitore = Evans (Yates 19°) tappa 6 = vincitore = Kittel (Brigante 9°) vincitore finale = Quintana. Yates 10° nella generale, Brigante maglia a punti. PS: Un plauso ai gregari. Pardi è stato eccezionale nella tappa di montagna, scortando Yates fino a pochi chilometri dal traguardo. Tosatto ha ricucito il gruppo nella terza tappa tirando da solo come un forsennato (senza di lui la fuga sarebbe arrivata sicuramente), Ginanni ha tirato le volate in maniera egregia (...e meno male che nel frattempo abbiamo installato la patch 1.3!!!!!!!)
  7. VUELTA ANDALUCIA Il cattivo risultato ottenuto alla Vuelta a Mallorca demoralizza un po' noi e lo sponsor... E a proposito di sponsor, sarà dura recuperare fiducia: la Vuelta a Andalucia è alle porte, lo sponsor vuole il risultato, e noi - sciocchi arroganti spavaldi - abbiamo investito su una top 3 assolutamente improbabile...dal momento che di solito in questa breve corsa a tappe di inizio stagione partecipa la creme della creme dei ciclisti d'alta quota. E anche stavolta la startlist non è da meno: Froome, Contador, D.Martin, Rui Costa, Majka, Hesjedal, Moreno....devo continuare o vi accontentate? Noi adottiamo un profilo basso, cerchiamo di non caricare di pressioni Lirio nostro e di farlo correre tranquillo. A fargli compagnia, il galvanizzato Daan Olivier, che stavolta abbandonerà propositi di maglia da scalatore per ricoprire il ruolo di fido scudiero; il russo Burlakov, che appena sente odore di crono o prologo si fionda nella corsa (e vuole vendicare la vittoria "scippatagli" dalla forma scandalosa all'Etoile); Matteo Montaguti cercherà invece di infilarsi in qualche fuga e vincere qualche traguardo volante. Pronti, partenza, via: Foresi -5 di forma. Alè. Da possibile outsider del prologo iniziale a un grigio anonimato intorno alla quarantesima piazza. E' proprio vero: quest'anno la forma giornaliera incide TANTISSIMO. Meno male che abbiamo Vsevolod Burlakov: il freddo cronoman russo vuole dimostrare che i soldoni che guadagna son meritati, e - complice anche un +2 di giornata - va a conquistarsi la prima piazza con nonchalance...PRIMA VITTORIA PER LA MAPEI QUICK STEP!!! Il Russo si stampa e incornicia il risultato. Almeno per un giorno, Contador e Froome son costretti a guardare dal basso verso l'alto. Non c'è tempo per festeggiare: un bicchierino di vodka la sera, e poi via, verso le due tappe che decidono la classifica. A Foresi l'arduo compito di difendersi il più possibile: già accusa quasi 50" di ritardo da Contador, deve cercare di limitare i danni per centrare un'impossibile top 3.... e l'impresa quasi gli riesce Nella seconda tappa sul finale si scatena l'accoppiata Moreno-Hesjedal: Lirio sente la gamba e compie un errore di gioventù, inseguendo la coppia in fuga a 4 km dall'arrivo anziché andare su del suo passo...morale della favola: Moreno batte in volata Hesjedal e Contador, Foresi finisce spompato e settimo (ad ogni modo, ottimo piazzamento visti i concorrenti). Froome non pervenuto. Nella tappa successiva, il "quasi capolavoro": memore della giornata precedente, Lirio non abbocca ai numerosi scatti - anche degli uomini più accreditati - ma sale seduto, a 85 di pallino: vedere questo giovane omone di 190 cm salire come un treno senza alzarsi sui pedali (..sembrava l'Ullrich dei tempi migliori!) è stata una gioia per gli occhi: uno dopo l'altro, negli ultimi 2-3 km ha rastrellato la quasi totalità degli attaccanti, trovando anche le forze per sprintare e avvicinarsi sensibilmente a Contador (leader sempre più indiscusso) e Rui Costa. Terzo nella tappa, quarto in generale. E scusate se è poco! Splendida immagine: la maglia gialla di Contador taglia il traguardo, la maglia di campione del mondo di Rui Costa insegue a distanza...e dietro spunta Lirio! A questo punto, arriviamo alle ultime due tappe pianeggianti con 19" di ritardo rispetto al podio, occupato proprio dal portoghese..e considerato che ci sono 20" di abbuono per i vincitori di tappa, e che il parco-velocisti non è di primissimo ordine, un pensierino ce lo facciamo. La completezza di Foresi inizia decisamente a farsi sentire! Tuttavia la fortuna non è dalla nostra: prima un quarto posto in accelerazione (volata partita troppo tardi), poi il pc che si incaponisce e mi costringe a simulare l'ultima tappa.... Finisce così: con Alberto Contador vincitore, Hesjedal e Rui Costa a completare un podio illustre, e Foresi quarto con la maglia di miglior giovane sulle spalle. Obiettivo-sponsor mancato di pochissimo (se quel prologo iniziale fosse andato meglio...), ed esclusivamente perché ho sparato troppo alto in fase di contrattazione: la soddisfazione in casa Mapei è comunque grande. tappa 1 - vincitore = Burlakov tappa 2 - vincitore = Moreno (Foresi 7°) tappa 3 - vincitore = Contador (Foresi 3°) tappa 4 - vincitore = Markus (Foresi 4°) tappa 5 - vincitore = Lobato (Foresi 16°) vincitore assoluto = Contador. Foresi 4°, maglia di miglior giovane
  8. mmm...esatto, water geometry è uno dei momenti di blocco. due minuti confesso di non aver mai aspettato...ma facendo ctrl+alt+canc e passando su gestione attività, mi dice "PCM non risponde", non "PCM in esecuzione"
  9. ops pardon my fault la carriera continua, tra mille difficoltà. difficoltà 1 = il gioco non mi fa correre determinate tappe. Nel caricamento, si intoppa puntualmente e mi ha costretto a simularne ben 4, con esiti ahimè disastrosi difficoltà 2 = non c'è niente da fare, sarò io una pippa del computer, ma ho provato a fare ctrl+t, ctrl+tab, alt+fn, tutte le combinazioni possibili immaginabili...non riesco a uscire dalla modalità schermo intero; e questo significa che per ogni tappa posso salvare massimo uno screenshot, uscire dal gioco, salvarlo come jpeg e poi ricominciare. Insomma, un po' una rottura di pelotas. Ma non ci scoraggiamo e andiamo avanti: siamo arrivati al DUBAI TOUR Corro per la prima volta in my life questa corsa a tappe: come già anticipato, mando una squadra decente a cronometro nel tentativo di fare il meglio possibile nella crono-squadre di apertura (e così avviene, terzo posto a 7" dal primo team). Mi rendo presto conto, però, che forse la scelta di puntare su Foresi per questo giro non si rivela troppo azzeccata: la presenza di grandi velocisti (Greipel, Degenkolb, Bennett) e l'impossibilità di fare treni (l'ho giocato prima che uscisse la patch 1.3) mi impediscono infatti di fare risultato. Tuttavia, Lirio alla sua prima apparizione ci regala un lampo di classe sopraffina nella terza tappa, quella con arrivo in leggera pendenza, dove senza treno, senza la possibilità di agganciare una ruota altrui, avanza follemente col pallino per gli ultimi dieci km e riesce ad avere ancora energie per sprintare ed arrivare settimo in volata. Le soddisfazioni arrivano tutte da Olivier, che libero da compiti di gregariato, si lancia all'attacco dell'unico (!) gpm del giro e lo vince, con una splendida volata sul più quotato Jungels. tappa 1 = vincitore = Meyer migliore Mapei = squadra 3° tappa 2 = vincitore = Greipel migliore Mapei = Foresi 16° tappa 3 = vincitore = Bennett migliore Mapei = Foresi 7° tappa 4 = vincitore = Greipel migliore Mapei = Foresi 12° vincitore finale = Greipel (Foresi 7° in generale; Olivier vincitore GPM) Alla fine concludiamo con Foresi 7° nella generale, in virtù della buona crono-squadre iniziale, con Olivier in maglia a pois e con 3.950 $ guadagnati: bilancio tutto sommato positivo. Ecco a voi un entusiasta Olivier sul podio Tuttavia, le frustrazioni sono dietro l'angolo....andiamo alla Vuelta di Mallorca, obiettivo dello sponsor: abbiamo concordato una top 3 che non avvicineremo neanche lontanamente. Yates l'uomo classifica, nessun velocista in squadra, simuliamo dunque la prima tappa pianeggiante, vinta da un eterno Petacchi. Mandiamo uno scatenato Olivier in fuga nella seconda tappa, pianeggiante anch'essa ma con ben 3 gpm di prima categoria: l'olandese ci ha ormai fatto l'abitudine, e conquista la maglia ai danni del compagno di fuga Arashiro, una maglia che riuscirà a difendere fino alla fine. Ecco a voi un suo imperioso scatto in corrispondenza del terzo gpm ci apprestiamo a vivere le possibili imprese di Yates nella terza tappa...e niente da fare. Durante il caricamento della tappa il gioco si blocca sempre, idem dicasi per la quarta ed ultima corsa. Simuliamo quindi...e non riusciamo ad ottenere più di uno scialbo 35° posto nella classifica generale con il nostro leader...almeno riusciamo nell'intento di salvare e rafforzare la maglia di scalatore di Olivier, che vince così la sua seconda classifica gpm consecutiva. Bravo Daan! La sua piccola impresa ci fa tornare a casa con la bellezza di... 470 euro tappa 1 = vincitore = Petacchi tappa 2 = vincitore = Ferrari tappa 3 = vincitore = Van Garderen tappa 4 = vincitore = Boonen vincitore finale = Van Garderen migliore Mapei = Yates 35° Olivier vincitore GPM
  10. Davvero complimenti, due vittorie di tappa in un giro tosto come quello di California, in modalità estremo e con un ciclista come Rabbaglietti che da quel che ho visto il 75 per ora lo raggiunge solo in pianura...beh, son soddisfazioni
  11. giuro che ho provato a seguire tutte le tue indicazioni, rifacendo il procedimento più volte (infatti ho finito i peli pubici). Ma arrivati al punto "La De Stefano è gnocca" il gioco inevitabilmente crasha ahah grazie mille...ctrl+t..a volte la vita può essere semplice
  12. posso approfittare e chiederti un consiglio volante da niubbone delle Story? come fai a fare più screenshot a corsa? Io, non riuscendo a giocare in modalità finestra, son costretto ogni volta ad uscire dal gioco per salvare l'unico "stamp"cliccato...immagino ci sia un modo più intelligente, ma i miei poveri neuroni non ci arrivano. grazie e perdona l'OT
  13. L'Etoile de Besseges appena disputato mi da modo di ribadire una delle grandi verità del gioco: bisogna stare sempre nelle prime posizioni del gruppo. E questo atteggiamento è tanto più importante quanto più semplici e abbordabili sembrano le corse a tappe: gare come il Tour di Qatar o lo stesso Etoile de Besseges, che presentano tappe esclusivamente pianeggianti e sembrano destinate sempre ad arrivi in volata, possono nascondere molte insidie...come allungamenti micidiali del plotone negli ultimi 20/30 km di corsa, o addirittura frazionamenti del gruppo in corrispondenza degli unici strappetti presenti a metà tappa...come è per l'appunto capitato a me in questa gara: in ben due tappe il gruppo è arrivato con una cinquantina di unità, gli altri cento e passa ciclisti sono giunti al traguardo con oltre 4 minuti e a farne le spese sono stati atleti quotati, come Debusschere, Navardauskas o Westra, che avrebbero potuto concorrere per la vittoria finale e invece si sono ritrovati attardati. Fate dunque attenzione, soprattutto quando andate a velocità x4 o x8...ogni minima distrazione può risultare fatale! capitolo volate: spero vivamente che la nuova patch risolva il bug dei treni...mi è roduto non poco vedere Brigante seguire ciclisti a caso in testa al gruppo e sprecare inutilmente energie, piuttosto che seguire le mie indicazioni. Per la frustrazione nelle ultime tappe mi son trovato costretto a farlo andare di pallino, in solitudine, fino ai 3km finali...
  14. complimenti, ti seguo silente ma appassionato da inizio story...e ora mi vedo costretto a tirar fuori la voce al grido di CORNU MERCENARIO!!!!!!!!!!
  15. Pronti via, prime due corse a tappe...si partecipa al Dubai Tour e all'Etoile de Besseges. In Belgio i leaders sono Brigante e Burlakov: il primo tenterà di vincere gli arrivi in volata, magari con l'aiuto di Ginanni e Tosatto. Il secondo cercherà di sparare tutto nella crono finale...che se l'avete un minimo in mente, presenta quello strappetto finale di un paio di chilometri che avvantaggia notevolmente noi poveri umani rispetto all'IA. Dubai vedrà invece l'esordio del sommo Lirio: ci presentiamo con discreti cronomen come Boaro, Osio, Moschetti, lo stesso Foresi per tentare di far bene nella cronosquadre iniziale, e poi tenteremo di fare il possibile in volata con lo stesso Lirio, puntando magari alla terza tappa, l'unica che presenta un arrivo leggermente in pendenza...l'unica in cui Foresi potrebbe dire qualcosa contro gli specialisti puri. ETOILE DE BESSEGES La corsa si presenta affollata di possibili vincitori: i velocisti sono di discreto livello (Debusschere, Impey, Bozic, Pelucchi, Ventoso), il nostro Oronzo nazionale è tra questi e vuole ben figurare. Tra i cronomen, occhio invece a Roux, Navardauskas, Westra...in più c'è il solito Gallopin, che vorrebbe ripetersi dopo il trionfo alla Marseillaise... che dire...è andata non tanto bene. Brigante continua a non avere la gamba (pur avendo forma "buona" non parte mai con la barra piena), ha sempre giornate negative di forma giornaliera e trova a malapena un quinto posto nella terza tappa. Oltretutto incorriamo in un enorme bug: i treni non funzionano!!! nonostante l'ordine di seguire Ginanni nelle volate, Brigante fa di testa sua e si invola a seguire i primi del plotone, sprecando le poche energie preziose. Questa cosa è davvero assurda...a voi è capitato? Ciò nonostante, lui e Burlakov si presentano alla crono finale con una cinquantina di secondi di ritardo dal leader Impey, vincitore di due tappe. Qui avviene l'imponderabile: Burlakov è il miglior cronoman sulla piazza, e le speranze di vittoria di tappa sono fondate. Tuttavia, alla partenza....sbam, -5 di forma. Non si demoralizza, e riesce comunque a ottenere il miglior tempo parziale: mancano una decina di ciclisti, e tra questi gli altri specialisti contro il tempo...ma ecco che parte Brigante, outsider di lusso, con un +2 quotidiano che sfrutta alla grande: con il suo decente, ma non eccezionale 73 in crono riesce a precedere di 4" il più quotato compagno di squadra e a raggiungere il primo posto!!! All'appello mancano solo due ciclisti: e proprio quando si iniziava a pregustare la prima vittoria in questa storia, Amador, il secondo classificato, per 2" precede Oronzo e festeggia vittoria di tappa e classifica. Chiudiamo con Brigante decimo nella generale, Burlakov undicesimo, e un po' di rimpianti..almeno una vittoria di tappa l'avremmo potuta conseguire tappa 1: vincitore = Impey Leader = Impey migliore Mapei = Dietziker 31° tappa 2: vincitore = Westra Leader = Impey migliore Mapei = Ginanni 16° tappa 3: vincitore = Morkov Leader = Impey migliore Mapei = Brigante 5° tappa 4: vincitore = Mondory Leader = Impey migliore Mapei = Tosatto 7° tappa 5: vincitore = Impey Leader = Impey migliore Mapei = Brigante 12° tappa 6: vincitore = Amador Leader = Amador migliore MApei = Brigante 2° (nella generale, Brigante 10°)
  16. Sì, il roster è decisamente forte per la Continental e futuribile...anche più delle aspettative: un Villella così non me lo aspettavo onestamente, così come i due giovani Brigante (che era segnalato Promettente) e Moschetti... che dire, il mercato del futuro sarà soprattutto un mercato di gregari...ci sono fin troppi leader potenziali in futuro, onestamente non mi piace gestirne tanti, a qualcuno probabilmente rinuncerò in futuro (Burlakov sicuro, Mohoric ha il contratto in scadenza per cui penso di rinnovare quest'anno a cifre basse e poi di lasciarlo andare tra qualche stagione...) Sponsor: contratto con gli sponsor i risultati. Gli obiettivi son più o meno sempre quelli: tengono tanto alle classiche italiane (Roma Maxima e Strade Bianche su tutte, ma anche Milano-Torino, Giro del Veneto, del Piemonte), e al Campionato Italiano su strada. Primi obiettivi della stagione sono tuttavia due corse spagnole, la Vuelta a Mallorca e quella di Andalusia..ad ogni modo, alzo la posta un po' ovunque (dichiaro una top 3 possibile in tutte le corse) per un totale di 50.000 euro in più al mese...sta a me ora dimostrare di potercela fare! Si arriva a Febbraio senza aver gareggiato: primo appuntamento è la classica de La Marseillaise, il 2/2. Ci presentiamo con Brigante nella speranza di un arrivo in volata favorevole...tuttavia, la sua assoluta mancanza di freschezza e un -4 di giornata compromettono il buon risultato: Gallopin e Moser scattano sullo strappetto finale, il buon Oronzo sale del suo passo scortato da Dietziker e cerca in volata di seguire la scia di Visconti, invano: finisce 9° (la bellezza di 360 euro vinti), ed è costretto ad ammirare da lontano la vittoria di Gallopin davanti ai suoi compatrioti... a domani per i prossimi aggiornamenti!
  17. ALTRI GREGARI - GIOVANI TALENTI 12. Manuele Boaro uno di quei gregari che piacciono a me: tiene in pianura, dà una grande mano nelle crono-squadre, può fare il primo uomo nei treni, e soprattutto guadagna due lire. Contratto in scadenza per lui a 4.000 euro, rinnovo altamente probabile 13. Matteo Tosatto Vecchio come il cucco, per la sua ultima stagione da pro Matteo ha scelto Mapei: non sarà solo un semplice portaborracce, ma aiuterà i velocisti nei treni, difenderà i leader nelle tappe di collina, cercherà quando possibile di inserirsi nella fuga giusta, darà una mano su ogni fronte. 14. Osio Giovane pescata con un futuro da discreto gregario in corse a tappe. Il buon valore a cronometro che raggiungerà sarà penalizzato dallo scarso valore in pianura (65/67...)...tuttavia sarà un onesto scalatore, in grado di dire la sua nelle volate ristrette 15. Matej Mohoric Il db è stato generoso con Villella, "normale" con Yates, buono ma non eccessivamente con Mohoric. Ok, certo, il giovane campione U-23 diverrà grandissimo scalatore con ottimo spunto, ma difficilmente potrà andare a caccia di qualche grande giro...in poche parole, diverrà uno Yates leggermente meno forte. O rimane sotto gli 80 in montagna (difficile viste le stellette), e in caso lo riciclo come gregario extra-lusso, oppure se in futuro dovessi essere costretto a scegliere tra lui e Yates...mmmm, mi sa che farà una brutta fine.. 16. Moschetti graditissima sorpresa del db. Pescato tra i giovani italiani senza grandi aspettative, tra Yates e Foresi Moschetti ha la possibilità di inserirsi e diventare il più forte corridore da Grande Giro...tutto sta nel vedere quelle 5 stelle in montagna quanto frutteranno. Noi lo aspettiamo con grande fiducia..
  18. GREGARI DI LUSSO 7. Daan Olivier L'olandese non diventerà mai un campione, ma un ottimo gregario in salita, fin dalla prima stagione. A lui spetterà il compito di difendere nelle tappe più difficili i due leader Yates e Foresi, oltre a tentare di vincere qualche maglia gpm e vincere qualche tappa in gare in cui sarà fuori classifica. 8. Matteo Montaguti Matteo Montaguti è uno di quei gregari che qualsiasi ds vorrebbe nella propria squadra. Si difende in salita, in collina, a cronometro, in volata. Matteo può dare una mano a qualsiasi compagno di squadra in qualsiasi situazione, oltre ad avere delle qualità da finisseur nei giri/classiche Continental ed essere uomo da fuga in quelle più importanti 9. Francesco Ginanni Il buon Francesco avrà il compito, in queste prime due stagioni, di tirare le volate a Brigante e Ewan, grazie ai decenti valori in pianura e volata...ma correrà anche da outsider in tappe o classiche movimentate, in cui magari sentirà di avere la gamba.. 10. Andreas Dietziker Una via di mezzo tra Olivier e Montaguti: come l'olandese, Andreas avrà il compito principale di scortare Yates o Foresi nelle ultime salite; ma la sua tenuta a crono può risultare utile nelle crono-squadre, così come la sua volata decente potrebbe togliergli qualche soddisfazione in caso di fuga da lontano. E' in fase calante, ma è completo ed economico. Gregario utilissimo. 11. Glauco Pardi Altra creatura Cyanide, altro atleta che non convince appieno. Certo, passistone notevole, completo e dal discreto futuro, diventerà uno dei più forti al mondo in pianura, nonchè uno dei gregari con la G maiuscola, affidabili e di talento. Ma anche lui percepisce uno stipendio mica male per non essere uomo di punta (14.000 annui)....ha il contratto in scadenza...dubbio amletico: rinnovare o non rinnovare?
  19. ROSTER MAPEI QUICK-STEP LEADERS 1. Lirio Foresi ed eccolo, il protagonista della nostra storia. Sua Completezza Lirio Foresi. Ammiratelo, rifatevi gli occhi, e provate ad immaginare il mio sussulto nel momento in cui per la prima volta vidi le sue skill e i suoi margini di crescita. Tuttavia meglio non farsi prendere da facili entusiasmi: Lirio ha le potenzialità per diventare uno dei più grandi di sempre, ma non è detto che riuscirà a primeggiare in tutto. Sarà tra i più forti cronomen al mondo, probabilmente tra i primi 5/6 paveari, ma in montagna e in collina troverà sicuramente qualcuno più forte di lui, così come in volata. Vincere classiche e piccoli giri sarà probabile, vincere Giro, Vuelta e grandi classiche possibile, vincere il Tour...vedremo. ci si proverà! 2. Adam Yates L'inglesino sarà l'altro grande nome Mapei per le corse a tappe, nel presente e nel futuro. Non diverrà mai un grande cronoman, ma con i suoi scatti e la sua accelerazione tenterà più volte di far saltare il banco nei tapponi di montagna. Speriamo che quelle tre stellette portino a un 82-83 in montagna, altrimenti anche per lui il Tour potrebbe diventare una Mission non tanto Possible. 3. Oronzo Brigante Oronzo Brigante è una creatura cyanide: nome intrigante, accattivante e ignorante, Brigante non poteva non avere le stimmate del campione. Diverrà velocista di prima fascia, probabilmente non di primissima visto che non raggiungerà l'84-85 dei migliori e in pianura grasso che cola arriverà ai 75...ma cercherà di sfruttare la sua ottima tenuta in collina per fare qualche sgambetto ai velocisti puri. Mi aspetto grandi cose in Continental e Continental Pro, dove dovrebbe avere pochi rivali. 4. Davide Villella Fortuna ha voluto che imbroccassi una carriera in cui il db decide che Villella avrà grandi margini di crescita...non sempre è così. Il buon Davide diventerà il Gilbert del futuro: margini pazzeschi in collina, sprint e accelerazione, sarà l'uomo di punta per le classiche e i piccoli giri. 5. Caleb Ewan Il Cangurino Volante tornerà alle corse solo a metà Giugno: nonostante perderà più di metà stagione, la Mapei ha deciso di investire fortemente su di lui perché crede ciecamente nel suo futuro. Con i suoi margini in volata, ma soprattutto in pianura (probabilmente scavallerà l'80), Ewan diventerà l'uomo di punta nelle volate dei Grandi Giri..in casa Mapei si attende con trepidazione la sua esplosione. 6. V. Burlakov Altra pescata dalle giovanili, al pari di Oronzo Brigante e Lirio Foresi, il giovine russo Burlakov non convince in pieno. Si, certo, diverrà cronoman tra i più forti al mondo, se non il più forte. Ma la crescita negli altri valori non giustifica a mio avviso uno stipendio (ah si, per chi non lo sapesse una delle novità di PCM 2014 è che i giovini hanno già uno stipendio commisurato alle loro abilità...altro che 2.000 euro!) decisamente alto: Burlakov percepisce più cucuzze di Foresi e Yates, guadagna 6 volte tanto quello che prende Villella. 38.000 euro per uno che vincerà sì, tutte le crono, ma poco altro? anche no, grazie. Contratto in scadenza nel 2015, l'intenzione è quella di non rinnovare
  20. grazie "followers". L'Obiettivo della story è soprattutto uno: far vincere a Lirio Foresi tutte le corse a tappe - classiche ( .1, .hc, uci) almeno una volta nella carriera. Impresa proibitiva, forse impossibile (soprattutto per il Tour de France, in montagna non arriverà ai livelli di un Froome o di un Quintana)...ma ci proveremo domanda da novellino delle single stories: per postare le immagini della carriera in corso cosa fate, giocate in modalità finestra? se si, come siete riusciti a farlo? grazie!
  21. CARATTERISTICHE DELLA STORY: Durata: La story durerà l'intera carriera di Lirio Foresi, 190 cm x 81 kg, "pescato" dalle giovanili a 19 anni, età di declino 34. Difficoltà: Difficile (la più realistica a mio avviso) Livello di crescita: 0,4 Squadra: si partirà in Continental con un team competitivo (si, qualcuno storcerà la bocca dicendo "che gusto c'è.."..ma è pur sempre la prima carriera col nuovo gioco, almeno all'inizio voglio vincere un po'! Sponsor: vista la presenza di una futura leggenda italica in squadra, celebriamo il ritorno della Mapei Quick-Step a breve con la presentazione del team e relative immagini!
  22. "I paragoni con Eddie Merckx? Beh, certo, mi fanno piacere. Ma so che posso, voglio andare oltre. Lui è stato il Cannibale, io tenterò di "mangiare" anche lui, la sua leggenda". Lirio Foresi, 2023. E' la prima story che posto nel forum. Ed è una story dedicata a tutti noi...a noi managers dell'immaginario, che inizialmente ci siamo emozionati con le prime vittorie al Tour de France, con le prime classiche monumento conquistate. A noi che ci siamo fomentati a tal punto con PCM che abbiamo iniziato ad alzare sempre più l'asticella: da modalità normale a difficile a estremo, dalla gestione di squadre World Tour a quella di team personalizzati Continental. A noi che abbiamo passato intere stagioni a marcire nelle serie inferiori in attesa che il nostro campioncino con valori di partenza a 50 prima o poi esplodesse, che abbiamo esultato per ogni maglia a pois indossata dai nostri pipponi, per ogni fuga-bidone andata a segno. A noi che abbiamo giocato con 164 database diversi per provare le emozioni del passato, del presente, del futuro, sempre alla ricerca di nuovi stimoli...noi che abbiamo visto giovani "creazioni" del database diventare scalatori, passisti, vallonari, paveari, velocisti in grado di entrare nella leggenda e di competere con essa. ...neanche un mese fa, installo per PCM 13 il database French Community-Spain 2014, v 1.2. E' un po' che non gioco a Pcm. Mancanza di stimoli particolari, voglia di novità. Installo la pack fiducioso, ed inizio a spulciare le giovani promesse in cerca..di una scintilla, di un bug del sistema, di un corridore "diverso" da quelli che solitamente ti propina il gioco. PCM 13 poi è particolarmente prevedibile: i giovani campioncini si assomigliano un po' tutti, puoi fare tutte le carriere diverse che vuoi ma i valori di partenza e i margini di crescita son più o meno sempre quelli, più o meno in sempre le stesse skill. Ma ecco che avviene l'imponderabile. E' una serata afosa, sto bevendo del mirto e fumo sigarette: nel mio scorrere i giovani creati da questo nuovo db mi sento un po' come un Walter Sabatini annoiato, che si guarda registrazioni del campionato di serie C cileno in cerca di un potenziale campione. Non lo trovo, torno nella home, faccio "nuova stagione", riparto. E mi imbatto in lui. Lirio Foresi. Sbarro gli occhi, cade la sigaretta di bocca, mi prende un mezzo colpo. Controllo meglio i valori: 75 in montagna; 75 in collina; 74 a crono; 75 in pavè; 74 in volata. Riprendo il fiato e mi dico: dai, su, tranquillo, sarà la solita tipologia "lottatore", stavolta particolarmente pompato, ma vedrai che ti ritroverai un corridore con al massimo 2 stellette in tutte le skill, che diventerà buonissimo ma che non raggiungerà l'80 in nulla. Finisco di creare la squadra, vado subito a vedere i margini di crescita di Lirio Foresi, e per poco non mi prende un infarto. Non ci posso credere. Avrò iniziato centinaia (...migliaia?) di partite con giovani ciclisti. Mi sono capitati grandi corridori a tappe, vallonari con grande sprint e accelerazione, paveari completi, velocisti...ma mai, dico mai, mi è capitato un gioiello del genere. Ha 3-4 stelle quasi ovunque: mi ritrovo un potenziale Eddie Merckx, ancora più sprinter. Si, va bene, le tre stelle in montagna mi fanno capire che non diventerà probabilmente il numero 1 assoluto della specialità...ma diamine, si tratta di un corridore in grado di poter vincere tutto. Inizio dunque questa carriera in completa esaltazione, ma...purtroppo il dramma è dietro l'angolo. Arrivo a giugno, Lirio ha già vinto una decina di corse. Siamo ai campionati nazionali, e in occasione della crono di Spagna il gioco crasha. Lo faccio ripartire, e niente. Metto mano al db, sposto la corsa, la cancello, provo di tutto. Nulla, il gioco non prosegue, anzi: prosegue ma non mi fa correre le corse, è come se non ci fossero mai corse in programma e fossero tutti giorni di allenamento. La disperazione mi assale...il corridore che ti capita una volta nella tua PCM-vita destinato ad essere così cancellato, dimenticato per sempre. Non ci sto. Compro PCM 14, lo provo un po' e prendo la grande decisione di cominciare la prima carriera proprio con lui, ricreandolo con gli stessi valori e gli stessi margini di miglioramento che aveva; rovinandomi, ahimè, la sorpresa di sapere fino a dove avesse potuto crescere. Ma in fondo, chissenefrega. Di Lirio Foresi ce n'è uno, ed io me lo voglio godere. Stay Tuned!
  23. ah quindi esistono delle visuali intermedie rispetto a quelle "cliccabili" sugli elicotterini? ..andiamo bene, bello essere ancora niubbone dopo 5 anni di gioco
  24. devi aprire il db della carriera che stai facendo con un editor (io uso di solito il Lachis) e leggere il valore sotto la colonna Limit. Le stellette non sono propriamente il potenziale: ti danno un'indicazione di massima sul valore max che può raggiungere il ciclista nelle varie specialità. Il potenziale di crescita è invece la velocità con cui il ciclista migliorerà, ed ha un valore che va da 1 ad 8. Insomma, un ciclista con tante stellette ma con potenziale assai basso è difficile riuscirà a raggiungere i valori suggeriti dalle stellette
  25. Villella è già discreto in partenza (72-75 Mo/Coll col RealName)..le possibilità di crescita cambiano da partita in partita, in ogni caso diventa sicuramente un corridore in grado di dire la sua in qualche classica e nei giri di una settimana, visto che un paio di stellette tra MO e COLL se le becca Talenti nuovi rispetto ai roster di partenza del 2013: Ewan (infortunato fino a giugno), A.Yates, Craddock...ma sono davvero tanti. Riguardo ai valori in generale (mi baso sempre sul RealName, quelli originali neanche li ho intravisti) mi pare che ci sia un livellamento verso la fascia medio-alta (valori tra il 75 e l'80) dei velocisti, che tendenzialmente reggono molto di più in collina rispetto al passato. Idem dicasi per i corridori di classiche (ci son molti più COLL/ACC > 75). I giovani italiani come sempre sono piuttosto promettenti, soprattutto velocisti e vallonari (Villella, Battaglin, Barbin, Bongiorno, Felline..oltre ovviamente a Moser e Ulissi, che parte addirittura da 73 - 76 in VOL/ACC) Discorso potenziali: quando si lascia l'opzione "potenziale non casuale" rimangono fissi solo i potenziali (da 1 a 8 ) dei ciclisti, mentre l'attribuzione delle stellette è sempre casuale, giusto? per fare un esempio, andando a spulciare col Lachis Editor ho notato che in due carriere differenti ma con le stesse impostazioni Vuillermoz aveva come limite in MON una volta 85, l'altra 76
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