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[UCI Europe Tour - HC] Tirreno - Adriatico


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Tirreno-Adriatico: il riscatto di Petacchi

Battuto tre giorni fa a Civitavecchia, Alessandro Petacchi si è preso subito la rivincita conquistando a Civitanova Marche la quarta tappa della Tirreno-Adriatico. Movimentatissimo il finale con Ballan che ha provato l'azione personale sull'ultima salita che culminava a otto chilometri dal traguardo. L'azione del veneto ha selezionato un gruppo di una ventina di corridori tra i quali Axelsson, Freire, Cancellara, Pozzato e Bettini: rimasto leggermente staccato, il treno della Milram ha lavorato alla perfezione per riportare davanti Petacchi e impostare la volata. Sul rettilineo finale lo speezzino è stato bravo a resistere al tentativo di rimonta di un Freire sempre brillantissimo mentre al terzo posto ha chiuso Pozzato. Per Petacchi si tratta del sesto successo stagionale, la sesta vittoria in sette volate. Lo svedese Niklas Axelsson ha conservato la maglia di leader della classifica generale.

Alessandro Petacchi ovviamente è felicissimo: “E’ stata una bella volata, lanciata a velocità alta come piacciono a me. I miei hanno fatto un gran lavoro. Prima per cercare di rientrare sui fuggitivi, scappati sull’ultima salita, e poi per dettare il ritmo allo sprint. In volata sono partito leggermente lungo perché il vento era di lato/favore e non volevo farmi anticipare da nessuno. La vittoria la decio a mia moglie e al nostro bambino in arrivo”.

Soddisfatto anche il diesse della Milram Antonio Bevilacqua: “Voglio fare i complimenti ai miei ragazzi. Hanno lavorato veramente duro per rientrare e per portare Petacchi davanti. Il clima è ottimo e l’abnegazione è totale. Speriamo di avere la fortuna necessaria per fare bene alla Milano Sanremo”.

Ordine d'arrivo

1. Alessandro Petacchi (Milram)

2. Oscar Freire (Rabobank)

3. Filippo Pozzato (Liquigas)

4. Gerald Ciolek (High Road)

5. José Joaquin Rojas (Caisse d'Epargne)

6. Daniele Pietropolli (Lpr)

7. Enrico Gasparotto (Barloworld)

8. Maximiliano Richeze (CSF Navigare)

9. Heinrich Haussler (Gerolsteiner)

10. Tom Boonen (Quick Step)

Classifica generale

1. Niklas Axelsson (Diquigiovanni Androni)

Tuttobiciweb.it

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Top Posters In This Topic

Nella cronometro di oggi vittoria strameritata del Campione del Mondo a cronometro Fabian Cancellara che conquista anche la maglia di leader.

Lo svizzero si è dimostrato il piu' forte e solo l'americano Zabriske (Slipstream) è riuscito ad impensierirlo.

Peccato per Gerdeman (High Road) che stava andando molto forte, ma è caduto a 1 km dall'arrivo e ricoverato in ospedale per trauma contusivo.

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Cmq la Tirreno è diventata una corsa per cronomen.

Montelupone non era un gran che, a parte l' ultimo km, dove al massimo si guadagnava qualche secondo e poche salite dove poter far qualcosa.

E' un peccato vedere una Nizza così bella, mentre una Tirreno non certo esaltante che si decide in una crono...

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Cancellara fa il pieno

Tappa e maglia alla Tirreno

Nella quinta frazione della corsa dei due mari, lo svizzero batte tutti nella cronometro da Macerata a Recanati ed è il nuovo leader della classifica generale al posto di Axelsson

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Fabian Cancellara, 27 anni, al terzo successo stagionale. Bettini

RECANATI (Mc), 16 marzo 2008 - Fabian Cancellara ha vinto la quinta tappa della Tirreno-Adriatico, una cronometro individuale da Macerata a Recanati di 26 chilometri. Lo svizzero della Csc, che martedì compirà 27 anni e da due anni è il campione del mondo della specialità, ha preceduto di 22" l’americano David Zabriskie (Slipstream) e di 54" lo svedese Thomas Lovkvist (High Road). Primo italiano al traguardo Enrico Gasparotto (Barloworld), quinto a 1’. Cancellara ha anche conquistato la leadership della classifica generale: secondo, a 16", proprio Gasparotto mentre lo svedese Niklas Axelsson (Diquigiovanni), leader al mattino, è arrivato 30° a 2’26".

COME DA COPIONE - Cancellara ha cominciato il 2008 alla grande: prima di oggi, aveva già vinto il cronoprologo del Giro di California e l’Eroica. Il re della Roubaix 2006, che ha origini lucane, ha ottenuto più della metà dei suoi successi da pro’ contro il tempo: ma si sta proponendo sempre di più come un campione completo. Cresciuto nel vivaio Mapei, dal 2003 al 2005 è stato alla Fassa Bortolo prima di passare alla Csc: "Non sono mai stato così in forma a questo punto della stagione - ha ammesso -. Mi sono allenato più o meno come gli anni scorsi, però a tavola ho fatto qualche sacrificio in più. Peso sempre 83-84 chili, ma con più massa muscolare e meno grasso". Così, considerando anche le sue qualità di finisseur e l’ottima tenuta in salita dimostrata in questi giorni, sarebbe rischioso escluderlo dal pronostico della Milano-Sanremo: alla Classicissima di sabato mancano soltanto sei giorni.

RISCHIO - L’ha corso Paolo Bettini: l’iridato della Quick Step aveva cominciato la sua cronometro da circa sette chilometri, quando nell’affrontare una curva a destra dall’esterno verso l’interno e ha trovato una macchina sul percorso che proseguiva contromano. L’ha evitata per miracolo: "Fosse state due curva prima, l’avrei presa in pieno. L’ho scampata per miracolo". Il tedesco Linus Gerdemann (High Road) ha picchiato contro il marciapiede a poco più di un chilometro dalla fine: ha ripreso e ha chiuso ottava, poi è stato portato in ospedale per accertamenti.

DOMANI - La corsa dei due mari prosegue con la sesta e penultima tappa: da Civitanova Marche a Castelfidardo per 196 chilometri. La parte finale, da ripetere 4 volte, è piuttosto impegnativa: gli ultimi 4 km sono in salita con pendenze che arrivano anche all’11%. Il Cancellara visto fin qui dovrebbe tenere, ma ci proveranno in tanti e la corsa resta aperta. Martedì, poi, chiusura con il circuito di San Benedetto del Tronto, ideale per i velocisti.

Gazzetta.it

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Bettini: che paura, ho rischiato un frontale in discesa...

Pochi secondi, tanta paura... Brutta avventura oggi per il campione del mondo Paolo Bettini: durante la cronometro della Tirreno-Adriatico, infatti, il toscano ha rischiato veramente tanto in discesa, quando uan vettura si è infilata sul percorso e ha cominciato a procedere ins enso contrario alla maarcia dei corridori. Per pochi secondi appena Bettini è riuscito ad evitare un frontale che avrebbe potuto avere conseguenze drammatiche.

Tuttobiciweb.it

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Tirreno: frattura per Gerdemann

Davvero una domenica sfortuna, questa, per Linus Gerdemann: nella caduta occorsagli a poco più di un chilometro dal traguardo di Recanati, il giovane tedesco della High Road ha riportato la frattura del condilo del femore sinistro. Gerdemann sarà operato domani a Innsbruck e potrà risalire in bicicletta nel giro di sei settimane.

Tuttobiciweb.it

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Gasparotto: corro finalmente senza problemi. E si vede...

Enrico Gasparotto è sicuramente la rivelazione della Tirreno-Adriatico. Al microfono del nostro Roberto Sardelli il friulano della Barloworld racconta la sua corsa, le sue ambizioni, la sua scelta di andare a vivere da solo e soprattutto la sua soddisfazione per aver potuto iniziare finalmentee una stagione senza problemi fisici. Ascoltiamo i suoi pensieri.

Tuttobiciweb.it

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Cmq la Tirreno è diventata una corsa per cronomen.

Montelupone non era un gran che, a parte l' ultimo km, dove al massimo si guadagnava qualche secondo e poche salite dove poter far qualcosa.

E' un peccato vedere una Nizza così bella, mentre una Tirreno non certo esaltante che si decide in una crono...

La Tirreno, a mia memoria, non è mai stata una corsa per scalatori, ha sempre privilergiato scattisti veloci e cronomen...ogni tanto (vedi 2006 e 2007) presenta un arrivo in salita più lungo, ma a mia memoria si è quasi sempre decisa a crono.

D'altronde è (da sempre) la corsa ideale per preparare la Milano-SanRemo, con i suoi arrivi "nervosi".

Ricordo che agli inizi degli anni '90 la Tirreno terminava con una lunga crono a San benedetto del tronto che decideva sempre la corsa. :shock2:

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  • Moderatori
La Tirreno, a mia memoria, non è mai stata una corsa per scalatori, ha sempre privilergiato scattisti veloci e cronomen...ogni tanto (vedi 2006 e 2007) presenta un arrivo in salita più lungo, ma a mia memoria si è quasi sempre decisa a crono.

D'altronde è (da sempre) la corsa ideale per preparare la Milano-SanRemo, con i suoi arrivi "nervosi".

Ricordo che agli inizi degli anni '90 la Tirreno terminava con una lunga crono a San benedetto del tronto che decideva sempre la corsa. :rolleyes:

Si Giovà hai ragione, ma a volte i cronoman puri si staccano su muri come quello di Montelupone, invece Cancellara quest'anno è stato superlativo ... ha tenuto molto bene le salite e a crono beh ... è campione del mondo :lol:

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Alla Tirreno bis di Freire

Nelle penultima tappa, lo spagnolo della Rabobank supera in volata Pozzato e Di Luca. Cancellara resta leader. Partenza ritardata per solidarietà a Van Impe, il corridore belga costretto a casa da un test antidoping a sorpresa nonostante i funerali del figlio

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Il tre volte campione del mondo Oscar Freire. Ansa

CASTELFIDARDO (Ancona) 17 marzo 2008 - Il tre volte campione del mondo Oscar Freire ha vinto allo sprint la sesta e penultima tappa della Tirreno-Adriatico, Civitanova Marche-Castelfidardo di 196 km. Lo spagnolo ha bruciato sul traguardo gli italiani Filippo Pozzato e Danilo Di Luca, dopo aver regolato Petacchi nel corso della prima tappa. Lo svizzero Fabian Cancellara ha conservato il primato in classifica generale. Domani partenza e arrivo a San Benedetto del Tronto.

LA PROTESTA - "Mille volte sì ad una lotta al doping forte e responsabile, mille volte no ad ogni violazione dei diritti che spettano ai corridori come a ciascun essere umano". Terminava così il messaggio letto questa mattina da Filippo Pozzato, vice-presidente dell'Assocorridori italiana, prima della partenza della sesta tappa. Gli atleti hanno dimostrato in modo composto ma determinato contro gli eccessi dell'antidoping. Lo hanno fatto per solidarietà con il collega Kevin Van Impe, il corridore belga costretto nella propria abitazione ad un test antidoping a sorpresa nonostante stesse per prendere parte ai funerali del figlio, nato prematuro e morto poche ore dopo aver visto la luce. Così come avvenuto ieri alla partenza dell'ultima tappa della Parigi-Nizza, stamane i partecipanti alla Tirreno-Adriatico hanno ritardato il via di cinque minuti in segno di solidarietà.

Gazzetta.it

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Cancellara: avrei voluto veder vincere Di Luca

È raggiante, Fabian Cancellara, perché la vittoria nella Tirreno-Adriatico è sempre più vicina: «Oggi dovevo solo curare Gasparotto e l’ho fatto. Così come lui ha fatto quel che doveva fare, vale a dire attaccare nel punto più duro per cercare di strapparmi la maglia. E mi sarebbe piaciuto veder vincere Di Luca per come ha mosso la squadra e per quello che gli sta capitando in questo periodo. Il compleanno? Lo festeggeremo doamni sera con una bella bottiglia di vino e, spero, con una bella vittoria: tutti i compagni di fermeranno per festeggiare con me, perché noi siamo una squadra molto unita. L’addio della CSC? Mi spiace, perché in otto anni questo marchio ha fatto molto per il ciclismo. Ma non credo che Riis possa avere problemi a trovare uno sponsor: se non ci riuscisse lui, che ha creato una squadra che oggi è di esempio per tutti, chi altri potrebbe farlo?»

Tuttobiciweb.it

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La Tirreno a Cancellara

Ultimo acuto di Chicchi

A San Benedetto del Tronto, nella settima tappa della corsa dei due mari, il toscano della Liquigas precede in volata Napolitano e Cavendish. Lo svizzero si aggiudica la classifica generale

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Lo sprint vincente di Francesco Chicchi, 27 anni. Bettini

SAN BENEDETTO DEL TRONTO (Ap) 18 marzo 2008 - Francesco Chicchi (Liquigas) ha vinto allo sprint la settima e ultima tappa della Tirreno-Adriatico, la San Benedetto del Tronto-San Benedetto del Tronto di 178 chilometri. Il lucchese della Liquigas, 27 anni, ha regolato in volata Danilo Napolitano (Lampre) e l’inglese Mark Cavendish (High Road). Poi McEwen, Hondo, Richeze, Usov, Rojas, Zabel e Cooke. La corsa se l’è aggiudicata Fabian Cancellara, con 16" su Enrico Gasparotto (Barloworld): lo svizzero della Csc ha compiuto proprio oggi 27 anni.

BIG A RIPOSO - La corsa parte lenta e non potrebbe essere altrimenti: è l’ultimo giorno e sabato c’è la Milano-Sanremo, nelle prime due ore la media è di 29,1. L’attacco di giornata è firmato da Landaluze e Martinez, entrambi dell’Euskaltel. Verranno raggiunti al 7° degli 8° passaggi del circuito finale, ma al giro precedente intanto c’era stata una caduta, sotto le prime gocce di pioggia di questa corsa. Tra i coinvolti Ciolek, Pietropolli, Ginanni e Kirchen: il gruppo si spezzava in più tronconi, dietro rimanevano Boonen, Freire e Bettini mentre altri big, Petacchi in testa, preferivano non rischiare scivolate e si tiravano fuori dallo sprint. Così la firma ce la metteva Francesco Chicchi, che nel 2002 a Zolder vinse il titolo mondiale per gli under 23: nel finale la sua rimonta non ha lasciato scampo a McEwen.

CARICO - "Vorrei che questo fosse il mio anno", ha ammesso Chicchi, che a San Benedetto ha colto il settimo successo da pro’, sicuramente il più prestigioso. L’anno scorso, alla Parigi-Tours, l’aveva preceduto solo Petacchi. "Quando ho visto che pioveva ho pensato che non avrei rischiato, ma poi ho pensato anche che un vero velocista i rischi se li prende: Pozzato, Fischer e Willems hanno fatto un lavorone e li ringrazio". Un successo che non gli varrà la convocazione per la Sanremo. "Fosse arrivato venti giorni prima...". In ogni caso, il Chicchi 2008 vuole essere diverso da quello che nei primi anni da pro’ non ha mantenuto fino in fondo le promesse che quel mondiale conquistato a Zolder, nello stesso anno di Cipollini. "Ora in squadra c’è un direttore sportivo che si occupa solo della preparazione, Paolo Slongo, e questo mi ha aiutato molto. In inverno mi sono allenato magari meno intensamente, ma con tanta qualità in più. Nella testa ho la Roubaix, anche se l’ho fatta una sola volta e non so se ci sono proprio portato. Quest’anno spero di farla in appoggio a Pozzato, in futuro chissà...".

Gazzetta.it

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