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[Uci pro Tour] Vuelta a Espana


emmea90

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la mancanza di abbuoni favorisce ulteriormente i cronoman/scalatori, quindi piepoli lo vedo piuttosto male, anche se spero possa fare bene.

ps. strano che nessuno abbia detto "ma Piepoli non era dopato?"

Perchè non lo era :!:

E cmq chissà perchè nessuno ha mai detto "Ma quando Simoni va al supermercato a prendere le caramelle, sono dolcificate dallo zucchero o da un' altra polverina bianca"? :roll:

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di nuovo vittoria di freire davanti a koldo fernandez e furlan...

1º 155 FREIRE, Óscar ESP RAB 4:24:10

2º 74 FERNÁNDEZ, Koldo ESP EUS m.t.

3º 54 FURLAN, Angelo ITA C.A m.t.

4º 144 BOONEN, Tom BEL QSI m.t.

5º 208 KORFF, André GER TMO m.t.

6º 191 PETACCHI, Alessandro ITA MRM m.t.

7º 25 CLERC, Aurélien SUI BTL m.t.

8º 205 GREIPEL, André GER TMO m.t.

9º 27 MARTIAS, Rony FRA BTL m.t.

10º 4 MANDRI, Rene EST A2R m.t.

11º 81 DA CRUZ, Carlos FRA FDJ m.t.

12º 129 VANOTTI, Alessandro ITA LIQ m.t.

13º 43 DUQUE, Leonardo COL COF m.t.

14º 61 BRAJKOVIC, Janez SLO DSC m.t.

15º 192 ZABEL, Erik GER MRM m.t.

16º 63 DAVIS, Allan AUS DSC m.t.

17º 124 CALCAGNI, Patrick SUI LIQ m.t.

18º 97 SCHUMACHER, Stefan GER GST m.t.

19º 19 VÁZQUEZ, Manuel ESP ACA m.t.

20º 3 DION, Renaud FRA A2R m.t.

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Freire, fantastico tris

Lo spagnolo si conferma protagonista alla Vuelta cogliendo il terzo successo di tappa. Petacchi anticipa troppo la volata e chiude sesto. Quinto Furlan. Efimkin resta al comando della corsa

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LOGROÑO (Spa), 6 settembre 2007 - Oscar Freire ha vinto la sesta tappa della Vuelta, Reinosa-Logroño, 184,3 km. Anzi, sarebbe più giusto dire che ha vinto anche la sesta tappa. Perché il 31enne spagnolo della Rabobank oggi ha servito il tris, dopo i successi di Santiago de Compostela (domenica) e Reinosa (ieri): sul traguardo di Logrono, al termine di una frazione senza grandi emozioni (neutralizzato l’unico tentativo vero di fuga, di Backstedt, Auge, Krivtsov e Lopez Gil, ai meno 5), il tre volte campione del Mondo è uscito dalla ruota di Alessandro Petacchi (lanciato dai compagni della Milram) andando a cogliere, nettamente, il nono successo 2007. Secondo posto per il connazionale Fernandez, terzo Korff, quarto Boonen, quinto Angelo Furlan. Solo sesto Petacchi, che ha smesso di pedalare negli ultimi 50 metri quando si è reso conto dell’inevitabilità della sconfitta, mentre Bennati e Bettini non hanno fatto lo sprint. Una curiosità: nelle prime sei tappe, Freire oltre alle tre vittorie ha raccolto anche due secondi posti.

SEMPRE EFIMKIN - Nessuna variazione di rilievo in classifica generale: Vladimir Efimkin, 25enne russo della Caisse d’Epargne che vive a Villongo (Bergamo), ha conservato la maglia oro di leader conquistata martedì con il successo sull’arrivo in salita dei Laghi di Covadonga. Secondo a 1'06" il connazionale Menchov, terzo lo spagnolo Sastre. Primo dei nostri in classifica Leonardo Piepoli, 6° sempre a 1'06".

DOMANI - Settima frazione: Calahorra-Saragozza, 176,3 chilometri. L’ultimo a vincere a Saragozza durante la Vuelta fu Alessandro Petacchi nel 2004, e anche stavolta, con gli ultimi 50 km interamente pianeggianti, è lecito attendere alla ribalta gli sprinter, alla vigilia della prima cronometro individuale (49 km) della corsa.

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Oggi c'è stata una caduta e alla fine l'ha spuntata il tedesco...

(io me l'ero giocato su FS, ho avuto un pò di fortuna, ma nella fortuna la sfiga di aver messo duque gregario al posto di Davis... metto sempre l'australiano solitamente ed oggi.... che rabbia!!!)

Cmq io vedrei Bettini capitano al mondiale....

insieme a Bennati se non casca prima del finale...

1 Erik Zabel (Ger) Milram

2 Allan Davis (Aus) Discovery Channel

3 Paolo Bettini (Ita) Quick.Step - Innergetic

4 Koldo Fernández (Euskaltel-Euskadi)

5 André Korff (Ger) T-Mobile

6 Philippe Gilbert (Bel) Française Des Jeux

7 Andrea Tonti (Ita) Quick.Step - Innergetic

8 Sylvain Chavanel (Fra) Cofidis

9 Luis León Sánchez (Spa) Caisse d'Epargne

10 Alexandre Usov (Blr) Ag2r Prévoyance

11 Mark Renshaw (Aus) Crédit Agricole

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Dal buco esce Zabel

Nella settima tappa il tedesco brucia in volata Davis e Bettini, dopo che una caduta aveva frazionato il gruppo a meno di due chilometri dall'arrivo. Efimkin sempre leader

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SARAGOZZA (Spa), 7 settembre 2007 - Sa ancora vincere le volate, nonostante i 37 anni portati a spasso con leggerezza e le 15 stagioni da professionista. Per il tedesco Erik Zabel vale l'aggettivo "eterno". Oggi il portacolori della Milram ha lasciato il segno nella settima tappa della Vuelta, la Calahorra a Saragozza, di 176,3 km. Uno sprint lineare, lungo le transenne, che gli ha consentito di precedere la coppia formata dall'australiano Allan Davis e dall'italiano Paolo Bettini, costretti a spostarsi al centro della carreggiata e quindi a percorrere più strada del rivale.

Davanti erano rimasti solo una dozzina di corridori, complice la caduta di massa che ha frazionato il gruppo a meno di due chilometri dall'arrivo. Tra i protagonisti tagliati fuori, anche lo spagnolo Oscar Freire (vincitore di tre tappe) e il belga Tom Boonen, per cui stava lavorando il treno della Quick Step. E prima c'era stata un'altra caduta collettiva in vista del finale.

Per Zabel è la prima vittoria in questa Vuelta: l'anno scorso si era aggiudicato le tappe di Caceres e Madrid. Ora l'uomo-simbolo del ciclismo tedesco può giustamente coltivare ambizioni per il Mondiale casalingo di Stoccarda, dove punterà a fare meglio dell'argento di un anno fa a Salisburgo, quando fu battuto da Bettini. La Federciclo tedesca, infatti, ha fatto retromarcia sulla decisione di escluderlo dalla Nazionale per la confessione sull'uso di Epo nel 1996, quando correva alla Telekom. In Germania pensano che meriti un'altra occasione. Motivo per cui sembra scontata la sua convocazione per la prova iridata del 30 settembre.

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Ordine d'arrivo

1. Bert Grabsch (Ger, T-Mobile) in 57'05" alla media di 54,867 km/h

2. Bodrogi (Ung) a 34"

3. Devolder (Bel) a 48"

4. Menchov (Rus) a 1'18"

5. Backstedt (Sve) a 1'37"

6. Schumacher (Ger) a 1'52"§

7. McCartney (Usa) a 1'55"

8. Posthuma (Ola) a 2'01"

9. Champion (Fra) a 2'15"

10. Gonzalez (Spa) a 2'18"

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Il sorpasso di Devolder

La crono rivoluziona la classifica della Vuelta: il belga della Discovery è il nuovo leader. Efimkin scende al terzo posto. Bertagnolli primo degli italiani

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SARAGOZZA, 8 settembre 2007 - La Vuelta cambia ancora padrone. L'ultimo si chiama Stijn Devolder, belga della Discovery Channel con il pallino delle classiche e discrete doti da cronoman. Doti che oggi ha esaltato nella prova contro il tempo da Cariñena a Saragozza di 52,2 km. Il 3° posto assoluto, a 48" dal vincitore Bert Grabsch, gli è valso anche il comando della classifica, strappato al russo Vladimir Efimkin (solo 18° con un ritardo di 3'22") che aveva dominato martedì in cima ai Laghi di Covadonga.

SORPRESA - La vittoria di tappa, come detto, è andata al tedesco Grabsch, campione nazionale a cronometro, che ha colto il successo più importante (il decimo) in dieci stagioni da professionista senza grossi acuti. Il portacolori della T-Mobile, che lo scorso inverno si era trovato senza squadra per l'abbandono della Phonak, è andato come il vento (è proprio il caso di dirlo) stabilendo una media di 54,867 km/h. Miglior italiano Leonardo Bertagnolli: 27° a 4'08". Il trentino della Liquigas, vincitore il mese scorso della Classica di San Sebastian, è anche il meglio piazzato in classifica: 10° a 4'03".

SEGNALI NEGATIVI - Molto male Damiano Cunego, caduto nella prima tappa e ancora in cerca della condizione ottimale per il Mondiale. La crono non era un test significativo, ma il veronese della Lampre è sprofondato al 168° posto (su 181 corridori), con 9'33" di ritardo. Se ha corso di riserva, domani è l'occasione di dimostrarlo. La nona tappa non mente: si sale da Huesca alla stazione sciistica di Cerler (167,6 km). Alle spalle del leader Devolder, c'è un altro russo che preme a 30": è Denis Menchov, il re della Vuelta 2005. La maglia oro aspetta ancora un padrone.

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Oggi mi aspetto una rivincita da parte degli scalatori che hanno perso tempo ieri come Sastre, Gomez Marchante e soprattutto Piepoli che ieri ha perso oltre 7 minuti, ormai per il Trullo Volante il podio è un miraggio.

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