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Vinokourov positivo !!!


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Nei progetti di Vinokourov un centro benessere

Il kazako trovato positivo martedì al Tour avrebbe investito 1,3 milioni di euro in un comune dell'entroterra di Cannes per aprire un centro di riabilitazione per sportivi professionisti...

PARIGI, 27 luglio 2007 – A 50 chilometri da Cannes, a un’ora di strada dall’aeroporto di Nizza, nel magnifico entroterra della Costa Azzurra, sorgerà un centro di riabilitazione per sportivi professionisti. Un complesso di “remise en forme” dove ritrovare forze e energie, dopo infortuni, o magari, lunghe squalifiche. Il proprietario... Alexandre Vinokourov, appena cacciato dal Tour de France con l’accusa di doping.

INVESTIMENTI - Il kazako, secondo il quotidiano Le Parisien, ha acquisito un hotel e un terreno nel 2006 nella cittadina provenzale di Andon. Un investimento da 1,3 milioni di euro, effettuato dalla società Bishkule, registrata ad Antibes, ma che fa riferimento direttamente al ciclista sospeso dalla squadra Astana.

IMMAGINE - Il progetto di Vinokourov è stato ben accolto dal comune che sperava di sfruttare l’immagine di un campione di fama internazionale e ora deve fare i conti con uno scandalo storico: “Chiediamo solo che non sia fatta una cattiva pubblicità alla città visto che si tratta comunque di un piano di sviluppo di lunga durata su cui c’è molta attesa”.

PROBLEMI - L’investimento di base però non sarà sufficiente per aprire il nuovo complesso. Vinokourov dovrà restaurare l’hotel e costruire case per gli ospiti del centro sul terreno adiacente. A meno che ora non decida di destinare i propri risparmi alla difesa. Comunque vada, il kazako potrebbe avere qualche difficoltà per trovare medici e specialisti disponibili ad associare il proprio nome e la propria carriera all'immagine di un corridore accusato di doping.

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ragazzi era una battuta per sdrammatizzare se siete così permalosi chiedo veramente scusa

ma non ho offeso assolutamente nessuno mentre gente che scrive parolacce oppure offende

non viene bannata se il moderatore pensa che sia da ban nessun problema lo accetto

ma mi sembra veramente esagerato......

in tutti i casi chiedo scusa se la cosa non è piaciuta oppure ho offeso qualcuno.

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no no ban a vita e immediato pultroppo non sono francesco ..

carissimo hincapi leggo questo forum dal 2003 e ricordo appena tu arrivato

le stro..te che hai sparato quindi ban a vita ..........non scherziamo ok??

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rispondo a moletta 91 ...

Cassani è stato il primo !!!! il fenomeno che commenta le nostre gare prima ci a sguazzato dentro ci ha fatto i soldi il fenomeno poi è arrrivata la legge di firmare l'ematocrito a 50 lui e l'altro fenomeno di Argentin anno firmato e si sono ritirati !!!!!!

viaggiava sempre a 58 60 anadava a letto con il cardio e poi si peremtte di fare telecronache e sparare a 0 sui ciclisti ...

(INFAME)

ripeto altra domanda fonte??

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ok accetto volentieri scusami per la reazione ma questa cosa del doping mi mette a disagio sopartutto per problemi avuti in passato e adesso molti ci scherzano ma la cosa è seria ..

la cosa non è seria è tragica si rischia seriamente la fine del ciclismo (mi dispiace per i problemi avuti in passato) io vado un mtb da 7 anni so cosa vuol dire sputare sangue in salita......ma una battuta ogni tanto per sdrammatizzare è ok semprè che e me ne scuso anche con altri se ho toccato tasti personali e delicati che ovviamento io non posso sapere.....

hincapi ci scappa anche una mangiata di pesce dai....

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cmq ritornando in topic secondo voi è possibile che con la trasfusione si abbiano degliu alti e bassi come a avuto vino oppure vino quei bassi la simulati per poi puntare come ha fatto alla vittoria nel giorno sucessivo .. ?

il ricambio di sangue aiuta ed ossigena scaricando le tossine del sangue vecchio....è un aiuto immediato nel giro si 1/2 giorni poi il sangue lentamente si ricarica di tossime, ma hai beneficio per una/due settimane.......ricordo un'accusa fatta a Moser che al primo tentativo non riuscì a battere il record dell'ora poi dopo una settima lo straccio e fu accusato (no prove queste sono possibili solo dal 2004) di aver ricambiato il sangue

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Il Tour rompe con l'Uci

Christian Prudhomme, direttore della corsa francese, attacca la Federazione internazionale: "Con loro abbiamo chiuso, avremo le nostre regole. Non hanno mai voluto che questo Tour fosse pulito: perchè non hanno applicato l'art. 220 e fermato Rasmussen?"

Il direttore del Tour, Christian Prudhomme, e il presidente, Patrice Clerc. Reuters

Il direttore del Tour, Christian Prudhomme, e il presidente, Patrice Clerc. Reuters

ANGOULÊME (Francia), 28 luglio 2007 - Patrice Clerc è il patron dell’Aso, la società che organizza il Tour de France. Ieri ha detto: "Dopo quello che è successo, il presidente dell’Uci Pat McQuaid non è il benvenuto al Tour". Christian Prudhomme è il direttore della Grande Boucle: domani a Parigi calerà il sipario sulla 94ª edizione, una delle più tormentate che si ricordi. In un’intervista che sarà pubblicata oggi dal quotidiano tedesco Süddeutsche Zeitung, ha detto: "Abbiamo rotto con l’Uci, avremo le nostre regole. La Federazione internazionale non ha mai voluto che questo Tour fosse pulito. L’anno prossimo lavoreremo con l’Agenzia mondiale antidoping e l’Agenzia francese di lotta al doping. Come si può credere ancora all’Uci, che non ha applicato l’articolo 220 del regolamento antidoping? Certo, un caso come quello di Vinokourov nel 2008 potrà capitare di nuovo, purtroppo. Ma di certo non ci sarà più un caso analogo a quello del danese Michael Rasmussen. Il Tour de France non si compra".

ROTTURA - Tradotto, ammesso che ce ne sia bisogno: rottura totale tra le grandi corse a tappe (e non solo, pure le Classiche sono sul piede di guerra: Milano-Sanremo, Giro di Lombardia, Parigi-Roubaix, Liegi-Bastogne-Liegi, Parigi-Nizza, Tirreno-Adriatico...) e la Federazione internazionale. Una rottura peraltro anticipata mercoledì dagli organizzatori del Giro d’Italia. Il direttore della corsa rosa, Angelo Zomegnan, aveva detto: "Non ne possiamo più, il cancro del doping ci sta divorando e noi non ci fidiamo più dell’Uci, perché non garantisce i nostri eventi. Siamo pronti a fare entrare Nas e Wada, l’Agenzia mondiale antidoping, in carovana".

VUELTA FEROCE - Tra l’altro, anche la Vuelta si è smarcata una volta di più, ribadendo il fronte comune con gli altri grandi organizzatori, annunciando che richiederà per la partecipazione le firme sul documento voluto dall’Uci per il nuovo ciclismo. Il patron Victor Cordero ha detto: "Ne parleremo con le squadre, ma penso che non serva a niente. Ho guardato le adesioni sul sito internet dell’Uci e ho visto che c’era anche Vinokourov, questo dice tutto... Piuttosto, sottoporremo i corridori che parteciperanno alla Vuelta a controlli antidoping feroci".

ARTICOLO 220 - A questo punto, resta naturalmente da spiegare il riferimento del direttore del Tour de France Christian Prudhomme all’articolo 220. Eccone il senso: "Se un corridore salta un controllo nei 45 giorni precedenti alla partenza di un Grande Giro, non potrà prendervi parte". Esattamente il caso dell’ex maglia gialla Rasmussen: il danese della Rabobank, 33 anni, aveva saltato il controllo il 28 giugno ed era stato avvertito dall’Uci il giorno dopo (il Tour è scattato da Londra il 7 luglio). Lo stesso discorso, per restare al solo 2007, vale pure per il Giro d’Italia: Rasmussen era alla partenza da La Maddalena, il 12 maggio, ma risulta un controllo saltato appena 4 giorni prima, l’8. Senza contare i due avvertimenti che il danese avrebbe ricevuto dalla propria federazione nel 2006.

TROPPO DURO - Perché l’Uci non ha applicato l’articolo? Il presidente, l’irlandese Pat McQuaid, lo ha spiegato così: "E’ troppo duro per i corridori, ad esempio nel caso in cui si manchi il controllo una sola volta ma si spieghino già all’indomani le ragioni dell’assenza. Essere esclusi dopo aver messo assieme 3 avvertimenti in 18 mesi è più ragionevole. E’ nostra intenzione sopprimere questo articolo. Lo faremo nel prossimo comitato direttivo dell’Uci, a Stoccarda". Una decisione che certo non frenerà le polemiche.

NUOVO POSITIVO? - Intanto ieri circolavano al Tour voci insistenti su un nuovo atleta positivo. Voci che però finora non hanno trovato riscontri concreti.

fonte gazzetta

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