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[CYM07]Dalla Granfondo al professionismo


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Tutto ha inizio nella primavera 2005 quando sui quotidiani piacentini compaiono i primi calendari che interessano i cicloamatori, la notizia più rilevante è la nascita di una nuova Granfondo organizzata dal "Duca di Benidorm" alias Giancarlo Perini, in programma per Giugno, con l'opportunità di fare le salite più belle della provincia senza dover stare troppo attenti alle macchine e senza respirare quindi troppo smog.

GF1.jpg

Per la prima edizione Perini ha fatto le cose in grande, si prospettava anche l'arrivo di Bugno e Chiappucci quale migliore occasione per poter pedalare a fianco di alcuni campioni?

Ed il giorni si avvicina sempre di più

GF2.jpg

Il percorso prevede tre salite fino al Santa Franca, poi ancora su verso il monte Albareto e per finire una classica della provincia, la scalta a prato barbieri, che purtroppo dovrò saltare, 90 km per la GF corta mi bastano.

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Top Posters In This Topic

Arriva il giorno della granfondo, più di mille ciclisti presenti, un successo per l'organizzazione, era stato promesso Bugno ma non si è presentato, Chiappucci invece c'era e con lui anche Guidone Bontempi, bella mattina di giugno e si parte, tratto pianeggiante fino a Morfasso e poi incomincia la scalata verso il Santa Franca, pensavo di essere più in forma quando la pendenza aumenta però sono quasi fermo sui pedali, molti salgono, alcuni scendono e spingono la bici, io nel mio stupido orgoglio non metto piede a terra, come diceva il buon Gino Bartali "la maglia rosa non mette mai il piede a terra", in condizioni pietose arrivo in cima e butto in discesa deciso a recuperare un po di tempo, ripida, piena di tornanti ed a circa metà troppo sicuro di me ecco il danno, un tornante troppo forte e la faccia contro il guard-rail, ruota anteriore piegate e sbucciature varie, resto a terra sull'asfalto, chi passa mi offre aiuto ma rifiuto sempre.

Saranno passati circa 10 minuti ed arriva una macchina dell'organizzazione da cui scende Perini, mi prendono la bici e mi fanno salire in macchina e così ho concluso la granfondo seduto a fianco del Pero commentando i vari ciclisti chi si vedevano "va piano.... è un chiavica... non sa stare in sella.... è scoppiato...." alla fine dei miei commenti Perini mi ha guardato dicendomi beatamente "bhe almeno loro non cadono"... una risata e poi via, fino al traguardo, lo stesso Perini mi ha proposto di portare la bici a sistemare al suo negozio a Carpaneto, il Perini Bike, perchè no?

La granfondo alla fine è stata un successo ed i giornali locali la hanno elogiata.

GF4.jpg

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Passano alcuni giorni e vado a recuperare la mia bicicletta al negozio di Perini che, invece che come erroneamente detto prima, si chiama Perini Sport e non Perini Bike

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Entro e dietro al bancone trovo lui, il Duca, Giancarlo Perini, mi guarda e si mette a ridere riconoscendomi

pero2.jpg

Sistemiamo le cose parlottiamo un po ma pare essere una semplice chiacchierata, le mie visite al suo negozio si fanno sempre più frequenti, un po per sistemare la bici un po per far due chiacchiere con lui, arrivo al punto che mi iscrivo al Team Perini, un gruppo di cicloamatori che hanno come presidente il Pero e così fino a fine 2005 e per l'inizio 2006 cominciano le sgambate per la provincia coi ragazzi e spesso anche con Perini, ormai possiamo definirci amici.

Una sera dopo la cena sociale, una delle tante, io ed il Pero eravamo un po alticci e cominciamo a fantasticare su una futura carriera nel professionismo, sicuramente non sui pedali ma in ammiraglia, e sempre sotto i fumi dell'alcool diciamo "proviamoci".

Il giorno dopo vado al negozio del Pero, sua moglie "la siura Maria" mi guarda subito male

Maria : l'avete fatto bere eh ieri sera? ma questa storia deve finire

Cle : Ehmmmm.. giorno signora c'è Giancarlo?

Maria : si si è in officina vai, mica può accogliere i clienti con i postumi no?

un saluto di cortesia e poi mi avvio, il pero sta sistemando una bicicletta in quella che diverrà la nostra base, gli ricordo il nostro patto della sera prima lui mi manda a quel paese "i discorsi da ubriachi non contano" mi impunto e allora lui mi passa la sua agenda con i nomi di molte società italiane e alcune estere "tieni, fai qualche telefonata, se accettano ci sto, ma sia chiaro non mi trasferisco lontano da qua, sarà la squadra ad allenarsi su queste strade.

Una possibilità, quella che volevo, siamo a circa Settembre 2006, un anno che conosco il Pero, con la sua agendina mi metto in angolo e comincio a smanettare sui pulsanti del cellulare.

L : Liquigas buongiorno desidera?

Cle : Buongiorno sono il socio del Signor Perini, colui che ha fatto vincere il mondiale '92 a Bugno, potrei parlare col Sig. Liquigas?

L : Scusi con chi vuole parlare lei?

Cle : Col Sig. Liquigas.

L: Ehmmm.. attenda in linea.

.....

L : Buongiorno sono uno dei dirigenti, in cosa posso esserle utile?

Cle : Salve solo il Socio del Signor Perini...

L : Ah il vecchio Giancarlo, mi dica mi dica

Cle : Ecco io e Giancarlo vorremmo entrare nel ciclismo e vorremmo un ruolo da DS nella sua squadra, io sono un cicloamatore e....

TUUU - TUUU - TUUU

deve essere caduta la linea, riproviamo

Cle : Salve sono quello di prima....

TUUU - TUUU - TUUU

Più o meno con tutte le squadra ho la stessa risposta, solo dalla Phonak ho una risposta diversa, dopo aver passato il centralino:

D : Salve mi dica in cosa possa essere utile?

Cle : Buongiorno sono il socio del Sig. Perini vorremmo avere un posto da DS nella vostra squadra, io sono un cicloamatore ma....

D : Scusi scusi, aspetti un attimo in linea.... ecco può ripetere la sua richiesta?

Cle : Ma... perchè?

D : Ho messo il vivavoce e chiamato un po di gente, sa dopo lo scandalo Landis abbiamo bisogno di farci due risate.

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Continuano le telefonate, Perini ogni tanto alza gli occhi dal suo lavoro mi guarda e ride, sapeva già che era una scommessa persa, l'ultima telefonata mi dico, e poi rinuncerò, la Tinkoff.

Solita scenetta iniziale col centralino e poi si arriva dai dirigenti.

T: Buongiorno mi dica, come posso esserle utile.

Cle : Salve sono il socio del Sig. Perini

T: Conosco bene la fama del suo socio, la ascolto.

Cle: Ecco Noi vorremmo diventare i DS della sua società.

Attimi di silenzio

T: conosco la fame di Perini ma le sue credenziali.

Cle: Se gli dico che non ne ho mi prende per pazzo a fare questa richiesta?

T: bhe si è già risposto da solo, ma ora attenda un attimo che la metto in contatto direttamente col signor Oleg Tinkov, il presidente, senza offesa ma una risata anche lui se la vuole fare ogni tanto.

tinkov.jpg

.....

Tinkov : Salve mi hanno detto della sua assurda proposta è vero?

Cle : Ehmmm.. direi di si

Dopo una fragorosa risata il presidente lascia aperto uno spiraglio, ma molto molto piccolo, forse più una presa in giro

Tinkov : Guardi mi ha fatto sorridere, le pongo le condizioni:

primo deve pagare l'indenizzo per il licenziamento ai nostri tre futuri DS Cozzi, Maini e Konychev, i quali hanno già firmato per il 2007.

secondo se alla fine della stagione non avrà ottenuti risultati dovrà pagare tutte le spese avute in stagione di tasca sua e risarcirci per la perdita di immagine.

terzo non dovrà fare richieste assurde per una rosa, la squadra per il 2007 è già fatta e non si tocca.

quarto naturalmente lavorerete gratis, non si paga un Signor nessuno per fare danni.

Cle : anche io ho una richiesta però

Tinkov : la ascolto

Cle : la squadra dovrà avere sede operativa nel piacentino, allenarsi qua e così via.

Tinkov : va bene l'accetto, quando avrà trovato quei milioni di euro necessari a garantire una stagione tranquilla e non in perdita si faccia sentire.

Effettivamente è una sfida ancora più grande, guardo il Pero e gli racconto, lui con la sua proverbiale calma non può che rispondere "va bene, trova i soldi e andiamo, l'idea è tua e sborsi tu"

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Passa un mesetto, ormai l'idea di entrare nel professionismo è un mero ricordo, finchè squilla il cellulare, il numero di casa, mia madre.

M: Ciao, senti ho una brutta notizia da darti.

Cle: Dimmi

M: ti ricordi la Zia Peppa? quella che era andata a cercare fortuna in america?

Cle: si quella che mi ha tenuto al battesimo giusto?

M: eh si proprio lei, è venuta a mancare

Cle: diamine, era un po anzianotta però già eh?

M: già, pare ti abbia nominato suo unico erede non essendo stata sposata e non avendo contatti con parenti da quando si era trasferita

..... Attimo di silenzio.... le rotelle girano

Cle: ma l'aveva fatta fortuna no?

M: ma che importa adesso

Cle: bhe... sai com'è....

da una disgrazia, la classica vecchia Zia d'America che non si vede da anni, si aprono nuove prospettive, volo subito dal Pero, gli racconto tutto, incredulo è un po titubante, si aprono porte che, forse, avrebbe preferito restassero chiuse ma ormai non si può tirare indietro.

Una telefonata alla Tinfoff, parlo direttamente con il presidente, è incredulo, ma uomo d'onore qual'è non si rimangia la parola, d'altronde come buon uomo d'affari il suo tornaconto a fine stagione lo avrà comunque, e così comincia l'avventura in attesa di una riunione con gli sponsor per definire, o meglio far farci imporre, gli obiettivi della stagione.

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Ecco la rosa nella quale non ho potuto metter becco, ci sono buoni corridori ma non certo campioni, ci arrengeremo, non ci sono velocisti se non tale Danilo Hondo, un tedesco col cognome giapponese ed il nome italiano. Brutt Petrov Ignatiev e Hamilton saranno quelli che dovranno fare la differenza ed anche da Ruggero Marzoli ci si attende qualcosa di buono.

rosa.jpg

La riunione con gli sponsor arriva, e mette me ed il Pero in soggezzione, guardati come appestati, gli sponsor non sono propriamente gentili anche se gli obiettivi sono abbordabili.

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obiettivi.jpg

Quello che ci pare fra tutti il più arduo per ora è la tappa al giro d'italia, due obiettivi in uno, perchè il primo sarà quello di ottenere una Wild Card.

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Arriva gennaio ed io ed il Pero abbiamo il primo contatto coi ragazzi, la maggior parte sono italiani e russi molti dei quali già residenti nel piacentino, prendo la parola.

- bene ragazzi, abbiamo una stagione lunga e difficile davanti, qua nessuno vuole obbligare niente agli altri e nessuno vuole impartire ordini, ogni decisione si prenderà assieme per il bene della squadra, so che non avete la minima idea di chi sia ma vi chiedo solo di fidarvi.

Brusio in sala, non pare che abbia convinto i miei uomini che mi guardano con diffidenza, il Pero se ne accorge e cerca di stemperare la tensione.

- Siamo qua per vincere, e tanto che ci siete potreste insegnare qualcosa a questo qua per come si va in bici, la prima volta che l'ho visto era faccia all'asfalto

Il Pero è sicuramente più carismatico di me, poche parole ma i ragazzi accennano un sorriso a parte Brutt che proprio scoppia a ridermi in faccia, riprendo la parola.

- Bene, il 4 gennaio partiremo in ritiro, una decina di giorni a Lucca, il Pero non verrà per far contenta la siura Maria ma vi seguirò io e resterò sempre in contatto con lui, ci sono domande?

Brutt alza la mano

- Ehi Capo le lucane ci stanno?

Silenzio in sala fino a quando Petrov, quasi padre premuroso, tira uno scappellotto a Brutt.

La sera prima della partenza organizziamo una serata per presentare la squadra, Rai, Gazzetta dello Sport, Corriere....... tutti hanno rifiutato il nostro invito, i giornalisti presenti quelli dei giornali locali, a presentare la serata il conduttore di Kronoscalata, programma sul ciclismo di Telelibertà, Carlo Danani, ospiti della serata personaggi di spicco del piacentino, Filippo Inzaghi ha rifiutato e si è presentato suo fratello Simone, Perini voleva Gianni Pettenati, quello di Bandiera Gialla, ma sono riuscito a convincerlo a prendere un'altra cantante piacentina più moderna (si fa per dire) Fiordaliso.

fiordaliso.jpg

La serata procede senza intoppi, se non per il fatto che Brutt per una mezzoretta sparisce e che non si trova manco la cantante di San Nicolò, chiedo a Petrov se ha visto Pavel, uno scrollo con la testa e una semplice risposta "basta che respirino"...... non ho voluto indagare di più.

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Comincia il ritiro, si arriva la sera, subito a fare le camere, la mia preoccupazione per il momento è che Brutt non abbia una camera tutta per lui ma pare che il ragazzo si sia già accordato con un compagno, il giovane del gruppo Ivan Rovny, russo di soli 19 anni. La prima serata passa tranquilla ed il giorno dopo subito una bella sgambata, i ragazzi davanti ed io a seguirli col pulmino, ad un tratto noto che Brutt di colpo fa un'inversione a U in mezzo alla strada e scatta dalla parte opposta

- Pavel Pavel dove diamine stai andando

non ricevo risposta

- Evgueni, Elio (Petrov, Aggiano) guidate Voi i ragazzi io vado a cercare quel perdigiorno

Torno indietro di un paio di chilometri, trovo la bici di Pavel a fianco alla strada, mi guardo attorno ed in un campo ci sono cinque ragazze che lavorano, Pavel dietro di loro a guardare

mondine1.jpg

- PAVEL DIAMINE ANDIAMO

Il ragazzo parlotta con una di queste per poi sbuffando tornare indietro, cerchiamo di raggiungere gli altri e non facciamo molta fatica, vedo tutte le bici vicino ad un cascinale, mi fermo ed entro, vino che scorre e porchetta affettata, idea del vecchio Elio sicuramente penso.

Aggiano, Contrini, Commesso e Marzoli a giocare a scopa, loro gli unici italiani del gruppo.

Kyrienka canta canzoni Bielorusse a squarcia gola

Hondo e Weigold, i due tedeschi, un po stizziti, prime donne tedesce che non si abbassano a tanto restano in angolo a parlare e commentare.

Serrano lo spagnolo fa gara a chi ce l'ha più lungo (non in senso figurato purtroppo) con Hamilton.

Mentre il gruppo di russi Petrov, Ignatiev, Chernetskiy, Mindlin, Klimov, Rovny, Serov e Trussov hanno scovato una cassa di Vodka.

Brutt mi da una pacca sulla spalla "avevi ragione capo, forse è meglio qua" detto questo va a fare a gare con Serrano e Hamilton....... allenamento finito.

Si torna in albergo e prima di andare a dormire faccio un giro nei corridoi, fuori dalla camera di Brutt trovo seduto a terra davanti alla porta Rovny.

Cle : Ivan che diamine sta succedendo, perchè non sei in camera?

R : Ecco... insomma..... Pavel....

Cle : Che sta combinando Pavel? non dirmi che non ti trovi bene con lui.

R : No capo, è che è arrivata una signorina a trovarlo

Busso alla porta, nessuna risposta, busso nuovamente e mi rispondono "aspetta Ivan, ti prometto che domani sera le faccio portare un'amica".

Cle: Pavel che diamine stai facendo... sei in ritiro, forza un po di serietà

silenzio all'interno della stanza, poi la porta si apre e mi trovo davanti Brutt con un paio di mutande leopardate

B : Nulla Capo stavo scherzando

Cle : la finestra aperta Pavel? non sto tempo?

B : Noi abituati in russia, con sto tempo andiamo al mare

Cle : Rovny dentro, forza

Lascio i ragazzi ma quel cappello di paglia sul pavimento della stanza di Brutt non mi è passato inosservato.

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Il ritiro procede più o meno bene, ogni tanto Brutt scompare per delle mezz'ore per poi ricomparire, Aggiano si ferma a bere in qualche osteria ma i dieci giorni passano tranquilli... più o meno. Alla fine del ritiro il più in forma di tutti, stranamente, pare proprio Pavel, che i suoi metodi alternativi siano meglio del doping?

Al ritorno mi reco dal Pero e ho subito una notizia, sfruttando alcune vecchie amicizie ha trovato un nuovo sponsor per la squadra, contratto di soli sei mesi, ma meglio di nulla.

martini%20logo.jpg

Col Pero e coi ragazzi ci sediamo a tavolino e cerchiamo di stilare il calendario per i primi mesi dell'anno, tutto d'accordo a non fare corse a gennaio, niente Tuor Australiano e Tuor del Qatar quindi, la prima corsa in cui dobbiamo fare bene è il Tour del Mediterraneo quindi entro metà febbraio la gamba va fatta e si decide di andare al Tour della Malesia, sudore freddo sulla mia fronte, cerco di nasconderlo ma ci riesco poco, subito Brutt scoppia a ridere "il novellino se la fa addosso", ma non era quello, finita la riunione dove abbiamo deciso le destinazioni per febbraio prendo Perini in disparte.

Cle : Gianca io ho un problema ad andare in Malesia

Pero : E' una corsa come un'altra, al giro che farai? ti dovremo portare con un'ambulanza?

Cle : No il fatto non è quello è che.... io non voglio prendere l'uccello di piombo

Pero : eh? va bene, non starai in camera con Pavel

Cle : No no.. è l'aereo che... ecco, non ho un buon rapporto

Il pero scoppia a ridere per poi tornare sull'argomento

Pero : Ma io ho anche il negozio, ci devi andate tu, io poi mi fare Gp di Marsiglia e l'Etruschi mentre sei via.

Cle : guarda Pero veramente non me la sento... se puoi andarci tu, vado io in negozio

Pare non ci siamo alternative e Perini è costretto a partire con i sei uomini che faranno parte della spedizione.

Gennaio passa in fretta e Brutt si scopre sempre il più in forma, sicuramente uno che andrà in Malesia volentieri come da lui stesso affermato "so che le Malesi ci stanno senza essere pagate, bello no?"

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Arriva così febbraio, momento della verità, la squadra è già partita da qualche giorno per abituarsi al fuso orario, il roster scelto per questa manifestazione è il seguente:

Tyler Hamilton, sarà il capitano e cercherà di fare classifica sfruttando le uniche due tappe con salite presenti.

Pavel Brutt, il giovane russo ha libertà di azione, può tentare azioni quando si sente bene.

Danilo Hondo, non in formissima ma per le volate sarà il nostro uomo di punta.

Ruggero Marzoli, cercherà di aiutare Hondo nelle volate anche se gli ordini sono quelli di utilizzare la tecnica della sanguisuga, ovvero sfruttare i treni degli avversari senza crearne di nostri.

Elio Aggiano, corridore di esperienza, gregario tutto fare, dal controllo degli avversari alle ricuciture delle fughe.

Serguei Klimov, aiuterà il leader nelle tappe di montagna, finchè avrà fiato, e dovrà fare il lavoro faticoso.

La squadra arriva, io resto a casa e non riesco a seguire in diretta la prima tappa, per questo tour sarà il Pero a dovermi aggiornare su quello che accade alla fine di ogni.

1° Tappa - Tour della Malesia

Guardo l'ora, controllo il fuso orario, dovrebbe essere terminata, dall'officina del negozio di Perini lo chiamo.

Cle : Allora Gianca come è andata?

Pero : guarda è successo di tutto

Cle : diamine, non avremmo fatto un flop pazzesco.

Pero : dunque, la tappa era breve, manco 100 km, dopo una quindicina Pavel scatta, non mi ha manco avvertito, l'ho insultato un po ma non ha risposto, il ragazzo ha vinto il primo traguardo volante.

Cle : bhe buono no? è andato in fuga? c'è riuscito?

Pero : l'hanno ripreso quasi subito, poi si è proseguito quasi compatti fino all'ultimo traguardo volante che era a circa 13km dall'arrivo, qua in 4 dopo lo sprint han preso un po di vantaggio e non c'è stato nulla fare.

Cle : Danilo era fra questi?

Pero : macchè, mi ha detto "Gianca non sto tanto bene, non sprinto e mantengo le forze per la volata", peccato che quei quattro hanno anticipato e se la sono giocata fra loro.

Cle: alla fine allora chi ha vinto?

Pero : un tedesco, un certo Tilo Schüler, mai sentito, del Team Sparkasse.

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Cle : ed i nostri come han fatto la volata?

Pero : da sanguisughe, Marzoli ha preso la ruota di Mondory e Hondo che non era al top quella di Marzoli, il gruppo però l'ha regolato Bongiorno, quell'argentino allevatore di buoi, Ruggero è arrivato sesto e Hondo subito dietro settimo

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Cle: insomma una giornata da dimenticare.

Pero : no, sai quello scatto di Pavel? bhe con l'abbuono è riuscito a prendersi la maglia di giovane, altro fatto strano è che mentre le due miss erano presenti alla sua premiazione a quella dopo ce ne era solo una.... sto ragazzo va raddrizzato.

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Classifica di tappa:

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